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Alpinista ferita durante l’arrampicata a Gelagna Alta salvata con l’elicottero – VIDEO

Momenti di paura nel pomeriggio di ieri a Gelagna Alta, nel comune di Serravalle di Chienti (MC), dove una donna è rimasta ferita durante un’arrampicata sulla via “Duri e Osti”, una delle pareti più note della zona.

Secondo quanto riportato, l’alpinista era impegnata nella progressione sul terzo tiro della via quando, intorno alle 16:30, è scivolata riportando un trauma alla caviglia che le ha impedito di proseguire in autonomia.

L’intervento del Soccorso Alpino e dell’elisoccorso regionale

Immediatamente è scattata la macchina dei soccorsi.
Sono intervenute le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico Marche (CNSAS) e i Vigili del Fuoco, ma le condizioni del terreno e la posizione della donna, rimasta bloccata in parete, hanno reso necessario l’intervento dell’elicottero.

È stato quindi attivato l’elisoccorso regionale Icaro 02, decollato per raggiungere la zona di Gelagna Alta. Dal velivolo è stato verricellato un tecnico di elisoccorso del CNSAS, che ha raggiunto la donna, l’ha stabilizzata e recuperata mediante triangolo di evacuazione.

Trasporto all’ospedale di Camerino

Una volta messa in sicurezza, l’alpinista è stata trasportata in elicottero all’ospedale di Camerino per accertamenti sanitari.
Le sue condizioni, secondo quanto riferito, non sarebbero gravi, ma il trauma riportato le ha impedito di concludere la scalata in autonomia.

Il compagno di cordata è riuscito a scendere da solo

Con la donna si trovava anche un compagno di cordata, che è riuscito a scendere autonomamente in corda doppia fino alla base della parete, dove ha incontrato i soccorritori.
Alla base erano già presenti due tecnici del CNSAS e una squadra dei Vigili del Fuoco, che hanno fornito supporto logistico all’operazione di recupero.

Una zona molto frequentata dagli appassionati di arrampicata

La parete “Duri e Osti” di Gelagna Alta è conosciuta tra gli appassionati di arrampicata sportiva per la sua tecnicità e bellezza paesaggistica. Tuttavia, come ricordano spesso gli esperti del Soccorso Alpino, anche le vie più note possono presentare rischi, soprattutto in presenza di condizioni meteorologiche variabili o piccoli errori tecnici.

@corriereadriatico.it

SERRAVALLE DI CHIENTI – Intervento di soccorso in parete per un’alpinista infortunata. I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Marche sono intervenuti nel pomeriggio di oggi in località Gelagna Alta, località di Serravalle di Chienti (provincia di Macerata) per soccorrere un’alpinista precipitata mentre stava scalando la Via “Duri e Tosti”. La donna, impegnata nella progressione sul terzo tiro della via, è scivolata riportando un trauma alla caviglia che le ha impedito di proseguire in autonomia. Il soccorso Attivato l’elisoccorso regionale Icaro 02, sul posto è stato verricellato il Tecnico di Elisoccorso del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, che ha provveduto a raggiungere, stabilizzare e recuperare l’infortunata mediante triangolo di evacuazione. Una volta a bordo dell’elicottero, la donna è stata trasportata all’ospedale di Camerino per gli accertamenti sanitari. Alla base della parete due tecnici del CNSAS hanno atteso il compagno di cordata, sceso nel frattempo in maniera autonoma effettuando una “discesa in corda doppia”. Presenti alla base della parete una squadra di Vigili del Fuoco. soccorso parete alpinista serravalledichienti macerata cnsas vigilidelfuoco marche corriereadriatico

♬ suono originale – Corriere Adriatico – Corriere Adriatico

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Dynastar presenta due collezioni di sci da gara Dynastar Speed Race e Dynastar Race Carve Speed

Fotografia: Florian Monot

La casa francese Dynastar, icona dello sci mondiale con sede ai piedi del Monte Bianco, presenta due nuove collezioni destinate a lasciare il segno: la Dynastar Speed Race e la Dynastar Race Carve Speed.
Due linee pensate per chi vuole velocità, controllo e sensazioni da Coppa del Mondo, racchiuse in sci progettati con materiali innovativi e design audace.

Dynastar Speed Race: potenza e divertimento ad alte prestazioni

La collezione Dynastar Speed Race è stata completamente rinnovata per la stagione invernale 2025/26, portando con sé un approccio più moderno e tecnico al carving sportivo.
Pensata per sciatori intermedi ed esperti, unisce precisione e versatilità grazie al mix perfetto di rocker, sciancratura corta e nucleo Hybrid Core 2.0.

“Mettendo insieme rocker, sciancratura e un raggio corto offrono divertimento e prestazioni mentre il nucleo Hybrid Core 2.0 e la tecnologia Omega assorbono le vibrazioni e migliorano la stabilità.”

Questa serie, ispirata agli sci da slalom della Coppa del Mondo, si distingue anche per il naming originale: ogni modello è identificato da un numero che rappresenta i “watt” che lo sciatore può sprigionare sciandolo al massimo delle sue possibilità.

Modelli e prezzi della gamma Speed

  • Speed 650 – 1.000 € (con attacco): top di gamma, potenza e precisione assolute.

  • Speed 550 – 800 €: equilibrio tra stabilità e maneggevolezza.

  • Speed 450 – 600 €: pensato per chi vuole avvicinarsi alle sensazioni racing.

  • Speed 350 – 500 €: ideale per sciatori dinamici.

  • Speed 250 – 450 €: entry-level sportivo, divertente e accessibile.

Tutti i modelli sfruttano il design Omega per garantire una trasmissione fluida dell’energia e un eccellente controllo torsionale anche su neve dura.

Dynastar Race Carve Speed: la linea ispirata alla Coppa del Mondo

Se la linea Speed è pensata per la versatilità e la performance in pista, la Dynastar Race Carve Speed rappresenta il lato più puro e competitivo del brand.
Il fiore all’occhiello della gamma è lo Speed Omeglass Master SL, uno sci ispirato al modello utilizzato dal campione Clément Noël, vincitore olimpico a Pechino 2022.

“È dedicato agli specialisti del carving, offre tenuta e agilità bilanciate dalla morbidezza e dalla leggerezza del nucleo Hybrid Core 2.0 e del design Omega Ti.”

Per la stagione 2025/26, questo sci si presenta con un restyling grafico completo e una costruzione ancora più reattiva.
Il prezzo parte da 1.125 € (attacco incluso), una cifra che riflette la sua natura di attrezzo racing di alta gamma.

Hybrid Core 2.0: il cuore sostenibile della nuova generazione Dynastar

Uno dei tratti distintivi di entrambe le collezioni è l’adozione del nuovo Hybrid Core 2.0, un’innovazione che unisce prestazioni elevate e sostenibilità ambientale.

Il segreto sta nella disposizione delle fibre di legno su tre assi (longitudinale, verticale e trasversale), anziché nella classica configurazione sandwich.
Questa architettura a “tripla direzione” ha permesso a Dynastar di eliminare materiali compositi come fibre di vetro e collanti, riducendo l’impatto ambientale e migliorando la risposta meccanica dello sci.

La tecnologia Omega e la sua variante Omega Ti completano la struttura, garantendo stabilità torsionale, riduzione delle vibrazioni e un contatto costante con la neve anche a velocità elevate.

Dynastar: oltre 50 anni di eccellenza ai piedi del Monte Bianco

Da oltre mezzo secolo, Dynastar rappresenta un punto di riferimento per lo sci alpino internazionale.
La sua filosofia produttiva unisce artigianalità francese, innovazione e test sul campo condotti in stretta collaborazione con atleti professionisti.

Ogni sci nasce da un processo condiviso che va dall’idea al prototipo, fino ai test su neve, garantendo un risultato finale che unisce tecnicità, leggerezza e piacere di guida.

Perché scegliere le nuove collezioni Dynastar Speed Race e Race Carve Speed

  • Prestazioni elevate: stabilità, reattività e grip ottimale in curva.

  • Sostenibilità: grazie al nucleo Hybrid Core 2.0, Dynastar riduce l’uso di materiali sintetici.

  • DNA racing: progettati con l’esperienza maturata in Coppa del Mondo.

  • Design d’impatto: linee moderne e grafiche accattivanti.

  • Valore competitivo: gamma completa da 450 € a 1.125 €, con attacco incluso.

Conclusione

Con le nuove collezioni Dynastar Speed Race e Dynastar Race Carve Speed, il marchio francese riafferma la sua leadership nel segmento sci da gara e carving sportivo, unendo tecnologia, tradizione e sostenibilità.
Per la stagione 2025/26, Dynastar offre una gamma completa in grado di soddisfare sia i racer più esigenti che gli sciatori esperti in cerca di emozioni autentiche sulla neve.

 

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Monte Prata, procedono i lavori per la nuova seggiovia e laghetto

La montagna marchigiana guarda al futuro. Mentre a Frontignano si procede con la costruzione della nuova cabinovia, anche Monte Prata, nel Comune di Castelsantangelo sul Nera, è protagonista di un importante progetto di rilancio che cambierà il volto della stazione sciistica più alta delle Marche.

Un cantiere strategico per il turismo montano delle Marche

A oltre 1.800 metri di quota, Monte Prata rappresenta da sempre un punto di riferimento per gli amanti dello sci e delle escursioni. Oggi, grazie a un piano di investimenti mirato, la località si prepara a una vera rinascita turistica, puntando su infrastrutture moderne e sostenibili.

È il vicesindaco Giuseppe Capocci a illustrare lo stato d’avanzamento dei lavori:
«Stiamo lavorando su più fronti – spiega l’amministratore -, il nuovo accesso agli impianti e il rifacimento del Nido delle Aquile sono già in fase avanzata. Nei prossimi giorni partiranno i lavori per il laghetto e le vasche interrate, mentre siamo a buon punto con il progetto definitivo della nuova seggiovia biposto».

Si tratta di interventi che rientrano in una strategia di sviluppo complessiva volta a restituire piena funzionalità e attrattività alla stazione sciistica, danneggiata in passato dagli eventi sismici e da anni di fermo.

La nuova seggiovia biposto: un passo decisivo per il rilancio

La nuova seggiovia biposto di Monte Prata rappresenta il cuore del progetto. Il suo completamento permetterà di migliorare l’accessibilità alle piste e di rendere più fluida la fruizione dell’intero comprensorio sciistico, favorendo un incremento dei flussi turistici sia invernali sia estivi.

Parallelamente, il nuovo accesso agli impianti garantirà una logistica più efficiente per visitatori e sciatori, con un percorso di ingresso completamente rinnovato e studiato per agevolare l’afflusso anche nei periodi di alta stagione.

Un laghetto artificiale per sostenibilità e innevamento programmato

Elemento chiave dell’intervento è anche la realizzazione di un laghetto artificiale con vasche interrate, destinato a supportare l’innevamento programmato e a migliorare la gestione idrica dell’area.
Come sottolinea Capocci:
«A breve partirà la realizzazione del laghetto e delle vasche interrate, mentre il progetto definitivo della nuova seggiovia biposto è ormai a buon punto».

Questa infrastruttura garantirà non solo una stagione sciistica più lunga e costante, ma anche una maggiore sostenibilità ambientale, consentendo di ridurre i consumi idrici e ottimizzare le risorse locali.

Oltre lo sci: riqualificazione delle strutture e turismo a 360 gradi

Non solo impianti sportivi. L’amministrazione comunale di Castelsantangelo sul Nera ha avviato anche un programma di riqualificazione delle strutture ricettive, volto a migliorare la qualità dell’accoglienza e dell’esperienza turistica.

«La nostra amministrazione crede fermamente nello sviluppo e nella fruizione della stazione a 360 gradi», ribadisce Capocci.
L’obiettivo è quello di proporre Monte Prata come meta montana fruibile tutto l’anno, capace di attrarre escursionisti, sportivi e famiglie grazie a un’offerta moderna, accessibile e integrata con il territorio della Valnerina marchigiana.

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Nuova cabinovia di Frontignano: l’elicottero in azione per issare i piloni

Il sogno di riportare in vita il comprensorio sciistico di Frontignano, nel cuore dei Monti Sibillini, si fa sempre più concreto. Venerdì 10 ottobre si è svolta un’operazione spettacolare e di grande valore simbolico: l’elicottero Super Puma della ditta Heli Austria è entrato in azione per issare i primi sei piloni della nuova cabinovia Frontignano-Cornaccione, destinata a rivoluzionare il turismo montano di Ussita.

L’intervento, realizzato in massima sicurezza con il coordinamento della Doppelmayr e la collaborazione delle imprese Cagnini Costruzioni e RopeExpert, ha permesso il posizionamento dei sostegni più critici dell’impianto, situati nella zona più ripida e difficile da raggiungere con i mezzi tradizionali.

“Un’operazione molto complessa e realizzata nella massima sicurezza, a cui hanno partecipato tecnici altamente qualificati” ha spiegato Martin Zanluchi, responsabile del progetto per Doppelmayr.
“Oggi siamo riusciti a montare i sostegni più critici di questo impianto nella zona più ripida, dove non potevamo accedere con nessun mezzo di sollevamento. Abbiamo collaborato con la ditta Heli Austria, che ci ha prestato il servizio con il loro elicottero Super Puma, con il quale abbiamo trasportato, montato e fissato tutti questi sostegni… La giornata è riuscita perfettamente, il tempo ci è andato a favore, nonostante un po’ di vento a inizio lavori e siamo riusciti a fare tutto come da programma.”

L’elicottero Super Puma protagonista dei lavori

Il Super Puma, elicottero di grande potenza, è stato il vero protagonista della giornata. Nel corso delle operazioni ha trasportato piloni del peso fino a 3.500 kg, posizionandoli con precisione millimetrica.
Parallelamente, ha contribuito anche alla bonifica ambientale dell’area, rimuovendo i rottami delle vecchie seggiovie “Cornaccione”, “Selvapiana” e “Ginepro”, oltre allo skilift della Val di Bove. I materiali smantellati sono stati portati via per essere lavorati e riciclati, segnando la fine definitiva degli impianti obsoleti che per anni avevano caratterizzato il paesaggio.

L’attenzione alla sostenibilità è stata uno dei cardini dell’operazione: i tecnici sono scesi a piedi lungo le linee per ridurre al minimo l’impatto sul territorio, dimostrando come la nuova cabinovia di Frontignano rappresenti non solo un’opera infrastrutturale, ma anche un modello di turismo montano sostenibile.

Caratteristiche tecniche dell’impianto Frontignano–Cornaccione

La nuova cabinovia a 10 posti, denominata “Frontignano–Cornaccione”, collegherà quota 1.350 metri con la vetta del Cornaccione a 1.909 metri, su un tracciato lungo 2.069 metri e con un dislivello di 558 metri.
Sarà composta da 49 cabine e potrà trasportare 1.200 persone l’ora, con possibilità di incremento fino a 1.800.
Il tempo di percorrenza sarà di 7 minuti e 35 secondi.

Progettata con tecnologie di ammorsamento automatico, l’infrastruttura garantirà accessibilità a tutti: sarà infatti in grado di trasportare biciclette, carrozzine e persone con disabilità, rendendo la montagna fruibile 365 giorni l’anno, anche nei mesi estivi.

Un investimento strategico per il turismo dei Sibillini

Il cantiere della cabinovia Frontignano è stato inaugurato ufficialmente il 12 luglio, alla presenza del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, del Commissario alla Ricostruzione Guido Castelli, del Presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino Alessandro Gentilucci, e del Sindaco di Ussita Silvia Bernardini.

L’investimento complessivo ammonta a circa 17 milioni di euro, finanziato da:

  • 13,1 milioni provenienti dal PNC complementare al PNRR,

  • 3,7 milioni tramite l’Ordinanza 109 del Decreto USR,

  • 499 mila euro dal bilancio comunale di Ussita.

L’intervento non si limita alla realizzazione dell’impianto: comprende anche la riqualificazione dell’area del Canalone, la rimozione definitiva delle vecchie seggiovie e la valorizzazione del contesto paesaggistico circostante.

“Una giornata storica per Ussita e per i Sibillini”

«È una giornata storica per il nostro paese – ha detto Silvia Bernardini, sindaco di Ussita –.
Oggi l’emozione di vedere finalmente prendere forma un progetto in cui crediamo fortemente è stata indescrivibile. Un progetto a lungo termine per riportare Ussita ad essere il centro dinamico e vitale dei suoi momenti migliori. Come tutti i grandi programmi, nella fase iniziale è difficile da comprendere per chi non lo conosce a fondo e forse genera molta confusione.
Ma siamo convinti che recuperare le nostre montagne, liberandole di tanti impianti impattanti e nel contempo realizzando un impianto non essenzialmente legato allo sci, anzi fruibile tutto l’anno da tutti, ci possa permettere di destagionalizzare e potrà consentire ai nostri giovani e a chi vorrà crederci di costruirsi un futuro restando nel proprio luogo di nascita».

Le parole del sindaco sottolineano il valore identitario e sociale dell’opera, che non è solo un’infrastruttura turistica, ma un simbolo di rinascita per un territorio duramente colpito dal sisma del 2016.

Un modello di turismo sostenibile per l’Appennino

Anche il Commissario Guido Castelli ha evidenziato l’importanza del progetto:
«La nuova cabinovia è un’opera moderna e sostenibile, frutto di un lungo lavoro di squadra finalizzato a realizzare un nuovo modello di turismo montano. Un modello che, prendendo atto della crisi climatica, genera valore grazie a un Appennino che per dodici mesi all’anno si offre ad escursionisti, famiglie, persone con disabilità e sportivi».

Il nuovo impianto rappresenta un cambio di paradigma: dalla dipendenza stagionale dello sci a un turismo di montagna quattro stagioni, accessibile e rispettoso dell’ambiente.
L’obiettivo è quello di destagionalizzare l’offerta turistica dei Sibillini e garantire nuove opportunità di lavoro nelle aree interne delle Marche.

Da dicembre 2026 si tornerà a sciare sul tetto delle Marche

“Da dicembre 2026 torneremo a sciare sul tetto delle Marche e a godere della montagna tutto l’anno” – scrive il gruppo Frontignano360 sui social, celebrando il traguardo raggiunto con entusiasmo e partecipazione.

L’impianto Frontignano–Cornaccione sarà una delle cabinovie più moderne dell’Appennino centrale, e la sua entrata in funzione segnerà un punto di svolta per la rinascita di Ussita e di tutto il comprensorio sciistico.
La nuova infrastruttura permetterà di raggiungere in pochi minuti il Rifugio Cornaccione, punto panoramico d’eccellenza sul massiccio dei Monti Sibillini, e di vivere esperienze outdoor durante tutto l’anno, tra sport, escursionismo e turismo naturalistico.

Un’opera che unisce tecnologia, sicurezza e rispetto ambientale

Il lavoro di Doppelmayr e Heli Austria ha mostrato un altissimo livello di ingegneria e coordinamento: trasportare e montare piloni del peso di 3,5 tonnellate con un elicottero richiede precisione, competenza e condizioni meteo ideali.
Il successo delle operazioni di ottobre segna il completamento di una fase fondamentale del progetto, aprendo la strada al montaggio delle stazioni a valle e a monte e ai successivi collaudi.

Oltre al valore tecnico, l’intervento dimostra una profonda attenzione ecologica: i materiali dismessi vengono recuperati, i cantieri sono progettati per ridurre al minimo l’impatto ambientale e i montatori si muovono a piedi lungo le linee, in sintonia con la filosofia di una montagna pulita e sostenibile.

FAQ – Domande frequenti sulla nuova cabinovia Frontignano

Quando sarà completata la cabinovia Frontignano?
Il termine dei lavori è previsto entro dicembre 2025, con l’apertura al pubblico entro la stagione invernale 2026.

Quante persone potrà trasportare la cabinovia?
La capacità massima è di 1.200 persone l’ora, espandibile a 1.800.

Da dove parte la cabinovia?
La stazione di partenza è a Frontignano (quota 1.350 metri) e arriva al Cornaccione (1.909 metri).

L’impianto sarà utilizzabile anche d’estate?
Sì, sarà accessibile tutto l’anno e potrà trasportare biciclette, carrozzine e persone con disabilità.

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Prati di Tivo e Prato Selva: Teramo punta a una gestione stabile e duratura

Prosegue in Abruzzo il percorso istituzionale che porterà alla definizione della nuova gestione delle ski area di Prati di Tivo e Prato Selva, due storiche stazioni sciistiche della provincia di Teramo, ferme ormai da tempo.

Con una recente sentenza della Corte d’Appello, la società Gran Sasso Teramano (GST) è tornata nel pieno possesso degli impianti di risalita situati sul versante teramano del Gran Sasso. La decisione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dall’imprenditore Marco Finori, riaprendo di fatto il capitolo sul futuro delle due località montane.

Il presidente della Provincia di Teramo, Camillo D’Angelo, ha incontrato i liquidatori Giorgio D’Ignazio, Piergiorgio Passerini e Valerio Ferro per una prima analisi delle possibili azioni da intraprendere.

Secondo quanto dichiarato:

“Riprendiamo il discorso esattamente dove si è interrotto a giugno scorso – dichiara il Presidente – chiederemo subito il rilascio bonario dei beni e faremo tutto quanto necessario, dalle manutenzioni ordinarie a quelle straordinarie, per rendere utilizzabili gli impianti.”

Gran Sasso Teramano torna alla guida: la sentenza e le prospettive

La gestione degli impianti di Prati di Tivo e Prato Selva torna quindi ufficialmente alla Gran Sasso Teramano, in seguito alla sentenza della Corte d’Appello che ha confermato la decisione di primo grado.

“Prendo atto con soddisfazione della decisione della Corte d’Appello che in seduta collegiale non ha confermato il precedente provvedimento rilasciato questa estate dal giudice monocratico.
Questa volta nel contraddittorio delle parti si è tornati a confermare la sentenza di primo grado.
Al di là degli ineludibili aspetti giuridici di una vicenda che risulta incomprensibile alla maggior parte dei cittadini rimane il fatto che occorrerà attendere il giudizio di merito, il 16 dicembre: una data spartiacque dalla quale, bisogna dirlo con serietà, non si può prescindere prima di assumere una qualsiasi decisione.”

L’appuntamento del 16 dicembre sarà infatti determinante per il futuro delle due stazioni sciistiche: da quella data dipenderanno le prossime decisioni sulla riapertura e sulla struttura definitiva della gestione.

Verso una gestione professionale e duratura delle ski area teramane

Come si legge nella nota ufficiale della Provincia:

“Bisogna cambiare completamente registro e approccio a tutta la materia riguardante il turismo della montagna che non è solo Prati di Tivo ma anche Prato Selva. Bisogna liquidare i debitori e GST e trovare una formula di gestione di tipo altamente professionale e imprenditoriale, duratura nel tempo. A noi Enti spetta il compito di costruire la cornice progettuale, il sostegno alla promozione turistica, il rafforzamento istituzionale all’interno del quadro regionale. Ora, nelle more del giudizio di merito, valuteremo con la GST e gli altri soci i passi necessari per consentire la riapertura degli impianti.”

Questo passaggio chiarisce la volontà di adottare un nuovo modello di governance, fondato su professionalità, continuità e sostenibilità economica.
L’obiettivo è duplice: restituire operatività agli impianti e rilanciare il ruolo di Prati di Tivo e Prato Selva come cuore del turismo montano della provincia di Teramo e dell’intero Abruzzo.

Prati di Tivo e Prato Selva: due stazioni complementari per il turismo del Gran Sasso

Le due località, situate ai piedi del Gran Sasso d’Italia, rappresentano un patrimonio naturale e turistico di grande valore per l’Abruzzo.

  • Prati di Tivo è la stazione più nota e frequentata, con impianti moderni e piste adatte a ogni livello di sciatore, oltre a percorsi per escursioni e arrampicate estive.

  • Prato Selva, immersa nei boschi del versante montano teramano, è invece storicamente apprezzata per la tranquillità, gli itinerari naturalistici e le sue potenzialità come polo turistico quattro stagioni.

La prospettiva, ora, è quella di una gestione integrata che valorizzi entrambe le località sotto un’unica visione strategica, in grado di attrarre investimenti, migliorare i servizi e rafforzare la promozione territoriale.

Teramo e il rilancio della montagna abruzzese

La Provincia di Teramo ribadisce il proprio impegno a riorganizzare l’intero comparto turistico montano, creando una rete coordinata che includa anche le realtà del Gran Sasso, della Laga e dell’area limitrofa.
Un piano che punta a:

  • rendere operativi gli impianti di risalita,

  • garantire manutenzione costante e sicurezza,

  • definire modelli di gestione sostenibili nel tempo,

  • e promuovere l’Abruzzo montano come meta turistica di qualità.

“Non si tratta di trovare piccoli aggiustamenti – ha sottolineato D’Angelo – bisogna cambiare completamente registro e approccio a tutta la materia riguardante il turismo della montagna.”

Un messaggio chiaro: per rilanciare Prati di Tivo e Prato Selva, serve una gestione solida, professionale e di lungo periodo, capace di garantire continuità e valorizzazione delle risorse del territorio.

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Solda, apertura stagione sciistica 2025/2026 prevista per il 25 ottobre

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La località alpina di Solda si appresta, come da tradizione, ad essere tra le prime in Italia ad aprire le piste per la stagione invernale. L’apertura stagione sciistica 2025/2026 è fissata per il 25 ottobre, con decisioni precise sull’attivazione degli impianti in funzione delle condizioni nevose sul ghiacciaio e su tutta l’area sciistica.

Solda: il contesto e la ski area

Situata nel cuore del gruppo dell’Ortles, all’interno del Parco nazionale dello Stelvio, Solda (in tedesco Sulden) è una stazione di montagna di grande richiamo, apprezzata per l’affidabilità della neve e le altitudini elevate.

La ski area di Solda offre circa 44 km di piste, con dislivelli che si estendono tra i 1.900 e i 3.250 metri di quota.

Durante le stagioni, l’area è operativa da fine ottobre fino all’inizio di maggio, grazie al posizionamento su ghiacciaio e all’altitudine che garantiscono condizioni nevose stabili anche nelle prime e ultime fasi dell’inverno.

L’area a monte, servita dalla funivia in due tronchi, offre ampi tracciati in campo aperto, tutti ben sopra i 2.600 metri, perfetti per chi desidera sciare sin dall’inizio della stagione.

Con l’avanzare dell’inverno, si attiveranno progressivamente anche le piste dai due versanti della vallata, servite dalle cabinovie Rosim e Pulpito su un lato, e dalle seggiovie Orso e De Alpes sull’altro.

Apertura stagione sciistica 2025/2026: cosa sapere

Data e condizioni

L’apertura ufficiale per la stagione invernale è prevista per il 25 ottobre 2025. In quella data, in base alle condizioni della neve sul ghiacciaio e nei settori alti, si deciderà quali piste e impianti saranno attivi sin da subito.

Sempre da fonti ufficiali, la funivia di arroccamento dovrebbe essere uno degli impianti inizialmente operativi.

Secondo il portale SkiResort.it, la stagione 2025/2026 per la Val di Solda è prevista dal 25.10.2025 al 03.05.2026.

Prezzi skipass e abbonamenti stagionali

I prezzi annunciati per la fase d’inizio stagione (da 25 ottobre) sono i seguenti:

  • Adulto: 51 €

  • Senior (nati dal 1962 in poi): 47,50 €

  • Junior (nati 2008–2010): 38 €

  • Bambini (nati 2011–2019): 23,50 €

  • I bambini nati nel 2020 e successivi sciano gratuitamente se accompagnati da un adulto con skipass.

Per lo skipass stagionale, i costi previsti sono:

  • Adulti: 655 €

  • Senior: 595 €

  • Junior: 495 €

  • Bambini (2011–2019): 295 €

Sono inoltre previste scontistiche per famiglie e gruppi, sia per lo skipass giornaliero che per l’abbonamento stagionale. (Testo inalterato)

Queste tariffe per l’inizio/fuori stagione sono confermate da fonti ufficiali di Bergfex: per il 2025/26, nella fase inizio/fuori stagione, gli skipass partono da 51 € per adulti, 47,50 € per senior, 38 € per junior e 23,50 € per bambini.

Impianti e piste: cosa è già pronto e cosa verrà attivato

Durante l’apertura iniziale, non tutte le piste e gli impianti saranno operativi: molto dipenderà dalla copertura nevosa e dai preparativi tecnici sulle aree alte. (dal testo originario “In base alle condizioni della neve, si deciderà quali impianti aprire il 25 ottobre oltre alla funivia.”)

Nelle fasi successive dell’inverno, l’offerta si estenderà progressivamente ai versanti laterali serviti da Rosim, Pulpito, Orso e De Alpes.

È importante sottolineare che l’area sciistica principale si sviluppa su neve glaciale e a quote elevate, garantendo spesso pista percorribile già nelle prime aperture, situazione rara rispetto ad altri comprensori meno alti.

Vantaggi e peculiarità di Solda per la stagione 2025/2026

  • Neve garantita: grazie all’altitudine e alla presenza di ghiacciai, Solda è tra le località alpine con la garanzia maggiore di neve anche a fine stagione.

  • Aperture anticipate: come località storicamente tra le prime ad aprire le piste, Solda attira appassionati decisi a sciare fuori stagione. (dal testo originario e da articoli)

  • Varietà di piste & ghiacciaio: l’area offre piste di diversa difficoltà e settori in alta quota, ideali per sciatori esperti e anche per chi cerca superfici tecniche.

  • Posizione panoramica: immersa nel gruppo dell’Ortles, con viste mozzafiato su 14 vette sopra i 3.000 metri.

  • Attività complementari: oltre allo sci, Solda offre anche snowpark, boardercross, sci alpinismo e zone per freeride, ampliando l’offerta per gli appassionati di sport invernali

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La Thuile si rinnova: in arrivo la nuova cabinovia e tanti aggiornamenti per l’inverno 2025/2026

Nel comprensorio Espace San Bernardo (La Thuile) fervono i preparativi per la nuova stagione sciistica, che prenderà il via sabato 29 novembre 2025 e si concluderà domenica 12 aprile 2026. Un lungo inverno di emozioni e neve senza confini, tra Valle d’Aosta e Savoia, uniti da un unico skipass internazionale che permette di sciare liberamente in due nazioni, senza interruzioni.

152 km di neve e libertà

Con i suoi 152 chilometri di piste perfettamente innevate, 82 tracciati di ogni livello e 38 impianti di risalita moderni e veloci, l’Espace San Bernardo rappresenta una delle destinazioni sciistiche più complete e suggestive delle Alpi. Qui il lusso è quello degli spazi, della natura incontaminata e della tecnologia al servizio del comfort, per un’esperienza autentica, modulabile e accessibile a tutti: dai principianti alle famiglie, dagli appassionati ai veri professionisti dello sci.

Tra le piste più iconiche spicca la Franco Berthod (pista n.3), la più impegnativa del comprensorio: con una pendenza massima del 76%, è una delle discese più difficili d’Italia e teatro di due gare di Coppa del Mondo di sci femminile e due di Telemark. Una sfida tecnica e adrenalinica per gli sciatori più esperti, simbolo della vocazione sportiva e internazionale di La Thuile.

Novità e investimenti per la stagione 2025/26

La grande attesa è tutta per la nuova cabinovia Les Suches–Chaz Dura, il cui completamento è previsto per la stagione 2026/27. I lavori, già avviati, stanno procedendo rapidamente: la stazione di valle è quasi terminata, così come la linea e buona parte della stazione intermedia. Per l’inverno 2025/26 la sciabilità sarà garantita dagli impianti esistenti, in attesa che la nuova telecabina sostituisca le seggiovie Le Combe e Chaz Dura.

Nel frattempo, La Thuile continua a investire sulla qualità e la sicurezza. È stata potenziata la linea di innevamento tecnico sulla pista 7, dalla seggiovia Fourclaz fino al rifugio Lo Riondet e all’incrocio con la SS 26, garantendo una migliore percorribilità della pista di rientro anche a inizio e fine stagione.

Sono stati inoltre installati due nuovi pannelli a led informativi nelle aree Chaz Dura e Piccolo San Bernardo, che si aggiungono a quello del Belvedere, per fornire in tempo reale aggiornamenti su meteo, condizioni delle piste e collegamenti internazionali. A valle, presso il piazzale di partenza degli impianti, sarà inaugurato un nuovo centro traumatologico moderno e funzionale. Completano gli investimenti l’acquisto di un nuovo battipista e la riqualificazione della Funslope (pista 11 La Thuile–La Rosière) e del Funcross sotto la seggiovia Plan du Repos, sul versante francese, dove è stato creato anche un suggestivo photopoint panoramico sulla linea della seggiovia des Eucherts.

L’offerta completa dell’Espace San Bernardo

Un comprensorio internazionale che unisce l’eccellenza italiana e quella francese, offrendo un mix unico di sport, divertimento e natura. Ecco cosa rende l’Espace San Bernardo un paradiso per ogni tipo di sciatore:

  • 82 piste: 33 facili, 35 intermedie, 14 difficili

  • 38 impianti di risalita: 1 telecabina, 20 seggiovie, 12 sciovie, 5 tapis roulant

  • 4 piste di sci alpinismo

  • 2 stadi di slalom

  • 1 snowpark e 1 pista di boardercross

  • 2 fun cross area

  • 1 zona freeride securizzata

  • 1 zona snowkite facilmente raggiungibile grazie agli impianti

  • 2 parchi giochi per bambini

A completare l’esperienza, la app gratuita “Espace San Bernardo”, disponibile su iOS e Android, che consente di consultare in tempo reale lo stato di piste e impianti, le webcam, e di acquistare direttamente lo skipass.

Neve, natura e libertà

Grazie al suo microclima unico, l’Espace San Bernardo garantisce una lunga stagione invernale con neve di qualità fino a primavera. Un luogo dove la montagna si vive in modo autentico: tra il silenzio delle vette, la bellezza delle foreste e l’energia delle piste più belle delle Alpi occidentali.

 

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Madonna di Campiglio, tutto quello che c’è da sapere sul numero chiuso piste da sci e nuove regole skipass

Cos’è il “numero chiuso” (o “numero ideale”) e perché nasce

Nelle settimane di massima affluenza la società che gestisce gli impianti introduce un limite massimo giornaliero di presenze con l’obiettivo di ridurre sovraffollamento, code e incidenti, distribuendo i flussi nell’arco della giornata.

“Abbiamo incrociato le risposte delle interviste fatte negli ultimi 10 anni sul grado di soddisfazione dell’ospite” – spiega Bruno Felicetti, direttore generale delle Funivie Madonna di Campiglio – “Si è visto che all’aumentare del numero di persone in pista cala la soddisfazione. Da questa analisi abbiamo cercato di capire come ridurre l’afflusso nelle giornate di punta”.

«Abbiamo incrociato le risposte delle interviste fatte negli ultimi dieci anni sul grado di soddisfazione dell’ospite e si è visto che parallelamente all’aumento del numero di persone in pista cala la soddisfazione».
«Con 10-12mila sciatori la soddisfazione è molto alta, da 12 a 14mila cala, oltre i 15mila il calo è molto vistoso. Da questa analisi abbiamo cercato di capire come ridurre l’afflusso nelle giornate di punta. La scelta è stata fatta nel diminuire il numero degli skipass giornalieri. Si stratta di 15-20 giornate a inverno».

Date e fasce orarie: quando vale il tetto

  • Capodanno: 28 dicembre 2025 – 5 gennaio 2026

  • Carnevale: 15 – 22 febbraio 2026

  • Fascia di picco: 11:00 – 14:00

Per fluidificare l’afflusso è previsto un anticipo dell’apertura degli impianti (vedi “Scia Prima”).

Quante persone possono accedere

Durante i periodi indicati potranno accedere tra 14.000 e 15.000 persone al giorno. Alcune comunicazioni riportano 14.000 fisso, altre 14–15mila. Il conteggio totale include gli abbonati e i plurigiornalieri (≥2 giorni).

Prenotazioni, bollini e prezzi

  • Acquisto anticipato consigliato: garantisce l’accesso nelle giornate calde ed è associato a possibili riduzioni.
    “Chi vorrà assicurarsi l’accesso dovrà prenotare in anticipo, ottenendo così anche una riduzione sul prezzo dello skipass.”

  • Bollini giornalieri:
    Verde = nessuna limitazione • Giallo = skipass ancora disponibiliRosso = esaurito.
    Monitoraggio quotidiano: “Ogni giorno, sarà possibile visualizzare la situazione delle piste da sci. In presenza di bollino verde non saranno previste limitazioni, mentre il bollino giallo segnala il numero di skipass ancora disponibili e il bollino rosso indica l’esaurimento dei posti.”

  • Prezzi: “il limite degli accessi, chiamato “numero ideale” non comporterà aumenti di prezzo.”
    A livello generale:
    “quest’anno l’inflazione è tornata a livelli assolutamente ragionevoli -ragiona Ghezzi- e dunque ci saranno ritocchi assolutamente ragionevoli, saranno attorno al 2-2,5%, a seconda della stazione. C’è però da dire che sfruttando la continua evoluzione della tecnologia, stiamo ampliando gli accordi con i vari operatori per l’utilizzo del bluetooth, di telefoni e smartwatch come skipass. Cosa che contribuirà a fluidificare gli accessi in pista, evitando le code chilometriche. Confermata, ma solo per il Dolomiti Super Ski, la soluzione ‘prima acquisti, meno paghi’ online, così come i prezzi variabili a seconda del periodo per Madonna di Campiglio: “Però è chiaro che se la scelta cade sul 28 dicembre, il prezzo non cambia”.”

Chi è escluso dalle limitazioni operative (ma conteggiato)

  • Skipass stagionali

  • Plurigiornalieri (da 2 giorni in su)

  • Tessere pay-per-use

  • Pedoni sugli impianti dedicati

Come precisato: «rientrano automaticamente nella soglia giornaliera dei 14mila», ma accedono senza restrizioni.

“Scia Prima”, orari e gestione smart dei flussi

“Anche quest’anno torna la proposta “Scia Prima”: nel periodo di Natale e Capodanno (dal 28 dicembre 2025 al 5 gennaio 2026) e di Carnevale (14 al 22 febbraio 2026), gli impianti e le piste apriranno in anticipo rispetto al consueto orario (compatibilmente con le condizioni meteo) con l’intenzione di distribuire meglio le presenze lungo l’arco della giornata.”

“Per distribuire meglio gli arrivi e diminuire la concentrazione di sciatori, è previsto inoltre un anticipo dell’orario di apertura delle piste, che inizieranno a funzionare attorno all’alba.”

Resta operativo il sistema di gestione delle code con rete di telecamere e aggiornamenti in tempo reale su SKI.IT; sono allo studio skipass “smart” per indirizzare verso le zone meno congestionate.

Dove si applica e dimensioni della SkiArea

Il comprensorio Campiglio Dolomiti di Brenta (Madonna di Campiglio, Folgarida, Marilleva, Pinzolo) conta 60 impianti, 155–156 km di piste e 4 snowpark. È in crescita anche il pubblico dell’après-ski.

Contesto: misure anti-overtourism in montagna e città

  • Tre Cime di Lavaredo e Lago di Braies: contingentamento con prenotazione (periodo estivo).

  • Venezia (dal 2024): biglietto d’ingresso; “È stata una misura parecchio discussa, che ha garantito nuove entrate alle casse comunali ma finora non ha raggiunto il suo obiettivo principale: limitare il turismo e rendere la città più piacevole sia per i turisti che per i residenti.”

  • All’estero, pratiche analoghe ad Aspen (USA) e Whistler (Canada).

  • In provincia di Bolzano si valuta una tassa di soggiorno per i cani dei turisti.

Cosa dice la Valle d’Aosta

La Valle d’Aosta non prevede tetti:
«Un limite, quello delle 14mila presenze giornaliere, che viene superato in pochissime giornate dell’anno, l’intento è anche quello di stimolare fin da ora l’acquisto dei ticket»,
«Non basta, volendo fare numero chiuso, tirare giù la serranda: deve seguire anche una tecnica di biglietteria ben precisa. E in alcuni comprensori di confine ci sarebbero difficoltà di gestione, vista l’utenza mista, dall’Italia e dall’estero».


Novità nazionali 2025-2026: impianti, investimenti, sostenibilità

Nuova 3S in Val di Fassa (Col Rodella)
“Si tratta di una sorta di funivia con posti a sedere, particolarmente stabile al vento. Si compone di 18 cabine, ciascuna delle quali può trasportare una trentina di persone, per una portata oraria di 2100 persone.”

Investimenti complessivi
“Siamo intorno ai 300 milioni di euro, fondi messi a disposizione attraverso bandi del ministero del Turismo che hanno consentito di fare molti investimenti sull’Appennino, soprattutto sugli impianti di innevamento. E per noi, la garanzia della neve è fondamentale”.
Questo “garantisce la possibilità di sciare” e “dal nostro punto di vista, significa garantire lavoro per i nostri collaboratori, i nostri operai, i maestri di sci, insomma per tutto il sistema”.

Esempio di logistica green
“A fine agosto è stata inaugurata la ‘funivia delle mele’, credo sia il primo esempio al mondo”. “Serve per trasportare le mele nelle cantine ipogee, cioè sotterranee, che sostituiscono le celle frigorifere. Il che consente un notevole risparmio energetico, sia dalle cantine, che sono raffreddate naturalmente, che dalla funivia, che è alimentata ad energia idroelettrica, dunque rinnovabile, sia dai camion, che vengono tolti dalle strade”. Impatto: la funivia evita 5000 viaggi/anno di mezzi pesanti, con forte riduzione delle emissioni di CO₂. “E’ -conclude- l’ultima novità in ordine di tempo, inaugurata nell’agosto 2025 ed è un esempio incredibile di sostenibilità”.

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In arrivo una nuova linea elettrica per i rifugi e cabinovia a Frontignano di Ussita

È stato approvato il progetto esecutivo per una parte fondamentale degli interventi di ripristino della rete elettrica comunale di Ussita, danneggiata dai terremoti del 2016/2017.
Il decreto dell’Ufficio Speciale Ricostruzione ha autorizzato un contributo di 763.519 euro, previsto dall’Ordinanza commissariale 137 del 2023.

L’intervento prevede la realizzazione di una nuova linea elettrica interrata di media tensione, lunga circa 2.059 metri, essenziale per il futuro funzionamento della nuova cabinovia di Frontignano e per l’alimentazione dei rifugi in quota.

Nuova linea elettrica: dettagli tecnici dell’opera

La nuova infrastruttura collegherà tre cabine di trasformazione:

  • A150 (Cornaccione Vecchio)

  • A310 (Cornaccione Nuovo), che sarà spostata di 24 metri verso valle

  • A160 (Rifugio Cornaccione)

Questa moderna linea elettrica interrata andrà a sostituire l’attuale elettrodotto aereo, ormai obsoleto e utilizzato dai vecchi impianti di risalita. Una volta attivata la nuova rete, la vecchia linea verrà definitivamente smantellata, riducendo l’impatto visivo e ambientale.

Suddivisione dei lavori: due lotti principali

Il progetto si sviluppa in due lotti:

  1. Primo lotto – scavi, rinterro, posa dei cavi e messa a terra

  2. Secondo lotto – allestimento delle cabine, posa degli elettrodotti interrati, spostamento della cabina intermedia e smantellamento della linea aerea

Sono previsti inoltre due tratti di linea elettrica a bassa tensione, necessari per alimentare:

  • la nuova cabinovia di Frontignano di Ussita

  • i rifugi in quota, tra cui il Rifugio Cristo delle Nevi

  • il ponte radio della Protezione Civile

Le dichiarazioni delle istituzioni

«Siamo davanti ad un’opera strategica, non solo per garantire continuità energetica e sicurezza, ma anche per sostenere il rilancio turistico e infrastrutturale del territorio, a partire dalla nuova cabinovia e dai rifugi», ha dichiarato il commissario alla ricostruzione Guido Castelli.

Sulla stessa linea la sindaca di Ussita, Silvia Bernardini:
«Con la nuova linea elettrica interrata e la rimozione della linea aerea a Frontignano di Ussita, continuiamo ad investire su sicurezza e basso impatto ambientale, contribuendo a dare sempre più corpo a un progetto ambizioso e utile all’intero territorio montano».

Un investimento per il futuro dell’Appennino

Questo intervento non si limita a potenziare l’infrastruttura energetica: rappresenta un tassello decisivo per il rilancio turistico di Frontignano e dell’intero territorio di Ussita. La nuova cabinovia e i rifugi alimentati da questa linea elettrica permetteranno infatti di offrire servizi moderni, sicuri e sostenibili, favorendo la ripartenza economica e l’attrattività della montagna dopo i gravi danni del sisma.

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Zuegg, gli chalet sulle piste da sci di Merano 2000

Dormire tra i boschi, affacciarsi al mattino sulle cime innevate e scivolare direttamente con gli sci ai piedi sulle piste immacolate. È questa l’esperienza unica che offrono gli Chalets Zuegg a Merano 2000, nuovi rifugi alpini di lusso a 1.820 metri di quota, dove natura, benessere e comfort si fondono in un soggiorno indimenticabile.

Chalets Zuegg: lusso discreto nel cuore delle Alpi

Gli Chalets Zuegg nascono dall’idea dei proprietari dello Chalet Mirabell 5 stelle di Avelengo, che hanno voluto creare un’alternativa esclusiva per i propri ospiti: un luogo dove pace e raffinatezza incontrano la bellezza autentica della montagna altoatesina.

La struttura si compone di cinque chalet alpini:

  • tre chalet indipendenti da 100 mq, ideali per chi cerca privacy e spazi ampi;

  • Zuegg Loft da 72 mq e Mountain Loft da 32 mq, situati sopra il ristorante principale, perfetti per coppie o piccoli gruppi.

Ogni chalet combina il design alpino contemporaneo con il massimo del comfort:

  • cucina attrezzata,

  • terrazza privata con vista sul Monte Ivigna,

  • sauna esclusiva,

  • hot tub panoramico immerso nella natura.

E ogni mattina, ad attendere gli ospiti, un box colazione personalizzato con i migliori prodotti locali selezionati con cura.

Ski-in Ski-out: dormire sulle piste da sci di Merano 2000

Uno dei punti di forza degli Chalet Zuegg a Merano 2000 è la posizione strategica direttamente sulle piste. Grazie alla formula ski-in ski-out, si può agganciare gli sci fuori dalla porta e scendere subito lungo le discese del comprensorio.
Un privilegio raro che rende queste baite il sogno di ogni sciatore, ma anche di chi ama semplicemente vivere la montagna in modo autentico.

La sera, quando la neve riflette la luce della luna e gli chalet si accendono di calore, resta solo da godersi il silenzio del bosco e la magia di un rifugio intimo, perfetto per coppie, famiglie e gruppi di amici.

Il Ristorante Zuegg: sapori altoatesini tra tradizione e creatività

Parte integrante del complesso è il Ristorante Zuegg, aperto anche agli esterni e molto amato dagli sciatori di Merano 2000.
Dalle 11 alle 17 la cucina propone piatti caldi della tradizione altoatesina, rielaborati con creatività dallo chef e preparati con ingredienti freschi, stagionali e sostenibili.

Chi desidera, può richiedere anche il servizio takeaway per gustare i sapori del ristorante direttamente nello chalet, sia a pranzo che a cena (entro le ore 17).

Esperienze esclusive: brunch, tavolate alpine ed eventi privati

Gli Chalets Zuegg non sono solo un luogo dove dormire, ma una vera e propria esperienza. Tra le proposte più originali troviamo:

  • Brunch & Beats: colazione di montagna con musica dal vivo e prodotti locali;

  • Almtavolata: conviviali tavolate alpine dove condividere piatti tipici, risate e storie;

  • Eventi privati su misura: dalle feste di compleanno ai team building, fino ai matrimoni immersi tra le vette, ogni occasione diventa indimenticabile.

Prezzi e disponibilità

Gli Chalets Zuegg di Merano 2000 saranno disponibili a partire dal 20 dicembre 2025.
Le tariffe partono da €190 a notte per persona, un investimento che ripaga con un’esperienza di montagna irripetibile, tra lusso discreto, benessere e natura incontaminata.

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