Le stazioni sciistiche maceratesi di Bolognola e Frontignano, nel cuore dei Monti Sibillini, sono costrette a sospendere le attività a causa di una violenta bufera di neve che sta interessando la zona. L’intensa nevicata, accompagnata da un forte vento, ha reso impossibile garantire la sicurezza per gli sciatori e il personale, portando alla chiusura temporanea degli impianti e dei rifugi.
Entrambe le stazioni hanno diffuso messaggi di aggiornamento tramite i propri canali ufficiali, invitando gli utenti alla massima prudenza.
Situazione meteorologica e raccomandazioni
Le condizioni meteorologiche estreme che interessano i Monti Sibillini stanno creando difficoltà anche per la viabilità. Il vento forte, che accumula rapidamente neve sulla carreggiata, rende particolarmente insidioso raggiungere le località montane. Pertanto, le autorità e i gestori degli impianti invitano i cittadini a evitare spostamenti non necessari fino a quando la situazione non migliorerà.
Previsioni per i prossimi giorni
Secondo le previsioni, le condizioni meteorologiche dovrebbero migliorare a partire da giovedì 26 dicembre, giorno in cui entrambe le stazioni prevedono di riaprire gli impianti e i rifugi. Gli amanti della montagna potranno quindi tornare a godersi le piste, approfittando della neve fresca caduta in questi giorni.
La Val Gardena si conferma ancora una volta una delle destinazioni più innovative per chi ama la montagna e le esperienze uniche.
Siete mai saliti su una stube volante?
Questa volta, al centro dell’attenzione c’è una cabinovia trasformata in una stube, l’accogliente soggiorno tipico tirolese, grazie all’iniziativa del marchio artigianale di grandi lievitati (panettoni e colombe) Italo Vezzoli. Scopriamo tutti i dettagli di questa originale idea che ha già conquistato il pubblico, sia sulle piste che online.
Dove si trova la cabinovia Italo Vezzoli?
La cabinovia dell’impianto di risalita Piz Seteur, situata nel cuore della Val Gardena, è stata completamente trasformata per offrire un’esperienza davvero unica. Il progetto è stato ideato dal maestro panificatore bergamasco Italo Vezzoli, in collaborazione con il Rifugio Comici di Igor Marzola e la società funiviaria Piz Sella.
La cabinovia-stube Italo Vezzoli: un’esperienza unica sulle Dolomiti
L’interno della cabinovia richiama l’atmosfera accogliente di una stube tirolese, con dettagli che ricreano uno chalet autentico: un finto caminetto, coperte, cuscini e rivestimenti in legno (seppur ricreati). Tutto è studiato per regalare ai visitatori un’esperienza intima e calda, perfetta per immergersi nella magia delle Dolomiti.
Degustazione panettone artigianale in alta quota
Non si tratta solo di un’esperienza estetica, ma anche di un viaggio sensoriale. All’interno della cabinovia-stube, i passeggeri possono gustare una fetta di panettone artigianale firmato Italo Vezzoli e accompagnarla con una bevanda calda. Il tutto avviene circondati dai panorami mozzafiato del Sassolungo e del Gruppo del Sella, che rendono questa esperienza indimenticabile.
Per chi desidera proseguire il percorso gastronomico, l’arrivo è presso il celebre Rifugio Comici, dove si possono trovare piatti gourmet di altissimo livello, perfetti per gli amanti della cucina sudtirolese.
Che impatto ha l’applicazione del marketing esperienziale?
Questa iniziativa è un esempio perfetto di come il marketing esperienziale possa fare la differenza. Non si tratta solo di promuovere un prodotto, ma di creare un legame emozionale con le persone, offrendo loro un’esperienza che rimarrà impressa nella memoria.
Il video promozionale, realizzato in modo autentico e coinvolgente, ha avuto un successo straordinario sui social media, raggiungendo oltre 6 milioni di visualizzazioni, 83 mila “mi piace”, 3.650 condivisioni e più di 700 commenti in pochi giorni. Questi numeri non solo testimoniano l’efficacia della campagna, ma confermano quanto il pubblico apprezzi iniziative che uniscono creatività e innovazione.
Video della cabinovia con cabina stube Italo Vezzoli
La montagna non è un ambiente da sottovalutare, soprattutto durante l’inverno. Lo dimostra il recente incidente che ha coinvolto tre escursionisti in Austria, sul Gößeck (2.214 metri), dove una serie di errori nella pianificazione e l’attrezzatura inadeguata hanno messo a rischio la vita del gruppo. Ecco i dettagli dell’accaduto e i preziosi insegnamenti da trarre.
L’escursione verso il Gößeck: un’avventura mal pianificata
I tre uomini, residenti nel distretto di Leoben, avevano deciso di affrontare la salita al Gößeck partendo di prima mattina. Equipaggiati soltanto con scarpe sportive e attrezzatura leggera, si sono trovati in difficoltà già a quota 1.300 metri. La neve, abbondante e insidiosa, ha reso il percorso più complesso del previsto, ma nonostante ciò hanno deciso di proseguire.
Intorno a mezzogiorno, una volta raggiunti i 1.650 metri, il trio si è trovato in una situazione critica su un terreno ripido e impervio. A quel punto sono iniziati i veri problemi: uno degli escursionisti è scivolato, riportando una ferita al piede, mentre un altro ha subito una lesione alla mano a causa della caduta di massi. Impossibilitati a proseguire o tornare indietro, hanno cercato riparo per proteggersi dal freddo.
La chiamata d’emergenza e l’intervento del soccorso alpino
Consapevoli della gravità della situazione, i tre uomini si sono rifugiati in una piccola grotta e hanno chiamato i soccorsi intorno alle 14:15. L’elicottero Christophorus 12 è stato immediatamente inviato sul posto, con il supporto del team di soccorso alpino di Trofaiach e della polizia alpina dell’Alta Stiria.
Le operazioni di recupero, rese difficili dal terreno impervio e dalla neve, si sono svolte utilizzando corde e tecniche avanzate di soccorso. I tre escursionisti sono stati trovati in condizioni di ipotermia, in alcuni casi grave, e successivamente trasportati all’ospedale regionale dell’Alta Stiria per ricevere le cure necessarie.
Errori commessi: una lezione importante
Le indagini della polizia alpina hanno evidenziato che il gruppo non era minimamente preparato per affrontare un’escursione invernale. Indossavano scarpe da ginnastica, assolutamente inadatte a terreni nevosi e ripidi, e non disponevano di attrezzatura invernale adeguata. Questi errori si sono rivelati determinanti nel momento in cui si sono trovati in difficoltà.
“La montagna non perdona”, ha dichiarato un portavoce del soccorso alpino, sottolineando l’importanza di una preparazione accurata e di un equipaggiamento adatto prima di intraprendere qualsiasi escursione, specialmente in inverno.
Come prepararsi per un’escursione in montagna in inverno
Per evitare situazioni come quella vissuta dai tre escursionisti, è fondamentale seguire alcune regole basilari quando si affrontano escursioni in montagna durante la stagione invernale:
equipaggiamento adeguato: indossare scarponi da montagna, abbigliamento tecnico invernale e portare con sé attrezzature come ramponi, piccozze e bastoncini
conoscenza del percorso: studiare accuratamente l’itinerario, tenendo conto delle previsioni meteo e delle condizioni del terreno
pianificazione del tempo: partire presto e prevedere un margine di sicurezza per eventuali imprevisti
preparazione fisica e mentale: assicurarsi di avere le competenze e la forma fisica necessarie per affrontare il percorso
kit d’emergenza: includere una coperta termica, un kit di pronto soccorso e un dispositivo GPS
Frontignano è una località sciistica di medie dimensioni, tra le più importanti del Centro Italia, immersa nei boschi dei Monti Sibillini al cospetto del Monte Bove. Il comprensorio si estende tra i 1350 m e i 2000 m s.l.m., offrendo:
8 piste di medio-facile difficoltà
campo scuola
area slittini
Snowpark
2 moderne seggiovie quadriposto
1 tapis roulant
Al centro del comprensorio si trova il Rifugio Saliere, un confortevole rifugio posizionato all’arrivo della seggiovia Saliere a una quota di 1550 metri, che offre un’ampia area ristorante con prodotti del territorio a Km 0 e una moderna lounge bar con una ricca selezione di vini e cocktail.
Gli amanti del freeride e dello sci alpinismo troveranno numerose varianti alle piste battute e percorsi suggestivi, mentre le famiglie potranno godere di aree dedicate ai più piccoli.
Sulla pagina ufficiale Facebook di Bolognola Ski è stata confermata l’apertura degli impianti di risalita per il 24 dicembre 2024. Saranno operativi:
Pintura 1-2
Castelmanardo
tappeto Scoiattolo
con le rispettive piste pronte per accogliervi!
Informazioni su Bolognola ski
Bolognola Ski è una stazione sciistica situata a Pintura di Bolognola, nel cuore dei Monti Sibillini. Offre oltre 10 km di piste adatte a tutti i livelli di esperienza, con un dislivello di oltre 400 metri. Gli impianti comprendono 6 risalite e 17 piste, tra cui larghe e facili piste azzurre ideali per le famiglie, sempre ben assolate e protette dai venti, e lunghe e tecniche piste rosse e nere per i più esperti. La località dispone inoltre di 2 rifugi con servizio di ristoro, 3 noleggi di attrezzature e una scuola di sci. Per gli amanti dello sci di fondo, sono presenti anelli adatti a tutti i livelli, caratterizzati da una serie di tornanti con lunghi tratti in falsopiano attorno a macchia tonda. La struttura offre anche un Kinderland e un campo scuola per i più piccoli.
Un’escursione che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia è stata fortunatamente risolta grazie al rapido intervento del Soccorso Alpino e Speleologico Marche, stazione di Ascoli Piceno. Un escursionista, sorpreso dal maltempo mentre si trovava sul Monte Vettore, è stato salvato dopo aver passato una notte al gelo nel bivacco Zilioli. Questo episodio sottolinea l’importanza della prudenza e della preparazione in montagna.
La segnalazione e l’inizio delle operazioni di soccorso
L’allarme è scattato ieri sera quando i familiari dell’uomo, preoccupati per l’assenza di contatti da diverse ore, hanno avvisato i Carabinieri di Arquata del Tronto. Intorno alle 22:00, l’escursionista è riuscito a stabilire un contatto telefonico con le autorità, spiegando di essersi rifugiato al bivacco Zilioli a causa delle avverse condizioni meteorologiche. A quel punto, il Soccorso Alpino ha iniziato a monitorare la situazione, pianificando l’intervento per la mattina seguente.
L’intervento del Soccorso Alpino
All’alba, approfittando di una breve finestra di bel tempo, una squadra del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico ha raggiunto il bivacco. Nel frattempo, l’escursionista aveva già iniziato in autonomia la discesa verso Forca di Presta. I soccorritori lo hanno intercettato lungo il percorso, constatando che, fortunatamente, era in buone condizioni di salute nonostante la notte passata al gelo.
Un monito per tutti gli escursionisti
Questo episodio mette in evidenza i rischi associati all’escursionismo in montagna, soprattutto in condizioni meteorologiche instabili. Il Soccorso Alpino ricorda alcune regole fondamentali per prevenire situazioni di pericolo:
consultare sempre le previsioni meteorologiche prima di partire
informare familiari o amici del proprio itinerario e dei tempi previsti di rientro
equipaggiarsi adeguatamente con abbigliamento tecnico e attrezzatura idonea alla stagione
non sottovalutare mai le difficoltà del territorio montano, tenendo conto dell’altitudine e delle condizioni atmosferiche
Dopo un lungo stop di otto anni, Monte Prata, la stazione sciistica più alta delle Marche, torna finalmente in attività a Castelsantangelo sul Nera. Situata a 1800 metri di quota, la località ha riaperto ufficialmente grazie alle recenti nevicate, che hanno permesso di ripristinare le attività sciistiche e accogliere nuovamente appassionati e turisti.
Il tappeto di risalita: accesso gratuito per l’inaugurazione
Il primo passo verso il ritorno alla piena operatività è stato il ripristino del tappeto di risalita, che è già attivo e ha accolto sciatori gratuitamente durante la giornata inaugurale. La gestione ha comunicato che le altre piste verranno aperte progressivamente, in base alle condizioni del manto nevoso, garantendo un’esperienza sempre sicura e di qualità.
Un ambizioso piano di rilancio per Monte Prata
Il rilancio di Monte Prata non si limita alla riapertura degli impianti esistenti. Il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Alfredo Riccioni, ha annunciato un piano di sviluppo che prevede un investimento di 5 milioni di euro. Tra gli interventi principali, è prevista l’installazione di una nuova seggiovia biposto entro il prossimo anno. Questo nuovo impianto sarà supportato da un sistema di accesso all’avanguardia, con un passaggio pedonale interrato pensato per risolvere le criticità del passato.
Riqualificazione e nuovi servizi per gli sciatori
La riapertura di Monte Prata è accompagnata da una serie di interventi strutturali finanziati con 2 milioni di euro dai fondi per la ricostruzione post-sisma. Tra i progetti principali, la costruzione di una struttura polifunzionale che ospiterà garage, info point, biglietteria e una sede operativa per carabinieri forestali e il soccorso piste. Questi nuovi spazi miglioreranno l’efficienza operativa e l’accoglienza per i visitatori.
Un rifugio temporaneo in attesa del “Nido delle Aquile”
Mentre si lavora alla ricostruzione del rifugio “Nido delle Aquile”, danneggiato dal terremoto, i servizi di accoglienza sono stati trasferiti in una moderna struttura prefabbricata di oltre 180 metri quadrati. Inaugurato lo scorso marzo, l’edificio offre una sala ristoro con bar, un’infermeria, un deposito sci e spazi dedicati al personale forestale, garantendo comfort e sicurezza agli ospiti.
Le Dolomiti offrono uno scenario unico al mondo, reso ancora più straordinario domenica 22 dicembre dal passaggio delle Frecce Tricolori. In occasione della 39ª edizione della Coppa del Mondo di sci alpino maschile, disputata sulla celebre pista Gran Risa a La Villa (Bolzano), in Alta Badia, la Pattuglia Acrobatica Nazionale ha regalato uno spettacolo emozionante, tracciando i colori del tricolore italiano sopra i boschi innevati.
Il sorvolo delle Frecce Tricolori: un evento unico
Previsto per le 13 ma anticipato per motivi meteorologici, l’esibizione ha segnato l’ultimo appuntamento dell’anno per la Pattuglia Acrobatica Nazionale. Le immagini, catturate dallo staff di Azzurro Tricolore, mostrano gli aerei in formazione perfetta che sfrecciano nel cielo limpido, creando un connubio spettacolare tra tecnica e bellezza naturale. Il passaggio ha rappresentato uno dei momenti più attesi dell’intera manifestazione in Alta Badia.
Un legame tra sport e orgoglio nazionale
Il passaggio delle Frecce Tricolori ha preceduto la gara di gigante maschile sulla Gran Risa, un tracciato noto per la sua tecnicità e incastonato in uno scenario mozzafiato. Questo evento rappresenta non solo un momento di intrattenimento, ma anche un simbolo di orgoglio e appartenenza nazionale, con il tricolore che abbraccia le Dolomiti, patrimonio UNESCO.
Un incidente insolito ha segnato la serata di sabato 21 dicembre a Riscone, una frazione di Brunico, in Alto Adige. Un fuoristrada è finito capovolto su una pista da sci, scatenando l’immediata mobilitazione dei soccorsi. L’intervento dei vigili del fuoco, supportati da un gatto delle nevi, è stato cruciale per il recupero del mezzo, mentre le forze dell’ordine stanno indagando sulle cause dell’episodio.
Land Rover Defender ribaltato sulla pista da sci
L’allarme è stato lanciato intorno alle 19, quando un Land Rover Defender è stato trovato ribaltato nel cuore di una pista da sci a Riscone. La scena, con il veicolo adagiato sulla neve e le ruote all’aria, ha richiesto un intervento tempestivo. I vigili del fuoco della località si sono attivati rapidamente per mettere in sicurezza l’area, utilizzando un gatto delle nevi per spostare il veicolo. Una volta recuperato, il mezzo è stato consegnato a un carro attrezzi per il trasporto finale.
L’intervento coordinato dei soccorritori
L’operazione di soccorso ha coinvolto diverse squadre. Oltre ai vigili del fuoco di Riscone, sul posto sono intervenuti i sanitari della Croce Bianca e le forze dell’ordine. La collaborazione tra i vari enti ha permesso di gestire la situazione in modo efficiente, garantendo la sicurezza di tutti i presenti e limitando i disagi.
In un contesto tanto insolito, il ruolo del gatto delle nevi si è rivelato fondamentale per il recupero del mezzo in un terreno particolarmente impervio. L’abilità dei vigili del fuoco nell’adattarsi a situazioni complesse ha fatto la differenza, consentendo di risolvere l’emergenza senza ulteriori complicazioni.
Indagini sulle cause dell’incidente
Le autorità locali stanno cercando di chiarire come il fuoristrada sia finito su una pista da sci, un’area chiaramente non destinata alla circolazione di veicoli a motore. Al momento, la dinamica esatta dell’incidente resta poco chiara. Si ipotizza un errore umano, ma non è esclusa l’eventualità di una scelta deliberata.
Gli inquirenti stanno esaminando eventuali responsabilità, compresa la possibile violazione di norme sulla sicurezza stradale e sull’accesso non autorizzato alle piste da sci. I risultati delle indagini saranno fondamentali per fare piena luce sull’episodio e prevenire situazioni simili in futuro.
Un atto grave e pericoloso ha colpito il cuore del sistema di innevamento programmato a Livinallongo del Col di Lana, precisamente sul versante del Pordoi. Un sabotaggio che non solo mette a rischio la preparazione delle piste, ma solleva serie preoccupazioni sulla sicurezza delle infrastrutture e sul futuro della stagione sciistica.
Un sabotaggio mirato scoperto durante i controlli
Durante i consueti test pre-stagionali, effettuati dalla società Pordoi S.p.A., i tecnici hanno riscontrato un’anomalia nella linea elettrica che alimenta i cannoni per l’innevamento artificiale. Lungo la pista “Arabba”, uno dei cavi principali è stato deliberatamente danneggiato con una punta di trapano.
Un atto deliberato e, al tempo stesso, estremamente rischioso: i cavi trasportano corrente ad alta tensione, fino a 380 volt, e chi ha compiuto il gesto ha rischiato di rimanere folgorato. Questo suggerisce che l’autore abbia conoscenze tecniche avanzate e che abbia scelto con cura il momento di agire per evitare di essere scoperto.
Riparazione tempestiva, ma un segnale preoccupante
Fortunatamente, il danno è stato riparato in tempi rapidi, garantendo che i preparativi per l’avvio della stagione invernale proseguissero senza intoppi. Questi controlli sono fondamentali per assicurarsi che ogni componente del sistema di innevamento – dalle pompe ai generatori fino alle tubature idrauliche – funzioni perfettamente.
Con i periodi di freddo intenso che si riducono a poche giornate l’anno, ogni minuto di preparazione è essenziale per sfruttare appieno le condizioni climatiche favorevoli. Nonostante il sabotaggio, la società è riuscita a mantenere la tabella di marcia per l’apertura delle piste.
Un problema che si ripete
Purtroppo, non è la prima volta che la società Pordoi S.p.A. si trova a fronteggiare atti vandalici e sabotaggi. Negli ultimi anni sono stati segnalati altri episodi, che hanno preso di mira non solo le infrastrutture, ma anche mezzi e attrezzature utilizzati per la manutenzione delle piste.
In merito a questo episodio, la società ha dichiarato: “Non è il primo caso in questi ultimi anni. Ora abbiamo potenziato il sistema di videosorveglianza.”
L’accaduto è stato immediatamente segnalato alle forze dell’ordine, e la società ha deciso di aumentare le misure di sicurezza, installando nuovi sistemi di monitoraggio per prevenire ulteriori gesti vandalici.
Implicazioni per la stagione sciistica
Se da un lato l’intervento tempestivo ha evitato ritardi, dall’altro questo episodio solleva interrogativi importanti. La sicurezza delle infrastrutture in località di prestigio come Livinallongo del Col di Lana è un tema cruciale, soprattutto in vista di una stagione sciistica che rappresenta un pilastro economico per il territorio.
Il sabotaggio non danneggia solo la società che gestisce gli impianti, ma rischia di compromettere l’immagine di una destinazione turistica amata dagli sciatori e frequentata da visitatori provenienti da tutto il mondo.
Prevenire per proteggere il turismo montano
La decisione di rafforzare i sistemi di videosorveglianza è un passo nella giusta direzione. Tuttavia, sarà necessario un impegno continuo per monitorare le infrastrutture, garantire la sicurezza e tutelare la qualità dei servizi offerti agli appassionati di sci.
Episodi come questo ci ricordano quanto sia importante il lavoro dietro le quinte per rendere le piste pronte, sicure e accoglienti. La capacità di reagire prontamente e la determinazione a non lasciare che atti vandalici influenzino il regolare svolgimento della stagione rappresentano un segnale positivo per il futuro del turismo montano.
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