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Passo Forcora, dopo 4 anni riapre lo skilift

Dopo una pausa di circa quattro anni, il Passo Forcora, situato nel comune di Maccagno con Pino e Veddasca, ha finalmente riaperto il suo skilift domenica 14 gennaio, grazie alle recenti nevicate. Questo skilift rappresenta l’unica skiarea nella provincia di Varese. Perfettamente adatta a famiglie e bambini, la stazione sciistica offre una pista di media difficoltà che serpeggia dal Passo Forcora, a 1179 metri di altezza, fino alla cima del Monte Cadrigna, che si eleva a 1304 metri. Per la stagione invernale 2023/2024, i prezzi degli skipass sono fissati a 20 euro per gli adulti, 12 euro per i ragazzi tra i 6 e i 14 anni, mentre l’ingresso è gratuito per i bambini fino a 5 anni. Novità e aggiornamenti vengono regolarmente condivisi sulla pagina Facebook “Forcora Ski – Funivie del Lago Maggiore srl”. Recentemente, è stato annunciato che nuove nevicate sono previste per mercoledì 17 gennaio, e verranno forniti aggiornamenti sull’apertura dello skilift per il successivo fine settimana.

Come raggiungere Passo Forcora

Per raggiungere la stazione sciistica di Passo Forcora, gli sciatori hanno diverse opzioni. Coloro che viaggiano in auto possono prendere l’autostrada A8 Milano-Varese, uscire a Varese e seguire le indicazioni per Luino passando per la Valcuvia. Dopo aver attraversato diversi paesini caratteristici, si arriva al Passo Forcora. In alternativa, per chi proviene da Luino, è possibile seguire la strada statale in direzione Maccagno con Pino e Veddasca, e da lì proseguire per il Passo.

Chi preferisce i mezzi pubblici può utilizzare i servizi di autobus che collegano varie città con la zona di Maccagno. Da Maccagno è possibile prendere un autobus locale o un servizio navetta che porta direttamente alla stazione sciistica. Questa opzione è ideale per chi desidera evitare il traffico o la ricerca di parcheggio durante i periodi di alta stagione.

Campo Felice, partita ieri la stagione sciistica con l’apertura delle prime piste e impianti

La stagione sciistica ha preso il via a Campo Felice il 14 gennaio, inaugurando un periodo ricco di attività invernali. Grazie all’impianto di innevamento programmato, gli appassionati di sci hanno potuto godere fin da subito di tre piste (Vergine – Scorpione – Capricorno) e tre impianti di risalita (Brecciara-Campofelice- Cisterna), nonostante il maltempo abbia temporaneamente interrotto le attività.

Il primo giorno ha visto un’affluenza notevole: “Abbiamo avuto circa 1400 persone, la maggior parte sciatori: 5 o 6 pullman di visitatori per passare una semplice giornata sulla neve. Oggi purtroppo a causa del maltempo abbiamo dovuto chiudere, ma ormai il fondo c’è e riapriamo appena le condizioni meteorologiche lo permettono,” ha condiviso Gennaro Di Stefano, direttore degli impianti di Campo Felice, in un’intervista all’Ansa.

Offerte skipass e eventi sulla neve in arrivo

Per celebrare l’apertura, gli skipass sono stati proposti a un prezzo speciale di 28 euro. Con 40 km di piste e 15 impianti di risalita, oltre a uno snowpark e un’area per bambini, Campo Felice si conferma come meta prediletta dagli amanti della montagna. L’entusiasmo cresce anche per Snowsound 2024, l’appuntamento con musica e sport in programma il 3 e 4 febbraio, che promette di replicare il successo dello scorso anno.

Apertura grazie all’innevamento artificiale

Campo Felice continua a essere all’avanguardia nell’innovazione degli impianti sciistici. “Siamo stati i primi nel centro sud a installare un impianto di innevamento artificiale, che negli anni abbiamo costantemente ammodernato,” ha sottolineato Di Stefano, che è anche sindaco di Rocca di Cambio. “Grazie a due laghi, uno da 50mila e uno da 40mila metri cubi, possiamo garantire la neve anche quando quella naturale scarseggia.”

L’inizio della stagione sciistica a Campo Felice segna l’inizio di un periodo entusiasmante per gli amanti degli sport invernali. Con un impegno costante verso il miglioramento delle infrastrutture e un calendario ricco di eventi, Campo Felice si conferma come una destinazione ideale per vivere l’inverno in montagna.

La stagione è dunque aperta e gli appassionati di neve possono aspettarsi giornate indimenticabili sulle piste di Campo Felice. Tra scenari mozzafiato e avventure sulla neve, l’area sciistica promette esperienze ricche di adrenalina e divertimento per sciatori di tutti i livelli.

Correre sulla neve: come scegliere l’abbigliamento e consigli utili

La corsa sulla neve è un’attività che va oltre il semplice esercizio fisico; è un’esperienza sensoriale totale. Questo post esplora come correre nella neve in maniera efficace e piacevole, ponendo un’enfasi particolare sull’abbigliamento appropriato e sulle strategie migliori per godersi al meglio le corse sulla neve.

Abbigliamento per correre con la neve

Scegliere l’abbigliamento giusto è fondamentale per correre con la neve. Un sistema multistrato che combina leggerezza e calore è essenziale. Inizia con un intimo termico, seguito da strati che permettono la traspirazione ma mantengono il corpo al caldo. Non dimenticare di proteggere le estremità: guanti, scaldacollo e cappello sono fondamentali.

Scegliere il percorso adatto per la corsa sulla neve

Quando si decide di correre nella neve, la scelta del percorso è cruciale. Valuta attentamente il tipo di neve e adatta il tuo percorso di conseguenza, preferendo strade e sentieri familiari per una maggiore sicurezza.

Scarpe ideali per correre sulla neve

Per affrontare al meglio la corsa sulla neve, le scarpe giuste sono un must. Per neve fresca, potrebbero bastare scarpe da trail running standard, ma per condizioni più estreme, come neve ghiacciata o scivolosa, si consiglia di optare per scarpe chiodate o con ramponi. Modelli come il Speedgoat o le Speedcross sono scelte eccellenti per il loro grip e la loro impermeabilità.

Tecniche di corsa ottimale sulla neve

Adottare la giusta tecnica di corsa è essenziale per correre sulla neve in modo sicuro ed efficiente. Fai passi brevi e decisi, iniziando con l’avampiede e poi appoggiando il resto del piede. Questo aumenta l’aderenza e riduce il rischio di scivoloni. In discesa, usa il peso del corpo per rallentare gradualmente, allargando le braccia per mantenere l’equilibrio.

Riscaldamento e recupero sono essenziali per correre nella neve

Un buon riscaldamento è fondamentale per preparare i muscoli alla corsa sulla neve. Dedica tempo a esercizi di riscaldamento total body, con un’attenzione particolare alle caviglie. Dopo la corsa, è vitale cambiare rapidamente in abiti asciutti e riscaldare il corpo, per evitare il raffreddore a causa della combinazione di sudore e freddo.

Consigli per la sicurezza durante le corse sulla neve

Infine, ecco alcuni consigli essenziali per chi ama correre sulla neve in modo sicuro. Sii sempre consapevole delle condizioni meteorologiche e adatta il tuo allenamento di conseguenza. Ascolta il tuo corpo, adatta il ritmo alla situazione e, soprattutto, goditi la bellezza unica delle corse nella neve.

Ecco perchè non ci si deve mai fermare in mezzo alla pista da sci – VIDEO

Un colpo improvviso e brutale sulle piste cinesi, immortalato dall’istruttore Wen Zhuang. L’impatto è stato devastante. È facile perdere la concentrazione e abbassare la guardia mentre si posa per una foto, ma su una pista da sci aperta, è fondamentale mantenere la massima attenzione e non fermarsi in mezzo. Speriamo che il ragazzo coinvolto nell’incidente non abbia subito danni seri.

 

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Chiara Ferragni, dopo il caso Balocco e la crisi con Fedez va in montagna sola con i figli

In un periodo di turbolenze professionali e personali, Chiara Ferragni ha deciso di prendersi una pausa, scegliendo la tranquillità della montagna insieme ai suoi figli, lontana dalle voci di una crisi matrimoniale con Fedez e dallo scandalo del pandoro Balocco che ha scosso il suo mondo.

Il weekend in montagna: una fuga dalla tempesta

Durante un weekend in montagna, Chiara Ferragni ha cercato di distaccarsi dalla controversia che l’ha coinvolta. Nonostante sia indagata per lo scandalo dei pandori Balocco, ha continuato a condividere momenti di vita con i suoi 29.4 milioni di follower. Le foto pubblicate mostrano momenti sereni con i suoi figli Leone e Vittoria, la madre Marina e la sorella Valentina, ritraendo gare in slittino e pranzi in rifugio. Queste immagini sembrano voler comunicare un ritorno alla normalità, con la famiglia come punto fermo.

La crisi con Fedez

In questo scenario familiare, l’assenza di Fedez è stata particolarmente evidente. Il rapper non ha partecipato a questo weekend in montagna e non è apparso né nelle storie della moglie né sui suoi canali social. Questo distacco, in seguito al caso Balocco, suggerisce una certa tensione tra i due, con strategie di comunicazione divergenti: Chiara ha optato per un ritorno discreto sui social, mentre Fedez ha reagito in modo più diretto, cosa che non è stata ben accolta né da Chiara né dal team di esperti che sta lavorando al recupero della sua immagine.

Chiara Ferragni risponderà solo alle autorità

Chiara Ferragni, attraverso un comunicato stampa, ha fatto sapere che risponderà “esclusivamente alle autorità competenti a cui conferma la propria fiducia ed è a loro disposizione per chiarire quanto accaduto”. Questa dichiarazione segue la notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati per truffa aggravata. La Ferragni ha ribadito la sua serenità e la sua fiducia nella magistratura, cercando di gestire la situazione con discrezione.

Vacanza sulla neve nel segno della serenità e normalità

Durante l’ultima vacanza sulla neve, Chiara Ferragni ha mostrato serenità insieme ai suoi figli. Mentre il mondo della moda si preparava alla Fashion Week, lei ha scelto di rilassarsi sullo slittino con Leone e Vittoria. Sui social, ha pubblicato foto sorridenti con i figli, accompagnate da cuoricini e commenti disabilitati, come a voler combattere il periodo difficile mantenendo una facciata di normalità.

L’assenza di Fedez e le speculazioni del web

L’assenza di Fedez da questi momenti familiari ha alimentato speculazioni sul web. Dopo essersi espresso contro i giornalisti per le indagini sulla moglie, Fedez è sparito dai social, lasciando Chiara da sola in questa gita sulla neve. Si rumoreggia di tensioni in casa Ferragnez, con Chiara che non avrebbe apprezzato l’approccio di Fedez nei confronti dei media.

 

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La settimana bianca costa troppo? Prova a sciare dappertutto come Candide Thovex

Candide Thovex è una figura iconica e rivoluzionaria nel mondo dello sci freeride e degli sport estremi. Famoso per le sue avventure uniche sugli sci, Thovex ha sfidato i limiti degli sport estremi, diventando un vero e proprio ambasciatore dello sci freeride a livello mondiale.

Le avventure di Candide Thovex nello sci freeride sono caratterizzate dalla sua capacità di superare ostacoli apparentemente insormontabili. Con una tecnica impeccabile, Thovex ha sciato su terreni che molti considererebbero impensabili per lo sci freeride, trasformando ogni ambiente, dalla giungla alle dune del deserto, in un palcoscenico per le sue imprese sportive estreme.

Candide Thovex: un’icona degli sport estremi

Non solo è un maestro dello sci freeride, ma Candide Thovex è anche un pioniere nel campo degli sport estremi. Le sue prodezze sono ben documentate nei video che pubblica sul suo canale YouTube, attirando milioni di appassionati di sport estremi. Da impavido esploratore delle dune del deserto a audace sciatore nella giungla, le sue avventure rappresentano un nuovo capitolo nella storia degli sport estremi.

L’approccio innovativo di Candide Thovex allo sci freeride ha ridefinito i confini di questo sport. Sciando in luoghi come la Grande Muraglia Cinese, la Cappadocia, e addirittura nei Caraibi, Thovex ha dimostrato che lo sci freeride può andare ben oltre le tradizionali piste innevate. Il suo contributo agli sport estremi è ineguagliabile, e continua a ispirare sciatori e appassionati di sport estremi in tutto il mondo.

Carro funebre si perde nella neve con la salma e scatta la denuncia dei parenti della defunta

Un evento inimmaginabile ha sconvolto la comunità di Milano e della Valtellina. Manuela Spargi, una donna milanese di 56 anni, è tragicamente scomparsa in un incidente stradale sul lago di Como, a Colico. Tuttavia, la cerimonia funebre programmata non si è mai svolta. Il carro funebre incaricato di trasportare la salma non è arrivato nella chiesa di Milano come previsto. Si è poi scoperto che il conducente si era smarrito su una strada montana, rimanendo intrappolato nella neve, rischiando l’assideramento.

La salma di Manuela Spargi doveva essere trasportata a Milano dall’agenzia delle pompe funebri San Siro, ma ha intrapreso un percorso non previsto. L’autista, invece di prendere la superstrada da Colico, ha erroneamente preso la strada per la Valmadre, rimanendo bloccato tra Fusine e Foppolo a causa della neve. Successivamente, è stato ritrovato in stato di ipotermia. Questo grave errore ha portato la famiglia di Spargi a sporgere denuncia per la scomparsa della salma.

L’addetto delle pompe funebri, invece di seguire il percorso corretto, si è diretto verso Piazza Brembana per motivi personali, ma si è smarrito. Dopo aver lasciato il veicolo, ha camminato per circa quattro ore in condizioni estreme, fino a essere soccorso in stato di ipotermia. I soccorritori, tra cui gli operatori degli impianti di Foppolo e il Soccorso Alpino, hanno prestato i primi soccorsi, trasportandolo all’ospedale di San Giovanni Bianco.

Dopo l’inspiegabile ritardo nella consegna della salma, la famiglia di Spargi ha presentato una denuncia ai Carabinieri di Milano Porta Magenta. Il corpo della defunta è rimasto isolato per tutta la notte a 1.400 metri di quota in Valmadre. L’operatore delle pompe funebri, una volta ricevute le cure necessarie, è stato dimesso e si trova ora a casa a Milano. La Procura di Milano sta indagando sull’incidente, mentre la comunità attende risposte.

Kilde a Wengen cade e si taglia con gli sci salvo per miracolo – VIDEO

Nel recente e tragico incidente sugli sci a Wengen, il mondo dello sci ha trattenuto il fiato per Aleksander Aamodt Kilde. Il famoso sciatore norvegese, noto per le sue eccezionali prestazioni, ha subito un inaspettato incidente durante una gara sulla pista di Wengen, un luogo simbolico per gli appassionati di sci.

Il terribile incidente di Aleksander Aamodt Kilde a Wengen ha sollevato preoccupazioni in tutto il circuito dello sci. Durante la discesa, nella parte finale della pista, nota come “esse”, Kilde ha perso il controllo, finendo drammaticamente nelle reti di protezione. Questo incidente sugli sci ha necessitato un immediato intervento di soccorso, con il trasporto dell’atleta in elicottero all’ospedale di Interlaken.

Le circostanze dell’incidente sugli sci a Wengen che ha coinvolto Kilde sono state motivo di grande attenzione. Sebbene l’entità precisa dei danni non sia stata immediatamente chiara, è stato confermato che l’impatto ha causato lesioni significative. Inoltre, è stato riportato che una lamina dello sci ha causato una ferita visibile a Kilde, sottolineando la gravità dell’incidente.

Il drammatico incidente di Aleksander Aamodt Kilde a Wengen ha inevitabilmente richiamato alla memoria altri tragici eventi nella storia dello sci, tra cui l’incidente mortale di Gernot Reinstadler avvenuto nello stesso punto della pista nel 1991. Questi incidenti mettono in luce i rischi associati allo sport e la necessità di continue valutazioni sulla sicurezza nelle gare di sci.

In seguito all’incidente di Kilde a Wengen, il dibattito sulla sicurezza nelle competizioni sciistiche si è intensificato. Molti, compreso il collega sciatore Dominik Paris, hanno espresso preoccupazioni sulla programmazione delle gare, sottolineando come un programma fitto possa aumentare il rischio di incidenti a causa della stanchezza degli atleti.

Questo incidente ha gettato un’ombra sulla tappa di Wengen, un evento atteso da tutti gli appassionati di sci e un punto di riferimento nel calendario della Coppa del Mondo di Sci. Mentre la comunità dello sci si unisce nel desiderio di una pronta guarigione per Aleksander Aamodt Kilde, l’incidente a Wengen serve come un forte promemoria dei pericoli dello sport e dell’importanza di mettere sempre al primo posto la sicurezza degli atleti.

Victoria De Angelis dei Maneskin sulla neve in bikini e dopo sci

Durante le vacanze di Natale, Victoria De Angelis, il talentuoso bassista dei Maneskin, ha catturato l’attenzione con uno stile inconfondibile sulla neve. Gli appassionati dei Maneskin e gli amanti della moda invernale saranno entusiasti di scoprire il suo look unico, in particolare la scelta degli iconici Moon Boot dopo sci.

Victoria dei Maneskin sulla neve in costume nero

Nel suo post sui social media, Victoria ha mostrato come combinare abilmente moda e funzionalità in un ambiente invernale. Indossando un bikini nero che riflette il suo spirito punk, tipico del gruppo Maneskin, ha aggiunto un tocco di stile rock’n’roll con un colbacco nero e occhiali da sole, evocando l’atmosfera delle “Vacanze di Natale”.

Quanto costano i doposci Moon Boot indossati da Victoria De Angelis?

Il pezzo forte del suo outfit invernale è stato senza dubbio la scelta dei doposci: i Moon Boot in peluche bianco con dettagli in camoscio. Questi stivali, perfetti per ogni appassionato di moda dopo sci, uniscono estetica e comfort, impreziositi da lacci rossi e perline colorate, e rappresentano la quintessenza dello stile invernale. I fan di Victoria De Angelis e dei Maneskin possono trovare questi Moon Boot in vendita online al prezzo di 395 euro.

Cambiamento climatico, in quali località non tornerà più la neve secondo lo studio effettuato dagli scienziati

Il cambiamento climatico sta trasformando il volto del nostro pianeta in modi sorprendenti e talvolta sconcertanti. Una delle sue conseguenze più tangibili e preoccupanti è la riduzione del manto nevoso. Uno studio recentemente pubblicato dal Dartmouth College ha gettato nuova luce su questa tendenza, preannunciando un futuro in cui diverse località potrebbero non vedere più nevicate.

La ricerca del Dartmouth College, pubblicata su Nature, pone l’accento su una verità inquietante: “il riscaldamento causato dallʼuomo porta a un declino del manto nevoso e, se una località raggiunge una certa temperatura media, potrebbe non vedere più nevicate.” Questo studio evidenzia una soglia critica: oltrepassata una certa temperatura media invernale, le conseguenze sul manto nevoso potrebbero diventare permanenti.

Le ultime quattro decadi hanno visto un’importante diminuzione della neve nell’emisfero settentrionale, in particolare negli Stati Uniti sudoccidentali e nordorientali, e in Europa centrale e orientale. Queste aree hanno sperimentato una riduzione del manto nevoso tra il 10% e il 20% per decennio, un fenomeno che si correla direttamente al riscaldamento globale.

I Rischi legati alla scomparsa della neve

La rapidità con cui si verifica questa perdita di neve è una minaccia significativa per l’approvvigionamento idrico di intere popolazioni. “La nostra principale preoccupazione è come il riscaldamento globale influenzi l’acqua immagazzinata sotto forma di neve,” ha spiegato Alexander Gottlieb, uno dei ricercatori. Inoltre, le regioni che tradizionalmente dipendono dal turismo invernale stanno affrontando sfide sempre maggiori a causa di questa tendenza.

Quali sono le zone più colpite?

Le zone più colpite da questo declino includono il nord-est e il sud-ovest degli Stati Uniti, nonché gran parte dell’Europa. “Dopo aver superato la soglia media di -8° C, la perdita di neve tende ad accelerare esponenzialmente,” ha sottolineato Justin Mankin, co-autore dello studio. Il riscaldamento globale sta quindi non solo riducendo la quantità di neve ma sta anche modificando i suoi schemi stagionali.

Affrontare la realtà del cambiamento climatico e il suo impatto sulla distribuzione del manto nevoso è diventato indispensabile. Gli studi come quello del Dartmouth College ci forniscono un quadro chiaro di come il riscaldamento globale stia ridisegnando il paesaggio invernale globale. L’urgenza di azioni mirate per mitigare questi effetti è palpabile, per preservare l’ambiente e i modelli di vita che ne dipendono.

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