Sabato 12 luglio 2025, a Frontignano di Ussita (MC), è stato ufficialmente avviato il cantiere per la nuova cabinovia Frontignano–Cornaccione, un’infrastruttura strategica che rappresenta molto più di un impianto di risalita: è il simbolo concreto della rinascita post-sisma dell’Alto Nera, un volano per il turismo sostenibile e accessibile delle Marche interne.
L’intervento, finanziato con circa 17 milioni di euro provenienti principalmente dal Piano Nazionale Complementare al PNRR, è stato accolto con grande entusiasmo dalla comunità locale, dalle istituzioni regionali e nazionali, e dagli operatori turistici del territorio.
«Realizzo oggi un sogno lungo oltre 25 anni», ha dichiarato con grande emozione la sindaca di Ussita, Silvia Bernardini, durante la cerimonia di avvio.
«Questo progetto dimostra che il nostro territorio è capace di rigenerarsi, rinascere dalle macerie come una fenice».
Come spiegato da Simone Tomelleri, rappresentante della ditta Doppelmayr, l’obiettivo è «completare la parte funiviaria entro il prossimo Natale».
Caratteristiche tecniche della cabinovia: tecnologia, velocità e inclusione
L’impianto costruito dalla Doppelmayr, che collegherà la base di Frontignano (1.350 metri) alla vetta del Monte Cornaccione (1.909 metri), si svilupperà su una lunghezza inclinata di 2.069 metri, con un dislivello di 558 metri e una pendenza media del 28%. Il tempo di percorrenza sarà di 7 minuti e 35 secondi.
Le cabine – 49 in totale, da 10 posti ciascuna – saranno in grado di trasportare 1.200 persone all’ora, con un potenziamento futuro fino a 1.800 passeggeri l’ora. Il sistema prevede partenze ogni 30 secondi, riducibili a 20 in caso di maggiore afflusso, e una velocità operativa di 6 metri al secondo. Lunghezza orizzontale metri 1973,65.
L’impianto avrà tre stazioni:
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una di valle con la motrice,
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una intermedia per salita e discesa,
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una di monte, completamente ipogea, cioè interrata per ridurre l’impatto visivo sul paesaggio.
Un impianto accessibile tutto l’anno
La nuova cabinovia sarà utilizzabile in ogni condizione climatica, e rappresenta un’infrastruttura chiave per la destagionalizzazione dell’offerta turistica. Potrà essere utilizzata da famiglie, anziani, persone con disabilità e sportivi, grazie alle cabine spaziose e accessibili anche a carrozzine e biciclette.
«La cabinovia sarà utilizzabile in ogni condizione climatica, sia in estate che in inverno, favorendo una destagionalizzazione turistica fondamentale», ha sottolineato Silvia Bernardini.
«Lo scorso anno oltre 54.000 persone hanno utilizzato gli impianti di risalita nonostante la scarsa neve».
Un’opera green che sostituisce impianti obsoleti
Il progetto prevede la rimozione definitiva di tre vecchi impianti di risalita: le seggiovie “Selvapiana” e “Cornaccione” e la biposto “Ginepro”. Inoltre, verranno smantellate anche le storiche ma ormai invasive strutture come la funivia Vallone di Selvapiana–Malghe delle Spigare e lo skilift delle Spigare, altamente impattanti dal punto di vista ambientale.
L’intervento è stato elaborato in collaborazione con l’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini, con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità riducendo al minimo l’impatto ambientale.
«L’impianto di risalita, completamente green, rappresenta la possibilità di un turismo lento e di un accesso più friendly verso la montagna – ha continuato il Sindaco Bernardini – Basti pensare che lo scorso anno il numero delle persone che hanno usufruito degli impianti di risalita è stato di oltre 54.000, questo in una annata con uno scarso innevamento e pochissimi giorni di apertura per lo sci, e quindi la maggior parte dei passaggi sono stati effettuati da amanti della montagna, per trekking, utilizzo del bike Park o esperienze ambientali, in stagioni diverse da quella invernale».
La visione nata nel 2001: coesistenza tra turismo e ambiente
La cabinovia Frontignano–Cornaccione è il frutto di un percorso iniziato nel 2001, quando Silvia Bernardini, allora giovane sindaca di Ussita, firmò un protocollo d’intesa con il Parco dei Sibillini per dare vita a un modello di sviluppo che integrasse impianti turistici e tutela ambientale.
«È un progetto che nasce da lontano, quando, ormai 25 anni fa, una giovane Sindaco Bernardini ed un Parco nato da poco, con l’allora Presidente Graziani, sottoscrissero per i relativi Enti, un protocollo di intesa, per far sì che le due realtà, comprensorio sciistico di Frontignano e zona a tutela integrale del Parco, potessero coesistere e lavorare nella stessa direzione. Ci sono voluti 25 anni, ma quando un progetto è valido, viene condiviso e realizzato. Ed io ho la grande soddisfazione di averlo avviato e di poterlo vedere realizzato».
Le parole delle istituzioni
Alla cerimonia inaugurale erano presenti numerose autorità, tra cui il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il Commissario alla ricostruzione post-sisma Guido Castelli, l’Arcivescovo Francesco Massara, Andrea Spaterna (già presidente del Parco), Alessandro Gentilucci (Unione Montana Marca di Camerino) e molti sindaci dei comuni del cratere.
Francesco Acquaroli, Presidente della Regione Marche, ha dichiarato:
«La ricostruzione dell’impianto di risalita di Frontignano rappresenta sicuramente uno di quegli interventi essenziali e fondamentali per il rilancio di questo territorio, non solo relativamente alla ricostruzione post-sisma ma di un intero comprensorio che rappresenta un fiore all’occhiello delle Marche e del centro Italia, che non può prescindere dal nostro meraviglioso entroterra e dal suo potenziale turistico ed economico. Occorreva individuare strumenti strategici che aprissero a nuove prospettive per una comunità ferita e disillusa che non credeva più nella opportunità di tornare in questo territorio. Voglio ringraziare i sindaci, gli imprenditori e quei cittadini che non hanno mai lasciato questo territorio che hanno fatto impresa, tenuto aperto i servizi, gli allevamenti e le attività. È grazie a loro se siamo arrivati qui e che ci hanno dato una base per futuro sviluppo. Lo voglio dire in una frase: nulla è impossibile a chi ci crede! E quindi facciamo insieme lo sforzo di vedere il futuro di queste comunità, che stiamo costruendo con visione e coraggio».
Anche Guido Castelli, Commissario straordinario per la ricostruzione del sisma 2016, ha voluto sottolineare il valore strategico dell’opera:
«L’avvio del cantiere della nuova cabinovia Frontignano–Cornaccione è una notizia di grande importanza per il territorio di Ussita e per lo sviluppo del turismo montano nel Maceratese. Si tratta di un’opera moderna e sostenibile, frutto di un lavoro lungo e condiviso, che ho seguito fin dal principio, e di una visione che mette al centro l’ambiente, l’accessibilità e la sicurezza. Un risultato, quello odierno, reso possibile grazie all’impegno del Presidente Francesco Acquaroli e del Sindaco Silvia Bernardini, che conferma come nelle Marche vi sia un modello di collaborazione istituzionale efficace e concreto. Restituire attrattività a questi luoghi, favorendo un turismo destagionalizzato capace di generare sviluppo economico e sociale, significa creare nuove opportunità per il futuro delle nostre comunità. È così che la montagna torna protagonista: non solo come meta, ma come motore della ripartenza».
Finanziamenti e cronoprogramma dei lavori
L’impegno finanziario complessivo è stimato in circa 17 milioni di euro, così suddivisi:
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13,1 milioni dal Piano Nazionale Complementare al PNRR
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3,7 milioni da Ordinanza 109 del Decreto USR
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499.600 euro da fondi comunali
I lavori sono affidati alla ditta Torelli & Dottori. Le tappe previste:
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Fine demolizioni: ottobre 2025
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Realizzazione strutture: entro giugno 2026
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Conclusione lavori: luglio 2027
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Inaugurazione funiviaria: Natale 2025
Il futuro: turismo tutto l’anno, non solo sci
L’infrastruttura sarà gestita da Bolognola Ski, società che ha già avviato lo sviluppo di un sistema di innevamento programmato, di un bike park attrezzato e del rifugio Cornaccione, che sorgerà sopra la stazione di arrivo.
«Non ci fermeremo alla stagione invernale ma valorizzeremo tutto l’anno, con particolare attenzione al bike park e al turismo naturalistico», ha dichiarato Francesco Cangiotti, CEO di Bolognola Ski.
Quando sarà attiva la nuova cabinovia?
Gli sciatori potranno utilizzare la nuova cabinovia Frontignano–Cornaccione già dalla stagione invernale 2025–2026, con l’obiettivo di inaugurarla ufficialmente entro Natale 2025.