Precipita in un dirupo, salvato con l’elicottero

BOLOGNOLA – Attimi di autentico terrore, nella tarda mattinata di ieri, per un uomo di 47 anni di Montecosaro. Euterio Pancotto, questo il nome, è precipitato in un dirupo a Pintura di Bolognola. Stava effettuato un’escursione in montagna insieme ad altre undici persone, approfittando della giornata di festa e delle temperature gradevoli di questi tempi. La comitiva procedeva a piedi quando, per cause ancora sconosciute, l’escursionista ha perso l’equilibrio precipitando in un dirupo. Un volo di qualche decina di metri che ha fatto temere per il peggio. Immediato il tentativo di prestare soccorso da parte delle persone che si trovavano con lui che, però, non sono riuscite a raggiungere l’impervio luogo dove era precipitato.

Il dirupo, infatti, presentava una pendenza non indifferente e con i normali mezzi non è stato possibile raggiungere il ferito. Da qui la decisione di chiamare i soccorsi. L’uomo è rimasto sempre cosciente, nonostante le escoriazioni e le ammaccature dovute alla caduta. Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco di Macerata e Camerino che hanno predisposto le operazioni di recupero. Dopo aver raggiunto il malcapitato, i soccorritori hanno potuto sincerarsi delle sue condizioni che sono sembrate subito meno gravi di quanto si era creduto in un primo momento. Intanto, da Pescara, un elicottero aveva già preso il volo e, nel giro di qualche minuto, ha raggiunto il luogo dell’incidente. L’uomo è stato caricato a bordo e trasportato presso l’ospedale di Camerino. Qui, i medici hanno provveduto a tutti gli accertamenti del caso. Stando alle poche notizie trapelate, le condizioni di Euterio Pancotto dovrebbero essere buone. Per lui solo qualche escoriazione ed alcune ferite dovute alla caduta. Se la caverà nel giro di qualche giorno. Alla fine, dunque, si è trattato solo di un enorme spavento per l’uomo e per i suoi amici. Nessuno di loro, infatti, avrebbe mai creduto che la tradizionale gita fuori porta del 25 aprile potesse rischiare di finire in tragedia. Dal corriere adriatico del 26/04/06