Ovindoli e Campofelice
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18 Febbraio 2011 alle 6:49 #192837deepout83Membro
L’Aquila, il piano di sviluppo oltre la ricostruzione
Unite le stazioni sciistiche di Ovindoli e Campofelice
Firmato a palazzo Chigi il protocollo per rilanciare le aree colpite dal terremoto. Tutto nasce da un’idea dei sindaci dell’Aquilano. Come anticipato dal Centro, previsto un investimento per unire i comprensori sciistici di Campofelice e Ovnidoli
L’AQUILA.
L’Aquila va oltre la ricostruzione e pensa a un piano di sviluppo. I sindaci del cratere e le istituzioni a ogni livello (dal governo nazionale a quello regionale) prendono atto che ricostruire una città-territorio come il capoluogo di Regione non significa rifare solo le case ma è invece necessario volare un po’ più alto e mettere in atto una serie di azioni concrete che ridìano, soprattutto ai più giovani, una speranza nel futuro.
Oggi a Roma è stato firmato il protocollo d’intesa che punta al “rilancio dello sviluppo e alla valorizzazione dell’area aquilana del cratere colpita dal terremoto del 6 aprile 2009, ai fini ambientali e turistici”. Il protocoll è stato siglato a Palazzo Chigi dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, dal Presidente della regione Abruzzo Chiodi, dalla provincia dell’Aquila, dai comuni e dagli enti parco interessati.
Tra le iniziative, come annunciato dal Centro, il rilancio delle infrastrutture, in particolare quelle sciistiche. Tra queste quella di creare un’unica grande stazione sciistica collegando i comprensori di Campofelice ed Ovindoli. Se dovesse essere realizzata sarà la più grande stazione sciistica del sud Europa.
Secondo quanto emerso per la creazione dei nuovi impianti sciistici a Campofelice, Ovindoli e Campo Imperatore verranno investiti 70 milioni di euro, di cui 30 già nel 2011. Gran parte dei finanziamenti verranno dagli imprenditori privati. Il progetto prevede uno ski dome (una pista da sci al coperto) e tre campi da golf.
“L’obiettivo è collegare Ovindoli e Campofelice”, spiega il sindaco dell’Aquila Cialente, “ed anche ampliare Campo Imperatore creando 63 chilometri di piste. Bisogna portare un minimo di infrastrutture in un territorio non antropizzato per chilometri e chilometri. Saranno investimenti con un grande ritorno”. “La firma di oggi è importante”, aggiunge Gianni Letta, “perché crea una visione di insieme per l’Abruzzo”.
solita pubblicità o altro…?
18 Febbraio 2011 alle 9:00 #219205AzagothMembroma unirle in che senso? non è che sono molto vicine, sopratutto campo imperatore, avranno mica inventato le porte di stargate? :laugh:
18 Febbraio 2011 alle 9:00 #255667AzagothMembroma unirle in che senso? non è che sono molto vicine, sopratutto campo imperatore, avranno mica inventato le porte di stargate? :laugh:
18 Febbraio 2011 alle 9:27 #219207FonzieMembroNon mi sembra che si dica di voler unire campo imperatore con le altre (cosa possibile solo quando la terra imploderà), ma solo Ovindoli con Campo Felice, che si sono lontane ma si vedono l’una dall’altra, quindi evidentemente le valli che le dividono sono potenzialmente sciabili…
18 Febbraio 2011 alle 9:27 #255669FonzieMembroNon mi sembra che si dica di voler unire campo imperatore con le altre (cosa possibile solo quando la terra imploderà), ma solo Ovindoli con Campo Felice, che si sono lontane ma si vedono l’una dall’altra, quindi evidentemente le valli che le dividono sono potenzialmente sciabili…
18 Febbraio 2011 alle 12:27 #219215AzagothMembrovero ho letto male, ampliare campo imperatore… cmq sia, ovindoli e campo felice sono vicine, ma non credo che si possa raggiungere sciando
18 Febbraio 2011 alle 12:27 #255677AzagothMembrovero ho letto male, ampliare campo imperatore… cmq sia, ovindoli e campo felice sono vicine, ma non credo che si possa raggiungere sciando
18 Febbraio 2011 alle 14:36 #219219sertorelliModeratorechissà quanto aumenterà il giornaliero…
18 Febbraio 2011 alle 14:36 #255681sertorelliModeratorechissà quanto aumenterà il giornaliero…
21 Febbraio 2011 alle 10:37 #219244AzagothMembroormai aumentano costantemente ogni anno, ovindoli è arrivato a 31€ se si è gia possessori della tessera magnetica
21 Febbraio 2011 alle 10:37 #255706AzagothMembroormai aumentano costantemente ogni anno, ovindoli è arrivato a 31€ se si è gia possessori della tessera magnetica
24 Febbraio 2011 alle 10:32 #255782simonesnowModeratoreUn unico comprensorio che unisca le stazioni sciistiche di Ovindoli e Campo Felice per realizzare il più grande bacino invernale del sud Europa. Questo l’ambizioso progetto contenuto nel protocollo d’intesa «per il rilancio dello sviluppo del cratere sismico aquilano», firmato a Palazzo Chigi lo scorso 17 febbraio. Un progetto che dovrebbe fruttare negli anni 200 milioni di euro e creare 2 mila nuovi posti di lavoro.
L’intesa, siglata dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, dal Presidente della regione Abruzzo Gianni Chiodi, dalla provincia dell’Aquila e dai comuni e dagli enti parco interessati, prevede – tra le altre cose – anche il rilancio delle infrastrutture sciistiche. In particolare, per la creazione di nuovi impianti sciistici verranno investiti 70 milioni di euro, di cui 30 già nel 2011. Gran parte dei finanziamenti verranno dagli imprenditori privati. Il progetto prevede anche uno ski dome (una pista da sci al coperto) e tre campi da golf. Previsto anche un ampliamento degli impianti di Campo Imperatore con la creazione di 63 chilometri di nuove piste.
«L’obiettivo è collegare Ovindoli e Campo Felice – ha spiegato il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente. Bisogna portare un minimo di infrastrutture in un territorio non antropizzato per chilometri e chilometri. Saranno investimenti con un grande ritorno. È un progetto strategico che supera il modello del passato fatto di microcosmi di “propri territori”, che non ha funzionato. Ora facciamo sistema, con un accordo che sarà un potentissimo strumento di marketing territoriale». Secondo Gianni Letta si tratta di «un documento molto importante per la rinascita dell’Abruzzo e per lo sviluppo del suo sistema economico-produttivo, un passo importante per la valorizzazione turistica di posti splendidi».
Critiche al progetto sono arrivate da alcuni esponenti politici. Se per Maurizio Acerbo, consigliere regionale di Rifondazione comunista, «non è affatto chiaro con quali fondi si andranno a realizzare queste strutture e quale sia la reale copertura economica in grado di dare concretezza al progetto», l’esponente della Cgil Ferdinando Lattanzi parla di «una visione semplicistica dello sviluppo turistico da parte della politica», proponendo una «diversificazione dell’offerta delle attività legate alla montagna, direzione che stanno prendendo negli ultimi anni la gran parte dei comuni montani delle Alpi per far fronte all’evidente crisi della richiesta nell’ambito dello sci alpino».
24 Febbraio 2011 alle 10:32 #219320simonesnowModeratoreUn unico comprensorio che unisca le stazioni sciistiche di Ovindoli e Campo Felice per realizzare il più grande bacino invernale del sud Europa. Questo l’ambizioso progetto contenuto nel protocollo d’intesa «per il rilancio dello sviluppo del cratere sismico aquilano», firmato a Palazzo Chigi lo scorso 17 febbraio. Un progetto che dovrebbe fruttare negli anni 200 milioni di euro e creare 2 mila nuovi posti di lavoro.
L’intesa, siglata dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, dal Presidente della regione Abruzzo Gianni Chiodi, dalla provincia dell’Aquila e dai comuni e dagli enti parco interessati, prevede – tra le altre cose – anche il rilancio delle infrastrutture sciistiche. In particolare, per la creazione di nuovi impianti sciistici verranno investiti 70 milioni di euro, di cui 30 già nel 2011. Gran parte dei finanziamenti verranno dagli imprenditori privati. Il progetto prevede anche uno ski dome (una pista da sci al coperto) e tre campi da golf. Previsto anche un ampliamento degli impianti di Campo Imperatore con la creazione di 63 chilometri di nuove piste.
«L’obiettivo è collegare Ovindoli e Campo Felice – ha spiegato il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente. Bisogna portare un minimo di infrastrutture in un territorio non antropizzato per chilometri e chilometri. Saranno investimenti con un grande ritorno. È un progetto strategico che supera il modello del passato fatto di microcosmi di “propri territori”, che non ha funzionato. Ora facciamo sistema, con un accordo che sarà un potentissimo strumento di marketing territoriale». Secondo Gianni Letta si tratta di «un documento molto importante per la rinascita dell’Abruzzo e per lo sviluppo del suo sistema economico-produttivo, un passo importante per la valorizzazione turistica di posti splendidi».
Critiche al progetto sono arrivate da alcuni esponenti politici. Se per Maurizio Acerbo, consigliere regionale di Rifondazione comunista, «non è affatto chiaro con quali fondi si andranno a realizzare queste strutture e quale sia la reale copertura economica in grado di dare concretezza al progetto», l’esponente della Cgil Ferdinando Lattanzi parla di «una visione semplicistica dello sviluppo turistico da parte della politica», proponendo una «diversificazione dell’offerta delle attività legate alla montagna, direzione che stanno prendendo negli ultimi anni la gran parte dei comuni montani delle Alpi per far fronte all’evidente crisi della richiesta nell’ambito dello sci alpino».
19 Aprile 2011 alle 13:14 #219924SibilloMembroSaranno solo cattedrali nel deserto.
Vi spiego perchè:
ATTIVO GRANDE STAZIONE = numero sciatori PAGANTI settimanali (nota 1) X numero di giorni sciabili (le grandi stazioni non possono lavorare solo il sabato e la domenica) (nota 2)
PASSIVO GRANDE STAZIONE = innevamento (nota 3) + costi gestione
Allora veniamo alle note (dolenti!! ) :
1) è periodo di crisi, il numero di sciatori totale si è ridotto e continuerà a ridursi nei prossimi anni (sciare costa molto)
1bis) le strutture ricettive sono pochissime a differenza del Trentino, quindi i frequntatori infrasettimanali non possono aumentare
2) i giorni sciabili sono in netto calo (statistiche alla mano) e conseguentemente
3) innevare artificialmente tanti chilometri di piste porta un passivo iniziale notevole, ma sarà obbligatorio, sopratutto per i collegamenti.Risultato: skipass esagerato nel weekend.
Se bisognerà spendere 50 euro per andare a sciare la Domenica allo stesso prezzo del Dolomiti Superski, penso che anche gli aquilani stessi preferiranno salire una settimana al Nord piuttosto che farsi spelare vicino casa.
Da sciatore dovrei essere contento, ma da contribuente dello Stato, di fronte alle sciocchezze e ai soldi sprecati scusate ma mi girano proprio le p****.
Francamente guferò fortemente che vada tutto all’aria.
Il futuro da noi sono i piccolissimi resort, con spese basse e ritorno economico “a giornate buone”, e quelli medi, cioè con un minimo di strutture ricettive, con garanzia di un minimo di piste innevate artificialmente e impianti nuovi (non posso prenotare o aprire la mia casa per una settimana per guardare l’erba).
Tipo il Catria, Nerone, Pintura e per i medi Sassotetto, che guarda proprio il caso questo anno hanno fatto faville.
Poi se dovesse tornare l’era glaciale e il boom economico allora chi più traccia piste e fa nuovi impianti sarà favorito, ma per i tempi che corrono io credo l’unica prospettiva per questi tipi di investimento sia solo la bancarotta.19 Aprile 2011 alle 13:14 #256386SibilloMembroSaranno solo cattedrali nel deserto.
Vi spiego perchè:
ATTIVO GRANDE STAZIONE = numero sciatori PAGANTI settimanali (nota 1) X numero di giorni sciabili (le grandi stazioni non possono lavorare solo il sabato e la domenica) (nota 2)
PASSIVO GRANDE STAZIONE = innevamento (nota 3) + costi gestione
Allora veniamo alle note (dolenti!! ) :
1) è periodo di crisi, il numero di sciatori totale si è ridotto e continuerà a ridursi nei prossimi anni (sciare costa molto)
1bis) le strutture ricettive sono pochissime a differenza del Trentino, quindi i frequntatori infrasettimanali non possono aumentare
2) i giorni sciabili sono in netto calo (statistiche alla mano) e conseguentemente
3) innevare artificialmente tanti chilometri di piste porta un passivo iniziale notevole, ma sarà obbligatorio, sopratutto per i collegamenti.Risultato: skipass esagerato nel weekend.
Se bisognerà spendere 50 euro per andare a sciare la Domenica allo stesso prezzo del Dolomiti Superski, penso che anche gli aquilani stessi preferiranno salire una settimana al Nord piuttosto che farsi spelare vicino casa.
Da sciatore dovrei essere contento, ma da contribuente dello Stato, di fronte alle sciocchezze e ai soldi sprecati scusate ma mi girano proprio le p****.
Francamente guferò fortemente che vada tutto all’aria.
Il futuro da noi sono i piccolissimi resort, con spese basse e ritorno economico “a giornate buone”, e quelli medi, cioè con un minimo di strutture ricettive, con garanzia di un minimo di piste innevate artificialmente e impianti nuovi (non posso prenotare o aprire la mia casa per una settimana per guardare l’erba).
Tipo il Catria, Nerone, Pintura e per i medi Sassotetto, che guarda proprio il caso questo anno hanno fatto faville.
Poi se dovesse tornare l’era glaciale e il boom economico allora chi più traccia piste e fa nuovi impianti sarà favorito, ma per i tempi che corrono io credo l’unica prospettiva per questi tipi di investimento sia solo la bancarotta. -
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