Agriturismo nelle Marche la rivoluzione: si potrà dormire in una casa sull’albero, in una botte e fare glamping

L’Assemblea legislativa della Regione ha approvato il nuovo quadro normativo che regola il settore dell’Agriturismo nelle Marche. Previste importanti novità che permettono di adeguare alla situazione attuale alcune attività di ristorazione o di alloggio secondarie. Una svolta storica, che permette anche di avere un punto di riferimento a livello nazionale nel settore dell’Agriturismo nelle Marche.

Tra le novità più interessanti c’è sicuramente quella che prevede la possibilità per gli agriturismi di introdurre la formula del pic nic o di esperienze nuove come il glamping (campeggio glamour nelle strutture a 5 stelle), la casa sugli alberi o l’alloggio in botte. Resta poi ferma la percentuale del 60% delle materie prime e dei prodotti che provengono da altre aziende agricole. Per salvaguardare la continuità territoriale e tradizionale delle aree di confine i prodotti si potranno acquistare anche da regioni limitrofe. Previsto il servizio di asporto e di consegna a domicilio ed è stato superato il limite fisso dei 70 posti a tavola.

Dormire nelle Marche: casa sull’albero, botti e glamping

Il vicepresidente Mirco Carloni ha così commentato: “Anche nelle Marche si potrà dormire in una botte, fare glamping o passare la notte in una casa sull’albero. Oggi abbiamo dato il via libera ad una vera rivoluzione dell’agriturismo marchigiano nel segno della semplificazione e dell’armonizzazione di un’attività che sarà sempre più nevralgica nell’immediato futuro. Vogliamo che i nostri agriturismo possano evolversi e caratterizzarsi nel segno della qualità e della pluralità dei servizi offerti, anticipando le richieste di un mercato sempre più esigente e diversificato”.

Prosegue Carloni: “Una legge all’avanguardia a livello nazionale, frutto di un confronto durato mesi, che nasce principalmente dalla necessità di fornire agli operatori uno strumento legislativo che consenta attività di ristorazione e alloggio collaterali a quella principale. Le aziende agrituristiche potranno inserire nuove formule di attività esperienziale aumentando esponenzialmente le capacità di impresa aziendale focalizzata sull’accoglienza. Un adeguamento fortemente atteso per far fronte ai mutamenti epocali, intervenuti negli ultimi anni in una logica di semplificazione amministrativa e burocratica, ma anche per la naturale evoluzione dell’agriturismo sulla base delle nuove richieste formulate da tutti quegli ospiti che scelgono di passare il proprio tempo libero in una azienda agricola. Le Marche dispongono di un patrimonio immenso che grazie a questa legge potremmo valorizzare in un’ottica di qualità dell’offerta e dei servizi. Ringrazio la seconda commissione per il lavoro svolto per l’ampia condivisione dell’articolato oltre che con le Associazioni Agricole anche con le Organizzazioni di tutti gli altri settori produttivi coinvolti”.

Le modifiche apportate alla legge sulla multifunzionalità si basano sui seguenti tre principi:

Aggiornamento: introduzione di nuovi servizi e nuove attività e possibilità di annoverare anche le nuove tipologie di strutture per l’accoglienza in spazi aperti:

  • ospitalità di animali, quale ulteriore attività connessa che gli imprenditori agricoli possono esercitare;
  • attività di degustazione, di vino, birra e distillati prodotti nella regione;
  • messa a disposizione di nuovi servizi come aree utilizzabili per pic–nic o di spazi attrezzati per consentire il lavoro a distanza; possibilità di mettere a disposizione per gli ospiti strutture come le tende glamping o le case sugli alberi o alloggi in botti quali attrezzature che possono rappresentare proprio quel turismo delle esperienze/emozioni;
  • stabilizzazione, per le aziende agrituristiche che svolgono l’attività di somministrazione di alimenti e bevande, del servizio di asporto o di consegna a domicilio;
  • dimostrazione della conformità degli edifici destinati all’esercizio dell’attività agrituristica alle norme in materia di accessibilità e superamento delle barriere architettoniche; inserimento, in una logica di sistema turistico regionale, della programmazione integrata dell’attività promozionale del settore.

Agriturismo nelle Marche: semplificazione e armonizzazione:

  • condizione per le aziende che ricadono nelle aree montagna e che offrono l’ospitalità con le piazzole di sosta di garantire il criterio della contiguità della superficie agricola utilizzata prendendo in considerazione tutti i terreni nella disponibilità dell’impresa compresi entro i confini del Comune o dei comuni ad esso limitrofi;
  • flessibilità, sempre riguardo l’attività di ospitalità, di valutare il rapporto di connessione attraverso il nuovo parametro delle presenze in sostituzione dei posti letto;
  • possibilità di offrire servizi alla persona quali sauna, bagni turchi, bagni a vapore, vasche con idromassaggio e simili senza avere la necessità di presentare una specifica SCIA e senza la presenza di soggetti con la qualifica professionale di estetista;
  • eliminazione, in riferimento alla fornitura di attività o servizi complementari, della comparazione tra personale con contratto agricolo rispetto i dipendenti che appartengono ad altre categorie;
  • introduzione delle medesime procedure che riguardano tutte le strutture di accoglienza relativamente alla pubblicità dei servizi e alla comunicazione/ aggiornamento dei prezzi da applicare;
  • eliminazione, relativamente ai fabbricati, della condizione legata all’anno di edificazione mantenendo, comunque, l’obbligo di utilizzare solo fabbricati esistenti, confermando, contestualmente, che l’utilizzo degli immobili per l’attività agrituristica non ne cambia la destinazione d’uso;
  • ricondurre l’applicazione di sanzioni solo ed esclusivamente per il mancato rispetto degli obblighi di legge espressamente elencati.

Grande soddisfazione anche da parte di Coldiretti Marche, nella persona della Presidente Maria Letizia Gardoni:

“Negli ultimi anni il quadro è mutato a seguito dell’emergenza sanitaria dovuto al Covid-19 e ci si è resi conto che era tempo di una semplificazione amministrativa e burocratica che consentisse nuove opportunità alle imprese agricole, soprattutto quelle che risiedono nei territori più marginali delle Marche, per diversificare l’offerta e, nell’ambito della loro multifunzionalità, costruire una nuova rete di economia e servizi nel territorio». Un lungo lavoro di confronto tra Coldiretti e la Commissione II che ha portato ad avere più opportunità per gli oltre mille agriturismi marchigiani che, con quasi 13mila posti letto, circa 600 piazzole di sosta e oltre 18mila posti tavola, rappresentano circa il 7% del movimento turistico regionale. Siamo molto felici che la proposta di Coldiretti Marche per aggiornare la normativa agrituristica sia finalmente diventata legge. Un ringraziamento alla Giunta regionale, alla II Commissione e a quei consiglieri che hanno sostenuto un importante passo in avanti a favore della multifunzionalità agricola. Questa legge rappresenta una evoluzione non solo per le aziende agricole che si occupano di accoglienza, ristorazione ed esperienzialità rurale ma per tutta la Regione Marche che potrà così migliorare la propria offerta turistica e promozionale valorizzando l’identità e la distintività del nostro territorio grazie al sapiente e colto lavoro degli imprenditori agricoli”.

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