le tipologie di sciatore

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    jos235
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    trovato girando su internet, mi ha fatto morire dal ridere :silly: :laugh: :

    Tipologie di sciatori:

    Maestro di sci

    Il Maestro di sci è riconoscibile dalle seguenti caratteristiche:

    -Prende il gancio dello skilift con una mano sola.
    -In seggiovia fuma annoiato, non prende il sole, tiene gli sci penzoloni, scende dal seggiolino all’ultimo momento.
    -Mangia un panino con lo speck, beve una Coca-Cola poi dice: “Vado perché è l’ora migliore e non c’è nessuno”. E va a farsi una pista.
    -Curva perfettamente da ambo le parti.
    -Se cade dà la colpa agli scarponi che non hanno retto la velocità.
    -Scarponi: li infila con facilità, li toglie con leggerezza. Dopo averli tolti cammina sulle nuvole.
    -Ha l’attrezzatura da due mila euro. Maggior spesa: gli occhiali
    -Quando alla TV vede cadere Alberto Tomba dice che è perché è male allenato.
    -Se esce di pista è per farsi un canalone in neve fresca.
    Note: scia sempre gratis ed ha una abbronzatura da africano. Potete solo invidiarlo

    Sciatore della domenica

    -Prende il gancio dello skilift con due mani, a volte lo strangola per non perdere l’equilibrio.
    -In seggiovia non fuma, ma prende il sole, che è sempre alle sue spalle, a rischio di violenti torcicollo. Tiene gli sci sull’appoggio e per scendere si prepara tre piloni prima.
    -Mangia zuppa di verdura, beve un quarto di vino e poi dice: “Vado perché è l’ora migliore non c’è nessuno”. E va a dormire su una sdraio.
    -Curva peggio da una parte, quasi sempre la sinistra.
    -Se cade dà la colpa alle lamine, anche se ignora cosa siano.
    -Scarponi: li infila con ferocia, li toglie con odio. Sempre troppo stretti.
    -Ha l’attrezzatura da due mila euro. Maggior spesa: la giacca a vento.
    -Quando alla TV vede cadere Tomba dice che è perché ha sbagliato il peso sullo sci interno.
    -Se esce di pista è per farsi una pisciata.

    Sciatore incapace

    -Prende il gancio dello skilift quasi sempre sui coglioni.
    -In seggiovia se fuma fa cadere un guanto, se prende il sole fa cadere gli occhiali. Per scendere dal seggiolino si prepara dieci secondi dopo la partenza, viene preso dal panico sei piloni prima dell’arrivo, momento in cui perde un bastoncino e con l’altro tenta di accecare l’omino addetto alla seggiovia che cerca di soccorrerlo.
    -Mangia polenta e salsiccia, beve quattro grappini e poi dice: “Vado perché è l’ora migliore e non c’è nessuno”. E se ne va al cesso.
    -Curva peggio da una parte, quella dove ci sono gli ostacoli.
    -Se cade dà la colpa a un lastrone di ghiaccio, anche se ci sono due metri di neve fresca.
    -Scarponi: glieli infilano gli amici, poi glieli tolgono gli infermieri.
    -Ha l’attrezzatura da due mila euro. Maggior spesa: gli sci da gara.
    -Quando alla TV vede cadere Tomba gode.
    -Se esce di pista è per schiantarsi a gambe aperte contro un albero.
    Note: Se siete a 300m dal suolo e la seggiovia si blocca, al 99% è colpa sua!

    Snowboarder

    -Skilift: che palle! Deve staccare un piede dalla tavola e per questo crea una fila kilometrica dietro di lui. Una volta sceso si ferma in mezzo perché non può racchettare, prendendosi in testa lo skilift di quello dopo di lui.
    -In seggiovia fa in modo di salire sempre da solo, si rolla una canna, si sdraia a prendere il sole fino al punto dove la seggiola passa sopra un panettone di neve fresca, dove si lancia nel vuoto ululando e rotolando per 200metri buoni.
    -Non mangia e non beve perché non ha tempo per queste cazzate.
    -Non curva, carva! Sposta mucchi di neve per tutta la pista, creando gobbe su cui cadono gli sciatori della domenica, attirandosi così l’ira dei maestri di sci.
    -Cade. Sempre. Se in pista di solito proprio in mezzo, facendo da paletto per gli sciatori. Se in neve fresca rotola per 200m buoni; impiega 10 minuti per togliersi la neve dalle mutande e dal coppino, fa altri 5 metri di discesa e ricade rotolando per altri 200m.
    -Scarponi: li infila al mattino li toglie la sera. Per allacciarli si alza un’ora prima al mattino.
    -Ha l’attrezzatura da due mila euro. Maggior spesa: il cappello con I-pod nano incorporato.
    -Quando alla TV vede cadere Tomba dice che è perché usa l’attrezzo sbagliato: gli sci.
    -Se esce di pista è per andare al bar a farsi un bombardino.
    Note: vive in branco. Se è solo significa che si è perso.

    Sciatore milanese

    -Si incazza se non c’è l’omino che gli passa il gancio dello skilift, visto che ha pagato anche per quello.
    -In seggiovia, rompe i coglioni lamentandosi che la neve non è come a Sankt Moritz, che gli impianti non sono come a Cavalese, che gli alberghi non sono come a Cortina D’Ampezzo e che i ragazzi non son più quelli di una volta.
    -Mangia polenta e capriolo, si incazza con la cameriera perché non gli fa la fattura scaricabile come spesa di rappresentanza, poi dice: “Vado perché è l’ora migliore e ci sono tutti” e si mette a fare a pallate di neve con gli amici in mezzo alle ragazze che prendono il sole.
    -Curva solo a due centimetri di distanza dagli altri sciatori, badando bene di sollevare quanta più neve possibile.
    -Se cade si incazza con qualcuno che, secondo lui, gli ha tagliato la strada. Di solito uno snowboarder o il governo ladro.
    -Scarponi: non li toglie nemmeno in albergo (con quello che li ha pagati).
    -Ha l’attrezzatura da 5 mila euro. Maggior spesa: il gel per le labbra.
    -Quando alla TV vede cadere Tomba dice che è perché è un coglione di Bologna.
    -Se esce di pista è per esibirsi in un salto acrobatico (nel campo scuola).

    Sciatore del meridione

    -Sullo skilift, chiama a gran voce l’amico che sta tre ganci più avanti per raccontargli la sua ultima cagata.
    -Blocca tutta la coda della seggiovia perché deve aspettare gli amici che sono rimasti indietro. Una volta salito, conversa urlando con gli amici 2 seggiolini più a valle.
    -Fa spostare dodici persone per organizzare la tavolata comune (tre famiglie con bambini), estrae pane-formaggio-cioccolata in quantità industriali, fa casino, mena i bambini che fanno casino, poi dice: “Andiamo perché è l’ora migliore e non c’è nessuno” e organizza una partita a calcetto sulla neve.
    -Curva solo se la moglie lo sta riprendendo con la telecamera.
    -Se cade, cerca di coinvolgere quante più persone possibili e fa chiamare l’elicottero del soccorso.
    -La cerimonia di chiusura degli scarponi coinvolge tutta la famiglia e ha un costo (in tempo e bestemmie) paragonabile allo scavo di una trincea in Cecenia.
    -Ha l’attrezzatura da due mila euro. Maggior spesa: il cellulare col quale conversa in seggiovia facendosi sentire per tutta la valle.
    -Quando alla TV vede cadere Majer, bestemmia ad alta voce perchè pensa che sia Tomba.
    -Se esce di pista è per far pisciare il bambino.

    Sciatore romano e figli

    È questa una delle categorie più pericolose e temibili, totalmente incapace di capire cos’è una fila e di rispettarla, egli, infatti, cercherà in tutti i modi di superarvi, fa niente se per riuscirci vi passerà sotto le gambe, vi scavalcherà, userà un doppio carpiato con triplo avvitamento per saltarvi, scaverà un tunnel o altri interessanti stratagemmi inventati ad hoc, quello è il suo obiettivo e lui deve riuscirci! Obiettivo secondario è quello di fare il casino maggiore possibile scendendo dalla pista e ci riuscirà urlando come un grizzly, ma la parte migliore è quando vi taglierà la strada perché deve assolutamente raggiungere i suoi figli i quali saranno già riusciti a far cadere almeno 35 persone. Questi sono dei bambini alti 1 metro e niente, ma che hanno la capacità di attirare guai più di Murphy, difatti queste piccole spregevoli creature quando li avrete dietro nella fila per la seggiovia inizieranno insistentemente a posizionarsi sulle code dei vostri sci e inizieranno a colpire con i loro di sci i vostri scarponi. Questi piccoli bastardi sono sempre accompagnati dalle loro non meno pericolose madri che se avrete la sfortuna di incontrarle sulla seggiovia con il figlio sarà davvero la fine;
    dinamica della salita su seggiovia:
    1.dopo essere riuscite a far partire 8 sedie vuote anche in un giorno di altissima stagione perché dovevano aspettare la loro amica si preparano all’apertura del cancelletto neanche fosse la partenza di una finale olimpica
    2.tentando di salire sulla seggiola perderanno una racchetta e con l’altra tenteranno di farvi una tracheotomia
    3.una volta salite e fatto accomodare il figlio e l’amica e di malavoglia anche voi che dovete salire, chiuderanno immediatamente il poggia sci anche se mancano ancora 50 metri alla partenza fregandosene altamente del fatto che voi avete una gamba e le palle esattamente sotto il gancio del poggiasci rischiando così una amputazione netta
    4.durante il viaggio se per sbaglio le suonerà il cellulare riuscirà a far cadere tutto prima di rispondere: i guanti, gli sci, le racchette, gli scarponi e -se siete fortunati- anche lei stessa
    5.apriranno il poggiasci due piloni dopo la partenza per paura di non far in tempo a far scendere il proprio figlio
    6.arrivati in stazione riusciranno finalmente a farvi cadere in quanto il tempo che impiegano a scendere è paragonabile allo scarico di una antica statua greca dal peso di 800 tonnellate, per non parlare poi del fatto che riusciranno anche a tagliarvi la strada subito davanti a voi per via dello spazio che occupano a far scendere loro stesse e il loro figlio.

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