Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo di Formula 1, non smette mai di sorprendere. Questa volta il pilota britannico, che si sta preparando ai primi test con la Ferrari, ha lasciato i fan a bocca aperta con una performance adrenalinica sulla neve. Attraverso un video pubblicato sul suo profilo Instagram, Hamilton si è mostrato in una nuova veste: quella di snowboarder estremo.
Heliskiing: un’avventura ad alta quota
Il video che ha conquistato il pubblico immortala Lewis Hamilton mentre pratica l’heliskiing, una disciplina estrema che combina l’adrenalina del salto in elicottero con la tecnica dello snowboard. In questa avventura, il pilota di Formula 1 non era solo: al suo fianco c’era Shaun White, leggenda dello snowboard statunitense e vincitore di tre medaglie d’oro olimpiche nell’halfpipe (Torino 2006, Vancouver 2010 e PyeongChang 2018).
“Mountain Man” è il messaggio che Hamilton ha scelto di accompagnare al post, un’ulteriore prova del suo spirito libero e della passione per le sfide fuori dalla pista.
Il post di Lewis Hamilton ha raccolto migliaia di like e commenti, diventando virale in poche ore. I fan hanno elogiato il coraggio del pilota e la sua capacità di mettersi in gioco in un contesto del tutto diverso. La frase “Mountain Man” è stata interpretata come un omaggio alla natura e alla libertà, due elementi che sembrano essere al centro di questa avventura.
Un episodio che ha destato scalpore si è verificato sulle piste di Monte Elmo, a Sesto Pusteria (Bolzano). Una bambina di sei anni, di origine slovacca, è stata abbandonata per quasi due ore dai suoi genitori, impegnati a sciare. L’episodio evidenzia un grave problema di responsabilità genitoriale e ha portato all’intervento dei carabinieri, che hanno segnalato i genitori all’autorità giudiziaria.
I dettagli dell’episodio accaduto a Monte Elmo
La bambina è stata notata completamente sola nei pressi di un rifugio situato nel comprensorio sciistico di Monte Elmo. I genitori, in vacanza nella rinomata località alpina, avrebbero deciso di lasciarla temporaneamente in un’area pubblica, convinti che fosse un ambiente sicuro. Durante questo tempo, si sono dedicati a diverse discese lungo le piste, sottovalutando i rischi di lasciare una bambina senza supervisione.
Quando, quasi due ore dopo, i genitori sono tornati a prenderla, hanno trovato ad attenderli i carabinieri di Sesto Pusteria, impiegati nei quotidiani servizi di vigilanza. Gli agenti hanno immediatamente avviato una segnalazione formale all’Autorità Giudiziaria Ordinaria e dei Minori.
Le dichiarazioni delle autorità
Secondo il maresciallo maggiore Gandellino Bucci, comandante della stazione dei carabinieri di Sesto Pusteria, “Il caso non deve essere sottovalutato. È fondamentale che i genitori supervisionino costantemente i minori per evitare conseguenze spiacevoli”. Il maggiore Simone Carlini, comandante della Compagnia Carabinieri di San Candido, ha aggiunto: “Questo fenomeno riflette un allarmante deficit di responsabilità genitoriale e può avere conseguenze gravissime, sia in termini di rischi immediati per i minori sia per il loro sviluppo emotivo.”
Un problema che si ripete: genitori e svago a discapito dei figli
Le forze dell’ordine hanno sottolineato che episodi simili non sono rari. Sono in aumento i casi in cui bambini vengono lasciati soli in luoghi pubblici da genitori che antepongono il proprio divertimento alla sicurezza dei figli. I rischi immediati includono incidenti, smarrimenti e persino incontri con individui potenzialmente pericolosi.
La responsabilità genitoriale: un monito per le famiglie
L’episodio di Monte Elmo serve da monito per tutte le famiglie. Lasciare un bambino piccolo senza supervisione, anche in un ambiente apparentemente sicuro, non solo espone a pericoli immediati, ma può anche influenzare negativamente lo sviluppo emotivo del minore. È fondamentale che le decisioni prese dai genitori mettano sempre al primo posto il benessere e la sicurezza dei propri figli.
Come affermano gli esperti, durante le vacanze è essenziale trovare un equilibrio tra il proprio bisogno di svago e le esigenze dei bambini. Ad esempio, organizzarsi con turni di custodia, affidare il bambino a personale qualificato o scegliere attività che coinvolgano l’intera famiglia rappresentano valide alternative per prevenire situazioni simili.
Le conseguenze legali per i genitori
I genitori della bambina sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per abbandono di minore. Questo tipo di condotta non è solo moralmente discutibile, ma anche perseguibile penalmente. La legge tutela i minori garantendo che siano sempre sotto la custodia e la responsabilità di adulti adeguati.
La stagione invernale della Lagalb prende ufficialmente il via oggi, giovedì 16 gennaio. Nonostante le difficoltà causate dalla scarsità di neve fresca, l’apertura è stata garantita grazie a un lavoro straordinario da parte degli addetti alle piste. Scopri tutto ciò che rende unica questa stagione: dalle sfide del Club 8848 agli eventi imperdibili, fino alla tradizione gastronomica che contraddistingue la Lagalb.
Un impegno straordinario per garantire l’apertura delle piste
Le condizioni climatiche sfavorevoli hanno reso necessaria la produzione di neve tecnica, dato che solo la parte inferiore del comprensorio è dotata di innevamento artificiale. La neve è stata trasportata metro dopo metro per coprire la parte superiore delle piste, permettendo agli sciatori di godere di un’esperienza di qualità.
Tuttavia, la pista di collegamento tra Diavolezza e Lagalb rimane chiusa per il momento. Per garantire comunque una facile mobilità tra i due comprensori, è attivo il servizio di Engadin Bus, che collega le stazioni ogni 30 minuti.
Esplora i ristoranti: un viaggio tra sapori alpini e panorami spettacolari
Una pausa culinaria a Lagalb è un’esperienza imperdibile, grazie alla combinazione di piatti tradizionali e panorami mozzafiato. Ecco cosa offrono i due ristoranti principali:
Ristorante in vetta: Celebre per i sapori della tradizione della Valposchiavo, propone piatti come i taiadin e i capunet, perfetti per recuperare energia dopo una giornata sugli sci.
Ristorante a valle: Un’atmosfera rilassante, piatti semplici e una terrazza soleggiata con vista sulla pista, ideale per una pausa all’insegna del relax.
Oltre al gusto, i visitatori possono godere di panorami unici sul Piz Palü, la Valposchiavo e la Valtellina, rendendo ogni pasto un momento indimenticabile.
Club 8848: una sfida per gli appassionati di montagna
La Lagalb è famosa per ospitare il leggendario Club 8848, un’associazione esclusiva per gli sciatori più audaci. Per entrare a farne parte, è necessario completare una sfida impegnativa:
8848 metri di dislivello da coprire in un solo giorno.
11 discese lungo la pista principale.
4 salite a piedi dalla stazione in vetta al Piz Lagalb.
Chi supera questa prova riceve l’iscrizione al tabellone ufficiale dei soci e può accedere a offerte esclusive, diventando parte di una comunità d’élite.
Challenge Day: il grande evento della stagione
Sabato 15 febbraio si terrà il tanto atteso Challenge Day, un appuntamento speciale per tutti gli appassionati di sci e snowboard. Gli iscritti al Club 8848 si sfideranno per completare la leggendaria prova e guadagnarsi un posto d’onore.
Quest’anno, la competizione vedrà la partecipazione di personalità di spicco come l’ex sciatore Carlo Janka e il comico Claudio Zuccolini. Inoltre, i più piccoli avranno l’opportunità di incontrare Carlo Janka nella nuova Kids Area Club 8848 per una sessione di autografi alle ore 11.
Come spostarsi tra Lagalb e Diavolezza
Nonostante la chiusura della pista di collegamento tra Lagalb e Diavolezza, il servizio di Engadin Bus garantisce collegamenti frequenti e puntuali ogni 30 minuti, rendendo agevole lo spostamento tra i due comprensori.
André Schürrle, ex campione del mondo con la Germania nel 2014 e vincitore della Premier League con il Chelsea, ha lasciato il calcio professionistico a soli 30 anni, ma non ha smesso di mettere alla prova i propri limiti. Da allora, l’ex calciatore tedesco si è reinventato completamente, dedicandosi a imprese estreme che lo vedono affrontare il freddo più intenso sulle cime innevate d’Europa, seminudo.
Un cambio di vita radicale dopo il ritiro dal calcio
Dopo una carriera di successo che lo ha visto protagonista sui campi più prestigiosi del mondo, Schürrle ha deciso di abbandonare la vita agiata e di intraprendere un percorso completamente diverso. Attraverso le sue avventure estreme, documentate sui social media, ha raccolto l’attenzione di milioni di fan. Su Instagram, dove è seguito da oltre 5,2 milioni di persone, l’ex calciatore condivide video e immagini delle sue sfide.
In una recente impresa, Schürrle ha sfidato temperature glaciali con pochi indumenti: pantaloncini, scarponi, uno zaino e un cappello di lana. “Il freddo più forte che abbia mai provato”, ha scritto in un post, accompagnato da un video che lo mostra mentre si immerge in una cascata ghiacciata di notte, un’esperienza che lui stesso ha definito come “disagio, dolore e sofferenza, ma anche crescita”.
Non è la prima volta che Schürrle si cimenta in imprese straordinarie. Nel 2023, ha scalato lo Zugspitze, la montagna più alta della Germania, durante una notte gelida, con temperature ben al di sotto dello zero. Equipaggiato solamente con pantaloncini corti, scarponi da trekking e guanti, l’ex calciatore ha raggiunto i 3.000 metri di altitudine. “La cosa mentale e fisica più difficile che abbia mai fatto”, aveva raccontato Schürrle, descrivendo le condizioni estreme: vento a 100 chilometri orari, neve e -19°C.
Un’altra impresa memorabile risale alla sua scalata della Sniezka, nei Monti dei Giganti, in Polonia. Anche in quell’occasione, Schürrle si era spinto oltre i limiti della resistenza fisica e mentale, dimostrando che, con determinazione e forza interiore, si possono superare ostacoli apparentemente insormontabili.
“La comodità è la peggiore dipendenza”
Schürrle non è solo alla ricerca di avventure estreme, ma promuove uno stile di vita che rifiuta la comodità e l’eccesso di comfort. “La comodità è la peggiore dipendenza”, ha scritto in un messaggio condiviso con i suoi follower per il Capodanno 2025. Questo mantra guida il suo nuovo percorso, in cui il disagio e la sfida personale sono strumenti per crescere e riscoprire le proprie capacità.
Il suo approccio ha attirato anche l’attenzione di Wim Hof, conosciuto come “The Iceman”, un atleta olandese famoso per le sue imprese al freddo. Hof lo sfidò in passato, e Schürrle accettò, rafforzando ulteriormente la sua reputazione di avventuriero estremo.
La nuova vita di Schürrle: tra gelo, montagna e crescita interiore
Lontano dal mondo del calcio, André Schürrle si è reinventato come esploratore e avventuriero. Le sue imprese lo hanno trasformato in una figura d’ispirazione per chi cerca di spingersi oltre i propri limiti. Nonostante le difficoltà, Schürrle vede in queste esperienze estreme una forma di crescita personale: “Io e il mio corpo siamo più forti di quanto pensassi. Se ci metto mente e anima, posso fare tutto”, aveva dichiarato.
Mentre continua a scalare montagne seminudo e a sfidare le condizioni più estreme, André Schürrle ci dimostra che il vero successo non è solo nei trofei conquistati, ma anche nella capacità di reinventarsi e di affrontare le sfide della vita con coraggio e determinazione.
Seguendo le indicazioni del navigatore, imbocca una strada che, in inverno, semplicemente non esiste. Dopo aver percorso circa un chilometro, si ritrova nel bel mezzo di una pista da sci e, solo quando il Suv si blocca nella neve, si rende conto di non poter proseguire.
A Madonna di Campiglio, un turista straniero a bordo del suo Suv parte dal piazzale del Grostè diretto a Malga Montagnoli, dove aveva programmato di trascorrere la serata. Affidandosi completamente al navigatore, finisce per percorrere un tracciato che, durante la stagione invernale, viene interamente coperto dalla neve e diventa parte della pista da sci “Nube d’Oro”.
Nonostante il tragitto si faccia progressivamente più impegnativo, il turista continua fino a quando il veicolo affonda nella neve, restando definitivamente bloccato. A quel punto, non può fare altro che chiedere aiuto.
Sul posto intervengono i vigili del fuoco di Madonna di Campiglio, che liberano il Suv dalla neve e lo trainano fuori, riportando il turista sulla strada e mettendo fine alla sua disavventura.
Le pattuglie del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza hanno individuato due cittadini francesi che esercitavano la professione di maestro di sci in maniera irregolare nel comprensorio sciistico della Val Gardena. I due, pur essendo in possesso di titoli equivalenti conseguiti all’estero, non avevano richiesto l’autorizzazione temporanea necessaria per operare in Italia.
Tentativo di fuga e identificazione
Alla vista dei finanzieri, i due hanno tentato di confondersi con gli altri sciatori, abbandonando i gruppi di clienti che stavano accompagnando. Tuttavia, le Fiamme Gialle li tenevano sotto osservazione da tempo. L’elemento distintivo? Una vistosa giacca con il logo di una scuola di sci francese, che li ha resi facilmente riconoscibili. Durante l’attività, dispensavano consigli tecnici e istruzioni su come affrontare i tracciati più impegnativi.
Sanzioni severe e tutela della professione
I due maestri abusivi sono stati fermati a bordo pista e sanzionati con una multa che potrebbe superare i 2.500 euro se non pagata tempestivamente. I loro clienti, tutti minorenni, sono stati riconsegnati ai genitori.
Colonnello Giuseppe Dinoi, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Bolzano, ha dichiarato:
“Gli irregolari si appropriano di una fetta di mercato importante, sottraendola a chi ha acquisito regolarmente il titolo e cerca di far fruttare le proprie competenze, approfittando dell’afflusso turistico invernale.”
La professionalità dei maestri di sci: un valore da proteggere
Robert Demetz, presidente del Collegio Maestri di Sci Alto Adige, ha ribadito:
“Diventare maestro di sci richiede una formazione rigorosa e un grande impegno. È fondamentale che le forze dell’ordine vigilino affinché questa professione non venga svalutata da chi opera senza qualifiche adeguate.”
La professione non si limita all’insegnamento della tecnica, ma comprende anche la trasmissione del rispetto per l’ambiente montano e la sicurezza.
Controlli intensificati per un turismo sicuro
L’attività di vigilanza sulle aree sciabili è fondamentale per garantire un turismo sicuro e rispettoso delle normative. Solo pochi giorni prima, la Guardia di Finanza di Bressanone aveva denunciato un maestro di sci che, pur abilitato, aveva omesso di dichiarare i propri redditi per accedere a misure assistenziali come il Reddito di Cittadinanza.
Domenica 19 gennaio 2025 si rinnova l’appuntamento con la giornata organizzata dal Soccorso Alpino e dal Club Alpino Italiano, dedicata alla prevenzione degli incidenti in montagna durante la stagione invernale. L’evento prevede oltre 30 iniziative distribuite in 14 regioni.
Nelle Marche, l’incontro si terrà in provincia di Macerata, precisamente a Frontignano di Ussita (MC). Il ritrovo è fissato per le ore 08:30 presso il piazzale dell’ex Hotel Felicita.
Il tema centrale di quest’anno riguarda la consapevolezza dei rischi in montagna, con particolare attenzione ai cambiamenti climatici e alla variabilità delle condizioni invernali. La giornata prevede stand informativi, dimostrazioni pratiche e attività di sensibilizzazione per promuovere un approccio sicuro e responsabile all’ambiente montano.
“In 25 anni abbiamo notato il cambiamento delle attività praticate in montagna durante la stagione fredda: venticinque anni fa, ad esempio, i ciaspolatori erano pochi, mentre oggi numericamente battono di gran lunga gli scialpinisti dimostrando, purtroppo, una preparazione mediamente assai più modesta -, dichiara Elio Guastalli, responsabile del progetto “Sicuri in Montagna”. “Questo aspetto, sommato all’aumento dei frequentatori della montagna, osservata specialmente dopo la pandemia, accresce la necessità di fare informazione per un approccio sempre più consapevole e responsabile”.
Un momento tenero e inaspettato è stato catturato in un video diventato virale, mostrando un gatto delle nevi che saluta un bambino su uno slittino. Questo episodio si è verificato presso il Fernie Alpine Resort, una rinomata località sciistica situata nella British Columbia, in Canada.
Nel video, un bambino, visibilmente emozionato, si trova sul suo slittino mentre osserva un gatto delle nevi al lavoro. L’operatore del veicolo (gattista), mostrando una grande sensibilità, utilizza la lama del mezzo per compiere un movimento simile a un saluto. Questo gesto semplice ma speciale ha illuminato il viso del piccolo, rendendo il momento memorabile.
Il gatto delle nevi, noto per la sua funzione essenziale di preparare e livellare le piste da sci, è dotato di una grande lama frontale che può muoversi in diverse direzioni. Solitamente utilizzata per spostare, tagliare e livellare la neve, in questo caso è stata trasformata in uno strumento di comunicazione.
Fernie Alpine Resort
Il Fernie Alpine Resort è una delle mete invernali più apprezzate della British Columbia, celebre per le sue abbondanti nevicate e l’atmosfera accogliente. Situato tra le montagne rocciose, offre un’ampia gamma di attività per famiglie e appassionati di sport invernali, rendendolo il luogo perfetto per un episodio così singolare e simpatico.
Il Buggy skiing è una disciplina invernale unica e spettacolare, che unisce la libertà dello sci alla potenza della tecnologia, offrendo esperienze cariche di adrenalina e creatività. Questa attività innovativa sta rapidamente guadagnando popolarità tra gli amanti degli sport estremi grazie alla sua combinazione di velocità, controllo e spettacolarità.
Le origini del Buggy skiing
Il Buggy skiing ha le sue radici in Scandinavia, dove un gruppo di innovatori, ispirati dai veicoli motorizzati utilizzati per muoversi sulla neve, ha sviluppato una disciplina che fonde sci tradizionale e motori. Il concetto è semplice quanto rivoluzionario: sciatori trainati da buggy adattati per terreni innevati, capaci di offrire un’esperienza dinamica e originale. Dopo il suo debutto nel 2018, questa attività ha rapidamente conquistato una nicchia tra gli appassionati di sport estremi.
Chi l’ha inventato?
Un nome indissolubilmente legato agli sport estremi e alla creatività sulla neve è Jean-Yves Blondeau, meglio conosciuto come Rollerman. Nato ad Aix-les-Bains, in Francia, Blondeau è un designer industriale e atleta visionario che ha lasciato un segno indelebile nel panorama degli sport estremi.
Rollerman è il creatore della celebre tuta Buggy Rollin, una corazza rivoluzionaria dotata di sci (o rotelle, a seconda del terreno) su diverse parti del corpo, che gli consente di sfrecciare e compiere acrobazie mozzafiato. Grazie a questa invenzione, Blondeau ha partecipato a film come Yes Man con Jim Carrey e Chinese Zodiac (CZ12) di Jackie Chan, diventando una figura iconica a livello globale.
Nonostante il Buggy-Skiing non sia una sua invenzione diretta, l’approccio innovativo e spettacolare di Rollerman ha contribuito ad aprire la strada a discipline che combinano tecnologia e movimento, ispirando lo sviluppo di attività come il Buggy-Skiing.
Come funziona il Buggy skiing?
Il Buggy-Skiing si svolge nel seguente modo:
lo sciatore indossa l’attrezzatura da sci tradizionale
un buggy motorizzato, dotato di pneumatici o cingoli per la neve, traina lo sciatore lungo piste o spazi aperti
lo sciatore sfrutta abilità tecniche e fisiche per mantenere l’equilibrio, affrontare curve, eseguire salti e persino acrobazie spettacolari.
Perché sta conquistando il pubblico?
Il Buggy skiing sta catturando l’interesse del pubblico per la sua unicità. Combina la velocità e la tecnica dello sci con la versatilità e la potenza dei veicoli motorizzati. È un’esperienza adatta sia a chi cerca nuove emozioni sia agli esperti in cerca di una sfida più dinamica.
Sicurezza e innovazione
La sicurezza è una priorità assoluta in uno sport così dinamico. L’attrezzatura necessaria include:
caschi e protezioni per il corpo
sci rinforzati e stabili
buggy progettati per garantire massimo controllo e sicurezza anche a velocità elevate.
Dove praticare il Buggy skiing?
Questa disciplina è praticabile in diverse stazioni sciistiche in Scandinavia, Europa e Nord America, molte delle quali stanno iniziando a offrire aree e percorsi dedicati. Eventi e competizioni stanno inoltre contribuendo a diffondere il Buggy skiing, attirando sempre più appassionati.
La stazione sciistica di Bolognola Ski aprirà le piste sabato 18 gennaio e resterà operativa tutti i giorni.
I gestori hanno comunicato via Facebook che i lavori di innevamento programmato stanno procedendo a pieno regime, portando la preparazione delle piste al 90%. Le temperature rigide degli ultimi giorni, nonostante qualche difficoltà causata dal vento, hanno permesso di garantire condizioni ottimali per l’apertura degli impianti e piste.
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