Ieri sera, nella località sciistica di Frontignano nel comune di Ussita (MC) nelle Marche, si è tenuta una suggestiva fiaccolata organizzata dai maestri di sci. Partita dal rifugio Saliere, la fiaccolata ha percorso tutta la pista delle Saliere illuminando la notte con i bagliori delle fiaccole.
Il video dell’evento mostra la bellezza e l’emozione della fiaccolata. Le immagini delle fiaccole che illuminano la pista, accompagnate dalla neve e dal silenzio della montagna, hanno reso questa serata indimenticabile per tutti i presenti.
I maestri di sci, con il loro impegno e la loro passione, hanno reso possibile questo spettacolo che ha incantato i presenti. La fiaccolata ha rappresentato un modo per celebrare la bellezza della montagna e la gioia dello sci.
Giacca creata per garantire comfort e grande performance durante l’attività sciistica; PFC Free, tecnologia di impermeabilizzazione senza l’impiego di sostanze PFC
Il divertimento assoluto di questa stagione sciistica è sicuramente andare in fat bike. La tendenza di utilizzare una bici sulla neve sta spopolando, e non solo usando quella con le gomme grosse, ma anche con bici elettriche e con classiche MTB. Vanno però tenuti presenti una serie di fattori, che oggi vi andiamo ad elencare.
Consigli per andare in fat bike sulla neve
Intanto partiamo col dire che ci sono molte zone sciistiche che stanno puntando forte sulla tendenza della fat bike. Si possono noleggiare le bici in loco, fare escursioni e bellissimi percorsi. Uno sport che si può praticare in tutta sicurezza anche grazie alle guide e alle scuole per bambini.
Prima di partire con la fat bike è importante consultare il bollettino e le condizioni della neve. Ricorda che usare la bici è come fare una qualsiasi escursione, e il meteo è importante. I percorsi da scegliere sono sempre quelli meglio battuti e quelli segnalati, con carreggiata ampia. La neve deve essere compatta e ben spianata, perché nella neve fresca anche le ruote grosse sprofondano.
L’abbigliamento deve essere adeguato per andare in fat bike. Indossate un capo intimo termico e una maglia traspirante, poi una giacca adatta alle basse temperatura come un piumino o un guscio. Guanti e cappello non possono mancare, così come il casco e gli occhialini. Mai dimenticare gli occhialini che infatti proteggono dal sole e dalla neve che può finire negli occhi soprattutto pedalando in discesa. Meglio usare quelli con lenti intercambiabili (chiare e scure) o due paia.
Vi consigliamo sempre di controllare la bici prima di ogni uscita e se la noleggiate occhio al diametro delle ruote. La pressione degli pneumatici è un altro elemento importante. Quelle delle fat bike sono sempre al di sotto delle 10 atmosfere per assorbire meglio gli urti. Per avere un buon grip sulla neve deve quindi essere più bassa. Portate con voi materiale di ricambio come camera d’aria e/o fast e un set di chiavi. Usate i pedali flat, magari con scarpe da trekking impermeabili.
Una volta partiti va rispettato il codice della strada con l’attenzione di essere su un terreno molto insidioso. La guida della Fat Bike deve essere pulita e leggera, lineare. Mani e braccia forti sul manubrio. Utilizzate magari un cambio agile, con rapporti leggeri per avere pià reattività al bisogno. Occhio quando frenate: tenete bene le due dita sempre sulle leve del freno, così la frenata sarà sempre pronta. Valgono le stesse attenzione dell’asfalto ma con l’idea che è come frenare con tanta sabbia sotto le ruote.
Se la neve è molto ghiacciata, in discesa è meglio usare il freno posteriore e non l’anteriore, per evitare di inchiodare o catapultarvi in avanti. L’ideale è fare piccole frenate progressive senza strappi. Su fondo normale invece o su neve ben compatta e più fresca potete usare anche il freno davanti. In generale comunque ricordate di mantenere andatura costante senza troppi strappi e senza fermarvi, perché sulla neve ghiacciata sarebbe difficile ripartire. Ricordate poi di essere sempre ben idratati prima di andare al freddo.
✅Camera d’aria 20 x 4.0 / 4.9 (2 pezzi); ✅Valvola Schrader (Americana); ✅Per pneumatici Fat Bike, E bike, Bici elettrica, Bici MTB con ruote FAT da 20 pollici
Avete mai visto qualcuno fare sci di fondo con un passeggino?
Una cosa, diciamo la verità, non troppo comune, almeno lungo le piste italiane. Eppure questa pratica sta prendendo piede in alcune zone sciistiche, perché se si hanno bambini piccoli che sono in vacanza con i genitori e tutta la famiglia esce insieme lungo le piste, questa è la soluzione ideale.
Consigli su marche e modelli di passeggino per fare sci di fondo
Anche perché lo sci di fondo con il passeggino abitua sin da piccoli i figli a stare all’aria aperta, a fare piccole avventure. Il passeggino per sci di fondo è una soluzione pratica e divertente. Chiaramente occorre saper sciare e non basta improvvisare. Poi bisogna scegliere gli attrezzi giusti.
Il mercato, vista la tendenza del momento, offre una vasta gamma di modelli e marchi di passeggini per lo sci di fondo. Si chiamano tecnicamente stroller, puller o baby sport, e quelli che sono i modelli migliori si possono convertire. Di solito potete trovarli venduti per walking o running, e ci sono accessori che permettono quindi di agganciarli ben saldamente alla bici o anche in vita per fare lo sci di fondo o in modalità pull per la corsa. Per lo sci di fondo vengono sostituite le ruote con gli appositi sci. A questo punto sono importanti la pazienza, l’organizzazione e la pratica.
Se volete fare sci di fondo con il passeggino fate prima delle prove senza il bambino, sostituendolo con un po’ di peso per capire come vi trovate. Un conto è l’esperienza classica dello sci, un conto è farlo con un rimorchio dietro. Difficile sarà non solo trainarlo ma anche frenare. Così potete valutare bene tutte le vostre abilità o fragilità. Potete capire come state con gli sci ai piedi, la vostra forma fisica ecc. Non rischierete di trovarvi in situazioni spiacevoli con vostro figlio.
Il puler dà il vantaggio di far stare più comodo il bambino e anche più protetto rispetto ad uno zaino da trekking. Di solito infatti è questa l’alternativa per chi ama fare sport ed escursioni portando con sé i piccoli sia d’estate che d’inverno. I passeggini per lo sci di fondo proteggono i piccoli grazie ad una copertura che li mette a riparo dall’aria gelida, dalle intemperie. Poi garantiscono spazio anche per tenere giochi, oggetti e qualche snack.
Se il bambino ha bisogno di non coprirsi troppo quando passa una giornata sugli sci per via del movimento, nel fare sci di fondo con il passeggino invece starà molto tempo fermo. Quindi copritelo con il normale abbigliamento da neve ed aggiungete una coperta di pile che farà caldo.
Soprattutto quando noleggiate questo strumento controllate sempre il peso massimo stabilito dal costruttore. Di solito questi passeggini possono portare anche due bambini ed il necessario, però è buona norma verificare.
L’ideale sarebbe uscire tra la neve in due, con una persona che traina e l’altra che scia a fianco del passeggino o dietro. Utile a volte darsi il cambio per non affaticarsi e capire che vada tutto bene. Non dimenticate mai di avere un bambino al traino, quindi parlate, fatelo raccontare o raccontate voi, così da sincerarvi che stia bene e che si stia divertendo. Ricordate che fare sci di fondo con il passeggino deve prima di tutto essere divertente, piacevole e famigliare. Fate quindi delle soste per giocare sulla neve, bere e mangiare qualcosa e godersi la giornata.
Didier Cuche, il famoso campione di sci, ha recentemente attirato l’attenzione del pubblico durante la sua visita a Sölden con la sua famiglia. Conosciuto per le sue abilità di sgangiarsi e afferrare gli sci, Cuche ha tentato uno dei suoi trick più famosi, ma questa volta non è andato come previsto.
Quando Cuche ha lanciato gli sci in aria, uno di essi è finito dritto contro l’autobus della squadra di sci dell’Austria, causando danni alla vettura. L’autista del bus era molto arrabbiato per quanto accaduto e non poteva credere ai propri occhi.
Il video dell’incidente è diventato rapidamente virale, raggiungendo oltre 2 milioni di visualizzazioni. I turisti della stazione sciistica di Sölden stanno ancora ridendo per quanto accaduto, ma ciò ci ricorda l’importanza di prestare sempre attenzione alle persone e alle cose intorno a noi.
Anche se Cuche è stato imbarazzato dal suo trick fallito, la sua reputazione come uno dei migliori sciatori al mondo non è in discussione.
In conclusione, l’incidente di Didier Cuche a Sölden ci insegna l’importanza di essere sempre consapevoli delle nostre azioni e di prestare attenzione alle persone e alle cose intorno a noi.
XMaster dal 2014 è l’evento numero uno nei migliori ski resort italiani. Per l’edizione 2023 torna ancora una volta a Moena dal 2 al 5 marzo. Il suo format unico, che combina action sport, freestyle, competizioni, musica, test drive di Jeep e dj set, ha fatto di XM Winter un evento imperdibile per gli appassionati di montagna. La location scelta per il villaggio XMasters sarà a Passo San Pellegrino con 4 giorni di divertimento, intrattenimento, sport, esperienze spettacolari sulla neve e tanta musica firmata radio 105.
Destroy Freestyle Competition 2023
Quest’anno XMasters torna sulla neve con il suo evento più atteso: il Destroy Freestyle Competition. Atleti di fama nazionale ed internazionale si sfideranno in uno spettacolo di freestyle pieno di trick emozionanti. Parteciperanno a diverse run per raggiungere la Superfinal che si terrà il 4 marzo presso il Sanpe Snow Park. Partecipare è semplice: compila il modulo di iscrizione online o direttamente sul posto prima dell’inizio della gara. Il premio in denaro è di €3.000. Il format è singolo (skier o snowboarder). Unisciti a noi a Passo S. Pellegrino Moena (TN) dal 2 al 4 marzo 2023 per un’esperienza indimenticabile di freestyle sulla neve!
Programma Destroy Freestyle Competition
giovedì 2 marzo
ore 12 – Apertura park per training qualifiche
venerdì 3 marzo
ore 10 – 12 – Training per tutti
ore 13 – 14 – Qualifiche no invitational. Format: 3 run la somma delle 2 migliori
sabato 4 marzo
ore 10 – 12 – Training per tutti
ore 14 – 15 – Qualifiche per le finali. Format: 2 Run, passa la migliore
ore 16 – Finali
ore 17 – Premiazione + Closing Season Party con Radio105
l puntale anticollisione protegge i tuoi piedi da rocce e oggetti appuntiti.; Adatto per lavoro, camminare, all'aperto, neve, passeggiate e per il tempo libero, ecc.
Il toro è entrato all’improvviso sulla pista da sci Rosa Khutor nella località sciistica russa di Krasnaja Poljana (Russia), conosciuta per aver ospitato nel 2014 le competizioni di sci alpino dei XXII Giochi olimpici invernali di Sochi.
Il video del toro che correva sulla neve è diventato subito virale in quanto numerosi turisti hanno iniziato a pubblicare video in tutti i social network
Tre persone sono state colpite dal toro secondo testimoni oculari. Tuttavia, l’ufficio stampa dello ski resort ha comunicato che nessun turista è rimasto ferito e che sono state rinforzate le reti per non far entrare il toro in altre piste. Il rappresentante del Parco Nazionale di Sochi ha confermato che il toro è stato catturato e restituito al proprietario. Il dipartimento forestale locale Aibga inizierà nei prossimi giorni i lavori per rinforzare tutti i recinti dell’area sciistica per prevenire l’ingresso di altri animali.
La vera tendenza che si può trovare ormai in tutte le stazioni con noleggi, percorsi e maestri è la Fat Bike. Una sorta di MTB con ruote grosse che serve per viaggiare sulla neve. Pensate che in Folgaria ci sono oltre 30 km per Fat Bike, battute e ben preparate.
Differenza tra Fat Bike e Mountain Bike (MTB)
La Fat Bike differisce dalla MTB perché ha lo stesso telaio ma il carro più largo, per gomme più grandi anche più del doppio delle normali. La larghezza minima è di 3.8 pollici (rispetto ai 2.3 pollici delle MTB). La pressione è a 0.5 atmosfere per viaggiare sulla neve mentre per sterrato e asciutto è a 0.8. Queste bici hanno freni a disco, pesano poco (circa 11 kg) e sono polivalenti. Il prezzo di partenza si aggira sugli 800 €.
Come si guida la Fat Bike
Per guidare una Fat Bike l’importante è essere vestiti poco, anche sotto la neve. Pedalare infatti riscalda, e quindi sarebbe opportuno un abbigliamento tecnico da bici invernale. Mai vestirsi come lo sci da discesa, semmai come per lo sci di fondo. Ti consigliamo di approfondire leggendo il nostro articolo su come vestirsi in inverno per andare in fat bike sulla neve.
Quando si percorrono salite i rapporti fanno sì che si salga senza fatica (in alcuni modelli per l’inverno c’è solo la corona piccola davanti) e senza slittare o sgommare. Grandissima aderenza e stabilità. Una sensazione che si ritrova anche pedalando sul ghiaccio, anche grazie alla possibilità di scegliere modelli con le ruote chiodate.
Il criterio per pedalare è lo stesso che si usa nei fuoripista. Occorre essere leggeri, col peso indietro. In curva il corpo va tenuto rigido e si inclina solo la bici. La guida è diversa da quella di una bici da strada: il manubrio è più pesante, meno preciso ma più stabile. Cadere è molto difficile, anche perché la velocità è bassa. Si pedala bene anche su neve fresca, in salita ed in discesa.
Consigli per chi non è esperto
La cosa difficile da fare, per chi non è esperto, è indirizzare la ruota davanti nel solco che viene lasciato sulla neve fresca, perché uscire da quello e mettere i piedi a terra vorrebbe dire far fatica a ripartire. Il consiglio in questi casi è ripartire da seduti, con un piede a terra e il sedere appoggiato; poi dandosi una spinta senza saltare sulla sella. Ricordate poi che in discesa non si lascia mai il sedere sulla sella, ma sempre in piedi sui pedali con il peso all’indietro.
Percorsi dedicati alle Fat Bike
Ci sono alcune località montane, molto organizzate, che organizzano percorsi dedicati alle Fat Bike. L’ideale sono i sentieri battuti con le ciaspole, mentre i lavorati da gatti delle nevi e motoslitte non vanno bene perché questi mezzi alzano la neve e si rischia di affondare. Le uscite in Fat Bike sono accompagnate da una guida ed hanno un costo di circa 35 euro, noleggio incluso, con durata di circa 90 minuti. Spesso c’è opportunità di uscire anche di notte.
✅Camera d’aria 20 x 4.0 / 4.9 (2 pezzi); ✅Valvola Schrader (Americana); ✅Per pneumatici Fat Bike, E bike, Bici elettrica, Bici MTB con ruote FAT da 20 pollici
La Fat Bike è sempre più di moda e pedalare sulla neve vuol dire farlo in un ambiente rigido, lo stesso in cui si va con gli sci e le ciaspole. Sapersi vestire è quindi fondamentale, perché non ci si può mettere addosso i soliti abiti da bici, per via del freddo, del ghiaccio e della neve, anche considerando i rischi di cadute. Non va nemmeno bene però l’abbigliamento per sciare, perché andare in bici vuol dire anche sentirsi liberi e leggeri. Leggete ora la nostra guida su come si guida la fat bike.
Come vestirsi allora in inverno per andare in fat bike?
L’idea è quella di replicare l’abbigliamento di chi va con le ciaspole o di chi pratica scialpinismo. Tenete conto che stare in sella ad una bici, e quindi i pantaloni con il fondello da ciclismo potrebbero far comodo. Poi dovete pensare di sudare molto. Detto questo vediamo nel dettaglio come vestirsi in inverno per andare in fat bike.
Non mettete mai scarpe da mountain bike, rimo perché se appoggiate i piedi sulla neve non sarete riparati ma vi bagnerete, e poi perché non sono antiscivolo. La cosa migliore è avere scarponcini da trekking impermeabili, non rigidi e con suola da neve e ghiaccio. Un esempio possono essere le Arctic Grip. Ci sono poi scarponcini di media altezza come Merrell Capra Glacial Ice+ Thermo, morbidi e impermeabili e ad un prezzo ragionevole.
Per i pantaloni tenete presente, anche qui, che i classici da ciclismo non garantiscono l’impermeabilità. Soluzione ideale sono i pantaloni con fondello con sopra un paio di pantaloni da trekking a gamba stretta o da alpinismo, oppure da scialpinismo. Impermeabili e traspiranti. Una soluzione sono quelli da MTB di Gore Bike Wear in soft shell.
Le calze devono essere di tessuto tecnico che non trattiene sudore e bagnato. Alte o medie vanno bene, anche con sopra una calzamaglia. se ne trovano più o meno pesanti. Mai calze in cotone o spugna. Per le t-shirt escludete il cotone, per il resto vanno bene tessuti tecnici contro il sudore. Sopra il baselayer potete avere uno o due strati a seconda del bisogno. Si può mettere una giacca calda e un guscio impermeabile traspirante. Buona soluzione la Nano Puff di Patagonia che trattiene il sudore e non si bagna.
Obbligatori casco, cuffia, guanti e zaino. Per gli adulti il casco in realtà non è obbligatorio, anche se le guide ed alcuni organizzatori lo richiedono. Va bene un casco da MTB, magari con tecnologia MIPS come il Forefront di Smith. Per i guanti potete optare per quelli da sci (forse troppo) o quelli da sci di fondo per avere più sensibilità. Consigliati occhiali o maschera per proteggersi dal sole. Vanno bene quelli da scialpinismo o un paio di occhiali tecnici, da MTB o running. Tra le maschere molto bella quella Aerospace di Julbo per spostare le lenti in avanti e aumentare l’aerazione contro l’appannamento.
✅Camera d’aria 20 x 4.0 / 4.9 (2 pezzi); ✅Valvola Schrader (Americana); ✅Per pneumatici Fat Bike, E bike, Bici elettrica, Bici MTB con ruote FAT da 20 pollici
Molti appassionati di montagna decidono di passare le proprie vacanze sulla neve spostandosi con il proprio camper. Ecco perché oggi vogliamo darvi qualche consiglio su quali sono le aree sosta per camper più belle, comode e sicure per andare a sciare.
Andare a sciare in camper
Andare a sciare in camper è infatti un’ottima soluzione per la montagna e per soggiornare fuori casa, magari vicino alle piste. Sono tante le persone che optano per questa soluzione più economica e che permette un maggiore contatto con la natura.
Ma oltre alle abitudini degli appassionati, anche molti campeggi alpini ultimamente sono aperti anche in inverno, per permettere ai camper di sostare. Va detto però che i camperisti non si fanno problemi a dormire anche in altre aree di sosta. Basta avere una presa elettrica, aree adibite allo scarico delle acque reflue.
I migliori campeggi in Italia vicino alle piste da sci
In Alta Pusteria c’è la Toblacher See, che si trova vicino alle piste sul lago di Dobbiaco. Zona perfetta per le ciaspole e il fondo, qui ci sono una serie di chalet di design.
Sempre in Alta Pusteria vi consigliamo il Caravan Park Sexten, considerato il miglior campeggio italiano e premiato a livello internazionale per le sue strutture e i suoi servizi. Ha casette sugli alberi e un centro benessere.
Alpine Glamping Corones è un campeggio a Plan de Corones, in località Rasun. A due passi dagli impianti c’è tutto il comfort con area ristorante e wellness, botti di legno e chalet.
Il Camping Colfosco a Corvara, in Alta Badia, è pratico per chi visita il Sellaronda in senso orario. La seggiovia per arrivare al centro di Corvara ci passa proprio sopra.
A Castelrotto c’è invece il Camping Alpe di Siusi, che apre il 20 dicembre ed organizza la festa di Natale con canti e cibo. Una bellissima zona per chi ama le ciaspole.
Altro bel posto è il Campeggio Merano, a pochi passi dalla funivia Merano 2000.
Molto bello anche il Camping Vidor in Val di Fassa, considerato uno dei migliori in Italia con 200 piazzole, centro welness, piscina, ristorante, cinema, palestra, skiroom, sala giochi. Si trova sulla pista che dal Buffaure scende fino alla partenza della telecabina nella zona di Meida.
In Friuli c’è invece l’area di sosta Tarvisio, proprio sul parcheggio della telecabina al termine della pista di Prampero. Poco distante dalle migliori piste da sci.
In Valtellina ecco l’area di sosta Bormio, vicino alla funivia che sale verso la pista Stelvio dove si gareggia per la Coppa del Mondo.
A Primiero l’area di sosta San Martino di Castrozza si trova nel parcheggio della funivia Tognola, ha 90 posti ed un bus navetta per il centro.
In Val di Fiemme c’è l’area di sosta Cavalese, lungo la provinciale proprio sulla stazione intermedia del Cermis. In questa zona è molto bello sciare in notturna.
Passiamo in Abruzzo, a Roccaraso, con l’area camper presso il Park Hotel Il Poggio, con centro benessere e noleggio sci.
Chiudiamo tornando in Valtellina con il Camping Stella Alpina, che si trova in una bella zona soleggiata fuori dal paese.
Loredana Milani guida ambientale escursionistica ed accompagnatrice cicloturistica
Loredana Milani è una ragazza nata e cresciuta tra i Monti Sibillini. Da sempre ha coltivato la passione per la montagna, e con il passare del tempo ha imparato molte discipline inerenti ad essa. Ama lo sport in generale, lo sci alpinismo, la corsa e il bodybuilding.
Proprio nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Loredana ha fatto di queste passioni un lavoro, con il quale cerca di trasmettere tutto il suo amore e tutto il rispetto che ha per la natura. Da due anni, infatti, Loredana Milani è accompagnatrice cicloturistica e guida ambientale escursionistica, iscritta all’elenco delle guide naturalistiche della Regione Marche.
Passeggiate, ciaspolate sulla neve e tour in E-Bike sui Monti Sibillini
Con la sua attività Lory HBG (che sta ad indicare Lory Hiking and Bike Guide), offre divertimenti tra le nostre amate montagne attraverso l’organizzazione di passeggiate, ciaspolate sulla neve o tour in e-bike. Esperienze da cui si riesce sempre ad imparare qualcosa di nuovo, perché l’obiettivo principale di Loredana è quello di trasmettere a tutto il pubblico che si sta appassionando alla montagna, cosa significa viverla, amarla, rispettarla e apprezzarla, nel modo più semplice e naturale possibile.
Prima di diventare guida ha dovuto studiare molto e fare molta formazione, per circa due anni. Ora, grazie a Lory HGB può continuare ad alimentare quel rapporto personale con la montagna, che per lei è una sorta di compagna segreta. Loredana Milani è anche una volontaria del Soccorso Alpino Marche, e questo la porta sempre a trasmettere ed insegnare concetti come la sicurezza e la prudenza in montagna.
Ora vi facciamo scoprire il calendario delle attività organizzate sulla neve da Lory HGB nel mese di febbraio. Ogni escursione ed itinerario racconta un po’ quello che è per Loredana vivere la montagna e i posti in cui è cresciuta. Spesso poi delizia i partecipanti con delle bellissime sorprese! Tutti gli itinerari sono spesso pensati anche per chi ha poca esperienza e vuole vivere situazioni ed emozioni nuove.
Programma ciaspolate febbraio 2023
2 Febbraio 2023 – Ciaspolata Montecavallo (MC)
Orario: ore 9 ritrovo nella piazza del Comune
Difficoltà: ciaspolata con grado di difficoltà facile
Per fornire le migliori esperienze, noi e i nostri partner utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie permetterà a noi e ai nostri partner di elaborare dati personali come il comportamento durante la navigazione o gli ID univoci su questo sito e di mostrare annunci (non) personalizzati. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Clicca qui sotto per acconsentire a quanto sopra o per fare scelte dettagliate. Le tue scelte saranno applicate solamente a questo sito. È possibile modificare le impostazioni in qualsiasi momento, compreso il ritiro del consenso, utilizzando i pulsanti della Cookie Policy o cliccando sul pulsante di gestione del consenso nella parte inferiore dello schermo.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.