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24 Luglio 2016 alle 9:58 #226490roberto curtiMembro
Il progetto rispecchia in gran parte il programma che era stato previsto negli anni ’70 con la realizzazione di una biposto mai costruita. Io penso che una biposto sia più che sufficiente, con un tappeto di imbarco si riesce a raggiungere la cima delle gorghe in tempo minore rispetto ad una quadrposto che e’ anche più impattante dal punto di vista estetico ambientale; sempre in ottica di impatto io credo che basterebbe lo skilift attuale e un tappeto mobile in sostituzione della manovia , io lascerei i prati sotto l’acuto intatti anche questa mattina sono stati meta di centinaia di persone arrivate per assistentere ad un concerto al’alba. Nel complesso e’ un progetto molto ambizioso ma vanno valutati diversi aspetti compresi quelli relativi ai costi di manutenzione (innevamento , bacino idrico , illuminazione) io credo che se si realizzasse anche e “solo” la seggiovia e l’innevamento la stazione potrebbe lavorare bene perche’ ha un bacino di utenza potenziale tra marche ed Umbria che altre località regionali non hanno.
24 Luglio 2016 alle 9:58 #262952roberto curtiMembroIl progetto rispecchia in gran parte il programma che era stato previsto negli anni ’70 con la realizzazione di una biposto mai costruita. Io penso che una biposto sia più che sufficiente, con un tappeto di imbarco si riesce a raggiungere la cima delle gorghe in tempo minore rispetto ad una quadrposto che e’ anche più impattante dal punto di vista estetico ambientale; sempre in ottica di impatto io credo che basterebbe lo skilift attuale e un tappeto mobile in sostituzione della manovia , io lascerei i prati sotto l’acuto intatti anche questa mattina sono stati meta di centinaia di persone arrivate per assistentere ad un concerto al’alba. Nel complesso e’ un progetto molto ambizioso ma vanno valutati diversi aspetti compresi quelli relativi ai costi di manutenzione (innevamento , bacino idrico , illuminazione) io credo che se si realizzasse anche e “solo” la seggiovia e l’innevamento la stazione potrebbe lavorare bene perche’ ha un bacino di utenza potenziale tra marche ed Umbria che altre località regionali non hanno.
29 Gennaio 2016 alle 6:51 #226168roberto curtiMembroIo credo che il futuro dovrà portare necessariamente all’aggregazione dei comprensori limitrofi. Oggi le amministrazioni locali si uniscono per una gestione più efficiente dei servizi pubblici (trasporti nettezza urbana vigili ecc.) non vedo perché due comuni confinanti (Saranno e Bolognola) non dovrebbero fare lo stesso per la gestione degli impianti sciistici, nei sistemi aggregati delle alpi (tipo il DS ski) gli incassi degli skipass vengono ripartiti in base alla tipologia di impianto (una seggiovia ha una quota superiore rispetto ad uno skilift). Poi è chiaro che, se i numeri e le esperienze degli ultimi anni dimostrano che a Sassotetto Maddalena si è lavorato male, sarebbe giusto applicare il modello Bolognola ski a tutto il comprensorio. Secondo me il futuro è questo e gli inutili campanilismi tra mini comprensori a 5 km di distanza non servono….
29 Gennaio 2016 alle 6:51 #262630roberto curtiMembroIo credo che il futuro dovrà portare necessariamente all’aggregazione dei comprensori limitrofi. Oggi le amministrazioni locali si uniscono per una gestione più efficiente dei servizi pubblici (trasporti nettezza urbana vigili ecc.) non vedo perché due comuni confinanti (Saranno e Bolognola) non dovrebbero fare lo stesso per la gestione degli impianti sciistici, nei sistemi aggregati delle alpi (tipo il DS ski) gli incassi degli skipass vengono ripartiti in base alla tipologia di impianto (una seggiovia ha una quota superiore rispetto ad uno skilift). Poi è chiaro che, se i numeri e le esperienze degli ultimi anni dimostrano che a Sassotetto Maddalena si è lavorato male, sarebbe giusto applicare il modello Bolognola ski a tutto il comprensorio. Secondo me il futuro è questo e gli inutili campanilismi tra mini comprensori a 5 km di distanza non servono….
20 Novembre 2015 alle 20:49 #225828roberto curtiMembroÈ più facile che riattivino la funivia del Bove. Con il parco nazionale al massimo si ammoderna l’esistente. Il telemix madonnina ai Prati di Tivo è costato 12 milioni…
20 Novembre 2015 alle 20:49 #262290roberto curtiMembroÈ più facile che riattivino la funivia del Bove. Con il parco nazionale al massimo si ammoderna l’esistente. Il telemix madonnina ai Prati di Tivo è costato 12 milioni…
19 Novembre 2015 alle 16:56 #225823roberto curtiMembroCi avevo pensato anche io ma in Umbria non mi sembrano molto “dinamici” basta leggere questo articolo recente.
Credo che la biposto Monti del Sole sia più corta della Selvapiana e non ne conosco le caratteristiche di motore, penso però che se si volesse riutilizzare la fune attuale il diametro non permetterebbe l’utilizzo di seggiole quadriposto.
19 Novembre 2015 alle 16:56 #262285roberto curtiMembroCi avevo pensato anche io ma in Umbria non mi sembrano molto “dinamici” basta leggere questo articolo recente.
Credo che la biposto Monti del Sole sia più corta della Selvapiana e non ne conosco le caratteristiche di motore, penso però che se si volesse riutilizzare la fune attuale il diametro non permetterebbe l’utilizzo di seggiole quadriposto.
18 Novembre 2015 alle 17:01 #225820roberto curtiMembroCon 700 mila euro si può acquistare una biposto usata di dieci anni fa e considerando che è stata abolita la vita tecnica non sarebbe poi un cattivo affare, se ci si aggiunge anche un tappeto di imbarco si possono raggiungere i 2,8 metri al secondo di velocità , non sono i 5mt secondo di un ammorsamento automatico ma è comunque un bel salto di qualità e ha dei costi d esercizio e manutenzione sicuramente inferiori al impianto delle Saliere.
18 Novembre 2015 alle 17:01 #262282roberto curtiMembroCon 700 mila euro si può acquistare una biposto usata di dieci anni fa e considerando che è stata abolita la vita tecnica non sarebbe poi un cattivo affare, se ci si aggiunge anche un tappeto di imbarco si possono raggiungere i 2,8 metri al secondo di velocità , non sono i 5mt secondo di un ammorsamento automatico ma è comunque un bel salto di qualità e ha dei costi d esercizio e manutenzione sicuramente inferiori al impianto delle Saliere.
26 Agosto 2015 alle 6:13 #225702roberto curtiMembroIn effetti nemmeno a me è sembrata una notizia “bomba”. In realtà lo Spiegare è quello skilift cortissimo in cima al Bove vicino al arrivo del ex funivia che non ha più niente (motore fune ecc.) sono rimasti 4/5 pali che per rimuoverli ci vorrà mezza giornata. Sarei curioso di sapere quanti soldi sono stati stanziati per questa “imponente” opera di bonifica….
26 Agosto 2015 alle 6:13 #262164roberto curtiMembroIn effetti nemmeno a me è sembrata una notizia “bomba”. In realtà lo Spiegare è quello skilift cortissimo in cima al Bove vicino al arrivo del ex funivia che non ha più niente (motore fune ecc.) sono rimasti 4/5 pali che per rimuoverli ci vorrà mezza giornata. Sarei curioso di sapere quanti soldi sono stati stanziati per questa “imponente” opera di bonifica….
25 Marzo 2015 alle 6:16 #225551roberto curtiMembroMi fa piacere che Bolognola venga rilanciata, penso che con Francesco le iniziative in tal senso non mancheranno visti i precedenti al Catria e al Nerone.
Bolognola ha un gran potenziale soprattutto per lo sci piu’ che per lo snow, ed è una delle poche località della nostra regione (se non l’unica) a vantare la presenza di una pista omologata per il super g, che ho avuto la fortuna di percorrere negli anni passati (in uno dei rari giorni di apertura dello skilift “Porte di Berro”), posso dire che per dislivello lunghezza e cambi di pendenza sia qualcosa di abbastanza unico dalle nostre parti.
Usando la classica frase fatta mi verrebbe da dire che Francesco potrebbe essere la persona giusta nel posto giusto, un suggerimento che potrei dare è quello di non investire tempo e risorse in uno snowpark, io punterei se fosse possibile sullo skipass unico Bolognola-Sarnano Sassotetto come era stato fatto timidamente qualche anno fa’, perché sono due piccoli comprensori vicini ma con caratteristiche molto diverse e magari i turisti potrebbe con unico skipass fare la mattina a Bolognola ed il pomeriggio a Sassotetto o viceversa.
Buon lavoro25 Marzo 2015 alle 6:16 #262013roberto curtiMembroMi fa piacere che Bolognola venga rilanciata, penso che con Francesco le iniziative in tal senso non mancheranno visti i precedenti al Catria e al Nerone.
Bolognola ha un gran potenziale soprattutto per lo sci piu’ che per lo snow, ed è una delle poche località della nostra regione (se non l’unica) a vantare la presenza di una pista omologata per il super g, che ho avuto la fortuna di percorrere negli anni passati (in uno dei rari giorni di apertura dello skilift “Porte di Berro”), posso dire che per dislivello lunghezza e cambi di pendenza sia qualcosa di abbastanza unico dalle nostre parti.
Usando la classica frase fatta mi verrebbe da dire che Francesco potrebbe essere la persona giusta nel posto giusto, un suggerimento che potrei dare è quello di non investire tempo e risorse in uno snowpark, io punterei se fosse possibile sullo skipass unico Bolognola-Sarnano Sassotetto come era stato fatto timidamente qualche anno fa’, perché sono due piccoli comprensori vicini ma con caratteristiche molto diverse e magari i turisti potrebbe con unico skipass fare la mattina a Bolognola ed il pomeriggio a Sassotetto o viceversa.
Buon lavoro27 Ottobre 2014 alle 6:53 #224999roberto curtiMembroIo non metterei Marche e Abruzzo sullo stesso piano. In Abruzzo hanno fatto degli sprechi catastrofici che da noi francamente non vedo(almeno di recente…). A Prato Selva hanno investito nella sostituzione di una seggiovia secondaria rispetto all’accesso alle piste senza metter mano all’impianto principale (la triposto arrivata a fine vita tecnica). A prati di Tivo hanno realizzato un impianto mega galattico sia come costi iniziali sia come costi d’esercizio e manutenzione senza che quest’opera possa avere un ruolo all’interno di un sistema di impianti del comprensorio del gran sasso. È uno dei tanti tentativi costosi per rilanciare questa montagna dal punto di vista turistico, ma senza un progetto comune con la parte Aquilana del massiccio questo impianto è destinato alla vendita o a marcire come gli impianti di Fossa Paganica (aq).
Nelle Marche spreco scriteriato di soldi pubblici nello sci non mi pare di averlo visto almeno di recente. Sicuramente qualche località andrà a scomparire soprattutto quelle più isolate ma anche con la modifica delle norme sulla vita tecnica i nostri resort avranno un futuro meno incerto. -
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