Mountain bike in tutte le salse al Frontignano Bike Park

 

di Filippo Campanile – www.powdermob.com – Foto di Paolo Pagliacci
Nel cuore dell’Appennino Centrale, al cospetto dell’aspro e imponente massiccio montuoso del Bove, sorge il Frontignano Bike Park, forse non il più tecnico dell’Italia Centrale, ma di sicuro il più suggestivo e particolare.
Siamo in ambiente d’alta quota, una stazione climatica che pone al riparo persino dalle frustate dei più coriacei anticicloni africani, grazie a solleticanti brezze diurne e rigeneranti stellati serali, che assicurano sonni davvero tranquilli.
Siamo anche in un ambiente delicato, che merita rispetto, in pieno Parco Nazionale dei Monti Sibillini dove una lodevole intesa tra Ente, Comune e ciclisti ha reso possibile  la fruizione con mountain bike in chiave enduro, freeride ed all-mountain di questo magico terreno di gioco.
Oltre alla rinfrescante quota sul livello del mare, ciò che più eleva il Frontignano Bike Park al di sopra degli altri impianti limitrofi è la presenza di una seggiovia. Niente furgoni ove accalcarsi al buio in carenza d’ossigeno, tra curve torci-budella, ma una rilassante “pure-oxygen-lift-ride” dal gusto un po’ retrò, sotto il cielo cobalto dei 1800 metri e con vista sulle più belle cime rocciose, ove da qualche anno campeggia nuovamente il camoscio appenninico e l’aquila reale si mette in bella mostra con buona frequenza.
Come accennato, si tratta di un bike park piuttosto accessibile che, oltre a percorsi di media difficoltà dotati di belle strutture, propone anche itinerari entry-level, ed è gestito da simpatiche persone alla mano, sicuramente più votate a promuovere lo sport tra i giovani che a rincorrere fenomeni di super livello.
Tra i percorsi in quota c’è da segnalare prima di tutto il divertentissimo Toboga Fun Cool, che richiede una guida controllata, un po’ tecnica, che con le ripetizioni diventa sempre più ritmica e fluida, grazie ai numerosi appoggi naturali in curva e alle varie strutture aggiunte.
L’altro pilastro del park è rappresentato dal più scorrevole Pino Torto che con le sue varianti offre terreno fertile ai discesisti più veloci ed amanti dei salti, resi possibili dalle numerose rampe di buon calibro, tutte naturalmente evitabili dai meno audaci.
Anche i tratti di raccordo sono curati con attenzione, poiché numerose piccole rampe li rendono più interessanti e, di certo, meno noiosi.
Il park offre inoltre un percorso molto facile, adatto a chi si avvicina al freeride, percorribile agevolmente anche con bici meno resistenti.
Ci sono infine i percorsi che scendono a fondo valle, che si snodano su versanti dalle enormi potenzialità ed in parte ancora da esplorare, con dislivelli importanti in un suggestivo ambiente boschivo. Si tratta certo di percorsi manutenuti, ma lasciati un po’ più “al naturale” in quanto molto apprezzati dagli enduristi e dai “free” riders nel senso più puro del termine.
Da quando il bike park ha fatto la sua timida comparsa a Frontignano, questa resort collocata quasi a 1400 m di altitudine ha finalmente iniziato a rivedere i giovani anche d’estate, e ciò non è cosa da poco!
La montagna Appenninica in estate offre meno attrattive del mare, pertanto rimane meta di pochi alpinisti ed escursionisti, di qualche famiglia per puntate mordi e fuggi e, per il resto, di persone anziane che si rifugiano al fresco.
E’ per questo che il Frontignano Bike Park va coltivato e potenziato, poiché nonostante i normali alti e bassi che caratterizzano necessariamente ogni nuovo progetto, ha già dimostrato in pieno le sue enormi potenzialità: non è affatto facile sradicare i giovani dalle vicine e più gettonate località rivierasche, per travasarli in ambienti più “bucolici”, ma il park ci sta riuscendo!
Nell’ambito di questo percorso di potenziamento, sono da segnalare le belle novità di questa stagione estiva 2012,  volte ad estendere l’iniziativa ad una più vasta utenza enduro ed all-mountain, che si aggiungerà alla già consolidata base di freeriders e discesisti.
Sono stati infatti decisamente incrementati i percorsi che da Frontignano raggiungono i fondo valle, con la creazione e manutenzione di ben 5 anelli enduro che, se intrapresi dai 1.800 m del Cristo delle Nevi si snodano per quasi 1.100 m di dislivello di discesa continua!
Si tratta di discese che, a seconda delle preferenze di singoli ciclisti, possono essere percorse in maniera totalmente servita (tra seggiovia e convenzione autobus), oppure pedalate in risalita su comode strade, stradoni e carrarecce.
E non è tutto, la Seggiovia Selva Piana che ci traghetta molto in alto, può essere anche sfruttata dai ciclisti all-mountain come “jump-station” per un rapido accesso ai sentieri d’alta quota che si snodano lungo i crinali e valloni circostanti.
Non a caso quest’anno i gestori di BIB-Sport organizzeranno anche giri pedalati guidati lungo itinerari diversi dai tracciati del park, competizioni promozionali, discese notturne ed eventi conviviali.
Che altro aggiungere allora? Tutti a Frontignano per una full immersion di MTB in tutte le salse!

 

Per informazioni: Frontignano Bike Park