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La Thuile si rinnova: in arrivo la nuova cabinovia e tanti aggiornamenti per l’inverno 2025/2026

Nel comprensorio Espace San Bernardo (La Thuile) fervono i preparativi per la nuova stagione sciistica, che prenderà il via sabato 29 novembre 2025 e si concluderà domenica 12 aprile 2026. Un lungo inverno di emozioni e neve senza confini, tra Valle d’Aosta e Savoia, uniti da un unico skipass internazionale che permette di sciare liberamente in due nazioni, senza interruzioni.

152 km di neve e libertà

Con i suoi 152 chilometri di piste perfettamente innevate, 82 tracciati di ogni livello e 38 impianti di risalita moderni e veloci, l’Espace San Bernardo rappresenta una delle destinazioni sciistiche più complete e suggestive delle Alpi. Qui il lusso è quello degli spazi, della natura incontaminata e della tecnologia al servizio del comfort, per un’esperienza autentica, modulabile e accessibile a tutti: dai principianti alle famiglie, dagli appassionati ai veri professionisti dello sci.

Tra le piste più iconiche spicca la Franco Berthod (pista n.3), la più impegnativa del comprensorio: con una pendenza massima del 76%, è una delle discese più difficili d’Italia e teatro di due gare di Coppa del Mondo di sci femminile e due di Telemark. Una sfida tecnica e adrenalinica per gli sciatori più esperti, simbolo della vocazione sportiva e internazionale di La Thuile.

Novità e investimenti per la stagione 2025/26

La grande attesa è tutta per la nuova cabinovia Les Suches–Chaz Dura, il cui completamento è previsto per la stagione 2026/27. I lavori, già avviati, stanno procedendo rapidamente: la stazione di valle è quasi terminata, così come la linea e buona parte della stazione intermedia. Per l’inverno 2025/26 la sciabilità sarà garantita dagli impianti esistenti, in attesa che la nuova telecabina sostituisca le seggiovie Le Combe e Chaz Dura.

Nel frattempo, La Thuile continua a investire sulla qualità e la sicurezza. È stata potenziata la linea di innevamento tecnico sulla pista 7, dalla seggiovia Fourclaz fino al rifugio Lo Riondet e all’incrocio con la SS 26, garantendo una migliore percorribilità della pista di rientro anche a inizio e fine stagione.

Sono stati inoltre installati due nuovi pannelli a led informativi nelle aree Chaz Dura e Piccolo San Bernardo, che si aggiungono a quello del Belvedere, per fornire in tempo reale aggiornamenti su meteo, condizioni delle piste e collegamenti internazionali. A valle, presso il piazzale di partenza degli impianti, sarà inaugurato un nuovo centro traumatologico moderno e funzionale. Completano gli investimenti l’acquisto di un nuovo battipista e la riqualificazione della Funslope (pista 11 La Thuile–La Rosière) e del Funcross sotto la seggiovia Plan du Repos, sul versante francese, dove è stato creato anche un suggestivo photopoint panoramico sulla linea della seggiovia des Eucherts.

L’offerta completa dell’Espace San Bernardo

Un comprensorio internazionale che unisce l’eccellenza italiana e quella francese, offrendo un mix unico di sport, divertimento e natura. Ecco cosa rende l’Espace San Bernardo un paradiso per ogni tipo di sciatore:

  • 82 piste: 33 facili, 35 intermedie, 14 difficili

  • 38 impianti di risalita: 1 telecabina, 20 seggiovie, 12 sciovie, 5 tapis roulant

  • 4 piste di sci alpinismo

  • 2 stadi di slalom

  • 1 snowpark e 1 pista di boardercross

  • 2 fun cross area

  • 1 zona freeride securizzata

  • 1 zona snowkite facilmente raggiungibile grazie agli impianti

  • 2 parchi giochi per bambini

A completare l’esperienza, la app gratuita “Espace San Bernardo”, disponibile su iOS e Android, che consente di consultare in tempo reale lo stato di piste e impianti, le webcam, e di acquistare direttamente lo skipass.

Neve, natura e libertà

Grazie al suo microclima unico, l’Espace San Bernardo garantisce una lunga stagione invernale con neve di qualità fino a primavera. Un luogo dove la montagna si vive in modo autentico: tra il silenzio delle vette, la bellezza delle foreste e l’energia delle piste più belle delle Alpi occidentali.

 

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Madonna di Campiglio, tutto quello che c’è da sapere sul numero chiuso piste da sci e nuove regole skipass

Cos’è il “numero chiuso” (o “numero ideale”) e perché nasce

Nelle settimane di massima affluenza la società che gestisce gli impianti introduce un limite massimo giornaliero di presenze con l’obiettivo di ridurre sovraffollamento, code e incidenti, distribuendo i flussi nell’arco della giornata.

“Abbiamo incrociato le risposte delle interviste fatte negli ultimi 10 anni sul grado di soddisfazione dell’ospite” – spiega Bruno Felicetti, direttore generale delle Funivie Madonna di Campiglio – “Si è visto che all’aumentare del numero di persone in pista cala la soddisfazione. Da questa analisi abbiamo cercato di capire come ridurre l’afflusso nelle giornate di punta”.

«Abbiamo incrociato le risposte delle interviste fatte negli ultimi dieci anni sul grado di soddisfazione dell’ospite e si è visto che parallelamente all’aumento del numero di persone in pista cala la soddisfazione».
«Con 10-12mila sciatori la soddisfazione è molto alta, da 12 a 14mila cala, oltre i 15mila il calo è molto vistoso. Da questa analisi abbiamo cercato di capire come ridurre l’afflusso nelle giornate di punta. La scelta è stata fatta nel diminuire il numero degli skipass giornalieri. Si stratta di 15-20 giornate a inverno».

Date e fasce orarie: quando vale il tetto

  • Capodanno: 28 dicembre 2025 – 5 gennaio 2026

  • Carnevale: 15 – 22 febbraio 2026

  • Fascia di picco: 11:00 – 14:00

Per fluidificare l’afflusso è previsto un anticipo dell’apertura degli impianti (vedi “Scia Prima”).

Quante persone possono accedere

Durante i periodi indicati potranno accedere tra 14.000 e 15.000 persone al giorno. Alcune comunicazioni riportano 14.000 fisso, altre 14–15mila. Il conteggio totale include gli abbonati e i plurigiornalieri (≥2 giorni).

Prenotazioni, bollini e prezzi

  • Acquisto anticipato consigliato: garantisce l’accesso nelle giornate calde ed è associato a possibili riduzioni.
    “Chi vorrà assicurarsi l’accesso dovrà prenotare in anticipo, ottenendo così anche una riduzione sul prezzo dello skipass.”

  • Bollini giornalieri:
    Verde = nessuna limitazione • Giallo = skipass ancora disponibiliRosso = esaurito.
    Monitoraggio quotidiano: “Ogni giorno, sarà possibile visualizzare la situazione delle piste da sci. In presenza di bollino verde non saranno previste limitazioni, mentre il bollino giallo segnala il numero di skipass ancora disponibili e il bollino rosso indica l’esaurimento dei posti.”

  • Prezzi: “il limite degli accessi, chiamato “numero ideale” non comporterà aumenti di prezzo.”
    A livello generale:
    “quest’anno l’inflazione è tornata a livelli assolutamente ragionevoli -ragiona Ghezzi- e dunque ci saranno ritocchi assolutamente ragionevoli, saranno attorno al 2-2,5%, a seconda della stazione. C’è però da dire che sfruttando la continua evoluzione della tecnologia, stiamo ampliando gli accordi con i vari operatori per l’utilizzo del bluetooth, di telefoni e smartwatch come skipass. Cosa che contribuirà a fluidificare gli accessi in pista, evitando le code chilometriche. Confermata, ma solo per il Dolomiti Super Ski, la soluzione ‘prima acquisti, meno paghi’ online, così come i prezzi variabili a seconda del periodo per Madonna di Campiglio: “Però è chiaro che se la scelta cade sul 28 dicembre, il prezzo non cambia”.”

Chi è escluso dalle limitazioni operative (ma conteggiato)

  • Skipass stagionali

  • Plurigiornalieri (da 2 giorni in su)

  • Tessere pay-per-use

  • Pedoni sugli impianti dedicati

Come precisato: «rientrano automaticamente nella soglia giornaliera dei 14mila», ma accedono senza restrizioni.

“Scia Prima”, orari e gestione smart dei flussi

“Anche quest’anno torna la proposta “Scia Prima”: nel periodo di Natale e Capodanno (dal 28 dicembre 2025 al 5 gennaio 2026) e di Carnevale (14 al 22 febbraio 2026), gli impianti e le piste apriranno in anticipo rispetto al consueto orario (compatibilmente con le condizioni meteo) con l’intenzione di distribuire meglio le presenze lungo l’arco della giornata.”

“Per distribuire meglio gli arrivi e diminuire la concentrazione di sciatori, è previsto inoltre un anticipo dell’orario di apertura delle piste, che inizieranno a funzionare attorno all’alba.”

Resta operativo il sistema di gestione delle code con rete di telecamere e aggiornamenti in tempo reale su SKI.IT; sono allo studio skipass “smart” per indirizzare verso le zone meno congestionate.

Dove si applica e dimensioni della SkiArea

Il comprensorio Campiglio Dolomiti di Brenta (Madonna di Campiglio, Folgarida, Marilleva, Pinzolo) conta 60 impianti, 155–156 km di piste e 4 snowpark. È in crescita anche il pubblico dell’après-ski.

Contesto: misure anti-overtourism in montagna e città

  • Tre Cime di Lavaredo e Lago di Braies: contingentamento con prenotazione (periodo estivo).

  • Venezia (dal 2024): biglietto d’ingresso; “È stata una misura parecchio discussa, che ha garantito nuove entrate alle casse comunali ma finora non ha raggiunto il suo obiettivo principale: limitare il turismo e rendere la città più piacevole sia per i turisti che per i residenti.”

  • All’estero, pratiche analoghe ad Aspen (USA) e Whistler (Canada).

  • In provincia di Bolzano si valuta una tassa di soggiorno per i cani dei turisti.

Cosa dice la Valle d’Aosta

La Valle d’Aosta non prevede tetti:
«Un limite, quello delle 14mila presenze giornaliere, che viene superato in pochissime giornate dell’anno, l’intento è anche quello di stimolare fin da ora l’acquisto dei ticket»,
«Non basta, volendo fare numero chiuso, tirare giù la serranda: deve seguire anche una tecnica di biglietteria ben precisa. E in alcuni comprensori di confine ci sarebbero difficoltà di gestione, vista l’utenza mista, dall’Italia e dall’estero».


Novità nazionali 2025-2026: impianti, investimenti, sostenibilità

Nuova 3S in Val di Fassa (Col Rodella)
“Si tratta di una sorta di funivia con posti a sedere, particolarmente stabile al vento. Si compone di 18 cabine, ciascuna delle quali può trasportare una trentina di persone, per una portata oraria di 2100 persone.”

Investimenti complessivi
“Siamo intorno ai 300 milioni di euro, fondi messi a disposizione attraverso bandi del ministero del Turismo che hanno consentito di fare molti investimenti sull’Appennino, soprattutto sugli impianti di innevamento. E per noi, la garanzia della neve è fondamentale”.
Questo “garantisce la possibilità di sciare” e “dal nostro punto di vista, significa garantire lavoro per i nostri collaboratori, i nostri operai, i maestri di sci, insomma per tutto il sistema”.

Esempio di logistica green
“A fine agosto è stata inaugurata la ‘funivia delle mele’, credo sia il primo esempio al mondo”. “Serve per trasportare le mele nelle cantine ipogee, cioè sotterranee, che sostituiscono le celle frigorifere. Il che consente un notevole risparmio energetico, sia dalle cantine, che sono raffreddate naturalmente, che dalla funivia, che è alimentata ad energia idroelettrica, dunque rinnovabile, sia dai camion, che vengono tolti dalle strade”. Impatto: la funivia evita 5000 viaggi/anno di mezzi pesanti, con forte riduzione delle emissioni di CO₂. “E’ -conclude- l’ultima novità in ordine di tempo, inaugurata nell’agosto 2025 ed è un esempio incredibile di sostenibilità”.

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In arrivo una nuova linea elettrica per i rifugi e cabinovia a Frontignano di Ussita

È stato approvato il progetto esecutivo per una parte fondamentale degli interventi di ripristino della rete elettrica comunale di Ussita, danneggiata dai terremoti del 2016/2017.
Il decreto dell’Ufficio Speciale Ricostruzione ha autorizzato un contributo di 763.519 euro, previsto dall’Ordinanza commissariale 137 del 2023.

L’intervento prevede la realizzazione di una nuova linea elettrica interrata di media tensione, lunga circa 2.059 metri, essenziale per il futuro funzionamento della nuova cabinovia di Frontignano e per l’alimentazione dei rifugi in quota.

Nuova linea elettrica: dettagli tecnici dell’opera

La nuova infrastruttura collegherà tre cabine di trasformazione:

  • A150 (Cornaccione Vecchio)

  • A310 (Cornaccione Nuovo), che sarà spostata di 24 metri verso valle

  • A160 (Rifugio Cornaccione)

Questa moderna linea elettrica interrata andrà a sostituire l’attuale elettrodotto aereo, ormai obsoleto e utilizzato dai vecchi impianti di risalita. Una volta attivata la nuova rete, la vecchia linea verrà definitivamente smantellata, riducendo l’impatto visivo e ambientale.

Suddivisione dei lavori: due lotti principali

Il progetto si sviluppa in due lotti:

  1. Primo lotto – scavi, rinterro, posa dei cavi e messa a terra

  2. Secondo lotto – allestimento delle cabine, posa degli elettrodotti interrati, spostamento della cabina intermedia e smantellamento della linea aerea

Sono previsti inoltre due tratti di linea elettrica a bassa tensione, necessari per alimentare:

  • la nuova cabinovia di Frontignano di Ussita

  • i rifugi in quota, tra cui il Rifugio Cristo delle Nevi

  • il ponte radio della Protezione Civile

Le dichiarazioni delle istituzioni

«Siamo davanti ad un’opera strategica, non solo per garantire continuità energetica e sicurezza, ma anche per sostenere il rilancio turistico e infrastrutturale del territorio, a partire dalla nuova cabinovia e dai rifugi», ha dichiarato il commissario alla ricostruzione Guido Castelli.

Sulla stessa linea la sindaca di Ussita, Silvia Bernardini:
«Con la nuova linea elettrica interrata e la rimozione della linea aerea a Frontignano di Ussita, continuiamo ad investire su sicurezza e basso impatto ambientale, contribuendo a dare sempre più corpo a un progetto ambizioso e utile all’intero territorio montano».

Un investimento per il futuro dell’Appennino

Questo intervento non si limita a potenziare l’infrastruttura energetica: rappresenta un tassello decisivo per il rilancio turistico di Frontignano e dell’intero territorio di Ussita. La nuova cabinovia e i rifugi alimentati da questa linea elettrica permetteranno infatti di offrire servizi moderni, sicuri e sostenibili, favorendo la ripartenza economica e l’attrattività della montagna dopo i gravi danni del sisma.

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Zuegg, gli chalet sulle piste da sci di Merano 2000

Dormire tra i boschi, affacciarsi al mattino sulle cime innevate e scivolare direttamente con gli sci ai piedi sulle piste immacolate. È questa l’esperienza unica che offrono gli Chalets Zuegg a Merano 2000, nuovi rifugi alpini di lusso a 1.820 metri di quota, dove natura, benessere e comfort si fondono in un soggiorno indimenticabile.

Chalets Zuegg: lusso discreto nel cuore delle Alpi

Gli Chalets Zuegg nascono dall’idea dei proprietari dello Chalet Mirabell 5 stelle di Avelengo, che hanno voluto creare un’alternativa esclusiva per i propri ospiti: un luogo dove pace e raffinatezza incontrano la bellezza autentica della montagna altoatesina.

La struttura si compone di cinque chalet alpini:

  • tre chalet indipendenti da 100 mq, ideali per chi cerca privacy e spazi ampi;

  • Zuegg Loft da 72 mq e Mountain Loft da 32 mq, situati sopra il ristorante principale, perfetti per coppie o piccoli gruppi.

Ogni chalet combina il design alpino contemporaneo con il massimo del comfort:

  • cucina attrezzata,

  • terrazza privata con vista sul Monte Ivigna,

  • sauna esclusiva,

  • hot tub panoramico immerso nella natura.

E ogni mattina, ad attendere gli ospiti, un box colazione personalizzato con i migliori prodotti locali selezionati con cura.

Ski-in Ski-out: dormire sulle piste da sci di Merano 2000

Uno dei punti di forza degli Chalet Zuegg a Merano 2000 è la posizione strategica direttamente sulle piste. Grazie alla formula ski-in ski-out, si può agganciare gli sci fuori dalla porta e scendere subito lungo le discese del comprensorio.
Un privilegio raro che rende queste baite il sogno di ogni sciatore, ma anche di chi ama semplicemente vivere la montagna in modo autentico.

La sera, quando la neve riflette la luce della luna e gli chalet si accendono di calore, resta solo da godersi il silenzio del bosco e la magia di un rifugio intimo, perfetto per coppie, famiglie e gruppi di amici.

Il Ristorante Zuegg: sapori altoatesini tra tradizione e creatività

Parte integrante del complesso è il Ristorante Zuegg, aperto anche agli esterni e molto amato dagli sciatori di Merano 2000.
Dalle 11 alle 17 la cucina propone piatti caldi della tradizione altoatesina, rielaborati con creatività dallo chef e preparati con ingredienti freschi, stagionali e sostenibili.

Chi desidera, può richiedere anche il servizio takeaway per gustare i sapori del ristorante direttamente nello chalet, sia a pranzo che a cena (entro le ore 17).

Esperienze esclusive: brunch, tavolate alpine ed eventi privati

Gli Chalets Zuegg non sono solo un luogo dove dormire, ma una vera e propria esperienza. Tra le proposte più originali troviamo:

  • Brunch & Beats: colazione di montagna con musica dal vivo e prodotti locali;

  • Almtavolata: conviviali tavolate alpine dove condividere piatti tipici, risate e storie;

  • Eventi privati su misura: dalle feste di compleanno ai team building, fino ai matrimoni immersi tra le vette, ogni occasione diventa indimenticabile.

Prezzi e disponibilità

Gli Chalets Zuegg di Merano 2000 saranno disponibili a partire dal 20 dicembre 2025.
Le tariffe partono da €190 a notte per persona, un investimento che ripaga con un’esperienza di montagna irripetibile, tra lusso discreto, benessere e natura incontaminata.

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Arriva l’inverno sul Gran Sasso: prima neve a Campo Imperatore

La montagna simbolo dell’Appennino, il Gran Sasso d’Italia, si è svegliata imbiancata: la prima neve di ottobre è caduta a Campo Imperatore, trasformando il paesaggio in un’anticipazione invernale.

Prima neve sul Gran Sasso: le immagini da Campo Imperatore

“È arrivata la prima neve sul Gran Sasso e Campo Imperatore si risveglia sotto una coltre bianca.”

Le prime immagini della nevicata sono state pubblicate da Meteo Abruzzo: gli accumuli risultano al momento modesti, ma i meteorologi segnalano precipitazioni deboli e continue previste per tutta la giornata.

Le nevicate hanno raggiunto una quota di circa 1.500 metri, con fenomeni più evidenti sui versanti orientali e un apice della precipitazione intorno ai 2.000 metri. Le temperature sono scese sotto lo zero, creando condizioni decisamente invernali.

Perché è nevicato: l’ondata fredda dalla Russia e dai Balcani

La neve a Campo Imperatore è il risultato di un’irruzione di aria fredda proveniente dalla Russia e dai Balcani, accompagnata da venti di Bora e Grecale. Questo flusso ha fatto calare le temperature di 10–12°C sotto la media stagionale, portando l’Abruzzo e le regioni adriatiche in un clima più simile a metà novembre che a inizio ottobre.

L’analisi dell’esperto

A spiegare meglio la situazione è Lorenzo Tedici, meteorologo responsabile media di iLMeteo.it:

“si presenterà decisamente invernale ma, arrivando a ottobre non riuscirà a portare nevicate a bassa quota o altri fenomeni dicembrini, al più avremo un clima tipico di metà novembre. Comunque vada, le temperature scenderanno fino a 10-12°C sotto la media del periodo: minime intorno ai 4°C e massime sui 13-14°C nelle zone più fredde”.

Effetti del maltempo in Italia

Il nucleo freddo non sta colpendo solo l’Abruzzo:

  • Nord-Est e Lombardia: previsti temporali forti e possibili grandinate.

  • Marche, Abruzzo e Molise: fase di maltempo più intensa e diffusa, con precipitazioni e raffiche di vento.

  • Centro-Nord interno: possibili gelate in montagna e collina, con minime sui 4°C anche in pianura.

Il record più freddo di questa fase è stato registrato a Sesto Pusteria (Alto Adige), dove il termometro è sceso fino a –5°C.

Previsioni per i prossimi giorni

Non si escludono altre nevicate sull’Appennino centrale sopra i 1500 metri, ma la situazione evolverà rapidamente:

  • Giovedì 2 ottobre

    • Nord: bel tempo ma clima più freddo, soprattutto al mattino.

    • Centro: rovesci irregolari sul versante adriatico; freddo e vento sostenuto.

    • Sud: temporali e rovesci sparsi, clima freddo.

  • Venerdì 3 ottobre

    • Nord: tempo stabile ma temperature basse.

    • Centro: giornata soleggiata ma ancora ventosa e fredda.

    • Sud: residui rovesci e clima freddo.

  • Weekend
    Da sabato pomeriggio le correnti atlantiche torneranno a interessare l’Italia, portando temperature più miti e un ritorno a condizioni più tipicamente autunnali.

“un ritorno – conclude Tedici – alla normalità autunnale nel weekend”.

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Nuova cabinovia Latemar a Pampeago pronta per la stagione sciistica 2025/26

La cabinovia Latemar segna un salto di qualità per la ski area di Pampeago nel comprensorio Latemar Dolomites. Dalla stagione 2025/26 l’impianto a 10 posti sostituirà la storica seggiovia Latemar (quadriposto del 1988), aumentando comfort, capacità e velocità di accesso alle piste. Progettata da Doppelmayr, collega il piazzale impianti di Pampeago (1.760 m) alla zona Malga Zischgalm (2.015 m), punto chiave per muoversi verso Pala di Santa e Obereggen.

Perché è importante per Pampeago e il Latemar

  • Accesso più rapido alle piste centrali del Latemar: viaggio completato in soli 4 minuti.

  • Maggiore flusso sugli snodi strategici verso Pala di Santa e Obereggen, con meno code nei momenti di punta.

  • Comfort superiore: cabine chiuse da 10 posti, ideale per famiglie, scuole sci e giornate fredde o ventose.

  • Sostituzione storica: pensione alla quadriposto del 1988, con un impianto moderno e performante.

Dati tecnici della nuova cabinovia Latemar

Voce Valore
Tipologia Cabinovia 10 posti
Costruttore Doppelmayr
Lunghezza linea 1.085 m
Dislivello 255 m
Quota valle 1.760 m (Pampeago)
Quota monte 2.015 m (zona Malga Zischgalm)
Velocità 5 m/s
Tempo di risalita ~4 minuti
Portata oraria 2.700 persone/ora

L’impianto è collocato in una zona strategica del Latemar Dolomites: porta rapidamente in quota chi si trova a Pampeago e vuole dirigersi verso Pala di Santa e Obereggen.

Collegamenti e scorrevolezza dei flussi

La posizione della stazione a monte in area Zischgalm facilita l’instradamento degli sciatori verso gli assi che portano a Pala di Santa e Obereggen. L’aumento di portata (2.700 p/h) e la velocità dell’impianto riducono i colli di bottiglia tipici delle giornate di massima affluenza, con benefici sia per chi resta nel settore Pampeago sia per chi attraversa il comprensorio.

Novità lifestyle: la storica Absam Stube si rifà il look

Alla partenza della seggiovia Absam–Maierl, a 1.732 m in area Obereggen, la storica Absam Stube è stata ridisegnata dall’architetto Felix Pardeller. Il concept unisce tradizione e stile contemporaneo:

  • il legno si veste di nero, in contrasto con colori vivaci e grafiche ispirate anche ai vecchi poster dello sci;

  • altalene ricavate da vecchi snowboard, pareti piene di adesivi dove lasciare la propria firma e bagni super colorati;

  • una terrazza panoramica con divanetti, cuscini rossi e sgabelli a scacchi, perfetta per una pausa con vista sul Latemar (Patrimonio Mondiale).

Questa rivisitazione offre un punto di ritrovo iconico per chi scia, slitta o semplicemente vuole godersi la montagna.

Cosa cambia per sciatori e famiglie nella stagione 2025/26

  • Meno esposizione agli agenti atmosferici e più comfort rispetto alla precedente seggiovia aperta.

  • Tempi certi di risalita (≈ 4 minuti) che aiutano a programmare meglio le discese.

  • Esperienza migliorata per principianti e bambini grazie a cabine spaziose e accessi più fluidi.

  • Più giri in pista nelle ore “calde” della giornata grazie alla maggiore portata.

 

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Neve a Frontignano: le foto dei primi fiocchi della stagione

Prima nevicata dell’inverno sui monti Sibillini. Il brusco abbassamento delle temperature registrato negli ultimi giorni ha portato piogge diffuse in gran parte della provincia, mentre alle quote più alte la pioggia ha lasciato spazio alla neve. A Frontignano le precipitazioni sono cominciate in mattinata e hanno lasciato un velo bianco sulla stazione di arrivo dell’impianto delle Saliere e sui rilievi circostanti, mentre in paese si è visto solo qualche fiocco isolato. Nonostante le condizioni meteo, i lavori per la nuova cabinovia proseguono senza interruzioni: è in corso l’installazione dei pali di linea e l’obiettivo resta quello di completare l’opera entro il 2026.

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Alpe Cimbra, procedono i lavori della nuova telecabina Francolini – Sommo Alto

La nuova telecabina Francolini – Sommo Alto è la grande novità per la ski area di Folgaria nel comprensorio dell’Alpe Cimbra. Sostituirà la seggiovia ferma dal 2022 e sarà realizzata da Leitner con veicoli da 10 posti, a servizio dell’utenza invernale ed estiva.

Stato del cantiere e tempistiche

“Momento storico: montato il primo sostegno della nuova Telecabina Francolini – Sommo Alto”, questo il commento di FolgariaSki, che punta a collaudare l’impianto entro dicembre, in tempo per l’avvio della stagione invernale.
In primavera è stato firmato l’ordine d’acquisto a Leitner, quindi sono stati aperti i cantieri: i lavori procedono abbastanza in linea con il programma per un impianto lungo 2,5 chilometri. Già in precedenza, completato l’iter autorizzativo, FolgariaSki aveva indicato come obiettivo la prossima stagione sciistica.

Caratteristiche principali

  • Cabine: 10 posti (Leitner)

  • Lunghezza linea: circa 2,5 km

  • Sostituzione: seggiovia dismessa dal 2022

  • Utilizzo: strategico per inverno e estate (fruizione quattro stagioni)

Finanziamenti e investimenti

Il progetto presenta una struttura finanziaria mista pubblico–privato:

  • 4,8 milioni €: prestito Euregio Plus

  • 4 milioni €: intervento di Trentino Sviluppo

  • 2,2 milioni €: contributo su specifica Legge provinciale

  • 1 milione €: investimenti “Imprese 4.0”

  • 1 milione €: liquidità generata dai futuri esercizi

  • 2 milioni €: raccolta da soci e sponsor

Intervento complementare: realizzazione di un bacino per l’innevamento a Passo Coe, per aumentare l’affidabilità della neve nelle stagioni più avare.

Visione strategica: collegamento con Folgaria e sviluppo della destinazione

Il sindaco di Folgaria Michael Rech ha evidenziato il ruolo dell’opera nel disegno più ampio di accessibilità:
“Questo intervento si può considerare propedeutico al successivo collegamento direttamente con il paese di Folgaria” .
Il link diretto con il centro abitato, una volta realizzato, porterà valore all’intero territorio favorendo nuove attività economiche:
“La realizzazione della funivia Francolini rappresenta un primo passo in questa direzione”.

Dibattito e contesto provinciale

Il rifacimento della telecabina e la riqualificazione dell’area hanno suscitato perplessità in alcune associazioni e in una parte della politica provinciale. La destinazione, tuttavia, crede molto nel progetto (ideato circa 18 anni fa) e lo inserisce nel quadro dei grandi investimenti in Trentino nell’industria della neve, anche per contrastare gli effetti della crisi climatica e di inverni sempre più avari di neve.

Nel contesto più ampio:

  • si attendono sviluppi per Panarotta;

  • Trento Funivie ha dato il via libera al profondo restyling dell’invaso a Mezavia sul Bondone;

  • sulla cima della Paganella i cantieri sono aperti e pienamente operativi;

  • a Brentonico si è in dirittura d’arrivo per la sistemazione di un paio di tracciati e per il potenziamento delle linee a servizio dei cannoni.

Timeline sintetica

  • Primavera: firma ordine d’acquisto Leitner

  • Estate/Autunno: apertura cantieri e montaggio dei sostegni

  • Dicembre (obiettivo): collaudo per l’avvio della stagione invernale

  • Prospettiva: possibile futuro collegamento diretto con Folgaria

FAQ

Quando entrerà in funzione?
L’obiettivo è il collaudo entro dicembre, in tempo per l’avvio della stagione invernale.

Chi realizza l’impianto e con quali cabine?
Leitner, con cabine da 10 posti.

Quanto è lungo il tracciato?
Circa 2,5 chilometri.

Cosa sostituisce la nuova telecabina?
La seggiovia precedente, ferma dal 2022.

Sono previsti interventi complementari?
Sì, un bacino di innevamento a Passo Coe.

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Watles, la provincia di Bolzano finanzia il 65% della nuova cabinovia Prämajur

La Giunta provinciale di Bolzano, nella seduta del 23 settembre 2025, porta dal 35% al 65% il contributo ai costi riconosciuti per la nuova cabinovia a 10 posti Prämajur – Höferalm nel comprensorio di Watles (Comune di Malles), pari a quasi 7 milioni di euro su 10,7 milioni di costo finanziabile.

La delibera del 23 settembre 2025 aumenta il contributo provinciale dal 35% al 65% dei costi riconosciuti: quasi 7 milioni di euro su un costo finanziabile di 10,7 milioni di euro.
Già nel 2024 era stato concesso un primo contributo di 3,78 milioni di euro.

Perché sostituire la seggiovia esistente

L’impianto attuale è una seggiovia quadriposto ad ammorsamento automatico: compirà 30 anni nel 2026 e la concessione scade ad aprile 2026. Proseguirne l’esercizio non è tecnicamente ed economicamente sostenibile.
Il passaggio a una cabinovia chiusa a 10 posti aumenta comfort, sicurezza e versatilità, risultando ideale per famiglie, bambini e turisti estivi con biciclette, passeggini o cani.

“La modernizzazione degli impianti di risalita non è solo una necessità tecnica, ma anche un contributo decisivo alla qualità della vita, allo sviluppo economico e al turismo nell’Alta Val Venosta”, ha spiegato l’assessore provinciale alla Mobilità Daniel Alfreider.

Un’opera di “importanza strategica” per l’Alta Val Venosta

La nuova cabinovia è considerata di “importanza strategica” per Watles (Comune di Malles) e per l’intera Alta Val Venosta. Il comprensorio è un fattore economico e turistico centrale in un’area definita “strutturalmente debole”.

  • Occupazione diretta: circa 40 posti di lavoro in inverno e 20 in estate dipendono dagli impianti.

  • Indotto turistico: hotel con oltre 350 posti letto e circa 200 dipendenti nelle immediate vicinanze.

  • Rischio in caso di stop: un arresto degli impianti avrebbe gravi conseguenze per l’intera regione.

Chi finanzia il progetto

Oltre alla Provincia di Bolzano, partecipano al finanziamento il Comune di Malles, la regione turistica dell’Alta Val Venosta e diverse aziende locali. Il sostegno congiunto testimonia la volontà di garantire continuità e sviluppo dell’area.

Benefici attesi per residenti e ospiti

  • Modernizzazione infrastrutturale e maggiore sicurezza operativa.

  • Miglior comfort grazie a cabine chiuse e accessibilità facilitata.

  • Utilizzo quattro stagioni (sport invernali, escursionismo, bike) e resilienza meteo superiore rispetto alla seggiovia.

Dati di progetto in sintesi

  • Opera: cabinovia ad agganciamento automatico a 10 posti Prämajur – Höferalm (Watles, Comune di Malles).

  • Contributo provinciale: 65% dei costi riconosciuti (quasi 7 milioni €).

  • Costo finanziabile: 10,7 milioni €.

  • Contributo precedente: 3,78 milioni € (2024).

  • Impianto da sostituire: seggiovia quadriposto ad ammorsamento automatico, 30 anni nel 2026; concessione in scadenza ad aprile 2026.

  • Occupazione diretta: ~40 (inverno) + ~20 (estate).

  • Indotto: >350 posti letto e ~200 dipendenti nelle strutture ricettive vicine.

  • Rilevanza: opera di “importanza strategica” in un’area “strutturalmente debole”.

Prospettive: continuità e competitività del comprensorio

Con la cabinovia Prämajur – Höferalm si gettano le basi per la sopravvivenza a lungo termine del comprensorio di Watles, mantenendolo attrattivo sia come destinazione di sport invernali sia come zona escursionistica per residenti e turisti. L’intervento rafforza occupazione, indotto locale e destagionalizzazione dell’offerta.

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Val Senales, dal 19 settembre inizia sul ghiacciaio la stagione invernale 2025/2026

La Val Senales inaugura ufficialmente la sua lunga stagione sciistica il 19 settembre 2025, quando gli impianti del ghiacciaio tornano in funzione, permettendo agli sciatori di vivere l’emozione di sciare già a inizio autunno. L’Alpin Arena Senales si conferma così uno dei primi comprensori alpini ad aprire le piste e ad accogliere atleti e appassionati di sci.

Apertura degli impianti e prime piste disponibili

Dal 19 settembre entrano in funzione:

  • la seggiovia Grawand, che serve la prima pista aperta a quota 3.212 metri;

  • la funivia Ghiacciai della Val Senales, con ultima corsa alle 16:30.

Nella fase iniziale si potrà sciare fino alle 12:30 sulla pista servita dalla Grawand, ideale sia per gli allenamenti dei Club sia per gli sciatori che vogliono rimettere gli sci ai piedi dopo l’estate.
L’area offre anche tratti di campo libero per chi desidera provare curve più rilassate.

Le prossime aperture: Gletschersee, Finail e Leo Gurschler

Il programma prevede un ampliamento graduale delle piste e degli impianti:

  • dal 17 ottobre 2025 entrerà in funzione la seggiovia Gletschersee 2;

  • dal 24 ottobre 2025 sarà la volta degli skilift Finail 1 e 2;

  • l’accesso alla pista tecnica “Leo Gurschler”, una delle più impegnative e amate dagli atleti, è atteso per l’inizio di ottobre, in base alle condizioni della neve;

  • l’apertura completa fino a valle è prevista per sabato 29 novembre 2025.

Una stagione lunga fino a maggio 2026

La stagione sciistica in Val Senales non si limita all’autunno: grazie all’altitudine del ghiacciaio e alle nevicate frequenti, l’Alpin Arena Senales resterà aperta fino a maggio 2026.
Si tratta di una delle stagioni più lunghe delle Alpi, che permette ad atleti e turisti di sciare in condizioni eccellenti per oltre sette mesi consecutivi.

Un punto di riferimento per gli allenamenti delle squadre nazionali

L’Alpin Arena Senales non è solo una destinazione turistica, ma anche un punto nevralgico per lo sci agonistico. Il ghiacciaio è infatti Centro di allenamento federale della FISI e ospita regolarmente la Nazionale Italiana insieme a numerose altre squadre nazionali straniere.

Qui, tra settembre e ottobre, gli atleti si preparano al primo grande appuntamento della Coppa del Mondo di sci alpino 2025/2026, il gigante maschile e femminile di Sölden, in programma il 25 e 26 ottobre.

Condizioni neve e fascino autunnale

La stagione inizia quest’anno con un segnale positivo: la nevicata del 10 settembre 2025 ha imbiancato il ghiacciaio e le alture circostanti, garantendo un fondo compatto e sicuro già dall’apertura.

Come spesso accade in autunno a queste quote, ci si può aspettare un’alternanza di giornate limpide e perturbazioni veloci che portano nuova neve fresca. Questo crea un’atmosfera unica: sciare a settembre con lo spettacolo dei boschi dorati a valle e il bianco brillante delle piste in quota.

Val Senales: sci per atleti e appassionati

“Naturalmente, oltre agli atleti, anche semplici appassionati potranno da oggi sciare sulle prime piste in quota”.
L’apertura anticipata della Val Senales rappresenta quindi un’occasione unica sia per chi vuole allenarsi ad alti livelli, sia per chi desidera vivere la magia dello sci autunnale sul ghiacciaio.

Con impianti moderni, piste tecniche e un calendario di aperture progressive da settembre a novembre, la Val Senales garantisce sci fino a maggio 2026 e si conferma una delle mete più apprezzate per chi vuole iniziare la stagione sciistica in anticipo e godere di panorami spettacolari.

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