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Cervinia via libera alla realizzazione del progetto The Stone

La località alpina di Cervinia, da sempre al centro di importanti discussioni architettoniche, torna sotto i riflettori con l’approvazione del progetto The Stone. Questo edificio moderno, che sorgerà al posto dell’ex Hotel Fosson nel cuore della località, ha suscitato reazioni contrastanti, dividendo opinioni tra residenti, turisti e professionisti del settore. Nonostante le polemiche, il Comune di Valtournenche ha ufficializzato il via libera alla costruzione, confermando la volontà di procedere con questo controverso progetto.

The Stone: un progetto ambizioso al centro delle polemiche

The Stone sarà un edificio di otto piani, leggermente ridimensionato rispetto al progetto originario che ne prevedeva nove. Progettato dall’architetto Gianluca Peluffo, il condominio avrà uno stile moderno, caratterizzato da pietra e vetro, e risponderà agli standard di alta efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Tuttavia, l’autorizzazione concessa dal Comune non ha placato le critiche, come dimostra una petizione online con oltre 35.000 firme contrarie e una lettera inviata dai residenti alla sindaca Elisa Cicco.

In questa lettera, riportata da ANSA, i firmatari accusano l’amministrazione di aver “svenduto in modo aberrante Breuil-Cervinia, la sua storia e la sua identità, trasformandola in terreno di conquista per costruttori senza scrupoli e aspiranti archistar”. Secondo i residenti, la costruzione di The Stone rappresenta un ulteriore passo verso la perdita dell’autenticità storica e paesaggistica della località.

La risposta dell’architetto Gianluca Peluffo

Di fronte alle critiche, l’architetto Gianluca Peluffo ha respinto le accuse, definendo “risibile” la classificazione dell’edificio come “maxi condominio”. “Si tratta di un edificio con otto unità abitative, nulla a che vedere con i palazzi giganteschi costruiti a Cervinia negli anni ’70 e ’80”, ha affermato Peluffo.

L’architetto ha sottolineato come Cervinia abbia già subito, in passato, interventi edilizi discutibili che ne hanno segnato il panorama. Edifici di grandi dimensioni, spesso di scarsa qualità estetica, hanno trasformato la località, rendendola un esempio di urbanizzazione poco controllata. The Stone, invece, intende rappresentare un ritorno alla qualità architettonica, integrandosi con il paesaggio e proseguendo la tradizione di design d’avanguardia che ha caratterizzato Cervinia nei suoi anni d’oro.

Cervinia e la tradizione dell’architettura d’alta quota

Fin dai primi anni del Novecento, Cervinia si è distinta per il suo approccio innovativo all’architettura di montagna. Edifici iconici come La Casa del Sole di Carlo Mollino, il Rifugio Pirovano di Franco Albini e il complesso Cieloalto di Francesco Dolza testimoniano l’influenza di grandi architetti. Tuttavia, dagli anni ’70, molti interventi edilizi hanno contribuito a un’estetica “brutalista” che ha alterato l’identità visiva della località.

La Soprintendenza per i beni culturali della Valle d’Aosta, nel parere che ha accompagnato l’approvazione del progetto, ha evidenziato come The Stone si collochi idealmente nella tradizione architettonica di Cervinia, pur declinandola in chiave contemporanea. L’edificio sarà anche circondato da un’area liberata e restituita alla fruizione pubblica, un dettaglio che potrebbe migliorare la vivibilità del centro.

Le critiche dei residenti e l’impatto sul territorio

Nonostante i pareri tecnici positivi, molti residenti continuano a opporsi al progetto, definendolo un altro passo verso la cementificazione e la perdita dell’anima autentica di Cervinia. Alcuni dei firmatari della petizione accusano i promotori di perseguire esclusivamente interessi economici, a discapito della comunità locale e del patrimonio culturale.

L’architetto Peluffo ha risposto anche a queste accuse, sottolineando che le critiche mosse da “proprietari di appartamenti vicini” sono spesso prive di basi verificate e, in alcuni casi, gravemente lesive della professionalità dei progettisti.

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Kitzbühel, Diletta Leotta e Loris Karius in vacanza sulla neve con la figlia Aria

Diletta Leotta e Loris Karius hanno inaugurato il 2025 con una vacanza da sogno tra le nevi di Kitzbühel, in Austria. La coppia, insieme alla loro figlia Aria, ha condiviso momenti di gioia e relax immersi in un paesaggio alpino incantato. Di seguito, scopriamo i dettagli della loro vacanza e i motivi per cui Kitzbühel è una meta ideale per le famiglie.

Un Capodanno tra le montagne austriache

La famiglia Leotta-Karius ha scelto Kitzbühel, un’incantevole località del Tirolo, per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. “Il modo migliore per iniziare il 2025” ha scritto Diletta accanto a una foto che la ritrae sorridente sulle piste da sci. La conduttrice ha sfoggiato un elegante look total white, perfettamente abbinato agli scenari innevati.

Anche la piccola Aria, di un anno, ha avuto la sua prima esperienza sulla neve, divertendosi con lo slittino trainato dal papà Loris Karius. La famiglia ha condiviso momenti di complicità e spensieratezza, immortalati in foto e storie Instagram che hanno fatto il pieno di like e commenti.

Kitzbühel: una cornice da fiaba per famiglie

Kitzbühel, situata vicino Innsbruck, è una delle destinazioni più rinomate per gli sport invernali. La città offre piste da sci eccellenti, paesaggi mozzafiato e attività per tutta la famiglia. Per Diletta e Loris, questa meta ha rappresentato l’occasione perfetta per unire il relax alla scoperta delle tradizioni locali.

Durante la vacanza, la conduttrice ha sfoggiato un outfit chic composto da una pelliccia bianca fluffy, un cappello in lana fucsia e pantaloni bianchi. Anche Aria era perfettamente coordinata, indossando una tuta imbottita bianca firmata Moncler e un adorabile cappellino multicolore.

Una storia d’amore nata sotto una buona stella

Diletta Leotta e Loris Karius si sono conosciuti a Parigi nel 2022, in un incontro che la conduttrice ha descritto come un “colpo di fulmine”. “Quando l’ho visto entrare in un ristorante, ho capito subito che era l’uomo della mia vita”, ha raccontato Diletta in un’intervista a Verissimo. Da quel momento, la loro storia ha preso il volo, culminando nel matrimonio del giugno 2024.

La nascita di Aria nell’agosto 2023 ha completato il loro quadro familiare. “Aria è il dono più bello che la vita potesse farmi”, ha dichiarato Diletta. Nonostante gli impegni lavorativi, la coppia ha dimostrato grande equilibrio, con Loris che si è preso cura della piccola anche durante le assenze della moglie.

Momenti di relax e progetti per il futuro

Questa vacanza segna un nuovo inizio per la famiglia Leotta-Karius dopo un 2024 ricco di eventi. Sul fronte professionale, Diletta ha affrontato sfide importanti, tra cui la conduzione de La Talpa e la cronaca sportiva della Serie A, mentre Loris ha continuato la sua carriera calcistica in Germania.

Per il 2025, Diletta sembra voler dare priorità al benessere familiare, alternando momenti di relax a nuovi progetti lavorativi. Intanto, le immagini da Kitzbühel confermano la loro felicità e la magia di questa destinazione invernale.

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St Moritz, Elisabetta Gregoraci sfoggia l’outfit da neve che sfiora i 4mila euro

Elisabetta Gregoraci continua a stupire con il suo stile impeccabile. Dopo aver trascorso le festività natalizie e di Capodanno in Kenya presso il lussuoso resort di Flavio Briatore, accompagnata dal figlio Nathan Falco, la conduttrice italiana ha deciso di concludere le sue vacanze a St. Moritz, una delle località invernali più amate dalle celebrità. Tra neve, sciate e relax nelle baite, Elisabetta non ha rinunciato al suo innato senso della moda, scegliendo un outfit che combina lusso, praticità e tendenza.

Un look da neve elegante e raffinato

Dopo averci abituato alle immagini in bikini dalle spiagge del Kenya, Elisabetta si mostra in una veste completamente diversa, ma sempre perfetta. Immersa nell’atmosfera invernale di St. Moritz, ha condiviso sui social il suo outfit da neve che ha attirato l’attenzione per l’eleganza e i dettagli lussuosi.

Il capo centrale del suo look è il bomber Moncler total white. Non il solito giaccone tecnico, ma una versione più sofisticata in lana, ideale per combattere il freddo alpino con stile. Questo capo esclusivo è disponibile sul sito ufficiale della Maison al prezzo di 1.650 euro, confermandosi un pezzo immancabile per chi cerca eleganza anche in alta quota.

A completare il look:

  • un maglione oversize con scollo a V, in tinta neutra per un effetto armonioso
  • leggings in eco-pelle color sabbia, un mix perfetto di comfort e stile

Gli accessori di lusso: un dettaglio che fa la differenza

Il tocco distintivo del look è dato dagli accessori, scelti con cura per aggiungere una nota glamour e completare l’outfit:

  1. cappellino di lana Prada: Un modello beige con l’iconico logo della Maison ben visibile, del valore di 420 euro.
  2. borsa Prada con dettagli in shearling: Una borsa raffinata e trendy, dal prezzo di 495 euro, ideale per le passeggiate nelle vie innevate di St. Moritz.

I Moon Boot: il must-have per le star in montagna

A dominare il look invernale della Gregoraci sono i suoi Moon Boot LAB69 Icon Panna in Shearling, un modello esclusivo che rivisita l’iconico après-ski con un tocco contemporaneo e sofisticato. Realizzati in pelle scamosciata e shearling, questi stivali sono progettati per affrontare le temperature più rigide senza rinunciare allo stile.

Caratteristiche principali dei Moon Boot LAB69 Icon Panna in Shearling:

  • Materiali premium: pelle scamosciata e shearling per un comfort senza pari.
  • Prezzo: 495 euro.
  • Design funzionale: suola antiscivolo per una presa sicura, imbottitura isolante che mantiene il piede caldo e asciutto.
  • Dettagli eleganti: finiture in metallo color oro e lacci tubolari multicolore.

Questi stivali si confermano come un elemento fondamentale per chi vuole unire praticità e alta moda in montagna.

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St. Moritz, quanto costa il casco da sci indossato da Chiara Ferragni?

Chiara Ferragni ha inaugurato il 2025 con stile e glamour, trascorrendo le sue vacanze a St. Moritz, una delle destinazioni montane più esclusive al mondo. Tra piste innevate e momenti di relax con amici intimi, l’imprenditrice digitale ha saputo unire la sua passione per lo sci a un look che non è passato inosservato. Il casco da sci firmato Prada che ha sfoggiato è diventato il centro dell’attenzione: scopriamo insieme tutti i dettagli su questo accessorio esclusivo e quanto costa.

Vacanze a St. Moritz: un nuovo inizio per Chiara Ferragni

Per Chiara Ferragni, St. Moritz rappresenta non solo una meta di lusso, ma anche un rifugio per ricaricarsi dopo un anno particolarmente impegnativo. Accompagnata dagli amici più cari, coloro che le sono stati vicini nei momenti difficili, l’influencer sembra aver ritrovato serenità e ottimismo. Dopo lo scandalo legato ai pandori Balocco e la separazione da Fedez, Chiara è pronta a guardare al futuro con determinazione e uno stile inconfondibile.

Questa vacanza ha offerto a Chiara l’occasione perfetta per dedicarsi a una delle sue passioni più grandi: lo sci. Nonostante un piccolo infortunio al mignolo del piede, l’imprenditrice ha trascorso le giornate sulle piste, dimostrando ancora una volta la sua energia e il suo amore per la montagna.

Il casco da sci Prada: lusso, innovazione e sicurezza sulle piste

Tra i dettagli del look di Chiara Ferragni, il casco da sci ha catturato l’attenzione di tutti, diventando un simbolo di eleganza anche sulle piste. Si tratta di una Special Edition della Prada Linea Rossa per Oakley, un accessorio esclusivo che unisce stile, comfort e funzionalità di alto livello.

Questo casco è progettato con una ventilazione regolabile, che consente di adattare l’aerazione in modo ottimale alle diverse condizioni climatiche. La vestibilità ergonomica e personalizzabile, garantita dal sistema di chiusura a 360°, assicura la massima aderenza e sicurezza, rendendolo ideale anche per le performance più impegnative. Inoltre, il rivestimento interno sfoderabile, dotato di una tecnologia antibatterica, offre un ulteriore tocco di praticità e igiene, rendendolo perfetto per lunghe giornate sulle piste.

Un ulteriore punto di forza è la compatibilità con la maschera Prada for Oakley, per un’integrazione completa tra stile e performance. Con una misura regolabile (55-59 cm), il casco è completato da un packaging dedicato che ne sottolinea l’esclusività e l’attenzione al dettaglio. Il design total black, sofisticato ed elegante, si adatta perfettamente al gusto raffinato della Ferragni.

Quanto costa il casco da sci di Chiara Ferragni?

Il prezzo di questo accessorio esclusivo è di 690 euro, come riportato sul sito ufficiale di Prada. Il codice articolo 4XE003_2B8R_F0002 identifica questa edizione limitata, ideale per chi desidera combinare lusso e funzionalità.

Questo casco non è solo un dettaglio del look di Chiara Ferragni, ma rappresenta anche un prodotto di alta tecnologia e design, confermando il suo gusto impeccabile e la capacità di portare il glamour anche in un contesto sportivo.

Outfit total white: eleganza sulla neve

Chiara ha scelto di abbinare il casco Prada a un outfit total white, in perfetta armonia con l’ambiente innevato. Questo look ha messo in risalto la sua capacità di essere sempre al passo con le tendenze, anche in un contesto sportivo. La scelta del bianco non è casuale: si tratta di un colore che richiama purezza e luminosità, simboli di un nuovo inizio per la Ferragni.

Nuovo anno, nuovo hairstyle: le treccine di Chiara Ferragni

Il look di Chiara non si è fermato all’abbigliamento. Per completare il suo stile da montagna, l’influencer ha optato per un cambio di acconciatura, adottando delle treccine basse e laterali. Questo hairstyle semplice ma elegante ricorda quello spesso scelto dalla sua seconda figlia, Vittoria.

Chiara ha condiviso con entusiasmo questo dettaglio sui social, definendosi “Braid girl” e mostrando come un semplice tocco possa aggiungere vivacità e leggerezza al suo look. È evidente che, con questa scelta, Chiara stia lasciando alle spalle le tensioni del passato, pronta a iniziare il 2025 con un sorriso.

Perché Chiara Ferragni è un’icona di stile anche sulle piste

Chiara Ferragni non è nuova a dettare tendenze, e il suo approccio alla moda in montagna non fa eccezione. Ogni dettaglio del suo look, dal casco da sci Prada al total white, è studiato per esprimere la sua personalità unica. La sua capacità di unire praticità ed estetica glamour la rende un punto di riferimento per chi cerca ispirazione, anche in contesti sportivi.

 

 

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Sci notturno Monte Nerone

Nel comprensorio sciistico di Monte Nerone è possibile praticare lo sci notturno grazie ad un sistema di illuminazione posizionato sulla pista rossa (media difficoltà) n. 1 E. Pruscini. Il tracciato è servito da uno skilift (sciovia).
L’apertura della pista per lo sci in notturna viene solitamente comunicata sui canali social della località sciistica.

Listino prezzi skipass notturno

Notturno adulti (dalle ore ________ alle ore ___________) €
Notturno bambini fino a 12 anni (dalle ore ________ alle ore ___________) €

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Informazioni sulla località Monte Nerone

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Sciatore aggredito a bastonate sulle piste sci di Adelboden, indagini in corso della polizia

Un grave episodio di violenza ha scosso il comprensorio sciistico di Adelboden, nel Canton Berna (Svizzera), il pomeriggio del 2 gennaio. Uno sciatore è stato brutalmente aggredito da un gruppo di persone che lo hanno colpito con pugni, calci e probabilmente anche con un bastone da sci. L’uomo è rimasto ferito, ma è riuscito a raggiungere autonomamente uno studio medico per ricevere cure.

La polizia cantonale bernese ha avviato un’indagine e ha lanciato un appello per raccogliere testimonianze utili. Ecco i dettagli di quanto accaduto.

Una discussione verbale degenera in aggressione fisica

Secondo quanto riportato dalle autorità, l’episodio ha avuto origine in una discussione verbale tra uno sciatore e una donna su una slitta, avvenuta su una pista del comprensorio di Adelboden. La donna, che faceva parte di un gruppo di giovani uomini e donne tra i 20 e i 25 anni, ha avuto uno scontro verbale con l’uomo. Poco dopo, lo sciatore è diventato il bersaglio di un’aggressione da parte degli accompagnatori della donna.

L’attacco si è verificato in un punto critico della pista, durante un tornante stretto. Qui, il gruppo ha assalito lo sciatore con pugni, calci e, secondo quanto riferito, anche con un bastone da sci. Nonostante le ferite riportate, la vittima è riuscita a recarsi da un medico con i propri mezzi.

Descrizione dei responsabili

La polizia ha diffuso una descrizione dettagliata dei presunti aggressori e della donna coinvolta nella lite iniziale. Ecco i dettagli forniti:

  • Uomo magro: alto circa 1,70 m, con un leggero accenno di barba, indossava un casco e un completo da sci marrone.
  • Uomo robusto: alto tra 1,85 m e 1,90 m, indossava un maglione bianco con un logo ben visibile.
  • Donna su slitta: capelli lunghi castani, indossava un casco e misurava circa 1,70 m.

Il gruppo era composto da diversi uomini e donne. La polizia invita chiunque abbia informazioni utili a contattare il numero +41 33 227 61 11.

Le indagini in corso

Le autorità hanno aperto un’indagine per ricostruire i dettagli dell’accaduto e identificare gli autori dell’aggressione. L’incidente, avvenuto in pieno giorno su una pista affollata, solleva interrogativi sulla sicurezza nei comprensori sciistici, soprattutto in momenti di alta frequentazione come le festività.

La Vittima e la gravità dell’attacco

L’uomo aggredito, il cui nome non è stato reso pubblico, ha riportato ferite a seguito del brutale assalto. Secondo il comunicato ufficiale, i colpi ricevuti comprendevano pugni e calci, ma la possibilità che sia stato utilizzato anche un bastone da sci rende l’attacco particolarmente grave e violento.

Nonostante le difficoltà, la vittima ha avuto la prontezza di spirito di lasciare il luogo dell’aggressione e recarsi da un medico per ricevere assistenza.

Sicurezza e collaborazione della comunità

La polizia cantonale sottolinea l’importanza della collaborazione della comunità per identificare i responsabili e prevenire futuri episodi simili.

Chiunque abbia assistito all’aggressione o notato qualcosa di insolito è invitato a fornire informazioni alle autorità. Ogni dettaglio potrebbe essere fondamentale per chiarire la dinamica dell’accaduto e assicurare i colpevoli alla giustizia.

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Cortina, saranno denunciati i due sciatori che per recuperare un bastoncino hanno scatenano una valanga

Nella mattinata di venerdì 3 gennaio 2025, un gesto apparentemente banale ha scatenato il caos sulla pista Labirinti, situata nel comprensorio Tofane di Cortina d’Ampezzo. Due sciatori, entrati in una pista chiusa al pubblico, hanno provocato il distacco di una valanga di neve artificiale per recuperare un bastoncino da sci. Il loro comportamento imprudente ha richiesto l’intervento immediato di squadre di soccorso e porterà a una denuncia alle autorità giudiziarie.

Un bastoncino da sci all’origine della valanga

L’intero incidente ha avuto origine da un bastoncino da sci smarrito sulla pista Labirinti, un tracciato tecnico e ripido classificato come “nera”. Nonostante la pista fosse chiusa per lavori di innevamento artificiale, i due sciatori hanno deciso di ignorare i divieti e accedere al tracciato. Nel tentativo di recuperare il bastoncino, hanno innescato il distacco di una lastra di neve artificiale, che è scesa per tutta la lunghezza della pista, lunga 683 metri.

Secondo le autorità, il comportamento dei due sciatori è stato irresponsabile e pericoloso, in quanto ha causato un evento che avrebbe potuto avere conseguenze tragiche se la pista fosse stata aperta al pubblico.

Intervento immediato dei soccorsi

L’episodio ha richiesto l’intervento di numerose squadre di soccorso, tra cui:

  • soccorso Alpino e Speleologico Veneto
  • Guardia di Finanza
  • tre unità cinofile, tra cui il cane da valanga Loki
  • l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore

I soccorritori hanno lavorato con aste e strumenti specifici per sondare la massa di neve, verificando l’assenza di dispersi. L’elicottero ha perlustrato l’intera area e successivamente è rientrato alla base. Fortunatamente, la pista era vuota al momento dell’incidente, evitando così gravi conseguenze.

Conseguenze legali per i due sciatori

La Polizia di sicurezza piste ha individuato i due sciatori responsabili, che hanno ammesso di essere entrati nel tracciato per recuperare il bastoncino. Questo comportamento, seppur apparentemente innocuo, ha provocato danni significativi e richiesto un intervento massiccio da parte delle autorità.

Entrambi saranno denunciati alle autorità giudiziarie per il loro gesto imprudente. La loro violazione del divieto di accesso a una pista chiusa costituisce un grave reato, soprattutto considerando le potenziali implicazioni per la sicurezza degli altri sciatori e del personale di soccorso.

La pista Labirinti: un tracciato per esperti

La pista Labirinti, situata nel comprensorio Tofane, è rinomata per il suo elevato impegno tecnico. Questo tracciato è stato teatro di competizioni di alto livello, tra cui lo slalom gigante maschile dei Mondiali di sci 2021, e sarà una delle sedi delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026. Il muro ripidissimo e il percorso breve richiedono grande tecnica e sono riservati a sciatori esperti.

Il fatto che la pista fosse chiusa per lavori di innevamento rende il gesto dei due sciatori ancora più grave, in quanto non solo hanno violato un divieto, ma hanno messo a rischio l’incolumità degli operatori che lavoravano nell’area.

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Cortina, valanga sulla pista da sci Labirinti soccorsi in azione – VIDEO

Nella tarda mattinata del 3 gennaio, una valanga di neve artificiale si è staccata dalla cima della pista Labirinti, situata nella ski area Tofana di Cortina d’Ampezzo. La pista, chiusa al pubblico per lavori di innevamento artificiale, è stata invasa dalla massa nevosa che ha sceso tutto il tracciato, coinvolgendo anche le reti di protezione.

La dinamica dell’incidente

Secondo le prime ricostruzioni, a innescare il distacco sarebbero stati due sciatori, individuati dagli agenti della Polizia di sicurezza piste. I due, nonostante la chiusura del tracciato, sono entrati nella zona per recuperare un bastoncino da sci. Questo gesto imprudente ha provocato il crollo della neve artificiale, complice anche l’aumento delle temperature degli ultimi giorni.

La valanga ha interessato l’intera lunghezza della pista Labirinti, un tracciato tecnico e ripido di 683 metri, classificato come “nera”, adatto esclusivamente a sciatori esperti. Fortunatamente, non risultano persone rimaste intrappolate.

Intervento dei soccorsi

Sul posto sono intervenuti rapidamente una decina di operatori del Soccorso Alpino di Cortina e della Guardia di Finanza, coadiuvati da tre unità cinofile. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha sorvolato la zona per verificare l’eventuale presenza di dispersi e, dopo un’attenta perlustrazione, è rientrato in base.

I soccorritori hanno lavorato con le aste per sondare la massa di neve e ghiaccio, bonificando l’intera area. Attualmente, la pista Labirinti resta chiusa, mentre si prosegue con le verifiche per garantire la sicurezza.

La pista Labirinti: un tracciato tecnico e storico

La pista Labirinti, rinomata per il suo elevato impegno tecnico, è una delle più difficili del comprensorio della Tofana. Conosciuta per il suo muro ripido e il percorso breve ma impegnativo, la pista è stata protagonista delle gare di slalom gigante maschile durante i Mondiali di sci del 2021. Inoltre, sarà uno dei tracciati designati per le competizioni femminili e paralimpiche delle prossime Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026.

Le cause del distacco

La valanga si è verificata a causa del crollo di una lastra di neve artificiale dalla sommità del tracciato. Gli esperti indicano come probabile concausa le temperature elevate che hanno reso instabile la neve creata dagli impianti. Questo, unito al passaggio non autorizzato dei due sciatori, ha provocato il cedimento della massa nevosa.

Il Soccorso Alpino e Speleologico Veneto ha confermato che i due sciatori saranno denunciati all’autorità giudiziaria, in quanto il loro comportamento ha messo a rischio la sicurezza dell’area e degli operatori coinvolti.

 

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Bolognola ski, annuncia l’arrivo dell’unica pista da sci in notturna dei Monti Sibillini

La stazione sciistica di Bolognola Ski, situata nel cuore dei Monti Sibillini, si prepara a lanciare un’importante novità per la stagione: l’apertura dell’unica pista da sci in notturna dei Monti Sibillini. Un’innovazione che non solo punta a consolidare il ruolo di Bolognola Ski come destinazione di eccellenza per gli sport invernali, ma anche a richiamare appassionati da tutta Italia.

Stagione record

Dal 20 dicembre, data di apertura degli impianti, le stazioni sciistiche di Bolognola e Frontignano di Ussita hanno registrato numeri da record, con migliaia di sciatori e amanti della neve provenienti dalle Marche, Umbria, Toscana e Lazio. Secondo Francesco Cangiotti, amministratore delle società che gestiscono gli impianti, si sono contati mediamente 2.500 primi ingressi a Frontignano e 1.800 a Bolognola, numeri che confermano il successo delle stazioni.

Oltre agli sciatori, le località stanno attirando anche chi cerca esperienze diverse sulla neve, come gli aperitivi in baita e momenti di relax al sole, creando un’atmosfera simile a quella delle blasonate località alpine.

A Bolognola presto ci sarà l’unica pista notturna dei Monti  Sibillini

Una delle novità più attese è senza dubbio l’apertura della pista in notturna a Bolognola, denominata “Marchigiana”. Si tratta dell’unica pista illuminata dei Monti Sibillini, resa possibile grazie all’impianto d’illuminazione realizzato dall’amministrazione comunale lo scorso anno.

Francesco Cangiotti, CEO delle Funivie Bolognola Ski, ha dichiarato: “Stiamo aspettando gli ultimi permessi dal Comune per poter iniziare lo sci in notturna”. Questa innovazione rappresenta un passo importante per attrarre nuovi visitatori e offrire un’esperienza unica nel panorama sciistico delle Marche.

I prossimi aprés-ski a Bolognola

Bolognola non è solo sinonimo di sci, ma anche di divertimento. Lo ZChalet Mountain Club, situato a Pintura di Bolognola, è diventato un punto di riferimento per l’Aprés-Ski. Ogni domenica pomeriggio, giovani e famiglie si ritrovano per ballare al ritmo dei migliori DJ, con ospiti di rilievo nazionale e internazionale.

Tra gli appuntamenti da non perdere, il 5 gennaio Andrea Casta si esibirà con il suo violino elettronico, mentre a febbraio sarà il turno del celebre team del Samsara. Questi eventi arricchiscono ulteriormente l’offerta di Bolognola, trasformandola in una destinazione non solo per gli sport invernali, ma anche per il divertimento.

Investimenti per il futuro

Il futuro di Bolognola Ski non si ferma qui. Per la prossima stagione sono previsti importanti investimenti per migliorare ulteriormente l’esperienza degli sciatori:

  • invaso per l’approvvigionamento idrico e l’innevamento programmato
  • tapis roulant coperto, che faciliterà l’accesso alle piste
  • nuovo battipista, per garantire piste sempre perfettamente curate
  • macchinario per l’innevamento programmato, in grado di produrre neve anche con temperature superiori allo zero

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Skitour Panorama Val di Fassa

Le Dolomiti, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, sono una meta amata dagli appassionati di sci di tutto il mondo. La Val di Fassa, in particolare, offre una combinazione unica di piste perfettamente curate, impianti moderni e panorami spettacolari. Tra le esperienze sciistiche più affascinanti della valle, lo Ski Tour Panorama si distingue per la sua estensione e per la varietà di piste e paesaggi. Questo itinerario di oltre 70 chilometri è una delle avventure più complete e panoramiche che si possano vivere sugli sci.

Ski Tour Panorama: un viaggio tra le meraviglie della Val di Fassa

Lo Ski Tour Panorama collega tre delle principali aree sciistiche della Val di Fassa:

  • Ciampedìe: una terrazza naturale conosciuta come “Campo di Dio”, con viste mozzafiato sul Catinaccio e le Torri del Vajolet.
  • Buffaure-Ciampac: famoso per la varietà di piste e i panorami spettacolari sulla Val San Nicolò.
  • Belvedere-Col Rodella: una delle aree più iconiche, con accesso diretto alla Sellaronda e viste sul ghiacciaio della Marmolada.

A differenza di altri itinerari, questo tour non è un anello chiuso. Gli sciatori possono scegliere di percorrerlo in due direzioni:

  • percorso Giallo (orario): partenza da Vigo di Fassa e arrivo al Col Rodella.
  • percorso Rosso (antiorario): partenza dal Col Rodella e arrivo al Ciampedìe.

Percorso Giallo (orario): da Vigo di Fassa al Col Rodella

Il percorso orario inizia a Vigo di Fassa, dove la funivia Vigo-Ciampedie porta gli sciatori al Ciampedìe. Questo balcone naturale è uno dei punti più panoramici del tour, offrendo viste straordinarie sul gruppo del Catinaccio, le Torri del Vajolet e la Marmolada. Da qui, le piste blu Vajolet 1 e Vajolet 2 conducono a Pera di Fassa, attraversando paesaggi idilliaci.

Un servizio di skibus collega Pera a Pozza di Fassa, dove la cabinovia Pozza-Buffaure sale fino al Buffaure, un’altra area ricca di piste panoramiche. Da Col de Valvacin, gli sciatori possono scegliere tra diverse discese, tra cui la spettacolare pista Vulcano, una nera tecnica di oltre 3 chilometri che termina ad Alba di Canazei.

Ad Alba, l’impianto funifor Alba-Col dei Rossi permette di raggiungere il Col dei Rossi in meno di cinque minuti. Questo punto rappresenta una delle tappe più scenografiche del tour, con panorami che abbracciano il ghiacciaio della Marmolada e il gruppo del Sella. Da qui, le piste del Belvedere conducono al Pian Frataces (Lupo Bianco). Una cabinovia porta infine al Col Rodella, sopra Campitello di Fassa, dove il percorso orario si conclude.

Percorso Rosso (antiorario): Dal Col Rodella al Ciampedìe

Il percorso antiorario inizia al Col Rodella, raggiungibile da Campitello di Fassa tramite funivia. Da qui, la discesa lungo la pista 3-Tre porta al Pian Frataces. Successivamente, la cabinovia Pecol-Col dei Rossi conduce al Col dei Rossi, dove i panorami mozzafiato sulle Dolomiti lasciano senza fiato.

Dal Col dei Rossi, si scende verso Alba di Canazei, da dove la funivia riporta al comprensorio Buffaure-Ciampac. Qui, piste di diversa difficoltà attraversano la Val Jumela e offrono scorci unici sulla catena dei Monzoni. Infine, da Pozza di Fassa, uno skibus porta nuovamente al Ciampedìe, dove il tour antiorario si conclude.

Punti panoramici e attrazioni lungo lo Skitour Panorama Val di Fassa

Lo Ski Tour Panorama è famoso per le sue viste mozzafiato su alcune delle cime più iconiche delle Dolomiti:

  • Ciampedìe: Offre una vista unica sul gruppo del Catinaccio, le Torri del Vajolet e la Marmolada.
  • Col de Valvacin: Un punto panoramico che domina la Val San Nicolò e la catena dei Monzoni.
  • Col dei Rossi: Offre una vista spettacolare sul ghiacciaio della Marmolada e sul massiccio del Sella.

Consigli utili per il Tour

Per vivere al meglio lo Ski Tour Panorama, è importante seguire alcune semplici linee guida:

  • orario di partenza: iniziare presto per completare il tour con calma e avere il tempo per fermarsi nei rifugi
  • attrezzatura adeguata: considerare la varietà delle piste, che includono sezioni tecniche come la pista nera Vulcano
  • monitorare il meteo: le condizioni climatiche possono influenzare la visibilità e la sicurezza

Inoltre, acquistare lo skipass Val di Fassa/Carezza garantisce l’accesso a tutti gli impianti necessari per completare il tour.

Dove mangiare: ristoranti e rifugi

Lungo il percorso sono presenti numerosi rifugi dove è possibile gustare i piatti tipici della tradizione ladina. Tra le specialità da non perdere ci sono:

  • canederli: Preparati con pane, speck e formaggi locali
  • polenta concia: Una delizia a base di polenta e formaggi fusi
  • strudel di mele: Il classico dolce delle Dolomiti

Conclusione

Lo Ski Tour Panorama non è solo un itinerario sciistico: è un viaggio attraverso alcune delle località più belle e iconiche delle Dolomiti. Grazie alla varietà di piste, ai panorami spettacolari e all’efficienza degli impianti, questo tour offre un’esperienza indimenticabile a sciatori di ogni livello. Non resta che preparare l’attrezzatura e lasciarsi conquistare dalla magia della Val di Fassa!

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