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St. Moritz, quanto costa la tuta da sci super fashion indossata da Chiara Ferragni?

Credit: Chiara Ferragni

La celebre influencer Chiara Ferragni ha recentemente trascorso un incantevole weekend sulla neve a Sankt Moritz, in Svizzera, insieme al marito Fedez e ai loro bambini, Leone e Vittoria. La scelta della destinazione evidenzia il gusto raffinato di Chiara Ferragni, sempre alla ricerca di esperienze uniche e di classe. Durante il soggiorno, tra passeggiate esplorative nel cuore di Sankt Moritz e avventurose escursioni in bicicletta sui sentieri innevati, Chiara Ferragni ha dimostrato ancora una volta il suo inconfondibile senso della moda. Con un outfit che unisce eleganza e funzionalità, ha trasformato anche le piste da sci in una passerella di stile, confermando il suo status di vera icona fashion. Le immagini e i racconti di questo weekend da sogno non solo hanno incantato i suoi follower, ma hanno anche mostrato il lato più autentico e familiare di Chiara Ferragni, rafforzando il suo legame con i fan.

Questo è il completo da sci sfoggiato da Chiara Ferragni sulla neve di St Moritz

Chiara Ferragni, insieme al marito Fedez e a un gruppo di amici, ha recentemente vissuto un’esclusiva esperienza in alta quota tra i suggestivi boschi innevati dell’Engadina. Alla ricerca di attività uniche e lontane dalle tradizionali piste da sci, hanno optato per una entusiasmante pedalata sulla neve. Il loro veicolo di scelta? Le fat bike, mountain bike innovative e specializzate, con ruote di dimensioni maggiorate rispetto ai modelli tradizionali, ideali per affrontare i sentieri coperti di neve. Questa avventura inedita non solo ha offerto a Chiara Ferragni e al suo gruppo un modo diverso di godersi la natura invernale, ma ha anche messo in luce il loro spirito avventuroso e la passione per scoprire nuove modalità di esplorazione all’aria aperta.

 

In occasione di un’uscita sulla neve, Chiara Ferragni ha dimostrato ancora una volta il suo impeccabile gusto per la moda, scegliendo un sofisticato completo da sci nel tono accattivante del verde smeraldo. Il suo outfit, costituito da un piumino e pantaloni sportivi, era impreziosito da dettagli tridimensionali nei toni vivaci del fucsia e del bianco. Questi elementi, combinati a un design caleidoscopico colorato, hanno conferito all’intero look un’aura nostalgica degli anni ’80, senza rinunciare a un tocco di modernità. Questa scelta di Chiara Ferragni non solo ha evidenziato la sua personalità unica e il suo stile inconfondibile, ma ha anche attirato l’attenzione su di lei come icona di moda anche nelle occasioni sportive e casual

La scelta di stile di Chiara Ferragni per le sue avventure sulla neve include un capo esclusivo dalla capsule collection Emilio Pucci x Fusalp. Questa collaborazione unisce l’eleganza italiana di Emilio Pucci con l’expertise francese di Fusalp nell’abbigliamento da sci. Il pezzo distintivo di questa collezione è la tuta modello Clarisse, impreziosita dalla storica stampa Iride di Pucci, un simbolo del brand. Questa combinazione di design classico e modernità è rappresentativa dello stile unico di Chiara Ferragni. Disponibile per l’acquisto online, la tuta Emilio Pucci x Fusalp è offerta al prezzo di 1.390 euro, riflettendo l’esclusività e il lusso che Chiara Ferragni incarna e preferisce

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La sciatrice Laura Gauche cade dopo il traguardo e travolge il cameraman

Durante la gara di sci femminile a St. Moritz, un incidente inatteso ha coinvolto la sciatrice Laura Gauché e un cameraman subito dopo il traguardo. Gauché, avendo perso il controllo, ha involontariamente travolto il cameraman. Fortunatamente, entrambi non hanno subito gravi danni. Il cameraman ha dimostrato notevole professionalità, riprendendosi rapidamente per proseguire nel suo lavoro. Questo episodio ha messo in luce l’imprevedibilità dello sci, in una competizione che vedeva coinvolte anche Goggia e Brignone, arrivate seconda e terza dietro a Shiffrin.

L’incidente con Laura Gauché si è verificato proprio alla conclusione della sua discesa. Gauché, impegnata a fondo per ottenere un buon piazzamento, ha perso il controllo nell’ultimo tratto, cadendo in modo scomposto. Questo suo impatto contro i tabelloni dell’area di arrivo, luogo dove gli atleti di solito osservano i loro risultati, ha suscitato preoccupazione tra gli spettatori e gli altri partecipanti.

Durante la sua frenata, Gauché ha accidentalmente investito un cameraman. L’impatto, simile a una scivolata nel calcio, ha fatto cadere l’operatore sulla neve, ma lui non ha mai lasciato la telecamera. Dimostrando straordinaria professionalità, si è rialzato velocemente e ha continuato a riprendere, concentrandosi sul lavoro nonostante la caduta. Ha privilegiato la copertura dell’evento, riprendendo Gauché dolorante sul terreno, anziché valutare immediatamente le proprie condizioni.

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Ussita, nasce lo sci club Frontignano

Con l’arrivo della stagione invernale, la stazione sciistica di Frontignano di Ussita è pronta ad accogliere gli appassionati di sci. Oltre a una scuola per principianti, offre un Sci Club affiliato alla FISI, ideale sia per nuovi atleti che per veterani. Gli iscritti al club godono di vari benefici: assicurazione obbligatoria per sciare, sconti sugli skipass stagionali e giornate con skipass a metà prezzo in stazioni convenzionate, oltre ad altri vantaggi esclusivi.

“Nasce un nuovo sci club formato da giovani appassionati della montagna, dichiara il presidente Filippo Maria Conti, maestro/allenatore di sci alpino e atleta del neo-nato sci club Frontignano. Il forte legame con il territorio è chiaro già dal nome che noi soci abbiamo scelto. A completamento della scuola sci Frontignano vogliamo divulgare e promuovere la disciplina sportiva dello sci sia a livello amatoriale che agonistico. È nostra intenzione promuovere e organizzare gare sciistiche, manifestazioni, ritrovi e altri momenti di intrattenimento per promuovere e valorizzare la stazione sciistica di Frontignano, anche in vista dell’apertura degli impianti del canalone. Per poter realizzare tutto questo programma nel rispetto della normativa attuale lo sci club è regolarmente affiliato alla FISI, Federazione Italiana sport invernali. Ci impegneremo a diffondere questo bellissimo sport negli istituti scolastici del territorio per dare la possibilità ai giovani di avvicinarsi a questa disciplina sportiva e creare una squadra di futuri atleti che diffonderanno il nome di Frontignano anche nelle località sciistiche più blasonate. Siamo pronti per iniziare”.

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Quanto costa mangiare da Flavio Briatore nel suo ristorante El Camineto sulle piste di Cortina?

Flavio Briatore ha recentemente acquisito El Camineto, un ristorante storico a Cortina d’Ampezzo, famosa località sciistica nelle Dolomiti. Dal 6 dicembre, la società Majestas, di cui Briatore detiene metà delle quote e operante nel settore dell’hospitality, gestirà il ristorante. Questa mossa si inserisce in un contesto più ampio che include la gestione di altri locali rinomati come il Billionaire, il Twiga e il Crazy Pizza a Milano.

Aperto dal 1968, El Camineto è famoso non solo per l’alta qualità della sua cucina, ma anche per la sua posizione unica alle pendici delle Tofane, attirando vip in tutte le stagioni. Il ristorante ha ricevuto il riconoscimento della Forchetta Gambero Rosso grazie al suo menù eccellente e alla location suggestiva. Personalità come Michelle Hunziker, Ilary Blasi, Adriano Panatta e Giovanni Malagò, presidente del Coni, sono stati tra i suoi ospiti abituali.

Quanto costa mangiare a El Camineto, il ristorante di Flavio Briatore sulle piste da sci di Cortina d’Ampezzo?

Per godere di un’esperienza culinaria completa a El Camineto, che comprende antipasto, primo, secondo e dolce (escluse le bevande), i prezzi variano tra i 50 e i 60 euro a persona. L’ambiente del ristorante combina un fascino rustico con un’eleganza curata, tipica dei ristoranti tradizionali della zona.

Dopo una chiusura temporanea lo scorso novembre e seguite da speculazioni su un possibile acquisto da parte di investitori russi, la conferma dell’acquisizione di El Camineto da parte di Briatore segna un nuovo capitolo per il ristorante. Briatore ha indicato l’acquisto come un investimento strategico in previsione delle Olimpiadi invernali del 2026, che si terranno a Milano e Cortina d’Ampezzo, preparandosi ad accogliere un afflusso di turisti internazionali.

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Flavio Briatore acquista il famoso ristorante El Camineto di Cortina

Flavio Briatore ha recentemente acquisito il ristorante “El Camineto” a Cortina d’Ampezzo, aggiungendo un altro prestigioso nome alla sua holding Majestas, che già include marchi come Billionaire, Twiga e Crazy Pizza. “El Camineto“, attivo dal 1968 e precedentemente gestito dalla famiglia Melon, è noto per la sua suggestiva posizione tra le Dolomiti ampezzane e la sua cucina ricca e caratteristica, posizionato alle pendici delle Tofane.

Briatore ha sottolineato l’importanza strategica dell’investimento a Cortina, che considera una località in grado di competere a livello internazionale con le migliori stazioni sciistiche e che ospiterà le Olimpiadi nel 2026. È convinto che l’unione tra la tradizione e i valori di “El Camineto” e l’esperienza del management di Twiga Forte dei Marmi, che si occuperà della gestione, creerà una formula vincente.

Il ristorante, conosciuto anche come “Il Meloncino al Camineto”, era un punto di riferimento per il jet set e gli habitué della zona, amato per l’ambiente accogliente, la vista mozzafiato e una cucina che includeva piatti leggendari come lo spaghetto alla cipolla. Con la nuova gestione, ci sarà una continuità nella tradizione del posto, mantenendo nel menù alcuni dei piatti storici e lo chef resident Riccardo Rasina.

La nuova stagione di “El Camineto” sotto la gestione di Majestas inizia con un’offerta rinnovata, includendo non solo piatti tradizionali ma anche una serie di eventi, serate con DJ e una terrazza esterna, in linea con lo stile lussuoso e dinamico tipico dei brand di Briatore. Questo passaggio segna un nuovo capitolo nella storia del ristorante, simboleggiando un cambiamento sia in termini di filosofia che di gestione.

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Alpinista investito da una valanga in Nepal salvo per miracolo – VIDEO

Un recente video impressionante cattura il momento in cui un alpinista viene colpito da una valanga sul Monte Annapurna, nel centro-nord del Nepal. Questo incidente mette in luce i notevoli rischi associati alla scalata di questo monte, il decimo più alto del mondo e noto per essere uno dei più pericolosi da scalare a causa delle sue condizioni di neve instabili. Fortunatamente, l’alpinista è sopravvissuto, testimoniando sia la pericolosità dell’Annapurna sia la resilienza umana.

L’Annapurna si erge a 8.091 metri, attirando alpinisti da tutto il mondo grazie al suo terreno impegnativo e pericoloso. Il nome “Annapurna”, che deriva dal sanscrito e significa “piena di cibo”, è simbolico dell’abbondanza e fertilità che la montagna rappresenta per i locali. Questa montagna non solo offre un’ascesa fisicamente difficile ma presenta anche una sfida logistica e mentale, con un tasso di mortalità tra gli scalatori notevolmente alto. Le condizioni meteorologiche imprevedibili, le valanghe frequenti e le difficoltà tecniche contribuiscono alla sua reputazione come uno dei picchi più insidiosi al mondo. La prima ascensione riuscita del Monte Annapurna è stata effettuata nel 1950 da Sir Maurice Herzog e Louis Lachenal, segnando un momento storico nell’alpinismo.

Il massiccio dell’Annapurna ospita diverse vette, ognuna con le sue sfide uniche. Il Circuito dell’Annapurna, un percorso di trekking molto popolare che circonda il massiccio, permette agli escursionisti di sperimentare la bellezza mozzafiato della regione, includendo paesaggi vari, villaggi caratteristici e foreste di rododendri. Questa area non è solo un luogo di avventura estrema per gli alpinisti ma anche una destinazione che offre un profondo contatto con la natura e la cultura locale.

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Monterosa Ski, dal 7 dicembre saranno aperti tutti i collegamenti al comprensorio sciistico

Dal 7 dicembre, gli appassionati di sci potranno accedere al comprensorio Monterosa Ski da tutte e tre le valli. Anche se le piste a Champoluc rimangono chiuse, sarà possibile raggiungere le piste di Frachey attraversando il Colle Sarezza. A Gressoney, gli impianti di Bettaforca apriranno, collegando la Val d’Ayas, e il Passo dei Salati sarà accessibile tra la Valsesia e la Valle di Gressoney. Gli sciatori avranno a disposizione quattro piste ad Alagna, quattro a Gressoney-La-Trinité e nove a Champoluc-Frachey. Le piste di scialpinismo del Passo dei Salati e del Colle Betta resteranno chiuse. La telecabina Champoluc-Crest opererà anche di sera.

I prezzi degli skipass variano da 38 a 65 euro, con sconti per chi acquista in anticipo online. La politica di protezione di cancellazione permette di ottenere rimborsi in caso di imprevisti, restituendo il valore in voucher.

Le piste dei comprensori minori come Alpe di Mera, Antagnod, Brusson, Champorcher e Gressoney-Saint-Jean saranno aperte con tariffe giornaliere tra 19 e 32 euro. Questi comprensori offrono due opzioni di abbonamento stagionale, con prezzi diversi a seconda della scelta di sciare in un’unica località o di accedere al comprensorio Monterosa Ski 3 Valli durante determinati periodi.

L’arrivo di turisti, specialmente dal Nord Europa, UK e Paesi Bassi, è molto atteso. Gli impianti hanno ricevuto miglioramenti significativi in termini di innevamento e sicurezza. La nuova seggiovia Moos a Gressoney collegherà la pista Moos agli impianti Staffal-Sant’Anna e Staffal-Gabiet, evitando tratti a piedi. Servirà anche la nuova pista di slittino Murmeltier, che aprirà nell’inverno 2024-25 a Gressoney-La-Trinité. A Gressoney-Saint-Jean, il ponte sulla sciovia Ronken è stato rinforzato e il Baby Park Sonne migliorato. Sono stati acquistati nuovi mezzi battipista, rinnovata la segnaletica e costruito un nuovo fabbricato presso lo Snow Park S. Anna di Gressoney-La-Trinité. A Champorcher, una nuova risalita sostituirà lo skilift Baby Laris. La stagione sciistica proseguirà fino al 14 aprile.

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Stresa – Mottarone, tutto sul progetto di rinnovo della funivia

Il 24 novembre, durante il Forum Internazionale del Turismo a Baveno, è stato firmato un importante accordo per la ricostruzione dell’impianto di risalita del Mottarone, chiuso dopo il tragico incidente avvenuto nel maggio 2021. Questo protocollo, siglato dal ministro del Turismo Daniela Santanchè, dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dal sindaco di Stresa Marcella Severino, impegna il Ministero del Turismo e la Regione Piemonte a finanziare il progetto con 15 milioni di euro.

L’obiettivo è ripristinare i due segmenti della funivia: uno collega Stresa Carciano con la stazione intermedia di Alpino, e l’altro prosegue da Alpino fino a quasi raggiungere la cima del Mottarone. Il progetto, a cura della società Monterosa 2000, non solo prevede l’aggiornamento delle attrezzature di sicurezza e controllo, ma anche un completo rinnovamento architettonico delle tre stazioni funiviarie, per renderle più accattivanti e funzionali. In aggiunta, si punta a rafforzare l’offerta turistica dell’area con nuovi punti di ristoro nelle stazioni e l’introduzione di attività ricreative, inclusi parchi giochi e percorsi per mountain-bike, che collegheranno il Mottarone e Alpino, arricchendo così l’esperienza dei visitatori.

Il progetto di rinnovamento della funivia del Mottarone si concentra su miglioramenti tecnici significativi. Verrà mantenuto l’attuale sistema di azionamento elettrico e si procederà con un ammodernamento parziale delle stazioni. In particolare, ci saranno revisioni complete nelle stazioni motrici ad Alpino e nelle stazioni di rinvio-tenditrici a Stresa e Mottarone. Anche la linea della funivia subirà una revisione totale, con la sostituzione di elementi come carrelli, sospensioni e veicoli, per rinnovare l’aspetto e migliorare le vedute panoramiche offerte dall’impianto.

I lavori inizieranno nella prima metà del 2024, con l’obiettivo di riaprire la funivia per l’estate del 2025. In parallelo, il Comune di Stresa ha in programma di migliorare l’area intorno alla stazione di arrivo al Mottarone. Questo include la trasformazione di un parcheggio sterrato in uno pavimentato e la creazione di due balconate panoramiche, raggiungibili grazie alla riattivazione di una seggiovia biposto.

La decisione finale riguardante il progetto della funivia rappresenta un compromesso tra il restauro del vecchio impianto e la costruzione di uno completamente nuovo. Questa scelta bilancia l’impatto visivo, i costi e i tempi di realizzazione. La nuova gestione dell’impianto si concentrerà non solo sul rispetto delle norme di sicurezza, ma anche sulla valorizzazione delle bellezze naturali e delle attività sportive della zona. Ciò include il lungolago di Stresa, le Isole Borromee, il Giardino Botanico Alpinia presso la stazione intermedia, e la vetta del Mottarone, che offre splendide vedute e attività come sci, trekking, mountain bike, arrampicata e parapendio.

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Sciatore si ritrova con i genitali congelati in Coppa del Mondo

Nel recente fine settimana, si sono svolte le gare di Coppa del Mondo di sci di fondo, incluse le sfide sulla distanza di 20 chilometri maschili, tenutesi sulle nevi di Ruka in Finlandia. Queste gare hanno messo a dura prova gli atleti, non solo per la difficoltà del percorso ma anche per le temperature estremamente basse, molto al di sotto dello zero. Queste condizioni difficili hanno portato il fondista svedese Calle Halfvarsson a soffrire di un congelamento grave, un’esperienza dolorosa che ha descritto come senza precedenti.

Affrontando condizioni estreme con temperature che hanno raggiunto i -15 gradi sotto lo zero, il fondista svedese Calle Halfvarsson, a 34 anni, ha dimostrato una notevole resilienza nella recente gara di Coppa del Mondo di sci di fondo a Ruka, in Finlandia. Nonostante il forte dolore e la sfida fisica, ha continuato con determinazione, terminando la competizione di 20 chilometri al 18° posto. Questa esperienza sottolinea il suo forte impegno e la sua dedizione allo sport, nonostante le difficili circostanze.

 

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La gara di sci di fondo a Ruka, in Finlandia, si è svolta nonostante il freddo intenso, come tutte le altre gare in calendario. Calle Halfvarsson ha risentito maggiormente delle basse temperature. Indossava la solita tuta aderente per fondisti, pensata per minimizzare l’attrito ma non per proteggere dal freddo severo, e ha subito un dolore estremo. Dopo la gara, ha descritto l’esperienza come la più dolorosa mai vissuta.

Durante la gara di sci di fondo a Ruka, le basse temperature hanno causato seri problemi a Calle Halfvarsson, che ha dovuto riprendersi per dieci minuti dopo l’arrivo, utilizzando le tende riscaldate predisposte per gli atleti. Ha raccontato di aver sofferto di congelamento ai genitali, descrivendo il dolore come intenso. Nonostante il disagio, ha trovato spazio per ironizzare sulla situazione. Questo tipo di problema non è raro nello sci di fondo; un incidente simile è accaduto a Remy Lindholm alle Olimpiadi invernali di Pechino nel 2022, dove una gara è stata ridotta a causa del freddo estremo.

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Pinzolo, telecabina con esperienza immersiva solo per coraggiosi

La nuova telecabina con esperienza immersiva di Pinzolo, che collega Prà Rodont a Doss del Sabion, rappresenta un’innovazione significativa nel settore degli impianti di risalita. Con un investimento di 25 milioni di euro, questo progetto si distingue non solo per le sue caratteristiche tecniche ma anche per il suo impegno nel rispetto ambientale. Le cabine, alcune dotate di fondo in vetro per un’esperienza più intensa, sono state progettate per offrire una vista spettacolare durante la salita e la discesa, aumentando la capacità da 1800 a 2800 persone all’ora.

Il Presidente delle Funivie Pinzolo, Roberto Serafini, ha evidenziato l’importanza delle due stazioni ipogee, che si integrano perfettamente nel paesaggio circostante. L’architetto e progettista Marco Casagrande ha tratto ispirazione dalle forme organiche della dolomia, creando un’esperienza che permette agli sciatori di godere di una visuale straordinaria sulle Dolomiti del Brenta e sull’Adamello, arricchendo così l’esperienza complessiva.

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