Hockey su ghiaccio la storia e la tecnica

Hockey su ghiaccio - Photo credits: mariandejdar
Hockey su ghiaccio - Photo credits: mariandejdar

L’Hockey è una parola che viene dal francese e che letteralmente vuol dire “bastone ricurvo”.
E’ uno sport in cui due squadre devono segnare dei punti indirizzando una pallina o un disco nella porta avversaria.

Le più importanti forme di Hockey sono:
– Hockey su prato: giocato con una pallina sull’erba;
– Hockey su ghiaccio: giocato su ghiaccio con un disco di gomma dura detto puck;
– Hockey su pista: si gioca al coperto con una palla ed è anche detto Hockey a rotelle;
– Hockey in line: praticato con pattini in linea.

Hockey su ghiaccio - Photo credits: mariandejdar
Hockey su ghiaccio – Photo credits: mariandejdar

L’Hockey su ghiaccio vede dei pattinatori indirizzare il puck nella porta avversaria grazie ad un bastone ricurvo.
E’ uno sport molto fisico, veloce, ed è uno dei più popolari nelle nazioni con clima freddo (Paesi nordici, Canada, Usa, Repubblica Ceca, Lettonia, Slovacchia, Russia, Svizzera).
La nascita delle piste di ghiaccio artificiali ha fatto dell’Hockey uno sport diffuso anche in altri Paesi, ed oggi è uno dei 4 sport principali negli USA.

Le origini dell’Hockey andrebbero forse ricercate nell’antichità greca o della Persia, anche se in molti quadri fiamminghi dal 1500 al 1800 sono rappresentate scene di questo sport.
L’anno della prima partita ufficiale, secondo i canadesi, è il 1855, quando soldati britannici trasferiscono su ghiaccio le regole dell’Hockey su prato.
Nel 1911 esce un libro dedicato agli sport invernali in cui si afferma che l’Hockey arriva in Europa nel 1894 grazie al pattinatore canadese Geo Maegher, che in Francia costituisce la prima squadra europea, il Paris Hockey Club.
Altre fonti, invece, parlano della prima partita disputata in Canada nel 1875, con istituzione delle prime regole e della prima squadra nel 1880; il gioco si diffonde così in patria e all’estero, tanto che in Canada viene istituito un premio per la migliore squadra locale. In quel periodo l’Hockey su ghiaccio arriva in America, dove nel 1896 nasce la prima lega professionistica americana.
In Europa, invece, l’Hockey su ghiaccio arriva nei primi anni del ‘900, in Francia, Inghilterra e Svizzera.
In quegli anni le regole si evolvono e nasce la prima squadra esistente, i Canadiens de Montréal.
Nel 1920 l’Hockey su ghiaccio appare ai Giochi di Anversa, e nel 1930 si disputa il primo Campionato mondiale di Hockey.

I primi anni del ‘900 sono quelli dell’inizio dell’Hockey su ghiaccio professionistico, con la lega statunitense che si espande, fino alla formazione dell’International Professional Hockey League (IPHL), che assume giocatori canadesi pagandoli con regolare stipendio.
Nel 1910, in Canada, nasce la National Hockey Association (NHA), che continua ad affinare le regole del gioco, fino all’espansione negli USA e la nascita della National Hockey League (NHL).
L’Hochet inizia a diffondersi anche in Europa, soprattutto in Svizzera e Russia, poi in Finlandia, Svezia e Repubblica Ceca.
In Italia il primo campionato arriva nel 1925, con le regioni del Nord a fare da padrone.

Nel 1943, a Toronto, nasce l’Hockey Hall of Fame, che oggi conta più di 300 tra giocatori, allenatori, arbitri e manager; mentre nel corso degli anni si è allargato il numero di squadre della NHL (oggi 30).
Nei Giochi di Nagano del 1998 la prima partecipazione alle Olimpiadi di giocatori professionisti.
Dalla fine degli anni ’90, si sviluppa anche l’Hockey su ghiaccio femminile.

Il regolamento ufficiale dell’Hockey su ghiaccio è preparato dall’International Ice Hockey Federation ed è diviso in 5 sezioni: campo da gioco; squadre, giocatori ed equipaggiamento; arbritri e loro obblighi; regole del gioco; penalità.
Va detto, innanzitutto, che l’Hockey è uno sport di grandi valori, di tecnica, inventiva, velocità d’esecuzione, prontezza, forza, potenza, agilità e durezza, mai cattiveria.
Il campo da gioco è un rettangolo lungo tra i 56 e i 61 m, e largo dai 26 ai 30 m, circondato da balaustra e protezione in plexiglass. Le porte sono alte 122 cm e larghe 183 cm. Nella pista vi sono 5 linee.
Due linee blu dividono in campo in 3 zone uguali, una d’attacco, una neutra e una di difesa.
La zona neutra è a sua volta divisa da una linea rossa (linea di metà campo). Al centro di essa il punto d’ingaggio con un cerchio.
Gli altri punti d’ingaggio sono due in ognuna delle altre due zone.
Le altre due linee sono quelle di porta, che attraversano tutto il campo.
La partita dura 60 minuti, divisa in 3 tempi da 20 minuti, con due intervalli di 15 minuti. Sul ghiaccio scendono in campo 6 giocatori per squadra e c’è la possibilità di numerose sostituzioni.

L’equipaggiamento dei giocatori prevede, oltre al bastone e a particolari pattini da ghiaccio, un casco con visiera, guanti, protezioni per nuca, bocca e laringe e paradenti.
Poi protezioni per spalla e torace.
I portieri hanno bastoni più spessi, speciali pattini e un casco con griglia, gambali, un guanto con scudo e un guanto con presa.

Tra le più importanti “figure” dell’Hockey vanno segnalate:
– fuorigioco: un giocatore supera la linea blu in attacco prima del puck;
– ingaggio: ripresa del gioco con il puck lasciato cadere tra due giocatori che se lo contendono in diverse zone del campo;
– liberazione vietata: un giocatore indirizza il puck dalla propria metà campo oltre la contnuazione della linea di porta avversaria.

I giocatori possono essere, per diversi motivi, penalizzati e mandati dall’arbitro in panchina per un tempo dai 2 ai 10 minuti.
Se la squadra in superiorità numerica segna, il giocatore rientra subito, sempre se la penalità non è grave (5-10 min o tutta la partita).
I diversi tipi di passaggio sono:
Snap shot: rapido e preciso, questo tiro o passaggio è usato piuttosto frequentemente.
Slap shot: il giocatore colpisce il puck con molta forza; è il tiro più potente ma difficile da controllare (il puck può raggiungere una velocità di 130 km/h).
Backhand shot: viene utilizzato il rovescio della stecca, sia per passare sia per tirare: i portieri hanno difficoltà a intuire dove sia indirizzato il puck.
Wrist shot: un tiro con il quale il giocatore accompagna il puck con la sola potenza delle braccia; è utilizzato sia per tirare sia per passare.