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I migliori casinò vicino alle località sciistiche

I migliori casinò vicino alle località sciistiche

Da sempre la montagna ed i casinò vanno di pari passo, nel senso che nelle maggiori località sciistiche è possibile trovare anche strutture di divertimento davvero importanti. In giro per il mondo ci sono molte opportunità per chi ama la montagna ed i casinò.

In questo articolo andremo a scoprire quali sono i migliori casinò vicino alle stazioni sciistiche. Molte località invernali infatti, ospitano anche una ricca offerta di strutture per il gioco d’azzardo e di intrattenimento, a due passi dalle piste da sci e dal meglio che lo sport invernale può offrire. Purtroppo nessuna delle località che vi presenteremo in questo articolo si trova in Italia, ma resta comunque il fatto che è possibile arrivarci senza grosse difficoltà.

Ecco quindi i migliori casinò vicini alle località sciistiche.

Megève, Francia

Nel sud-est della Francia si trova Megève, una località tranquilla e molto affascinante. Questa zona offre molte opportunità per chi ama il freeride ma anche moltissime piste battute. Oltre 400 km di neve fresca su cui sciare vicini ad un resort bellissimo, valutato con ben 4 stelle. A valle l’altitudine è di 1050 metri, mentre il punto più alto è di 2350 metri, dove il panorama è davvero mozzafiato. Chi scia può percorrere oltre 1300 metri in discesa e scegliere tra 188 percorsi adatti ad ogni livello. Il resort è davvero particolare e diverso dagli altri soprattutto per la sua architettura, con strutture bellissime in legno che danno l’impressione di trovarsi nelle località del nord Europa, nei paesi di Babbo Natale. Vicino al resort si trova il casinò di Megève, che si adatta benissimo a queste atmosfere, progettato in stile antico e rustico. Un luogo popolare dove i giocatori arrivano da tutto il mondo, per godere delle decine di slot machine e dei giochi da tavolo.

Chamonix, Francia

Per gli appassionati di sport invernali la località di Chamonix è tra le più famose ed amate in Europa. Tra le cose che la rendono nota c’è un’ampia area per le discese estreme e per i fuoripista. Qui si trova la pista più lunga d’Europa, ben 20 km. Oltre le piste poi, la città offre a chi arriva in zona una bella atmosfera di divertimento e di socializzazione, per entrare in contatto con la cultura francese autentica. La stazione invernale di Chamonix è a 4 stelle, ideale per sciatori e riders di livello intermedio e avanzato. Ben 85 piste e 300 ettari di terreno utile per snowboard e sci. La sala da gioco qui ha una lunga storia, visto che è stata fondata all’inizio del XX secolo. Decorata secondo i canoni dello stile Chalet, il casinò ha 52 slot e 7 macchine da video poker.

Davos, Svizzera

La stazione di Davos, in Svizzera, è davvero famosa ovunque per i suoi paesaggi montani, per le infrastrutture di divertimento e per l’intrattenimento che è destinato ad un pubblico di livello medio-alto. Nella città potrete godere di ristoranti, musei, teatri, casinò e molto altro. Una vita notturna e di divertimento che però è molto costosa. Le piste nell’area sportiva sono adatte a sciatori esperti, e l’intera zona a 4 stelle si sviluppa tra gli 810 metri e i 2844 metri. Ben 12 ettari di terreno con 320 km di piste. I tracciati sono 85, per la maggior parte destinate a sciatori esperti o a chi ama lo snowboard. La pista più lunga conta 12 km. Il casinò si trova all’interno dell’Hotel Europe, ed ha tutto ciò di cui i veri giocatori hanno bisogno per divertirsi.

Kitzbühel, Austria

La più grande area dedicata agli sport invernali in tutta l’Austria, con una stazione a 4 stelle che saprà stupirvi con tutte le opportunità che offre. Kitzbuhel si trova ad 800 metri di altitudine ed ha 54 impianti di risalita che possono farvi salire fino a 2000 metri. Sono 567 gli ettari dedicati alle piste, che 68 e promettono bellissime discese. La più lunga è di 8 km. Il casinò in questa località ha 80 slot machine, 15 roulette e 4 tavoli da gioco.

Garmisch-Partenkirchen, Germania

Garmisch-Partenkirchen è un luogo ideale per gli sciatori e per gli snowboarder di tutto il mondo, con lunghe piste, relax ed anche un casinò. I principianti fanno sempre un’ottima scelta venendo in questo luogo, ma anche sciatori e snowboarder esperti non se ne pentono. La città è il luogo ideale per avere a disposizione, oltre agli sport invernali, anche le esplorazioni nella natura, con vari paesaggi unici per gli escursionisti sulla montagna più alta della Germania. Il casinò è il più bello e completo dell’intera zona, con 150 slot e moltissimi giochi da tavolo.

Montbleu, Lake Tahoe, USA

Una delle migliori località sciistiche di tutti gli Stati Uniti, che grazie alla vicinanza con il Nevada offre molti dei più importanti casinò proprio nelle vicinanze. Il Montbleu è uno dei più eleganti, aperto nel 1978 fornisce l’opportunità di chiudere in bellezza le giornate con molti giochi tra cui scegliere. Nel 2015 la struttura è stata ristrutturata con lavori per ben 25 milioni di dollari, che ha ricreato gli ambienti portandoli nel 21° secolo con una sala che contiene i migliori divertimenti della zona vicina al lago. Un ambiente spazioso con ritocchi in blu e oro. Ci sono blackjack, craps, roulette, poker a 3 carte e giochi di slot in abbondanza, un vero e proprio intrattenimento in stile Las Vegas.

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Sci in tv, l’accordo tra Infront e Fisi per i diritti televisivi rinnovato fino al 2026

Ora è ufficiale. Infront e FISI hanno ufficializzato di aver prolungato l’accordo per la gestione esclusiva dei diritti media per le gare di Coppa del Mondo di sci in Italia fino alla stagione 2025/2026. L’accordo avrà chiaramente inizio nella stagione 2021/2022.

La partnership tra queste due realtà dura da oltre vent’anni, e quindi proseguirà anche in futuro. Secondo il nuovo accordo, Infront si occuperà della gestione in esclusiva delle riprese delle gare, della trasmissione e della distribuzione in tutto il mondo delle competizioni che fanno parte della Coppa del Mondo di sci. Nello specifico le gare sono quelle di: Sci Alpino, Combinata Nordica, Sci di Fondo, Salto con gli Sci, Snowboard e Freestyle sancite dalla FIS, incluse le finali di tali competizioni.

L’intervista a Flavio Roda sullo sci in tv

Flavio Roda, presidente della Fisi, ha così commentato: “Il prodotto offerto da Infront nel corso di questi anni è cresciuto costantemente sia sotto il profilo qualitativo che a livello distributivo. Il rinnovo dell’accordo per altre cinque stagioni ci permetterà di dare continuità a un progetto in atto da diverso tempo. Con l’intenzione reciproca di svilupparlo ulteriormente nel prossimo futuro, in un periodo storico in cui gli sport invernali rivestono grande interesse.

Sarà l’occasione per dare ulteriore visibilità alle aziende che sostengono la Federazione e offrire il giusto sostegno economico sia alla stessa FISI sia ai Comitati Organizzatori delle gare. Ringrazio Infront per l’impegno e la passione mostrati finora e che continuerà a mettere in campo per migliorare l’offerta degli sport invernali”.

Nuovi contenuti prodotti da Infront per FISI

Infront poi si impegna anche nella creazione di contenuti specifici che vogliono valorizzare il prodotto dello sport invernale e che lo vogliono espandere in tutto il mondo. Un progetto che quindi punta sulla qualità della produzione ma anche sulla grande qualità della distribuzione.

Bruno Marty, Senior Vice President Pro Sports di Infront Group e Presidente di Infront Italy, ha invece commentato: “La partnership con FISI è per noi strategica ed era fondamentale poter contare su un accordo di lunga durata. Onde poter valorizzare al meglio il prodotto sport invernali, sia dal punto di vista della produzione, sia della distribuzione. Grazie alla nostra capacità di innovazione. E alle nostre competenze di organizzazione eventi, produttive e digitali, siamo in grado di offrire ai nostri partner un prodotto di altissima qualità. Con una capacità di diffusione su larga scala, con l’obiettivo di raggiungere un pubblico sempre più ampio”.

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Bruncu spina, con la seggiovia attiva si potrà sciare in Sardegna?

Gli impianti di risalita del comprensorio sciistico del Bruncu Spina necessitano sicuramente di alcuni interventi di ammodernamento e di miglioramento. In quest’ottica, Regione e Comune di Fonni hanno fatto il punto sugli interventi già in essere ma anche sulla riqualificazione della struttura dello Sporting Club del Monte Spada. Il punto è stato fatto in un incontro all’assessorato ai Lavori Pubblici.

Tempi di collaudo delle seggiovia di Bruncu Spina

La richiesta del Comune è stata fatta dalla sindaca Daniela Falconi, la quale ha chiesto di accelerare le procedure. In particolare “i tempi di collaudo della seggiovia già oggetto di un finanziamento di 5 milioni di euro”. L’obiettivo è che l’infrastruttura sia pronta per la prossima stagione invernale.

Il titolare dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, si è detto pronto ad iniziare l’intervento e pronto a mettere le risorse “in primis nella strada di accesso all’area delle piste, con allargamento della carreggiata e punti di sosta per evitare il congestionamento di auto nei periodi di forti nevicate, per le quali è stato già stanziato un milione”.

Riguardo lo Sporting Club invece, sarà il Comune che ne deciderà la destinazione d’uso, e l’assessorato si è reso comunque disponibile a finanziare i lavori urgenti per fermare lo stato di decadimento della struttura, che rischia di renderla non più utilizzabile ed appetibile. Il Comune dunque si occuperà della progettazione definitiva e poi chiederà il finanziamento per la rimozione dell’amianto della copertura. La stima economica dell’intervento è di 500.000 €.

Frongia ha poi proseguito affermando che: “Il comprensorio sciistico del Bruncu Spina rappresenta l’unico comprensorio sciistico della Sardegna e come tale va valorizzato perché funga sempre più da attrattore. La Regione è pronta ad accompagnare l’amministrazione comunale di Fonni nel processo di riqualificazione delle opere che possono fungere da volano al turismo invernale mettendo a disposizione, oltre alle risorse necessarie, le competenze degli uffici tecnici”.

Lo scorso anno l’Assessore al Turismo Gianni Chessa aveva fatto un sopralluogo insieme all’Assessore all’Ambiente Gianni Lampis. Chessa ha commentato: “Il Bruncu Spina deve sempre di più divenire il polo attrattivo del turismo invernale della Sardegna, ma perché questo avvenga servono servizi adeguati, l’accesso all’infrastruttura e la riqualificazione di tutte le opere rientrano tra questi. La tutela dell’ecosistema e lo sviluppo economico legato al turismo devono essere la priorità”.

Quando sarà pronta la seggiovia di Bruncu Spina?

La nuova seggiovia dovrebbe comunque essere pronta per la prossima stagione invernale. Il milione di euro già stanziato dalla Regione sarà impiegato per la strada di accesso all’area delle piste, l’allargamento della carreggiata e per i punti di sosta affinché non vi sia più congestionamento delle auto nei periodi di forti nevicate. Insomma i nuovi impianti saranno un vero e proprio punto di riferimento per tutto il territorio regionale, e si punta ad interventi che migliorino l’accessibilità dell’intera struttura sciistica, volano turistico per la Sardegna intera nel periodo invernale. Si attendono ora ulteriori sviluppi sulla vicenda, che i fondi vengano sbloccati e che finalmente i lavori possano trovare una loro conclusione in tempi accettabili, per regalare a turisti, appassionati e sciatori una grande gioia nel fruire di questo impianto.

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Aprica Corteno Golgi in arrivo la pista da sci in notturna più lunga d’Europa

La pista da sci in notturna più lunga d'Europa - Credits pagina Facebook Baradello 2000 ski area
La pista da sci in notturna più lunga d'Europa - Credits pagina Facebook Baradello 2000 ski area

Il comprensorio sciistico di Aprica, precisamente nella ski area di Corteno Golgi, ha in serbo una grande sorpresa per tutti i turisti e per tutti gli appassionati di sci. Per la prossima stagione invernale, infatti, ecco che sarà inaugurata una nuovissima pista da sci in notturna.

La pista da sci in notturna più lunga d’Europa verrà inaugurata ad Aprica (Corteno Golgi ski area)

La nuova pista di Corteno Goldi ad Aprica, avrà delle caratteristiche che la renderanno unica. Intanto sarà innevata completamente con innevamento artificiale, e poi sarà anche illuminata in notturna. Sarà la pista da sci in notturna più lunga d’Europa con queste caratteristiche.

Quando verrà inaugurata? Come si chiamerà? Scopri tutte le caratteristiche del tracciato!

L’inaugurazione è prevista per il 5 dicembre, ma i lavori sono chiaramente già iniziati da tempo. La pista sarà la Super Panoramica del Baradello. Ci saranno posizionati ben 300 pali per l’illuminazione in notturna, per tutta la lunghezza del tracciato, cioè oltre 5,5 km.

Le fasi della costruzione hanno avuto un’accelerata nel corso del lockdown, quando la Baradello 2000 Spa ha stipulato un contratto con la Sea Spa di Eni. Lorenzo Sangiani, Presidente della Baradello 2000 Spa, ha dichiarato al quotidiano Il Giorno: “Il contratto con la Sea prevede che l’impianto sia di loro proprietà e noi come Baradello 2000 Spa paghiamo loro un canone annuale. Dopo 10 anni “riscatteremo” l’impianto che sarà nostro. Il Comune e la Provincia ci sono sempre stati vicini e lo saranno anche questa volta ma contiamo di riuscire a “riscattare” anche prima questo impianto di illuminazione reperendo fondi da enti e da vari bandi”.

Una bellissima notizia insomma per tutta la provincia, visto che il nuovo tracciato promette di essere una vera e propria attrazione invernale che richiamerà migliaia di turisti e sciatori sia da tutta Italia che dall’estero. Dovrebbe essere aperta inizialmente due giorni a settimana, con orario dalle 19.30 alle 20 e dalle 22.30 alle 23. Tre ore per godersi la bellissima neve sotto un cielo stellato.

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Roccaraso, cabinovia Pallottieri Leitner costruita nel più grande comprensorio sciiistico del centro Italia

In provincia dell’Aquila si trova la località sciistica di Roccaraso, situata precisamente nell’Alto Sangro. Ben 100 km complessivi di piste che fanno di Roccaraso il più grande comprensorio sciistico del Centro Italia, che comprende anche le località di Rivisondoli e Pescocostanzo. Ora proprio a Roccaraso (zona Aremogna), a quota 1236 metri, LEITNER ropeways sta realizzando una nuova funivia chiamata Pallottieri, che si comporrà di cabine ognuna da 10 passeggeri.

L’azienda nel 2016 aveva realizzato, sempre a Roccaraso, altre due cabinovie. Ora ecco un nuovo lavoro nella località rinomata del centro Italia, meta preferita per gli amanti della montagna e degli sport invernali. Il nuovo impianto andrà a sostituire la vecchia e storica seggiovia Pallottieri.

A Roccaraso la stagione si è purtroppo dovuta concludere in anticipo la scorsa primavera (cosa avventa in molti altri impianti italiani), ma la programmazione degli investimenti è andata comunque avanti, e fa parte di una più ampia strategia di modernizzazione che ha intrapreso la società che gestisce gli impianti nella zona. I lavori quindi sono al momento a pieno regime, e la nuova funivia sarà ultimata ad inizio autunno, e poi a dicembre sarà messa in funzione.

Il nuovo impianto di Roccaraso si chiamerà GD10 Pallottieri, e consentirà di aumentare sensibilmente la capacità di trasporto. Il viaggio sarà poi più sicuro, soprattutto per la grande quantità di bambini che ogni anno visitano la zona. Le cabine Diamond 10 sono pensate per offrire ai viaggiatori un notevole comfort per tutta la lunghezza del tracciato. Sono poi progettate per avere una maggiore stabilità al vento, tanto che sono state rafforzate con un peso aggiuntivo di 100 kg. La stazione a monte, poi, è stata avvolta in una costruzione speciale, che protegge dalle eventuali condizioni meteo avverse e favorisce un approdo più comodo. Le cabine sono immagazzinate direttamente negli edifici della stazione.

Come dicevamo, la società che gestisce gli impianti di Roccaraso, la Sifatt (Impianti funiviari Aremogna Toppe del Tesoro Srl), già da alcuni anni guarda al futuro ed è impegnata in un’opera di totale modernizzazione delle strutture del comprensorio sciistico. Mauro Del Castello, CEO di Sifatt ha dichiarato: “Questa è già la quinta cabinovia che costruiamo in zona. Per il nostro comprensorio si tratta di un impianto di importanza strategica, che incrementa anche la nostra competitività nel periodo estivo, consentendo la nuova cabinovia anche un comodo accesso a ciclisti ed escursionisti”.

La nuova e moderna cabinovia, ricordiamo, sostituirà sì la vecchia seggiovia triposto, ma sarà di servizio allo stesso tratto che rimarrà invariato. La stazione a valle si trova a quota 1660 metri, mentre quella a monte si trova a quota 1900 metri.

Questo nuovo impianto conferma che la zona di Roccaraso ha evidentemente una marcia in più rispetto a tutte le altre zone sciistiche del centro Italia, e nemmeno il Covid ha fermato la voglia di programmare investimenti che guardano al futuro. Il nuovo impianto sarà fruibile anche nei mesi estivi, come mezzo utilissimo per portare i tanti turisti in quota, metterli al ripario da intemperie e permettere ai bike di portare con sé la bici. Già dalla prossima stagione sciistica, insomma, ecco una grande novità.

Per concludere, ecco qualche dato tecnico del nuovo impianto:

  • Cabinovia GD10 Pallottieri
  • Costruttore: LEITNER ropeways
  • Lunghezza inclinata: 1063 m
  • Differenza di quota: 236 m
  • Velocità: 6 m/sec
  • Capacità: 2800 p/h
  • Numero cabine: 37
  • Numero sostegni: 9

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Passo dello stelvio coperto da oltre 40 centimetri di neve

La scorsa notte al Passo dello stelvio c’è stata una forte nevicata che ha coperto con oltre 40 centimetri di neve la località sciistica. Gli sciatori che hanno scelto le piste dello Stelvio per praticare lo sci estivo saranno felici di trovare tutta questa neve fresca. La perturbazione che sta imperversando da alcuni giorni in tutta Italia ha provocato un forte abbassamento della temperatura in tutta la penisola. La forte nevicata ha causato anche la chiusura della strada del Passo Gavia in Valcamonica.

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Vandali con vernice spray disegnano frecce sul Monte Sibilla

Ancora una volta atti vandalici sui Monti Sibillini questa volta è accaduto sul Monte Sibilla dove alcuni vandali hanno “disegnato” con la vernice spray delle frecce blu deturpando un sentiero.

La foto pubblicata da Alessandro Rossetti sta facendo il giro dei social mentre questo è il post integrale:

“Tu, che sali sul Monte Sibilla portandoti una bombetta di vernice spray per stuprare, con delle vomitevoli frecce blu, il luogo magico per eccellenza. Il simbolo dei nostri monti e della nostra terra.
Forse pensavi di fare un servizio agli escursionisti? Una cosa utile? Cosa ti aspetti ora, gli applausi?
Qualsiasi sia il “motivo” di questo gesto credo che non meriti questi luoghi. È da gente come te che dobbiamo difenderci. Da chi come te, incapace di provare empatia per la Natura, vuole cancellate la sacralità di questi monti per ridurli ad insulso luna park.”

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Progetto funivia per collegare Trento al Monte Bondone

La campagna elettorale a Trento fa subito prendere il via ai discorsi relativi alla funivia di arroccamento che dovrebbe collegare Trento e il Monte Bondone. Discorso già affrontato nel tempo, ma che ad ogni tornata elettorale torna prepotentemente alla ribalta.

Insomma del Monte Bondone e della funivia di arroccamento si discute davvero da anni, per non dire da decenni. Questa volta è stato il candidato sindaco del centro-destra autonomista Andrea Merler a porre l’accento su questa tematica tanto sentita per la comunità di Trento.

Il giornale della zona, L’Adige, riporta le sue dichiarazioni, che sono state raccolte al termine della presentazione come candidato sindaco. Merler sostiene che Trento deve poter intercettare investimenti utili per un piano di rilancio delle opere pubbliche. In questo piano la costruzione della funivia di collegamento tra il fondovalle ed il Monte Bondone avrebbe un posto di prim’ordine, come importanza strategica e simbolica.

Come detto si discute del Monte Bondone ormai da anni, tanto che il Comune di Trento ha già redatto nel corso del tempo ben due studi differenti di fattibilità dell’intero progetto, precisamente il primo in data 2001, ed il secondo nel 2006. I progetti e gli studi prevedevano la costruzione del sistema di arroccamento da diversi punti della città.

A collegare l’abitato al Monte Bondone sarebbero stati una serie di impianti a fune che avrebbero costituito una vera e propria linea, divisa in due o tre tronchi. Diverse erano le possibilità di realizzazione, con funivie 2S, funifor o classiche cabinovie, a seconda del progetto che si sarebbe scelto.

Nel 2018, poi, il Comune ha predisposto un vero e proprio piano per l’intera zona: l’agenda strategica Bondone 2035. In queste carte si ipotizza la costruzione di un impianto a tre tronchi che abbia stazioni a Trento Piazzale San Severino, Sardagna, Vaneze e Vason.

L’impianto sarebbe realizzato con cabinovie monofune e l’intero progetto avrebbe un costo di 45 milioni di euro, cifra che comprenderebbe le opere accessorie. Ma la questione che ha bloccato tutto è proprio la previsione della posizione dei punti di partenza degli impianti, che a detta di molti sono troppo lontani dai punti strategici, come ad esempio la stazione o lo svincolo autostradale. Questo posizionamento, però, è anche un vantaggio, perché tale lontananza permetterebbe di utilizzare semplici cabinovie monofune e non invece impianti speciali (tipo il 3S), che sono molto più costosi.

Insomma, la questione è ancora tutta in divenire, e di sicuro l’esito della tornata elettorale ci dirà molto di più sulla prosecuzione e sulla fattibilità del progetto. Per ora non ci resta che valutare l’importanza che potrebbe avere un’opera del genere sull’intero indotto turistico del territorio non solo di Trento come città, ma del Trentino come Regione. Il Monte Bondone è da sempre considerato come la montagna di Trento, ed è forse ora che si riescano ad abbattere tutte le problematiche che in questi anni non hanno permesso la realizzazione di un collegamento tra città e montagna, che pare ora divenuto necessario.

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La località sciistica di Squaw valley in California cambia nome perchè considerato razzista

Squaw Valley Alpine Meadows, la skiarea in California, cambierà presto nome, visto che il vecchio è stato considerato offensivo verso i nativi americani. Il secondo caso del genere negli Usa, dopo che da poco tempo anche la squadra dei Washington Redskins, squadra che partecipa al campionato di Nfl di football, non si chiama più così. Per il nuovo nome della squadra occorrerà aspettare l’inizio del prossimo campionato.

Ora quindi anche la Squaw valley è vittima dell’ondata di revisionismo che sta investendo tutto il mondo. Ricordiamo che Squaw Valley Alpine Meadows è una delle aree sciistiche più note di tutto il Paese, e che si trova proprio nel cuore della Sierra Nevada, in California, vicino al confine con il Nevada. Nel 1960 qui si sono disputate le Olimpiadi invernali.

Ancora sono incerti i tempi per il cambiamento ufficiale del nome, ed ancora non si sa quale sarà il nuovo nome. Negli anni ’60 d’altronde, già l’intera area intorno al Tahoe Lake ha cambiato nome i Olimpic Valley. In questo momento i vertici del resort hanno iniziato una serie di dialoghi con i vari rappresentanti delle comunità native Washoe, la tribù dei nativi americani che è storicamente collocata in queste zone, proprio per trovare un nome adeguato.

Il termine squaw è solo di recente visto come discriminatorio. In antichità la parola era infatti usata nel linguaggio degli Algonquian, che è tra i più diffusi del Nord America, ed indicava semplicemente donna o moglie.

Insomma anche la località sciistica di Squaw Valley Alpine Meadows si trova nel bel mezzo della contesa nazionale su ingiustizie e disuguaglianze razziali. Nel corso delle generazioni la parola squaw si è trasformata in termine dispregiativo, misogino e razzista, fino a diventare simbolo di denigrazione delle donne indigene, come afferma anche Vanessa Esquivido, professore di studi indiani americani presso California State University, Chico: “Quella parola è un epiteto e un insulto. È stato un insulto per molto tempo”.

Nella località vicina alla Sierra Nevada dove si trova la struttura, nel 1850 arrivarono i coloni e per la prima volta videro solo donne native americane che lavoravano nei campi. Si crede quindi che la terra vicina al lago Tahoe fosse stata chiamata Squaw Valley proprio da quei primi coloni. Ora però il termine viene considerato dispregiativo, ed anche il dizionario Merriam-Webster definisce la parola come un termine offensivo per una donna nativa americana.

La possibile ridenominazione della località sciistica è solo uno dei tanti temi e delle tante iniziative che nel Paese americano si stanno mettendo in atto per affrontare il tema del colonialismo e dell’oppressione indigena, come rimozione di statue di Cristoforo Colombo. La squadra dei Washington Redskins, oltre a cambiare il nome cambierà anche il proprio logo. Le tribù della zona nel corso degli anni hanno chiesto più volte che il nome della Squaw Valley Ski Resort venisse cambiato, ed ora l’idea sembra andare in porto.

Ron Cohen, presidente e CEO di Squaw Valley ha dichiarato che il resort sta facendo un inventario di tutti i luoghi in cui il nome appare sia dentro che fuori dalla proprietà, e una stima dei costi necessari per cambiare nome, oltre ad un elenco delle priorità. Un processo lungo e costoso, perché il nome appare su centinaia di insegne ed è impresso in ogni elemento, dalle uniformi ai veicoli. Gli operatori si incontreranno con gli azionisti e con gli imprenditori e proprietari dell’immobile, oltre che con i leader della comunità locale, per avere il loro contributo. Al momento non c’è una sequenza temporale per la decisione.

Serrell Smokey, presidente della Washoe Tribe, afferma che il nome Squaw Valley è un costante richiamo alla denigrazione dei nativi. Per il cambio di nome ha suggerito Olympic Valley.

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In Cina aperto il gigantesco skidome Xiangjiang Joy City Snow World dove praticare sci indoor

Si chiama Xiangjiang Joy City Snow World ed è una gigantesca struttura aperta di recente in Cina dove si può praticare sci indoor. Un vero e proprio centro di sci al coperto quindi, con un parco acquatico sul tetto.

Lo skidome Xiangjiang Joy City Snow World ha richiesto ben sei anni di costruzione, ed il progetto è stato realizzato da China Construction Fifth Engineering Division Corp (CCFED), valutato tra i dieci progetti più difficili da realizzare in tutto il mondo.

Discovery Channel ha realizzato alcuni anni fa uno speciale sulla struttura, che vede la presenza di eccezionali strutture in acciaio e cemento che sono sospese sul bordo della cava nella quale è costruita tutta la struttura. Oltre 300 metri di lunghezza, 200 di larghezza e 100 di profondità. Il team che ha effettuato i lavori ha dovuto lavorare in condizioni difficili, con ripide pareti rocciose e su tratti geologicamente complessi. In totale l’acciaio utilizzato ha un peso stimato di 200.000 tonnellate. Ben 48 colonne lo tengono sospeso sulla fossa della cava, ognuna delle quali con un diametro di 4,3 metri

Xiangjiang Joy City Snow World si compone di uno snowpark coperto di 30.000 metri quadrati, il sesto al mondo per dimensioni, degli oltre 110 centri indoor che sono presenti sul pianeta nei sei continenti, almeno secondo il sito IndoorSnowNews.com

Secondo questo sito, in Cina ci sono 4 dei sette più grandi centri indoor di sci, tra cui i tre più grandi del mondo. Tutti e 4 sono stati aperti negli ultimi tre anni, e ben 3 negli ultimi 12 mesi. Il terzo più grande, Chengdu Sunac Snow World, è stato aperto solo il mese scorso.

Nella struttura c’è un resort di 150.000 mq, progettato da uno studio di architettura austriaco. Lo snowpark al coperto è stato invece pensato nel 2014 da CTC Ice & Snow, società canadese che si muove in Cina da 20 anni. Il complesso ha come tema le ambientazioni delle Alpi, con parco giochi sulla neve che garantisce un’esperienza di divertimento multifunzionale che ospita sci, pattinaggio, scivolamento su neve. Il comprensorio sciistico si trova dentro una cava, ben 36 metri sotto il livello del suolo. L’area sciistica copre 5.672 metri quadrati. C’è un lago ghiacciato di 1200 mq ed una grande area giochi sulla neve con 13 scivoli.

La pista da sci si appoggia al pendio della montagna, è lunga 130 metri e larga 60 metri, con una pendenza media di 13 gradi, proprio al centro del resort. Ci sono poi una montagna coperta di neve, una zona con pinguini e un villaggio invernale. Tra le attività il labirinto sulla neve, un castello di neve, uno scivolo. Il progetto ha previsto anche una cascata di 65 metri ed una torre alta 100 metri. In totale la struttura può contenere 2000 persone

Xiangjiang Joy City Snow World è costata circa 12 miliardi di yuan, ed il 75% del costo è stato usato per pagare le tasse per la demolizione delle case presenti nell’area. In previsione creerà più di 8000 posti di lavoro diretti e 50.000 indiretti, con un reddito annuale di 3 miliardi di yuan. La provincia di Hunan, dove ha aperto la struttura, è la decima provincia della Cina come popolazione (quasi 70 milioni di persone). Ogni anno si prevedono 15 milioni di visitatori.

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