Cosa fare quando si e’ travolti da una valanga

SE SI E’ TRAVOLTI DALLA MASSA DI NEVE CERCARE DI LIBERARSI IMMEDIATAMENTE DEGLI SCI

Sono cinque i gradi di pericolo crescente previsti sulla Scala europea del pericolo di valanghe: debole, moderato, marcato, forte e molto forte.

SPOSTARSI IN DIAGONALE.
E’ inutile fuggire lungo la massima pendenza perché la valanga è più veloce.

VIA SCI E BASTONCINI.
Nel caso si venga travolti bisogna cercare di liberarsi da sci e bastoncini e ripararsi le vie respiratorie, bocca e naso.

FAR FINTA DI NUOTARE.
Cercare di stare a galla imitando i movimenti del nuoto.
CHIDERSI A UOVO. Tentare di chiudersi a uovo con le mani sulla faccia per guadagnare spazio per l’aria.

NICCHIA D’ARIA.
Se si è sotto la neve, provare a scavare per farsi una nicchia d’aria. Se si perde l’orientamento, sputare esedre dove va la saliva.

IL TEMPO DI SOPRAVVIVENZA.
La curva di sopravvivenza in valanga, elaborata dall’Associazione Interregionale Neve e Valanghe (Aineva) indica che nei primi cinque minuti le persone sotto la neve possono essere salvate se non hanno riportato lesioni fatali. Successivamente, fra i 15 e i 35 minuti dal seppellimento, si verifica una brusca diminuzione (dal 92% al 30 %) delle probabilità di sopravvivenza delle persone travolte. Solo coloro che dispongono di una cavità d’aria riescono riescono infatti a sopravvivere senza rischi mortali fino a 90 minuti. I decessi si verificano di solito tra i 90 e 130 minuti successivi. Le cause mortali principali sono l’asfissia e l’ipotermia. In generale, il 45% dei travolti riesce a liberarsi da solo, mentre il 28 % viene individuato in seguito ad una ricerca vista-udito. Il rimanente 27% delle vittime di valanghe viene soccorsa attraverso altri metodi.