Via ai lavori: la nuova cabinovia collegherà Frontignano al Canalone e al rifugio Cornaccione
A Frontignano di Ussita, località sciistica del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, sono ufficialmente iniziati i lavori per la realizzazione della nuova cabinovia che sostituirà tre vecchie seggiovie ormai obsolete. Il progetto, finanziato con 16 milioni di euro in parte provenienti dal PNRR (fondo complementare sisma), rappresenta un intervento strategico per la riqualificazione turistica e ambientale dell’area.
«Finalmente dopo anni di carte, riunioni, incontri, e discussioni, siamo arrivati ad iniziare i lavori di cantierizzazione del nuovo impianto del Canalone – ha annunciato il sindaco di Ussita Silvia Bernardini -. I lavori per la preparazione del cantiere prevedono in primis la rimozione della vecchia seggiovia biposto ad ammorsamento fisso “Arboretti – Malghe del Cornaccione” e come possiamo vedere procedono velocemente».
La nuova cabinovia ad ammorsamento automatico collegherà il centro di Frontignano al Canalone e al Rifugio Cornaccione, situato a 1950 metri di altitudine, e sarà accessibile tutto l’anno.
Una scelta strategica tra sostenibilità e inclusività
Il nuovo impianto rappresenta molto più che una semplice sostituzione tecnica: è parte di una visione sostenibile e inclusiva della montagna. «La scelta ricaduta sulla cabinovia è stata dettata soprattutto dalle esigenze di destagionalizzazione ed inclusività, con un impianto opportunamente dimensionato per una pressione sostenibile sull’area servita» spiega Bernardini.
Questo impianto sarà fruibile non solo dagli sciatori, ma anche da escursionisti, famiglie e persone con disabilità, contribuendo così alla valorizzazione turistica in tutte le stagioni. L’obiettivo è infatti quello di incentivare un turismo destagionalizzato e rispettoso dell’ambiente, con una maggiore fruibilità del paesaggio e del patrimonio naturalistico del Monte Bove.
Un cantiere da oltre 16 milioni: i numeri del progetto
Il progetto complessivo ha un valore di 16.775.525 euro, suddivisi tra:
-
11,4 milioni dal PNRR – fondo complementare sisma
-
1,7 milioni dal fondo “Aiuti-ter”
-
721 mila euro da fondi per la ricostruzione
La realizzazione della cabinovia è stata affidata a Doppelmayr Italia Srl con un appalto integrato da oltre 10 milioni di euro, mentre l’intervento di demolizione degli impianti esistenti avrà un costo superiore al milione. La ditta Cagnini Costruzioni Srl di Muccia si occuperà della sistemazione della viabilità del cantiere per un importo di 98.000 euro.
Il coordinamento della sicurezza è affidato all’ingegnere Fabio Pasquali di Foligno, mentre la commissione di collaudo è composta dagli ingegneri Giuliano Cingolani, Gabriele Mosca della Regione Marche e dalla geometra Patrizia Ortenzi del Comune di Ussita.
Addio alla seggiovia: un impatto temporaneo per un futuro più verde
Il progetto prevede la demolizione delle seguenti seggiovie obsolete, con un’attenzione immediata alla fase di avvio cantiere:
-
Selvapiana e Cornaccione: queste due seggiovie sono già state consegnate nei giorni scorsi per la fase iniziale di smantellamento, come confermato dalla direzione lavori.
-
Successivamente verranno rimosse anche le seggiovie OM05 (Vallone di Selvapiana), OM07 (Arboretti–Malghe del Cornaccione) e OM08 (Pian della Croce–Memoria dei Fascinari).
Inoltre, sarà eliminata la storica funivia che attraversa la Val di Bove, ormai in stato di degrado e visibile da grandi distanze.
«L’intervento complessivo consiste nell’eliminazione della quasi totalità delle vecchie installazioni dismesse…» come evidenziato dal sindaco Bernardini.
Il cantiere prevede quindi una prima fase ben delineata: lo smantellamento delle seggiovie “Selvapiana” e “Cornaccione”, seguito dalla rimozione delle altre due seggiovie principali e della funivia. Sebbene tutto ciò comporti un impatto paesaggistico temporaneo, il progetto integra un piano di ripristino ambientale, che restituirà l’area a un contesto naturale rigenerato una volta ultimati lavori e collaudi.
Un progetto pensato per durare: qualità, accessibilità e rispetto dell’ambiente
La nuova cabinovia fa parte di un piano che si basa su quattro pilastri fondamentali:
-
qualità strutturale ed estetica per attrarre nuovi turisti
-
ripristino paesaggistico e ambientale, con rimozione delle vecchie infrastrutture
-
inclusione, grazie a un impianto accessibile anche a chi utilizza sedie a rotelle
-
educazione ambientale, attraverso campagne rivolte agli escursionisti e ai visitatori
Un traguardo importante, reso possibile da un lungo lavoro in sinergia con gli enti di tutela ambientale. Il gestore degli impianti, Francesco Cangiotti, ha commentato con entusiasmo:
«Un’opera che segnerà il vero rilancio di Frontignano tornando ad essere la prima stazione delle Marche, con una continuità di giorni di neve sul canalone che superano i 90 giorni, e un utilizzo dell’impianto in tutte le stagioni. Avanti tutta così, noi faremo il massimo per valorizzarla e renderla sempre operativa».