Notizie dalla stampa…2010
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sertorelli.
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15 Febbraio 2010 alle 6:59 #216825
sertorelli
Moderatoredal corriere adriatico 14.02.2010
Il piccolo, di cinque anni, stava giocando poco lontano dai genitori. E’ stato trovato in una scarpata
Cade per venti metri, bambino salvato
Ussita Una caduta di una ventina di metri e l’impossibilità di chiedere aiuti hanno fatto trattenere il respiro ieri nella tarda mattinata per le sorti di un bambino in montagna. Intorno alle 12,30 di ieri, infatti, è scattato l’allarme per Francesco, bimbo di quasi 5 anni di Terni ed in vacanza in questi giorni a Frontignano di Ussita. Stava giocando fuori casa quando i genitori si sono accorti della sua scomparsa. Un momento di tranquillità che in nessun modo lasciava presagire uno sviluppo di questo genere.
Subito è scattato il delicato lavoro delle ricerche: carabinieri, Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico (peraltro presente proprio a Frontignano con una squadra pronta nei fine settimana sia in estate che in inverno ) Corpo forestale dello Stato e vigili del fuoc, sono stati allertati per una corsa contro il tempo ed evitare conseguenze gravi. Un’operazione di ricerca massiccia che fortunatamente si è risolta positivamente nel breve volgere di qualche decina di minuti. Sono state chiamate dal responsabile del Soccorso Alpino anche due unità cinofile, che per fortuna non hanno neanche fatto in tempo ad arrivare.
Infatti, intorno alle 13.45 il piccolo Francesco è stato individuato da un sottufficiale del Corpo Forestale dello Stato della Stazione di Ussita il quale, lo ha raggiunto alla base di una scarpata poco lontano dal luogo di giochi, prima del bosco, e subito si è accertato delle buone condizioni di salute.
Il piccolo era caduto per circa 20 metri in un pendio di neve ripido e nella caduta aveva perso un doposci. E’ stato solo un attimo, sufficiente però ad allarmare i genitori.
In collaborazione con un tecnico del soccorso alpino ed un vigile del fuoco, il militare e il piccolo Francesco sono stati recuperati con un triangolo di evacuazione ed una corda: un’operazione non complicata ma resa più delicata dalle condizioni psicologiche del piccolo. In breve Francesco ha potuto riabbracciare i genitori; per lui solo un grande spavento.
15 Febbraio 2010 alle 6:59 #253287sertorelli
Moderatoredal corriere adriatico 14.02.2010
Il piccolo, di cinque anni, stava giocando poco lontano dai genitori. E’ stato trovato in una scarpata
Cade per venti metri, bambino salvato
Ussita Una caduta di una ventina di metri e l’impossibilità di chiedere aiuti hanno fatto trattenere il respiro ieri nella tarda mattinata per le sorti di un bambino in montagna. Intorno alle 12,30 di ieri, infatti, è scattato l’allarme per Francesco, bimbo di quasi 5 anni di Terni ed in vacanza in questi giorni a Frontignano di Ussita. Stava giocando fuori casa quando i genitori si sono accorti della sua scomparsa. Un momento di tranquillità che in nessun modo lasciava presagire uno sviluppo di questo genere.
Subito è scattato il delicato lavoro delle ricerche: carabinieri, Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico (peraltro presente proprio a Frontignano con una squadra pronta nei fine settimana sia in estate che in inverno ) Corpo forestale dello Stato e vigili del fuoc, sono stati allertati per una corsa contro il tempo ed evitare conseguenze gravi. Un’operazione di ricerca massiccia che fortunatamente si è risolta positivamente nel breve volgere di qualche decina di minuti. Sono state chiamate dal responsabile del Soccorso Alpino anche due unità cinofile, che per fortuna non hanno neanche fatto in tempo ad arrivare.
Infatti, intorno alle 13.45 il piccolo Francesco è stato individuato da un sottufficiale del Corpo Forestale dello Stato della Stazione di Ussita il quale, lo ha raggiunto alla base di una scarpata poco lontano dal luogo di giochi, prima del bosco, e subito si è accertato delle buone condizioni di salute.
Il piccolo era caduto per circa 20 metri in un pendio di neve ripido e nella caduta aveva perso un doposci. E’ stato solo un attimo, sufficiente però ad allarmare i genitori.
In collaborazione con un tecnico del soccorso alpino ed un vigile del fuoco, il militare e il piccolo Francesco sono stati recuperati con un triangolo di evacuazione ed una corda: un’operazione non complicata ma resa più delicata dalle condizioni psicologiche del piccolo. In breve Francesco ha potuto riabbracciare i genitori; per lui solo un grande spavento.
16 Febbraio 2010 alle 13:24 #216860sertorelli
Moderatoredal corriere adriatico 16.02.2010
Protesta di un lettore di Rapagnano
“Le piste da sci non erano segnalate”
Sarnano “Abbiamo trascorso una giornata sulla neve a Sarnano ed abbiamo notato molti cambiamenti, seggiovie nuove, ristoranti nuovi: le premesse erano ottime”, scrive Alessandro Bianchi di Rapagnano. “Skipass da 26.50 euro (23.50+3 di tesserina riutilizzabile) Pensavo che la gestione delle piste fossero migliorate. Le piste non erano assolutamente delimitate e segnalate, tra la parte battuta e quella non battuta non ci sono né segnalazioni né delimitazioni con un gradino di 20 cm di neve fresca, sufficiente anche a sciatori più esperti di farsi male in condizioni di visibilità normali, non parliamo con scarsa visibilità”.
“Non parliamo poi dei pali di illuminazione, dei pali di innevamento artificiale e dei cannoni di innevamento artificiale senza protezioni e senza segnaletica, alcuni addirittura a bordo pista proprio davanti ai pali rossi che delimitano la pista; il tutto, molto pericoloso peggiorato dalla nebbia scesa nel primo pomeriggio”.
“Noi sciatori dobbiamo rispettare le regole e sciare con prudenza, ma le piste debbono essere rese sicure e battute in modo da non rendere pericoloso sciare. Se non si è avuto tempo di battere le piste e renderle sicure come mi è stato riferito sul posto, si aprano solo le piste sicure e che hanno i requisiti senza mettere a rischio gli sciatori”.
16 Febbraio 2010 alle 13:24 #253322sertorelli
Moderatoredal corriere adriatico 16.02.2010
Protesta di un lettore di Rapagnano
“Le piste da sci non erano segnalate”
Sarnano “Abbiamo trascorso una giornata sulla neve a Sarnano ed abbiamo notato molti cambiamenti, seggiovie nuove, ristoranti nuovi: le premesse erano ottime”, scrive Alessandro Bianchi di Rapagnano. “Skipass da 26.50 euro (23.50+3 di tesserina riutilizzabile) Pensavo che la gestione delle piste fossero migliorate. Le piste non erano assolutamente delimitate e segnalate, tra la parte battuta e quella non battuta non ci sono né segnalazioni né delimitazioni con un gradino di 20 cm di neve fresca, sufficiente anche a sciatori più esperti di farsi male in condizioni di visibilità normali, non parliamo con scarsa visibilità”.
“Non parliamo poi dei pali di illuminazione, dei pali di innevamento artificiale e dei cannoni di innevamento artificiale senza protezioni e senza segnaletica, alcuni addirittura a bordo pista proprio davanti ai pali rossi che delimitano la pista; il tutto, molto pericoloso peggiorato dalla nebbia scesa nel primo pomeriggio”.
“Noi sciatori dobbiamo rispettare le regole e sciare con prudenza, ma le piste debbono essere rese sicure e battute in modo da non rendere pericoloso sciare. Se non si è avuto tempo di battere le piste e renderle sicure come mi è stato riferito sul posto, si aprano solo le piste sicure e che hanno i requisiti senza mettere a rischio gli sciatori”.
19 Febbraio 2010 alle 16:00 #216902sertorelli
Moderatoreda ussita-frontignano.com 19.02.2010
port – La corsa Tirreno Adriatico passa per Ussita
Domenica 14 marzo la corsa ciclistica Tirreno Adriatico transiterà anche per Ussita e per la prima volta nella sua storia arriverà fino a Frontignano a ben 1350 metri di altitudine.
La presenza di una così importante manifestazione ha destato qualche problema di coordinamento della circolazione specie se in quella data la neve sarà ancora abbondante sulle piste e vi saranno molti sciatori che arriveranno a Frontignano.
In ogni caso l’organizzazione ha assicurato che la chiusura della strada verrà limitata ad un breve lasso di tempo per consentire il passaggio e poi il traffico riprenderà normalmente.
Il passaggio della corsa a Frontignano costituirà un momento particolarmente entusiasmante della manifestazione in quanto la forte salita che i concorrenti dovranno affrontare selezionerà certamente il gruppo.
All’evento sono presenti altresì tutti i professionisti nazionali ed internazionali più forti del momento e la manifestazione sarà ripresa dalla RAI nazionale.
L’evento potrà costituire anche un forte veicolo pubblicitario di questo territorio.Etichette: Eventi, Notizie, Sport
19 Febbraio 2010 alle 16:00 #253364sertorelli
Moderatoreda ussita-frontignano.com 19.02.2010
port – La corsa Tirreno Adriatico passa per Ussita
Domenica 14 marzo la corsa ciclistica Tirreno Adriatico transiterà anche per Ussita e per la prima volta nella sua storia arriverà fino a Frontignano a ben 1350 metri di altitudine.
La presenza di una così importante manifestazione ha destato qualche problema di coordinamento della circolazione specie se in quella data la neve sarà ancora abbondante sulle piste e vi saranno molti sciatori che arriveranno a Frontignano.
In ogni caso l’organizzazione ha assicurato che la chiusura della strada verrà limitata ad un breve lasso di tempo per consentire il passaggio e poi il traffico riprenderà normalmente.
Il passaggio della corsa a Frontignano costituirà un momento particolarmente entusiasmante della manifestazione in quanto la forte salita che i concorrenti dovranno affrontare selezionerà certamente il gruppo.
All’evento sono presenti altresì tutti i professionisti nazionali ed internazionali più forti del momento e la manifestazione sarà ripresa dalla RAI nazionale.
L’evento potrà costituire anche un forte veicolo pubblicitario di questo territorio.Etichette: Eventi, Notizie, Sport
20 Febbraio 2010 alle 11:42 #216919Laster
Moderatoreda picusonline.it del 19.02.2010
Organizzati per il 13 e 14 marzo, 10 e 11 aprile, 22 e 23 maggio
Sicurezza in montagna, incontri al Rifugio Paci
Il programma del primo incontro verterà su “Elementi di nivologia e rischio valanghe”Ascoli – Il Centro di Educazione Ambientale Rifugio Paci di Ascoli Piceno, in collaborazione con la guida alpina Tito Ciarma, organizza
una serie di incontri sulla corretta fruizione della montagna in caso di difficile orientamento, neve, terreni impervi e rocciosi.
Saranno tre fine settimana (13 e 14 marzo, 10 e 11 aprile, 22 e 23 maggio) con parti teoriche e prove pratiche adatte a chiunque voglia conoscere e/o approfondire importanti temi legati alla sicurezza e allo svolgimento di alcune pratiche sportive in ambiente montano.
Il programma del primo incontro verterà su “Elementi di nivologia e rischio valanghe”, tema attualissimo in considerazione degli ultimi tragici eventi accaduti nel nostro territorio nazionale. Per informazioni e prenotazioni: 333/2980252
la redazione20 Febbraio 2010 alle 11:42 #253381Laster
Moderatoreda picusonline.it del 19.02.2010
Organizzati per il 13 e 14 marzo, 10 e 11 aprile, 22 e 23 maggio
Sicurezza in montagna, incontri al Rifugio Paci
Il programma del primo incontro verterà su “Elementi di nivologia e rischio valanghe”Ascoli – Il Centro di Educazione Ambientale Rifugio Paci di Ascoli Piceno, in collaborazione con la guida alpina Tito Ciarma, organizza
una serie di incontri sulla corretta fruizione della montagna in caso di difficile orientamento, neve, terreni impervi e rocciosi.
Saranno tre fine settimana (13 e 14 marzo, 10 e 11 aprile, 22 e 23 maggio) con parti teoriche e prove pratiche adatte a chiunque voglia conoscere e/o approfondire importanti temi legati alla sicurezza e allo svolgimento di alcune pratiche sportive in ambiente montano.
Il programma del primo incontro verterà su “Elementi di nivologia e rischio valanghe”, tema attualissimo in considerazione degli ultimi tragici eventi accaduti nel nostro territorio nazionale. Per informazioni e prenotazioni: 333/2980252
la redazione22 Febbraio 2010 alle 7:23 #216946sertorelli
Moderatoredal corriere adriatico 21.02.2010
Alto il pericolo anche sui Sibillini, rischio a livello treMacerata L’improvviso innalzamento delle temperature e le piogge cadute anche a quote relativamente alte hanno aumentato il pericolo di valanghe anche sui nostri monti. Per il momento il pericolo è salito a livello tre, su una scala di cinque. “Vale a dire – spiega l’ufficio stampa del corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico – che il pericolo è abbastanza alto”.
Ma gli esperti mettono in guardia da un’altra insidia, spesso non considerata. “Il grado di pericolo indicato scaturisce da una valutazione generale, ma il territorio non è omogeneo, vi sono dei luoghi meno pericolosi ma altri con un pericolo ancora superiore. Il livello tre significa che la situazione attuale rende sconsigliato il fuori pista, pericoloso fare scialpinismo o marciare con le ciaspone, le racchette da neve.”. Per il soccorso alpino, l’insidia è in agguato nei versanti sottovento o nei canaloni. “Qui si accumula la neve che al variare delle condizioni meteorologiche può trasformarsi in una trappola mortale. Per questa ragione, il soccorso alpino insiste su una raccomandazione. “é essenziale che chi pratica sci porti con sé tutto il necesario per l’autosoccorso, soprattutto quando vi sono queste condizioni di neve. In pratica, è insidispensabile portare una sonda, una pala e un “Artva”, vale a dire una ricetrasmittente con frequenza prestabilita, che in caso di valanga, cambia frequenza e diventa ricevente, consentendo una più rapida individuazione ai soccorritori.
“E’ importante scegliere itinerari adeguati, ci sono luoghi che non presentano rischi e in caso di situazioni difficili è sempre bene affidarsi alle guide alpine o al Cai.
In questo fine settimana tutto il personale del soccorso alpino è sparso su tutto l’arco montuoso del nostro territorio. “Nella regione il soccorso alpino annovera tecnici certificati, a Fabriano vi è un punto di elisoccorso con un elicottero, sono disponibili anche un cane da valanga, abilitato a salire in elicottero e quattro cani da ricerca ma è necessario prima di tutto che gli amanti della montagna si muovano con grande prudenza, senza inutili rischi”.
I colleghi: aveva una grande vitalità
Macerata “Guardi, non riusciamo a crederci. L’abbiamo saputo poco dopo mezzogiorno e ancora ci sembra impossibile”. La voce fa fatica a uscire all’altra parte del telefono. Sui colleghi poliziotti di Lecco sembra calato il gelo. “E’ dura da accettare; Paolo era pieno di vitalità, un ragazzo che non stava mai fermo. Amava sciare, muoversi, era allegro e sempre pronto alla battuta. Non amava essere alla scrivania, preferiva gli incarichi operativi. Si dedicava alle scorte dei treni, ai servizi di vigilanza. Ed era impagabile”.
La stazione della polizia ferroviaria di Lecco è una sottosezione di quella di Milano e conta quindici agenti. Ci era arrivato nel 2007 e subito – raccontano i suoi colleghi – si era ambientato, forse facilitato anche dalle dimensioni della stazione. Un posto tranquillo, si direbbe, di quelli adatti a chi preferisce ritmi più rassicuranti. “E invece, lui amava fare, essere in movimento. Siamo tutti sotto choc. Stiamo pensando di fare qualcosa per ricordarlo”.
Paolo amava anche la musica, suonava la batteria in un gruppo. “Anche qui da noi suonava; si incontrava con altri musicisti e provava con una certa assiduita. Di lui ricorderemo sempre la sua prontezza alla battuta e la sua allegria. Ci mancherà tantissimo”.
l giovane, che prestava servizio alla Polfer di Lecco, sarebbe dovuto rientrare oggi in città
Investito mentre cercava di recuperare uno snowboard
Macerata Ancora un giorno e sarebbe tornato a casa. Paolo Vincenzetti sarebbe dovuto rientrare oggi a Macerata. In Trentino ci era andato qualche giorno fa con un gruppo di amici. Era partito da Lecco per questa vacanza avevano scelto l’albergo Negritella a Fai della Paganella: tutto concordato, un rito ormai consueto per lui, sciatore abbastanza esperto e comunque tutt’altro che avventato. L’altro ieri si era dedicato allo snowboard con alcuni amici e avevano avuto qualche problema con l’attrezzo, che non erano riusciti a recuperare al momento del rientro. Per questa ragione, ieri mattina avevano deciso di tornare sul posto. Paolo era poliziotto da diversi anni; ci aveva fatto il servizio militare in polizia e poi aveva firmato il prolungamento per un ulteriore periodo. Un po’ in giro per l’Italia, all’inizio, e poi, tre anni fa la destinazione a Lecco, alla polizia ferroviaria. Era diventato agente scelto, aveva acquistato una certa esperienza e amava essere operativo; non gli piaceva la sedentarietà e lo sci era una delle sue attività più amate, insieme alla musica.
Si era allontanato da qualche anno da Macerata, ma le sue radici erano ancora ben salde in città: solide amicizie nate dall’adolescenza che non aveva alcuna intenzione di tagliare. Aveva preso qualche giorno di vacanza dal lavoro e aveva preferito sobbarcarsi diverse ore di viaggio per non rinunciare a partire insieme alla comitiva da Macerata e non incontrarsi sui campi da sci.
Anche la sua famiglia è molto conosciuta e stimata. Il padre, Franco, ha lavorato per anni come cuoco al Convitto e da qualche tempo era in pensione; qualche volta era con il figlio minore, Riccardo, titolare di una tabaccheria all’inizio di viale Carradori. Riccardo è stato calciatore assai apprezzato e nel mondo sportivo è assai conosciuto. Lo zio gestisce la trattoria da Rosa, nel cuore di Macerata, uno dei locali più conosciuti e apprezzati.
La notizia dell’incidente si è sparsa in città nel primo pomeriggio e ha gettato chi lo conosceva nello sconforto. La famiglia, appena avvertita, è partita alla volta del Trentino per il riconoscimento.
g.po.,Poliziotto muore travolto da una valanga
Paolo Vincenzetti, 29 anni, era in vacanza in Trentino. Feriti due suoi amici maceratesi
Macerata La valanga li ha colti in uno stretto avvallamento a oltre 1800 metri di altitudine; un fronte piccolo di una trentina di metri e profondo cento, secondo le ricostruzioni, ma sufficiente per trasformarsi in una trappola mortale. Erano le 11.10, quando Paolo Vincenzetti, 29 anni da compiere, di Macerata, Riccardo Angeletti di ventotto, maceratese anche lui, e Alessio Cipollari, ventiquattrenne di Camerino, entrambi operai, sono stati travolti da una valanga a Dosso Larici, nella zona a Fai della Paganella, in Trentino. Tonnellate di neve cadute da un’altezza di quaranta metri che non hanno lasciato scampo a Paolo Vincenzetti, un poliziotto da qualche tempo in servizio alla Polizia ferroviaria di Lecco. Quando lo hanno estratto dalla neve, purtroppo era ormai senza vita. A nulla sono serviti i tentativi di rianimazione degli uomini del Soccorso Alpino di Andalo. Il suo cuore aveva smesso di battere a causa di un infarto, dicono le prime ricostruzioni, ma per un quadro più completo delle cause della tragedia bisognerà aspettare la conclusione degli accertamenti.
La tragedia si è consumata all’improvviso e in pochissimi minuti. A dare l’allarme sono stati gli sciatori trasportati dalla seggiovia che passa sopra al canalone, che si sono ritrovati ad essere spettatori inermi di quanto accadeva. Hanno potuto chiamare soltanto loro, perché sulla pista in quel tratto, i telefonini non hanno campo. Nel giro di pochi minuti sono intervenuti gli uomini del soccorso alpino con l’elicottero. Subito sono stati individuati Riccardo Angeletti e Alessio Cipollari, perché dell’uno e dell’altro spuntavano fuori dalla neve rispettivamente un braccio e uno scarpone; mentre per Paolo Vincenzetti c’è voluta una decina di minuti, in quanto era totalmente sommerso. Nonostante la tempestività, però, non si è potuto far niente.
Il corpo del giovane poliziotto è stato composto nella camera mortuaria di Fai, dove più tardi è arrivato il magistrato. Ai compagni di Paolo è andata meglio: sottoposti alle cure dei medici sono state riscontrate loro delle lesioni in varie parti del corpo, ma le condizioni sono state giudicate piuttosto tranquillizzanti. Naturalmente erano sotto choc e non hanno potuto fornire subito i dettagli di quanto accaduto. Si aspetterà con tutta probabilità oggi per avere da loro un quadro definito dei fatti
Secondo le prime ricostruzioni, i tre era uscito calzando le ciaspole, le racchette da neve, ed erano intenzionati a recuperare uno snowboard che il pomeriggio del giorno precedente avevano perduto durante un’escursione sulla neve. Un’uscita non troppo azzardata, anche se il bollettino della neve dava un rischio valanghe di livello tre su cinque, quindi abbastanza alto. Paolo Vincenzetti amava sciare ed era esperto e tutti lo conoscevano come un ragazzo che non amava rischiare senza motivo.
La valanga, secondo il soccorso alpino del posto, si è staccata da sola, a causa del fatto che lo strato superiore piuttosto fresco non si era saldato con quello sottostante gelato. Durante la notte tra venerdì e ieri, infatti, era nevicato abbondantemente e ciò aveva reso ancor più pericolosa la situazione nei versanti sottovento e nei canaloni. Ciò, quindi, escluderebbe ogni responsabilità – inconsapevole o meno – dei tre sciatori, che si sono trovati il muro di neve all’improvviso e senza poter far nulla. Paolo Vincenzetti era da qualche giorno in Trentino con un gruppo di amici; era partito da Macerata in comitiva: qualche giorno di relax che si è rivelato fatale.
Giuseppe Porzi,22 Febbraio 2010 alle 7:23 #253408sertorelli
Moderatoredal corriere adriatico 21.02.2010
Alto il pericolo anche sui Sibillini, rischio a livello treMacerata L’improvviso innalzamento delle temperature e le piogge cadute anche a quote relativamente alte hanno aumentato il pericolo di valanghe anche sui nostri monti. Per il momento il pericolo è salito a livello tre, su una scala di cinque. “Vale a dire – spiega l’ufficio stampa del corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico – che il pericolo è abbastanza alto”.
Ma gli esperti mettono in guardia da un’altra insidia, spesso non considerata. “Il grado di pericolo indicato scaturisce da una valutazione generale, ma il territorio non è omogeneo, vi sono dei luoghi meno pericolosi ma altri con un pericolo ancora superiore. Il livello tre significa che la situazione attuale rende sconsigliato il fuori pista, pericoloso fare scialpinismo o marciare con le ciaspone, le racchette da neve.”. Per il soccorso alpino, l’insidia è in agguato nei versanti sottovento o nei canaloni. “Qui si accumula la neve che al variare delle condizioni meteorologiche può trasformarsi in una trappola mortale. Per questa ragione, il soccorso alpino insiste su una raccomandazione. “é essenziale che chi pratica sci porti con sé tutto il necesario per l’autosoccorso, soprattutto quando vi sono queste condizioni di neve. In pratica, è insidispensabile portare una sonda, una pala e un “Artva”, vale a dire una ricetrasmittente con frequenza prestabilita, che in caso di valanga, cambia frequenza e diventa ricevente, consentendo una più rapida individuazione ai soccorritori.
“E’ importante scegliere itinerari adeguati, ci sono luoghi che non presentano rischi e in caso di situazioni difficili è sempre bene affidarsi alle guide alpine o al Cai.
In questo fine settimana tutto il personale del soccorso alpino è sparso su tutto l’arco montuoso del nostro territorio. “Nella regione il soccorso alpino annovera tecnici certificati, a Fabriano vi è un punto di elisoccorso con un elicottero, sono disponibili anche un cane da valanga, abilitato a salire in elicottero e quattro cani da ricerca ma è necessario prima di tutto che gli amanti della montagna si muovano con grande prudenza, senza inutili rischi”.
I colleghi: aveva una grande vitalità
Macerata “Guardi, non riusciamo a crederci. L’abbiamo saputo poco dopo mezzogiorno e ancora ci sembra impossibile”. La voce fa fatica a uscire all’altra parte del telefono. Sui colleghi poliziotti di Lecco sembra calato il gelo. “E’ dura da accettare; Paolo era pieno di vitalità, un ragazzo che non stava mai fermo. Amava sciare, muoversi, era allegro e sempre pronto alla battuta. Non amava essere alla scrivania, preferiva gli incarichi operativi. Si dedicava alle scorte dei treni, ai servizi di vigilanza. Ed era impagabile”.
La stazione della polizia ferroviaria di Lecco è una sottosezione di quella di Milano e conta quindici agenti. Ci era arrivato nel 2007 e subito – raccontano i suoi colleghi – si era ambientato, forse facilitato anche dalle dimensioni della stazione. Un posto tranquillo, si direbbe, di quelli adatti a chi preferisce ritmi più rassicuranti. “E invece, lui amava fare, essere in movimento. Siamo tutti sotto choc. Stiamo pensando di fare qualcosa per ricordarlo”.
Paolo amava anche la musica, suonava la batteria in un gruppo. “Anche qui da noi suonava; si incontrava con altri musicisti e provava con una certa assiduita. Di lui ricorderemo sempre la sua prontezza alla battuta e la sua allegria. Ci mancherà tantissimo”.
l giovane, che prestava servizio alla Polfer di Lecco, sarebbe dovuto rientrare oggi in città
Investito mentre cercava di recuperare uno snowboard
Macerata Ancora un giorno e sarebbe tornato a casa. Paolo Vincenzetti sarebbe dovuto rientrare oggi a Macerata. In Trentino ci era andato qualche giorno fa con un gruppo di amici. Era partito da Lecco per questa vacanza avevano scelto l’albergo Negritella a Fai della Paganella: tutto concordato, un rito ormai consueto per lui, sciatore abbastanza esperto e comunque tutt’altro che avventato. L’altro ieri si era dedicato allo snowboard con alcuni amici e avevano avuto qualche problema con l’attrezzo, che non erano riusciti a recuperare al momento del rientro. Per questa ragione, ieri mattina avevano deciso di tornare sul posto. Paolo era poliziotto da diversi anni; ci aveva fatto il servizio militare in polizia e poi aveva firmato il prolungamento per un ulteriore periodo. Un po’ in giro per l’Italia, all’inizio, e poi, tre anni fa la destinazione a Lecco, alla polizia ferroviaria. Era diventato agente scelto, aveva acquistato una certa esperienza e amava essere operativo; non gli piaceva la sedentarietà e lo sci era una delle sue attività più amate, insieme alla musica.
Si era allontanato da qualche anno da Macerata, ma le sue radici erano ancora ben salde in città: solide amicizie nate dall’adolescenza che non aveva alcuna intenzione di tagliare. Aveva preso qualche giorno di vacanza dal lavoro e aveva preferito sobbarcarsi diverse ore di viaggio per non rinunciare a partire insieme alla comitiva da Macerata e non incontrarsi sui campi da sci.
Anche la sua famiglia è molto conosciuta e stimata. Il padre, Franco, ha lavorato per anni come cuoco al Convitto e da qualche tempo era in pensione; qualche volta era con il figlio minore, Riccardo, titolare di una tabaccheria all’inizio di viale Carradori. Riccardo è stato calciatore assai apprezzato e nel mondo sportivo è assai conosciuto. Lo zio gestisce la trattoria da Rosa, nel cuore di Macerata, uno dei locali più conosciuti e apprezzati.
La notizia dell’incidente si è sparsa in città nel primo pomeriggio e ha gettato chi lo conosceva nello sconforto. La famiglia, appena avvertita, è partita alla volta del Trentino per il riconoscimento.
g.po.,Poliziotto muore travolto da una valanga
Paolo Vincenzetti, 29 anni, era in vacanza in Trentino. Feriti due suoi amici maceratesi
Macerata La valanga li ha colti in uno stretto avvallamento a oltre 1800 metri di altitudine; un fronte piccolo di una trentina di metri e profondo cento, secondo le ricostruzioni, ma sufficiente per trasformarsi in una trappola mortale. Erano le 11.10, quando Paolo Vincenzetti, 29 anni da compiere, di Macerata, Riccardo Angeletti di ventotto, maceratese anche lui, e Alessio Cipollari, ventiquattrenne di Camerino, entrambi operai, sono stati travolti da una valanga a Dosso Larici, nella zona a Fai della Paganella, in Trentino. Tonnellate di neve cadute da un’altezza di quaranta metri che non hanno lasciato scampo a Paolo Vincenzetti, un poliziotto da qualche tempo in servizio alla Polizia ferroviaria di Lecco. Quando lo hanno estratto dalla neve, purtroppo era ormai senza vita. A nulla sono serviti i tentativi di rianimazione degli uomini del Soccorso Alpino di Andalo. Il suo cuore aveva smesso di battere a causa di un infarto, dicono le prime ricostruzioni, ma per un quadro più completo delle cause della tragedia bisognerà aspettare la conclusione degli accertamenti.
La tragedia si è consumata all’improvviso e in pochissimi minuti. A dare l’allarme sono stati gli sciatori trasportati dalla seggiovia che passa sopra al canalone, che si sono ritrovati ad essere spettatori inermi di quanto accadeva. Hanno potuto chiamare soltanto loro, perché sulla pista in quel tratto, i telefonini non hanno campo. Nel giro di pochi minuti sono intervenuti gli uomini del soccorso alpino con l’elicottero. Subito sono stati individuati Riccardo Angeletti e Alessio Cipollari, perché dell’uno e dell’altro spuntavano fuori dalla neve rispettivamente un braccio e uno scarpone; mentre per Paolo Vincenzetti c’è voluta una decina di minuti, in quanto era totalmente sommerso. Nonostante la tempestività, però, non si è potuto far niente.
Il corpo del giovane poliziotto è stato composto nella camera mortuaria di Fai, dove più tardi è arrivato il magistrato. Ai compagni di Paolo è andata meglio: sottoposti alle cure dei medici sono state riscontrate loro delle lesioni in varie parti del corpo, ma le condizioni sono state giudicate piuttosto tranquillizzanti. Naturalmente erano sotto choc e non hanno potuto fornire subito i dettagli di quanto accaduto. Si aspetterà con tutta probabilità oggi per avere da loro un quadro definito dei fatti
Secondo le prime ricostruzioni, i tre era uscito calzando le ciaspole, le racchette da neve, ed erano intenzionati a recuperare uno snowboard che il pomeriggio del giorno precedente avevano perduto durante un’escursione sulla neve. Un’uscita non troppo azzardata, anche se il bollettino della neve dava un rischio valanghe di livello tre su cinque, quindi abbastanza alto. Paolo Vincenzetti amava sciare ed era esperto e tutti lo conoscevano come un ragazzo che non amava rischiare senza motivo.
La valanga, secondo il soccorso alpino del posto, si è staccata da sola, a causa del fatto che lo strato superiore piuttosto fresco non si era saldato con quello sottostante gelato. Durante la notte tra venerdì e ieri, infatti, era nevicato abbondantemente e ciò aveva reso ancor più pericolosa la situazione nei versanti sottovento e nei canaloni. Ciò, quindi, escluderebbe ogni responsabilità – inconsapevole o meno – dei tre sciatori, che si sono trovati il muro di neve all’improvviso e senza poter far nulla. Paolo Vincenzetti era da qualche giorno in Trentino con un gruppo di amici; era partito da Macerata in comitiva: qualche giorno di relax che si è rivelato fatale.
Giuseppe Porzi,23 Febbraio 2010 alle 7:25 #216971sertorelli
ModeratorePoliziotto morto, gli amici sotto choc
I due giovani travolti dalla valanga sono tornati a casa ieri sera. Domani l’ultimo saluto a Paolo Vincenzetti
Macerata La città è sotto choc per la morte di Paolo Vincenzetti, il giovane poliziotto maceratese travolto da una valanga a Dosso Larici, nella zona di Fai della Paganella, in Trentino. La vittima, 29 anni ancora da compiere, era in compagnia di Riccardo Angeletti, di ventotto, maceratese anche lui, e Alessio Cipollari, ventiquattrenne di Belforte del Chienti, miracolosamente salvi. Ieri i genitori di Paolo – da tre anni in servizio alla Polfer di Lecco – sono partiti per il Trentino. Il padre Franco, oggi in pensione, era uno dei soci della trattoria Da Rosa, ora di proprietà della zio Elio. In passato aveva lavorato come responsabile della cucina al Convitto nazionale. Sempre al Convitto, ma come impiegata, lavora la madre Gabriella. Il fratello Riccardo, 25 anni, è invece titolare di una cartoleria in viale Carradori. La magistratura ha disposto l’autopsia e domani alle 15 verranno celebrati i funerali a Macerata, nella chiesa Santa Madre di Dio, vicino a via Batà, dove abita la famiglia Vincenzetti. Saranno in tanti a stringersi intorno ai familiari di Paolo in questo momento di profondo dolore.
Il giorno dopo
Tonnellate di neve sono cadute addosso ai tre giovani da un’altezza di quaranta metri. La tragedia si è consumata all’improvviso e in pochissimi minuti. A dare l’allarme sono stati gli sciatori trasportati dalla seggiovia che passa sopra al canalone. Hanno potuto chiamare soltanto loro, perché sulla pista in quel tratto, i telefonini non hanno campo. Nel giro di pochi minuti sono intervenuti gli uomini del soccorso alpino. Subito sono stati individuati Riccardo Angeletti e Alessio Cipollari, perché dell’uno e dell’altro spuntavano fuori dalla neve rispettivamente un braccio e uno scarpone; mentre per Paolo Vincenzetti c’è voluta una trentina di minuti, in quanto era totalmente sommerso. Nonostante la tempestività, però, non si è potuto far niente. La vittima era in settimana bianca. Oltre ai due amici coinvolti nell’incidente, in Trentino, c’erano anche Federico Bianchi, Michele Campetella e Matteo Angelozzi. Tutti quanti sono sotto choc per l’accaduto. In particolare Angeletti e Cipollari sono tornati a casa ieri sera. “Mio figlio non ha voglia di parlare – afferma il papà di Angeletti -. Adesso si trova a casa della zia e sta riposando. Mi ha detto solamente che sta bene. Ha chiesto di essere lasciato tranquillo. E’ scovolto e molto provato”.
Anche i familiari di Cipollari non hanno voglia di parlare. “Preferiamo non dire nulla”, dice la mamma. I due giovani si sono salvati per miracolo. Hanno riportato delle lesioni in varie parti del corpo ma le loro condizioni sono buone.
Il cordoglio dei colleghi
Anche i colleghi della Polfer di Lecco sono sotto choc. “Ciao Paolo sono passati dieci giorni dall’ultima volta che ci siamo visti in ufficio – scrive in un sito Internet Luigia Pintus, una collega poliziotta – e in quell’occasione mi hai chiamato Ronaldinha. Ti ho fulminato per il ‘brutto complimento’ ma mi hai detto che mi chiamavi così perchè ho sempre il sorriso sulle labbra. Tu riuscivi facilmente a far sorridere. Grazie. Sono contenta di averti conosciuto e di averti avuto come collega. Ma sei andato via troppo presto. Troppo. Un abbraccio ai tuoi cari. Guardaci da lassù ne abbiamo bisogno, ciao Paolo”. E ancora: “Ciao Polo – scrive Alessandro Stefanì -, pochi giorni fa, sul marciapiede della stazione di Monza, dove indossando con orgoglio la tua divisa portavi un grande contributo alla sicurezza dei cittadini, parlavamo con gioia della passione condivisa per la montagna. Ora, purtroppo, la stessa montagna non ci darà quell’opportunità di sciare insieme. Hai passato una vita terrena a proteggere la gente, son convinto che continuerai a farlo dall’alto dei cieli”.
Daniel Fermanelli,Amava la musica Dolore e cordoglio sui siti Internet
Macerata Paolo Vincenzetti, che era originario di Treia, aveva una grande passione per la musica ed era un bravissimo batterista. “Un grande musicista, una grande persona, un grande amico. Resterai sempre nei nostri cuori”, scrivono su Internet gli amici Francesco Bartolozzi e Marta Morroto. “Avevamo in comune la passione per la musica – si legge nel messaggio di Pierluigi Triboli -. E’ stato stupendo conoscerti e condividere momenti tutti i giorni, quando ho avuto bisogno tu mi hai dato una mano. Impossibile dimenticarti. Ciao Paolino”. Paolo Spernanzoni scrive: “Sei stato non solo un grande amico ma un compagno di vita”. Nessuno riesce ancora a capacitarsi di quanto accaduto. I soccorritori hanno trovato il corpo di Paolo Vincenzetti totalmente sommerso dalla neve. Hanno tentato di rianimarlo per circa trenta minuti ma non c’è stato davvero niente da fare. Il giovane è morto per asfissia. Una tragedia difficile da capire e ancor più da accettare. Una morte che ha suscitato dolore e sgomento, in particolare a Macerata e Treia. Due città che in questo momento sono unite dal dolore.
23 Febbraio 2010 alle 7:25 #253433sertorelli
ModeratorePoliziotto morto, gli amici sotto choc
I due giovani travolti dalla valanga sono tornati a casa ieri sera. Domani l’ultimo saluto a Paolo Vincenzetti
Macerata La città è sotto choc per la morte di Paolo Vincenzetti, il giovane poliziotto maceratese travolto da una valanga a Dosso Larici, nella zona di Fai della Paganella, in Trentino. La vittima, 29 anni ancora da compiere, era in compagnia di Riccardo Angeletti, di ventotto, maceratese anche lui, e Alessio Cipollari, ventiquattrenne di Belforte del Chienti, miracolosamente salvi. Ieri i genitori di Paolo – da tre anni in servizio alla Polfer di Lecco – sono partiti per il Trentino. Il padre Franco, oggi in pensione, era uno dei soci della trattoria Da Rosa, ora di proprietà della zio Elio. In passato aveva lavorato come responsabile della cucina al Convitto nazionale. Sempre al Convitto, ma come impiegata, lavora la madre Gabriella. Il fratello Riccardo, 25 anni, è invece titolare di una cartoleria in viale Carradori. La magistratura ha disposto l’autopsia e domani alle 15 verranno celebrati i funerali a Macerata, nella chiesa Santa Madre di Dio, vicino a via Batà, dove abita la famiglia Vincenzetti. Saranno in tanti a stringersi intorno ai familiari di Paolo in questo momento di profondo dolore.
Il giorno dopo
Tonnellate di neve sono cadute addosso ai tre giovani da un’altezza di quaranta metri. La tragedia si è consumata all’improvviso e in pochissimi minuti. A dare l’allarme sono stati gli sciatori trasportati dalla seggiovia che passa sopra al canalone. Hanno potuto chiamare soltanto loro, perché sulla pista in quel tratto, i telefonini non hanno campo. Nel giro di pochi minuti sono intervenuti gli uomini del soccorso alpino. Subito sono stati individuati Riccardo Angeletti e Alessio Cipollari, perché dell’uno e dell’altro spuntavano fuori dalla neve rispettivamente un braccio e uno scarpone; mentre per Paolo Vincenzetti c’è voluta una trentina di minuti, in quanto era totalmente sommerso. Nonostante la tempestività, però, non si è potuto far niente. La vittima era in settimana bianca. Oltre ai due amici coinvolti nell’incidente, in Trentino, c’erano anche Federico Bianchi, Michele Campetella e Matteo Angelozzi. Tutti quanti sono sotto choc per l’accaduto. In particolare Angeletti e Cipollari sono tornati a casa ieri sera. “Mio figlio non ha voglia di parlare – afferma il papà di Angeletti -. Adesso si trova a casa della zia e sta riposando. Mi ha detto solamente che sta bene. Ha chiesto di essere lasciato tranquillo. E’ scovolto e molto provato”.
Anche i familiari di Cipollari non hanno voglia di parlare. “Preferiamo non dire nulla”, dice la mamma. I due giovani si sono salvati per miracolo. Hanno riportato delle lesioni in varie parti del corpo ma le loro condizioni sono buone.
Il cordoglio dei colleghi
Anche i colleghi della Polfer di Lecco sono sotto choc. “Ciao Paolo sono passati dieci giorni dall’ultima volta che ci siamo visti in ufficio – scrive in un sito Internet Luigia Pintus, una collega poliziotta – e in quell’occasione mi hai chiamato Ronaldinha. Ti ho fulminato per il ‘brutto complimento’ ma mi hai detto che mi chiamavi così perchè ho sempre il sorriso sulle labbra. Tu riuscivi facilmente a far sorridere. Grazie. Sono contenta di averti conosciuto e di averti avuto come collega. Ma sei andato via troppo presto. Troppo. Un abbraccio ai tuoi cari. Guardaci da lassù ne abbiamo bisogno, ciao Paolo”. E ancora: “Ciao Polo – scrive Alessandro Stefanì -, pochi giorni fa, sul marciapiede della stazione di Monza, dove indossando con orgoglio la tua divisa portavi un grande contributo alla sicurezza dei cittadini, parlavamo con gioia della passione condivisa per la montagna. Ora, purtroppo, la stessa montagna non ci darà quell’opportunità di sciare insieme. Hai passato una vita terrena a proteggere la gente, son convinto che continuerai a farlo dall’alto dei cieli”.
Daniel Fermanelli,Amava la musica Dolore e cordoglio sui siti Internet
Macerata Paolo Vincenzetti, che era originario di Treia, aveva una grande passione per la musica ed era un bravissimo batterista. “Un grande musicista, una grande persona, un grande amico. Resterai sempre nei nostri cuori”, scrivono su Internet gli amici Francesco Bartolozzi e Marta Morroto. “Avevamo in comune la passione per la musica – si legge nel messaggio di Pierluigi Triboli -. E’ stato stupendo conoscerti e condividere momenti tutti i giorni, quando ho avuto bisogno tu mi hai dato una mano. Impossibile dimenticarti. Ciao Paolino”. Paolo Spernanzoni scrive: “Sei stato non solo un grande amico ma un compagno di vita”. Nessuno riesce ancora a capacitarsi di quanto accaduto. I soccorritori hanno trovato il corpo di Paolo Vincenzetti totalmente sommerso dalla neve. Hanno tentato di rianimarlo per circa trenta minuti ma non c’è stato davvero niente da fare. Il giovane è morto per asfissia. Una tragedia difficile da capire e ancor più da accettare. Una morte che ha suscitato dolore e sgomento, in particolare a Macerata e Treia. Due città che in questo momento sono unite dal dolore.
25 Febbraio 2010 alle 7:44 #217004sertorelli
Moderatoreda ussita-frontignano.com
Eventi – VI Festa del Volontariato della Protezione civile
Anche quest’anno, il 26, 27 e 28 febbraio si svolgerà a Frontignano il ritrovo con esercitazione del volontariato di protezione civile della Regione Marche in montagna
PROGRAMMA
Venerdì 26 Febbraio 2010
ORE 19:30 VISSO (MC) Piazza Martiri Vissani
Cena itinerante offerta dall’organizzazione dell’evento.Sabato 27 Febbraio 2010
ORE 08:00 Frontignano – Segreteria Organizzativa per gli sciatori
Presso la sede dell’Associazione Soccorritori “MARCO PEDA” sita a 200mt di distanza dalla partenza della Seggiovia “Le Saliere”, ritrovo per distribuzione Ski Pass a prezzo agevolato e consegna pettorali (per chi partecipa alla gara di sci del 28 Febbraio).ORE 08:00 USSITA – Segreteria Organizzativa per esercitazione:
evacuazione della frazione Vallestretta di Ussita per rischio valanghe
La segreteria sarà presso il Cinema Teatro in Piazza dei Cavallari a USSITA (MC).
ORE 13:00 Fine Esercitazione
ORE 14:00 De briefing
ORE 14:30 Pranzo offerto dall’organizzazione ai partecipanti alla esercitazione.ORE 16:15 FIACCOLATA a piedi e con gli sci
Ritrovo presso il rifugio posto a monte della seggiovia “SALIERE”.
Al termine della fiaccolata vin brulè per tutti presso il piazzale della partenza seggiovia “SALIERE”.ORE 20:30 Hotel DOMUS LAETITIAE
Cena a carico dei partecipanti con intrattenimento musicale.Domenica 28 Febbraio 2010
ORE 08:00 Frontignano – Segreteria Organizzativa per gli sciatori
Presso la sede dell’Associazione Soccorritori “MARCO PEDA” sita a 200mt di distanza dalla partenza della Seggiovia “Le Saliere”, ritrovo per distribuzione Ski Pass a prezzo agevolato e consegna pettorali.ORE 08:00 Frontignano – Segreteria Organizzativa per esercitazione di evacuazione di una seggiovia per improvviso arresto forzato.
(esercitazione riservata al Comune di Ussita, C.N.S.A.S., VV.FF, Ass.Marco Peda)
Presso la sede dell’Associazione Soccorritori “MARCO PEDA” sita a 200mt di distanza dalla partenza della Seggiovia “Le Saliere”, ritrovo per gli addetti all’esercitazione.ORE 9:30
Inizio Gara di Slalom Gigante e a seguire la Gara di Snowboard.
Entrambe le gare, per sciatori di almeno media esperienza, è obbligatorio l’uso del casco protettivo omologato.
Il regolamento è pubblicato sul sito http://www.soccorritoripeda.itORE 11:30 Esercitazione: evacuazione di una seggiovia per improvviso arresto forzato.
ORE 13:00 Fine Esercitazione
ORE 13:30 Premiazione dei vincitori delle gare di sci presso il “Rifugio Saliere” e saluti di chiusura della manifestazione da parte delle autorità presenti.E’ OBBLIGATORIA LA PREISCRIZIONE ALLA MANIFESTAZIONE, ALL’ESERCITAZONI E ALLE GARE.
Alla manifestazione possono partecipare:
• gli operatori appartenenti a gruppi, enti, organizzazioni di Volontariato iscritte nell’elenco regionale del volontariato settore protezione civile, oppure in quello nazionale presso il Dipartimento di Protezione Civile purchè operino nella Regione Marche;
• ai componenti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, dell’Arma dei Carabinieri, del Corpo Forestale dello Stato, Guardia di Finanza e Polizia di Stato;
ULTERIORI INFORMAZIONI SONO SCARICABILI E VISIONABILI SUL SITO http://www.soccorritoripeda.it
IL PROGRAMMA POTRA’ SUBIRE ANCORA DELLE PICCOLE MODIFICHE A CARATTERE LOGISTICO/ORGANIZZATIVO.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI SI POTRA’ FARE ANCHE RIFERIMENTO AI PROPRI REFERENTI PROVINCIALI E REGIONALI DI PROTEZIONE CIVILEALLOGGI
Hotel Domus Laetitiae ** (Frontignano) tel 0737/90140
Pernotto e prima colazione (1 notte) € 25,00
Pernotto e prima colazione (2 notti) € 40,00
Cena del Sabato 27/02/2010 + serata musicale € 20,00
Pasti normali € 15,00
Riduzioni alloggio in camerata con wc esterno € 5,00Hotel Ussita *** tel 0737/99171
Pernotto e prima colazione (1 notte) € 30,00Hotel Felicyta *** (Frontignano) tel. 0737 90209/90121
Pernotto e prima colazione (1 notte) € 25,00
Pasto self service € 10,00
Pasto normale € 15,00Pensione Monte Bove * tel 0737/99361
Contattare direttamente la direzioneHotel Crystal *** tel 0737/99415
Pernotto e prima colazione (1 notte) € 30,00
Pasti normali € 17,00Campeggio ESTATE/INVERNO tel. 0737/99448
Pernotto e prima colazione
Bungalow 4 posti (1 notte) € 60,00
Pasto normale € 12,00B&B il Conventino tel. 335/6363385
Contattare direttamente la direzioneB&B la Sibilla tel. 335/1277512
Contattare direttamente la direzioneRifugio “Cristo delle Nevi”
Pasto (primo, secondo, contorno, ½ acqua) € 15,00Rifugio “Le Saliere”
Pasto (primo, contorno, ½ acqua) € 8,00
Pasto (primo, secondo, contorno, ½ acqua) € 12,00Le prenotazioni presso gli alberghi dovranno essere effettuate direttamente dalle organizzazione di volontariato contattando gli Hotel.
Il costo dello ski-pass sarà di € 10,00 giornaliere se acquistato presso la sede dell’Ass. Soccorritori “M. Peda”.
Il costo dello ski-pass settimanale sarà di € 34,00.
Possibilità di sosta gratuita per camper e roulottes presso l’apposito parcheggio dell’Albergo Domus Laetitiae.Etichette: Eventi
25 Febbraio 2010 alle 7:44 #253466sertorelli
Moderatoreda ussita-frontignano.com
Eventi – VI Festa del Volontariato della Protezione civile
Anche quest’anno, il 26, 27 e 28 febbraio si svolgerà a Frontignano il ritrovo con esercitazione del volontariato di protezione civile della Regione Marche in montagna
PROGRAMMA
Venerdì 26 Febbraio 2010
ORE 19:30 VISSO (MC) Piazza Martiri Vissani
Cena itinerante offerta dall’organizzazione dell’evento.Sabato 27 Febbraio 2010
ORE 08:00 Frontignano – Segreteria Organizzativa per gli sciatori
Presso la sede dell’Associazione Soccorritori “MARCO PEDA” sita a 200mt di distanza dalla partenza della Seggiovia “Le Saliere”, ritrovo per distribuzione Ski Pass a prezzo agevolato e consegna pettorali (per chi partecipa alla gara di sci del 28 Febbraio).ORE 08:00 USSITA – Segreteria Organizzativa per esercitazione:
evacuazione della frazione Vallestretta di Ussita per rischio valanghe
La segreteria sarà presso il Cinema Teatro in Piazza dei Cavallari a USSITA (MC).
ORE 13:00 Fine Esercitazione
ORE 14:00 De briefing
ORE 14:30 Pranzo offerto dall’organizzazione ai partecipanti alla esercitazione.ORE 16:15 FIACCOLATA a piedi e con gli sci
Ritrovo presso il rifugio posto a monte della seggiovia “SALIERE”.
Al termine della fiaccolata vin brulè per tutti presso il piazzale della partenza seggiovia “SALIERE”.ORE 20:30 Hotel DOMUS LAETITIAE
Cena a carico dei partecipanti con intrattenimento musicale.Domenica 28 Febbraio 2010
ORE 08:00 Frontignano – Segreteria Organizzativa per gli sciatori
Presso la sede dell’Associazione Soccorritori “MARCO PEDA” sita a 200mt di distanza dalla partenza della Seggiovia “Le Saliere”, ritrovo per distribuzione Ski Pass a prezzo agevolato e consegna pettorali.ORE 08:00 Frontignano – Segreteria Organizzativa per esercitazione di evacuazione di una seggiovia per improvviso arresto forzato.
(esercitazione riservata al Comune di Ussita, C.N.S.A.S., VV.FF, Ass.Marco Peda)
Presso la sede dell’Associazione Soccorritori “MARCO PEDA” sita a 200mt di distanza dalla partenza della Seggiovia “Le Saliere”, ritrovo per gli addetti all’esercitazione.ORE 9:30
Inizio Gara di Slalom Gigante e a seguire la Gara di Snowboard.
Entrambe le gare, per sciatori di almeno media esperienza, è obbligatorio l’uso del casco protettivo omologato.
Il regolamento è pubblicato sul sito http://www.soccorritoripeda.itORE 11:30 Esercitazione: evacuazione di una seggiovia per improvviso arresto forzato.
ORE 13:00 Fine Esercitazione
ORE 13:30 Premiazione dei vincitori delle gare di sci presso il “Rifugio Saliere” e saluti di chiusura della manifestazione da parte delle autorità presenti.E’ OBBLIGATORIA LA PREISCRIZIONE ALLA MANIFESTAZIONE, ALL’ESERCITAZONI E ALLE GARE.
Alla manifestazione possono partecipare:
• gli operatori appartenenti a gruppi, enti, organizzazioni di Volontariato iscritte nell’elenco regionale del volontariato settore protezione civile, oppure in quello nazionale presso il Dipartimento di Protezione Civile purchè operino nella Regione Marche;
• ai componenti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, dell’Arma dei Carabinieri, del Corpo Forestale dello Stato, Guardia di Finanza e Polizia di Stato;
ULTERIORI INFORMAZIONI SONO SCARICABILI E VISIONABILI SUL SITO http://www.soccorritoripeda.it
IL PROGRAMMA POTRA’ SUBIRE ANCORA DELLE PICCOLE MODIFICHE A CARATTERE LOGISTICO/ORGANIZZATIVO.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI SI POTRA’ FARE ANCHE RIFERIMENTO AI PROPRI REFERENTI PROVINCIALI E REGIONALI DI PROTEZIONE CIVILEALLOGGI
Hotel Domus Laetitiae ** (Frontignano) tel 0737/90140
Pernotto e prima colazione (1 notte) € 25,00
Pernotto e prima colazione (2 notti) € 40,00
Cena del Sabato 27/02/2010 + serata musicale € 20,00
Pasti normali € 15,00
Riduzioni alloggio in camerata con wc esterno € 5,00Hotel Ussita *** tel 0737/99171
Pernotto e prima colazione (1 notte) € 30,00Hotel Felicyta *** (Frontignano) tel. 0737 90209/90121
Pernotto e prima colazione (1 notte) € 25,00
Pasto self service € 10,00
Pasto normale € 15,00Pensione Monte Bove * tel 0737/99361
Contattare direttamente la direzioneHotel Crystal *** tel 0737/99415
Pernotto e prima colazione (1 notte) € 30,00
Pasti normali € 17,00Campeggio ESTATE/INVERNO tel. 0737/99448
Pernotto e prima colazione
Bungalow 4 posti (1 notte) € 60,00
Pasto normale € 12,00B&B il Conventino tel. 335/6363385
Contattare direttamente la direzioneB&B la Sibilla tel. 335/1277512
Contattare direttamente la direzioneRifugio “Cristo delle Nevi”
Pasto (primo, secondo, contorno, ½ acqua) € 15,00Rifugio “Le Saliere”
Pasto (primo, contorno, ½ acqua) € 8,00
Pasto (primo, secondo, contorno, ½ acqua) € 12,00Le prenotazioni presso gli alberghi dovranno essere effettuate direttamente dalle organizzazione di volontariato contattando gli Hotel.
Il costo dello ski-pass sarà di € 10,00 giornaliere se acquistato presso la sede dell’Ass. Soccorritori “M. Peda”.
Il costo dello ski-pass settimanale sarà di € 34,00.
Possibilità di sosta gratuita per camper e roulottes presso l’apposito parcheggio dell’Albergo Domus Laetitiae.Etichette: Eventi
25 Febbraio 2010 alle 11:00 #217010sertorelli
Moderatoreansa 24.02.10
Valanghe: esercitazione protezione civile a Ussita
Simulazione distacco valanga e sciatori bloccati su seggiovia(ANSA) – ANCONA, 24 FEB – Il distacco di una valanga che coinvolge il centro abitato, con la ricerca di persone disperse e successiva evacuazione degli abitanti. Lo prevede un’esercitazione di protezione civile che si svolgera’ a Ussita sabato e domenica prossimi. La simulazione prevede poi l’improvviso blocco della seggiovia ‘del Ginepro’, con il soccorso e recupero dei passeggeri, che saranno fatti evacuare con delle funi. Verra’ anche allestito un ospedale da campo adibito a Posto medico avanzato. (ANSA).
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