Monte Cimone, il video dal drone mostra la presenza della neve solo sulle piste da sci

In questa stagione invernale, gli sciatori che si sono diretti verso l’Appennino per le vacanze natalizie hanno incontrato una realtà diversa dal solito. Il Monte Cimone, una destinazione tradizionalmente nevosa e ambita dagli appassionati di sport invernali, si è trovato a fronteggiare un inverno senza neve naturale, svelando un panorama sorprendentemente mite e preoccupazioni crescenti legate al cambiamento climatico.

Abbandonando il classico paesaggio invernale imbiancato, l’Appennino ha presentato quest’anno temperature insolitamente elevate, con punte fino a 14-15 gradi Celsius, anche a 1500 metri di quota. Questo ha reso quasi impossibile l’utilizzo della neve artificiale, una risorsa fondamentale per le stazioni sciistiche in periodi di scarsità nevosa. Le riprese aeree effettuate da un drone hanno catturato la situazione al Cimone, evidenziando ampie aree prive di neve e piste da sci aperte solo grazie all’innevamento artificiale.

Nonostante le condizioni climatiche avverse, il Monte Cimone è riuscito a mantenere operative tutte le sue piste, testimoniando la resilienza e l’ingegnosità nel fronteggiare i cambiamenti climatici. Turisti e scuole di sci hanno continuato a frequentare la zona, trovandosi però circondati da un paesaggio che ricorda più la primavera che l’inverno. Le immagini del drone mostrano un contrasto stridente: lunghe strisce bianche di piste da sci artificiali che si insinuano tra la vegetazione marrone, un simbolo visivo dell’impatto del cambiamento climatico sulle tradizioni invernali.

La situazione al Monte Cimone non è solo una questione locale, ma riflette una problematica globale: il riscaldamento climatico e le sue ripercussioni sul turismo invernale e sugli sport da neve. Questa realtà solleva interrogativi importanti sulla sostenibilità ambientale e sull’efficacia a lungo termine della neve artificiale come soluzione. L’esperienza del Monte Cimone diventa un caso studio significativo per comprendere l’impatto del cambiamento climatico sulle attività invernali e sull’economia locale, spingendo a una riflessione profonda sull’importanza di azioni ambientali responsabili per preservare il futuro delle nostre stagioni e delle tradizioni che ad esse si legano.

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