Ricorsi al Tar per la seggiovia di Bolognola

Una nuova disputa si inserisce tra quelle già in atto per la realizzazione della nuova seggiovia di Bolognola. Nasce ora una nuova associazione, “Iniziativa Democratica”, che si affianca all’ente Parco Nazionale dei Sibillini nella sfida giudiziaria tra il Comune e, appunto, il parco.

Come si chiama e quanto costa la nuova seggiovia quadriposto di Bolognola?

La costruzione della nuova seggiovia quadriposto che dovrà sorgere a Pintura di Bolognola sta facendo discutere e non poco tutto il territorio, gli enti e le realtà che vi operano. Per la nuova opera infatti, che si chiamerà Castelmanardo express, sono stati stanziati per il finanziamento ben due milioni di euro, ed il progetto è già stato presentato.

Chi è contrario al nuovo impianto?

Sembrava quindi tutto pronto, almeno sulla carta, ma a rallentare il tutto ci si è messo l’ente Parco Nazionale dei Sibillini, che ha espresso parere negativo sulla costruzione del nuovo impianto. Un parere bello forte, tanto che si è scatenata l’ira del Comune sulla vicenda. Il Sindaco e l’amministrazione hanno quindi deciso di fare ricorso al Tar. Il prossimo 19 luglio in questo senso sarà una data importante per arrivare ad una decisione, perché si terrà l’udienza cautelare di fronte al tribunale amministrativo regionale proprio contro l’Ente che ha espresso parere negativo alla costruzione.

La vicenda in questa sua forma negativa ha preso il via durante la Conferenza dei Servizi che ha indetto la Provincia, proprio per valutare quale impatto ambientale potesse avere la costruzione della nuova seggiovia. In quell’occasione l’ente Parco ha espresso parere negativo perché il nuovo impianto va a sostituire uno già esistente, e quindi a norma di legge non si potrebbe fare. Così la palla passa al Comune, che ha rivisto il progetto chiedendo di far smantellare l’impianto a fune Pintura 2. Ma niente da fare, il parco ha continuato a non concedere il nullaosta.

Ricorsi al Tar per la seggiovia di Bolognola

A questo punto il Comune di Bolognola ha deciso di fare ricorso al Tar, e quindi al momento la valutazione dell’impatto ambientale per la nuova seggiovia si trova congelata a causa della burocrazia.

Jacopo Falà, responsabile del Dipartimento Europa Ambiente ha dichiarato: “Il nostro intervento in giudizio è strettamente legato alla volontà di garantire adeguata tutela alla zona di protezione speciale (Zps) della Gola del Fiastrone e del Monte Vettore e alla zona speciale di conservazione (Zsc) appunto di Monte Castel Manardo, due autentiche oasi ambientali delle Marche da proteggere, che la nuova seggiovia quadriposto voluta dal Comune di Bolognola andrebbe invece a ledere profondamente”.

Come detto, a difesa dell’ente Parco di fronte al Tar, è nata la nuova associazione “Iniziativa Democratica”, la cui presidente Federica Ciciliani, sottolinea la correttezza dell’operato dell’ente Parco: “Abbiamo ritenuto doveroso sostenere la correttezza dell’operato del parco Nazionale dei Monti Sibillini, che sulla scorta di un’istruttoria tecnica e scientifica addirittura arrivata alla fase di livello 2, vale a dire di valutazione appropriata, ha ritenuto la costruzione del nuovo impianto non compatibile con la tutela dell’ambiente nelle aree interessate”.

All’avvocato Andrea Filippini e al suo studio legale, che hanno una pluriennale esperienza in diritto ambientale, è stato affidato il giudizio di fronte al tar.