Abbigliamento invernale 2017, le nuove tendenze ed i materiali tecnici

Abbigliamento tecnico, inverno 2017 - Photo Credits: imageamsterdam
Abbigliamento tecnico, inverno 2017 - Photo Credits: imageamsterdam

Diciamo la verità, i piumini (così chiamati nel gergo anche se sarebbe più corretto chiamarli “imbottiti”), hanno ormai conquistato la moda quotidiana, oltre ad essere strumento insostituibile per chi scia.
Certo, le nuove tecnologie indispensabili nello sport sulla neve sono entrate in molti capi di uso quotidiano e, ormai da qualche tempo ciò di cui si sente il bisogno sono giubbotti con imbottiture green ed ecosostenibili.

Abbigliamento tecnico, inverno 2017 - Photo Credits: imageamsterdam
Abbigliamento tecnico, inverno 2017 – Photo Credits: imageamsterdam

 

 

Tra le novità più importanti c’è la giacca Erwin, della Colmar linea Alpine, che utilizza per imbottitura ovatta 3M Thinsulate da 120 grammi.
Una giacca ben coibentata ma soffice, e all’esterno impermeabile grazie alla membrana Proof-tech in poliuretano, oltre ad essere resistente a molti lavaggi per via del trattamento con idrorepellente Teflon EcoElite.
In più la nuova giacca ha spalle ammortizzate (così si possono trasportare gli sci), è dotata di riflettori Recco in caso di valanga, è termosaldata.

Chi lavora nel settore sa bene quanto siano attenti i clienti ad acquistare prodotti con caratteristiche specifiche: materiali di qualità, cappuccio staccabile, lunghezza giusta, spacchi laterali.
Tutte particolarità che rendono adatti certi abiti anche per le esperienze metropolitane. E per i veri appassionati, magari di snowboard, la moda mette a disposizione pantaloni tecnici Oakley in nylon o poliestere con gessato grigio, giacche di Herno riscaldate da PolarTech, antipioggia e antivento, la fantasia quadrettata unisce i gusti rustici e sportivi.
La nuova giacca a vento C.P. Company è verde militare, opaca e semilucida ed ha tessuti in poliestere. Un capo leggero e morbido, con la piuma inserita direttamente nei canali fissati nella giacca (Direct Down Injection).
Per chi non ama vestirsi a cipolla, anche in città, disponibili capi di alta qualità termici e traspiranti. Ottimo l’Artic Parka (Woolrich) con cappuccio in pelo di coyote, magari nel colore rosso fuoco il quale esalta il tessuto di cotone e nylon (Ramar), adatto contro pioggia, vento e neve grazie al Teflon e al caldo delle piume e del 3M Thinsulate. Poi il Parka Fay in tonalità blu notte: spacchi laterali per chi va in moto, cappuccio con bordo in pelliccia e staccabile, strato di vellutino per rivestire il collo. In alternativa potete valutare la giacca di Everhonest, nuova azienda vicentina, che usa pellicce di animali da allevamento e senza uso di piuma di animali vivi.

Si punta quindi sulla leggerezza, e si tenta con successo di spostare i prodotti da montagna verso la quotidianità, puntando su materiali qualitativamente elevati (come il PFC-free) e sull’unione tra traspirazione e resistenza.
Di tendenza anche l’attenzione verso materiali inquinanti e dannosi per l’ambiente, e perciò si inizia a puntare forte su sostanze ecocompatibili.
Qualche idea su cui puntare, oltre ai colori sgargianti: giacche con nuovi sistemi di ventilazione che permettono l’uscita dell’aria calda senza bisogno di aprire la cerniera, cappucci traspiranti ed elastici, materiali che assorbono l’umidità e che sono resistenti alle abrasioni (il PFC-free è uno di questi).

Ma che cosa cercano gli acquirenti e gli appassionati quando si tratta di abbigliamento invernale? Semplice: praticità, funzionalità, sicurezza, comfort, buon prezzo e buona protezione dal freddo.
La maggiore qualità dei materiali aumenta anche le prestazioni, non solo su attrezzature come sci e scarponi, ma anche nel vestiario.
Nonostante, come detto, alcuni nuovi capi permettano, soprattutto in città, di tralasciare il concetto della “cipolla”, vestirsi a strati sulla neve va ancora molto di moda: intimo termico, sotto-pantaloni, cappelli, calze e scaldacollo sono ancora indumenti ricercati, soprattutto in materiali come Primaloft e Polartec.

Un capitolo a parte lo meritano gli stivaletti da neve ed i doposci, che i brand più fashion presentano per la stagione 2017 nelle loro collezioni.
Dai classici modelli in tessuto più o meno tecnico (magari con dettagli a stampa o pelliccia), fino al classico stivaletto da neve.
Di moda quest’anno i doposci con pelliccia, stampe floreali o applicazioni di gioielli: Casadei e Giuseppe Zanotti sono due marchi del Made in Italy tra i più ricercati nel settore.
Dolce e Gabbana, invece, propongono doposci in cui si uniscono sia stampe floreali sia dettagli in pelliccia (pom pom) nei lacci.
Tra gli stivaletti da neve, poi, da segnalare quelli con frange in camoscio di El Vaquero, quelli matelassè (Steve Madden) e quelli di Roger Vivier, con inserti in shearling.
Un’ultima annotazione sul grafene, materiale che ha rivoluzionato i capi d’abbigliamento anche grazie a Colmar, prima azienda a puntare forte su questo prodotto. Tra Colmar e Directa Plus (azienda fornitrice di grafene), è nata una collaborazione che ha dato vita ad un nuovo modello di giacca a vento unisex, ad una tuta da gara usata dalla nazionale francese di sci alpino, una polo e intimo tecnico. Indumenti che assicurano un comfort ottimale e una temperatura ideale: il calore corporeo viene disperso nei climi caldi e distribuito in climi freddi.