Un Presidente per il Parco

Arriva Sauro Turroni dopo anni di attriti tra il governo e le Regioni Marche e Umbria
Un commissario per il Parco dei Sibillini

MACERATA – Dopo cinque anni di attesa, rinvii, bracci di ferro e polemiche finalmente qualcosa si muove dalle parti del parco nazionale dei Monti Sibillini. Per colpa, infatti, di una diatriba tra Governo nazionale (di centrodestra) e Regioni Umbria e Marche (di centrosinistra), la poltronissima di presidente del parco è stata per lungo tempo vacante. E' cambiato il colore del Governo e, finalmente, è arrivata la tanto attesa e auspicata svolta. Il ministro all'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio ha firmato mercoledì sera il decreto di nomina del commissario straordinario per il parco nazionale dei Sibillini. Si tratta del senatore dei Verdi Sauro Turroni, romagnolo di Forlì. A lui, d’accordo il ministero e le due regioni, è stato affidato il delicato compito di seguire le sorti del parco umbro-marchigiano fino al prossimo 30 settembre. Una novità clamorosa che è arrivata al termine di un serrato pressing sul nuovo ministro operato sia dai marchigiani che dagli umbri. Della serie: ora che non ci sono più questioni politiche di mezzo, si proceda alla nomina immediata. E così è stato. “L’ho saputo solo poche ore fa – ha raccontato il senatore Turroni – sono stato convocato dal ministro che mi ha comunicato la notizia. Vengo con piacere a occuparmi del parco dei Sibillini, realtà che conosco e che seguirò con grande attenzione fino alla scadenza delle mie funzioni”. Sauro Turroni è un esperto di questioni ambientali e di parchi. E' stato presidente della commissione Ambiente alla Camera nella legislatura Prodi-D'Alema-Amato e vice-presidente della commissione ambiente al Senato nella legislatura scorsa. “Ora sono in pensione”, dice scherzando Turroni, che, pur non avendo incarichi istituzionali, fa però parte della commissione che dovrà mettere mano alla normativa che disciplinerà tutte le questioni di carattere ambientale. “Contatterò nelle prossime ore il commissario Cosentino – fa sapere ancora il senatore dei Verdi – per prendere accordi per il passaggio di consegne”.

Il parco dei Sibillini, in questi anni è stato retto da commissari “tecnici” inviati di volta in volta dal ministero. Il turn over non ha mancato di rallentare l’attività dell’ente e di ritardarne lo sviluppo, la crescita, la programmazione di strategie e politiche. “Il mio obiettivo è quello di lavorare al rilancio del parco in attesa che arrivi il nuovo presidente”. La nomina del presidente viene fatta dal ministero dell’Ambiente attraverso un decreto, sentito il parere vincolante delle regioni su cui insiste il parco. Nel caso di specie Marche e Umbria. Per un’intera legislatura, dal 2001 in poi, il ministro di An Matteoli e le Regioni Umbria e Marche non hanno trovato l’accordo sul nome. Di qui la mancata nomina. Arrivato Pecoraro Scanio, si sono invece subito messi in azione i “pontieri”. Per le Marche a fare pressing, oltre che il presidente Spacca, anche l’assessore verde Carrabs, amico personale del nuovo ministro.

“Pecoraro Scanio mi ha chiamato stanotte (ieri, ndr) per darmi la bella notizia – conferma Carrabs – sono felice di questa svolta. Un intervento che dimostra la vicinanza del Governo nazionale alle Marche. Quando diciamo che vogliamo stringere un rapporto stretto e di collaborazione con il nuovo esecutivo per il bene della nostra regione intendiamo anche questo. E sono contento che uno dei primi provvedimenti che ha adottato il nuovo ministro all’Ambiente abbia interessato proprio le Marche”.

 Corriere Adriatico 2/06