Snowboarder a soli 14 mesi
Il più giovane snowboarder al mondo.
Rocco Ciccioli: un Maestro di Sci tra tecnica e passione
[In esclusiva per Scimarche.it]
In questa intervista a Rocco Ciccioli, abbiamo cercato di capire cosa spinge un giovane ragazzo a provare l’esperienza di lavorare come Maestro di sci in uno dei più grandi e importanti centri di sci d’Europa: la Scuola Esi Chatel, in Francia. Rocco ci parla delle sue esperienze, della struttura e regala alcuni consigli ai giovani appassionati di sci.
Rocco, parlaci un po’ della tua passione per lo sci. Quando è cominciata e perché?
Tutto ebbe inizio nel lontano 1982, era una gita organizzata a Folgarida, in val di Sole. Ero con mia mamma anche lei principiante. Ricordo ancora un po’ la mia prima volta sugli sci, avevo sei anni e trovavo questo sport molto divertente e curioso. Seguirono moltissime settimane bianche in famiglia, con amici, un po’ in giro per l’Italia, ormai sciare era diventata una grande passione, iniziai a fare gare a quattordici anni, ma dopo appena un anno smisi.
Qual è il percorso che bisogna fare per diventare un insegnante di sci?
Intrapresi altre strade, ma all’età di diciannove anni ritornai sulla neve, e per far sul serio; ebbi la fortuna di conoscere l’allenatore uscente della nazionale italiana, il grande Alphons Thoma che, insieme ai preziosi consigli di un altro grande dello sci, il maestro Pietro Freddi, mi permisero di raggiungere un ottimo livello tecnico, e di affrontare la selezione per l’ ammissione al corso per maestri di sci, che consiste nel superare alcune prove sul campo come lo slalom gigante, la serpentina e/o corto raggio e una prova libera (più archi di curva in una discesa). Si è ammessi al corso se si superano con successo tutte le prove. La durata è di novanta giorni nei quali si è formati per insegnare a qualsiasi livello ed età ed in qualsiasi pista e fuoripista sciabile con nozioni anche teoriche e sulla sicurezza e la psicologia degli allievi.
Quali sono state le tappe e le esperienze più importanti della tua carriera?
Uscito dal corso, nell’estate del 2001, ero talmente impaziente di insegnare che partii per il passo Stelvio, dove avevo già passato la selezione, e fu un estate indimenticabile alla scuola sci della famiglia Capitani di Bormio. Ma il destino continuò a essere bizzarro, perché l’inverno seguente andai a Folgarida, fermandomi per tredici anni, cambiando ben due scuole di cui dell’ultima socio fondatore. Durante il corso di formazione incontrai la figura in assoluto più importante per il mio lavoro: Tommaso Tomasetti, il maestro dei maestri, mostro sacro dello sci italiano e non solo. La sua metodologia tecnico didattica è ancora oggi ai vertici di questo sport. Mi volle, nel 2003, in una delle scuole più importanti e blasonate d Italia, ma con sede in Francia alle Deux Alpes, la Jam Session dei fratelli Malfatto.
Cosa ti ha spinto a lavorare in una delle più importanti Scuole di Sci?
Dopo alcuni anni con loro (in estate in ghiacciaio) arrivai a raggiungere un ottimo livello tecnico didattico del quale andavo fiero e mi innamorai talmente delle Alpi Francesi che nel 2014 feci il grande passo, lasciando definitivamente Folgarida, che ormai mi era stretta, per una nuova avventura e una nuova sfida: affrontare un’intera stagione invernale facendo lezione in Inglese e Francese in Alta Savoia con l’ESI (scuola internazionale) a Châtel, con allievi da tutta Europa e non solo. Dopo un altra stagione a Megeve e Chamonix con una scuola inglese eccomi per l imminente inverno 2017 di nuovo a Châtel.
Parlaci un po’ della Scuola Esi Chatel: quali sono, se ci sono, le differenze maggiori tra gli impianti italiani e quelli di altri Paesi?
I miei colleghi francesi e inglesi adorano il freeride (sci fuoripista), piuttosto di tirar curve in pista, i comprensori francesi sono quasi tutti quattro o cinque volte più grandi di quelli italiani, tuttavia alcune seggiovie sono un po’ datate, ma la cura e l’attenzione dei francesi nel preparare le piste, a differenza dei pregiudizi di tanti, è sorprendente! Le lezioni sono anche qui private e nelle collettive i gruppi sono più piccoli. Non c è il passaggio della prova del primo giorno in cui si dividono gli allievi in base al livello poiché dopo un attento e scrupoloso lavoro di Segreteria, gli allievi arrivano già al primo appuntamento dove il maestro del livello corrispondente attende, con già nome età etc.
Che consigli daresti a chi ha appena iniziato ad avvicinarsi allo sci e vuole migliorare?
Un mio prezioso consiglio a chi ha appena cominciato a sciare e vuole migliorarsi è di fare almeno una settimana di lezioni in ghiacciaio in estate, cosa essenziale anche per chi è già a buon livello. La continua trasformazione della neve e gli assidui esercizi che si praticano sopra i tremila metri a luglio ed agosto sono la combinazione giusta per un netto miglioramento!
Tecnica a parte, quali sono le cose più importanti che un Maestro di sci cerca di trasmettere agli allievi?
Aggiungerei, tecnica a parte, che ogni maestro di sci, cerca sempre di trasmettere all’allievo grande fiducia e professionalità unite ad una dose di simpatia ed attenzione.
Che cosa vuol dire per te essere un Maestro di sci?
Personalmente adoro questo lavoro, che continua a regalarmi tante soddisfazioni, e credo che essere maestro di sci significhi trasmettere l amore per la montagna e per uno sport meraviglioso, ma anche contribuire all’educazione dei più piccoli mentre si dispensano consigli tecnici. Invito dunque tutti coloro che non sono ancora entrati a contatto con questo “panorama” bianco (aspettando, ahime, l’arrivo della neve) ad approfittare visto anche l’arrivo delle feste, e chi già conosce questo sport di continuare a cercare sempre nuove emozioni lungo i pendii.
Steep il nuovo gioco della Ubisoft
Abbiamo provato per voi il nuovo gioco della Ubisoft “Steep”, un gioco che vi farà alzare l’adrenalina in corpo.
Un mix di sport invernali estremi: snowboard, parapendio, tuta alare e sci che vi catturerà e vi farà viaggiare dall’Alaska alle Alpi.
Siete pronti per scendere dalle montagne più imponenti, seguendo i vostri tracciati?
La neve fresca c’è, ora avete bisogno solo di una cosa il coraggio di schiacciare il tasto play.
Per quanto riguarda la grafica possiamo dare un bel otto mentre l’audio risulta ottimo.
In Steep potrete giocare da soli o con altri giocatori in partite singole anche in modalità notturna.
Scoprirete territori, campi base e avrete la possibilità di godervi panorami meravigliosi.
Il gioco permette di scegliere tra sfide specifiche per ogni disciplina, come il Big Air, il Volo di prossimità o lo slalom nelle foreste.
Il gioco è disponibile per PC, Xbox One e PlayStation 4, può essere già prenotato sul sito della Ubisoft: Sito Ufficiale del gioco Steep
Buon divertimento!
A Milano aprirà la prima pista da sci indoor d’Italia
La prima pista da sci indoor d’Italia dovrebbe sorgere alla porte di Milano ed esattamente nell’area industriale ex Alfa Romeo di Arese.
Il progetto dello skidome italiano simile a quello costruito a Dubai è stato presentato alla regione Lombardia ed ai comuni di Arese, Garbagnate Milanese e Lainate, dal Gruppo Finiper. Il secondo step sarà quello dello studio di fattibilità.
Il Gruppo Finiper investirà circa ben 65 milioni di euro.
Procede quindi il progetto di riqualificazione edilizia dell’area di Arese.
I numeri del nuovo impianto di sci indoor sono di tutto rispetto, la pista dovrebbe essere lunga 350 metri e larga 60 mentre il dislivello sarà di 60 metri.
Lo Skidome sarà aperto tutto l’anno compreso il periodo estivo. E’ chiaro che questo Skidome si ispira all’impianto di sci indoor di Dubai anche se sarà più piccolo e verrà realizzato al centro di un’oasi verde nelle immediate vicinanze del centro commerciale di Arese (il più grande d’Italia e vincitore a Cannes del premio Mapic Awards 2016 come più grande d’Europa e con elevati standard di ecosostenibilità) anche questo progettato dall’architetto Michele De Lucchi che tra l’altro aveva progettato il padiglione zero di Expo.
L’opera sarà innovativa ed è studiata per minimizzare l’impatto ambientale e risparmiare energia.
I futuri clienti dello skidome potranno usufruire sempre all’interno della struttura di servizi come centri benessere, hotel di lusso e ristoranti ecc…
Abbigliamento invernale 2017, le nuove tendenze ed i materiali tecnici
Diciamo la verità, i piumini (così chiamati nel gergo anche se sarebbe più corretto chiamarli “imbottiti”), hanno ormai conquistato la moda quotidiana, oltre ad essere strumento insostituibile per chi scia.
Certo, le nuove tecnologie indispensabili nello sport sulla neve sono entrate in molti capi di uso quotidiano e, ormai da qualche tempo ciò di cui si sente il bisogno sono giubbotti con imbottiture green ed ecosostenibili.
Tra le novità più importanti c’è la giacca Erwin, della Colmar linea Alpine, che utilizza per imbottitura ovatta 3M Thinsulate da 120 grammi.
Una giacca ben coibentata ma soffice, e all’esterno impermeabile grazie alla membrana Proof-tech in poliuretano, oltre ad essere resistente a molti lavaggi per via del trattamento con idrorepellente Teflon EcoElite.
In più la nuova giacca ha spalle ammortizzate (così si possono trasportare gli sci), è dotata di riflettori Recco in caso di valanga, è termosaldata.
Chi lavora nel settore sa bene quanto siano attenti i clienti ad acquistare prodotti con caratteristiche specifiche: materiali di qualità, cappuccio staccabile, lunghezza giusta, spacchi laterali.
Tutte particolarità che rendono adatti certi abiti anche per le esperienze metropolitane. E per i veri appassionati, magari di snowboard, la moda mette a disposizione pantaloni tecnici Oakley in nylon o poliestere con gessato grigio, giacche di Herno riscaldate da PolarTech, antipioggia e antivento, la fantasia quadrettata unisce i gusti rustici e sportivi.
La nuova giacca a vento C.P. Company è verde militare, opaca e semilucida ed ha tessuti in poliestere. Un capo leggero e morbido, con la piuma inserita direttamente nei canali fissati nella giacca (Direct Down Injection).
Per chi non ama vestirsi a cipolla, anche in città, disponibili capi di alta qualità termici e traspiranti. Ottimo l’Artic Parka (Woolrich) con cappuccio in pelo di coyote, magari nel colore rosso fuoco il quale esalta il tessuto di cotone e nylon (Ramar), adatto contro pioggia, vento e neve grazie al Teflon e al caldo delle piume e del 3M Thinsulate. Poi il Parka Fay in tonalità blu notte: spacchi laterali per chi va in moto, cappuccio con bordo in pelliccia e staccabile, strato di vellutino per rivestire il collo. In alternativa potete valutare la giacca di Everhonest, nuova azienda vicentina, che usa pellicce di animali da allevamento e senza uso di piuma di animali vivi.
Si punta quindi sulla leggerezza, e si tenta con successo di spostare i prodotti da montagna verso la quotidianità, puntando su materiali qualitativamente elevati (come il PFC-free) e sull’unione tra traspirazione e resistenza.
Di tendenza anche l’attenzione verso materiali inquinanti e dannosi per l’ambiente, e perciò si inizia a puntare forte su sostanze ecocompatibili.
Qualche idea su cui puntare, oltre ai colori sgargianti: giacche con nuovi sistemi di ventilazione che permettono l’uscita dell’aria calda senza bisogno di aprire la cerniera, cappucci traspiranti ed elastici, materiali che assorbono l’umidità e che sono resistenti alle abrasioni (il PFC-free è uno di questi).
Ma che cosa cercano gli acquirenti e gli appassionati quando si tratta di abbigliamento invernale? Semplice: praticità, funzionalità, sicurezza, comfort, buon prezzo e buona protezione dal freddo.
La maggiore qualità dei materiali aumenta anche le prestazioni, non solo su attrezzature come sci e scarponi, ma anche nel vestiario.
Nonostante, come detto, alcuni nuovi capi permettano, soprattutto in città, di tralasciare il concetto della “cipolla”, vestirsi a strati sulla neve va ancora molto di moda: intimo termico, sotto-pantaloni, cappelli, calze e scaldacollo sono ancora indumenti ricercati, soprattutto in materiali come Primaloft e Polartec.
Un capitolo a parte lo meritano gli stivaletti da neve ed i doposci, che i brand più fashion presentano per la stagione 2017 nelle loro collezioni.
Dai classici modelli in tessuto più o meno tecnico (magari con dettagli a stampa o pelliccia), fino al classico stivaletto da neve.
Di moda quest’anno i doposci con pelliccia, stampe floreali o applicazioni di gioielli: Casadei e Giuseppe Zanotti sono due marchi del Made in Italy tra i più ricercati nel settore.
Dolce e Gabbana, invece, propongono doposci in cui si uniscono sia stampe floreali sia dettagli in pelliccia (pom pom) nei lacci.
Tra gli stivaletti da neve, poi, da segnalare quelli con frange in camoscio di El Vaquero, quelli matelassè (Steve Madden) e quelli di Roger Vivier, con inserti in shearling.
Un’ultima annotazione sul grafene, materiale che ha rivoluzionato i capi d’abbigliamento anche grazie a Colmar, prima azienda a puntare forte su questo prodotto. Tra Colmar e Directa Plus (azienda fornitrice di grafene), è nata una collaborazione che ha dato vita ad un nuovo modello di giacca a vento unisex, ad una tuta da gara usata dalla nazionale francese di sci alpino, una polo e intimo tecnico. Indumenti che assicurano un comfort ottimale e una temperatura ideale: il calore corporeo viene disperso nei climi caldi e distribuito in climi freddi.
A Sarnano importanti novità per tutti gli amanti dello sci e snowboard
[in esclusiva per Scimarche.it]
La località sciistica di Sarnano per la stagione invernale 2016/2017 ha in serbo ben due novità per gli appassionati della neve, un nuovo tappeto d’imbarco per la seggiovia ed uno skilift nuovo di zecca sempre nella ski area di Sassotetto.
Lo Skilift è posizionato esattamente a lato della Faggeta ed stato realizzato dall’azienda Leitner Spa che produce a Vipiteno (BZ) impianti a fune.
L’azienda è stata fondata nel 1888 da Gabriel Leitner e la prima seggiovia fu costruita nel 1947 a Corvara in Val Badia.
Apre Ski Service Bernabei: il massimo della professionalità per sci e snowboard
Sabato 3 dicembre, a Piediripa di Macerata in via Concordia 32, inaugura Ski Service Bernabei, un’attività che, ne siamo certi, diventerà il punto di riferimento per i trattamenti professionali per sci e snowboard.
Abbiamo intervistato il titolare, Marco Bernabei, con cui abbiamo parlato del suo nuovo locale, dei tanti servizi che potrete trovare e della passione per lo sci.
Marco, con Ski Service inizi una nuova avventura. Parlaci un po’ del tuo percorso fin qui, quali altre esperienze hai avuto nel settore del commercio e delle attrezzature da sci?
Nel settore del commercio posso essere definito come un novizio con un grande bagaglio di esperienze, in quanto ho iniziato a lavorarci dal 2010 come responsabile di una azienda che gestiva e realizzava negozi monomarca per una famosissima multinazionale americana, al culmine della mia esperienza professionale sono arrivato ad occuparmi di 12 punti vendita sparsi per l’Italia. Poi ho fatto una scelta differente e nel 2013 ho deciso di aprire in proprio un negozio di abbigliamento e calzature ed eccoci qua.
Come nasce la tua passione per lo sci?
La passione per lo sci purtroppo nasce tardi, per la precisione dopo una settimana bianca organizzata dall’istituto scolastico che frequentavo. E’ stato amore a prima vista. Da quel giorno non ho più smesso di frequentare le stazioni sciistiche e le mete montane in genere.
Anche se con i limiti imposti dal tardivo avvicinamento a questa attività sportiva ho cercato di recuperare il gap concedendomi almeno 20 giorni all’anno sulla neve, questa immensa passione mi ha portato a sciare in tantissime località montane italiane ed europee, ho sciato in Friuli, Veneto, Trentino, Valle d’Aosta, Abruzzo, Marche , Svizzera, Austria e Francia. Ora è da qualche anno che frequento con assiduità la Valle d’Aosta dove si possono coniugare km e km di piste sciabili al comfort del pernottamento in una meravigliosa città come Aosta.
Parliamo del tuo negozio. Come è strutturato e quali servizi offre?
La mia attività è strutturata in due parti ben distinte. Fronte strada abbiamo il negozio di abbigliamento uomo e donna informale (per gli amanti dei vocaboli anglosassoni Casual), con marchi che coniugano alta qualità a fasce prezzo contenute, come Rifle per la jenseria, Slam per la giubboteria, Unity, Risskio, Rebeka Ross e per gli amanti delle tendenze abbiamo un marchio inglese, Religion, che è universalmente riconosciuto, dagli addetti ai lavori, come faro nel mondo della moda giovanile.
Dietro a questo negozio ma sempre con metrature importanti e con una specifica attenzione alla cura dei particolari costruttivi e dell’arredamento abbiamo lo Ski Service.
Per coloro che hanno già frequentato altri laboratori di manutenzione degli sci balza subito all’occhio una differenza fondamentale, volutamente l’ambiente è stato realizzato ed allestito con i comfort tipici del negozio di abbigliamento, quindi abbiamo pavimentazioni di legno, divani dove accomodarsi reception dove formulare preventivi, e tutte le attrezzature ”maniacalmente pulite” tenute in vista ed illustrate nel loro funzionamento a coloro che volessero approfondire nel dettaglio il lavoro che si va a compiere su sci e snowboard.
In sintesi la forma della presentazione degli ambienti, dal mio punto di vista, è una delle garanzie che offro per il rispetto della sostanza nelle lavorazioni che vado ad intraprendere.
Proponi anche vendita di attrezzature da sci? Se sì, quali sono i marchi con cui lavori maggiormente?
Non vedo attrezzature per lo sci né abbigliamento tecnico per gli sport invernali, per due motivi: il primo è che il settore merceologico specifico è già perfettamente coperto da negozianti con elevata storicità ed esperienza nelle vicinanze, quindi si andrebbero a creare doppioni non in grado di sopravvivere alla attuale richiesta di mercato. Il secondo motivo, ben più importante tra l’altro, è che vorrei collaborare con i rivenditori di materiali tecnici per la pratica degli sport invernali, divenendo un loro punto di riferimento nel settore della manutenzione e questo non sarebbe possibile se io mi ponessi anche come concorrente nelle vendite.
Quali sono le cose che la clientela richiede maggiormente?
E’ una domanda a cui potrò rispondere dopo l’inaugurazione. Posso dirti però quello che chiedo io quando mi relaziono con lavoratori che si occupano di manutenzione e riparazione anche in altri campi.
- La prima cosa è la certificazione della professionalità, voglio relazionarmi con persone che non si inventano tecnici dalla sera alla mattina ma che hanno seguito dei corsi di formazione.
Personalmente quando ho deciso di intraprendere questa attività non ho attinto solo alla mia esperienza sul fai da te ma sono andato a frequentare un corso a Biella dallo ski man più quotato attualmente in Italia che è Dino Palmi, e mi sono fatto certificare che ero in grado di svolgere questa professione nonostante non fosse necessario per la normativa nazionale. - La seconda cosa che io mi aspetto da un professionista e che darò alla mia clientela è la chiarezza sulle procedure utilizzate durante la manutenzione dello sci. Il cliente ha il diritto di capire cosa si farà e con quale grado di precisione anche in relazione al budget che riserva alla manutenzione ed alla sicurezza dell’attrezzo sportivo.
- La terza cosa, e la più importante, è la sicurezza. Lo slogan che ha inventato il mio webmaster “Sulla neve come si deve” rispecchia perfettamente la mia filosofia professionale. A tal riguardo mi sono dotato (Unico nelle Marche) di un’attrezzatura elettronica specifica per la certificazione a norme iso degli attacchi, in particolare dello sgancio degli attacchi. Faccio notare che è un macchinario estremamente raro da trovare nei laboratori del centro Italia in quanto non connesso alle lavorazioni tipiche di manutenzione che si applicano sugli sci.
Quali consigli utili daresti agli appassionati per la manutenzione della propria attrezzatura?
Trattate con cura ed amore i vostri sci e snowboard, e loro vi consentiranno di trascorrere delle splendide e divertenti giornate sulla neve in tutta sicurezza.
Tre aggettivi per descrivere il tuo locale.
Grande, Bello e funzionale
Servizi offerti:
- analisi delle lamine e stato della soletta
- riparazione con riporto di materiale a caldo o sostituzione delle parti compromesse
- rettifica con mola a nastro per sci e snowboard
- rettifica lamine di sci e snowboard con ceramic disc finish
- sciolinatura a caldo o a freddo con cere di alta qualità
- certificazione iso degli attacchi
Frontignano purtroppo non aprirà
La località sciistica di Frontignano di Ussita non aprirà quest’anno a dichiararlo è il sindaco di Ussita Marco Rinaldi “le priorità attuali sono altre rispetto alla stagione sciistica, dato che tutta la popolazione è stata evacuata e gli abitanti sono stati sfollati lungo la costa. Le continue scosse non permettono di fare le dovute verifiche sugli impianti di risalita, infatti dovrebbero essere fatte almeno un mese dopo l’ultima attività sismica/scossa del 30 ottobre 2016.
A complicare la situazione è la mancanza di acqua e metano in tutto il paese a causa sempre del sisma che ha danneggiato le condutture”.
Presciistica, esercizi e consigli per migliorare la vostra preparazione fisica
Oggi vi proponiamo qualche consiglio utile a tutti coloro che amano praticare lo sci ma non vogliono arrivare impreparati fisicamente all’inizio dell’attività.
Lo sci è infatti uno sport che richiede regole precise, una grande preparazione fisica e l’attenzione a non sottovalutare mai le proprie capacità. Importante, dunque, iscriversi a corsi di presciistica o iniziare a fare esercizi di almeno 20 minuti anche in casa. Esercizi di presciistica semplici, come rotazione del busto a destra e sinistra, flessione e distensione delle ginocchia, esercizi addominali e per la colonna vertebrale, da ripetersi almeno 4 volte alla settimana.
Questi esercizi fisici di presciistica serviranno a recuperare l’attività muscolare, irrobustire i muscoli e dare elasticità alle articolazioni di caviglie, anche, ginocchio, aumentare la resistenza fisica sotto sforzo. Ricordatevi che è importante non strafare durante i primi periodi di allenamento, e che la propria capacità deve aumentare durante gli allenamenti, dopo i quali, ogni tanto, bisogna controllare la propria frequenza cardiaca. Per chi pratica lo sci di fondo sarebbe utile un allenamento presciistico con “sci roll” su strada o, se non lo si può praticare, fare sport che possano aumentare la resistenza come nuoto, ciclette, marcia o corsa in montagna; tutti allenamenti da praticare per circa 60 minuti per 4 volte alla settimana.
Quali sono gli esercizi migliori per la preparazione presciistica?
Lo sport dello sci non sollecita solo i muscoli inferiori. Certo, sono le gambe a trasmettere potenza agli sci, dare direzione, frenare, ammortizzare. Anche i muscoli addominali sono però coinvolti, mantenendo il bilanciamento sugli sci, e i pettorali e i dorsali compensano lo spostamento delle gambe armonizzando i movimenti. Importanti anche gli arti superiori per la fase di spinta.
Con la presciistica sono 4 le cose che andremo a migliorare nel nostro corpo:
1) agilità: la prontezza di movimento, la velocità nei cambi di direzione e nei riflessi, così da essere anche più sicuri;
2) potenza: più forza muscolare vuol dire anche più potenza sugli sci e più capacità di evitare ostacoli;
3) resistenza: fondamentale anche per gli sciatori amatoriali, per poter sciare senza fermarsi ed affaticarci;
4) equilibrio: grazie ad esso adattiamo la nostra posizione sugli sci in base alla pista. Oggi poi, con i nuovi sci, aumenta la capacità di inclinarsi e quindi bisogna avere più equilibrio dinamico.
Tenendo conto delle proprie possibilità fisiche, ecco alcuni esercizi di presciistica da poter praticare:
– mettetevi in posizione di attenti, portate le braccia in avanti (palme in dentro) e piegare le ginocchia divaricandole. Tutto il corpo sarà così appoggiato sulla punta dei piedi e i glutei appoggiati sui talloni; da qui ritornare alla posizione di partenza. Ripetere inizialmente per 5-6 volte fino ad arrivare a 50.
– mettetevi a gambe divaricate e braccia ai fianchi, poi far roteare il busto a destra e, una volta tornati in posizione di partenza, ruotare il busto a sinistra. Ripetere 20 volte per ogni rotazione.
– posizione supina con braccia lungo il corpo, gambe tese e unite e palme a terra; sollevate le gambe contemporaneamente e lentamente fino a formare angolo acuto. Dopo un leggero attimo di sosta abbassare le gambe fino ad arrivare con i talloni a 10-15 cm da terra. Ripetere per 10-15 sollevate fino ad arrivare a 50.
– partire da posizione di attenti e passare a braccia in alto con palme in avanti; flettersi in avanti fino a portare le punta delle dita vicine alla punta dei piedi con gambe tese. Poi tornare in posizione iniziale e ripetere per 15-20 volte fino ad arrivare a 50.
Questi sono esercizi di presciistica semplici, da fare anche in casa e rivolti anche ai bambini, a chi pratica vita sedentaria e agli adulti di una certa età.
Vi consigliamo comunque, se volete impostare un buon percorso di presciistica, di affidarvi ad un trainer esperto che possa predisporre un programma in base alle vostre esigenze e alla vostra preparazione. Ricordate poi, come detto, di andare per gradi: non partite subito con carichi pesanti ma fatevi aiutare a stendere un piano costante.
E’ molto importante, prima dell’attività sciistica, curare l’alimentazione.
Per colazione: fette biscottate, latte, thè, miele. Iniziare a sciare a digestione avvenuta.
Per il pranzo: riso o pasta, pane o polenta, patate, pesce, carni bianche, verdura, frutta, si deve fare una sosta di almeno 2 ore per avere una digestione completa.
Non bere alcolici che provocano una forte dispersione termica e scoordinamento muscolare.
Ricordate che nel tardo pomeriggio, causa la diminuita visibilità, la soglia d’attenzione ridotta per la stanchezza fisica, l’indurimento della neve per l’abbassamento della temperatura possono provocare, lesioni agli arti inferiori, al ginocchio, alla caviglia e in certi casi frattura del femore, danni ai legamenti del ginocchio, fratture della tibia, del perone e della caviglia.
Forca Canapine non aprirà a causa del terremoto
Partenza impianti Forca Canapine
La signora Fortuna, titolare della società NordicaDue che gestisce gli impianti di risalita nel versante marchigiano della località sciistica Forca di Canapine, ci comunica che a causa del terremoto non apriranno per la stagione invernale 2016/2017.
Questa notizia ci rammarica, speriamo presto di pubblicare la notizia dove si preannuncia la riapertura di Forca Canapine.
Forza Forca Canapine!