Nuova Zelanda, cabinovia made in Italy per raggiungere le piste del Signore degli Anelli

In Nuova Zelanda, nella grande area sciistica di Whakapapa, è stata realizzata una nuova cabinovia. E indovinate un po’…è stata fabbricata in Italia!

L’azienda costruttrice è la Leitner ropeways di Vipiteno, che ha portato a termine i lavori dell’impianto di risalita lo scorso luglio. Qui a Whakapapa, tutta la zona sciistica è particolarmente suggestiva, costruita in una zona vulcanica e quindi particolarmente attraente dal punto di vista paesaggistico. Proprio da queste parti, infatti, sono state girate molte scene del grande successo cinematografico Il Signore degli Anelli.

Caratteristiche cabinovia Sky Waka Leitner – Whakapapa Nuova Zelanda

Costruire qui un impianto non è stato quindi facile per i progettisti, ed ecco perché Sky Waka (questo il nome della cabinovia) viene considerato un vero e proprio gioiello. Una portata di ben 2600 persone ogni ora, cabine da 10 posti per un tragitto di 1,8 km che viene coperto in meno di 5 minuti e che porta fino al Knoll Ridge Chalet.

Ross Copland, il Ceo di Ruapehu Alpine Lifts, ha commentato: “Sky Waka è un’esperienza unica nel suo genere in Nuova Zelanda, capace di trasformare l’esperienza dei visitatori, elevandola a un livello mai raggiunto, portando con sé anche un enorme impulso per l’economia locale, per alloggi, ristoranti, attività turistiche e con la creazione di molti posti di lavoro”.

Un grande successo quindi anche per l’azienda italiana, la cui tecnologia ha vinto questa sfida difficilissima in un territorio arduo. La cabinovia attraversa paesaggi bellissimi, e supera boschi, cascate e montagne piene di neve. La zona sciistica di Whakapapa è considerata patrimonio dell’Unesco, ed è considerata montagna sacra dai Maori. Inoltre, la sfida tecnologica di Leitner consisteva anche nel fatto che nell’isola e nella zona è attivo un vulcano, che ha reso indispensabili attenzioni particolari per l’installazione dei 14 sostegni della struttura, a prova di eventuali colate di lahar.

L’impianto di risalita è stato costruito anche in relazione alle avverse condizioni meteorologiche della zona, con venti in cima che raggiungono i 275 km/h. Ogni cabina (ce ne sono 53 in tutto) è stata quindi realizzata con 80 kg di acciaio aggiuntivo, così da renderla stabile al vento. Le cabine hanno ampie vetrate, portasci, impianto audio, sedili in pelle. In totale l’opera ha avuto un costo di 15 milioni di €.
Una volta in cima, al Knoll Ridge Chalet (che è aperto tutto l’anno), potrete gustare le specialità gastronomiche nel ristorante più alto della Nuova Zelanda.