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Diletta Leotta fa alzare la temperatura a St Moritz relax in bikini nella spa sulla neve

La celebre conduttrice di DAZN, Diletta Leotta, ha deciso di concedersi un momento di puro relax immersa nello spettacolare scenario di St. Moritz, in Svizzera. La presentatrice ha condiviso sui social alcune immagini che la ritraggono mentre si gode un bagno rigenerante in una spa di lusso all’aperto, circondata dalla neve. Le foto hanno immediatamente scatenato una pioggia di like e commenti da parte dei suoi fan, conquistati dal mix di fascino, benessere e paesaggi da sogno.

Diletta Leotta in bikini tra neve e acqua termale

Le immagini postate da Diletta Leotta su Instagram la mostrano avvolta nel vapore caldo di una piscina esterna, situata all’interno di un prestigioso hotel di St. Moritz. L’effetto è spettacolare: l’acqua termale della spa svizzera contrasta con il bianco candido della neve che circonda la vasca, creando un’atmosfera fiabesca e rilassante.

“Recharging “, ha scritto la conduttrice nella didascalia che accompagna gli scatti.

Pioggia di like e commenti sui social

I follower della conduttrice non hanno tardato a reagire: il post ha subito raccolto migliaia di like e commenti entusiasti. Molti fan hanno apprezzato la bellezza del luogo e il fascino di Diletta, che anche in un contesto di relax riesce a catturare l’attenzione con il suo stile impeccabile.

Non è la prima volta che Diletta Leotta sceglie di condividere con i suoi follower momenti della sua vita privata e di benessere. Il legame con il suo pubblico è sempre più forte, grazie alla sua naturalezza e alla capacità di rendere ogni scatto un vero e proprio evento social.

St. Moritz: la perla delle Alpi svizzere

Situata nell’Alta Engadina, nel cantone dei Grigioni, St. Moritz è una delle località sciistiche più prestigiose al mondo. Adagiata a 1.822 metri sul livello del mare, si affaccia sull’omonimo lago e offre panorami mozzafiato sulle Alpi circostanti. La città è rinomata per il suo clima soleggiato, vantando oltre 300 giorni di sole all’anno.

St. Moritz ha ospitato due edizioni dei Giochi Olimpici Invernali, nel 1928 e nel 1948, consolidando la sua reputazione come meta d’élite per gli sport invernali. Oltre allo sci, la località offre una vasta gamma di attività, tra cui polo sulla neve, corse di cavalli sul lago ghiacciato e il celebre Cresta Run, una pista naturale per lo skeleton.

La combinazione di lusso, sport e paesaggi incantevoli rende St. Moritz una destinazione ambita da celebrità e appassionati di montagna provenienti da tutto il mondo.

Il fascino delle spa all’aperto in inverno

Le spa con piscine esterne riscaldate sono una delle esperienze più amate dai turisti invernali. Il contrasto tra il calore rilassante dell’acqua termale e il gelo della neve offre un effetto rigenerante unico, perfetto per staccare dalla routine e ricaricare le energie.

Luoghi come St. Moritz, rinomati per il lusso e il benessere, offrono hotel esclusivi con spa di livello internazionale, frequentate da celebrità e appassionati di relax. Diletta Leotta non ha fatto eccezione, scegliendo una location da sogno per il suo break invernale.

Badrutt’s Palace Hotel: lusso e comfort a St. Moritz

Per il suo soggiorno, Diletta Leotta ha scelto il prestigioso Badrutt’s Palace Hotel, un’icona dell’ospitalità di lusso a St. Moritz. Fondato nel 1896, questo hotel a 5 stelle offre 155 eleganti camere e suite, ciascuna con design e layout unici, e viste mozzafiato sul lago di St. Moritz o sul centro del villaggio.

I prezzi per un soggiorno al Badrutt’s Palace Hotel variano in base alla tipologia di camera scelta. Secondo alcune fonti, le tariffe partono da 1.831 euro a notte per una Superior Double Room affacciata sul centro di St. Moritz, fino ad arrivare a 11.635 euro a notte per la Hans Badrutt Suite, che offre una splendida vista sul lago di St. Moritz e sulle montagne circostanti.

 

 

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Madonna di Campiglio, denunciato sciatore per skipass falso dovrà rispondere di truffa aggravata

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Madonna di Campiglio hanno denunciato un giovane turista poco più che ventenne, accusato di truffa aggravata ai danni della società My Pass, che gestisce parte del sistema di ticketing per l’accesso agli impianti sciistici di Madonna di Campiglio.

Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, il giovane avrebbe utilizzato una card My Pass/Star Pass associata a un nome fittizio e a una carta di pagamento intestata a una persona inesistente, riuscendo così a sciare senza pagare il reale importo dello skipass.

Un sistema illecito per sciare a prezzo ridotto

Da circa un mese, la società My Pass aveva segnalato anomalie nei ticket emessi, evidenziando l’esistenza di un sistema fraudolento che permetteva ad alcuni sciatori di eludere parzialmente o totalmente il pagamento dello skipass.

La truffa si basava sull’uso di card registrate con dati falsi che consentivano agli utenti di sciare senza preacquistare lo skipass. Il sistema prevede infatti che l’importo dovuto venga addebitato a fine giornata, ma grazie a carte di credito intestate a persone fittizie, gli importi non venivano mai riscossi.

Il fenomeno aveva iniziato a diffondersi anche sui social network, dove venivano pubblicizzati skipass giornalieri validi per tutte le località sciistiche dell’arco alpino a soli 40 euro, un prezzo significativamente inferiore rispetto alla tariffa ufficiale.

Le indagini e l’individuazione dello sciatore

Dopo le segnalazioni della società My Pass, i Carabinieri della Stazione di Madonna di Campiglio hanno avviato un’attività di monitoraggio e controlli incrociati sulle card emesse quotidianamente, con l’obiettivo di individuare i ticket sospetti.

La scorsa settimana, durante il servizio di vigilanza sulle piste, i Carabinieri sciatori hanno ricevuto un’allerta relativa al passaggio di un ticket anomalo ai tornelli di accesso agli impianti di risalita.

Grazie all’utilizzo dei sistemi di videosorveglianza e al monitoraggio in tempo reale dei varchi di accesso, gli agenti sono riusciti a identificare la fisionomia e l’abbigliamento dello sciatore sospetto. Seguendo gli spostamenti della card My Pass tracciata lungo gli impianti di risalita, i militari sono riusciti a fermare e identificare il giovane.

Al momento del controllo, il turista non è stato in grado di fornire spiegazioni su come fosse entrato in possesso della card né di esibire la carta di credito associata al servizio My Pass.

Denuncia e conseguenze legali

Di fronte all’evidenza dei fatti, lo sciatore è stato accompagnato presso gli uffici della Stazione dei Carabinieri di Madonna di Campiglio e, al termine delle formalità di rito, denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Trento per truffa aggravata.

La card fraudolenta è stata sequestrata, mentre il giovane dovrà ora affrontare un processo penale per le accuse contestate.

Controlli intensificati per fermare il fenomeno

L’episodio ha rivelato come il sistema fraudolento fosse strutturato e in espansione, con un giro d’affari che si stava ampliando grazie alla pubblicità sui social network.

Per contrastare la diffusione del fenomeno, i Carabinieri di Madonna di Campiglio hanno annunciato che proseguiranno con controlli mirati nei prossimi giorni, verificando l’eventuale utilizzo di altre card My Pass/Star Pass sospette.

Parallelamente, la società My Pass sta implementando nuove misure di sicurezza, tra cui:

  • verifica avanzata delle card emesse per identificare anomalie nei pagamenti
  • maggiore controllo sulle transazioni sospette
  • monitoraggio e tracciamento delle card con dati fittizi

Rischi e conseguenze per chi utilizza skipass falsi

Eludere il pagamento dello skipass non è solo un comportamento scorretto, ma rappresenta un reato penale. La truffa aggravata può portare a sanzioni severe, tra cui multe elevate e condanne penali in caso di sentenza di colpevolezza.

I controlli delle forze dell’ordine e delle società di gestione degli impianti sciistici mirano a garantire trasparenza ed equità per tutti gli sciatori, prevenendo abusi e utilizzi illeciti delle card elettroniche.

Il consiglio per gli sciatori è di acquistare sempre gli skipass tramite i canali ufficiali, evitando offerte sospette online che potrebbero portare a conseguenze legali.

Dolomiti Valtellina 2028: ufficiale, il CIO sceglie l’Italia per i Giochi Invernali Giovanili

Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha ufficialmente assegnato all’Italia l’organizzazione dei Giochi Olimpici Giovanili Invernali 2028 (YOG). L’evento, denominato Dolomiti Valtellina 2028, si svolgerà in Valtellina, Trentino e Cortina, sfruttando molte delle infrastrutture già utilizzate per Milano Cortina 2026. La decisione è stata presa durante la 143ª sessione del CIO a Losanna, con un voto quasi unanime: 89 favorevoli e solo 1 contrario su 90 voti validi.

Un’eredità olimpica per l’Italia

L’assegnazione degli YOG 2028 rappresenta un riconoscimento alla capacità dell’Italia di organizzare eventi sportivi di livello mondiale. Il Presidente del CIO, Thomas Bach, ha dichiarato:

“L’elezione di Dolomiti Valtellina 2028 dimostra la fiducia del CIO nell’Italia, già protagonista con Milano Cortina 2026. Questo evento prolungherà l’entusiasmo olimpico fino alla fine del decennio e porterà benefici duraturi alle comunità locali.”

Il progetto nasce dalla collaborazione tra CONI, Regione Lombardia, Regione Veneto, Provincia Autonoma di Trento e Governo Italiano, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo delle Alpi italiane come destinazione di riferimento per gli sport invernali.

Dove si svolgeranno le competizioni?

Le gare si terranno esclusivamente in sedi già esistenti, distribuite nei tre cluster principali:

  • Valtellina (Lombardia)
  • Trentino
  • Cortina d’Ampezzo (Veneto)

Sette degli 11 impianti previsti sono già stati selezionati per ospitare gare a Milano Cortina 2026, tra cui:

✔ Bormio (Pista Stelvio) – Sci alpino
✔ Livigno (Aerials & Mogul Park, Snow Park) – Freestyle e snowboard
✔ Cortina Sliding Centre – Bob, skeleton e slittino
✔ Predazzo Ski Jumping Stadium – Salto con gli sci
✔ Tesero Cross-Country Skiing Stadium – Sci di fondo
✔ Cortina Curling Olympic Stadium – Curling

Questa scelta garantisce un’ottimizzazione dei costi e una riduzione dell’impatto ambientale, valorizzando impianti esistenti senza necessità di nuove costruzioni.

Il programma sportivo: tutti e sette gli sport olimpici invernali

Dal 15 al 29 gennaio 2028, gli YOG vedranno la partecipazione di giovani atleti che si sfideranno nei sette sport olimpici invernali:

  • biathlon
  • bob
  • curling
  • hockey su ghiaccio
  • slittino
  • pattinaggio
  • sci (alpino, di fondo, freestyle, snowboard e salto con gli sci)

Per garantire un’organizzazione efficiente, nessun atleta alloggerà a più di un’ora di distanza dal proprio impianto di gara, con sette delle 11 sedi a meno di 15 minuti dai rispettivi villaggi olimpici.

Festival ed eventi culturali in attesa dei giochi

Il percorso verso Dolomiti Valtellina 2028 sarà accompagnato da un festival di sport, arte e cultura locale che inizierà nel 2027 e culminerà con le celebrazioni per la Torcia Olimpica nel dicembre dello stesso anno. Durante i Giochi, il festival sarà ospitato in due poli principali: Bormio e Trento.

L’impatto degli YOG 2028: un’opportunità per i giovani

Uno degli obiettivi principali di Dolomiti Valtellina 2028 sarà quello di lasciare un forte impatto sociale ed educativo, in linea con le iniziative di Milano Cortina 2026. In particolare, si punterà a:

✔ incentivare l’attività sportiva tra i giovani, promuovendo almeno 30 minuti di movimento al giorno
✔ creare opportunità per i giovani atleti, attraverso programmi di sviluppo e formazione
✔ rafforzare la coesione sociale, favorendo il dialogo tra culture diverse attraverso lo sport

Il Ministro per lo Sport e la Gioventù, Andrea Abodi, ha sottolineato l’importanza dell’evento:
“Dolomiti Valtellina 2028 sarà un’occasione unica per trasmettere i valori dello sport come strumento di inclusione e crescita sociale. L’Italia è pronta a dimostrare ancora una volta la sua eccellenza nell’organizzazione di grandi eventi internazionali.”

Organizzazione e governance

L’evento sarà gestito da un Comitato Organizzatore specifico, con una stretta collaborazione con il team di Milano Cortina 2026 grazie a un Memorandum d’Intesa tra le due entità. L’obiettivo è quello di sfruttare sinergie e ottimizzare risorse in settori chiave come:

✔ infrastrutture sportive e trasporti
✔ logistica e gestione della forza lavoro
✔ marketing e promozione internazionale

Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha definito l’assegnazione degli YOG 2028 “una giornata storica per lo sport italiano”, dichiarando:
“Sfrutteremo l’eredità di Milano Cortina 2026 per offrire un’edizione degli YOG senza precedenti. L’Italia ha dimostrato di essere un partner affidabile del CIO e saprà regalare un evento straordinario a giovani atleti di tutto il mondo.”

Con 89 voti favorevoli su 90, Dolomiti Valtellina 2028 si prepara a diventare un punto di riferimento per il futuro degli sport invernali, consolidando il ruolo dell’Italia come leader nell’organizzazione di eventi olimpici.

Nasce Apreski Milano Mountain Show, il nuovo appuntamento del mondo dello sci, dal 16 al 19 ottobre 2025

Il mondo della montagna e degli sport invernali ha un nuovo punto di riferimento: Apreski – Milano Mountain Show, un evento imperdibile che si terrà dal 16 al 19 ottobre 2025 presso il Big Theatre, nella zona Mind (Milano Innovation District).

Organizzato da Fandango Club Creators in collaborazione con la Federazione Italiana Sport Invernali (FISI) e con il patrocinio del Ministero del Turismo, l’evento nasce con l’obiettivo di riunire imprese, istituzioni, atleti, stakeholder e appassionati per confrontarsi sul presente e il futuro della montagna e degli sport invernali.

Questo nuovo format si inserisce in un contesto strategico, a pochi mesi dall’inizio delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, con la volontà di rafforzare il legame tra città e montagna, stimolando la crescita del settore e mettendo in evidenza le sfide e le opportunità per il turismo, la sostenibilità e l’innovazione.

Un evento per tutti: tra business e grande pubblico

Dopo la chiusura di Skipass Modena, Apreski – Milano Mountain Show si propone di colmare il vuoto lasciato da questo storico appuntamento, creando un nuovo polo di riferimento per la montagna in città.

L’evento sarà strutturato in quattro giornate, con un format che alterna momenti dedicati al business e momenti pensati per gli appassionati di montagna e sport invernali:

  • Giovedì 16 e venerdì 17 ottobre 2025Giornate B2B
    • Confronto tra aziende, operatori turistici e istituzioni sullo stato dell’arte del settore montano.
    • Analisi dei dati sul turismo e sul mercato degli sport invernali.
    • Identificazione di nuove strategie di sviluppo e collaborazione tra imprese.
    • Focus su sostenibilità e innovazione, con attenzione alla ricerca scientifica e alle tecnologie emergenti.
  • Sabato 18 e domenica 19 ottobre 2025Giornate B2C
    • Incontri con gli atleti delle Nazionali Italiane di sci alpino, snowboard, sci di fondo e altre discipline.
    • Test di attrezzature e abbigliamento da montagna con le migliori aziende del settore.
    • Presentazioni di libri, incontri con scrittori e dibattiti con esperti e opinion leader.
    • Dibattiti e talk su turismo, sport e sostenibilità.
    • Eventi di intrattenimento e spettacolo per coinvolgere il grande pubblico, incluse attività pensate per le nuove generazioni.

Il ruolo centrale della comunicazione e dei media

Un aspetto fondamentale dell’evento sarà il confronto con i media, che rappresentano un elemento chiave per far conoscere e valorizzare la montagna italiana a livello nazionale e internazionale.

Il settore della comunicazione avrà un ruolo di primo piano, con la partecipazione di giornalisti, esperti del digitale, televisioni e stampa specializzata. Saranno approfonditi temi come la promozione turistica, la digitalizzazione dell’esperienza montana e l’attrattività del comparto per un pubblico sempre più vasto ed esigente.

Come sottolinea FISI,

“Il mondo delle imprese dialogherà inoltre con le istituzioni, con attenzione alla ricerca scientifica e all’innovazione, e a quanti hanno a cuore uno sviluppo sostenibile della montagna, che è patrimonio della collettività e soprattutto di chi, vivendo a quelle altitudini tutto l’anno, ne garantisce la qualità della vita, la continuità, il futuro.”

Milano-Cortina 2026 e l’importanza della legacy olimpica

L’evento rappresenta un tassello fondamentale nel percorso di avvicinamento alle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026. A tre mesi dai Giochi, Apreski Milano Mountain Show sarà un’occasione per fare il punto sulla legacy olimpica, ovvero su ciò che questo grande evento sportivo lascerà in eredità in termini di infrastrutture, conoscenze e opportunità di crescita per la montagna italiana.

Il presidente della FISI, Flavio Roda, sottolinea:

“A tre mesi dall’evento sportivo più importante del quadriennio, pensiamo sia giusto dedicare uno spazio a un evento che permetta di mettere in mostra la nostra capacità organizzativa e di accoglienza. Le Olimpiadi ormai da tempo stanno indicando il cammino, delineando per la montagna un futuro segnato anche dalla legacy.”

Anche Michele Budelli, CEO di Fandango Club Creators, ribadisce la centralità dell’evento:

“Questo evento nasce da un vuoto, quello di un momento formale di incontro in grado di riunire nuovamente tutti i protagonisti della montagna. Stiamo dando vita a un movimento di cordata che nasce dalla passione dei promotori, ma anche dalla consapevolezza che il business è necessario perché la montagna viva e sia popolata.”

“Milano-Cortina è un connubio consolidato, non solo un evento sportivo ma un progetto che unisce persone e territori. Abbiamo deciso di portare questo evento a Milano per creare un punto di aggregazione che risponda alle esigenze degli operatori e al tempo stesso coinvolga il grande pubblico.”

Perché partecipare a Apreski – Milano Mountain Show?

Se sei un professionista del settore, un atleta o un semplice appassionato di sport invernali e turismo montano, ecco perché non puoi mancare:

✅ opportunità di networking con aziende, istituzioni e media del settore
✅ esposizione delle ultime novità in fatto di attrezzature, moda e tecnologie per la montagna
✅ confronto diretto con esperti e atleti di livello internazionale
✅ momenti di spettacolo e intrattenimento per il grande pubblico
✅ un focus importante su sostenibilità e innovazione, con la possibilità di scoprire nuove tecnologie per il settore
✅ un evento che segna il percorso verso Milano-Cortina 2026, rappresentando un’opportunità unica di crescita per il comparto montano

Informazioni utili

Dove: Big Theatre, zona Mind (Milano Innovation District), Rho Fiera
Quando: dal 16 al 19 ottobre 2025
Come partecipare: i dettagli su biglietti e accrediti saranno disponibili prossimamente sul sito ufficiale dell’evento.

 

Roccaraso e Rita De Crescenzo finiscono su CNN e The Guardian

Era evidente che la situazione fosse esplosa ben oltre ogni previsione quando Rita De Crescenzo è apparsa in un’intervista al Tg1. TikToker e influencer, video virali, 260 pullman che riversano migliaia di persone nella regina delle nevi del sud, la discussa “legge anti-napoletani” sulle targhe alterne, esposti e polemiche: un vortice mediatico troppo fragoroso per restare confinato. E infatti, il caso Roccaraso ha ormai superato i confini nazionali, finendo sulle pagine del Guardian con il titolo Italian town clamps down after TikTok star draws ‘unmanageable’ crowds e sulla CNN con Chaos as Italian ski resort is overrun by TikTok tourists. Un’altra esportazione del made in Italy, ma in una veste del tutto inaspettata.

Roccaraso prova a difendersi dall’assalto dei turisti barbari fissando il limite a 100 bus

Roccaraso, rinomata località sciistica dell’Alto Sangro, è stata travolta da un afflusso turistico senza precedenti. Lo scorso fine settimana, decine di migliaia di visitatori hanno invaso la cittadina, generando un collasso del traffico sulla Statale 17. Solo dalla Campania sono arrivati oltre 250 autobus, causando tempi di percorrenza di oltre sei ore tra Castel di Sangro e Roccaraso.

Le immagini di impianti sciistici sovraffollati, bus bloccati e picnic improvvisati sulla neve hanno rapidamente fatto il giro dei media e dei social network, trasformando il “caso Roccaraso” in un fenomeno virale. A fronte di una situazione fuori controllo, il sindaco Francesco Di Donato aveva inizialmente adottato il sistema delle targhe alterne, ma la misura si è rivelata insufficiente.

Di fronte alla crisi, il prefetto dell’Aquila, Giancarlo Di Vincenzo, ha convocato un vertice d’urgenza con i sindaci della zona, le forze dell’ordine e l’Anas, giungendo a una decisione drastica: limitare l’accesso a un massimo di 100 autobus a partire dal prossimo fine settimana.

Un limite per proteggere Roccaraso dall’overtourism

Il nuovo regolamento prevede un filtro sulla Statale 17 all’altezza di Roccaraso: una volta raggiunto il limite dei 100 bus, i mezzi successivi saranno fermati e impossibilitati ad accedere al paese. La misura coinvolge anche gli altri comuni del comprensorio dell’Alto Sangro.

Il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, ha sottolineato la necessità di una stretta:

“Il sistema attuale non può reggere un afflusso così massiccio. Oltre al traffico, ci vogliono giorni per ripulire la città da rifiuti e degrado. Questo non è solo un problema turistico, ma anche di sicurezza e salute pubblica.”

Il sovraffollamento, infatti, non solo ha paralizzato la viabilità, ma ha anche sollevato preoccupazioni sulla gestione dei soccorsi in caso di emergenza. Il sindaco Di Donato ha dichiarato:

“Quello che lasciano i turisti occasionali è preoccupante. Per un comune come il nostro, ripulire tutto richiede giorni.”

La situazione è talmente critica che il sindaco era arrivato a evocare l’intervento dell’esercito per gestire il caos.

Turismo low-cost e l’effetto dei social media

Uno dei fattori che ha amplificato il fenomeno è stato il ruolo dei social network. Agenzie turistiche hanno promosso pacchetti low-cost, soprattutto tramite TikTok, attirando un numero esorbitante di visitatori in un solo giorno.

L’influencer Rita De Crescenzo, con oltre un milione di follower su TikTok, ha contribuito a richiamare migliaia di persone nella località sciistica. Dopo il caos dell’ultimo weekend, ha annunciato un ritorno ancora più massiccio:

“Saremo più del doppio! Grazie ai miei contenuti, Roccaraso ha avuto un milione di visualizzazioni.”

Questo tipo di promozione ha generato un turismo mordi e fuggi, che non porta reali benefici economici al territorio e crea problemi di gestione e sicurezza.

Le contromisure degli altri comuni: Rivisondoli chiude ai bus

Non solo Roccaraso: anche le altre località del comprensorio stanno adottando misure restrittive. Rivisondoli ha deciso di chiudere completamente l’accesso ai bus non autorizzati, come stabilito dal sindaco Giancarlo Iarussi, che ha dichiarato:

“Servono misure drastiche per tutelare la nostra comunità.”

Inoltre, i sindaci di Castel di Sangro, Pescocostanzo e Rocca Pia, in collaborazione con l’Anas, stanno emanando ordinanze per limitare ulteriormente gli accessi.

Proposte per una gestione sostenibile del turismo

Sebbene il limite ai bus sia un primo passo, molti esperti e amministratori locali ritengono che non sia sufficiente. Erich Grimaldi, presidente dell’Ucdl (Unione per le Cure, i Diritti e le Libertà), ha avanzato ulteriori proposte per evitare che la situazione si ripeta:

  • prenotazione obbligatoria per i bus turistici, in modo da controllare meglio i flussi
  • tassa d’ingresso per chi arriva con mezzi privati o autobus turistici
  • sanzioni contro il degrado urbano, per limitare i danni causati dai turisti occasionali
  • videosorveglianza nei punti critici, per monitorare l’afflusso e garantire sicurezza
  • provvedimenti contro chi promuove eventi che aggravano il sovraffollamento, regolamentando la pubblicità sui social media

“Anche con il limite di 100 mezzi, il rischio sovraffollamento resta. Servono misure più stringenti per proteggere Roccaraso e le altre località dell’Alto Sangro.” – ha dichiarato Grimaldi.

Alto Sangro: un patrimonio da difendere

Nonostante le criticità, il comprensorio sciistico dell’Alto Sangro rimane un fiore all’occhiello per il turismo invernale italiano. Con 29 impianti e oltre 100 km di piste, la zona è una delle più apprezzate dagli sciatori.

I gestori del consorzio AltoSangroSkipass hanno voluto chiarire che il problema riguarda principalmente i turisti non sciatori, e non il settore sciistico in sé:

“Le recenti discussioni sull’overtourism riguardano solo i visitatori che affollano il paese senza praticare sport invernali. Il nostro comprensorio è un orgoglio per l’Italia, grazie alla qualità degli impianti e alla professionalità delle nostre strutture ricettive.”

“Roccaraso è e rimane una meta di prestigio.”

 

Solda, sciatori fuori pista provocano una valanga indagano i Carabinieri – VIDEO

Sono immagini impressionanti quelle registrate da una webcam nel comprensorio sciistico di Solda, in Val Venosta, Alto Adige. Due sciatori freerider, durante una discesa fuori pista, hanno provocato il distacco di una valanga mettendo a rischio la sicurezza di altri sciatori.

L’episodio è avvenuto nei pressi dell’impianto di risalita “Des Alpes”, lungo il tracciato della seggiovia Orso/Langenstein. Secondo le prime ricostruzioni, i due avrebbero attraversato un pendio innevato con l’intento di scatenare il distacco, per poi fuggire a tutta velocità inseguiti dalla massa nevosa.

L’indagine dei Carabinieri sulla valanga di Solda

Le immagini sono al vaglio dei Carabinieri, che hanno avviato un’indagine per identificare i due sciatori. Al momento non si registrano feriti né danni agli impianti, ma l’episodio avrebbe potuto trasformarsi in tragedia.

A commentare l’accaduto è Erich Pfeifer, presidente delle funivie di Solda, che ha dichiarato:

“Non tutti possono sciare così, nemmeno io che sono maestro di sci”.

Il sospetto, infatti, è che i due freerider abbiano agito intenzionalmente, mettendo in pericolo l’incolumità degli altri sciatori che si trovavano nei pressi della stazione a valle della seggiovia.

Il video della valanga e i rischi per la sicurezza sulle piste

Nel video diffuso online si vede chiaramente la valanga iniziare a muoversi subito dopo il passaggio dei due sciatori. La massa di neve ha continuato la sua discesa fino ai bordi della pista, ma per fortuna non ha travolto nessuno.

Dopo essersi messi in salvo, i due sciatori si sarebbero allontanati rapidamente senza allertare le autorità. Questo comportamento potrebbe costare loro caro: i Carabinieri stanno valutando eventuali responsabilità penali, e i freerider rischiano una denuncia per procurato pericolo.

 

La tiktoker Rita De Crescenzo fa tremare Roccaraso, il prossimo fine settimana saremo più del doppio

La tiktoker Rita De Crescenzo, seguita da ben 1,7 milioni di follower su TikTok, ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero in cui ha annunciato il suo imminente ritorno nella nota località turistica abruzzese: “Tornerò domenica prossima e continuerò a raccontare Roccaraso”.

La sua presenza nel comune montano è stata al centro dell’attenzione negli ultimi giorni, soprattutto per l’incredibile afflusso di turisti registrato nel weekend precedente. Infatti, nelle giornate precedenti, De Crescenzo ha condiviso una quantità significativa di contenuti dedicati alla località, generando un impatto notevole: sommando le visualizzazioni dei suoi video, si superano i 5,5 milioni. Questo ha alimentato il dibattito sul ruolo che i social possono avere nella promozione turistica e sulle conseguenze che ne derivano.

La tiktoker Rita De Crescenzo rilancia: “Saremo più del doppio”

La tiktoker, però, non si tira indietro e anzi rilancia: “Saremo più del doppio”. Quando le viene chiesto se si senta in qualche modo responsabile della folla che ha invaso Roccaraso (ne abbiamo parlato qui), risponde con fermezza: “Non mi sento responsabile dei disagi, ho solo detto che Roccaraso è un posto bellissimo. La gente è libera di muoversi come vuole. Non posso essere responsabile del comportamento degli altri. Io ho condiviso la bellezza di questa città meravigliosa con il mio pubblico attraverso i video. Il riscontro è stato incredibile. Ho pubblicato contenuti che hanno raggiunto un pubblico vastissimo, questo mi rende molto orgogliosa”.

De Crescenzo racconta la sua esperienza personale nella località, sottolineando di aver vissuto un soggiorno piacevole e lontano dalle polemiche: “Per me sono stati tre giorni meravigliosi; quello che mi ha colpito è il mondo in cui il turismo porta vita al territorio. Io sono stata da sola con la mia famiglia in una baita e ho trascorso il tempo sciando. Non ho partecipato alle affollate gite low-cost di cui si è parlato”.

Tornerò domenica prossima e continuerò a raccontare Roccaraso

Entusiasta del successo della sua promozione, la tiktoker prevede un ulteriore aumento dell’interesse verso Roccaraso: “Sono convinta che Roccaraso continuerà a essere una meta di grande richiamo. Tornerò domenica prossima e continuerò a raccontare Roccaraso. Vedrete che, grazie ai miei video, arriveranno a Roccaraso molte più persone di quelle dello scorso weekend, magari il doppio (ride, ndr)”.

Non tutto, però, sembra perfetto. Tra gli aspetti critici segnalati dalla tiktoker, ci sono i costi elevati per cibo e bevande: “Ho pagato un panino 14 euro e una bottiglia d’acqua 7 euro: sono prezzi che andrebbero rivisti”. Inoltre, replica alle lamentele del sindaco, che ha espresso preoccupazione per la gestione dell’afflusso turistico: “Dovrebbe impegnarsi a gestire meglio la situazione e migliorare l’organizzazione per accogliere i turisti”.

Frontignano di Ussita, 1,4 milioni per trasformare l’ex palestra in un bar ristorante

L’ex palestra adiacente al palazzetto dello sport di Frontignano, frazione del comune di Ussita dove si estende la ski area, sarà completamente riqualificata e trasformata in un bar ristorante. Grazie a un finanziamento da 1,4 milioni di euro, l’edificio, gravemente danneggiato dal sisma, sarà restaurato e rifunzionalizzato, contribuendo al rilancio turistico del comprensorio montano.

Un intervento per la riqualificazione e la sicurezza dell’Edificio

L’obiettivo principale dell’intervento è riparare i danni strutturali causati dal terremoto, migliorando al contempo la sicurezza sismica e l’efficienza energetica dell’edificio. Il progetto prevede un adeguamento degli spazi interni e delle tamponature esterne, con l’obiettivo di riconvertire la struttura in un luogo destinato alla ristorazione e all’accoglienza turistica.

Il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli, ha sottolineato l’importanza dell’intervento per il rilancio del territorio:

“L’obiettivo è anche quello di implementare l’offerta turistico-ricettiva del comprensorio, vocato alla montagna grazie alle strutture sciistiche e non solo – spiega il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli -. Continuiamo a lavorare per il bene dell’entroterra.”

Un nuovo punto di ristoro e aggregazione sociale

L’ex palestra diventerà una struttura polifunzionale con:

  • bar e ristorante con cucina
  • spogliatoi e servizi igienici
  • spazi connettivi e deposito

L’area non sarà solo un punto di ristoro per turisti e visitatori, ma potrà anche fungere da luogo di aggregazione sociale in caso di necessità. Il nuovo locale sarà inoltre strategico per servire l’area camper realizzata nelle vicinanze, offrendo un servizio aggiuntivo ai numerosi visitatori che ogni anno frequentano Frontignano sia in inverno che in estate.

“Questo finanziamento rappresenta un ulteriore segnale dell’attenzione che la Struttura Commissariale e la Regione continuano a dimostrare per le nostre piccole comunità – dice il sindaco Silvia Bernardini -. Va infatti a completare un intervento iniziato durante la primissima emergenza, che era quello della realizzazione di un’area camper, realizzata proprio nei pressi di questa nostra struttura danneggiata dal terremoto. La nostra previsione era di poterla recuperare anche a servizio della stessa area camper ma soprattutto per dotare quest’area ad altissima valenza turistica di un servizio di accoglienza.”

Un progetto per il rilancio del turismo a Frontignano

L’intervento si inserisce in un piano più ampio di valorizzazione turistica dei Monti Sibillini, con l’obiettivo di potenziare i servizi di accoglienza e attrarre nuovi visitatori. Frontignano, grazie alle sue strutture sciistiche e alla rete di sentieri escursionistici, è già un punto di riferimento per il turismo montano, ma la realizzazione di nuovi servizi contribuirà ulteriormente alla crescita economica della zona.

Il sindaco Bernardini ha ribadito il valore strategico dell’intervento per la comunità locale:

“La nostra previsione era di poterla recuperare anche a servizio della stessa area camper ma soprattutto per dotare questa area ad altissima valenza turistica di un servizio di accoglienza per le tante presenze turistiche che registriamo a Frontignano sia d’estate che d’inverno.”

Con la conclusione dei lavori, Frontignano si arricchirà di una nuova infrastruttura moderna e funzionale, offrendo un ulteriore punto di riferimento per il turismo e la socialità nella zona.

L’ex palestra di via Pian dell’Arco si prepara così a una nuova vita, diventando un luogo di accoglienza strategico per il turismo e la comunità locale.

Roccaraso, dopo l’invasione degli sciatori sulla neve rifiuti abbandonati dappertutto – VIDEO

L’ultimo weekend di gennaio ha visto Roccaraso al centro di un afflusso turistico senza precedenti. Più di 10.000 persone hanno invaso le piste da sci e il centro del paese (ne abbiamo parlato qui), ma l’esodo ha lasciato un segno evidente: rifiuti abbandonati ovunque, slittini usati e caos generale. A denunciare la situazione è stato il deputato dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, che ha condiviso sui social un video girato sul posto, commentando: «È allucinante». Le immagini mostrano oggetti lasciati sui prati e sulle discese innevate, segno di un comportamento poco rispettoso verso l’ambiente.

Un weekend da record: numeri senza controllo

Secondo i dati ufficiali, il weekend ha portato a Roccaraso circa 20.000 persone sulle piste da sci dell’Aremogna e altre 15.000 nel paese, per un totale di oltre 35.000 presenze. Molti turisti sono arrivati a bordo di 260 autobus, in gran parte provenienti dalla Campania. Questo massiccio arrivo ha creato una situazione caotica e difficilmente gestibile.

Il sindaco Francesco Di Donato ha espresso tutta la sua preoccupazione per l’assalto:
“È un vero e proprio assalto, e la situazione è diventata ingestibile. Ieri, soprattutto dalla Campania, sono giunti 260 autobus che hanno portato altre 10-12 mila persone. Ho chiesto un importante intervento da parte delle autorità preposte e un massiccio spiegamento di forze dell’ordine”.

Il caos dei bus non autorizzati

Un altro grande problema riguarda i pullman non autorizzati. Nonostante un’ordinanza che ne vieta l’ingresso, molte agenzie campane continuano a organizzare gite “mordi e fuggi” promosse anche da influencer. Questi viaggi low-cost attirano migliaia di turisti, ma scaricano i visitatori lungo la statale 17, creando ingorghi, code chilometriche e rischi per la sicurezza stradale.

“Succede che le agenzie spingano per viaggi di massa a basso costo, con pacchetti che costano tra i 20 e i 30 euro, colazione al sacco inclusa”, ha spiegato il deputato Borrelli, puntando il dito contro il fenomeno.
Il sindaco Di Donato ha aggiunto:
“Con questi numeri, i blocchi sulla statale diventano inevitabili. Si rischiano problemi di ordine pubblico e igienico-sanitari. È una problematica seria che va gestita in maniera straordinaria”.

Rifiuti e degrado ambientale: una denuncia sociale

Il video condiviso da Borrelli ha acceso i riflettori su un altro grave problema: l’abbandono indiscriminato di rifiuti. Slittini rotti, bottiglie di plastica, imballaggi e altri oggetti sono stati lasciati in mezzo alla neve, deturpando il paesaggio naturale.
“È inaccettabile che un luogo così bello venga trattato in questo modo”, ha commentato Borrelli. Le immagini dei prati e delle piste innevate coperti di rifiuti hanno suscitato indignazione sui social, con molti utenti che chiedono misure severe contro chi non rispetta l’ambiente.

Questo comportamento non è solo una mancanza di educazione, ma rappresenta un danno d’immagine per Roccaraso, una delle località turistiche più amate in Italia.

Proposte per una gestione migliore

Di fronte a questa situazione, il sindaco Di Donato ha proposto diverse soluzioni:

  • controllo più severo sui bus non autorizzati, con multe e blocchi per chi non rispetta le regole
  • limitazione degli accessi turistici, introducendo un sistema di prenotazione obbligatoria per regolare i flussi e garantire la sostenibilità
  • campagne di sensibilizzazione ambientale, rivolte soprattutto a chi partecipa a viaggi organizzati low-cost, per educare al rispetto del territorio

Inoltre, Di Donato ha ribadito la necessità di un maggiore dispiegamento di forze dell’ordine, per evitare che episodi di questo tipo si ripetano.

 

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