Jeannette May era una nobildonna inglese diventata poi la baronessa de Rothschild. La sua storia è diventata però famosa a causa della sua sparizione avvenuta nel corso di una tormenta di neve sui Monti Sibillini, nelle Marche, alla fine del 1980.
I resti della baronessa e della sua dama di compagnia Gabriella Guerin sono stati trovati dopo 14 mesi, era il 27 gennaio del 1982, vicino al Lago di Fiastra, in un bosco. Il mistero non è stato mai risolto, ma sin dai primi momenti si pensò ad una morte bianca, cioè causata da un assideramento durante una passeggiata nella bufera.
L’ipotesi della passeggiata
Dopo poco tempo però anche l’ipotesi della passeggiata apparve improbabile, e si pensò quindi all’omicidio. L’ultimo testimone la vide nella piazza di Sarnano alle ore 19 del 20 novembre del 1980. Il mistero quindi della scomparsa iniziò a diventare di pubblico dominio.
Il movente preciso
La pista dell’omicidio fu quella più accreditata, visto che c’era un movente preciso: la baronessa era venuta a conoscenza di alcune verità scomode su alcuni traffici illegali. Pensate poi che l’orologio da polso della donna (che era un Omega automatico) fu trovato vicino allo scheletro ed era fermo al 12 dicembre, due settimane dopo la sua scomparsa. Che cosa successe nel frattempo è ancora un mistero.
Dagli abitanti della zona viene definito il giallo del secolo. Le truppe e le squadre di soccorso sorvolarono la zona per molto tempo, e si mobilitarono anche il console inglese e il marito della baronessa. Una mattina, grazie ad uno squarcio tra le nubi, fu individuata l’auto che era sommersa dalla neve. Vicino all’auto una baita dove le donne avevano cercato riparo, che però era bruciata.
Perchè la baronessa de Rothschild si spinse in montagna con la bufera di neve in corso?
Se le donne erano arrivate fino alla baita con la bufera, doveva esserci un buon motivo. Cosa l’aveva spinta a prendere una strada di montagna partendo dall’Hotel di Sarnano dove alloggiava? Dopo altri 13 mesi furono ritrovati i copri delle donne, morsi dai cinghiali
Quali sono le ipotesi del presunto omicidio?
Le ipotesi sulle cause del presunto omicidio sono molte: imprudenza, giri loschi, ricettazione di gioielli e quadri, traffici di armi e droga. Il magistrato che seguì per molto tempo le indagini è morto da poco tempo, e con esso anche tutte le piste per trovare la verità. Nel 1989 venne pronunciata una sentenza aperta, con una serie di ipotesi prese in esame ma nessuna vincente sulle altre.
La baronessa de Rothschild era una donna che viveva nello sfarzo, frequentava ambienti di lusso e ricchi, tanto che il suo nome è apparso anche durante le indagini del caso Orlandi. La sua vita si muoveva tra opere d’arte e antiquari, non senza ombre.
Nel corso delle indagini dopo la scomparsa, fu subito scartata l’ipotesi del sequestro a fin di estorsione, visto che nessuno chiese un riscatto. Quasi certamente si trattò di un appuntamento segreto, e la signora non era nelle Marche solo per acquistare una casa di campagna. Due erano gli scenari: all’appuntamento non arrivò a causa della bufera, oppure vi arrivò ma accadde qualcosa di brutto.
Ma come detto l’orologio da polso segnava la data del 12 dicembre. Quindi la baronessa sopravvisse nella bufera 13 giorni o ci fu un depistaggio? Una delle ipotesi fu che le signore trovarono rifugio per giorni nella baita, e poi furono spostate o si recarono sull’altro lato della montagna. Tra le ossa ritrovate mancavano quelle del collo e alcune parti del cranio. Il caso passò quindi a Roma . Una scomparsa che resta ancora un mistero.