Sono ufficialmente iniziati i lavori di sostituzione delle funi della funivia del Gran Sasso d’Italia, l’impianto che collega Fonte Cerreto (1.115 metri) a Campo Imperatore (2.130 metri), una delle infrastrutture turistiche più iconiche e strategiche dell’Appennino centrale. L’operazione, considerata essenziale per garantire la sicurezza e l’efficienza dell’impianto, è interamente finanziata dal Comune dell’Aquila, con il sostegno del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT).
Arrivate le nuove bobine di fune d’acciaio: dati tecnici
«L’arrivo delle nuove funi è un passaggio fondamentale per restituire piena operatività alla Funivia del Gran Sasso, un’infrastruttura chiave per il turismo e per l’economia della nostra montagna», ha dichiarato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
Le nuove quattro funi d’acciaio, prodotte da una ditta specializzata svizzera, sono arrivate il 25 maggio a Fonte Cerreto. Le prime due bobine sono state trasportate da due Tir partiti il 19 maggio dalle Alpi svizzere. Ogni bobina ha un peso di 62 tonnellate, una lunghezza superiore ai 3 chilometri e un diametro di circa 57 mm. Le funi hanno percorso l’ultimo tratto passando per Bussi sul Tirino e la galleria della Madonna d’Appari, nella frazione aquilana di Paganica.
Durata dei lavori e riapertura prevista ad agosto
I lavori sono già in corso e la prima delle vecchie funi è stata smontata. L’intervento proseguirà fino a luglio, con l’obiettivo di riaprire la funivia nel mese di agosto, in tempo per la stagione turistica estiva. La riattivazione dell’impianto rappresenta una priorità per la fruizione delle risorse naturali del Gran Sasso, punto di riferimento per escursionisti, sportivi e turisti.
Investimento complessivo e supporto istituzionale
Il progetto ha un valore complessivo di circa 7,5 milioni di euro, così suddivisi:
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4 milioni di euro stanziati dal Comune dell’Aquila attraverso l’applicazione dell’avanzo di bilancio;
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3,5 milioni di euro erogati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, destinati alla revisione generale dell’impianto.
Il sindaco Biondi ha sottolineato l’importanza della gestione finanziaria comunale e della tempestività nell’azione amministrativa:
“Il Comune ha lavorato senza sosta per reperire i fondi necessari, progettare l’intervento e bandire la gara in tempi record. Tutto è stato possibile solo grazie a un’amministrazione che ha ripianato debiti, ridotto drasticamente i mutui e costruito un bilancio solido, che oggi ci consente di intervenire in maniera tempestiva e autonoma su una delle nostre più importanti infrastrutture turistiche.”
Ringraziamenti istituzionali e impegno dell’amministrazione
“Voglio ringraziare il consigliere con delega allo sviluppo del Gran Sasso, Luigi Faccia, il consigliere Livio Vittorini, il presidente del Centro Turistico del Gran Sasso, Gianluca Museo, e tutti i tecnici che, con serietà e professionalità, stanno portando avanti questo delicato intervento. Il Comune ha lavorato senza sosta per reperire i fondi necessari, progettare l’intervento e bandire la gara in tempi record. Tutto è stato possibile solo grazie a un’amministrazione che ha ripianato debiti, ridotto drasticamente i mutui e costruito un bilancio solido, che oggi ci consente di intervenire in maniera tempestiva e autonoma su una delle nostre più importanti infrastrutture turistiche. La riapertura ad agosto sarà una conquista collettiva che darà nuova linfa al territorio.”