Si vuole chiudere la strada per Norcia a causa della pericolosità del tratto con la galleria

C’è preoccupazione tra gli amministratori per i disagi alla comunicazione che si riflettono anche sul turismo

Un’ordinanza minaccia il traforo

L’Anas non ha mai preso in carico questo collegamento con l’Umbria

ARQUATA – Non è passato molto tempo da quando segnalammo alla Provincia la situazione della strada per Norcia, all'imbocco della galleria, la cui viabilità è divenuta (da tempo) impossibile. Non solo, ma le buche, gli avvallamenti ed altre serie lesioni ne mettono in seria evidenza la pericolosità per chi è costretto a frequentarla.

Il nostro allarme si collegò alla lunga stagione sciistica per cui (compresa la scarsa sicurezza anche della Nursina alla volta del valico per Forca Canapine) oltretutto, le carenze segnalate mettevano in discussione il problema del turismo invernale.

Oggi entriamo nell'estate e la frequentazione della strada per Norcia diviene ancora più intensa, con tutto quanto di pericoloso può accadere… Purtroppo, in questi mesi, non solo la situazione non è cambiata, ma è peggiorata!

Allora parlammo con l'ingegnere capo della Provincia, Paolo Tartaglini. Il funzionario dirigente si disse al corrente della situazione tanto che anticipò l'evenienza di una ordinanza di chiusura al traffico se – come era nelle vecchie premesse – l’Anas non avesse inglobato la strada tra il suo patrimonio viario e quindi all'altezza di dare subito il via ai lavori di risistemazione, almeno nel tratto dissestato. Lo stesso presidente della Provincia, Massimo Rossi, convenne nella decisione di passare la competenza all'Anas. Anche lui minacciando una ordinanza di chiusura del tratto stradale. E furono giornate intense di incontri con il collega della Provincia di Perugia e con l'Anas a tutti i livelli.

Ebbene siamo arrivati all'estate, ma di soluzioni non solo nemmeno uno spiraglio, ma siamo di fronte ad una situazione allucinante. Ne abbiamo riparlato con l’ingegnere Tartaglini, anche lui sempre più preoccupato di come stanno le cose. Dal compartimento Anas nessuna garanzia per il loro intervento, anzi la denuncia della mancanza totale di fondi; l'Amministrazione provinciale: peggio!

E stavolta se non sortiranno fuori altri spiragli, l'ordinanza di chiusura sembra inevitabile. E' vero che sono stati posti molti cartelli di allarme ed attenzione lungo il tratto in causa, compresi limiti di velocità, ma questo non mette al sicuro nessuno. Infatti. nessun amministratore e soprattutto nessun dirigente responsabile se la sente di vivere nel patema. In termini economici, una strada con galleria che è costata circa 600 miliardi delle vecchie lire, non ha avuto più un soldo di finanziamento per la manutenzione; in questi anni si è solo pagata la bolletta Enel e sostituita qualche lampada in galleria!

Nel contempo va rilevato che per rendere sicura la strada ci vorrebbero 4/5 milioni di euro. E dove si trovano se l'Anas non ne vuol sapere? E' inderogabile che in qualche modo, in Provincia, si assumano provvedimenti, compresa l’ordinanza! Se non altro si riporterà in evidenza il problema; la stessa Provincia e la Regione Umbria prenderanno atto della situazione, che di fatto è pregiudizievole anche per il loro turismo e per le comunicazioni interregionali.

Corriere Adriatico 21/6/06