La strada di nessuno

Strada di Forca Canapine, per l’Anas ci vogliono 30 milioni di euro

ARQUATA – Si è svolta l'annunciata conferenza dei servizi che aveva all'ordine del giorno il trasferimento di competenza della strada per Forca Canapine, che collega Marche e Umbria attraverso il lungo tunnel S. Benedetto. Presenti i responsabili dei compartimenti Anas di Marche e Umbria, il responsabile dell'Agenzia per il Demanio dell'Umbria ma anche, in qualità di osservatori interessati, i sindaci dei due comuni attraversati dal tratto stradale, Petrucci per Arquata e Alemanno per Norcia (rappresentava anche Cascia). Per la Provincia c'era il presidente Rossi supportato dall'assessore alla viabilità Offidani e dal dirigente del servizio viabilità Tartaglini.

La discussione ha preso le mosse dalla lettera con cui il direttore generale dell'Anas Claudio Artusi ha comunicato ai Ministeri delle Infrastrutture e dell'Economia che, dai calcoli fatti, i fondi occorrenti per i primi interventi urgenti di messa in sicurezza della strada in argomento ammontano a circa 4,6 milioni di euro mentre per una definitiva sistemazione della strada occorrono circa 30 milioni di euro. Contestualmente il direttore generale rileva che l'Anas non ha fondi. Questa posizione ha indotto il presidente della Provincia Massimo Rossi a porre un punto fermo alla vicenda: L'Anas propone di procrastinare una situazione equivoca che si è trascinata per troppo tempo. Ma – avverte Rossi – se entro la fine del mese la situazione rimarrà inalterata, convocheremo l'ultima riunione per il trasferimento delle competenze. Se anche in quella circostanza avremo un nulla di fatto, utilizzeremo subito un preciso strumento che la legge mette a disposizione per consegnare all'Anas ciò che è suo. La carta che la Provincia è pronta a giocare si chiama Regolamento di attuazione del Codice della Strada, ed esattamente gli articoli 2 e 4. In particolare, il comma 7 dell'art. 4 del regolamento dice testualmente: Qualora l'amministrazione che deve prendere in consegna la strada, o tronco di essa, non interviene nel termine fissato, l'amministrazione cedente è autorizzata a redigere il relativo verbale di consegna alla presenza di due testimoni”.

Corriere Adriatico 9/05