A Casale si scierà tra le risaie

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    Nel 2013 nascerà uno skidome aperto tutto l’anno: per appassionati e atleti che devono allenarsi
    MASSIMO DELFINO

    ALESSANDRIA
    Una pista da sci aperta 365 giorni, in una zona totalmente pianeggiante, tra le risaie vicino a Casale Monferrato. Nascerà in provincia di Alessandria il primo skidome d’Italia, un impianto al coperto per praticare tutto l’anno lo slalom, lo snowboard e il fondo. Un progetto ambizioso per una struttura imponente, simile a quella realizzata a Dubai, fra le dune del deserto: il costo si aggira sui 30 milioni di euro, interamente a carico di imprenditori piemontesi che per ora restano nell’ombra e hanno mandato in avanscoperta ingegneri, geologi e tecnici della Federazione Sport invernali.

    L’obiettivo è quello di iniziare i lavori fra 10-12 mesi e avere lo skidome agibile entro il 2013: già raggiunta l’intesa con i proprietari dei terreni, i sindaci del Casalese e la giunta provinciale, resta da completare l’iter burocratico ma il supporto degli enti locali e la promessa che «l’impatto ambientale sarà minimo» lasciano intendere che ci sarà una forte accelerazione. Anche perché a «caldeggiare» il progetto c’è gran parte della Federsci e ieri alla presentazione c’erano l’allenatore di Razzoli, Massimo Carca, il vicepresidente nazionale Noris e il massimo esponente del Comitato Alpi Occidentali, Pietro Marocco. «Lo skidome non è un azzardo, ma una reale necessità per il mondo dello sci, basti pensare che in Europa ne sono già stati costruiti 40 e altri sono in fase di ultimazione – sottolinea Massimo Di Donato, per anni preparatore degli azzurri -. Ormai, sui ghiacciai le alte temperature impediscono allenamenti regolari nel periodo estivo e persino al Tonale gli impianti a metà luglio sono chiusi. Con una pista coperta il problema è risolto e si aprono prospettive interessanti».

    La struttura piemontese avrà una superficie sciabile di 28 mila metri quadrati. Il tracciato sarà lungo 350 metri e largo 80 e verrà diviso in due parti, uno riservato agli agonisti per la loro preparazione specifica, l’altro ai semplici appassionati che vorranno trascorrere qualche ora sulla neve. Pannelli fotovoltaici copriranno quasi interamente il «tunnel», sviluppando una potenza di 2,5 megawatt.

    «Potranno essere contemporaneamente in pista un centinaio di sciatori – spiega Di Donato -, ma il ricambio sarà continuo anche perché un’ora di discese e di risalite nello skidome equivale a un’intera giornata trascorsa in montagna. In certe strutture, in Olanda e Germania, il flusso di praticanti sfiora le 5000 unità al giorno e occorre prenotare con sei mesi d’anticipo per poter utilizzare l’impianto». La scelta dell’Alessandrino non è stata casuale. La pista sarà raggiungibile facilmente da Torino, Milano e Genova, ma anche dalla Svizzera (in cui non esiste uno skidome) e dalla Francia, il cui unico impianto è a Metz, nel Nord del Paese. «Non porteremo via clienti alla montagna – assicura Di Donato -. Viceversa, porteremo lo sci in pianura per far appassionare i ragazzini (sono in previsione lezioni collettivi e accordi con le scuole; ndr), con l’auspicio che loro fruiscano successivamente delle piste alpine». Lo skidome sarà dotato di seggiovia e skilift. Il noleggio dell’attrezzatura completa sarà a basso costo e per un’ora di sci si pagherà una cifra contenuta, fra i 18 e i 20 euro.

    http://www3.lastampa.it/costume/sezioni/articolo/lstp/242172/

    http://www.giornal.it/pagine/articolo/articolo.asp?id=29677

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