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Ricetta dei Canederli fatti in casa per chi sogna la montagna tutto l’anno

I Canederli, conosciuti anche come Knödel, sono un piatto iconico della cucina alpina e mitteleuropea. Questi sostanziosi gnocchi di pane raffermo, latte e uova, arricchiti con speck e aromi, sono il comfort food ideale per chi vuole portare a tavola i sapori autentici della montagna in ogni stagione. La ricetta tradizionale dei Canederli alla tirolese è stata ufficialmente depositata l’8 agosto 2003, a testimonianza della loro importanza culturale e gastronomica.

In questo articolo troverai la ricetta completa, con tutte le 18 fasi del procedimento, per prepararli fatti in casa rispettando la tradizione.

Origini e curiosità sui Canederli

La storia dei Canederli risale a secoli fa: si pensa che fossero già noti nel XIII secolo, come suggerito da un affresco romanico nella cappella del Castel d’Appiano. Nati come piatto povero per riciclare il pane raffermo, sono diventati un simbolo della cucina alpina e mitteleuropea, diffusi in paesi come Germania, Austria, Ungheria e Repubblica Ceca. Ogni regione ha sviluppato le proprie varianti, dai Canederli allo speck ai più moderni Canederli vegetariani o dolci.

Ingredienti per i Canederli fatti in casa

Per circa 10 Canederli (sufficienti per 4 persone):

  • Pane raffermo: 250 g
  • Speck: 150 g
  • Cipolla bianca: 50 g
  • Uova (medie): 2
  • Latte intero: 250 g
  • Burro: 10 g
  • Prezzemolo fresco: q.b.
  • Erba cipollina: q.b.
  • Farina o pangrattato: q.b. (per regolare la consistenza)
  • Sale e pepe nero: q.b.
  • Brodo di carne: per la cottura

Valori nutrizionali per porzione

  • Energia: 321,1 kcal
  • Carboidrati: 32,8 g
    • di cui zuccheri: 5,8 g
  • Proteine: 17,7 g
  • Grassi: 13,2 g
    • di cui saturi: 4,6 g
  • Fibre: 1,25 g
  • Colesterolo: 125 mg
  • Sodio: 376,5 mg

Procedimento: come preparare i Canederli fatti in casa

Fasi preliminari

  1. Preparare il brodo di carne
    Prepara un brodo di carne ricco e saporito, che servirà sia per cuocere i Canederli che per servirli.
  2. Tagliare il pane raffermo
    Taglia il pane raffermo a cubetti di circa 0,5 cm. È importante che i pezzi siano piccoli per ottenere un impasto omogeneo.
  3. Ammorbidire il pane nel latte
    Versa 200 g di latte caldo (non bollente) sul pane raffermo e lascialo riposare per circa 10 minuti, finché il pane non si ammorbidisce. Tieni da parte 50 g di latte per eventuali aggiustamenti.

Preparazione del condimento

  1. Tritare cipolla ed erbe aromatiche
    Trita finemente la cipolla, il prezzemolo e l’erba cipollina.
  2. Rosolare la cipolla
    In una padella, sciogli il burro a fuoco dolce e fai soffriggere la cipolla per 2-3 minuti, finché diventa trasparente.
  3. Aggiungere lo speck
    Taglia lo speck a dadini di circa 2-3 mm e aggiungilo alla cipolla rosolata. Cuoci per altri 5 minuti, mescolando spesso.
  4. Lasciare intiepidire cipolla e speck
    Togli la padella dal fuoco e lascia raffreddare leggermente il composto.

Creazione dell’impasto

  1. Amalgamare il pane ammollato
    Nella ciotola con il pane ammorbidito, aggiungi le uova, il prezzemolo e l’erba cipollina tritati. Mescola bene per iniziare a creare l’impasto.
  2. Unire cipolla e speck
    Aggiungi il composto di cipolla e speck intiepidito e continua a mescolare fino a ottenere un impasto uniforme.
  3. Regolare la consistenza dell’impasto
    Se l’impasto è troppo asciutto, aggiungi un po’ di latte rimanente. Se è troppo morbido o appiccicoso, aggiungi una piccola quantità di farina o pangrattato, poco alla volta.

Modellazione dei Canederli

  1. Inumidire le mani
    Inumidisci le mani con acqua fredda per evitare che l’impasto si appiccichi durante la lavorazione.
  2. Formare i Canederli
    Prendi una porzione di impasto e modellala con le mani fino a ottenere una pallina di circa 5 cm di diametro. Disponi le palline su un vassoio leggermente infarinato.
  3. Ripetere il processo
    Continua a formare Canederli fino a esaurire l’impasto. Dovresti ottenere circa 10 Canederli con queste dosi.

Cottura

  1. Preparare il brodo per la cottura
    Porta il brodo di carne a un bollore moderato. Il bollore non deve essere troppo intenso per evitare che i Canederli si rompano.
  2. Cuocere i Canederli
    Immergi delicatamente i Canederli nel brodo bollente e cuocili per circa 15 minuti. Sono pronti quando iniziano a galleggiare in superficie.
  3. Controllare la cottura
    Prima di servirli, assicurati che i Canederli siano ben cotti al centro.

Servizio

  1. Servire i Canederli in brodo
    Per la versione classica, trasferisci i Canederli nelle fondine individuali e coprili con abbondante brodo caldo.
  2. Servire i Canederli asciutti
    Scolali delicatamente con una schiumarola e condiscili con burro fuso e parmigiano grattugiato. Puoi abbinarli a contorni come gulasch, crauti o verdure saltate.

Varianti dei Canederli

  • Vegetariani: sostituisci lo speck con spinaci, formaggio o barbabietola.
  • Con lucanica: usa questo salume tipico trentino per un sapore rustico.
  • Dolci: prepara Canederli ripieni di frutta, come fragole o albicocche.

Consigli utili

  • Conservazione: i Canederli crudi possono essere conservati in frigorifero per un giorno o congelati per utilizzi futuri.
  • Dosaggio del pangrattato: aggiungilo poco alla volta per ottenere un impasto compatto ma non troppo duro.

Seguendo attentamente queste 18 fasi, otterrai Canederli fatti in casa dal gusto autentico, perfetti per un pranzo invernale o una cena conviviale. Buon appetito!

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Piemonte, valanga devastante a Punta Valgrande tre vittime e due feriti gravi

Un drammatico incidente è avvenuto oggi nelle Alpi piemontesi, dove una valanga ha travolto un gruppo di cinque persone, causando tre vittime e due feriti gravi. L’evento si è verificato a Punta Valgrande, nel comune di Trasquera, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola, un’area montana al confine con la Svizzera.

L’incidente a Punta Valgrande: cosa è successo

La valanga si è staccata intorno alle 13 lungo il crinale est di Punta Valgrande, a un’altitudine di circa 2.850 metri. L’area, situata nelle Alpi Lepontine, è nota per i suoi paesaggi incontaminati e le attività di scialpinismo e ciaspolate. Secondo le prime ricostruzioni, la neve ha improvvisamente travolto un gruppo di cinque persone.

Dei cinque coinvolti, tre alpinisti sono rimasti intrappolati sotto la neve e purtroppo sono stati ritrovati privi di vita dai soccorritori. Le altre due persone sono state recuperate in stato di choc e con ferite gravi, e trasportate d’urgenza in ospedale tramite elicottero.

Soccorsi e interventi immediati

L’allarme è stato lanciato poco prima delle 13 da alcuni testimoni che hanno assistito alla tragedia. Sul posto sono intervenuti il Soccorso Alpino e speleologico nazionale, il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e squadre cinofile esperte in ricerche sotto la neve.

Grazie all’utilizzo dell’Artva (apparecchio di ricerca sotto valanga), i soccorritori hanno scandagliato l’area alla ricerca delle persone intrappolate. Purtroppo, per tre di loro non c’è stato nulla da fare.

Condizioni meteorologiche e rischio valanghe

Secondo il bollettino dell’Arpa Piemonte, il rischio valanghe oggi era di livello 3 su 5, considerato “marcato”. Questo livello indica un rischio significativo di distacco di masse nevose, soprattutto oltre i 2.100 metri di altitudine. Le condizioni meteorologiche, combinate con la conformazione del terreno, hanno probabilmente contribuito al tragico evento.

Geremia Magliocco, sindaco di Trasquera, ha sottolineato la pericolosità della zona in questa stagione: “Quella zona è a più di duemila metri, non c’è niente da fare se non con gli sci fuori pista. Lassù si sale solo con le ciaspole o con l’elicottero”.

Vittime e feriti: un bilancio tragico

Le tre vittime, tutte alpinisti esperti secondo le prime informazioni, sono state recuperate senza vita sotto la neve. Le due persone ferite, invece, sono state elitrasportate in ospedale e sono sotto osservazione medica. Al momento non sono note ulteriori informazioni sulle loro condizioni di salute.

Non è ancora chiaro se tutte le persone coinvolte appartenessero allo stesso gruppo o se fossero presenti altre persone nella zona al momento del distacco della valanga.

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Madonna di Campiglio, Carabinieri raffica di multe a sciatori ubriachi e maestri abusivi

A Madonna di Campiglio, una delle località sciistiche più prestigiose delle Dolomiti di Brenta, i Carabinieri sciatori della Compagnia di Riva del Garda hanno intensificato i controlli per garantire la sicurezza sulle piste e vigilare sul rispetto delle normative vigenti. L’attività di controllo, che prosegue con costanza dall’inizio della stagione, ha portato a numerosi interventi, multe e sanzioni, evidenziando problematiche legate a comportamenti imprudenti, sciatori ubriachi e irregolarità da parte di maestri di sci.

Raffica di multe ai maestri abusivi

Una parte significativa dei controlli ha riguardato i maestri di sci. In particolare, sono stati controllati 47 professionisti, di cui quattro sono stati sanzionati per non aver inviato alla Provincia di Trento la comunicazione obbligatoria di esercizio temporaneo della professione. Questo adempimento è necessario per garantire che tutti gli operatori sulle piste siano regolarmente autorizzati. Per i trasgressori è scattata una sanzione amministrativa di 200 euro ciascuno.

Questa misura, oltre a tutelare la professionalità della categoria, mira a salvaguardare la sicurezza degli sciatori, che spesso si affidano ai maestri per migliorare le proprie abilità.

Sciatori senza assicurazione: una violazione diffusa

Con l’introduzione dell’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile verso terzi a partire dal 1° gennaio 2022, i Carabinieri hanno verificato la conformità degli sciatori a questa normativa. Su 83 turisti controllati, ben 11 non erano in regola, dichiarando di non avere una polizza o di possedere un’assicurazione familiare senza però fornirne prova concreta. Per ciascuno di loro è stata emessa una multa di 50 euro.

Questo dato evidenzia una certa noncuranza da parte degli utenti, che spesso ignorano l’importanza di essere assicurati in caso di incidenti sulle piste.

Infrazioni sulle piste: velocità, piste chiuse e imprudenza

I Carabinieri sciatori hanno riscontrato una serie di violazioni delle norme di sicurezza previste dal Decreto Legislativo n. 41/2021, che regolamenta le attività sciistiche. Tra i comportamenti sanzionati:

  • 10 sciatori multati per un totale di 500 euro per aver percorso piste chiuse al pubblico.
  • 2 scialpinisti contravvenzionati con 50 euro di multa ciascuno per aver risalito le piste da sci con le pelli, ignorando gli impianti di risalita e creando un pericolo per gli altri sciatori.
  • 4 sciatori hanno ricevuto una multa di 50 euro ciascuno per aver tenuto una velocità eccessiva rispetto alle condizioni del tracciato.
  • Un altro sciatore è stato multato per 50 euro per non aver rispettato il diritto di precedenza dello sciatore a valle.

Un caso emblematico riguarda un turista che, non avendo le competenze tecniche adeguate, ha deciso di affrontare una pista nera chiusa per pericolosità. In evidente difficoltà, ha richiesto l’intervento dei soccorsi. I Carabinieri, dopo averlo portato a valle in sicurezza, gli hanno inflitto una multa di 330 euro per la sua imprudenza.

Il caso dello sciatore ubriaco: un episodio curioso

Non sono mancati episodi singolari durante i controlli. Un cittadino polacco, uscito ubriaco da un rifugio, è stato fermato dai Carabinieri perché aveva scambiato i suoi sci con un paio da donna, posizionati in un’area del rifugio completamente diversa. In preda all’alcol, l’uomo non era nemmeno in grado di riconoscere i propri sci. Per lui è scattata una multa e il caso è diventato emblematico della necessità di maggiore attenzione al consumo di alcolici durante l’attività sciistica.

Soccorsi e sicurezza: numeri impressionanti

La stagione sciistica in corso ha registrato un numero significativo di interventi di soccorso, a conferma della pericolosità di alcune situazioni sulle piste:

  • 253 interventi effettuati dai Carabinieri sciatori a Madonna di Campiglio.
  • 60 interventi a Carisolo.

Fortunatamente, nessuno degli incidenti ha avuto conseguenze gravi, ma molti sciatori hanno riportato fratture agli arti superiori o inferiori.

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Bombardino, storia, ingredienti e ricetta del cocktail caldo più bevuto dagli sciatori

Il bombardino è molto più di un cocktail caldo: è un’istituzione per gli amanti della montagna e un rito irrinunciabile per gli sciatori durante le fredde giornate invernali. Bevuto nelle baite o nei rifugi, rappresenta un momento di pausa conviviale e rigenerante, in grado di riscaldare il corpo e dare la carica per affrontare nuove discese. Dal suo sapore unico alla tradizione che lo accompagna, il bombardino si è guadagnato un posto d’onore tra le bevande invernali. Ma quali sono le sue origini? Come si prepara? E quali sono le varianti che ne hanno decretato il successo? Scopriamolo insieme in questo viaggio tra storia, curiosità e gusto.

Quando e dove è nato il Bombardino?

Il bombardino è nato nel 1972 a Livigno, una delle mete sciistiche più famose d’Italia, situata in provincia di Sondrio.

Livigno, spesso chiamata il “Piccolo Tibet” per la sua posizione e il clima, è una rinomata località sciistica situata nelle Alpi italiane, in provincia di Sondrio. Con un’altitudine di 1.816 metri, offre una stagione sciistica prolungata che va da fine novembre ai primi di maggio. La ski area di Livigno vanta oltre 115 km di piste, suddivise in 12 piste nere, 37 rosse e 29 blu, servite da impianti moderni che comprendono 6 telecabine, 14 seggiovie e 12 skilift.
Oltre allo sci alpino, Livigno è un paradiso per gli amanti dello snowboard, grazie ai suoi ampi snowpark e alle piste con lunghi dislivelli ideali per il freeride. Per gli appassionati di sci di fondo, sono disponibili 30 km di piste sempre soleggiate che si snodano attraverso la valle.
La località è nota anche per la vivace atmosfera après-ski, con numerosi rifugi, bar e ristoranti che offrono specialità locali e intrattenimento. Livigno combina sport, natura e divertimento, rendendola una meta ideale per vacanze invernali indimenticabili.

Chi ha inventato il bombardino? Storia e curiosità

La sua creazione si deve a Aldo Del Bò, allora direttore degli impianti di risalita del rifugio Mottolino. Secondo la tradizione, Del Bò cercava una bevanda capace di riscaldare e rinvigorire gli sciatori che frequentavano il rifugio. La sua passione per il whisky lo portò a mescolarlo con il Vov caldo – un liquore a base di tuorli d’uovo – e latte. Il risultato fu una bevanda calda, cremosa e alcolica che conquistò immediatamente i primi assaggiatori.

Il nome “bombardino” deriva da un’esclamazione spontanea: uno degli ospiti, sorpreso dalla vampata di calore generata dalla bevanda, avrebbe detto: “Accidenti! È una bombarda!”. Da qui il nome che oggi conosciamo.

Nonostante le sue umili origini, il bombardino iniziò a diffondersi rapidamente. Fu durante un’assemblea di direttori delle stazioni sciistiche italiane, tenutasi proprio a Livigno, che il cocktail fu servito ai partecipanti, ottenendo un successo straordinario. Da quel momento, la fama del bombardino si estese a tutte le località sciistiche italiane e, successivamente, anche alle Alpi svizzere e francesi.

Un ruolo fondamentale nella sua diffusione lo ebbe il celebre après-ski Tea del Vidal, che contribuì a rendere il bombardino una bevanda iconica dell’inverno. Fu proprio grazie alla promozione da parte dell’AIBES (Associazione Italiana Barman) che il cocktail divenne un must per chiunque frequentasse la montagna.

Qual è la differenza tra i liquori all’uovo Vov e Zabov?

Il Vov è l’ingrediente principale del bombardino originale. Questo liquore nasce nel 1840 a Padova, ideato da un droghiere che cercava un modo per utilizzare i tuorli d’uovo avanzati dalla produzione di torrone. La ricetta è semplice ma geniale: tuorli d’uovo, zucchero e marsala si combinano per creare un liquore cremoso dal sapore intenso. Il nome “Vov” deriva dal termine dialettale veneto vovi, che significa “uova”.

Negli anni Quaranta, però, entrò in scena un altro liquore a base di uova, lo Zabov, creato a Ferrara. A differenza del Vov, lo Zabov utilizza il brandy al posto del marsala, rendendo il sapore più dolce e meno intenso. Anche la gradazione alcolica è leggermente più bassa: mentre il Vov si attesta intorno ai 18° per l’esattezza 17,8°, lo Zabov ha una gradazione di circa 15°.

Entrambi i liquori sono perfetti per il bombardino, ma offrono esperienze di gusto leggermente diverse. Il Vov è la scelta ideale per chi preferisce un sapore tradizionale e deciso, mentre lo Zabov si presta a una versione più moderna e delicata del cocktail.

Quali sono le caratteristiche nutrizionali del bombardino?

Oltre al suo sapore avvolgente, il bombardino è una bevanda con un notevole apporto nutrizionale. Grazie alla presenza del tuorlo d’uovo, è ricco di proteine, grassi (sia saturi che insaturi) e vitamine del gruppo B. Contiene inoltre minerali importanti come fosforo, zinco e selenio, che lo rendono una fonte di energia ideale per chi affronta lunghe giornate sulla neve.

Tuttavia, il bombardino è anche un cocktail molto calorico. Una singola porzione può contenere tra le 250 e le 350 calorie, a seconda della quantità di panna montata e dello zucchero utilizzati. Inoltre, la sua gradazione alcolica, che può raggiungere i 30° nelle versioni artigianali, lo rende una bevanda da gustare con moderazione.

Se consumato responsabilmente, il bombardino rappresenta un ottimo modo per recuperare energia e riscaldarsi nelle giornate fredde. Tuttavia, per chi segue una dieta ipocalorica, è meglio considerarlo un piacere occasionale.

Bombardino in montagna: attenzione all’alcoltest

Con l’introduzione delle nuove normative per la sicurezza sulle piste da sci, è stato imposto il controllo del tasso alcolico tra gli sciatori. Questo significa che anche un drink come il bombardino, se consumato in quantità eccessive, potrebbe portare a problemi legali.

Le regole prevedono zero tolleranza per l’alcol, con alcoltest effettuati direttamente sulle piste. Non è ancora chiaro se il limite sarà fissato a 0,5 g/l (lo stesso degli automobilisti) o a un valore inferiore, ma è importante prestare attenzione. Il bombardino, con la sua alta gradazione alcolica, può rapidamente far superare i limiti consentiti, influenzando negativamente i riflessi e l’equilibrio.

Per evitare rischi, è consigliabile gustare il bombardino con moderazione e preferibilmente alla fine della giornata, quando non è più necessario tornare sulle piste. In questo modo potrete godervi la bevanda senza preoccuparvi delle conseguenze.

Ricetta bombardino con il Vov

Ingredienti: 3 cl di VOV caldo, rum, panna montata.
Procedimento: scaldare il VOV e versarlo in un bicchiere in vetro con
manico. Aggiungere una piccola dose di rum e panna montata fresca a piacere.

Ricetta bombardino con lo Zabov

Ingredienti: 3 cl. di Zabov Classico, rum, panna montata.
Procedimento: scaldare lo Zabov Classico e versarlo in un bicchiere in vetro con
manico. Aggiungere una piccola dose di rum e panna montata fresca a piacere.

Quali sono le varianti del bombardino?

La ricetta originale del bombardino ha dato vita a numerose varianti, ognuna con un carattere unico che si adatta a gusti e preferenze diverse. Ecco le principali:

  1. Pirata
    In questa variante, il brandy viene sostituito dal rum, conferendo al cocktail un sapore più dolce e speziato. È particolarmente apprezzata da chi ama i sapori tropicali.
  2. Calimero
    E’ una versione meno alcolica rispetto al Bombardino (circa 12°), che combina zabaione caldo (liquore all’uovo) e caffè espresso. Va servito con spolverata di cacao in polvere.
  3. Bombardino Scozzese
    Questa variante rispetta la ricetta originale degli anni Settanta, utilizzando il whisky al posto del brandy. Il risultato è un cocktail dal sapore più deciso, ideale per gli amanti dei sapori intensi.
  4. Bombardino con ghiaccio (versione estiva)
    Il bombardino non è solo per l’inverno! Durante i mesi estivi, viene servito freddo, trasformandosi in un drink rinfrescante e cremoso.
  5. Bombardino extra strong
    Una variante pensata per i più coraggiosi, che prevede l’aggiunta di grappa o liquore al cioccolato come ad esempio lo Skipass o il Dark Passion della Distilleria Varnelli, rendendo il cocktail ancora più ricco e alcolico.
  6. Bombardino light
    Per chi vuole ridurre le calorie, esistono versioni con panna montata light e liquori a basso contenuto alcolico. Una scelta perfetta per chi cerca un’opzione più leggera.
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Arriva il freddo: da domani temperature in calo, lunedì gelo invernale per colpa dell’anticiclone delle Azzorre

L’Anticiclone delle Azzorre, espandendosi verso la Norvegia, sta per scatenare un drastico cambiamento climatico sull’Italia. Da sabato, le temperature inizieranno a calare, con un crollo termico che in soli tre giorni porterà gelo invernale e condizioni meteo difficili, soprattutto al Centro-Sud.

L’evoluzione meteo

Nelle prossime ore le temperature resteranno ancora in linea con la media stagionale o leggermente sopra, ma la situazione muterà rapidamente da sabato. Un primo impulso freddo attraverserà le Alpi, entrando sul nostro Paese attraverso la Porta del Rodano e la Porta della Bora. Questo incontro tra aria fredda e calda genererà piogge intense, inizialmente dalla Sardegna verso Lazio e Campania, estendendosi poi alle regioni centrali e meridionali nella seconda parte della giornata. Sul Tirreno meridionale si formerà un ciclone alimentato da aria artica.

Il crollo termico

La giornata più significativa sarà domenica, con un calo delle temperature fino a 10°C al Centro-Sud. Saranno possibili nevicate a bassa quota, in collina e persino quasi in pianura in alcune aree. Tra lunedì e martedì si registreranno le temperature più estreme: le minime potrebbero scendere fino a -5°C anche nelle principali città. Al Sud continueranno piogge intense con temporali localmente violenti e rischio di fenomeni alluvionali.

Previsioni mete dettagliate

Previsione meteo venerdì 10 gennaio

  • Nord: cielo sereno o poco nuvoloso.
  • Centro: possibili piovaschi con ampie schiarite.
  • Sud: nubi sparse e rare precipitazioni.

Previsione meteo sabato 11 gennaio

  • Nord: tempo stabile e soleggiato, ma con temperature in calo.
  • Centro: piogge e rovesci sparsi.
  • Sud: peggioramento marcato in serata, con neve fino in collina.

Previsione meteo domenica 12 gennaio

  • Nord: cielo sereno ma temperature rigide.
  • Centro: instabilità su basso Lazio, Abruzzo e Molise, con neve in collina.
  • Sud: forte maltempo, piogge abbondanti e neve diffusa in collina.
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Mikaela Shiffrin torna sugli sci per la prima volta dopo l’infortunio

Mikaela Shiffrin, una delle atlete di sci alpino più vincenti e amate al mondo, è tornata sugli sci dopo il grave infortunio subito a novembre durante il gigante di Killington. Questo ritorno segna un passo importante nel suo recupero, anche se il rientro alle gare rimane ancora incerto.

Un ritorno simbolico dopo l’incidente a Killington

Il 30 novembre scorso, Mikaela Shiffrin ha subito un infortunio significativo durante la seconda manche del gigante di Killington. Mentre si trovava a pochi passi dalla sua centesima vittoria in Coppa del Mondo, una caduta ha provocato la perforazione dei muscoli obliqui dell’addome. L’infortunio ha richiesto settimane di riabilitazione intensa, tenendola lontana dalla neve e mettendo in dubbio il resto della stagione.

In un video condiviso sui suoi profili social, la campionessa americana ha mostrato le sue prime curve sugli sci, descrivendo l’esperienza come “molto divertente”. Ha sottolineato che si è trattato di un test semplice, senza rischi, per valutare il dolore e le sue condizioni fisiche.

Un recupero graduale e lontano dai riflettori

Nel video, Shiffrin appare con abbigliamento casual: piumino viola, pantaloni neri e casco. Lontana dal suo solito look agonistico, sembra quasi una sciatrice qualunque. Questo ritorno “discreto” testimonia il suo approccio cauto al recupero, evitando pressioni eccessive e concentrandosi sulla salute.

“Abbiamo fatto tre run, niente di pazzesco, ma è stato molto bello”, ha dichiarato sorridente. Durante la sessione, la sciatrice ha monitorato attentamente il livello di dolore, che sembra ormai minimo, dimostrando che il peggio è probabilmente alle spalle.

Le prospettive per il rientro alle gare

Nonostante il ritorno sugli sci, Mikaela Shiffrin non ha ancora fornito indicazioni precise sul suo rientro alle competizioni. Il prossimo grande evento, i Mondiali di Saalbach-Hinterglemm, è previsto per inizio febbraio, ma la sua partecipazione resta incerta. Dopo aver vinto già 14 medaglie iridate, tra cui sette ori mondiali, Shiffrin sta procedendo con cautela, consapevole che la priorità è un recupero completo.

Nella sua carriera, Mikaela Shiffrin ha conquistato 99 vittorie in Coppa del Mondo, rendendola l’atleta più vincente nella storia dello sci alpino. Quest’inverno, prima dell’infortunio, aveva già ottenuto due vittorie in slalom, candidandosi a eguagliare il record di sei Coppe del Mondo generali di Annemarie Proell.

Una campionessa che non si arrende

Nonostante l’infortunio e le incognite sul futuro, Mikaela Shiffrin continua a rappresentare un esempio di determinazione e resilienza. Il suo ritorno sugli sci, seppur simbolico, è un segnale positivo non solo per lei, ma anche per i suoi numerosi fan in tutto il mondo.

Il video condiviso ha suscitato grande entusiasmo tra i suoi sostenitori, che non vedono l’ora di rivederla competere ai massimi livelli. Per ora, la campionessa americana si concentra sul recupero, con l’obiettivo di tornare in pista al momento giusto, pronta per nuove sfide e traguardi.

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Webcam Prato Nevoso

Webcam Prato Nevoso live – Chalet il Rosso

Webcam Prato Nevoso – conca

Webcam Prato Nevoso – snowpark

Webcam Prato Nevoso – piazza Dodero

Prato Nevoso è una rinomata località sciistica situata a 1.500 metri di altitudine nelle Alpi Liguri, in provincia di Cuneo, Piemonte. Fa parte del comprensorio Mondolè Ski, che offre oltre 130 km di piste adatte a sciatori di tutti i livelli.

La stazione è particolarmente apprezzata per la sua accessibilità, trovandosi a breve distanza dai principali capoluoghi del Piemonte e della Liguria. La conformazione ad anfiteatro della “Conca” e l’esposizione a sud la rendono ideale per famiglie e principianti.

Tra le attrazioni principali, Prato Nevoso vanta uno snowpark tra i più grandi d’Italia, aperto anche per lo sci notturno, e un campo scuola dotato di tapis roulant per facilitare l’apprendimento dei principianti. Inoltre, la località offre la possibilità di sciare sotto le stelle, con piste illuminate disponibili in determinate serate.

Per i più piccoli, il Prato Nevoso Village è un parco divertimenti sulla neve con attività, animazione giornaliera ed eventi dedicati. La località dispone anche di quattro scuole sci specializzate nell’insegnamento ai bambini.

Oltre allo sci, Prato Nevoso offre una vasta gamma di attività, tra cui escursioni con le ciaspole, tour in motoslitta e una vivace scena après-ski con eventi musicali e sportivi di rilievo nazionale e internazionale.

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Soccorse due giovani in difficoltà durante un’escursione alle Lame Rosse

Le Lame Rosse, uno dei luoghi più affascinanti della regione Marche, sono state teatro di una disavventura che, fortunatamente, si è conclusa senza conseguenze gravi. Due ragazze sono state soccorse dai vigili del fuoco dopo essersi smarrite durante il percorso di ritorno da un’escursione. L’intervento tempestivo ha garantito il loro recupero in breve tempo.

L’allarme e l’intervento tempestivo

L’allarme è stato lanciato intorno alle ore 15, quando le due escursioniste si sono rese conto di aver sbagliato il sentiero del ritorno. In preda all’ansia e senza punti di riferimento chiari, le giovani hanno contattato i soccorsi.
I vigili del fuoco, mantenendo un costante collegamento telefonico con le ragazze, sono riusciti a localizzarle rapidamente. Si trovavano in località Monastero, una zona vicina al parcheggio dove avevano lasciato la loro auto prima di iniziare l’escursione.

Le operazioni di recupero

Le operazioni di recupero si sono concluse nel giro di un’ora. I soccorritori hanno raggiunto le ragazze, che sono apparse in buone condizioni fisiche, e le hanno accompagnate fino al parcheggio. Nonostante lo spavento iniziale, le escursioniste non hanno riportato ferite né altri problemi di salute.

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Klausberg Ice Games 2025 dal 12 al 17 gennaio ritorna l’evento più ghiacciato della Valle Aurina

Dal 12 al 17 gennaio 2025, il cuore delle Alpi si trasforma in un palcoscenico scintillante di creatività e magia invernale con i Klausberg Ice Games 2025. Giunto alla sua 15ª edizione, questo evento straordinario invita artisti di fama internazionale a modellare giganteschi blocchi di ghiaccio in opere d’arte mozzafiato, regalando al pubblico uno spettacolo unico nella splendida Valle Aurina, in Alto Adige.

Un tema che unisce passato e futuro: gaming

Quest’anno, il tema scelto per gli Ice Games è “Gaming: dai mondi digitali ai giochi classici”, un omaggio al connubio tra tecnologia e tradizione. Gli artisti avranno l’opportunità di esplorare l’universo del gioco, reinterpretando personaggi iconici, scene mitiche e atmosfere nostalgiche in chiave glaciale. I blocchi di ghiaccio, dalle dimensioni di 3x3x3 metri, si trasformeranno in capolavori tridimensionali che cattureranno la fantasia di grandi e piccini.

Un’esperienza unica in alta quota

La magia degli Ice Games non si limita alle opere d’arte: l’evento si svolge infatti a 2.500 metri di altitudine, presso la stazione a monte del K2 Bergstation nel comprensorio sciistico Klausberg Skiworld Ahrntal. Qui, tra cime innevate e paesaggi alpini incantevoli, gli artisti lavorano in condizioni estreme, armati solo di piccozze, pale e immaginazione. Ogni colpo di scalpello è un passo verso la trasformazione del ghiaccio in arte.

Il programma degli Ice Games 2025

L’evento si estenderà su cinque giorni, durante i quali i visitatori potranno vivere l’atmosfera unica di un vero laboratorio a cielo aperto:

  • quando: dal 12 al 17 gennaio 2025
  • orari: ogni giorno dalle 08:30 alle 16:00
  • dove: stazione a monte del K2 Bergstation, Cadipietra, Valle Aurina
  • premiazione: il 16 gennaio, con l’assegnazione di sei premi ai migliori scultori, valutati per creatività, tecnica e fedeltà al tema

Le opere rimarranno esposte fino a quando il clima lo permetterà, spesso fino a metà marzo, offrendo ai visitatori l’opportunità di ammirare queste creazioni effimere sotto il sole invernale.

Arte e tradizione: i vincitori del 2024

L’edizione dello scorso anno ha lasciato un segno indelebile con opere straordinarie. Ecco i vincitori del podio 2024:

  1. 1° posto: Springer 4 di Martin Pöll & Isaak Runggaldier (Alto Adige)
  2. 2° posto: Chess King di Inna Tkachivska & Ihor Tkachivskyi (Ucraina)
  3. 3° posto: Schachmatt di Fanny Baumer & Moritz Schult (Germania)

Queste sculture hanno incarnato l’essenza della bellezza temporanea, dimostrando il potenziale dell’arte del ghiaccio.

Klausberg Skiworld Ahrntal: un paradiso invernale

Oltre agli Ice Games, il comprensorio Klausberg Skiworld Ahrntal, situato nel cuore della Valle Aurina, offre una vasta gamma di attività per tutti. Questo ambiente alpino suggestivo è perfetto per combinare arte e divertimento.

Cosa offre il comprensorio:

  • 33 km di piste da sci, perfette per sciatori di tutti i livelli
  • cabinovia K2, che porta i visitatori a 2.510 metri di quota
  • il Family Park Klausilandia, ideale per i più piccoli
  • 30 malghe aperte anche in inverno, dove gustare le delizie dell’Alto Adige
  • 36 km di piste per lo slittino e 50 km di percorsi per lo sci nordico
  • trekking con le ciaspole per gli amanti delle passeggiate sulla neve

Inoltre, nelle vicinanze si trova il comprensorio di Speikboden, con 38 km di piste e 8 impianti di risalita, per chi vuole esplorare altre opportunità di svago.

La magia della scultura su ghiaccio

Ciò che rende gli Ice Games così speciali è la loro natura effimera: le opere d’arte create durante l’evento sono destinate a sciogliersi con il tempo, lasciando un ricordo indelebile nella memoria di chi ha avuto la fortuna di ammirarle. Questo processo artistico celebra la bellezza fugace e il legame profondo con la natura.

Ogni scultore, proveniente da ogni angolo del mondo, porta la propria visione creativa, trasformando il ghiaccio in opere che sembrano sfidare la gravità e il tempo stesso. L’atmosfera unica delle Alpi, con il silenzio della neve e il suono della piccozza sul ghiaccio, rende l’esperienza ancora più suggestiva.

Un evento per tutti

Gli Ice Games 2025 non sono solo un concorso di scultura, ma un’esperienza completa, perfetta per:

  • famiglie, che possono divertirsi tra le sculture e le attività per bambini
  • amanti dell’arte, desiderosi di assistere dal vivo al processo creativo
  • sportivi, che possono combinare l’evento con sci, snowboard e trekking
  • curiosi, attratti dalla magia dei paesaggi invernali della Valle Aurina

Non perdere i Klausberg Ice Games 2025

Dal 12 al 17 gennaio, preparati a vivere un’esperienza unica tra arte, natura e divertimento. Gli Ice Games 2025 sono un’occasione imperdibile per ammirare la maestria di artisti internazionali, scoprire la bellezza delle Alpi e immergersi in un’atmosfera magica.
Segna le date sul calendario e lasciati conquistare dal fascino del ghiaccio!

 

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Pontedilegno-Tonale, da Natale presenze da record e presto 150 milioni di investimenti per la skiarea

Fiaccolata sulla pista nera Temù

Il comprensorio Pontedilegno-Tonale ha festeggiato un Natale da record, registrando oltre 180.000 presenze sulle piste nel periodo dal 23 dicembre al 6 gennaio. Il giorno più affollato è stato il 30 dicembre, con ben 17.000 primi ingressi, segnando un nuovo traguardo per la località.

Le strutture ricettive hanno registrato il tutto esaurito, mentre gli après-ski e la spettacolare fiaccolata di fine anno hanno attirato un grande pubblico, consolidando il comprensorio come una delle mete più ambite dell’arco alpino.

“Siamo decisamente soddisfatti, è stato il Natale migliore che potessimo desiderare, che ci conferma come punto di riferimento nel panorama turistico invernale. – ha spiegato Michele Bertolini, direttore del Consorzio Pontedilegno-Tonale – Ora la stagione è ben avviata e proseguirà con tanti eventi a partire dal festival musicale Paradice Music che dal 16 gennaio al 5 aprile proporrà ogni giovedì e sabato i famosi concerti con gli strumenti di ghiaccio. L’obiettivo del Consorzio è quello di offrire sempre qualcosa di nuovo e di migliorare costantemente l’offerta e i servizi per i nostri turisti, nei prossimi 5 anni intendiamo concretizzare ulteriori importanti interventi di ampliamento della ski area, per un totale di 150 milioni di euro”.

Il 7 gennaio una forte perturbazione ha portato 30 centimetri di neve fresca, trasformando il paesaggio in uno scenario da favola. Questa neve è stata anche un’opportunità per la nazionale italiana di sci maschile di gigante, che si è allenata sulla pista Casola Nera in preparazione della gara di Adelboden. Tra gli atleti presenti figuravano Luca De Aliprandini, Giovanni Borsotti, Filippo Della Vite, Simon Talacci e Giovanni Franzoni, seguiti dal coach Peter Fill.

Paradice Music festival 2025

Dal 16 gennaio al 5 aprile, il comprensorio ospiterà il famoso Paradice Music Festival, che porterà concerti esclusivi realizzati con strumenti di ghiaccio. Questo evento unico si svolgerà ogni giovedì e sabato sul ghiacciaio Presena, in un meraviglioso teatro di ghiaccio, offrendo ai visitatori un’esperienza culturale straordinaria.

Investimenti da 150 milioni di euro per la ski area

Nei prossimi cinque anni, il Consorzio Pontedilegno-Tonale investirà 150 milioni di euro per ampliare e migliorare la ski area. Tra gli interventi previsti si segnalano il rinnovo dell’impianto del Corno d’Aola e i lavori nell’area di Cima Sorti, che contribuiranno a rendere ancora più attrattiva questa destinazione per gli appassionati di sport invernali.

Una meta per turisti da tutto il mondo

Le settimane bianche sono già iniziate con un grande afflusso di visitatori provenienti da tutta Europa e oltre. “I primi ad arrivare sono stati i croati e gruppi di studenti italiani e inglesi, successivamente a gennaio sono attesi i polacchi e poi, a seguire, cechi, danesi, inglesi, belgi, si registra inoltre il ritorno degli israeliani, con più arrivi previsti nelle prossime settimane.”

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