Un pomeriggio di sci sul ghiacciaio del Rettenbach, a Sölden, si è trasformato in un grave incidente che ha coinvolto tre persone. Un giovane sciatore polacco, risultato poi ubriaco, ha perso il controllo mentre tentava di attraversare la traccia dello skilift Seiterjöchl, travolgendo due fratelli tedeschi che stavano risalendo verso monte. Il bilancio parla di due feriti e di un intervento massiccio dei soccorsi.
La dinamica dell’incidente sulla pista blu n. 34
L’incidente è avvenuto intorno alle 13:00, mentre il 25enne polacco scendeva lungo la pista blu n. 34. Durante la discesa ha compiuto una brusca curva a sinistra per attraversare la linea dello skilift. Proprio in quel momento sulla traccia si trovavano un ragazzo di 20 anni e sua sorella di 31, entrambi turisti tedeschi provenienti dalla zona di Lipsia.
L’impatto è stato inevitabile: il giovane sciatore, già in difficoltà per la velocità e le condizioni fisiche alterate dall’alcol, ha centrato in pieno i due fratelli.
I due fratelli tedeschi: illeso lui, ferita lei
Il fratello 20enne è stato il più fortunato, uscendo illeso dall’incidente, seppur comprensibilmente scosso. La sorella 31enne ha invece riportato un infortunio al ginocchio e altri possibili traumi agli arti inferiori.
La squadra di soccorso piste è arrivata rapidamente sul posto. Dopo la stabilizzazione, la donna è stata trasportata in ambulanza a Sölden per accertamenti e cure mediche.
Lo sciatore polacco perde conoscenza dopo lo schianto
Anche il responsabile dello scontro ha riportato conseguenze significative. Subito dopo l’urto il 25enne ha perso conoscenza ed è rimasto immobile sulla pista. I soccorritori hanno fornito le prime cure fino all’arrivo dell’elisoccorso “Alpin 2”, che lo ha trasferito all’ospedale di Zams.
Il successivo test alcolemico ha confermato lo stato di ebbrezza del giovane sciatore, elemento già ipotizzato osservando la dinamica dell’incidente. La polizia ha avviato un’indagine formale per chiarire le responsabilità.
Perché l’incidente riaccende il tema della sicurezza sulle piste
Episodi come questo sollevano nuovamente l’attenzione sulla sicurezza nei grandi comprensori sciistici, soprattutto nelle ore di maggior affluenza. Attraversare la traccia di uno skilift è sempre un gesto rischioso, ma farlo in velocità e in condizioni psicofisiche alterate può trasformarsi in un pericolo enorme per sé e per gli altri.
Tra i punti critici messi in luce dall’incidente:
attraversamenti improvvisi in aree riservate agli impianti di risalita,
scarsa attenzione alle norme FIS,
presenza di sciatori in stato di ebbrezza, pur vietata,
eccessiva sicurezza nella gestione degli sci in zone affollate.
La collaborazione tra sciatori e operatori rimane essenziale per prevenire collisioni e ridurre i rischi in montagna.
Un weekend che doveva segnare l’avvio sereno della stagione invernale in Alta Lessinia si è trasformato in un caso clamoroso di violazione delle piste da sci. Nonostante la perfetta apertura delle piste di Malga San Giorgio e la grande affluenza di fondisti, due automobili hanno invaso i tracciati innevati, creando panico, indignazione e danni consistenti.
Di seguito la versione approfondita, migliorata e ottimizzata SEO dell’accaduto, con tutti i dati e una spiegazione chiara della località coinvolta.
Dove si trova Bocca di Selva e perché è un’area così sensibile
La località Bocca di Selva, teatro dell’episodio principale, si trova nel cuore dell’Alta Lessinia, nel comune di Erbezzo, in provincia di Verona. Situata a circa 1.550 metri di quota, è un altipiano tra i più suggestivi del Parco Naturale Regionale della Lessinia, area protetta che si estende tra la pianura veneta e il confine con il Trentino.
È una zona molto frequentata da:
sciatori di fondo,
escursionisti,
ciaspolatori,
amanti della montagna in tutte le stagioni.
Durante l’inverno, le strade d’accesso — tra cui la celebre Translessinia — vengono chiuse al traffico veicolare per diventare piste dedicate esclusivamente allo sci nordico. Per questo motivo, l’ingresso di automobili rappresenta un serio problema di sicurezza.
Neve fresca e ottimo avvio di stagione: un weekend rovinato da imprudenze
Negli ultimi giorni la Lessinia ha ricevuto qualche centimetro di neve in più, dopo la prima spolverata del 20 novembre. Questo ha permesso l’apertura delle piste da sci di fondo a Malga San Giorgio (Bosco Chiesanuova), con numerosi abbonamenti già sottoscritti e un grande afflusso di sportivi.
Ma proprio durante il primo weekend bianco della stagione 2025–2026 si sono verificati due episodi gravi.
Prima intrusione: tre chilometri in auto sulla pista innevata “per andare a pranzo”
Domenica, verso le 13.30, un’auto con tre persone a bordo ha superato i cartelli di chiusura stradale imposti dalla Provincia e si è immessa sulla Translessinia, la strada panoramica che in inverno diventa pista da sci.
Il conducente ha percorso tre chilometri sulla neve, lasciando solchi profondi sul tracciato appena battuto.
Alla domanda sul perché fosse entrato, l’uomo — sui quarant’anni — ha risposto: «…per andare a pranzo».
Gli sciatori presenti sono rimasti sbigottiti, assistendo a una scena tanto pericolosa quanto surreale.
Secondo episodio: auto bloccata sulla neve “perché d’estate si passa sempre”
Nel pomeriggio un secondo automobilista ha ripetuto l’errore: partendo dalla zona di Malga Lessinia, voleva raggiungere Castelberto.
Ha percorso circa 200 metri sulla pista da fondo, prima che la sua auto rimanesse irrimediabilmente bloccata nella neve. Il giovane conducente, trentenne, si è giustificato dicendo:
«D’estate la faccio sempre questa strada».
Il veicolo è rimasto fermo sulla pista in attesa dei mezzi di soccorso per la rimozione
Danni ingenti e rischio elevato per gli sciatori
I solchi lasciati dai pneumatici hanno compromesso tratti significativi del percorso:
la pista era appena stata battuta,
i solchi potevano causare cadute e incidenti,
sarà necessario un lavoro extra di ripristino.
Gli sciatori sono stati i primi a lanciare l’allarme. Per fortuna nessuno è rimasto ferito, ma il pericolo è stato reale.
Denuncia e possibile richiesta danni
I due conducenti sono stati denunciati dai responsabili del Centro Fondo Alta Lessinia. Come ha spiegato Elio Venturelli:
«Le piste erano appena state battute e loro hanno creato un bel disastro sul sottofondo. Stiamo valutando di richiedere il risarcimento per i lavori necessari».
Un precedente analogo si era verificato a fine della scorsa stagione, quando tre motociclisti avevano percorso le piste con moto da cross.
Segnaletica chiara, ma divieti ignorati
I cartelli che indicano la chiusura della viabilità e l’inizio delle piste sono numerosi e ben visibili. Nonostante ciò, continuano a verificarsi episodi in cui automobilisti:
ignorano i divieti,
sottovalutano i pericoli,
mettono a rischio sé stessi e gli altri,
danneggiano aree protette e infrastrutture sportive.
Le Marche si preparano a vivere due giornate storiche: 4 e 5 gennaio 2026, quando la Fiamma Olimpica e Paralimpica attraverserà il territorio regionale nel suo viaggio verso i Giochi Invernali Milano–Cortina 2026.
L’annuncio è stato dato ad Ancona, nella Sala Raffaello della Regione Marche, alla presenza di autorità sportive, istituzionali e dei rappresentanti delle 12 città coinvolte. Il passaggio della Torcia rappresenta un’occasione unica per valorizzare lo sport, la cultura e il patrimonio marchigiano.
Il contesto ufficiale: presentazione ad Ancona e significato del percorso
La presentazione si è svolta alla presenza dell’assessore allo Sport Tiziano Consoli, del presidente del CONI Marche Fabio Luna, della vicepresidente vicaria del CONI Diana Bianchedi (in collegamento), del responsabile operativo del Viaggio della Fiamma Damiano Lestingi, dei rappresentanti del CIP Marche e dei sindaci delle città coinvolte.
La conferenza si è aperta con un minuto di silenzio in memoria del tennista Nicola Pietrangeli, scomparso nella notte.
Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha inviato un messaggio molto significativo, mantenuto integralmente:
“Sono certo che il passaggio della fiamma olimpica possa riaccendere in tutti noi lo spirito autentico dello sport» ha dichiarato il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, in un messaggio inviato per l’occasione. “I nostri Comuni si sono impegnati not solo per accogliere questo evento, ma anche per valorizzare la ricchezza del nostro territorio e le sue bellezze storiche e culturali. La Fiamma è un simbolo di valori e di sportività, un richiamo al sacrificio e all’impegno: un messaggio che desideriamo rivolgere a tutte le comunità marchigiane, in particolare ai bambini e ai ragazzi. Ringrazio il Governo italiano, il Coni e il Cip per aver reso possibile il ritorno in Italia di un evento così significativo per lo sport internazionale”.
Anche l’assessore Tiziano Consoli ha sottolineato la forte identità sportiva regionale:
“La nostra regione vive di sport in ogni suo angolo, e il fuoco della torcia olimpica ne rappresenta uno dei simboli più forti – ha aggiunto l’assessore Consoli –. Molti tedofori locali attraverseranno alcune delle città più suggestive delle Marche, portando un messaggio di inclusività, sacrificio e impegno: valori che lo sport trasmette alla vita quotidiana delle nostre comunità. Siamo la terza regione in Italia per numero di società affiliate in rapporto alla popolazione e la quarta per atleti tesserati a livello nazionale. Possediamo eccellenze e campioni in numerose discipline. Questa occasione ci permette di riaffermare un forte messaggio sportivo tra i cittadini e, soprattutto, tra i giovani: che lo sport continui a essere un linguaggio universale di condivisione, passione e impegno”.
L’origine e il viaggio nazionale: le date ufficiali ora corrette
Secondo le informazioni verificate e ufficializzate nell’articolo 2, la sequenza temporale è la seguente:
26 novembre 2025: accensione della Fiamma a Olimpia
4 dicembre 2025: arrivo della Fiamma in Italia
6 dicembre 2025:cerimonia di partenza della staffetta nazionale
4–5 gennaio 2026: transito della Torcia nelle Marche
Eliminate quindi tutte le precedenti incongruenze tra date degli articoli: questa è la versione ufficiale, unica e valida.
Il responsabile operativo Damiano Lestingi ha descritto l’imponenza del viaggio:
“Ci attende un viaggio impegnativo ma di una bellezza straordinaria, un autentico giro d’Italia. Portiamo una fiamma sacra, accompagnata da uno staff di 180 persone. Attraverseremo 400 comuni senza permettere che si spenga mai, neppure per un istante. Viaggerà in mongolfiera, in nave e persino sott’acqua, mostrando al mondo la meraviglia del nostro Paese. A portarla saranno persone comuni con storie straordinarie di sport, impegno sociale, attivismo e dedizione: saranno loro a trasformare questa staffetta in un racconto dei valori italiani”.
Le Marche protagoniste: i 12 comuni attraversati dalla Torcia
La Torcia attraverserà 12 comuni marchigiani, presentati ufficialmente:
Ancona
Ascoli Piceno
San Benedetto del Tronto
Fermo
Civitanova Marche
Macerata
Jesi
Senigallia
Urbino
Fano
Pesaro
Gradara
I sindaci e i rappresentanti locali stanno pianificando eventi, accoglienza e iniziative culturali per celebrare il passaggio della Fiamma.
Il percorso del 4 gennaio 2026: da Ascoli Piceno ad Ancona
La prima giornata nelle Marche seguirà questo itinerario:
Tappe ufficiali
Ascoli Piceno – punto di partenza
San Benedetto del Tronto
Fermo
Civitanova Marche
Macerata – previsto un tratto in spider
Ancona – arrivo con cerimonia in Piazza Cavour e villaggio olimpico
A conclusione della giornata, Ancona ospiterà una grande celebrazione con attività sportive e culturali.
Il percorso del 5 gennaio 2026: da Jesi a Gradara fino a Rimini
La seconda giornata proseguirà verso nord:
Tappe ufficiali
Jesi – città di partenza
Senigallia
Fano
Pesaro
Urbino – tratto in spider nel sito UNESCO
Gradara – attività in spider sul percorso
Rimini – conclusione della tappa fuori regione
I numeri della staffetta: chilometri, tappe e tedofori
Dati ufficiali del Viaggio della Torcia:
20 regioni attraversate
110 province
oltre 12.000 km percorsi
63 giorni di viaggio
60 celebrazioni di tappa
10.001 tedofori complessivi
circa 150 tedofori nelle Marche
Il presidente del CONI Marche, Fabio Luna, ha ricordato l’importanza storica dell’evento:
“Per lo sport marchigiano si tratta di due giornate che resteranno nella storia. Sono esperienze che si vivono poche volte: l’ultima occasione simile risale al 2006, con il passaggio della torcia delle Olimpiadi di Torino, un momento che ricordo ancora con un’emozione fortissima. Oggi abbiamo l’opportunità di rivivere quelle sensazioni in un contesto che coinvolge tutto il territorio regionale. Considerando che il CIO ha già definito il calendario dei Giochi fino al 2036, è difficile immaginare che un momento come quello che ci attende il 4 e 5 gennaio 2026 possa ripetersi a breve. Dei 10.001 tedofori complessivi, circa 150 attraverseranno le Marche, e a breve renderemo noti i loro nomi. Saranno 12 le città coinvolte, ognuna delle quali sta lavorando con grande impegno per offrire il proprio contributo e rendere queste giornate davvero speciali”.
Nell’attesa dell’elenco ufficiale, alcuni nomi ipotizzati come tedofori marchigiani includono:
Simone Barontini (mezzofondista)
Matteo Occhinero (pugile)
Eugenio Lazzarini (pilota)
Organizzazione e sicurezza: una carovana di 770 metri
Il passaggio della Fiamma sarà gestito attraverso una struttura organizzativa molto complessa:
carovana lunga 770 metri
70 metri di distanza di sicurezza tra testa convoglio e corpo centrale
presenza costante delle forze dell’ordine
staff tecnico a supporto dei tedofori
logistica coordinata con i Comuni e le istituzioni regionali
Il CIP Marche, rappresentato da Roberto Novelli, partecipa attivamente all’organizzazione per garantire inclusività e accessibilità.
Eventi e villaggi olimpici nelle Marche
Ancona ospiterà il villaggio olimpico al termine del 4 gennaio.
Jesi sarà protagonista con la partenza del 5 gennaio.
In tutte le città sono previsti eventi con scuole, associazioni sportive e istituzioni.
La vicepresidente vicaria del CONI, Diana Bianchedi, ha invitato tutta la comunità marchigiana a vivere l’evento:
“Siete tra i primi a cui possiamo raccontare ciò che stiamo vivendo mentre ci prepariamo a partire per la Grecia. L’emozione è quella degli atleti che hanno visto entrare la fiamma olimpica e annunciare l’arrivo della delegazione italiana in tanti Stati del mondo. Ora avrete la possibilità di viverla da vicino e comprenderne pienamente il significato. Vi invito a far partecipare il più possibile studenti, atleti, famiglie e comunità: vedere passare la Fiamma lascia un segno profondo e regala emozioni che restano tutta la vita”.
La stagione sciistica nelle Marche è iniziata già dalla settimana scorsa e questo weekend di sabato 29 e domenica 30 novembre segna l’apertura di diverse, ma non tutte, le località della regione. Alcune stazioni hanno già confermato l’avvio degli impianti e la piena operatività dei servizi, mentre altre resteranno ancora chiuse in attesa di condizioni migliori. In questa guida trovi un riepilogo completo di tutte le stazioni effettivamente aperte, con orari, servizi attivi e posizione geografica, così da scegliere con facilità dove trascorrere la tua giornata sulla neve.
Bolognola Ski – Bolognola (MC), Monti Sibillini
La stazione sciistica di Bolognola, nel cuore dei Monti Sibillini, sarà aperta tutti i giorni a partire dal 29 novembre con:
Il comprensorio di Sarnano–Sassotetto, uno dei più frequentati della zona, propone aperture speciali della Seggiovia Liseb.
Sabato 29 novembre
Orario: 10:00 – 14:00
Prezzo: 1 euro (solo assicurazione)
Domenica 30 novembre
Orario: 8:30 – 16:00
Prezzo giornaliero: 15 euro
Frontignano di Ussita – Ussita (MC), Monti Sibillini
Frontignano, situata sopra il comune di Ussita, sarà aperta sabato e domenica con:
Seggiovia Saliere aperta
Seggiovia Belvedere aperta
Tappeto campo scuola attivo
Tutte le piste aperte, con alcune zone scoperte nella parte finale delle Saliere
Orario impianti: 8:30 – 16:30
Monte Catria – Frontone (PU)
Il Monte Catria, raggiungibile dal comune di Frontone, offre un’area sciistica completa per sciatori di tutti i livelli. Sabato 29 e domenica 30 novembre saranno aperti:
Cabinovia, rifugio e noleggio
Kinder area e campo scuola
Piste servite dalla seggiovia Cotaline: Cotaline, Direttissima, Panoramica, Faggio
Restano chiusi: seggiovia Travarco e Fun Village.
Orari cabinovia: biglietteria aperta dalle 08:30 alle 15:00, ultima discesa alle 16:30. Accesso solo tramite cabinovia per chiusura delle strade.
Monte Nerone – Piobbico (PU)
Il Monte Nerone, situato nel territorio di Piobbico, prevede una giornata di sole e apertura degli impianti con:
La fiamma olimpica, simbolo eterno di pace, unione e competizione leale, si è accesa ufficialmente aprendo il conto alla rovescia verso i Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026. L’edizione italiana si prepara a portare il fuoco sacro attraverso un viaggio senza precedenti, che attraverserà l’intera penisola, i suoi siti Unesco, le sue montagne e i suoi borghi più iconici.
L’accensione del fuoco olimpico ad Atene: il rito che dà inizio ai Giochi
“Si è accesa oggi, 26 novembre 2025, ad Atene la fiamma olimpica. La tradizionale cerimonia, avvenuta alla presenza degli olimpionici azzurri Stefania Belmondo, sci di fondo, e Armin Zoeggler, il primo atleta nella storia ad aver conquistato sei medaglie individuali nella stessa disciplina (slittino) in sei edizioni consecutive delle Olimpiadi dal 1994 al 2014, con gli ori di Torino e Vancouver.”
L’accensione presso il Tempio di Hera a Olimpia rappresenta da sempre il momento più simbolico di tutta la preparazione olimpica. Un rito antico, che richiama il legame millenario tra sport, spiritualità e cultura.
Dalla Grecia all’Italia: quando arriva la fiamma olimpica
“La fiamma sarà poi trasportata in Italia passando per Atene, con la cerimonia di consegna fissata per il 4 dicembre 2025 e da Roma inizierà un viaggio lungo tutta la penisola italiana che si concluderà a Milano, dove si terrà la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026. La staffetta durerà 63 giorni e coprirà 12.000 chilometri, comprenderà 60 tappe in tutta Italia.”
L’ingresso ufficiale in Italia avverrà dunque il 4 dicembre 2025 a Roma, dove la torcia olimpica inizierà un percorso imponente:
63 giorni di staffetta,
12.000 km complessivi,
60 tappe principali,
il coinvolgimento di 10.001 tedofori.
Un viaggio pensato per raccontare il Paese, dal Nord al Sud, fino a raggiungere la cerimonia inaugurale di Milano Cortina il 6 febbraio 2026.
Un percorso che attraversa l’Italia: province, città, borghi e siti Unesco
“Nelle prossime settimane – ha sottolineato il presidente del Coni Giovanni Malagò durante la cerimonia odierna -, la Fiamma Olimpica passerà attraverso tutte le province italiane, in sessanta città, trecento comuni, venti regioni e tutti i siti Unesco del Paese. Viaggerà dalle cime più alte del Nord alle coste del sud, portata orgogliosamente da 10001 tedofori. Lo Spirito Italiano brillerà nella Fiamma della torcia, accendendo l’Italia intera e unendo il mondo con l’obiettivo che è al centro della missione di Milano Cortina 2026: creare nuove opportunità per i giovani attraverso lo sport, tramite il potere senza tempo dei Giochi Olimpici”.”
Un progetto ambizioso e profondamente identitario, che punta a valorizzare ogni angolo dell’Italia, dal patrimonio naturale a quello storico e culturale.
La stagione invernale 2024/2025 si apre con una delle notizie più attese a Cortina d’Ampezzo: la riapertura, dal 4 dicembre, del leggendario Hotel de la Poste, simbolo dell’ospitalità ampezzana e punto di riferimento nel cuore di Corso Italia. La nuova stagione si preannuncia ricca di eventi, novità enogastronomiche e appuntamenti speciali in vista dei Giochi olimpici invernali Milano-Cortina.
Riapertura nel cuore di Cortina durante il Cortina Fashion Weekend
La data del 4 dicembre coincide con il weekend più glamour dell’anno, il Cortina Fashion Weekend, che inaugura l’inverno con eleganza, eventi e un afflusso significativo di visitatori grazie al ponte dell’Immacolata. L’Hotel de la Poste tornerà a essere uno dei fulcri della vita sociale e mondana della città, tra aperitivi al Bar Storico, serate conviviali e après-ski nella VilleVenete Lounge.
Lucky Weeks: un invito a scoprire la Cortina più autentica
Anche quest’anno tornano le celebri Lucky Weeks, in programma dall’8 al 14 dicembre e dal 15 al 21 dicembre, pensate per chi desidera vivere Cortina lontano dai periodi di massima affluenza. Offrono prezzi più accessibili, pacchetti dedicati e la possibilità di godersi la valle nella sua versione più intima e silenziosa.
Come sottolinea il direttore Gherardo Manaigo: “Le chiamiamo lucky weeks perché chi viene in quei momenti è davvero fortunato: Cortina mostra un volto più intimo, che pochi conoscono.” “Con queste iniziative vogliamo sostenere un turismo di qualità che valorizzi il territorio senza limitarlo alla sola alta stagione.”
Le settimane speciali includono la cura impeccabile del personale nei ristoranti e nei bar dell’hotel, oltre alla possibilità di prenotare pacchetti dedicati (informazioni al 0436/4271).
Il nuovo gin “Sapori di Cortina”: debutto il 13 dicembre
Tra le novità più interessanti della stagione c’è il lancio ufficiale del Gin London Dry – Sapori di Cortina, previsto il 13 dicembre alle ore 18.00. Si tratta di un gin pensato per evocare le essenze delle Dolomiti, con note di mirtillo e pino mugo, più morbido rispetto al Cortina Mountain Gin e in linea con la filosofia dei distillati firmati Posta come Cortina Ice Vodka e Amaro del Posta.
Durante la serata inaugurale è prevista una degustazione a cura di Villani Salumi.
Feste di Natale e Capodanno: le serate-evento più attese
Il 24 e il 31 dicembre tornano le esclusive serate festive dell’Hotel de la Poste, tra alta cucina, cocktail creativi e musica dal vivo. Per il Capodanno sono confermati Enrico Ciapica al piano bar e la voce di Alessia Maccaroni. Per prenotazioni e informazioni: info@delaposte.it
Una stagione continua fino a Pasqua, anche durante Olimpiadi e Paralimpiadi
L’Hotel de la Poste rimarrà aperto fino a Pasqua, comprese le settimane di Olimpiadi e Paralimpiadi, garantendo ospitalità a turisti, seconde case e ospiti abituali.
Il direttore spiega: “È fondamentale per noi rimanere aperti a tutti i nostri ospiti di sempre, mantenerci come un punto di riferimento per chi torna ogni anno.” “Le Olimpiadi renderanno Cortina ancora più speciale, ma la nostra priorità resta quella di offrire un’accoglienza impeccabile, fatta di stile, calore e intrattenimento.”
Proseguono inoltre gli appuntamenti tradizionali al Bar del Posta e al Posticino, dedicati a chi ama unire convivialità e sapori autentici della montagna.
Secondo quanto comunicato sui canali social ufficiali della stazione sciistica di Frontignano, grazie alle intense nevicate che hanno imbiancato l’area nelle ultime ore. La stazione sciistica di Frontignano si trova nel cuore dei Monti Sibillini, nel comune di Ussita (MC), ed è una delle mete più amate dagli appassionati di sci e snowboard del centro Italia grazie ai panorami mozzafiato e alle piste adatte a ogni livello.
Questa mattina sono caduti 20–25 cm di neve fresca, un manto già ottimo per l’avvio della stagione. Le previsioni indicano ulteriori precipitazioni: tra la prossima notte e domani sono attesi altri 30–40 cm, condizioni che permettono di annunciare una probabile apertura degli impianti da sabato 29 novembre.
La conferma ufficiale arriverà nella giornata di venerdì, quando verrà comunicato anche il dettaglio delle piste e degli impianti che saranno operativi.
Da sabato saranno aperti anche tutti i punti noleggio e la scuola sci, pronti ad accogliere sciatori, famiglie e snowboarder che vogliono inaugurare al meglio la nuova stagione invernale.
Grazie al buon innevamento naturale – frutto delle copiose nevicate di questi ultimi giorni – e al lavoro dei tecnici impegnati nella preparazione del terreno, sarà possibile avviare da subito gli impianti nelle aree di Les Suches e Chaz Dura. Qui gli sciatori troveranno anche una tariffa promozionale ridotta per il weekend inaugurale, ideale per chi desidera godersi la prima sciata della stagione.
Nel frattempo, la stazione è già al lavoro per ampliare progressivamente il numero di piste aperte nei giorni successivi, compatibilmente con l’evoluzione delle condizioni meteo e delle temperature.
Il 29 novembre si parte: skipass giornaliero a tariffa promozionale
Nevica sulla Valle d’Aosta e La Thuile conferma l’apertura della stagione sciistica 2025/2026. La data è fissata per sabato 29 novembre, con le prime piste che apriranno in condizioni ottimali di innevamento.
Al momento è prevista un’apertura solo parziale, quindi con una tariffa promozionale ridotta. Il prossimo weekend ci si potrà quindi togliere lo sfizio della prima e tanto attesa sciata stagionale con lo skipass giornaliero che sarà venduto a 39 euro, sia in biglietteria (aperta tutti i giorni dalle 8 alle 17) che online.
Impianti aperti dal 29 novembre: ecco la lista completa
L’apertura includerà i seguenti impianti di risalita:
Telecabina DMC Les Suches
Seggiovia Chalet Express
Seggiovia Chaz Dura Express
Sciovia Piloni
Sciovia Gran Testa
Le piste disponibili fin dal primo giorno saranno:
Pista 9
Pista 10
Pista 11
Pista 12
Pista 14
Pista 20
Un’offerta iniziale già più che soddisfacente per garantire una giornata completa sulla neve.
Stagione invernale fino al 12 aprile
Inizia così una stagione dello sci che parte decisamente con il piede giusto e che continuerà fino a domenica 12 aprile. La biglietteria skipass resterà aperta tutti i giorni dalle 8 alle 17 fino al 12 aprile 2026, permettendo agli appassionati di programmare con comodità le proprie giornate sulla neve.
Tariffa super promozionale per l’avvio di stagione
Confermata l’apertura del comprensorio per il prossimo sabato, 29 novembre, con una tariffa super promozionale per l’avvio di stagione. Sarà infatti possibile acquistare il giornaliero a 39 euro, sia in biglietteria che online.
Le piste sottese e pronte ad accogliere i primi sciatori saranno sempre la 9, 10, 11, 12, 14 e 20, mentre gli impianti operativi includeranno la telecabina DMC Le Suches, le seggiovie Chalet Express e Chaz Dura Express e le sciovie Piloni e Gran Testa.
La stagione sciistica a Prato Nevoso entra nel vivo con largo anticipo grazie alle condizioni meteo particolarmente favorevoli di fine novembre. Le basse temperature e le prime nevicate hanno permesso al comprensorio di anticipare l’apertura già domenica 23 novembre, segnando un avvio di stagione tra i più promettenti degli ultimi anni.
In pochi giorni, grazie alla nevicata di venerdì scorso e al supporto dell’innevamento programmato TechnoAlpin, la ski area ha raggiunto condizioni ottimali tali da consentire una piena apertura del comprensorio a partire da giovedì 27 novembre.
Orari e impianti aperti dal 27 novembre
Dal 27 novembre Prato Nevoso garantirà l’apertura quotidiana del comprensorio, con orario continuato dalle 8.30 alle 17.00. Saranno operativi:
seggiovia quadriposto Blu
seggiovia esaposto Caudano-Vallon
telecabina La Rossa Panoramica
Anche lo Snowpark Prato Nevoso sarà completamente fruibile, con tutte le strutture attive ad eccezione della sola linea L-XL, che sarà inaugurata in occasione del primo grande evento sportivo della stagione.
Condizioni delle piste e innevamento: un inizio stagione tra i migliori di sempre
Il mix tra nevicate naturali e innevamento programmato ha portato le piste a presentarsi in condizioni eccellenti, garantendo un fondo uniforme e perfetto tanto per principianti quanto per sciatori esperti. Un’accoglienza impeccabile che conferma Prato Nevoso come una delle destinazioni sciistiche più affidabili dell’arco alpino piemontese.
Le dichiarazioni ufficiali
Grande soddisfazione da parte del management del comprensorio. Come sottolineato da Alberto Oliva, amministratore di Prato Nevoso S.p.A:
“Siamo entusiasti di poter annunciare l’apertura totale dei nostri impianti già a fine novembre – dichiara –. La situazione d’innevamento attuale ci permette di offrire un’apertura di stagione tra le migliori di sempre. Le piste si presentano in condizioni eccezionali: siamo pronti ad accogliere sciatori, famiglie e appassionati della montagna”.
Una dichiarazione che conferma quanto il comprensorio abbia lavorato per garantire un’apertura anticipata, sfruttando le temperature rigide e la tecnologia dell’innevamento artificiale per offrire una stagione ai massimi livelli fin dall’inizio.
Verso l’Open Season: un evento nel segno della solidarietà
L’apertura totale del 27 novembre rappresenta anche un passo fondamentale verso il tradizionale Open Season di Prato Nevoso, l’evento che inaugura ufficialmente la stagione sciistica con musica, festa e attività dedicate agli appassionati.
Quest’anno l’appuntamento assume un significato ancora più importante: l’intero ricavato sarà devoluto alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, sostenendo le attività di cura e ricerca dell’Istituto di Candiolo – IRCCS. Un gesto che unisce sport, comunità e solidarietà, rafforzando l’identità del comprensorio.
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