Valanga sul Gran Sasso, morti due escursionisti
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deepout83.
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31 Gennaio 2010 alle 21:05 #192590
paulo
Membro31-01-2010
VALANGA SU GRAN SASSO UCCIDE 2 ESCURSIONISTI – Una domenica tragica per le montagne abruzzesi con due escursionisti romani morti sul Gran Sasso a causa di una slavina che si è staccata da un costone di Campo Imperatore. I due, Francesca Laera, architetto 35enne, e Franco Mataloni, impiegato 48enne, stavano percorrendo a piedi il sentiero estivo in direzione del Corno Grande, insieme ad un terzo alpinista, Antonio Leone, rimasto fortunatamente illeso. Un’escursione decisamente proibitiva, a causa delle difficoltà di visibilità e per l’intensità del vento che, oggi oltre quota 2000 soffiava anche a 130 km orari. Ma il problema maggiore per gli escursionisti è stata la consistenza della neve, in una domenica che ha registrato altre due slavine nella giornata di oggi, oltre alla valanga del Gran sasso, si sono verificate altre due slavine, una a Pescasseroli e l’altra a Roccaraso dove un uomo e una donna di origine partenopea sono stati recuperati sotto il manto nevoso.
L’uomo, Umberto Alberti, ferito alla clavicola, è attualmente ricoverato all’Ospedale di Castel di Sangro. I tre escursionisti romani del Gran Sasso, tutti iscritti al Cai, si erano messi in cammino, piccozza e ramponi, e stavano percorrendo un tratto innevato nei pressi dell’Osservatorio astronomico e del rifugio Duca degli Abruzzi. La valanga si è formata tra Monte Aquila e Monte Portella, con un fronte di 150 metri è partita da 2.400 metri di altezza ed è arrivata fino a 2.100, trascinando i tre a valle. Solo Antonio Leone, è riuscito ad uscire dalla neve e a mettersi in salvo per chiedere aiuto. Immediatamente si è mobilitato il personale del soccorso alpino che stava conducendo un esercitazione nel vicino Monte Cristo. Alle operazioni hanno preso parte anche la Guardia di Finanza, il Cai, Polizia e Carabinieri e il Corpo Forestale, mobilitato con 18 uomini. Il fatto si è verificato intorno alle 13. A rendere più difficili le operazioni di recupero, il fatto che i due erano sprovvisti del sistema di ricognizione Arva.
Il cadavere donna è stata ritrovata verso le 16 con l’aiuto delle unità cinofile, l’uomo ‘ il cui corpo era rimasto piu’ in profondità ‘ e’ stato ritrovato grazie alle operazioni di sondaggio. A provocare la valanga, secondo il soccorritori, è stato il peso stesso degli escursionisti che avrebbe rotto i legami tra gli strati di neve fresca, caduta negli ultimi giorni e quella più in profondità. Le operazioni di soccorso sono state rese ancora più difficili a causa del freddo. Resta alto l’allarme valanghe su tutto l’Appennino centrale. La Forestale, nel pomeriggio ha diramato un comunicato per consigliare a tutti gli escursionisti nonché alle amministrazioni e agli enti locali di consultare quotidianamente i bollettini meteonivologici.
Fonte: ansa
1 Febbraio 2010 alle 6:59 #216568sertorelli
ModeratorePerchè certa gente deve sempre mettere a repentaglio la propria, e questa volta è andata male, sapenso benissimo che ieri le condizioni erano proibitive per effettuare una escursione?
1 Febbraio 2010 alle 6:59 #253030sertorelli
ModeratorePerchè certa gente deve sempre mettere a repentaglio la propria, e questa volta è andata male, sapenso benissimo che ieri le condizioni erano proibitive per effettuare una escursione?
20 Febbraio 2010 alle 17:03 #216925deepout83
MembroTRENTO – Sono già tre i morti (più uno venerdì in Lombardia in val di Scalve) per le valanghe sulle Alpi, mentre tre snowboardisti umbri che erano dati per dispersi in Abruzzo sono stati ritrovati. Altri due escursionisti che erano stati dati per dispersi si sono salvati per miracolo in Lombardia. Il Socorso alpino aveva avvertito: nel fine settimana il rischio valanghe è altissimo, a livello 4 (livello 3 sulle Alpi lombarde) su un massimo di 5 e occorre fare estrema attenzione, in particolare domenica. Il Soccorso alpino del Trentino invita gli escursionisti a evitare sia lo sci che il fuoripista in montagna sabato e soprattutto domenica. Il Centro regionale nivometeo dell’Arpa Lombardia avverte che in questo fine settimana è assolutamente vietata la pratica del fuori pista.
PAGANELLA – In Trentino un escursionista è morto d’infarto sotto una valanga. Si tratta di un poliziotto di 29 anni in servizio alla Polizia Ferroviaria di Lecco, ma originario di Macerata. Altre due persone sono state estratte vive con lievi lesioni. I tre stavano camminando con le ciaspole (le racchette da neve) quando dalla montagna s’è staccato un lastrone di neve e ghiaccio dalla parete a circa 40 metri di altezza. Il fatto è avvenuto sulla Paganella nella zona di Dosso Larici. L’allarme a Trentino Emergenza è stato dato alle 11,10. La polizia di Trento esclude che si siano verificati comportamenti fuorilegge. Secondo il vice questore aggiunto, Salvatore Ascione, i tre amici erano andati a piedi a cercare una tavola per snowboard persa venerdì durante una discesa.
VAL PUSTERIA – Uno scialpinista è morto dopo essere stato travolto da una valanga caduta sulle montagne dell’Alto Adige, nei pressi di monte Elmo a Sesto Pusteria. Intorno alle 10, secondo quanto si apprende, due scialpinisti sono rimasti vittima del distacco di una massa di neve a quota 2.200 metri circa. Immediato l’intervento di due elicotteri e di un mezzo proveniente dalla vicina Austria. L’allarme è stato lanciato dall’amico rimasto fortunatamente illeso. Nella zona le condizioni meteo sono difficili. Il corpo del giovane escursionista è stato trovato quasi due ore dopo. Queste nuove tragedie in montagna «potevano essere evitate» secondo Andrea Salmeri, direttore del centro di addestramento alpino della Polizia a Moena, secondo il quale, soprattutto «a nevicata fresca e in presenza di vento non ci si dovrebbe mai avventurare senza una guida alpina o comunque un esperto».
VALLE D’AOSTA – Un altro sciatore è stato travolto e ucciso da una valanga sopra Valtournenche, in Valle d’Aosta. È accaduto verso le 15.30 nella zona del Monte Roisetta. Lo sciatore, impegnato in una gita di eliski, è stato subito estratto dalla neve dai suoi compagni. Sul posto è intervenuto il Soccorso alpino valdostano con il medico del 118 che per circa un’ora ha cercato invano di rianimarlo. Gli accertamenti sono affidati alla guardia di finanza di Cervinia. L’allarme valanga è scattato anche nel primo pomeriggio a Flassin (Saint-Oyen), nell’alta valle del Gran San Bernardo. A dare l’allarme sono stati quattro scialpinisti che hanno visto una slavina staccarsi. Dalle ricerche è emerso che la valanga non ha però travolto nessuno.
ABRUZZO – Tre giovani di Spoleto (Perugia), che risultavano dispersi sulle montagne di Ovindoli (in provincia dell’Aquila), dove stavano facendo snowboard fuori pista, sono stati ritrovati nel pomeriggio. Altri due ragazzi romani partiti con loro hanno seguito un altro percorso e hanno perso l’orientamento, ma sono poi stati rintracciati. I tre umbri,sorpresi dalla neve e dalla nebbia, avevano cominciato a scendere a valle dal lato opposto a quello degli impianti di risalita.
VAL SERIANA – Si sono salvati per miracolo due alpinisti investiti da due valanghe cadute poco dopo mezzogiorno in alta val Seriana, in provincia di Bergamo, dalla parete rocciosa di Lizzola, a qualche centinaio di metri a valle del rifugio Mirtillo. I due sono riusciti ad allontanarsi mentre scendeva la massa di neve e sono stati sepolti solo parzialmente, riuscendo poi a mettersi in salvo da soli. Sul posto sono giunti una trentina di volontari del Soccorso alpino e due elicotteri del 118. Venerdì pomeriggio in val di Scalve, sempre in provincia di Bergamo, un’altra valanga ha travolto e ucciso Sergio Pennacchio, un bresciano di 25 anni.
VALPAROLA – Una valanga si è abbattuta nella notte sulle Dolomiti, lungo la strada che conduce verso passo Valparola, sfiorando un’autovettura e un camper che la stavano percorrendo nonostante fosse stata chiusa al traffico. Fortunatamente non si sono avuti danni alle persone.
Redazione online
20 febbraio 201020 Febbraio 2010 alle 17:03 #253387deepout83
MembroTRENTO – Sono già tre i morti (più uno venerdì in Lombardia in val di Scalve) per le valanghe sulle Alpi, mentre tre snowboardisti umbri che erano dati per dispersi in Abruzzo sono stati ritrovati. Altri due escursionisti che erano stati dati per dispersi si sono salvati per miracolo in Lombardia. Il Socorso alpino aveva avvertito: nel fine settimana il rischio valanghe è altissimo, a livello 4 (livello 3 sulle Alpi lombarde) su un massimo di 5 e occorre fare estrema attenzione, in particolare domenica. Il Soccorso alpino del Trentino invita gli escursionisti a evitare sia lo sci che il fuoripista in montagna sabato e soprattutto domenica. Il Centro regionale nivometeo dell’Arpa Lombardia avverte che in questo fine settimana è assolutamente vietata la pratica del fuori pista.
PAGANELLA – In Trentino un escursionista è morto d’infarto sotto una valanga. Si tratta di un poliziotto di 29 anni in servizio alla Polizia Ferroviaria di Lecco, ma originario di Macerata. Altre due persone sono state estratte vive con lievi lesioni. I tre stavano camminando con le ciaspole (le racchette da neve) quando dalla montagna s’è staccato un lastrone di neve e ghiaccio dalla parete a circa 40 metri di altezza. Il fatto è avvenuto sulla Paganella nella zona di Dosso Larici. L’allarme a Trentino Emergenza è stato dato alle 11,10. La polizia di Trento esclude che si siano verificati comportamenti fuorilegge. Secondo il vice questore aggiunto, Salvatore Ascione, i tre amici erano andati a piedi a cercare una tavola per snowboard persa venerdì durante una discesa.
VAL PUSTERIA – Uno scialpinista è morto dopo essere stato travolto da una valanga caduta sulle montagne dell’Alto Adige, nei pressi di monte Elmo a Sesto Pusteria. Intorno alle 10, secondo quanto si apprende, due scialpinisti sono rimasti vittima del distacco di una massa di neve a quota 2.200 metri circa. Immediato l’intervento di due elicotteri e di un mezzo proveniente dalla vicina Austria. L’allarme è stato lanciato dall’amico rimasto fortunatamente illeso. Nella zona le condizioni meteo sono difficili. Il corpo del giovane escursionista è stato trovato quasi due ore dopo. Queste nuove tragedie in montagna «potevano essere evitate» secondo Andrea Salmeri, direttore del centro di addestramento alpino della Polizia a Moena, secondo il quale, soprattutto «a nevicata fresca e in presenza di vento non ci si dovrebbe mai avventurare senza una guida alpina o comunque un esperto».
VALLE D’AOSTA – Un altro sciatore è stato travolto e ucciso da una valanga sopra Valtournenche, in Valle d’Aosta. È accaduto verso le 15.30 nella zona del Monte Roisetta. Lo sciatore, impegnato in una gita di eliski, è stato subito estratto dalla neve dai suoi compagni. Sul posto è intervenuto il Soccorso alpino valdostano con il medico del 118 che per circa un’ora ha cercato invano di rianimarlo. Gli accertamenti sono affidati alla guardia di finanza di Cervinia. L’allarme valanga è scattato anche nel primo pomeriggio a Flassin (Saint-Oyen), nell’alta valle del Gran San Bernardo. A dare l’allarme sono stati quattro scialpinisti che hanno visto una slavina staccarsi. Dalle ricerche è emerso che la valanga non ha però travolto nessuno.
ABRUZZO – Tre giovani di Spoleto (Perugia), che risultavano dispersi sulle montagne di Ovindoli (in provincia dell’Aquila), dove stavano facendo snowboard fuori pista, sono stati ritrovati nel pomeriggio. Altri due ragazzi romani partiti con loro hanno seguito un altro percorso e hanno perso l’orientamento, ma sono poi stati rintracciati. I tre umbri,sorpresi dalla neve e dalla nebbia, avevano cominciato a scendere a valle dal lato opposto a quello degli impianti di risalita.
VAL SERIANA – Si sono salvati per miracolo due alpinisti investiti da due valanghe cadute poco dopo mezzogiorno in alta val Seriana, in provincia di Bergamo, dalla parete rocciosa di Lizzola, a qualche centinaio di metri a valle del rifugio Mirtillo. I due sono riusciti ad allontanarsi mentre scendeva la massa di neve e sono stati sepolti solo parzialmente, riuscendo poi a mettersi in salvo da soli. Sul posto sono giunti una trentina di volontari del Soccorso alpino e due elicotteri del 118. Venerdì pomeriggio in val di Scalve, sempre in provincia di Bergamo, un’altra valanga ha travolto e ucciso Sergio Pennacchio, un bresciano di 25 anni.
VALPAROLA – Una valanga si è abbattuta nella notte sulle Dolomiti, lungo la strada che conduce verso passo Valparola, sfiorando un’autovettura e un camper che la stavano percorrendo nonostante fosse stata chiusa al traffico. Fortunatamente non si sono avuti danni alle persone.
Redazione online
20 febbraio 2010 -
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