Sci & snowboard Le regole d’oro per non farsi male
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27 Novembre 2009 alle 13:34 #192514
deepout83
MembroNEWS
27/11/2009 –CONTO ALLA ROVESCIA PER LA STAGIONE INVERNALE
Sci & snowboard
Le regole d’oro per non farsi maleAlimentazione, tecnica e attrezzatura «E se perdete l’equilibrio lasciatevi andare»
ELENA LISAMILANO
Qualcuna ha già aperto, altre stanno per farlo, l’8 dicembre arriveranno tutte. Le stazioni sciistiche sono pronte a partire, e non solo perché la tradizione vuole l’Immacolata come giorno ufficiale d’inizio stagione. La neve, che finora si è fatta attendere, dalla prossima settimana ricoprirà le piste: parola dei meteorologi. Una buona notizia per quelli che non vivono senza sci ai piedi, impegnati da un lato a pensare a nuovi attacchi e scarponi, dall’altro a fare scongiuri. Scaramanzie necessarie per limitare eventuali errori di previsioni degli analisti del tempo, ma soprattutto per non finire, nel bel mezzo della prima discesa, nella lunga lista degli infortunati della domenica.La fortuna non basta
Ogni anno praticano gli sport invernali due milioni e trecento mila persone – i dati sono del rapporto Simon, sistema di sorveglianza degli incidenti in montagna attivato dal reparto ambiente e traumi dell’istituto superiore di Sanità – e a subire un trauma sono circa 35 mila, mille in modo piuttosto grave. Eppure, «a parte un’imperscrutabile dose di fortuna, per non farsi male basta seguire tre regole d’oro – spiega Herbert Schoenhuber, responsabile del Centro di traumatologia dello sport e chirurgia artroscopica dell’Irccs Galeazzi di Milano, e presidente della commissione medica della Federazione italiana sport invernali –.Primo: allenarsi a casa o in palestra durante la settimana e scaldarsi i muscoli prima di scendere in pista. Secondo: fare una colazione abbondante e mangiar sano durante la discesa. Terzo: quando si è sufficientemente stanchi da dire a se stessi o alla comitiva “facciamo l’ultima sciata della giornata”, meglio rinunciare. Gran parte degli incidenti avvengono proprio in quel momento: poco dopo la dichiarazione di resa». Da evitare, è ovvio, l’eccessiva velocità: «Sciare con prudenza significa raggiungere un angolo di visuale di 80 gradi. Velocità e spericolatezza lo riducono a 30 e quindi aumentano la possibilità di incidenti».
La presciistica fai da te
In ogni palestra ci sono istruttori per una preparazione presciistica, ma chi durante la settimana non ha tempo – o mezzi economici – per frequentarli allora può contare su piegamenti e addominali: «Senza trascurare però un certo allenamento alla muscolatura del bacino – continua Schoenhuber – oggi per sciare si usano i “carving” che hanno un profilo molto curvo e guidano il corpo come su due binari. Per correggere eventuali errori è importante far leva sulla parte alta delle gambe, se si fa forza sul ginocchio saltano i legamenti». E infatti, non a caso, la lesione tipica è la distorsione delle articolazioni delle gambe: la maggior parte, più del 20 per cento, è a carico del ginocchio. Esatto opposto, invece, per lo snowboard: in caso di caduta ad avere la peggio sono tronco e braccia. Casi comunque più rari, gli incidenti sulla tavola sono il 20 %.Evitare i danni
Il modo più facile per evitare danni seri, in caso di perdita di equilibrio, è lasciarsi andare: «Se non puoi star su allora lasciati cadere» è il consiglio dei maestri di sci che in più, per ridurre i rischi e godersi una giornata sulla neve, spiegano quanto sia importante indossare degli scarponi già caldi, al mattino («Mai portarli nel bagagliaio dell’auto, al freddo») e di curare l’alimentazione.«Lo sci alpino è uno sport di grande sollecitazione muscolare – spiega Giorgio Calabrese, dietologo e vicepresidente dell’Istituto nazionale di Ricerca per gli alimenti e la nutrizione – occorre quindi una colazione dove abbondino i carboidrati che forniscono zuccheri e quindi energia, poi una buona dose di calcio, contenuto nel latte o nello yogurt, e soprattutto tanta frutta». E per smorzare le iniziative di sportivi golosi in cerca d’alibi, Calabrese aggiunge: «Facendo delle pause, durante la discesa, è buona abitudine mangiare una mela e bere della spremuta d’arancia, alimenti ricchi di antiossidanti che corroborano il fisico e dissetano. La barretta di cioccolato? Meglio lasciarla a casa».
27 Novembre 2009 alle 13:35 #215544deepout83
MembroDeborah Compagnoni: “Con la neve artificiale attenzione ai materiali”
Da ex campionessa, qual è il consiglio che dà a chi, in queste settimane, rimette gli sci dopo otto mesi di astinenza e magari non è proprio un atleta?
«Intanto quello di avere i materiali giusti e ben preparati. Specie in questo inizio di stagione con pochi fiocchi e neve artificiale sulle piste: più dura e ghiacciata di quella naturale. Se non si ha l’attrezzatura in ordine, piuttosto è meglio noleggiarla».
Ok l’attrezzatura. Quanto conta invece la preparazione atletica?
«È importante, ma per sciare la domenica è sufficiente essere un minimo sportivi: correre ogni tanto o andare in palestra durante la settimana. Ecco, magari fare un po’ di stretching prima di mettersi gli sci. E soprattutto non trascurare la tecnica. Le lezioni col maestro si prendono per imparare ma anche solo per perfezionarsi e acquisire sicurezza sugli sci». Errori da evitare alla prima discesa?
«Partire cauti. Acquisire confidenza con la pista e non lasciarsi prendere subito dall’euforìa. Lo sci è uno sport tecnico. E come tutte le discipline tecniche, gli automatismi arrivano solo dopo un po’. E così anche la velocità».
Cosa ne pensa dei recenti codici di comportamento da tenere sulle piste: sono esagerati o il fine giustifica i mezzi?
«Penso che basterebbe prudenza, buon senso e il rispetto degli altri, senza tanti codicilli. Un po’ come sulle strade. Non è che a ogni incrocio uno ripensa a cos’ha studiato all’esame della patente. Se uno ha la testa rallenta, controlla e poi passa».
Casco e protezioni possono servire a scongiurare infortuni?
«Il casco senz’altro. Lo consiglio ai giovani ma in generale a chiunque voglia sentirsi più sicuro. Sulle altre protezioni non esagererei. Si va a sciare, non a fare la guerra». L’alimentazione giusta sulle piste: polenta in rifugio o panino e via? «Senz’altro una bella colazione, poi un pasto veloce ma senza abbuffarsi. Meglio ancora: sciare la mattina e smettere dopo pranzo».27 Novembre 2009 alle 13:35 #252006deepout83
MembroDeborah Compagnoni: “Con la neve artificiale attenzione ai materiali”
Da ex campionessa, qual è il consiglio che dà a chi, in queste settimane, rimette gli sci dopo otto mesi di astinenza e magari non è proprio un atleta?
«Intanto quello di avere i materiali giusti e ben preparati. Specie in questo inizio di stagione con pochi fiocchi e neve artificiale sulle piste: più dura e ghiacciata di quella naturale. Se non si ha l’attrezzatura in ordine, piuttosto è meglio noleggiarla».
Ok l’attrezzatura. Quanto conta invece la preparazione atletica?
«È importante, ma per sciare la domenica è sufficiente essere un minimo sportivi: correre ogni tanto o andare in palestra durante la settimana. Ecco, magari fare un po’ di stretching prima di mettersi gli sci. E soprattutto non trascurare la tecnica. Le lezioni col maestro si prendono per imparare ma anche solo per perfezionarsi e acquisire sicurezza sugli sci». Errori da evitare alla prima discesa?
«Partire cauti. Acquisire confidenza con la pista e non lasciarsi prendere subito dall’euforìa. Lo sci è uno sport tecnico. E come tutte le discipline tecniche, gli automatismi arrivano solo dopo un po’. E così anche la velocità».
Cosa ne pensa dei recenti codici di comportamento da tenere sulle piste: sono esagerati o il fine giustifica i mezzi?
«Penso che basterebbe prudenza, buon senso e il rispetto degli altri, senza tanti codicilli. Un po’ come sulle strade. Non è che a ogni incrocio uno ripensa a cos’ha studiato all’esame della patente. Se uno ha la testa rallenta, controlla e poi passa».
Casco e protezioni possono servire a scongiurare infortuni?
«Il casco senz’altro. Lo consiglio ai giovani ma in generale a chiunque voglia sentirsi più sicuro. Sulle altre protezioni non esagererei. Si va a sciare, non a fare la guerra». L’alimentazione giusta sulle piste: polenta in rifugio o panino e via? «Senz’altro una bella colazione, poi un pasto veloce ma senza abbuffarsi. Meglio ancora: sciare la mattina e smettere dopo pranzo».27 Novembre 2009 alle 16:24 #215545Laster
Moderatoreho spostato la discussione in “Discussione tecnica”
27 Novembre 2009 alle 16:24 #252007Laster
Moderatoreho spostato la discussione in “Discussione tecnica”
27 Novembre 2009 alle 19:22 #215547deepout83
Membroottimo:)
27 Novembre 2009 alle 19:22 #252009deepout83
Membroottimo:)
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