STAGIONE ESTIVA 2012 MONTE CATRIA
- Questo topic ha 56 risposte, 6 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 12 anni, 11 mesi fa da
Chicchetto75.
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31 Agosto 2012 alle 12:19 #259347
Chicchetto75
PartecipanteCorsi Nordic Walking autunno 2012
Ci siamo, l’estate è alle porte e c’è voglia di sciare percui che ne dite di fare un pò di presciistica insieme?
Tutti i weekend di settembre ed ottobre, (su prenotazione, minimo 5 iscritti) i Maetsri FINW del Monte Catria vi rimetteranno in forma!!! :cheer:6 Settembre 2012 alle 21:04 #222899Semboard
MembroQualche amico mi ha commentato un articolo letto su qulche testata giornalistica in questi giorni,che menzionava la cattiva condizione delle cabine della cestovia!
Qualcuno mi sa meglio descrivere cosa diceva?
Ma se cosi fosse quale sarebbe l’eventuale problema o come possibile arginarlo,sistemarlo?!6 Settembre 2012 alle 21:04 #259361Semboard
MembroQualche amico mi ha commentato un articolo letto su qulche testata giornalistica in questi giorni,che menzionava la cattiva condizione delle cabine della cestovia!
Qualcuno mi sa meglio descrivere cosa diceva?
Ma se cosi fosse quale sarebbe l’eventuale problema o come possibile arginarlo,sistemarlo?!7 Settembre 2012 alle 20:10 #222900Chicchetto75
PartecipanteUn giornalista del Carlino, se così si può definire, mi ha chiamtao per un’intervista sullo stato d’abbandono della funivia avendo visto in agosto i cestelli arrugginiti.
Come spero saprai, tutte le funivie sono severamente controllate dall’USTIF, quella del Catria in particolar modo essendo un impianto d’arroccamento subisce due collaudi annuali per via delle aperture stagionali, pertanto è sicuramente molto sicura.
I cestelli in un primo progetto dovevano essere zincati, poi per tagli alle spese (così si è giustificata la ditta costruttrice) sono stati forniti in ferro verniciato in teoria con antiruggine ma già dopo un paio d’anni i primi segni si sono manifestati. Ciò purtroppo è NATURALE in quanto la ruggine è un processo fisico che non si può fermare se non zincato a caldo, inoltre come tutte le cestovie, le canbinette rimangono all’intemperie 365 giorni all’anno.
La ruggine comunque non è al momento un problema in quanto è puramente un fatto estetico. La provincia è stat informata già da tempo ma al momento non ci sono i fondi per poter riverniciarli tutti 106.
C’è un progetto di sostituzione dei cestelli con cabinette chiuse che spero si possa attuare a breve.
Comunque niente di pericoloso (anche perchè altrimenti sarebbe chiusa):se vai a veder un qualsiasi impianto di 10 anni di vita similare presenta sicuramente gli stessi problemi (vedi seggiovia ad un posto ad Ussita).
I problemi son ben altri ma quelli il “caro giornalista” un pò troppo verde non li ha voluti scrivere. Ho chiesto anche di poter pubblicare un articolo in risposta molto soft…ma non è stato preso in considerazione, domani appena ho un minuto lo cerco e lo posto… purtroppo la libera comunicazione anche nel nostro piccolo ha un pò di censura!7 Settembre 2012 alle 20:10 #259362Chicchetto75
PartecipanteUn giornalista del Carlino, se così si può definire, mi ha chiamtao per un’intervista sullo stato d’abbandono della funivia avendo visto in agosto i cestelli arrugginiti.
Come spero saprai, tutte le funivie sono severamente controllate dall’USTIF, quella del Catria in particolar modo essendo un impianto d’arroccamento subisce due collaudi annuali per via delle aperture stagionali, pertanto è sicuramente molto sicura.
I cestelli in un primo progetto dovevano essere zincati, poi per tagli alle spese (così si è giustificata la ditta costruttrice) sono stati forniti in ferro verniciato in teoria con antiruggine ma già dopo un paio d’anni i primi segni si sono manifestati. Ciò purtroppo è NATURALE in quanto la ruggine è un processo fisico che non si può fermare se non zincato a caldo, inoltre come tutte le cestovie, le canbinette rimangono all’intemperie 365 giorni all’anno.
La ruggine comunque non è al momento un problema in quanto è puramente un fatto estetico. La provincia è stat informata già da tempo ma al momento non ci sono i fondi per poter riverniciarli tutti 106.
C’è un progetto di sostituzione dei cestelli con cabinette chiuse che spero si possa attuare a breve.
Comunque niente di pericoloso (anche perchè altrimenti sarebbe chiusa):se vai a veder un qualsiasi impianto di 10 anni di vita similare presenta sicuramente gli stessi problemi (vedi seggiovia ad un posto ad Ussita).
I problemi son ben altri ma quelli il “caro giornalista” un pò troppo verde non li ha voluti scrivere. Ho chiesto anche di poter pubblicare un articolo in risposta molto soft…ma non è stato preso in considerazione, domani appena ho un minuto lo cerco e lo posto… purtroppo la libera comunicazione anche nel nostro piccolo ha un pò di censura!7 Settembre 2012 alle 20:13 #222901Chicchetto75
Partecipantel’ho trovato: ecco qua la risposta che avrei voluto vedere pubblicata:
LE MONTAGNE DEL PESARESE
METE SICURE DOVE FUGGIRE DAL CALDO DI AGOSTO
L’estate non sembra dare tregua e per chi vuole fuggire dal caldo non resta che salire nelle montagne appenniniche. La nostra provincia può vantare tre stazioni sciistiche di tutto rispetto aperte con i loro rifugi tutto l’anno: il Monte Nerone, il comprensorio del Monte Carpegna ed il Monte Catria.
In questi giorni particolarmente torridi salire a 1400 metri vuol dire trovare temperature di 25° ed umidità al di sotto del 40%: un vero toccasana per giovani ed anziani.
Ma salire in montagna è sicuro? La viabilità provinciale che porta in quota è di tutto rispetto ed inoltre per salire al Monte Catria c’è la possibilità di sfruttare la telecabina che dal comune di Frontone sale fino alla località Cupa delle Cotaline di proprietà della Provincia di Pesaro, un impianto unico nel suo genere in tutta la regione che in circa 20 minuti percorre una linea di 1800 metri ed un dislivello poco inferiore a 900 metri.
Gli impianti funiviari – spiega Mirco Ravaioli, presidente della Federazione Italiana Sicurezza Piste Sci Regione Marche – sono tra i mezzi di trasporto più sicuri al mondo, sono sottoposti a severi collaudi ad ogni riapertura ed hanno una vita tecnica non superiore a 40 anni proprio per mantenere alti gli standard di sicurezza. Inoltre sono sicuramente più ecologici delle autovetture e rendono suggestivo il momento della salita con lo sguardo che può vagare dalla montagna fino al mare. Dalle nostre montagne infatti non è difficile poter ammirare la linea costiera adriatica ed in particolari situazioni atmosferiche di assenza di umidità si riescono ad osservare perfino le vette della Croazia.
Dopo il pienone di Ferragosto le nostre stazioni sciistiche offrono ancora tanto ai visitatori: ottima cucina tipica, aria buona, un ambiente rilassante e tanto sport. Le varie associazioni sportive presenti organizzano infatti uscite in mountain bike, down hill, trekking, scalate, nordik walking aspettando … di rimettere gli sci api piedi!
E sciare nel pesarese è sicuro? I nostri comprensori – spiega Ravaioli – vantano un soccorso su pista prestato da oltre 60 volontari professionisti FISPS durante tutti i weekend e festivi, al Catria addirittura tutti i giorni di apertura. Un dato su tutti: su circa 100 interventi effettuati sulle nostre piste da sci oltre l’80% viene risolto direttamente in infermeria senza l’intervento del Servizio Sanitario Nazionale con un notevole risparmio economico e di risorse umane. Nulla da invidiare quindi alle stazioni dolomitiche!Cosa ne pensi?
7 Settembre 2012 alle 20:13 #259363Chicchetto75
Partecipantel’ho trovato: ecco qua la risposta che avrei voluto vedere pubblicata:
LE MONTAGNE DEL PESARESE
METE SICURE DOVE FUGGIRE DAL CALDO DI AGOSTO
L’estate non sembra dare tregua e per chi vuole fuggire dal caldo non resta che salire nelle montagne appenniniche. La nostra provincia può vantare tre stazioni sciistiche di tutto rispetto aperte con i loro rifugi tutto l’anno: il Monte Nerone, il comprensorio del Monte Carpegna ed il Monte Catria.
In questi giorni particolarmente torridi salire a 1400 metri vuol dire trovare temperature di 25° ed umidità al di sotto del 40%: un vero toccasana per giovani ed anziani.
Ma salire in montagna è sicuro? La viabilità provinciale che porta in quota è di tutto rispetto ed inoltre per salire al Monte Catria c’è la possibilità di sfruttare la telecabina che dal comune di Frontone sale fino alla località Cupa delle Cotaline di proprietà della Provincia di Pesaro, un impianto unico nel suo genere in tutta la regione che in circa 20 minuti percorre una linea di 1800 metri ed un dislivello poco inferiore a 900 metri.
Gli impianti funiviari – spiega Mirco Ravaioli, presidente della Federazione Italiana Sicurezza Piste Sci Regione Marche – sono tra i mezzi di trasporto più sicuri al mondo, sono sottoposti a severi collaudi ad ogni riapertura ed hanno una vita tecnica non superiore a 40 anni proprio per mantenere alti gli standard di sicurezza. Inoltre sono sicuramente più ecologici delle autovetture e rendono suggestivo il momento della salita con lo sguardo che può vagare dalla montagna fino al mare. Dalle nostre montagne infatti non è difficile poter ammirare la linea costiera adriatica ed in particolari situazioni atmosferiche di assenza di umidità si riescono ad osservare perfino le vette della Croazia.
Dopo il pienone di Ferragosto le nostre stazioni sciistiche offrono ancora tanto ai visitatori: ottima cucina tipica, aria buona, un ambiente rilassante e tanto sport. Le varie associazioni sportive presenti organizzano infatti uscite in mountain bike, down hill, trekking, scalate, nordik walking aspettando … di rimettere gli sci api piedi!
E sciare nel pesarese è sicuro? I nostri comprensori – spiega Ravaioli – vantano un soccorso su pista prestato da oltre 60 volontari professionisti FISPS durante tutti i weekend e festivi, al Catria addirittura tutti i giorni di apertura. Un dato su tutti: su circa 100 interventi effettuati sulle nostre piste da sci oltre l’80% viene risolto direttamente in infermeria senza l’intervento del Servizio Sanitario Nazionale con un notevole risparmio economico e di risorse umane. Nulla da invidiare quindi alle stazioni dolomitiche!Cosa ne pensi?
7 Settembre 2012 alle 21:48 #222902Semboard
MembroGrande Chicchetto !!
Grazie per l’esauriente risposta,io farò la mia parte nell’avvertire le mie conoscenze a consultare questa risposta in questo forum e spero che altri dopo aver letto le informazioni “fuorvianti” del Giornalista ,da come mi sono state riportate,possano riuscire ad avere questo chiarimento!!
Spero domani siate aperti voglio fare un salto al rifugio…..7 Settembre 2012 alle 21:48 #259364Semboard
MembroGrande Chicchetto !!
Grazie per l’esauriente risposta,io farò la mia parte nell’avvertire le mie conoscenze a consultare questa risposta in questo forum e spero che altri dopo aver letto le informazioni “fuorvianti” del Giornalista ,da come mi sono state riportate,possano riuscire ad avere questo chiarimento!!
Spero domani siate aperti voglio fare un salto al rifugio…..8 Settembre 2012 alle 11:20 #222903Lucaps
ModeratoreChicchetto75 ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:
Quote:Un giornalista del Carlino, se così si può definire, mi ha chiamtao per un’intervista sullo stato d’abbandono della funivia avendo visto in agosto i cestelli arrugginiti.
Come spero saprai, tutte le funivie sono severamente controllate dall’USTIF, quella del Catria in particolar modo essendo un impianto d’arroccamento subisce due collaudi annuali per via delle aperture stagionali, pertanto è sicuramente molto sicura.
I cestelli in un primo progetto dovevano essere zincati, poi per tagli alle spese (così si è giustificata la ditta costruttrice) sono stati forniti in ferro verniciato in teoria con antiruggine ma già dopo un paio d’anni i primi segni si sono manifestati. Ciò purtroppo è NATURALE in quanto la ruggine è un processo fisico che non si può fermare se non zincato a caldo, inoltre come tutte le cestovie, le canbinette rimangono all’intemperie 365 giorni all’anno.
La ruggine comunque non è al momento un problema in quanto è puramente un fatto estetico. La provincia è stat informata già da tempo ma al momento non ci sono i fondi per poter riverniciarli tutti 106.
C’è un progetto di sostituzione dei cestelli con cabinette chiuse che spero si possa attuare a breve.
Comunque niente di pericoloso (anche perchè altrimenti sarebbe chiusa):se vai a veder un qualsiasi impianto di 10 anni di vita similare presenta sicuramente gli stessi problemi (vedi seggiovia ad un posto ad Ussita).
I problemi son ben altri ma quelli il “caro giornalista” un pò troppo verde non li ha voluti scrivere. Ho chiesto anche di poter pubblicare un articolo in risposta molto soft…ma non è stato preso in considerazione, domani appena ho un minuto lo cerco e lo posto… purtroppo la libera comunicazione anche nel nostro piccolo ha un pò di censura!Cosa c’entra la seggiovia di Ussita??
8 Settembre 2012 alle 11:20 #259365Lucaps
ModeratoreChicchetto75 ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:
Quote:Un giornalista del Carlino, se così si può definire, mi ha chiamtao per un’intervista sullo stato d’abbandono della funivia avendo visto in agosto i cestelli arrugginiti.
Come spero saprai, tutte le funivie sono severamente controllate dall’USTIF, quella del Catria in particolar modo essendo un impianto d’arroccamento subisce due collaudi annuali per via delle aperture stagionali, pertanto è sicuramente molto sicura.
I cestelli in un primo progetto dovevano essere zincati, poi per tagli alle spese (così si è giustificata la ditta costruttrice) sono stati forniti in ferro verniciato in teoria con antiruggine ma già dopo un paio d’anni i primi segni si sono manifestati. Ciò purtroppo è NATURALE in quanto la ruggine è un processo fisico che non si può fermare se non zincato a caldo, inoltre come tutte le cestovie, le canbinette rimangono all’intemperie 365 giorni all’anno.
La ruggine comunque non è al momento un problema in quanto è puramente un fatto estetico. La provincia è stat informata già da tempo ma al momento non ci sono i fondi per poter riverniciarli tutti 106.
C’è un progetto di sostituzione dei cestelli con cabinette chiuse che spero si possa attuare a breve.
Comunque niente di pericoloso (anche perchè altrimenti sarebbe chiusa):se vai a veder un qualsiasi impianto di 10 anni di vita similare presenta sicuramente gli stessi problemi (vedi seggiovia ad un posto ad Ussita).
I problemi son ben altri ma quelli il “caro giornalista” un pò troppo verde non li ha voluti scrivere. Ho chiesto anche di poter pubblicare un articolo in risposta molto soft…ma non è stato preso in considerazione, domani appena ho un minuto lo cerco e lo posto… purtroppo la libera comunicazione anche nel nostro piccolo ha un pò di censura!Cosa c’entra la seggiovia di Ussita??
8 Settembre 2012 alle 22:28 #222904Chicchetto75
PartecipanteNulla, solo un esempio. Non ha finito la vita tecnica, puo’ sembrare un ferro vecchio ma e’ in regola e ha passato i collaudi USTIF e quindi può funzionare. Se un pirla dice che e’ vecchia ed obsoleta non vuol dire che non possa trasportare persone!
8 Settembre 2012 alle 22:28 #259366Chicchetto75
PartecipanteNulla, solo un esempio. Non ha finito la vita tecnica, puo’ sembrare un ferro vecchio ma e’ in regola e ha passato i collaudi USTIF e quindi può funzionare. Se un pirla dice che e’ vecchia ed obsoleta non vuol dire che non possa trasportare persone!
9 Settembre 2012 alle 17:10 #222905Chicchetto75
PartecipanteNon me ne voglia nessuno, ma per il POWDER, come al catria nel circondario non ce ne è per nessuno!!! Guardate verso la fine, il cestello passa a poco più di mezzo metro dalla neve, si poteva salire/scendere al volo ed il franco minimo è di 3 metri!
Iniziamo a pensare alla prossima stagione invernale?!?!9 Settembre 2012 alle 17:10 #259367Chicchetto75
PartecipanteNon me ne voglia nessuno, ma per il POWDER, come al catria nel circondario non ce ne è per nessuno!!! Guardate verso la fine, il cestello passa a poco più di mezzo metro dalla neve, si poteva salire/scendere al volo ed il franco minimo è di 3 metri!
Iniziamo a pensare alla prossima stagione invernale?!?! -
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