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31 Marzo 2009 alle 17:52 #250656
at1839
PartecipanteEDIT 2009/04/01: Per facilitare la comprensione di questi messaggi che appariranno, lo ammetto, un po’ polemici, posto il link all’antefatto.
Aggiungo fin da ora, prima che lo dicano i moderatori, che in assenza di altri interventi non continuerò la polemica con FOX2302. Non sarebbe corretto monopolizzare il thread.
Paolo.
***********************************************
Ciao a tutti.
Ridicolo è cercare di rifarsi una verginità come ambientalisti adesso che ci sono i soldi di mezzo.
FOX2302 ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:
Quote:Ridicolo sarai te, che mi pari alquanto superficiale;Quote:E alla incolumità delle persone, non ci pensi?Ci deve essere qualcuno, a Frontone, che all’incolumità delle persone ha pensato molto poco negli ultimi 30 anni, visto che la strada era sempre aperta. :side: Quindi costoro non mi sembrano del tutto autorizzati a venire a fare il predicozzo a me, sulla salute del prossimo :kiss: Comunque è vero, quella strada è pericolosa, in condizioni di verglas, soprattutto adesso che è stata riasfaltata. Ma due anni fa l’autobus su cui salire era il Giro d’Italia, quindi avanti tutta sulla sistemazione delle strade. Per carità, ben vengano anche queste iniziative, ben venga la stazione sciistica all’Acuto, solo evitiamo di prenderci per i fondelli perché, lo ripeto se occorre, poi il cittadino non è cieco e giudicherà da solo quali sono le motivazioni dietro certe scelte. E se la storia finirà sui giornali, meglio, così anche il sig. Sindaco di Frontone avrà l’occasione di dirci come la pensa, firmandosi.
Quote:Sulle vie di fuga non c’è confusione, nel senso che sono la strada di Acquaviva e la strada di servizio della funivia, percorribile in caso di neve con il battipista munito di pianale di carico.Ho l’ordinanza in mano e c’è scritta un’altra cosa. Non mi ripeto perchè ho citato integralmente nel messaggio precedente. A meno che tu (ma ci potresti dire come ti chiami, a proposito, FOX?) non voglia dire che il “tratto della S.P. 105” è quello fino all’incrocio della strada di servizio. In questo ultimo caso non esiterei a definire illegittima la sbarra al Mandrale. Sulla strada di Acquaviva-Tenetra ribadisco la mia opinione, l’unico tratto soggetto a problemi vuoi di pericolo che di intralcio al traffico è quello a monte della Bocca della Valle. Tecnicamente credo fra l’altro che la S.P. 113 TERMINI alla Bocca della Valle. Se si volevano rispettare contemporaneamente le esigenze di sicurezza e l’interesse dei cittadini si metteva la sbarra alla Bocca della Valle.
Quote:Ma in definitiva non ho ben capito quello che vuoi;Credimi, l’ultima cosa che voglio è fare polemica con un anonimo che mi definisce
Quote:Ridicolo sarai te, che mi pari alquanto superficiale;Paolo Cecchini
31 Marzo 2009 alle 17:52 #214194at1839
PartecipanteEDIT 2009/04/01: Per facilitare la comprensione di questi messaggi che appariranno, lo ammetto, un po’ polemici, posto il link all’antefatto.
Aggiungo fin da ora, prima che lo dicano i moderatori, che in assenza di altri interventi non continuerò la polemica con FOX2302. Non sarebbe corretto monopolizzare il thread.
Paolo.
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Ciao a tutti.
Ridicolo è cercare di rifarsi una verginità come ambientalisti adesso che ci sono i soldi di mezzo.
FOX2302 ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:
Quote:Ridicolo sarai te, che mi pari alquanto superficiale;Quote:E alla incolumità delle persone, non ci pensi?Ci deve essere qualcuno, a Frontone, che all’incolumità delle persone ha pensato molto poco negli ultimi 30 anni, visto che la strada era sempre aperta. :side: Quindi costoro non mi sembrano del tutto autorizzati a venire a fare il predicozzo a me, sulla salute del prossimo :kiss: Comunque è vero, quella strada è pericolosa, in condizioni di verglas, soprattutto adesso che è stata riasfaltata. Ma due anni fa l’autobus su cui salire era il Giro d’Italia, quindi avanti tutta sulla sistemazione delle strade. Per carità, ben vengano anche queste iniziative, ben venga la stazione sciistica all’Acuto, solo evitiamo di prenderci per i fondelli perché, lo ripeto se occorre, poi il cittadino non è cieco e giudicherà da solo quali sono le motivazioni dietro certe scelte. E se la storia finirà sui giornali, meglio, così anche il sig. Sindaco di Frontone avrà l’occasione di dirci come la pensa, firmandosi.
Quote:Sulle vie di fuga non c’è confusione, nel senso che sono la strada di Acquaviva e la strada di servizio della funivia, percorribile in caso di neve con il battipista munito di pianale di carico.Ho l’ordinanza in mano e c’è scritta un’altra cosa. Non mi ripeto perchè ho citato integralmente nel messaggio precedente. A meno che tu (ma ci potresti dire come ti chiami, a proposito, FOX?) non voglia dire che il “tratto della S.P. 105” è quello fino all’incrocio della strada di servizio. In questo ultimo caso non esiterei a definire illegittima la sbarra al Mandrale. Sulla strada di Acquaviva-Tenetra ribadisco la mia opinione, l’unico tratto soggetto a problemi vuoi di pericolo che di intralcio al traffico è quello a monte della Bocca della Valle. Tecnicamente credo fra l’altro che la S.P. 113 TERMINI alla Bocca della Valle. Se si volevano rispettare contemporaneamente le esigenze di sicurezza e l’interesse dei cittadini si metteva la sbarra alla Bocca della Valle.
Quote:Ma in definitiva non ho ben capito quello che vuoi;Credimi, l’ultima cosa che voglio è fare polemica con un anonimo che mi definisce
Quote:Ridicolo sarai te, che mi pari alquanto superficiale;Paolo Cecchini
31 Marzo 2009 alle 11:47 #214189at1839
PartecipanteSe quello che dici fosse vero la sbarra, unica in questo caso, sarebbe a monte della confluenza della 113 Tenetra nella 105 Buonconsiglio, in località Bocca della Valle. Più che sufficiente ad impedire di raggiungere gli impianti in macchina. Esattamente dove, normalmente, comincia la neve sulla sede stradale.
FOX2302 ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:
Quote:La necessità della chiusura delle strade che salgono da Acquaviva e da Buonconsiglio è data espressamente da motivi di sicurezza; già nei passati inverni, senza che vi fosse il richiamo degli impianti sciistici aperti, sulla strada che sale da Buonconsiglio si sono resi necessari 2/3 interventi l’anno per soccorrere automobilisti poco avveduti che rimanevano intraversati lungo la salitaOra per cortesia non scendiamo nel ridicolo. Gli automobilisti poco avveduti si intraversano anche in pianura. E se qualcuno resta bloccato per incoscenza o imperizia lo si va a prendere con il carro attrezzi e gli si fa pagare il conto.
Quote:Quella di Acquaviva, invece, essendo individuata come via di fuga e di emergenzaDecidiamo quali sono le strade indicate come via di fuga. Nell’ordinanza c’è scritto che sono ambedue.
Quote:viene mantenuta sgombra dalla neve o quantomeno in condizioni di percorribilità da parte dei mezzi di soccorso adeguatamente equipaggiati.
Questa condizione agevolerebbe e stimolerebbe la gente a salire con mezzi propri per andare sulla neve, e non essendoci in quota possibilità di parcheggiare proprio per la presenza di neveQuindi se la neve comincia a 1500m si chiude la strada a quota 600m. E se “la gente”, che poi sarebbero i cittadini titolari di interesse legittimo a circolare su una strada PUBBLICA, vuole andare sulla neve, che prenda la bidonvia !
Quote:Si aggiunga inoltre che la chiusura riguarda espressamente solo i periodi in cui c’è la presenza di neve; in assenza le sbarre rimangono comunque aperte.Pietosa bugia. Quando volevo salire io la neve non c’era, se non sulle cime, e le sbarre erano ambedue chiuse.
Quote:Una mia considerazione per concludere: nel periodo estivo, con i mezzi meccanici , non si può andare comunque e dovunque, pertanto ben venga una regolamentazione ed anche una limitazione al traffico veicolare a beneficio della salubrità e della vivibilità della montagna.Concordo. Sul Catria ci sono troppe strade. Avrei qualca domanda da fare a chi, in altri anni, ha gettato denaro pubblico per costruirle. Ma lasciamo perdere.
Il problema, a mio modo di vedere, è un altro. Si vuole dare l’impressione che, aperti gli impianti, non si possa più frequentare la montagna se non avvalendosi di essi? Accomodatevi. Ne riparliamo quando si chiederanno i permessi per ampliare il Resort.
Quote:Discutiamone insieme e troviamo un punto di onorevole mediazione.Che, se vai a leggere, è esattamente quello che ho scritto io a febbraio. Guarda caso per arrivare a “Discutiamone insieme e troviamo un punto di onorevole mediazione” prima bisogna piantare cagnara :S
Paolo.
31 Marzo 2009 alle 11:47 #250651at1839
PartecipanteSe quello che dici fosse vero la sbarra, unica in questo caso, sarebbe a monte della confluenza della 113 Tenetra nella 105 Buonconsiglio, in località Bocca della Valle. Più che sufficiente ad impedire di raggiungere gli impianti in macchina. Esattamente dove, normalmente, comincia la neve sulla sede stradale.
FOX2302 ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:
Quote:La necessità della chiusura delle strade che salgono da Acquaviva e da Buonconsiglio è data espressamente da motivi di sicurezza; già nei passati inverni, senza che vi fosse il richiamo degli impianti sciistici aperti, sulla strada che sale da Buonconsiglio si sono resi necessari 2/3 interventi l’anno per soccorrere automobilisti poco avveduti che rimanevano intraversati lungo la salitaOra per cortesia non scendiamo nel ridicolo. Gli automobilisti poco avveduti si intraversano anche in pianura. E se qualcuno resta bloccato per incoscenza o imperizia lo si va a prendere con il carro attrezzi e gli si fa pagare il conto.
Quote:Quella di Acquaviva, invece, essendo individuata come via di fuga e di emergenzaDecidiamo quali sono le strade indicate come via di fuga. Nell’ordinanza c’è scritto che sono ambedue.
Quote:viene mantenuta sgombra dalla neve o quantomeno in condizioni di percorribilità da parte dei mezzi di soccorso adeguatamente equipaggiati.
Questa condizione agevolerebbe e stimolerebbe la gente a salire con mezzi propri per andare sulla neve, e non essendoci in quota possibilità di parcheggiare proprio per la presenza di neveQuindi se la neve comincia a 1500m si chiude la strada a quota 600m. E se “la gente”, che poi sarebbero i cittadini titolari di interesse legittimo a circolare su una strada PUBBLICA, vuole andare sulla neve, che prenda la bidonvia !
Quote:Si aggiunga inoltre che la chiusura riguarda espressamente solo i periodi in cui c’è la presenza di neve; in assenza le sbarre rimangono comunque aperte.Pietosa bugia. Quando volevo salire io la neve non c’era, se non sulle cime, e le sbarre erano ambedue chiuse.
Quote:Una mia considerazione per concludere: nel periodo estivo, con i mezzi meccanici , non si può andare comunque e dovunque, pertanto ben venga una regolamentazione ed anche una limitazione al traffico veicolare a beneficio della salubrità e della vivibilità della montagna.Concordo. Sul Catria ci sono troppe strade. Avrei qualca domanda da fare a chi, in altri anni, ha gettato denaro pubblico per costruirle. Ma lasciamo perdere.
Il problema, a mio modo di vedere, è un altro. Si vuole dare l’impressione che, aperti gli impianti, non si possa più frequentare la montagna se non avvalendosi di essi? Accomodatevi. Ne riparliamo quando si chiederanno i permessi per ampliare il Resort.
Quote:Discutiamone insieme e troviamo un punto di onorevole mediazione.Che, se vai a leggere, è esattamente quello che ho scritto io a febbraio. Guarda caso per arrivare a “Discutiamone insieme e troviamo un punto di onorevole mediazione” prima bisogna piantare cagnara :S
Paolo.
31 Marzo 2009 alle 9:52 #214186at1839
PartecipanteSe vai qualche pagina indietro nel forum, attorno alla metà di febbraio se ricordo bene, trovi come è iniziata la storia.
Comunque, sì, è una novità di questo inverno. Le strade in questione sono sempre state aperte. Naturalmente se c’era un metro di neve non passavi, ma almeno potevi salire un po’ in quota. Adesso c’è la sbarra a 500m slm. Sì le strade sono sostanzialmente in Comune di Frontone come gli impianti, ma sono strade provinciali e dunque l’ordinanza di chiusura viene dalla Provincia.
Paolo
Laster ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:
Quote:faccio una domanda stupida credo, ma scusatemi nn ho seguito la storia dall’inizio e forse mi sono perso qualcosa…ma il problema della strada per il Comune si è creato solo quest’inverno con l’effettiva apertura degli impianti? gli impianti ricadono nello stesso comune della strada ?
per capire:huh:
31 Marzo 2009 alle 9:52 #250648at1839
PartecipanteSe vai qualche pagina indietro nel forum, attorno alla metà di febbraio se ricordo bene, trovi come è iniziata la storia.
Comunque, sì, è una novità di questo inverno. Le strade in questione sono sempre state aperte. Naturalmente se c’era un metro di neve non passavi, ma almeno potevi salire un po’ in quota. Adesso c’è la sbarra a 500m slm. Sì le strade sono sostanzialmente in Comune di Frontone come gli impianti, ma sono strade provinciali e dunque l’ordinanza di chiusura viene dalla Provincia.
Paolo
Laster ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:
Quote:faccio una domanda stupida credo, ma scusatemi nn ho seguito la storia dall’inizio e forse mi sono perso qualcosa…ma il problema della strada per il Comune si è creato solo quest’inverno con l’effettiva apertura degli impianti? gli impianti ricadono nello stesso comune della strada ?
per capire:huh:
31 Marzo 2009 alle 9:06 #214184at1839
PartecipanteCiao a tutti.
marcops ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:
Quote:MikeTrack ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:Quote::angry: :angry: :angry: :angry: catriaski.it adios :angry: :angry: :angry: :angry:qualcuno mi spiega che è successo lassù?
Approfitto per aggiornarvi, anche se ormai a tempo scaduto, sulla questione della chiusura con sbarra delle strade di accesso al Catria sul versante di Frontone.
Preciso che mi è occorso un po’ di tempo per ottenere il testo dell’ordinanza perché si è resa necessaria una pratica di accesso formale agli atti. Santa Burocrazia.
Comunque ecco il testo.
“Il sig. Sindaco di Frontone, con nota acquisita agli atti di questa Amm.ne Provinciale con P.G 73922/08 ha comunicato la prossima riapertura della stazione sciistica del Monte Acuto e dei relativi impianti a fune di risalita e nel contempo, che, nel piano di emergenza di evacuazione dei suddetti impianti, è stato previsto che un tratto della S.P. 105 Buonconsiglio Catria e l’intero tratto della S.P. 113 Tenetra sono state indicati come via di accesso/fuga dei mezzi di soccorso e assistenza agli utenti degli impianti stessi.
Il sig. Sindaco, pertanto, chiede che sia fisicamente impedito l’utilizzo del suddetto percorso a mezzi privati che potrebbero ostacolare l’intervento dei servizi di soccorso e di pronto intervento (118, polizia, Vigili del Fuoco e simili).
Ritenuto pertanto di dover installare adeguate barriere per impedire l’accesso di mezzi privati lungo le strade in parola, rispettivamente al km. 5+500 in località i Vai per la S.P. 113 Tenetra e al km. 4+000 (nei pressi della Fonte del Mandrale) per la S.P. n. 105 Buonconsiglio Catria; “Eccetera eccetera …
Dunque è confermato che la chiusura delle strade è conseguenza dell’apertura della stazione sciistica.
Ora, a volerla prendere con spirito bisogna sempre dire grazie a Dio che il Volpi Giampietro non sia sindaco di Cortina o di Arabba altrimenti avrebbe chiuso Falzarego Giau Tre Croci Pordoi Campolongo.
Nei suoi panni io starei anche cauto con certe affermazioni sui servizi di soccorso perché, nello sfortunato caso che l’anno prossimo non gli riesca di far chiudere le strade, qualcuno potrebbe chiedergli di tenere chiusi gli impianti :side:
A chi fosse disposto a incazzarsi sul serio, nella pratica impossibilità di arrivare ad un giudizio di merito sull’ordinanza (atto discrezionale), verrebbe anche l’istinto di chiedersi gli interessi di chi si stiano tutelando, quelli pubblici ovvero quelli privati della società di gestione degli impianti 👿
Tornando seri, ho già scritto che il problema in realtà è politico. Quando si sceglie l’arroganza e il sopruso, non ci si potrà poi aspettare dall’opinione pubblica alcun supporto ai necessari interventi di ampliamento del Resort.
Anche se la questione oramai è sbollita, infatti lo scirocco ha fatto giustizia, vediamo se i giornali locali saranno interessati a pubblicare la storia. Tanto per cominciare.
Paolo.
31 Marzo 2009 alle 9:06 #250646at1839
PartecipanteCiao a tutti.
marcops ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:
Quote:MikeTrack ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:Quote::angry: :angry: :angry: :angry: catriaski.it adios :angry: :angry: :angry: :angry:qualcuno mi spiega che è successo lassù?
Approfitto per aggiornarvi, anche se ormai a tempo scaduto, sulla questione della chiusura con sbarra delle strade di accesso al Catria sul versante di Frontone.
Preciso che mi è occorso un po’ di tempo per ottenere il testo dell’ordinanza perché si è resa necessaria una pratica di accesso formale agli atti. Santa Burocrazia.
Comunque ecco il testo.
“Il sig. Sindaco di Frontone, con nota acquisita agli atti di questa Amm.ne Provinciale con P.G 73922/08 ha comunicato la prossima riapertura della stazione sciistica del Monte Acuto e dei relativi impianti a fune di risalita e nel contempo, che, nel piano di emergenza di evacuazione dei suddetti impianti, è stato previsto che un tratto della S.P. 105 Buonconsiglio Catria e l’intero tratto della S.P. 113 Tenetra sono state indicati come via di accesso/fuga dei mezzi di soccorso e assistenza agli utenti degli impianti stessi.
Il sig. Sindaco, pertanto, chiede che sia fisicamente impedito l’utilizzo del suddetto percorso a mezzi privati che potrebbero ostacolare l’intervento dei servizi di soccorso e di pronto intervento (118, polizia, Vigili del Fuoco e simili).
Ritenuto pertanto di dover installare adeguate barriere per impedire l’accesso di mezzi privati lungo le strade in parola, rispettivamente al km. 5+500 in località i Vai per la S.P. 113 Tenetra e al km. 4+000 (nei pressi della Fonte del Mandrale) per la S.P. n. 105 Buonconsiglio Catria; “Eccetera eccetera …
Dunque è confermato che la chiusura delle strade è conseguenza dell’apertura della stazione sciistica.
Ora, a volerla prendere con spirito bisogna sempre dire grazie a Dio che il Volpi Giampietro non sia sindaco di Cortina o di Arabba altrimenti avrebbe chiuso Falzarego Giau Tre Croci Pordoi Campolongo.
Nei suoi panni io starei anche cauto con certe affermazioni sui servizi di soccorso perché, nello sfortunato caso che l’anno prossimo non gli riesca di far chiudere le strade, qualcuno potrebbe chiedergli di tenere chiusi gli impianti :side:
A chi fosse disposto a incazzarsi sul serio, nella pratica impossibilità di arrivare ad un giudizio di merito sull’ordinanza (atto discrezionale), verrebbe anche l’istinto di chiedersi gli interessi di chi si stiano tutelando, quelli pubblici ovvero quelli privati della società di gestione degli impianti 👿
Tornando seri, ho già scritto che il problema in realtà è politico. Quando si sceglie l’arroganza e il sopruso, non ci si potrà poi aspettare dall’opinione pubblica alcun supporto ai necessari interventi di ampliamento del Resort.
Anche se la questione oramai è sbollita, infatti lo scirocco ha fatto giustizia, vediamo se i giornali locali saranno interessati a pubblicare la storia. Tanto per cominciare.
Paolo.
14 Marzo 2009 alle 12:41 #213872at1839
PartecipanteCiao a tutti.
roberto curti ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:
Quote:Con un bacino d’utenza potenziale come quello del Catria (Perugia-Ancona) e con un’innevamente di questo tipo anche senza neve artificiale non investire su questo resort sarebbe un vero peccato, pensate come sarebbero le piste con l’innevamento programmato con temperature che anche in questi giorni sono sempre scese sotto lo 0 termico nelle ore notturne, la pista delle Gorghe segna addirittura uno spessore del manto 20 – 50….Sono contento di sapere che al Catria le condizioni sono tali da permettere ancora qualche giornata di sci. Peraltro non ne dubitavo, essendo fra quelli che, 20 anni fa, fecero alcune ricognizioni (per carità, del tutto informali) prima della definizione dei tracciati.
Sono meno contento, invece della situazione della viabilità. Ho appena telefonato ai Carabinieri di Cagli e mi hanno confermato che ambedue le strade di accesso alla Bocca della Valle sul lato di Frontone sono SBARRATE, mi dicono per una ordinanza della Provincia.
Personalmente reputo questa scelta del tutto scellerata, utile solo a diffondere la convinzione che la riapertura della bidonvia sia preludio ad un arrogante quanto controproducente SEQUESTRO della montagna. Dentro gli sciatori, fuori tutti gli altri.
Comunque la scelta è politica e come tale va contrastata. Ad iniziare dai giornali.
Paolo Cecchini.
14 Marzo 2009 alle 12:41 #250334at1839
PartecipanteCiao a tutti.
roberto curti ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:
Quote:Con un bacino d’utenza potenziale come quello del Catria (Perugia-Ancona) e con un’innevamente di questo tipo anche senza neve artificiale non investire su questo resort sarebbe un vero peccato, pensate come sarebbero le piste con l’innevamento programmato con temperature che anche in questi giorni sono sempre scese sotto lo 0 termico nelle ore notturne, la pista delle Gorghe segna addirittura uno spessore del manto 20 – 50….Sono contento di sapere che al Catria le condizioni sono tali da permettere ancora qualche giornata di sci. Peraltro non ne dubitavo, essendo fra quelli che, 20 anni fa, fecero alcune ricognizioni (per carità, del tutto informali) prima della definizione dei tracciati.
Sono meno contento, invece della situazione della viabilità. Ho appena telefonato ai Carabinieri di Cagli e mi hanno confermato che ambedue le strade di accesso alla Bocca della Valle sul lato di Frontone sono SBARRATE, mi dicono per una ordinanza della Provincia.
Personalmente reputo questa scelta del tutto scellerata, utile solo a diffondere la convinzione che la riapertura della bidonvia sia preludio ad un arrogante quanto controproducente SEQUESTRO della montagna. Dentro gli sciatori, fuori tutti gli altri.
Comunque la scelta è politica e come tale va contrastata. Ad iniziare dai giornali.
Paolo Cecchini.
9 Marzo 2009 alle 16:13 #213806at1839
PartecipanteHi Roberto, grazie per il supporto.
Temo peraltro che una parte di quello che volevo dire non sia stata compresa. Cerco di precisare.roberto curti ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:
Quote:Credo che at1839 abbia perfettamente ragione, anche perchè non c’è alcuna attinenza tra che vuol andare sul Catria a fare escursionismo e chi vuole andare a sciare sulle piste dell’Acuto, non credo proprio che con la riapertura delle strade di accesso al monte diminuiscano i fruitori della bidonvia che è molto più comoda per arrivare sulle piste e lo skipass fatto in quota costa sempre 18 € quindi tanto vale risalire in bidonvia.
Per quanto riguarda le caratteristiche dell’impianto bhe avrei preferito anche io una cabinovia stile alpi ma realisticamente rifare la bidonvia era l’unica scelta possibile, di sicuro la più economica.
Per quanto riguarda le seggiovia penso che difficilmente verrà permesso il disboscamento per istallare un impianto secondo me l’unica via percorribile è quella di costruire una seggiovia al posto della linea elettrica che affianca la bidonvia a un km circa dall’arrivo di quest’ultimaPer quanto ne so io la scelta di “ripristinare” la bidonvia era obbligata perché i fondi erogati dalla Comunità Europea erano vincolati al ripristino, non utilizzabili per nuovi impianti etc. Chi si è sbattuto (non poco) per riaprire non è così fesso da ricostruire un impianto a bidoni, se appena esiste un’altra via. Infatti chi conosce questa tipologia di impianti sa che sono poco efficienti e che necessitano di molto personale, fosse solo perché occorre in pratica “buttare dentro” le persone, chiudere le porte, aprire le porte all’arrivo, aiutare i malcapitati a scendere :silly:
La bidonvia è un impianto di arroccamento, cioé serve a fare quota, NON a sciare. Il suo costo di gestione deve essere pagato dagli incassi che fanno gli impianti alti. La gente paga per sciare, non per fare una passeggiata in bidonvia.
In questo momento l’impianto che serve a sciare è uno skilift, con 91m di dislivello. Non garantirà mai i passaggi/ora necessari a coprire le spese della bidonvia. Non è una opinione, è un fatto ed è esattamente quello che è successo 20 anni fa :S
Dunque è drammaticamente necessario costruire un NUOVO impianto in quota e, sempre a quanto ne so io, si pensa ad una seggiovia multiposto che parta un po’ più in basso della strada, diciamo 1300m, a nord dell’impianto attuale nella zona delle Gorghe, e arrivi un po’ più in alto dello skilift, diciamo 1500m, nel vallone delle Gorghe. Questo renderebbe sciabile una zona con buon innevamento, pendenze interessanti, piste già parzialmente tracciate (leggi: no disbosco selvaggio, solo messa a norma) finalmente su un dislivello degno se non di un resort alpino almeno di una stazione appenninica di rango.
OK, magari sto dicendo un mare di stupidaggini. Magari no, vedremo. Quello che è certo è che un nuovo impianto sull’Acuto non sarà faccenda che si risolve schioccando le dita. Per farlo occorrerà dimostrare prudenza, capacità di comprendere le opinioni altrui, volontà di arrivare ad una soluzione condivisa, se occorre mediata. Chiudo qui perché il resto mi sembra fosse già chiaro, e perdonatemi lo sproloquio.
Paolo.
9 Marzo 2009 alle 16:13 #250268at1839
PartecipanteHi Roberto, grazie per il supporto.
Temo peraltro che una parte di quello che volevo dire non sia stata compresa. Cerco di precisare.roberto curti ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:
Quote:Credo che at1839 abbia perfettamente ragione, anche perchè non c’è alcuna attinenza tra che vuol andare sul Catria a fare escursionismo e chi vuole andare a sciare sulle piste dell’Acuto, non credo proprio che con la riapertura delle strade di accesso al monte diminuiscano i fruitori della bidonvia che è molto più comoda per arrivare sulle piste e lo skipass fatto in quota costa sempre 18 € quindi tanto vale risalire in bidonvia.
Per quanto riguarda le caratteristiche dell’impianto bhe avrei preferito anche io una cabinovia stile alpi ma realisticamente rifare la bidonvia era l’unica scelta possibile, di sicuro la più economica.
Per quanto riguarda le seggiovia penso che difficilmente verrà permesso il disboscamento per istallare un impianto secondo me l’unica via percorribile è quella di costruire una seggiovia al posto della linea elettrica che affianca la bidonvia a un km circa dall’arrivo di quest’ultimaPer quanto ne so io la scelta di “ripristinare” la bidonvia era obbligata perché i fondi erogati dalla Comunità Europea erano vincolati al ripristino, non utilizzabili per nuovi impianti etc. Chi si è sbattuto (non poco) per riaprire non è così fesso da ricostruire un impianto a bidoni, se appena esiste un’altra via. Infatti chi conosce questa tipologia di impianti sa che sono poco efficienti e che necessitano di molto personale, fosse solo perché occorre in pratica “buttare dentro” le persone, chiudere le porte, aprire le porte all’arrivo, aiutare i malcapitati a scendere :silly:
La bidonvia è un impianto di arroccamento, cioé serve a fare quota, NON a sciare. Il suo costo di gestione deve essere pagato dagli incassi che fanno gli impianti alti. La gente paga per sciare, non per fare una passeggiata in bidonvia.
In questo momento l’impianto che serve a sciare è uno skilift, con 91m di dislivello. Non garantirà mai i passaggi/ora necessari a coprire le spese della bidonvia. Non è una opinione, è un fatto ed è esattamente quello che è successo 20 anni fa :S
Dunque è drammaticamente necessario costruire un NUOVO impianto in quota e, sempre a quanto ne so io, si pensa ad una seggiovia multiposto che parta un po’ più in basso della strada, diciamo 1300m, a nord dell’impianto attuale nella zona delle Gorghe, e arrivi un po’ più in alto dello skilift, diciamo 1500m, nel vallone delle Gorghe. Questo renderebbe sciabile una zona con buon innevamento, pendenze interessanti, piste già parzialmente tracciate (leggi: no disbosco selvaggio, solo messa a norma) finalmente su un dislivello degno se non di un resort alpino almeno di una stazione appenninica di rango.
OK, magari sto dicendo un mare di stupidaggini. Magari no, vedremo. Quello che è certo è che un nuovo impianto sull’Acuto non sarà faccenda che si risolve schioccando le dita. Per farlo occorrerà dimostrare prudenza, capacità di comprendere le opinioni altrui, volontà di arrivare ad una soluzione condivisa, se occorre mediata. Chiudo qui perché il resto mi sembra fosse già chiaro, e perdonatemi lo sproloquio.
Paolo.
8 Marzo 2009 alle 16:57 #213798at1839
PartecipanteStamattina, con Marina ed Angela, sono partito per andare a fare una passeggiata sull’Acuto. In particolare volevo arrivare alla Bocca della Valle per poi salire in vetta per il Sentiero Italia, oppure per il vallone di Nord-Ovest. Con mio grande stupore (e anche, potrete immaginare, irritazione), ho trovato ambedue le strade sbarrate. Quella del Tenetra intorno a quota 770, quella del Buonconsiglio all’altezza della Fonte del Mandrale, quota 600m. Spiace dirlo, ma non si può fare a meno di notare la coincidenza fra questi eventi del tutto inusuali nei decenni passati e la recente riapertura della stazione sciistica al Catria. Non sono un ingenuo, so benissimo che in questa stagione, a piste aperte, è poco ragionevole pensare di raggiungere la stazione a monte della bidonvia in automobile. Anche se qualcuno si prendesse l’onere di sgomberare la strada, i posteggi in quota sarebbero un bel casino. E poi, avrà ragionato (?) il furbo di turno, se non salgono in auto magari incassiamo qualche biglietto di più alla bidonvia. Ragionato … ma siamo sicuri che il ragionamento tenga? Che tenga al punto di giustificare la chiusura di due strade che sono sempre state aperte, anche quando era ovvio a chiunque fosse dotato di un minimo di senso comune che occorreva fermarsi ai Mochi? Qui devo per forza dire qualcosa a proposito di me stesso. Io SONO uno sciatore, ho 56 anni e scio da quando ne avevo 16. Ho però un rapporto forse un filino più complesso con la montagna, voglio dire più complesso di quello che si può statisticamente attribuire allo “sciatore da pista” standard :dry:
A me piace andare in montagna d’inverno e d’estate, in pista e fuori pista, con gli sci, con le racchette, a piedi, per sentieri conosciuti e per valloni impervi. Dico questo per chiarire che non sono affatto contrario alla riapertura del resort. Ma attenzione, già non ci sono abbastanza grane e vogliamo proprio dare l’impressione che con l’apertura delle piste si sia “comprata” la montagna, che il Catria sia stato con tracotanza preso in ostaggio, che dove si scia gli “altri” non siano ben graditi eccetera eccetera? Vogliamo provare a giocarci quel minimo di opinione pubblica disposta a spalleggiare, magari solo a non ostacolare ferocemente, a restare neutrale nel momento in cui la stazione sciistica del Catria verrà a chiedere gli indispensabili ampliamenti? E dico indispensabili, perché tutti sappiamo che il Catria NON può sostenere le spese di gestione di un impianto di arroccamento oltretutto di concezione obsoleta con SOLO uno skilift a monte. Tutti sappiamo che serve una moderna seggiovia, anzi sappiamo anche dove deve essere costruita, e sappiamo che occorrerà ottenere l’autorizzazione a “mettere a norma” le piste che scendono alle Gorghe.
Stamattina, avendo trovato sbarrate le strade sul versante di Frontone, sono salito da Chiaserna e sono poi finito in cima al Catria. Per strada ho incontrato altri appartenenti al popolo del fuori pista e abbiamo parlottato a lungo, compatibilmente con il fiatone. E’ vero, alcuni appartengono alla setta degli ambientalisti d’assalto, ma solo alcuni. Con molti altri si può ragionare. A meno che non passi la sensazione che, quando una montagna sia stata “valorizzata” dalla presenza di una stazione sciistica, se ne voglia impedire l’accesso a chi di sciare in pista proprio non ha voglia. Meditate, e cerchiamo di non spararci sui piedi.Paolo, aka at1839
8 Marzo 2009 alle 16:57 #250260at1839
PartecipanteStamattina, con Marina ed Angela, sono partito per andare a fare una passeggiata sull’Acuto. In particolare volevo arrivare alla Bocca della Valle per poi salire in vetta per il Sentiero Italia, oppure per il vallone di Nord-Ovest. Con mio grande stupore (e anche, potrete immaginare, irritazione), ho trovato ambedue le strade sbarrate. Quella del Tenetra intorno a quota 770, quella del Buonconsiglio all’altezza della Fonte del Mandrale, quota 600m. Spiace dirlo, ma non si può fare a meno di notare la coincidenza fra questi eventi del tutto inusuali nei decenni passati e la recente riapertura della stazione sciistica al Catria. Non sono un ingenuo, so benissimo che in questa stagione, a piste aperte, è poco ragionevole pensare di raggiungere la stazione a monte della bidonvia in automobile. Anche se qualcuno si prendesse l’onere di sgomberare la strada, i posteggi in quota sarebbero un bel casino. E poi, avrà ragionato (?) il furbo di turno, se non salgono in auto magari incassiamo qualche biglietto di più alla bidonvia. Ragionato … ma siamo sicuri che il ragionamento tenga? Che tenga al punto di giustificare la chiusura di due strade che sono sempre state aperte, anche quando era ovvio a chiunque fosse dotato di un minimo di senso comune che occorreva fermarsi ai Mochi? Qui devo per forza dire qualcosa a proposito di me stesso. Io SONO uno sciatore, ho 56 anni e scio da quando ne avevo 16. Ho però un rapporto forse un filino più complesso con la montagna, voglio dire più complesso di quello che si può statisticamente attribuire allo “sciatore da pista” standard :dry:
A me piace andare in montagna d’inverno e d’estate, in pista e fuori pista, con gli sci, con le racchette, a piedi, per sentieri conosciuti e per valloni impervi. Dico questo per chiarire che non sono affatto contrario alla riapertura del resort. Ma attenzione, già non ci sono abbastanza grane e vogliamo proprio dare l’impressione che con l’apertura delle piste si sia “comprata” la montagna, che il Catria sia stato con tracotanza preso in ostaggio, che dove si scia gli “altri” non siano ben graditi eccetera eccetera? Vogliamo provare a giocarci quel minimo di opinione pubblica disposta a spalleggiare, magari solo a non ostacolare ferocemente, a restare neutrale nel momento in cui la stazione sciistica del Catria verrà a chiedere gli indispensabili ampliamenti? E dico indispensabili, perché tutti sappiamo che il Catria NON può sostenere le spese di gestione di un impianto di arroccamento oltretutto di concezione obsoleta con SOLO uno skilift a monte. Tutti sappiamo che serve una moderna seggiovia, anzi sappiamo anche dove deve essere costruita, e sappiamo che occorrerà ottenere l’autorizzazione a “mettere a norma” le piste che scendono alle Gorghe.
Stamattina, avendo trovato sbarrate le strade sul versante di Frontone, sono salito da Chiaserna e sono poi finito in cima al Catria. Per strada ho incontrato altri appartenenti al popolo del fuori pista e abbiamo parlottato a lungo, compatibilmente con il fiatone. E’ vero, alcuni appartengono alla setta degli ambientalisti d’assalto, ma solo alcuni. Con molti altri si può ragionare. A meno che non passi la sensazione che, quando una montagna sia stata “valorizzata” dalla presenza di una stazione sciistica, se ne voglia impedire l’accesso a chi di sciare in pista proprio non ha voglia. Meditate, e cerchiamo di non spararci sui piedi.Paolo, aka at1839
18 Febbraio 2009 alle 20:11 #249946at1839
PartecipanteVai tranquillo, in salita sicuramente non ci sono problemi con gli scarponi da snow. Poi scendi con la tavola, immagino …
Se invece vuoi fare solo una passeggiata a piedi, allora in discesa se la neve fosse durissima non vanno tanto bene gli scarponi e purtroppo neppure le ciaspole. Il fatto è che su neve durissima, dove il ‘retro’ della ciaspola non riesce ad affondare, la camminata è parecchio penosa. Ci vorrebbero i ramponcini. E’ roba che costa 30/40 € ma non sono facili da trovare. Forse al Decathlon.
Buon divertimento. Paolo.
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> Ora datemi un consiglio per arrivare sulla cima dell’acuto è meglio
> affittare le ciaspole o si puo provare con gli scarponi da snow?
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