S.p. 230 di Forca Canapine: segnali d’apertura

L'assessore provinciale alle Infrastrutture, Giovanni Moriconi parla di “situazione che sta evolvendo nella giusta direzione”

VALNERINA — La filiale umbra dell’Agenzia del Demanio ha ribadito “la piena disponibilità ad intervenire alla sottoscrizione del verbale di consegna della s.p. 230 di Forca Canapine”. Dunque spiragli per una conclusione a lieto fine della vicenda che ha visto protagoniste, nei giorni scorsi, la Provincia di Ascoli Piceno appoggiata da quella perugina, il cui presidente Massimo Rossi aveva ventilato l’ipotesi di una chiusura della galleria di Forca Canapine a partire dal 2 maggio in assenza di segnali da parte dell’Anas.
Segnali che sembrano arrivati ed il 2 maggio è trascorso senza che i collegamenti tra Umbria e Marche abbiano registrato chiusure. L’assessore provinciale alle Infrastrutture, Giovanni Moriconi è stato chiamato dal capogruppo dell’Udc, Luigi Andreani a riferire in consiglio sull’attuale stato di fatto della vicenda.
Moriconi ha citato i due D.p.c.m. (2 febbraio 2006 e 23 novembre 2004) che stabiliscono che l'Anas “deve prendersi in carico la gestione di alcune strade, tra le quali rientra pure la s.p. 230, a partire dal 1° aprile scorso”. “La strada in oggetto è molto importante per l’Umbria che soffre di collegamenti trasversali — ha affermato Moriconi -. Infatti, dal punto di vista degli assetti viari si ricollega con la Tre Valli, che garantisce il collegamento Umbria-Marche, la Flaminia e la E45. Il problema è serio, poiché versa in una situazione drammatica, con dispendio di risorse da parte sia della Provincia di Ascoli Piceno che di quella di Perugia. Ma alla luce della missiva del demanio si deduce che la situazione stia evolvendo verso la giusta direzione”.
Andreani, si è ritenuto “soddisfatto” della risposta data, ma ha puntato il dito conto l’amministrazione provinciale marchigiana che “non investe risorse per la manutenzione della galleria di Forca Canapine”. Non si è fatta attendere la puntualizzazione di Moriconi che ha tenuto a precisare “come Ascoli Piceno spenda ogni anno oltre 250mila euro in manutenzione di illuminazione di una galleria per la quale non sono previste competenze in merito. Un'anomalia denunciata dal presidente Rossi”. Fonte Umbrialive.it