Monte Piselli, la mancanza di neve ha comportato ingenti danni economici

Il Consorzio dei monti Gemelli sta studiando come venire incontro alle 150 persone che hanno sottoscritto l’abbonamento e non hanno potuto usufruirne nemmeno per un giorno
La mancanza di neve ha comportato ingenti danni economici
Sci, stagione da dimenticare

VALLE CASTELLANA – Per il Cotuge la stagione sciistica è risultata negativa sotto ogni punto di vista. Sulle piste del Monte Piselli non si è sciato nemmeno per un giorno per mancanza di neve. Soltanto negli ultimi giorni una perturbazione proveniente dal Nord Europa ha portato delle precipitazioni nevose non sufficienti per creare uno strato minimo di 50 centimetri che consenta al gatto delle nevi di poter lavorare la neve. Una situazione meteorologica ancor più grave di quella che si registrò diciassette anni or sono quando nel corso dell’intera stagione fu possibile sciare soltanto per tre giorni! E dire che tutto era stato organizzato per offrire agli amanti dello sci servizi ottimali: la strada che da Colle San Giacomo porta alla stazione dell’Intermedia risistemata, messa a norma di tutti gli impianti.

Ma la cosa più imbarazzante per i dirigenti del Cotuge è la posizione nei confronti delle 150 persone che hanno contratto l’abbonamento senza che abbiano mai potuto utilizzarlo. Con ogni probabilità il direttivo assumerà la decisione di offrire a questi abbonati la stagionale del prossimo anno ad un prezzo particolarmente vantaggioso. Facendo un calcolo approssimativo si può calcolare una rimessa che va dai 100 ai 150 mila euro, comprensiva anche del mancato incasso. Infatti il Cotuge, oltre a dover stipendiare due operai che in pratica non sono mai stati impegnati, aveva stipulato dei contratti per la pulizia della strada, consulenze e assicurazioni che ovviamente non tengono conto delle avversità atmosferiche. A tutto ciò, poi, bisogna aggiungere che il rifugio di Monte Piselli non ha mai aperto i locali al pubblico mentre quello dell’Intermedia ha lavorato in qualche weekend in cui sembrava stare nel periodo primaverile.

“Una stagione – è il commento del presidente del Cotuge Di Giacinto – che ritengo sia meglio archiviare subito. Quest’anno non si sono mai registrate le condizioni minimali per poter aprire gli impianti, soprattutto è mancata completamente la materia prima. Secondo gli analisti ogni anno le cadute di neve fanno registrare diminuzioni che vanno dal 10 al 20 per cento. Ma si tratta di proiezioni che non devono spingerci a fasciarci il capo. Noi amministratori abbiamo il dovere di continuare a migliorare e a cercare nuove soluzioni per offrire agli appassionati un servizio eccellente. Certo è che appare difficoltoso parlare di investimenti di fronte a situazioni tanto difficili. Al bilancio di quest’anno non ci voglio minimamente pensare. A tempo debito affronteremo il problema con i consiglieri nella speranza di ritrovare un rinnovato entusiasmo per proseguire”.

SANDRO CONTI

Fonte: Corriere Adriatico