Home Blog Page 3

“Non c’è più tempo”: con la neve la SP 120 fa paura, Sarnano e Bolognola alzano la voce

La situazione della Strada Provinciale 120, chiusa ormai da settimane per lavori in corso, è diventata un tema di estrema urgenza per le comunità di Sarnano e Bolognola. Con l’arrivo della neve e l’inverno ormai alle porte, i due Comuni lanciano un appello forte e condiviso: serve un intervento immediato per evitare isolamento, disagi e danni economici pesantissimi al territorio montano.

In questo articolo analizziamo nel dettaglio la situazione, gli errori strutturali che stanno rallentando la gestione della viabilità e le richieste avanzate alle istituzioni, con un’attenzione mirata all’ottimizzazione SEO per dare massima diffusione a un tema cruciale per l’economia e la sicurezza dell’area montana dei Sibillini.

La SP 120 chiusa fino al 6 dicembre: un territorio sotto pressione

La chiusura della SP 120 – arteria fondamentale per collegamenti, turismo e attività economiche – è stata regolata da un’ordinanza che vieta il transito dal 15 settembre al 6 dicembre. Tuttavia, come segnalano i due Comuni, manca qualsiasi garanzia sul ripristino della viabilità nei tempi previsti.

La SP 120 è infatti essenziale non solo per i residenti, ma anche per raggiungere le zone in quota, soprattutto in vista dell’apertura degli impianti sciistici e dell’afflusso turistico che tradizionalmente sostiene l’economia locale durante la stagione invernale.

SP 157: l’unica alternativa è pericolosa

Con la SP 120 ancora chiusa, l’unico tracciato percorribile resta la Strada Provinciale 157. Ma le sue condizioni non sono adeguate a sostenere il traffico sostitutivo, soprattutto in caso di maltempo. Come evidenziato dalle Amministrazioni:

  • presenta forte declivio

  • ha una pendenza significativa

  • mancano protezioni adeguate

  • risulta difficile da gestire in scenari di neve o ghiaccio

Non è dunque una via in grado di garantire continuità ai collegamenti montani durante l’inverno.

E la neve prevista per il weekend peggiora ulteriormente lo scenario. La nota congiunta dei due Comuni parla chiaro:

«La neve potrebbe aggravare ulteriormente la situazione, con ricadute negative sulle attività economiche della zona montana e, soprattutto, con il pericolo di isolamento per alcuni residenti».

L’appello a Provincia, Anas e Prefettura: servono risposte immediate

I sindaci di Sarnano e Bolognola hanno inviato una segnalazione urgente a Provincia di Macerata e Anas, chiedendo:

  • una decisa accelerazione dei lavori sulla SP 120

  • un intervento urgente di messa in sicurezza della SP 157

  • l’attivazione di un Tavolo Istituzionale con Prefettura e Questura

Obiettivo: coordinare in modo strutturato la gestione della viabilità dei prossimi mesi, evitando improvvisazioni che metterebbero a rischio sicurezza e attività locali.

Le Amministrazioni sottolineano:

«È opportuno che tali interventi e la pianificazione della viabilità in vista dell’inverno vengano concertati nell’ambito di un tavolo istituzionale convocato alla presenza della Prefettura e della Questura di Macerata, affinché possano essere valutate e coordinate tutte le misure necessarie alla tutela della sicurezza pubblica e della continuità dei collegamenti viari».

Economia turistica a rischio con l’arrivo della neve

Paradossalmente, la neve tanto attesa dagli operatori turistici rischia di trasformarsi in un ostacolo. Con l’apertura degli impianti di risalita prevista nei prossimi giorni, si attendono numerosi visitatori:

«In attesa di verificare l’entità delle nevicate e le aperture degli impianti di risalita – concludono – domani si auspica un folto numero di persone che raggiungeranno le strutture in quota».

Ma senza strade sicure e percorribili, l’intero indotto turistico e commerciale rischia di subire danni pesanti proprio nel periodo più delicato dell’anno.

Monte Catria apre la stagione sciistica 2025/2026: cabinovia, rifugio e area bambini operativi dal 23 novembre

La stagione sciistica 2025/2026 parte ufficialmente al Monte Catria, storica stazione dell’Appennino umbro-marchigiano, nel comune di Frontone, in provincia di Pesaro e Urbino (Marche). Domani, domenica 23 novembre, la località annuncia l’apertura di impianti, rifugio e servizi in quota, pronta ad accogliere sciatori, famiglie e amanti della montagna.

Per la giornata di domenica sono aperti:

  • Cabinovia, rifugio e noleggio

  • Kinder area e campo scuola sci

  • Fun Village – altalena gigante

Restano invece chiusi gli altri giochi del Fun Village.

Per quanto riguarda le piste da sci, la località comunicherà un aggiornamento dedicato oggi alle ore 18:00, in base alle condizioni di innevamento e di sicurezza.

La biglietteria della cabinovia sarà operativa dalle 09:00 alle 15:00, con ultima discesa alle 16:30.

Massima attenzione anche alle modalità di accesso: si sale solo in cabinovia, le strade per il Monte Catria sono chiuse al traffico.

Con questi servizi già attivi e ulteriori aggiornamenti in arrivo sulle piste, il Monte Catria si prepara a inaugurare una nuova stagione sulla neve all’insegna del divertimento e della sicurezza.

Bolognola Ski inaugura la stagione 2025/2026 con oltre 50 cm di neve e impianti aperti dal 23 novembre

La neve è arrivata in grande stile a Bolognola Ski, la stazione sciistica nel cuore dei Monti Sibillini, in provincia di Macerata, nelle Marche, e la stagione 2025/2026 può ufficialmente partire. Per domani, domenica 23 novembre, la stazione conferma l’apertura degli impianti, delle piste e del rifugio, con un manto nevoso che ha già raggiunto i 50 cm e una nevicata che continua intensa.

Ad accogliere sciatori e amanti della montagna ci sarà anche il rifugio ZChalet Mountain Club, aperto oggi e domani, punto di ritrovo ideale prima, durante e dopo le discese.

Salvo ulteriori aggiornamenti, per la giornata di domani saranno aperti i seguenti impianti:

  • ✅ Sciovia Pintura 1

  • ✅ Sciovia Pintura 2

  • ✅ Tapis Roulant Scoiattolo

  • ✅ Tapis Roulant Madonnina

Per quanto riguarda le discese, saranno agibili le piste 1, 3 e 12, oltre all’area slittini servita dal tapis roulant Madonnina, una soluzione perfetta per famiglie, bambini e principianti che vogliono godersi la prima neve in sicurezza e divertimento.

Saranno inoltre aperti tutti i noleggi e la scuola sci, così da permettere a chiunque – dai neofiti agli sciatori più esperti – di rimettere gli sci ai piedi con attrezzatura e lezioni a disposizione fin dal primo giorno di apertura.

La stazione sciistica comunicherà in serata eventuali aggiornamenti su ulteriori aperture di impianti e piste, in base all’evoluzione delle condizioni nivometeorologiche.
Per chi non vedeva l’ora di tornare sulla neve, l’appuntamento è fissato: domani si scia a Bolognola Ski!

Ristoranti stellati Michelin vicini alle piste da sci 2025/2026

Con la pubblicazione della Guida Michelin Italia 2026, la mappa dei ristoranti stellati italiani si arricchisce di nuovi indirizzi e conferme importanti. Tra grandi città, borghi e località iconiche, c’è un fil rouge che attira sempre più appassionati: la possibilità di unire sci e alta cucina, passando dalle piste innevate direttamente al tavolo di uno chef stellato.

In questo articolo ti portiamo tra Alpi e Appennini alla scoperta dei migliori ristoranti stellati vicino alle piste da sci in Italia: indirizzi perfetti per chi sogna una vacanza in montagna dove il dopo-sci è fatto di menu degustazione, cantine importanti e piatti d’autore a pochi minuti dagli impianti.

Valle d’Aosta: ristoranti stellati vicino alle piste da sci

In Valle d’Aosta brillano:

  • Le Petit Bellevue a Cogne ⭐ – new entry di quest’anno, comoda per chi ama sciare nel comprensorio del Gran Paradiso.

  • Wood a Breuil-Cervinia ⭐ – perfetto per chi vuole concludere una giornata tra le piste del Cervino.

Ad Aosta città si contano inoltre due ristoranti una stella Michelin, facilmente raggiungibili dalle ski area della valle:

  • Paolo Griffa al Caffè Nazionale

  • Vecchio Ristoro

Lombardia: stelle Michelin tra Madesimo e la Valchiavenna

In Lombardia si confermano:

  • Il Cantinone – Sport Hotel Alpina a Madesimo ⭐, ideale per chi scia tra le piste della Skiarea Valchiavenna.

  • Lanterna Verde a Villa di Chiavenna ⭐, a pochi chilometri dal confine svizzero, ottima tappa gourmet per chi esplora le montagne della zona.

Veneto: Cortina d’Ampezzo e Asiago gourmet

In Veneto, Cortina d’Ampezzo resta una delle capitali dello sci e della cucina d’autore, con tre ristoranti stellati:

  • SanBrite

  • Tivoli

  • Dolata

Sull’Altopiano di Asiago, invece, troviamo:

  • La Tana Gourmet ad Asiago ⭐, perfetta per chi cerca un ristorante stellato vicino alle piste da sci dell’altopiano.

Alto Adige: alta cucina tra Dolomiti e ski area

In Alto Adige l’offerta di ristoranti stellati vicino alle piste da sci è particolarmente ricca. Tra le new entry:

  • Porcino a Badia ⭐

  • Quellenhof Gourmetstube 1897 a San Martino in Passiria ⭐

Si confermano poi:

  • Apostelstube a Bressanone ⭐

  • Atelier Moessmer di Norber Niedelkofler a Brunico ⭐⭐⭐

  • La Stua di Michel a Corvara ⭐

  • Tilia a Dobbiaco ⭐

  • Johannestube a Nova Levante ⭐

  • Anna Stuben a Ortisei ⭐

Nella stessa area dolomitica troviamo anche:

  • Terra a Sarentino ⭐⭐

  • Alpenroyal Gourmet a Selva di Val Gardena ⭐

  • Suinsom a Selva di Val Gardena ⭐

In città, a Merano, a pochi chilometri dalla ski area di Merano 2000, ci sono altri due ristoranti stellati:

  • In Viaggio – Claudio Melis

  • Sissi

Trentino: ristoranti stellati tra Val di Fassa, Val di Fiemme e Madonna di Campiglio

In Trentino spiccano diversi ristoranti stellati vicino alle principali località sciistiche:

  • El Molin a Cavalese ⭐, storico riferimento gourmet vicino alle piste della Val di Fiemme.

  • A Madonna di Campiglio si registra un tris di stelle:

    • Dolomieu

    • Il Gallo Cedrone

    • Stube Hermitage

Completano il quadro:

  • Malga Panna a Moena ⭐, ideale per chi scia tra le piste della Val di Fassa.

  • Grual a Pinzolo ⭐, perfetto per chi frequenta la skiarea Campiglio Dolomiti di Brenta.

Friuli Venezia Giulia: sapori stellati a Sappada

Le ski area del Friuli Venezia Giulia sono rappresentate da:

  • Leite a Sappada ⭐, ristorante stellato perfetto per chi trascorre le giornate sulle piste della località.

Appennino e Sud Italia: stelle Michelin tra Abruzzo, Calabria ed Etna

Anche gli Appennini e il Sud Italia offrono ristoranti stellati vicini alle piste da sci:

  • In Abruzzo, lo chef Nico Romito con il suo Reale a Castel di Sangro ⭐⭐⭐, è a breve distanza dalla ski area di Roccaraso.

  • In Calabria, Hyle a San Giovanni in Fiore ⭐ porta l’alta cucina nel cuore della Sila, vicino alle piste delle località sciistiche dell’altopiano.

  • In Sicilia, sulle pendici dell’Etna, Shalai a Linguaglossa ⭐ è il punto di riferimento per chi vuole unire un’esperienza stellata alle discese sulle piste del vulcano.

Cortina apre le piste, Col Gallina apertura impianti dal 22 novembre

L’inverno 2025/2026 di Cortina d’Ampezzo parte con una marcia in più: il Col Gallina apre ufficialmente gli impianti dal 22 novembre, inaugurando la stagione sciistica del Dolomiti Superski e confermandosi ancora una volta la prima località delle Dolomiti ad avviare gli impianti.

Grazie alle abbondanti nevicate e alle temperature rigide degli ultimi giorni, è già possibile sciare sulla pista Ovest servita dalla seggiovia Col Gallina, accessibile anche con lo skipass stagionale. Una partenza anticipata che consolida il ruolo di Cortina come destinazione d’eccellenza, soprattutto in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026.

Cortina prima ad aprire e ultima a chiudere: una stagione record

Non sarà un inverno come gli altri: l’apertura anticipata del Col Gallina segna un punto di partenza simbolico per una stagione definita “storica”. Cortina non solo apre per prima, ma sarà anche l’ultima a chiudere, con il comprensorio del Faloria operativo fino a maggio.

Un impegno riconosciuto anche dai dati ufficiali: secondo gli studi dell’Osservatorio Italiano del Turismo Montano di JFC, Cortina è la località più amata dagli italiani, classificata sia come “località più famosa” sia come “località più trendy” per il 2025/2026.

Skipass 2025–2026: novità, promozioni e My Dolomiti Card Olimpica

Una delle principali novità di questa stagione è lo Skipass Pre Olimpico, valido fino al 31 gennaio 2026. Chi lo acquista potrà scegliere se effettuare un upgrade per sciare fino alla fine della stagione, anche in un secondo momento (con condizioni differenti).

È disponibile inoltre un supplemento aggiuntivo che garantisce 4 giornate a scelta in tutto il Dolomiti Superski, attivabile solo acquistando contestualmente l’upgrade di fine stagione.

Con ogni skipass viene fornita la My Dolomiti Card Olimpica, un’edizione limitata dedicata ai Giochi Milano Cortina 2026, ritirabile presso gli Uffici Skipass di via Marconi 20 – comprensiva anche di un gadget celebrativo di quello che si preannuncia un inverno leggendario.

Calendario delle aperture degli impianti sciistici

Dopo il 22 novembre, le aperture proseguiranno in modo progressivo:

4 dicembre – Comprensorio Tofana

  • Ski Lift Col Gallina

  • Seggiovie Olimpia

  • Baby Socrepes

  • Nuova cabinovia Lacedel–Socrepes

  • Tofana Express

  • Seggiovia Piè Tofana–Duca d’Aosta

  • Seggiovia Duca d’Aosta–Pomedes

5 dicembre – Tofana, Faloria, Cristallo

  • Cabinovia Cortina–Colfiere–Col Drusciè

  • Funivia Col Drusciè–Ra Valles

  • Seggiovie Pian Ra Valles–Bus Tofana, Cacciatori

  • Sciovia Tondi

  • Seggiovia Vitelli

  • Funivia Faloria

  • Seggiovie Rio Gere–Pian de Ra Bigontina

  • Pian de Ra Bigontina

  • Seggiovie Padeon e Rio Gere–Son Forza

5 dicembre – San Vito e Misurina

  • Ski Lift Donariè

  • Seggiovie Tambres

  • Seggiovia San Marco

6 dicembre

  • Seggiovia Misurina–Col de Varda

  • Ski Lift Loita

23 dicembre

  • Funivia Falzarego–Lagazuoi

Periodo olimpico: cosa cambia sulle piste

La stagione sciistica resterà pienamente fruibile fino al 26 gennaio 2026. Solo alcune aree verranno progressivamente chiuse dal 12 gennaio per permettere l’allestimento delle piste di gara (Olympia delle Tofane e Labirinti).

Dal 26 gennaio al 15 marzo 2026, per motivi di sicurezza olimpica, saranno temporaneamente non accessibili:

  • Cabinovia Socrepes

  • Seggiovia Baby Socrepes

  • Seggiovia Tofana Express

  • Seggiovia Piè Tofana–Duca d’Aosta

  • Seggiovia Duca d’Aosta–Pomedes

  • Cabinovia Col Druscié

  • Impianti e piste di Ra Valles

Nonostante le chiusure circoscritte, saranno comunque aperti 90 km di piste su 120, garantendo un’offerta ampia e spettacolare.

Le aree sempre accessibili:

  • Skiarea Faloria–Cristallo

  • Lagazuoi – 5 Torri

  • Misurina, Auronzo di Cadore e San Vito

Dal 16 marzo, tutte le aree torneranno nuovamente accessibili fino alla chiusura stagionale.

Madonna di Campiglio, piste del Grostè aperte dal 22 novembre

La stagione sciistica 2025/2026 a Madonna di Campiglio parte in anticipo, con un’apertura straordinaria delle piste del Grostè dal 22 novembre. Grazie alle recenti nevicate e alle temperature rigide, gli impianti sono stati preparati in tempi record, garantendo un primo weekend di sci in piena regola.
Un “assaggio” dell’inverno che precede l’apertura ufficiale del 28 novembre per Campiglio e del 4 dicembre per Folgarida-Marilleva.

Apertura anticipata del Grostè: si scia dal 22 e 23 novembre

Le condizioni meteo favorevoli — con neve naturale e impianti di innevamento in piena funzione — permettono di avviare la stagione sciistica una settimana prima del previsto.

Nel fine settimana del 22 e 23 novembre saranno aperti:

  • i due tronchi della cabinovia del Grostè

  • la seggiovia Grostè

  • la seggiovia Rododendro

Le piste aperte includeranno:

  • la Graffer, sciabile fino alla stazione intermedia

  • la pista Lame

Un primo weekend dedicato a tutti gli appassionati di sci che desiderano inaugurare la stagione nella skiarea più rinomata del Trentino.

Dal 4 dicembre apertura dell’intera skiarea Campiglio, Folgarida-Marilleva e Pinzolo

«Apre la stagione sciistica a Madonna di Campiglio, da sabato 22 novembre si scia al Grostè, dal weekend successivo apriranno nuove piste a Madonna di Campiglio, dal 4 dicembre saranno aperti gli impianti dell’intera skiarea Campiglio, Folgarida-Marilleva e Pinzolo. Il freddo delle ultime giornate ha consentito la preparazione delle piste e la neve, che è iniziata a cadere da ieri sera e proseguirà fino a domani, creerà le condizioni ideali per aprire la stagione invernale. E’ inoltre iniziata la preparazione della pista Miramonti (nella foto) in vista dell’appuntamento della Coppa del Mondo del prossimo 7 gennaio.»

La conferma arriva da Bruno Felicetti, direttore generale di Funivie Campiglio.

Le dichiarazioni di Bruno Felicetti e le novità della stagione

«Siamo pronti ad iniziare una grande stagione invernale – spiega Bruno Felicetti (nel video), direttore generale di Funivie Campiglio -. Sabato aprono gli impianti del Grostè, fino all’intermedio, dalla settimana successiva apriremo altre piste e dal 4 dicembre l’intera skiarea a disposizione degli sciatori. Il freddo di questi giorni ci ha permesso di preparare al meglio l’apertura delle piste».

Nuove cabinovie e piste riqualificate

Tra le principali novità:

«Gli sciatori – prosegue Bruno Felicetti – troveranno una nuova Nube d’Argento, la storica seggiovia 2 posti ha ceduto il passo a una moderna telecabina a 10 posti, con un comfort e una sicurezza senza precedenti, inoltre è stata riqualificata e ampliata la pista Poza Vecia, in zona Grostè-Spinale, con la sostituzione dell’impianti di innevamento programmato».

Moderne infrastrutture e ampliamenti studiati per migliorare l’esperienza degli sciatori e garantire una migliore gestione dei flussi.

Introduzione del “numero ideale”: massimo 14-15mila sciatori nei giorni di punta

Una grande novità riguarda la gestione dell’affluenza sulle piste.

«Sarà introdotto il numero ideale che fissa, per la zona di Madonna di Campiglio, un tetto massimo di 14-15mila sciatori in pista nelle giornate di punta come i periodi di Natale e Capodanno (dal 28 dicembre 2025 al 5 gennaio 2026) e di Carnevale (dal 15 al 22 febbraio 2026), nella fascia oraria di maggior affluenza (dalle 11 alle 14).»

«Ci sarà un tetto ai biglietti giornalieri – sottolinea Bruno Felicetti -. La scelta è stata fatta soprattutto per tutelare chi vive la località, soggiornando in un hotel, un appartamento o una seconda casa. Le limitazioni, infatti, non riguarderanno gli skipass stagionali, i pass plurigiornalieri (a partire dai due giorni) o le tessere pay-per-use, che permetteranno l’accesso senza restrizioni. I non sciatori, inoltre, potranno continuare a salire liberamente a bordo degli impianti che trasportano i pedoni. Il numero ideale andrà dunque a definire un numero massimo di skipass giornalieri con l’obiettivo di garantire a ogni sciatore un’esperienza ottimale».

Un sistema pensato per migliorare la qualità della sciata, ridurre code e affollamento e tutelare la sostenibilità turistica della località.

L’iniziativa “Scia Prima” torna a dicembre e febbraio

«Inoltre dal 28 dicembre al 5 gennaio e dal 14 al 22 febbraio torna l’iniziativa “Scia Prima” nella Skia Area, che comprende Folgarida-Marilleva, Madonna di Campiglio e Pinzolo, verrà anticipata l’apertura degli impianti per regalare agli sciatori la magia della neve appena battuta e un’esperienza più tranquilla. Nei due periodi gli impianti e le piste apriranno in anticipo rispetto al consueto orario, un’opportunità pensata per chi ama le prime luci del giorno, il silenzio della neve appena battuta e la libertà di sciare senza affollamenti, ma che al contempo consente di distribuire meglio le presenze lungo l’arco della giornata, regalando agli sciatori momenti di pura magia.»

Un’iniziativa particolarmente apprezzata da chi ama sciare nelle prime ore del mattino e vivere la montagna in tutta la sua quiete.

La pista Vagliana battuta due volte al giorno: una novità nazionale

«Quest’anno – conclude Bruno Felicetti – avremo sulla pista Vagliana una particolarità: la pista infatti non verrà battuta solamente per l’apertura degli impianti per l’inizio della giornata, ma vedrà anche i gatti delle nevi prepararla per chi si reca più tardi sulle piste da sci, non solo per i mattinieri. La pista infatti osserverà a mezzogiorno un periodo di chiusura per essere battuta, poi sarà aperta alle 13 e messa a disposizione degli sciatori».

Una scelta innovativa in Italia, pensata per garantire a tutti piste in condizioni ottimali anche nelle ore centrali.

Mikaela Shiffrin vince lo slalom e conquista la sua nona renna e Babbo Natale muto!

La stagione di Coppa del Mondo di sci alpino 2025 si apre con un risultato che sa già di storia: Mikaela Shiffrin trionfa nello slalom di Levi e porta a casa la sua nona renna, un record che alimenta leggenda, statistiche e un pizzico di magia lappone.
L’atmosfera nordica, la Levi Black e la tradizione delle renne da “adottare” rendono questa gara unica, quasi un rito. Un rito che Shiffrin domina dal 2013 e che ora la vede completare, idealmente, la slitta di Babbo Natale.

Un trionfo che vale storia: il 65° slalom e il successo n. 102 in Coppa del Mondo

A Levi, Shiffrin ha firmato il successo numero 102 in Coppa del Mondo e la 65ª vittoria in slalom, numeri che confermano la sua posizione nell’Olimpo dello sci alpino.
Alle sue spalle, una bravissima Lara Colturi, classe 2006, capace di contenere il distacco a 1’’66, seguita da Emma Aicher.

Per l’Italia, in gara c’era soltanto Emilia Mondinelli, che ha concluso al 27° posto.

Dal 2013 al 2025, con questa vittoria, diventano nove le renne simbolicamente assegnate: la nona si chiama Winkie, soprannome di mamma Eileen. Arriva dopo Rudolph, Sven, Mr. Gru, Ingemar, Sunny, Lorax, Grogu e Rori. Naturalmente, queste splendide renne restano nel loro habitat a Levi: la loro “consegna” ai vincitori è solo un gesto simbolico.

Levi e il “premio più speciale”: la renna numero nove

A Levi non si vince solo la gara. Si vince anche una renna, simbolo della Lapponia e della competizione stessa.
E Shiffrin, che qui sembra avere un legame quasi mistico con la pista, ha commentato:
“Il lavoro fatto durante l’estate sta pagando, quest’anno cerco continuità”.

Naturalmente, nessun atleta porta con sé le renne: rimangono in un allevamento locale e chi le “vince” può dare loro un nome e andare a visitarle ogni volta che vuole.

Le nove renne di Mikaela Shiffrin: una collezione simbolica

Con il successo di quest’anno, Shiffrin raggiunge un traguardo unico: nove renne, proprio come nella tradizione della slitta di Babbo Natale. Ecco la sua squadra al completo, ognuna con una storia precisa:

  • Rudolph – la renna dal naso rosso

  • Sven – dalla saga Frozen

  • Gru – da Cattivissimo Me

  • Ingemar – omaggio a Stenmark, leggenda svedese

  • Sunny – per l’amica sciatrice Ava Sunshine

  • Lorax – soprannome del padre Jeff, prematuramente scomparso

  • Grogu – Baby Yoda della serie The Mandalorian

  • Rori – da Aurora Borealis

  • Winkie – soprannome di mamma Eileen

Con Winkie, la slitta è completa.
E sì, Babbo Natale – almeno idealmente – rimane “muto” davanti a tanta velocità.

Shiffrin punta alla Sfera di Cristallo: la fuga può partire da qui

Questo successo dice molto di più della semplice vittoria. Shiffrin si candida ufficialmente alla sesta Sfera di Cristallo, per eguagliare lo storico record di Annemarie Moser-Pröll.
La statunitense ha mostrato un ritorno al top già a Soelden col 4° posto e ora ha davanti:

  • il prossimo slalom a Gurgl,

  • quindi le gare di Copper Mountain (29–30 novembre), sulla neve “di casa”,

  • una stagione con ben 10 slalom, il terreno dove il divario con le rivali può diventare enorme.

La stima per Lara Colturi: parole importanti per la nuova generazione

Alla domanda di Simone Benzoni (Rai Sport), Shiffrin ha dedicato parole di grande rispetto alla giovane Colturi:

“Penso che Lara abbia tutte le possibilità di farlo, intendo andare oltre il livello che abbiamo espresso in questi anni nel nostro sport… Si toglieranno ancora tante soddisfazioni”.

Una dichiarazione che pesa: non solo per il valore della campionessa americana, ma perché arriva in un momento in cui Colturi sta mostrando il potenziale per entrare stabilmente tra le migliori al mondo.

Val di Fassa, in vendita le cabine della funivia Campitello-Col Rodella

“Un pezzo iconico della Val di Fassa cerca una nuova casa”. Con queste parole, pubblicate sui social dalla pagina Val di Fassa Lift, è stato annunciato che le storiche cabine della funivia Campitello-Col Rodella sono ufficialmente in vendita. Un messaggio diretto, che ha immediatamente attirato l’attenzione di appassionati di montagna, collezionisti e amanti della Val di Fassa.

Le cabine, ormai sostituite dal nuovo impianto, rappresentano oltre quarant’anni di storia, ricordi, vacanze e discese sugli sci. Le immagini condivise online hanno suscitato nostalgia e affetto tra gli utenti, trasformando un normale annuncio di vendita in un evento virale.

Il rinnovo della funivia Campitello-Col Rodella

L’impianto storico è stato recentemente oggetto di un grande intervento di ammodernamento, un investimento strategico per migliorare la mobilità turistica in una delle aree più frequentate delle Dolomiti. Come specificato:

L’impianto dopo 40 anni di servizio verrà sostituito da una cabinovia trifune con 22 cabine da 30 posti ciascuna, un’opera messa a punto da Dopplmayr per Sitc di Canazei a fronte di un investimento di oltre 50 milioni di euro.

La nuova cabinovia permetterà non solo una maggiore capacità di trasporto ma anche una significativa riduzione dei tempi di attesa. Il passaggio da 1.000 a 2.200 persone all’ora renderà gli spostamenti più rapidi, fluidi e sostenibili, contribuendo a diminuire l’impatto ambientale sul territorio circostante.

Un’occasione unica per collezionisti e appassionati

Le cabine messe in vendita non sono semplici strutture dismesse: sono veri e propri pezzi iconici della Val di Fassa, che molti ricordano per essere state protagoniste di generazioni di salite verso il Col Rodella.
Per chi desidera acquistare una delle cabine, le informazioni non vengono pubblicate direttamente online. L’annuncio ufficiale chiarisce infatti:

“Trattativa privata – viene specificato-. Scrivi su Messenger il tuo numero e ti chiamiamo”.

Un approccio volutamente diretto e personale, che mantiene riservati i dettagli sul prezzo e sulle modalità di consegna.

Cambio gomme invernali 2025: quando scatta l’obbligo e quali sono le multe

Con l’arrivo della stagione fredda torna l’appuntamento annuale con il cambio gomme invernali. Anche per il 2025-2026, le regole fissate dal Codice della Strada non cambiano: gli automobilisti devono adeguarsi alle scadenze e circolare con pneumatici idonei o catene da neve a bordo per evitare multe salate e fermo del veicolo.

In questa guida completa trovi tutte le date ufficiali, i casi di esenzione, i pneumatici consentiti, le zone dove l’obbligo è attivo e le sanzioni previste.

Date obbligo gomme invernali 2025-2026

Il Ministero delle Infrastrutture conferma il periodo “classico” dell’obbligo invernale.

Date principali

  • 15 ottobre 2025 – Inizio periodo in cui è possibile montare gli pneumatici invernali.

  • 14 novembre 2025 – Termine del periodo di tolleranza per effettuare il cambio gomme.

  • 15 novembre 2025Inizia l’obbligo di circolare con pneumatici invernali o con catene a bordo*.

  • 15 aprile 2026Fine dell’obbligo.

  • 15 maggio 2026 – Termine massimo per smontare le gomme invernali.

Il rispetto di queste date è fondamentale: dal 15 novembre 2025 scattano i controlli e, in caso di irregolarità, le sanzioni.

Quali pneumatici montare: sigle, caratteristiche e alternative

Per essere in regola, gli pneumatici devono riportare obbligatoriamente la marcatura:

  • M+S (“Mud and Snow”)
    e preferibilmente anche la più affidabile

  • 3PMSF (Three Peak Mountain Snowflake), riconoscibile dal simbolo della montagna a tre punte con fiocco di neve.

Pneumatici All Season: quando sono validi

Le gomme All Season o quattro stagioni sono accettate solo se riportano la sigla M+S e un indice di velocità uguale o superiore a quello indicato sul libretto.

In questo caso non è necessario effettuare il cambio gomme.

Catene da neve: l’alternativa consentita

Chi non vuole montare pneumatici invernali può scegliere di portare a bordo catene da neve omologate.
È una soluzione legale, purché immediatamente utilizzabili in caso di necessità.

Differenze tra gomme estive e invernali

Le gomme invernali sono progettate per garantire massima sicurezza sotto i 7°C, grazie a:

  • mescola più morbida, che resta elastica al freddo

  • battistrada più scolpito, con ampie scanalature

  • lamelle più numerose, che aumentano l’aderenza su neve, pioggia e ghiaccio

  • migliore drenaggio dell’acqua, riducendo l’acquaplaning

Le gomme estive, al contrario, sono ottimizzate per temperature più alte e non garantiscono prestazioni adeguate in inverno.

Dove è obbligatorio montare le gomme invernali nel 2025

L’obbligo non vale su tutte le strade, ma è sempre segnalato da cartelli verticali.

L’obbligo è attivo su:

  • strade extraurbane

  • autostrade

  • Alcuni tratti in centri abitati ad alta quota, quando le condizioni meteo lo richiedono

È buona norma seguire la regola dei 7°C: sotto questa temperatura è sempre consigliato montare pneumatici invernali, anche dove non espressamente obbligatorio.

Chi deve fare il cambio gomme a novembre 2025

Deve effettuare il cambio gomme chi:

  • monta pneumatici estivi

  • NON ha catene da neve a bordo

  • NON dispone di gomme All Season con sigla M+S e indice di velocità adeguato

Sono invece esenti dal cambio:

  • autovetture con pneumatici All Season M+S idonei

  • veicoli che portano catene a bordo

  • veicoli già equipaggiati con gomme invernali conformi

Per verificare l’indice di velocità basta leggere la lettera sul fianco della gomma.

Multe per chi non rispetta l’obbligo di gomme invernali 2025

Le sanzioni variano in base al tipo di strada.

Sanzioni previste dal Codice della Strada

  • 41 – 169 euro: violazione in centri abitati

  • 85 – 338 euro: su strade extraurbane

  • 80 – 318 euro: in autostrada

Sanzioni più severe in casi particolari

In alcune circostanze (ad es. violazioni più gravi o ripetute), può scattare:

  • fermo del veicolo fino alla regolarizzazione

  • ritiro del libretto di circolazione (previsto dalle norme richiamate in alcuni regolamenti locali)

In alcune zone d’Italia sono state registrate sanzioni più elevate, fino a 1.682 euro per chi circola con pneumatici non idonei durante controlli specifici.

Perché conviene prenotare il cambio gomme in anticipo

Sebbene la sostituzione duri in media 20-30 minuti, la forte richiesta tra ottobre e novembre può allungare notevolmente i tempi di attesa.
Prenotare in anticipo dal proprio gommista permette di:

  • evitare ritardi

  • essere in regola entro il 15 novembre

  • scegliere pneumatici più adatti senza stress

File infinite sul ghiacciaio del Pitztal: in Tirolo l’inverno comincia con l’overtourism

Il ghiacciaio del Pitztal, nel cuore del Tirolo, è diventato il simbolo di una tendenza sempre più inquietante: l’overtourism anche ad alta quota. Le immagini circolate negli ultimi giorni mostrano centinaia di sciatori in fila agli impianti di risalita, pronti a inaugurare una stagione sciistica iniziata con settimane di anticipo.

Uno spettacolo che ha fatto discutere: file infinite, piste affollate e paesaggi alpini trasformati in un parco tematico a cielo aperto, in netto contrasto con l’immagine di silenzio e natura incontaminata che tradizionalmente accompagna la montagna.

Pitztal, il “tetto dell’Austria” preso d’assalto

Nel comprensorio sciistico del ghiacciaio Pitztal, definito dai portali locali “autunno glaciale”, l’inverno è cominciato in anticipo e con numeri da record.
Durante il primo weekend di apertura, migliaia di appassionati di sci e snowboard si sono riversati sulle piste tirolesi, dando vita a code chilometriche e impianti saturi fin dalle prime ore del mattino.

I video pubblicati dalla pagina Wintersport Live mostrano lunghe file di sciatori diretti verso i 3.440 metri del “tetto dell’Austria”, una delle altitudini sciabili più elevate d’Europa.
Le scene non hanno tardato a diventare virali sui social, suscitando un acceso dibattito: è ancora sostenibile aprire così presto la stagione sciistica, quando i ghiacciai sono già messi a dura prova dal cambiamento climatico?

Quando sciare diventa un rischio per la montagna

Sul ghiacciaio del Pitztal la stagione sciistica è partita anche quest’anno prima del previsto.
L’apertura anticipata è stata salutata da molti come un segnale positivo per l’economia locale, ma l’afflusso straordinario di turisti ha rivelato l’altro lato della medaglia: traffico, inquinamento e pressione ambientale su un ecosistema fragile.

Come osservano diversi esperti, questo fenomeno evidenzia una tendenza sempre più diffusa nelle Alpi: quella di un turismo che non rispetta i ritmi della natura.
I ghiacciai, già in sofferenza per l’innalzamento delle temperature, diventano così spazi di consumo intensivo, dove l’obiettivo è sfruttare ogni metro di neve disponibile, anche in condizioni climatiche precarie.

Il video del Pitztal, più che un semplice contenuto virale, è diventato un simbolo di un modello turistico in crisi, dove la ricerca del divertimento immediato mette a rischio la montagna più autentica.

Overtourism ad alta quota: il nuovo volto delle Alpi

Il termine overtourism descrive una situazione in cui il numero di visitatori supera la capacità di accoglienza sostenibile di un territorio.
Se un tempo riguardava principalmente le città d’arte o le mete balneari, oggi colpisce duramente anche le località alpine.

Le montagne non sono ambienti illimitati: le loro risorse idriche, la biodiversità e le comunità locali vivono in equilibrio delicato.
Quando migliaia di turisti si concentrano negli stessi luoghi e periodi, questo equilibrio si rompe.
In inverno, come accaduto sul ghiacciaio del Pitztal, le piste da sci vengono invase da flussi difficili da gestire; in estate, i sentieri più noti diventano teatri di “turismo da selfie”, dove la ricerca dello scatto perfetto sostituisce l’esperienza autentica della montagna.

Le conseguenze non riguardano solo l’ambiente ma anche le persone che lo abitano.
Le comunità locali si trovano a convivere con stagioni brevi e ad altissima intensità, che lasciano alle spalle infrastrutture stressate e un tessuto sociale fragile.

Luoghi iconici come Hallstatt in Austria o Zermatt in Svizzera hanno già introdotto limiti d’accesso e regolamenti per contenere i flussi.
In Italia, dalle Dolomiti alla Valtellina, cresce il dibattito su come rendere la montagna sostenibile senza snaturarla.

Lista di attesa Ti informeremo quando il prodotto sarà di nuovo disponibile. Per favore, lascia il tuo indirizzo email valido qui sotto.