Sulla pagina ufficiale Facebook di Bolognola Ski è stata confermata l’apertura degli impianti di risalita per il 24 dicembre 2024. Saranno operativi:
Pintura 1-2
Castelmanardo
tappeto Scoiattolo
con le rispettive piste pronte per accogliervi!
Informazioni su Bolognola ski
Bolognola Ski è una stazione sciistica situata a Pintura di Bolognola, nel cuore dei Monti Sibillini. Offre oltre 10 km di piste adatte a tutti i livelli di esperienza, con un dislivello di oltre 400 metri. Gli impianti comprendono 6 risalite e 17 piste, tra cui larghe e facili piste azzurre ideali per le famiglie, sempre ben assolate e protette dai venti, e lunghe e tecniche piste rosse e nere per i più esperti. La località dispone inoltre di 2 rifugi con servizio di ristoro, 3 noleggi di attrezzature e una scuola di sci. Per gli amanti dello sci di fondo, sono presenti anelli adatti a tutti i livelli, caratterizzati da una serie di tornanti con lunghi tratti in falsopiano attorno a macchia tonda. La struttura offre anche un Kinderland e un campo scuola per i più piccoli.
Un’escursione che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia è stata fortunatamente risolta grazie al rapido intervento del Soccorso Alpino e Speleologico Marche, stazione di Ascoli Piceno. Un escursionista, sorpreso dal maltempo mentre si trovava sul Monte Vettore, è stato salvato dopo aver passato una notte al gelo nel bivacco Zilioli. Questo episodio sottolinea l’importanza della prudenza e della preparazione in montagna.
La segnalazione e l’inizio delle operazioni di soccorso
L’allarme è scattato ieri sera quando i familiari dell’uomo, preoccupati per l’assenza di contatti da diverse ore, hanno avvisato i Carabinieri di Arquata del Tronto. Intorno alle 22:00, l’escursionista è riuscito a stabilire un contatto telefonico con le autorità, spiegando di essersi rifugiato al bivacco Zilioli a causa delle avverse condizioni meteorologiche. A quel punto, il Soccorso Alpino ha iniziato a monitorare la situazione, pianificando l’intervento per la mattina seguente.
L’intervento del Soccorso Alpino
All’alba, approfittando di una breve finestra di bel tempo, una squadra del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico ha raggiunto il bivacco. Nel frattempo, l’escursionista aveva già iniziato in autonomia la discesa verso Forca di Presta. I soccorritori lo hanno intercettato lungo il percorso, constatando che, fortunatamente, era in buone condizioni di salute nonostante la notte passata al gelo.
Un monito per tutti gli escursionisti
Questo episodio mette in evidenza i rischi associati all’escursionismo in montagna, soprattutto in condizioni meteorologiche instabili. Il Soccorso Alpino ricorda alcune regole fondamentali per prevenire situazioni di pericolo:
consultare sempre le previsioni meteorologiche prima di partire
informare familiari o amici del proprio itinerario e dei tempi previsti di rientro
equipaggiarsi adeguatamente con abbigliamento tecnico e attrezzatura idonea alla stagione
non sottovalutare mai le difficoltà del territorio montano, tenendo conto dell’altitudine e delle condizioni atmosferiche
Dopo un lungo stop di otto anni, Monte Prata, la stazione sciistica più alta delle Marche, torna finalmente in attività a Castelsantangelo sul Nera. Situata a 1800 metri di quota, la località ha riaperto ufficialmente grazie alle recenti nevicate, che hanno permesso di ripristinare le attività sciistiche e accogliere nuovamente appassionati e turisti.
Il tappeto di risalita: accesso gratuito per l’inaugurazione
Il primo passo verso il ritorno alla piena operatività è stato il ripristino del tappeto di risalita, che è già attivo e ha accolto sciatori gratuitamente durante la giornata inaugurale. La gestione ha comunicato che le altre piste verranno aperte progressivamente, in base alle condizioni del manto nevoso, garantendo un’esperienza sempre sicura e di qualità.
Un ambizioso piano di rilancio per Monte Prata
Il rilancio di Monte Prata non si limita alla riapertura degli impianti esistenti. Il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Alfredo Riccioni, ha annunciato un piano di sviluppo che prevede un investimento di 5 milioni di euro. Tra gli interventi principali, è prevista l’installazione di una nuova seggiovia biposto entro il prossimo anno. Questo nuovo impianto sarà supportato da un sistema di accesso all’avanguardia, con un passaggio pedonale interrato pensato per risolvere le criticità del passato.
Riqualificazione e nuovi servizi per gli sciatori
La riapertura di Monte Prata è accompagnata da una serie di interventi strutturali finanziati con 2 milioni di euro dai fondi per la ricostruzione post-sisma. Tra i progetti principali, la costruzione di una struttura polifunzionale che ospiterà garage, info point, biglietteria e una sede operativa per carabinieri forestali e il soccorso piste. Questi nuovi spazi miglioreranno l’efficienza operativa e l’accoglienza per i visitatori.
Un rifugio temporaneo in attesa del “Nido delle Aquile”
Mentre si lavora alla ricostruzione del rifugio “Nido delle Aquile”, danneggiato dal terremoto, i servizi di accoglienza sono stati trasferiti in una moderna struttura prefabbricata di oltre 180 metri quadrati. Inaugurato lo scorso marzo, l’edificio offre una sala ristoro con bar, un’infermeria, un deposito sci e spazi dedicati al personale forestale, garantendo comfort e sicurezza agli ospiti.
Le Dolomiti offrono uno scenario unico al mondo, reso ancora più straordinario domenica 22 dicembre dal passaggio delle Frecce Tricolori. In occasione della 39ª edizione della Coppa del Mondo di sci alpino maschile, disputata sulla celebre pista Gran Risa a La Villa (Bolzano), in Alta Badia, la Pattuglia Acrobatica Nazionale ha regalato uno spettacolo emozionante, tracciando i colori del tricolore italiano sopra i boschi innevati.
Il sorvolo delle Frecce Tricolori: un evento unico
Previsto per le 13 ma anticipato per motivi meteorologici, l’esibizione ha segnato l’ultimo appuntamento dell’anno per la Pattuglia Acrobatica Nazionale. Le immagini, catturate dallo staff di Azzurro Tricolore, mostrano gli aerei in formazione perfetta che sfrecciano nel cielo limpido, creando un connubio spettacolare tra tecnica e bellezza naturale. Il passaggio ha rappresentato uno dei momenti più attesi dell’intera manifestazione in Alta Badia.
Un legame tra sport e orgoglio nazionale
Il passaggio delle Frecce Tricolori ha preceduto la gara di gigante maschile sulla Gran Risa, un tracciato noto per la sua tecnicità e incastonato in uno scenario mozzafiato. Questo evento rappresenta non solo un momento di intrattenimento, ma anche un simbolo di orgoglio e appartenenza nazionale, con il tricolore che abbraccia le Dolomiti, patrimonio UNESCO.
Un incidente insolito ha segnato la serata di sabato 21 dicembre a Riscone, una frazione di Brunico, in Alto Adige. Un fuoristrada è finito capovolto su una pista da sci, scatenando l’immediata mobilitazione dei soccorsi. L’intervento dei vigili del fuoco, supportati da un gatto delle nevi, è stato cruciale per il recupero del mezzo, mentre le forze dell’ordine stanno indagando sulle cause dell’episodio.
Land Rover Defender ribaltato sulla pista da sci
L’allarme è stato lanciato intorno alle 19, quando un Land Rover Defender è stato trovato ribaltato nel cuore di una pista da sci a Riscone. La scena, con il veicolo adagiato sulla neve e le ruote all’aria, ha richiesto un intervento tempestivo. I vigili del fuoco della località si sono attivati rapidamente per mettere in sicurezza l’area, utilizzando un gatto delle nevi per spostare il veicolo. Una volta recuperato, il mezzo è stato consegnato a un carro attrezzi per il trasporto finale.
L’intervento coordinato dei soccorritori
L’operazione di soccorso ha coinvolto diverse squadre. Oltre ai vigili del fuoco di Riscone, sul posto sono intervenuti i sanitari della Croce Bianca e le forze dell’ordine. La collaborazione tra i vari enti ha permesso di gestire la situazione in modo efficiente, garantendo la sicurezza di tutti i presenti e limitando i disagi.
In un contesto tanto insolito, il ruolo del gatto delle nevi si è rivelato fondamentale per il recupero del mezzo in un terreno particolarmente impervio. L’abilità dei vigili del fuoco nell’adattarsi a situazioni complesse ha fatto la differenza, consentendo di risolvere l’emergenza senza ulteriori complicazioni.
Indagini sulle cause dell’incidente
Le autorità locali stanno cercando di chiarire come il fuoristrada sia finito su una pista da sci, un’area chiaramente non destinata alla circolazione di veicoli a motore. Al momento, la dinamica esatta dell’incidente resta poco chiara. Si ipotizza un errore umano, ma non è esclusa l’eventualità di una scelta deliberata.
Gli inquirenti stanno esaminando eventuali responsabilità, compresa la possibile violazione di norme sulla sicurezza stradale e sull’accesso non autorizzato alle piste da sci. I risultati delle indagini saranno fondamentali per fare piena luce sull’episodio e prevenire situazioni simili in futuro.
Un atto grave e pericoloso ha colpito il cuore del sistema di innevamento programmato a Livinallongo del Col di Lana, precisamente sul versante del Pordoi. Un sabotaggio che non solo mette a rischio la preparazione delle piste, ma solleva serie preoccupazioni sulla sicurezza delle infrastrutture e sul futuro della stagione sciistica.
Un sabotaggio mirato scoperto durante i controlli
Durante i consueti test pre-stagionali, effettuati dalla società Pordoi S.p.A., i tecnici hanno riscontrato un’anomalia nella linea elettrica che alimenta i cannoni per l’innevamento artificiale. Lungo la pista “Arabba”, uno dei cavi principali è stato deliberatamente danneggiato con una punta di trapano.
Un atto deliberato e, al tempo stesso, estremamente rischioso: i cavi trasportano corrente ad alta tensione, fino a 380 volt, e chi ha compiuto il gesto ha rischiato di rimanere folgorato. Questo suggerisce che l’autore abbia conoscenze tecniche avanzate e che abbia scelto con cura il momento di agire per evitare di essere scoperto.
Riparazione tempestiva, ma un segnale preoccupante
Fortunatamente, il danno è stato riparato in tempi rapidi, garantendo che i preparativi per l’avvio della stagione invernale proseguissero senza intoppi. Questi controlli sono fondamentali per assicurarsi che ogni componente del sistema di innevamento – dalle pompe ai generatori fino alle tubature idrauliche – funzioni perfettamente.
Con i periodi di freddo intenso che si riducono a poche giornate l’anno, ogni minuto di preparazione è essenziale per sfruttare appieno le condizioni climatiche favorevoli. Nonostante il sabotaggio, la società è riuscita a mantenere la tabella di marcia per l’apertura delle piste.
Un problema che si ripete
Purtroppo, non è la prima volta che la società Pordoi S.p.A. si trova a fronteggiare atti vandalici e sabotaggi. Negli ultimi anni sono stati segnalati altri episodi, che hanno preso di mira non solo le infrastrutture, ma anche mezzi e attrezzature utilizzati per la manutenzione delle piste.
In merito a questo episodio, la società ha dichiarato: “Non è il primo caso in questi ultimi anni. Ora abbiamo potenziato il sistema di videosorveglianza.”
L’accaduto è stato immediatamente segnalato alle forze dell’ordine, e la società ha deciso di aumentare le misure di sicurezza, installando nuovi sistemi di monitoraggio per prevenire ulteriori gesti vandalici.
Implicazioni per la stagione sciistica
Se da un lato l’intervento tempestivo ha evitato ritardi, dall’altro questo episodio solleva interrogativi importanti. La sicurezza delle infrastrutture in località di prestigio come Livinallongo del Col di Lana è un tema cruciale, soprattutto in vista di una stagione sciistica che rappresenta un pilastro economico per il territorio.
Il sabotaggio non danneggia solo la società che gestisce gli impianti, ma rischia di compromettere l’immagine di una destinazione turistica amata dagli sciatori e frequentata da visitatori provenienti da tutto il mondo.
Prevenire per proteggere il turismo montano
La decisione di rafforzare i sistemi di videosorveglianza è un passo nella giusta direzione. Tuttavia, sarà necessario un impegno continuo per monitorare le infrastrutture, garantire la sicurezza e tutelare la qualità dei servizi offerti agli appassionati di sci.
Episodi come questo ci ricordano quanto sia importante il lavoro dietro le quinte per rendere le piste pronte, sicure e accoglienti. La capacità di reagire prontamente e la determinazione a non lasciare che atti vandalici influenzino il regolare svolgimento della stagione rappresentano un segnale positivo per il futuro del turismo montano.
Domani, 22 dicembre 2024, la magia della neve si unisce al ritmo della musica a Pintura di Bolognola, dove la stazione sciistica Bolognola Ski apre le sue piste e i suoi impianti per accogliere appassionati di sci e amanti della montagna. Non sarà solo una giornata dedicata allo sport, ma un’occasione per vivere la montagna a 360°, culminando in un evento Après-Ski imperdibile.
Piste e impianti aperti a Bolognola
Gli impianti sono pronti e le piste tirate a lucido per regalare una giornata di sci indimenticabile. Quasi tutti gli impianti saranno aperti, offrendo una vasta scelta sia per chi vuole sfrecciare su piste tecniche, sia per i principianti e le famiglie.
Tra gli impianti disponibili troviamo:
sciovia Pintura 1 e 2
i tappeti Scoiattolo e Madonnina
la sciovia Castelmanardo
Anche le piste non deludono: dalla panoramica Marchigiana alla più accessibile Intermedia, fino all’area bob/slittini, tutti troveranno l’attività perfetta per divertirsi sulla neve.
Gli impianti saranno operativi dalle 9:00 alle 16:30, quindi non dimenticate di svegliarvi presto!
Come raggiungere Pintura di Bolognola: indicazioni pratiche
Vista la grande affluenza prevista, l’organizzazione ha predisposto un piano viabilità per garantire sicurezza e fluidità. Ecco alcune regole fondamentali:
divieto di parcheggio lungo la provinciale tra Bolognola e Pintura: cercate di evitare disagi parcheggiando lungo la strada tra Pintura e Santa Maria Maddalena, in direzione Sarnano
la strada tra Pintura e Santa Maria Maddalena sarà a senso unico (direzione Pintura – Sarnano)
per raggiungere Pintura si potrà salire esclusivamente da Fiastra
Per facilitare gli spostamenti, sarà attivo un comodo bus navetta gratuito dalle 9:00 alle 19:30, con partenza continua dal parcheggio di San Lorenzo a Fiastra. Un motivo in più per lasciare l’auto lontano e godersi la giornata senza pensieri!
Apres Ski con Il Pagante: un pomeriggio da non perdere
Quando il sole inizia a tramontare, la festa si sposta allo ZChalet, dove prende vita l’Après-Ski più atteso della stagione. L’evento sarà animato da ospiti speciali che trasformeranno il pomeriggio in una vera e propria celebrazione.
Ecco il programma musicale:
warm Up con i DJ Luca D’Agata e Mattia Lancioni, accompagnati dal resident DJ Francesco Cangiotti
special guest: Il Pagante, pronti a far ballare tutti sulle note dei loro successi
alla voce: Matteo Piconi, che darà un tocco unico all’evento
La festa inizierà alle 14:30 e continuerà fino alle 20:00, con ingresso completamente gratuito. Per chi vuole vivere un’esperienza a tutto tondo, ci sarà anche la possibilità di pranzare in compagnia, grazie alla diretta live di Giusi Minnozzi su Multiradio.
Un’immagine può davvero scatenare un dibattito acceso. È quanto accaduto con una fotografia che, in breve tempo, è diventata virale sui social, mostrando due fiammanti Lamborghini davanti al celebre rifugio Comici, in Val Gardena. Lo scatto, che inizialmente sembrava voler celebrare il connubio tra lusso e montagna, ha suscitato una serie di reazioni, dalle associazioni ambientaliste al Cai Alto Adige. Il presidente dell’organizzazione, Zanella, non ha usato mezzi termini: ”è ora di smetterla di definire ‘rifugi’ certi locali. Non è tra l’altro la prima volta che davanti al Comici vengono esposte per pubblicità automobili”.
La curiosità ha spinto molti a chiedersi come le auto sportive siano riuscite a raggiungere il rifugio, immerso nella neve. A fare chiarezza è stato un video, che mostra uno dei veicoli trainato fino alla destinazione da un gatto delle nevi.
L’evento, che ha visto protagoniste le due Lamborghini, ha innescato critiche da più fronti, costringendo Automobili Lamborghini S.p.A. a intervenire con una nota ufficiale. L’azienda ha specificato che l’iniziativa, svoltasi il 13 e 14 dicembre, è stata interamente organizzata da un’agenzia esterna: “L’evento – si legge in una nota – è stato svolto nel pieno rispetto dei termini contrattuali stabiliti”.
Ogni aspetto, dalla pianificazione alla realizzazione, “è stato attentamente supervisionato per garantire la conformità a tutti i requisiti contrattuali da parte dell’agenzia stessa. Automobili Lamborghini S.p.A. – viene spiegato – si dissocia totalmente e fermamente da qualsiasi supposizione o dichiarazione che non provenga direttamente da fonti ufficiali di Automobili Lamborghini S.p.A”.
La comunicazione si conclude ribadendo l’impegno della casa automobilistica nel rispettare tutte le normative vigenti, “affidandosi a agenzie terze specializzate nell’organizzazione e realizzazione degli eventi, per assicurare che ogni attività organizzata dall’azienda sia conforme agli standard più elevati di legalità e professionalità”.
Le Marche si preparano a fronteggiare un’ondata di maltempo, accompagnata da un’allerta gialla diramata dalla Protezione Civile per rischio idraulico e idrogeologico, venti intensi, mareggiate e nevicate in quota. L’avviso, emesso nella giornata odierna, avrà validità per l’intera giornata di domani.
Le precipitazioni si concentreranno principalmente nelle aree centrali e interne della regione, con nevicate previste oltre gli 800-900 metri di altitudine. Gli accumuli di neve potrebbero raggiungere livelli moderati in alcune zone.
I venti, di provenienza nord-orientale, soffieranno con raffiche che potranno toccare l’intensità di burrasca forte (76-87 km/h), in particolare lungo la costa. Il mare sarà molto mosso o agitato, con la concreta possibilità di mareggiate che interesseranno l’intero litorale marchigiano.
e Dolomiti, patrimonio mondiale dell’umanità, sono da sempre un luogo di bellezza incontaminata, un rifugio per gli amanti della natura e delle escursioni. Tuttavia, negli ultimi anni, un fenomeno che solleva polemiche è sempre più presente: il lusso sulle montagne, dove auto e elicotteri di alta gamma sembrano avere un posto d’onore. Uno degli episodi più discussi è quello delle due Lamborghini parcheggiate davanti al rifugio Comici situato a Selva di Val Gardena (BZ), una scena che ha suscitato un acceso dibattito, anche all’interno delle associazioni ambientaliste.
Il lusso in montagna: una realtà sempre più controversa
Le Dolomiti sono da tempo teatro di un cambiamento radicale nel turismo montano, sempre più orientato verso il lusso. Un fenomeno che ha trovato una delle sue massime espressioni nel rifugio Comici, situato nel cuore delle montagne, dove recentemente sono state avvistate due auto di lusso, precisamente due Lamborghini, suscitando la reazione delle associazioni ambientaliste. Secondo l’Alpenverein Südtirol, l’associazione che tutela la montagna in Alto Adige, l’arrivo di auto di lusso come le Lamborghini al rifugio rappresenta una provocazione, una totale mancanza di rispetto per le regole di comportamento in montagna.
“L’habitat di montagna è già molto sviluppato”, ha dichiarato un portavoce dell’Alpenverein, aggiungendo che “si è già raggiunto il limite”. L’associazione ha richiesto alle autorità politiche e di polizia di intervenire per fermare l’espansione incontrollata e di fare luce su eventuali responsabilità legate a questi episodi. Questo accadimento è visto come un attacco alla cultura e alla tradizione montana, che si vede minacciata dalla crescente commercializzazione della montagna, lontana dai valori che l’hanno resa famosa.
Il caso delle Lamborghini al rifugio Comici: una goccia che fa traboccare il vaso
La polemica sulle Lamborghini non è un episodio isolato, ma rientra in un quadro più ampio di cambiamenti in corso nelle Dolomiti. Negli ultimi anni, molti rifugi alpini, a quote superiori ai 2000 metri, sono stati ristrutturati, con l’autorizzazione di aumenti volumetrici che hanno fatto storcere il naso a chi vedeva in questi luoghi dei simboli di tradizione e cultura montana. In alcune strutture, il lusso è arrivato a livelli esorbitanti, con servizi che poco hanno a che fare con la rusticità tipica dei rifugi montani. Un esempio di questo è il rifugio Fredarola in Val di Fassa, dove il comfort è stato elevato a standard da hotel di lusso, con camere, spa e champagne a 2370 metri di altitudine, di fronte alla maestosità della Marmolada.
Questi cambiamenti non sono passati inosservati e hanno attirato critiche da parte di gruppi ambientalisti come Mountain Wilderness, che vedono in questo fenomeno un “degrado culturale”, un segno di un’irresponsabile mercificazione delle Dolomiti. La nota dell’associazione lamenta il fatto che la montagna stia diventando un circo ricreativo per persone prive di sensibilità e per operatori turistici mossi esclusivamente dall’idea del profitto.
La questione elicotteri: una minaccia per la quiete montana
Un altro aspetto che ha alimentato la polemica è il crescente uso degli elicotteri per il turismo. In particolare, Mountain Wilderness ha denunciato i voli turistici in elicottero, che attraversano le Dolomiti generando inquinamento acustico e atmosferico, un fenomeno che ha colpito anche le aree protette. I voli, organizzati da società come Helijoy, permettono ai turisti di sorvolare luoghi iconici come le Tre Cime di Lavaredo o il Monte Cristallo, pagando cifre che vanno da 915 a 1999 euro a persona. Questa forma di turismo di lusso ha suscitato il disappunto di molti, che vedono l’inquinamento acustico e il disturbo alla fauna locale come un danno irreparabile alla natura.
Il caso dei voli turistici in elicottero a Cortina d’Ampezzo è un esempio di come il lusso possa andare a discapito dell’ambiente e delle tradizioni locali. Le proteste sono aumentate, anche in considerazione delle autorizzazioni che sembrano mancare, con le istituzioni locali accusate di non intervenire adeguatamente per proteggere l’ambiente. Le accuse di omissioni sono pesanti, soprattutto in un contesto in cui vengono rilasciate licenze per attività che sembrano in contrasto con la tutela del paesaggio naturale.
La crisi delle Dolomiti: tra sfruttamento turistico e difesa della natura
Il dibattito sul turismo di lusso in montagna è solo la punta dell’iceberg di una questione più ampia. Il fenomeno del turismo sostenibile sembra essere messo in discussione da un modello che favorisce l’ingresso di veicoli e attività ad alto impatto ambientale. Le critiche si concentrano soprattutto sulla logica dei profitti rapidi, che spesso vanno a scapito della protezione del territorio e della sua identità culturale.
La situazione nelle Dolomiti è aggravata dall’approvazione di nuovi progetti infrastrutturali, come la riapertura delle strade forestali in Trentino, che potrebbero favorire l’accesso indiscriminato delle auto nelle zone più sensibili, minando l’equilibrio ecologico della montagna. Gli ambientalisti temono che questo sia solo l’inizio di un processo che porterà alla distruzione di uno dei patrimoni naturali più preziosi del mondo.
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