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Skipass alle stelle: i rincari spingono sempre più famiglie a rinunciare alla neve

Anche quest’anno gli appassionati della neve devono “mettere in conto sensibili rialzi per le tariffe degli skipass, con tutti gli impianti delle più note zone italiane di montagna che hanno applicato ritocchi dei listini”.
Secondo un’analisi di Assoutenti, negli ultimi quattro anni gli aumenti hanno raggiunto picchi fino al +38%, mettendo in seria difficoltà famiglie e sciatori abituali alla vigilia della nuova stagione invernale 2025/2026.

I rincari colpiscono sia gli abbonamenti stagionali che i biglietti giornalieri. Nel dettaglio, a Livigno il biglietto per un adulto in alta stagione sale del +8,3% rispetto allo scorso anno, mentre la crescita è del +4,8% al Sestriere e sugli impianti della Vialattea, +4,5% al Civetta, +3,6% al Dolomiti Superski e La Thuile, +3,3% a Cervinia e +3% a Courmayeur.

Un biglietto giornaliero oggi costa dai 58 euro di La Thuile ai 72 euro di Livigno, fino agli 86 euro del Dolomiti Superski, mentre gli abbonamenti stagionali variano dai 965 euro di Livigno ai 1.788 euro del pacchetto Valle d’Aosta + Zermatt.

Aumenti quadriennali fino al +40%: le località più colpite

Analizzando i dati tra la stagione 2021/2022 e la 2025/2026, Assoutenti evidenzia rincari fino a sfiorare il +40%.
Ecco alcuni esempi emblematici:

  • Livigno: biglietto giornaliero da 52 a 72 euro (+38,5%)

  • Ski Civetta: +34,6%

  • Vialattea (Sestriere): +30,7%

  • Bormio: +30,4%

  • Valle d’Aosta (stagionale): +28,4%

  • Dolomiti Superski: +28%

  • Courmayeur: +23,2%

  • Alto Sangro (Roccaraso, Rivisondoli, Pescasseroli): da 47 a 58 euro per il giornaliero (+23,4%), stagionale da 580 a 755 euro (+30,1%)

Questi incrementi, sommati ai rincari di trasporti, alloggi e ristorazione, rendono sempre più proibitivo organizzare una settimana bianca in Italia.

Settimana bianca: rincari generalizzati su alloggi e ristoranti

Ma gli skipass non sono l’unico problema. “I rincari riguardano ogni aspetto della settimana bianca, a partire da strutture ricettive e ristoranti – avverte Assoutenti – analizzando i dati Istat, si scopre che i prezzi invernali di alberghi e alloggi vari hanno subito in 4 anni incrementi medi del +26% in Valle d’Aosta, +32,8% nelle località di montagna del Veneto, +36% in quelle dell’Alto Adige. I servizi legati alla ristorazione sono invece rincarati del +15,7% in Valle d’Aosta, +26% nelle province di Bolzano e Belluno.”

L’effetto combinato di questi aumenti fa lievitare il costo medio di una settimana bianca familiare ben oltre i 1.500-2.000 euro, escludendo l’attrezzatura da sci e i corsi per i più piccoli.

“Rincari ingiustificati e inaccettabili”: l’allarme di Assoutenti

“I nuovi rincari applicati dagli operatori turistici appaiono del tutto ingiustificati e inaccettabili, sia perché l’inflazione in Italia è sotto controllo, sia perché le tariffe energetiche che nel 2022 avevano aggravato i costi a carico dei gestori degli impianti sono tornate alla normalità”, afferma Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti.

Secondo l’associazione, molti gestori continuano ad applicare aumenti sproporzionati, con l’effetto di escludere progressivamente le famiglie dal turismo invernale, una volta considerato un simbolo della vacanza italiana.

Crisi della settimana bianca: milioni di italiani rinunciano alla neve

“Prezzi e tariffe sono aumentati al punto tale da spingere una consistente fetta di cittadini a rinunciare del tutto alla classica settimana bianca: non a caso i numeri ufficiali hanno registrato lo scorso anno una forte contrazione delle presenze in montagna, con circa 1 milione di italiani in meno sulla neve, che arrivano a -4 milioni rispetto al 2023”, conclude Melluso.

La crisi della settimana bianca rischia così di trasformarsi in un colpo durissimo per l’economia montana: meno presenze, meno lavoro stagionale, e un impatto diretto su ristoratori, albergatori e maestri di sci.

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In Italia casco obbligatorio sulle piste da sci: tutte le novità della nuova legge

Se state pensando alla vostra prossima settimana bianca in Italia, preparatevi a includere un componente in più nella lista dell’attrezzatura: il casco. Con la nuova normativa infatti, l’obbligo di indossarlo sulle piste da sci non riguarderà più solo i minori, ma tutti gli sciatori e snowboarder, senza distinzione d’età.

Quali sono le novità principali

  • A partire dalla stagione invernale 2025/26 (dal 1° novembre o comunque dall’apertura degli impianti) in Italia sarà obbligatorio indossare il casco sulle piste da sci, per chiunque – adulti compresi.

  • L’obbligo riguarda non soltanto lo sci alpino, ma anche lo snowboard, il telemark, la slitta e lo slittino, quando praticati su piste tracciate nei comprensori sciistici italiani.

  • La norma è contenuta nel Decreto‑legge 30 giugno 2025, n. 96 (noto come “Decreto Sport”) che ha tra l’altro introdotto altre misure urgenti in materia di sport.

  • Le sanzioni per chi non rispetta l’obbligo includono una multa (fino a circa 150 euro) e – in caso di recidiva – il ritiro o la sospensione dello skipass da 1 a 3 giorni.

Perché questa modifica normativa

L’obbligo del casco per gli sciatori minorenni era già in vigore dal 1° gennaio 2022. Con la nuova legge viene esteso a tutti, senza distinzione di età.
L’obiettivo dichiarato è rafforzare la sicurezza sulle piste, ridurre i traumi derivanti da cadute o collisioni e promuovere una cultura della prevenzione nella pratica sportiva invernale.

Cosa prevede esattamente la legge

Ecco i punti fondamentali della normativa:

  • L’articolo introdotto nel Decreto Sport modifica la precedente disciplina che limitava l’obbligo del casco ai soggetti di età inferiore ai 18 anni.

  • Viene generalizzato l’obbligo di indossare un casco protettivo nell’esercizio della pratica dello sci alpino, dello snowboard, del telemark, della slitta e dello slittino su piste tracciate.

  • In caso di reiterazione della violazione dell’obbligo, oltre alla multa, è previsto il ritiro del titolo di accesso agli impianti (skipass) per un periodo da 1 a 3 giorni.

  • Altre misure correlate alla sicurezza sulle piste: obblighi per i comprensori sciistici riguardo a segnaletica, mezzi meccanici, soccorso e defibrillatori.

Quando entra in vigore e da quando vale

La stagione invernale 2025/26 sarà quella in cui il nuovo obbligo diventerà operativo: più precisamente, dal 1° novembre o comunque dal giorno di apertura degli impianti sciistici in Italia.
È importante tenere presente che il decreto è già stato pubblicato (Gazzetta Ufficiale, 30 giugno 2025) e che gli emendamenti sono stati approvati dalla Commissione Cultura della Camera.

Quali sono le sanzioni e cosa rischiano gli utenti

Chi non indossa il casco sulle piste da sci, in base alla nuova legge:

  • rischia una multa (la precedente normativa indicava sanzioni tra 100 e 150 euro) per i trasgressori.

  • in caso di recidiva, può vedersi ritirato lo skipass per 1-3 giorni.

Quali implicazioni per chi prenota la settimana bianca

Per chi ha in mente una vacanza sulla neve, ecco cosa considerare:

  • Assicuratevi di avere un casco omologato e in buone condizioni. La nuova legge punta anche a qualificare la protezione: casco sì, ma che rispetti le norme.

  • Se noleggiate l’attrezzatura, verificate che includa il casco e che venga registrato correttamente il suo utilizzo.

  • Ricordate che l’obbligo vale anche per gli adulti, quindi non è sufficiente che solo i minori lo indossino.

  • In caso di mancato rispetto dell’obbligo, potreste incorrere non solo in una multa, ma anche nel ritiro dello skipass: un inconveniente serio durante una vacanza in montagna.

  • Questa misura si inserisce in un più ampio contesto di norme che migliorano la sicurezza delle piste: maggiore attenzione alla segnaletica, ai mezzi di soccorso, all’omologazione degli impianti.

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Al Nevegal debutta la pista da sci artificiale: il video delle prime prove

Inaugurata lo scorso 31 ottobre con le prime discese degli sci club la nuova pista da sci sintetica del Nevegal. Un’opportunità in più il colle, che si prepara così ad una stagione invernale cruciale.

Il Nevegal, conosciuto anche come il colle dei bellunesi, è una rinomata località turistica situata a circa 12 chilometri da Belluno, nel cuore delle Prealpi Venete. È facilmente raggiungibile sia dal centro città che dall’autostrada A27, ed è considerato una delle porte d’ingresso più suggestive alle Dolomiti Bellunesi.

Da decenni il Nevegal rappresenta un punto di riferimento per gli amanti dello sci e della natura, ma negli ultimi anni aveva vissuto un periodo di rallentamento dovuto alle difficoltà legate alla scarsità di neve e ai costi di gestione degli impianti.
Con l’inaugurazione della nuova pista da sci artificiale, la montagna punta ora a rinascere, offrendo un’esperienza di sci moderna, ecologica e disponibile tutto l’anno.

Una svolta storica: sci anche senza neve naturale

Il Nevegal si prepara a una nuova era. Da venerdì 31 ottobre, la pista da sci sintetica del Colle bellunese è entrata ufficialmente in funzione, segnando una svolta storica per una montagna che vuole tornare a vivere tutto l’anno.

La nuova pista da sci sintetica del Nevegal rappresenta un passo decisivo verso la destagionalizzazione del turismo.
Si tratta di un tappeto artificiale lungo 300 metri, tra i più estesi d’Italia, che consente di sciare anche in assenza di neve naturale. Questo progetto nasce con l’obiettivo di valorizzare l’area montana e offrire nuove opportunità sportive, soprattutto ai giovani degli Sci Club locali.

La struttura, realizzata con materiali innovativi e drenanti, riproduce la sensazione di sciare sulla neve compatta, garantendo al contempo bassi costi di manutenzione e minimo impatto ambientale.

Una pista tecnologica da 300 metri: test e sicurezza prima dell’apertura al pubblico

Dopo mesi di lavori e attese, il tappeto artificiale lungo 300 metri – tra i più estesi d’Italia – è pronto ad accogliere i primi iscritti agli Sci Club in una tre giorni di inaugurazione che è durata fino a domenica 2 novembre.

La fase di apertura si è svolta con un weekend di test riservato agli Sci Club, dal 31 ottobre al 2 novembre, per verificare prestazioni e sicurezza.
Durante queste giornate, atleti e istruttori hanno potuto provare in anteprima la pista e raccogliere le prime impressioni su aderenza, velocità e realismo del fondo sintetico.

Si parte con una fase di test riservata agli Sci club, chiamati a sperimentare in anteprima la nuova struttura in una sorta di prova generale. L’obiettivo è verificare la sicurezza, la tenuta e la qualità della sciata prima di aprire la pista al grande pubblico. Un avviamento controllato, insomma, per garantire che tutto sia perfettamente funzionante.

L’iniziativa rientra in una strategia di rilancio più ampia: rendere il Nevegal una montagna viva tutto l’anno, dove sport, turismo e natura convivono in equilibrio.

Un investimento per il futuro del turismo montano

La nuova pista sintetica non è solo un’infrastruttura sportiva: è anche un segnale di speranza e innovazione per il turismo bellunese.
Grazie a questa tecnologia, sarà possibile organizzare corsi di sci, allenamenti e attività didattiche anche nei mesi più caldi, garantendo continuità alle scuole e alle associazioni sportive.

Inoltre, la struttura è perfetta per chi desidera avvicinarsi allo sci in sicurezza, senza dipendere dalle condizioni meteorologiche.
Il progetto è visto come un modello sostenibile per altre località di media montagna, che cercano nuove soluzioni per contrastare gli effetti del cambiamento climatico.

 

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Pontedilegno Tonale, novità stagione sciistica 2025/2026

Nel comprensorio Pontedilegno-Tonale i primi fiocchi iniziano a imbiancare le montagne, alimentando l’entusiasmo per l’avvio della nuova stagione invernale, fissato per sabato 29 novembre 2025.

Gli skipass saranno acquistabili online dal 10 novembre, mentre la biglietteria di Ponte di Legno aprirà in anticipo, nel weekend dell’1 e 2 novembre, per la vendita degli stagionali (orario 9:00-12:30 e 14:30-18:00).

Tra le principali novità 2025/2026, la categoria Junior si amplia fino ai 18 anni, offrendo ancora più vantaggi a famiglie e giovani sciatori.

Anche per questa stagione torna lo “Smart Skipass”, con sconti dinamici fino al 25% e a tempo limitato: ogni giornata prevede un numero definito di biglietti a prezzo ridotto rispetto al listino. Prima si acquista, maggiore è il risparmio.

Chi sceglie di soggiornare in una struttura convenzionata con il Consorzio Pontedilegno-Tonale potrà usufruire di offerte dedicate e pacchetti sconto, come la promozione Ski Opening, valida durante la settimana di apertura degli impianti.

100 km di piste tra Lombardia e Trentino

Il comprensorio Pontedilegno-Tonale si conferma una delle migliori destinazioni sciistiche delle Alpi italiane, con:

  • 46 piste di tutti i livelli di difficoltà

  • Oltre 100 km di tracciati

  • 30 impianti di risalita moderni e panoramici

Tra tutte spicca la leggendaria pista “Paradiso”, lunga 3 km, con 700 metri di dislivello e una pendenza massima del 45%, inserita tra le più spettacolari d’Italia. Dal Ghiacciaio Presena (3.069 m) fino a Temù (1.121 m), ogni sciatore trova il proprio terreno ideale.

E per gli amanti delle emozioni notturne, si potrà sciare sotto le stelle sulle piste illuminate Valena al Passo Tonale e Valbione a Ponte di Legno.

Investimenti e progetti futuri nel comprensorio

In attesa dei grandi interventi previsti nei prossimi anni, Pontedilegno-Tonale guarda al futuro con una serie di progetti di miglioramento delle infrastrutture turistiche.

Tra questi spiccano le nuove terme, ormai in fase avanzata di realizzazione, e il potenziamento della ski area con la sostituzione della seggiovia Corno d’Aola e dello skilift Angelo con una moderna cabinovia.

Questi lavori renderanno ancora più comodi i collegamenti e miglioreranno l’esperienza complessiva, nel pieno rispetto dell’ambiente alpino.

Fantaski del Passo Tonale: nuova area bambini 2025/2026

Tra le novità più attese dell’inverno, il Fantaski del Passo Tonale si presenta completamente rinnovato.

“La nuova struttura accoglierà i bambini fino a 12 anni con un’area interna attrezzata con giochi e con personale qualificato. Fantaski è frutto della collaborazione tra la società SIVAL e la Scuola Sci Pontedilegno-Tonale e sarà divisa in due zone: una gestita da Artswiss, con giochi e animazione sulla neve, e una riservata alle lezioni della Scuola sci. All’esterno, un parco giochi attrezzato permetterà ai più piccoli di vivere la neve in sicurezza, già dall’inizio della stagione invernale.”

L’apertura ufficiale coinciderà con il Winter Opening Party, sabato 6 dicembre 2025, in piazza XXVII Settembre a Ponte di Legno: dalle 17:30 musica, luci e spettacoli trasformeranno il centro in un grande palcoscenico a cielo aperto.

Eventi invernali e spettacoli imperdibili

Il calendario 2025/2026 è ricchissimo di appuntamenti per tutti gli amanti della montagna:

  • fiaccolate dei maestri di sci, con dj set, vin brulé e fuochi d’artificio:

    • 28 dicembre a Temù

    • 30 dicembre al Passo Tonale (pista Alpe Alta)

    • 31 dicembre a Ponte di Legno (pista Corno d’Aola)

    • 4 gennaio di nuovo al Tonale (pista Paradiso)

  • Paradice Music Festival (10 gennaio – 4 aprile 2026): il festival musicale più originale dell’inverno, dove gli strumenti sono scolpiti nel ghiaccio.
    Il Paradice Dome, costruito interamente sul Ghiacciaio Presena a 2.600 metri di quota, ospiterà fino a 200 spettatori in un teatro-igloo a bassissimo impatto ambientale, che si scioglierà naturalmente con la primavera.

  • ciaspolata al chiaro di luna (28 febbraio, Vezza d’Oglio)

  • Gran Premio Giovanissimi – Campionati AMSI (24–27 marzo)

  • Fanchini Day (29 marzo): giornata di sport e solidarietà in memoria di Elena Fanchini, con una gara di slalom gigante e un’asta benefica organizzata da Nadia e Sabrina Fanchini insieme al gruppo DH Lions, a sostegno della ricerca sul cancro.

Oltre lo sci: esperienze, relax e natura

Pontedilegno-Tonale non è solo sci. Il comprensorio propone una vasta offerta di attività sulla neve:

  • escursioni con le ciaspole o in motoslitta

  • sleddog, snowkite e un circuito per kart elettrici sulla neve

  • snowpark tra i più lunghi delle Alpi, punto di ritrovo per i freestyler

  • piste da skicross, panoramiche passeggiate e rifugi tipici per il relax

“La nostra priorità è offrire a ogni visitatore un’esperienza di montagna completa, sicura e di altissima qualità”, spiega Michele Bertolini, direttore del Consorzio Pontedilegno-Tonale. “Investiamo nella manutenzione continua del comprensorio e nella formazione del personale, per garantire standard elevati di sicurezza e accoglienza. Pontedilegno-Tonale cresce in modo equilibrato, rispettando l’ambiente alpino e valorizzando il territorio.”

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Il soccorso in montagna diventa a pagamento dal 1° gennaio 2026: tutte le novità della Legge di Bilancio

La Legge di Bilancio 2026 introduce una stretta importante sul soccorso in montagna e in mare.
A partire dal 1° gennaio 2026, chi richiederà l’intervento della Guardia di Finanza senza un motivo valido o si troverà in pericolo per “dolo o colpa grave”, dovrà pagare un corrispettivo economico.

La misura è contenuta nell’articolo 129 della manovra, intitolato “Norme di revisione e di razionalizzazione della spesa”, ma era già stata prevista nella bozza iniziale come articolo 60.

“Per gli interventi di ricerca, soccorso e salvataggio effettuati dal Corpo della Guardia di Finanza, chi viene salvato dovrà pagare un corrispettivo se l’evento per il quale è stato effettuato l’intervento è imputabile a dolo o colpa grave della stessa persona soccorsa.”

L’obiettivo è responsabilizzare chi affronta la montagna o il mare con leggerezza, evitando che comportamenti imprudenti gravino sulle casse pubbliche.

Quando il soccorso sarà a pagamento

Il pagamento scatterà in tre situazioni specifiche:

  1. richiesta immotivata o ingiustificata di soccorso

  2. evento causato da dolo o colpa grave, ad esempio ignorare avvisi meteo, percorrere sentieri vietati o affrontare escursioni senza equipaggiamento

  3. comportamenti imprudenti in mare, come uscite in barca senza abilitazione o senza dotazioni di sicurezza

Gli esempi sono numerosi: turisti bloccati in alta quota con abbigliamento inadeguato, escursionisti dispersi per uso scorretto del GPS o “avventure improvvisate” in mare.

“Attenzione, dunque, a fuori pista in montagna, arrampicate o escursioni e passeggiate per sentieri impervi, uscite in barca della ‘domenica’: dal prossimo primo gennaio il costo delle bravate potrebbe essere davvero salato.”

È importante precisare che ogni caso verrà valutato singolarmente.
Solo se le autorità accerteranno che il comportamento del soggetto è stato determinato da dolo o colpa grave, scatterà l’obbligo di pagamento.

Chi stabilirà il costo del soccorso

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) definirà con un decreto attuativo gli importi precisi.
Il contributo sarà calcolato “in relazione alle diverse voci di costo, su base oraria o forfettaria”, tenendo conto di:

  • personale impiegato,

  • mezzi e carburante,

  • attrezzature e materiali utilizzati.

Ogni anno le tariffe saranno aggiornate in base agli indici ISTAT.
Un’operazione complessa in ambiente montano può superare i 5.000 euro l’ora, coinvolgendo elicotteri, droni e unità cinofile.

Non è una multa, ma un corrispettivo

La norma chiarisce che non si tratta di una sanzione amministrativa, bensì di un corrispettivo economico per un servizio reso.
In altre parole, il pagamento non ha natura punitiva, ma rimborsa i costi sostenuti dallo Stato per l’intervento.

“Il pagamento non è formalmente una multa, ma un corrispettivo in cambio di un servizio.”

Quando il contributo non è dovuto

La nuova disciplina non modifica il principio secondo cui il soccorso deve essere garantito a tutti.
Il contributo non sarà dovuto nei seguenti casi:

  • quando l’intervento rientra nell’obbligo di assistenza e salvataggio previsto dal Codice della Navigazione;

  • nei casi di falsi allarmi o interruzioni di pubblico servizio, già sanzionati penalmente;

  • quando la persona soccorsa è in pericolo per cause non imputabili a sé, come malori, frane, valanghe o eventi naturali imprevedibili.

Chi si ammala o resta bloccato per un evento imprevedibile continuerà a ricevere soccorso gratuito.

“Il provvedimento non è da leggersi come punitivo verso chi ha davvero bisogno, ma una misura per responsabilizzare chi affronta la montagna con leggerezza.”

Le sanzioni penali restano in vigore

La Legge di Bilancio non abroga le pene già previste dal codice penale.
Chi provoca un intervento di soccorso con un falso allarme o interrompe un pubblico servizio rischia comunque:

  • fino a un anno di carcere per interruzione di servizio pubblico;

  • fino a sei mesi di reclusione per procurato allarme.

Queste pene non sostituiscono il nuovo contributo economico, che opera su un piano diverso: quello del rimborso dei costi operativi.

I numeri del soccorso alpino: un fenomeno in crescita

Secondo il report della Guardia di Finanza pubblicato il 19 giugno 2024, in occasione del 251° anniversario del Corpo:

  • gli interventi complessivi del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (SAGF) sono stati 2.517,

  • le persone salvate 2.857,

  • le salme recuperate 228.

Nei primi cinque mesi del 2025 (estate esclusa) sono già stati effettuati 1.241 interventi, con 1.284 persone tratte in salvo e 44 salme recuperate.
Numeri che confermano un aumento significativo dell’attività e un peso crescente sulla spesa pubblica.

Perché la misura è necessaria

Gli operatori del soccorso alpino e le guide di montagna lo ripetono da anni:

“La montagna non è un parco giochi. Chi affronta un sentiero deve farlo con rispetto e preparazione.”

Secondo le stime, oltre il 30% dei soccorsi in ambiente montano o boschivo deriva da comportamenti negligenti: abbigliamento inadeguato, mancanza di pianificazione, sottovalutazione del meteo o mancato avviso ai familiari.

Ogni intervento mette a rischio anche la vita dei soccorritori.
Per questo la norma vuole promuovere una cultura della prudenza, scoraggiando comportamenti superficiali e valorizzando la sicurezza.

Possibili estensioni future e impatto sulla collettività

Per ora la disposizione riguarda solo il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, ma si valuta un’estensione futura ad altri enti come il CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) e la Protezione Civile.

La misura si inserisce nel più ampio progetto di razionalizzazione della spesa pubblica, con l’obiettivo di educare alla sicurezza e responsabilizzare gli amanti della montagna e del mare.

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Sciare con 20°C? Ora si può, grazie alla fabbrica di neve artificiale – VIDEO

Negli ultimi decenni il cambiamento climatico ha trasformato radicalmente il volto delle montagne. Le stagioni invernali si accorciano, i ghiacciai arretrano e le nevicate naturali diventano sempre più rare.
Per le località turistiche alpine e appenniniche questo significa dover affrontare stagioni sciistiche sempre più incerte, con aperture ritardate o chiusure anticipate.

Un tempo, per garantire l’apertura della stagione sciistica alla data prefissata, servivano basse temperature, condizioni perfette e un po’ di fortuna. Oggi, invece, basta una certezza tecnologica: SnowFactory, la fabbrica della neve di TechnoAlpin, che permette di sciare anche con 20°C di temperatura esterna.

SnowFactory: la rivoluzione dell’innevamento artificiale

“La SnowFactory è un’innovativa tecnologia che consente di produrre neve della migliore qualità in modo completamente indipendente dalla temperatura dell’aria.”

Sviluppata al 100% da TechnoAlpin, azienda altoatesina leader mondiale nei sistemi di innevamento, la SnowFactory rappresenta una nuova frontiera per il turismo invernale.
Questa macchina è in grado di produrre neve 365 giorni all’anno, indoor o outdoor, per piste di sci alpino, tracciati di sci nordico, eventi sportivi o parchi divertimento.

Il segreto del suo successo sta in un principio semplice ma ingegnoso: la neve viene creata attraverso un circuito chiuso di raffreddamento che congela l’acqua fino al punto di formazione dei cristalli, senza alcun additivo chimico. Il risultato è una neve naturale, pulita e secca, con temperatura di circa –10°C, che si scioglie molto lentamente.

Grazie a questa tecnologia, le stazioni sciistiche possono iniziare la stagione puntualmente, indipendentemente dal meteo, e prolungarla anche quando la primavera avanza.

Una tecnologia sostenibile e “Plug & Play”

La SnowFactory è una soluzione chiavi in mano, progettata per essere semplice da installare e subito operativa.
È alloggiata in container standard già equipaggiati con tutte le componenti: basta collegarla all’alimentazione elettrica e idrica per iniziare a produrre neve in poche ore.
Questa configurazione la rende facile da trasportare, versatile e perfetta per ogni tipo di località sciistica.

Non richiede infrastrutture complesse, può essere posizionata ovunque e integrata con gli impianti di innevamento tradizionali già esistenti.
Il sistema di distribuzione della neve utilizza tubazioni sotterranee che consentono di trasportare il materiale prodotto anche a centinaia di metri di distanza, con minime perdite e massimo rendimento.

Un successo mondiale

Oggi nel mondo sono attive oltre 115 SnowFactory, installate in Europa, Asia, Oceania e America.
Da Rokytnice nella Repubblica Ceca a Grand Ski Okuibuki in Giappone, sempre più resort scelgono la tecnologia TechnoAlpin per garantire neve perfetta e affidabilità operativa.

  • A Rokytnice, tre unità Polar Mobile assicurano neve di qualità fin dall’inizio della stagione, come conferma M. Soural, titolare del gruppo Trigema:

    “La SnowFactory si comporta in maniera ottimale e siamo colpiti dalla quantità e dalla qualità della neve prodotta.”

  • In Giappone, il resort Grand Ski Okuibuki ha installato otto unità SnowFactory per una produzione complessiva di 1.000 m³ di neve al giorno.
    Il presidente, M. Kusano, spiega:

    “Abbiamo scelto la SnowFactory di TechnoAlpin per la qualità superiore della neve e un sistema di distribuzione migliore rispetto a qualsiasi altra tecnologia.”

Questi esempi mostrano come la SnowFactory non sia solo un generatore di neve, ma una vera garanzia di continuità economica e di qualità per il turismo invernale.

Ovindoli Monte Magnola: la prima SnowFactory sugli Appennini

Anche in Italia, la rivoluzione della neve artificiale è già iniziata.
La stazione sciistica di Ovindoli Monte Magnola (AQ) ha installato una SnowFactory sulla pista Topolino, dedicata ai principianti.

“L’impianto Topolino sarà finalmente innevato per tutta la stagione per la felicità dei più piccoli.”

Questa installazione rappresenta un passo fondamentale per le località appenniniche, che soffrono più delle altre la scarsità di neve naturale.
Ora Ovindoli può garantire neve costante e di qualità per tutta la stagione, anche con temperature primaverili, proiettandosi fra le prime località italiane ad adottare tecnologie climaticamente resilienti.

Componenti, controllo e robustezza

La SnowFactory non è solo potente, ma anche estremamente affidabile e robusta.
Tutti i componenti, dai generatori di ghiaccio ai sensori, sono sviluppati internamente da TechnoAlpin. I sensori utilizzano la tecnologia IO-Link, che assicura un funzionamento stabile e monitoraggio continuo.

La gestione è affidata al software ATASSpro, lo stesso sistema di controllo impiegato negli impianti di innevamento professionali TechnoAlpin.
ATASSpro permette di controllare e ottimizzare la produzione di neve da desktop o da app mobile, in modo semplice e intuitivo.
Tutti i dati operativi — consumi, temperature, flussi d’acqua — sono accessibili in tempo reale, per una gestione efficiente e trasparente.

Approvazioni e certificazioni internazionali

La qualità della SnowFactory è stata riconosciuta ufficialmente:

  • approvata da FIS (Federazione Internazionale Sci) e IBU (Unione Internazionale Biathlon);

  • utilizzata in competizioni ufficiali per garantire condizioni ottimali di gara;

  • conforme ai più rigorosi standard di qualità TechnoAlpin, sinonimo di affidabilità e manutenzione rapida.

Le versioni della SnowFactory: un modello per ogni esigenza

TechnoAlpin offre la SnowFactory in diverse versioni per rispondere alle esigenze di qualsiasi impianto, evento o applicazione.

Tundra – compatta e flessibile

  • Container da 20 piedi (6,1 m)

  • Produzione: fino a 70 m³ di neve al giorno

  • Consumo idrico: 1,3 m³/h

  • Temperatura operativa: da –3°C a +20°C
    La Tundra è ideale per piste di piccole dimensioni, campi scuola, eventi urbani o parchi neve indoor.
    Grazie alle dimensioni ridotte e all’efficienza energetica, è la soluzione perfetta per chi cerca flessibilità e basso consumo.

 Polar Mobile – potenza e mobilità

  • Container da 40 piedi (12,2 m)

  • Produzione: circa 100 m³ di neve al giorno

  • Consumo idrico: 1,9 m³/h

  • Trasporto neve: fino a 150 m in orizzontale e 50 m in verticale

  • Refrigerante: R454C (ecologico)
    È la versione più versatile, facile da spostare e installare. Perfetta per manifestazioni all’aperto, eventi sportivi e aree sciistiche stagionali.
    Utilizzando un refrigerante ecocompatibile, il Polar Mobile rappresenta un ottimo compromesso tra efficienza e sostenibilità.

Arctic – la potenza massima

  • Installazione fissa (2×40’ container)

  • Produzione: fino a 208 m³ di neve al giorno

  • Consumo idrico: 3,9 m³/h

  • Refrigerante: R717 (ammoniaca naturale)

  • Temperatura operativa: fino a +25°C
    L’Arctic è la macchina più potente della gamma, capace di soddisfare le esigenze di grandi stazioni sciistiche e impianti professionali.
    Grazie alla struttura modulare può essere ampliata nel tempo, garantendo alte prestazioni e lunga durata operativa.

Vantaggi principali della SnowFactory

  • Innevamento senza limiti: funziona fino a +20°C (e oltre nei modelli Dome e Arctic).

  • Nessun additivo chimico: utilizza solo acqua pura.

  • Soluzione ecocompatibile: refrigeranti naturali e consumi ridotti.

  • Manutenzione rapida: componenti facilmente accessibili.

  • Qualità della neve costante: secca, compatta e durevole.

  • Approvata per uso sportivo professionale: FIS e IBU.

  • Installazione semplice e trasporto immediato: sistema in container “Plug & Play”.

 

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Ultimi giorni di sci estivo al Passo dello Stelvio

Ultimi giorni di sci estivo al Passo dello Stelvio, l’unica ski area italiana aperta esclusivamente durante l’estate. La stagione 2025, iniziata a maggio, si concluderà domenica 2 novembre, offrendo ancora qualche settimana di neve e panorami spettacolari prima della pausa invernale.

L’unica località dove si scia solo in estate

Il Passo dello Stelvio, situato tra Lombardia e Alto Adige, è un vero paradiso per gli appassionati di sci estivo. Gli impianti di risalita e le piste del ghiacciaio offrono agli sciatori un’esperienza unica, con la possibilità di allenarsi o divertirsi su neve di alta quota anche nei mesi più caldi dell’anno.

Chiusura della SS38 e limitazioni al traffico

Con la fine della stagione sciistica, dal 2 novembre 2025, sarà chiusa anche la Strada Statale 38 del Passo dello Stelvio, che come ogni anno non sarà più transitabile durante il periodo invernale.
Nel corso dell’estate 2025 la strada ha subito diverse interruzioni e limitazioni al traffico a causa di frane e smottamenti, provocati dalle forti piogge che hanno interessato la zona alpina.

Nuovi orari di apertura degli impianti

Per le ultime settimane di sci estivo, dal 20 ottobre 2025 fino alla chiusura stagionale, saranno in vigore nuovi orari di apertura degli impianti:

  • Funivie Passo Stelvio – Trincerone e Trincerone – Livrio: aperte dalle 8:00 alle 17:00

  • Sciovie Payer e Cristallo: aperte dalle 8:00 alle 13:00

Questa programmazione permetterà agli appassionati di sfruttare al massimo le ultime giornate di sci sul ghiacciaio, approfittando delle condizioni ancora favorevoli in quota.

 

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Campo Felice, lavori in corso per la nuova seggiovia Leitner “Valle dei Nibbi – Monterotondo”

Proseguono a ritmo serrato i lavori per la nuova seggiovia Valle dei Nibbi – Monte Rotondo a Campo Felice, nel Comune di Rocca di Cambio (AQ), nel cuore dell’Abruzzo. Si tratta di un progetto strategico che arricchirà ulteriormente uno dei comprensori sciistici più rinomati del Centro-Sud Italia.

Lavori in corso: piloni installati e stazioni in arrivo

Negli ultimi giorni sono stati installati i piloni di sostegno grazie all’impiego di un elicottero, mentre i lavori in calcestruzzo risultano già completati. Nelle prossime settimane si procederà con il montaggio delle stazioni e, successivamente, con il tiro della fune.
L’apertura al pubblico è prevista per gennaio 2026, quando i primi sciatori potranno finalmente utilizzare il nuovo impianto.

Un impianto moderno firmato Leitner

La nuova seggiovia, realizzata da Leitner, è un modello quadriposto a morse fisse che andrà a sostituire la vecchia biposto, offrendo maggior comfort, sicurezza e una portata oraria superiore.
La Valle dei Nibbi – Monte Rotondo prenderà il posto della prima tratta della storica seggiovia Monterotondo, che in origine disponeva di una stazione intermedia e raggiungeva la vetta del Monte Rotondo (2064 m), servendo piste celebri come la pista del Falco e i tratti alti delle Aquile, oggi itinerari fuoripista molto amati.

Caratteristiche tecniche e localizzazione

La stazione di valle sarà collocata a 1642 metri di quota, nei pressi della partenza della seggiovia Cisterna e del laghetto artificiale utilizzato per l’innevamento programmato.
La stazione di arrivo, invece, sorgerà a 1947 metri, nei pressi della vecchia intermedia, dove entro l’estate 2026 sarà costruito anche un piccolo rifugio panoramico.
Il costo complessivo dell’opera è di poco inferiore ai 4 milioni di euro.

Un nuovo valore per il comprensorio di Campo Felice

Con questa nuova infrastruttura, Campo Felice offrirà agli appassionati di sci un impianto moderno ed efficiente, che valorizzerà uno dei tratti più panoramici del comprensorio abruzzese.
La seggiovia servirà in particolare la pista rossa Rondini, una delle discese più apprezzate della stazione sciistica.

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I 5 ghiacciai del Tirolo ti aspettano per una nuova stagione sugli sci

Il Tirolo austriaco è una destinazione perfetta per chi non vuole aspettare l’inverno per calzare gli sci: con i 5 ghiacciai tirolesi – Sölden, Pitztal, Kaunertal, Stubai e Hintertux – puoi sciare già in autunno e vivere un’inverno prolungato ad alta quota. A partire da fine settembre e nei primi giorni di ottobre 2025, queste aree aprono le loro piste e offrono esperienze spettacolari per sciatori ed esploratori.

In questo articolo scoprirai:

  • le date di apertura e le caratteristiche di ciascun ghiacciaio,

  • le novità per la stagione 2025/2026,

  • le esperienze extra sci da non perdere,

  • i vantaggi dei due skipass chiave (White5 e Snow Card Tirol),

  • consigli utili per pianificare la tua vacanza sugli sci ad alta quota.

Perché sciare già in autunno? I vantaggi del ghiaccio eterno

Il Tirolo è conosciuto per i suoi ghiacciai sciistici, e non solo per Sölden. Anche Pitztal, Stubai, Kaunertal e Hintertux permettono di sciare fuori stagione. Con l’arrivo delle prime nevicate e temperature più fresche, ottobre diventa il momento ideale per tornare in pista.

In totale, i 5 ghiacciai offrono oltre 300 chilometri di piste sopra i 3.000 metri di altitudine, serviti da 75 impianti di risalita moderni. Le aree di Hintertux e Pitztal si aprono già a fine settembre, mentre Kaunertal e Stubai avviano le attività sciistiche nei primi giorni di ottobre.
Chi desidera esplorare tutti e cinque i ghiacciai può affidarsi allo skipass White5: costa 640 € ed è valido per dieci giorni (non consecutivi) nel periodo 1° ottobre 2025 – 15 maggio 2026.
Per chi vuole una copertura ancora più ampia, la Snow Card Tirol dà accesso a più di 90 aree sciistiche e include anche tutti i 5 ghiacciai. Il prezzo per la stagione 2025/2026 parte da 1.169 € per gli adulti.

I ghiacciai uno per uno: cosa aspettarsi

Sölden / Gaislachkogl e Giggijoch

Sölden è tra i più celebri e ospita gare di Coppa del Mondo. Per la stagione 2025/2026 è atteso un nuovo collegamento tra le piste tra i comprensori Gaislachkogl e Giggijoch, che permetterà agli sciatori di spostarsi con maggiore facilità anche in condizioni meteo avverse.
In aggiunta, verranno inaugurate due nuove seggiovie a 8 posti: “Silberbrünnl” ed “Einzeiger”, operative da novembre. Questi impianti miglioreranno comfort e capacità di trasporto.

Kaunertal

Il ghiacciaio di Kaunertal si arricchisce di una nuova Sonnenlift che serve l’area di allenamento vicino al ristorante del ghiacciaio, in particolare pensata per gli sci club. È stata realizzata anche una nuova pista da slittino, oltre a tapis roulant e skilift per principianti.
Nel periodo di marzo-aprile 2026 sono previste lezioni di sci gratuite per bambini dai 3 ai 6 anni, con soggiorno minimo di cinque notti in alcune località della zona (Kauns, Kaunerberg, Fendels o Feichten).
Un’altra novità è il biglietto famiglia, che consente l’uso alternato dello stesso skipass: mentre un genitore scia, l’altro resta con il bambino.

Stubai

Lo Stubai è particolarmente apprezzato dalle famiglie. Dispone di un’area per principianti, un asilo, ristoranti per bambini e piste larghe con pendii dolci. Inoltre, la piattaforma sommitale TOP OF TYROL e lo Snowpark Zoo offrono attrazioni emozionanti per visitatori di ogni età.

Pitztal

Il ghiacciaio del Pitztal è soprannominato “il tetto del Tirolo”. Qui si trova il Café 3.440, il ristorante più alto d’Austria, e anche l’ufficio anagrafe più elevato del Paese. L’area offre viste spettacolari e l’esperienza di una colazione ad alta quota.

Hintertux

Hintertux è uno dei ghiacciai più celebri e regolarmente aperto per tutta la stagione. Una delle attrazioni più suggestive è il “NaturEisPalast”, un palazzo di ghiaccio naturale dove è possibile esplorare spazi sotterranei a piedi, in kayak, con stand-up paddle o persino nuotare in un torrente ghiacciato.

Esperienze oltre lo sci

Anche chi non scia può godere della magia dei ghiacciai tirolesi. Alcune attività allettanti:

  • Esplorazione del ghiaccio: al “NaturEisPalast” di Hintertux, passeggiate, kayak e ambienti sotterranei da scoprire.

  • Colazioni ad alta quota: al Café 3.440 del Pitztal, una delle più alte d’Austria.

  • Slittino e tubing: nuove piste in Kaunertal per il divertimento di tutta la famiglia.

  • Piste larghe e tranquille: in Stubai, ideali per chi ama sciate rilassanti e panorami ampi.

Queste attività rendono i ghiacciai tirolesi una meta perfetta anche per compagni di viaggio non sciatori.

Skipass principali: White5 e Snow Card Tirol

White5

Lo skipass White5 è pensato per chi vuole esplorare i 5 ghiacciai tirolesi. È valido per 10 giorni (non consecutivi) nel periodo 1 ottobre 2025 – 15 maggio 2026 e costa 640 €
Il pass è valido su tutti gli impianti dei ghiacciai: Kaunertal, Pitztal, Sölden, Stubai e Hintertux.

Snow Card Tirol

La Snow Card Tirol offre un’opzione più ampia: con un solo skipass hai accesso a oltre 90 aree sciistiche in tutto il Tirolo, inclusi i 5 ghiacciai. 
Per la stagione 2025/2026, il prezzo pieno per un adulto è 1.169 €, mentre in fase di prevendita (27 settembre – 31 ottobre 2025) è possibile acquistarlo a 1.029 €.
È valido da 1 ottobre 2025 a 15 maggio 2026.

Novità 2025/2026: infrastrutture e miglioramenti

Per rendere la stagione ancora più accessibile e performante, sono previste le seguenti novità:

  • Le seggiovie Silberbrünnl ed Einzeiger verranno messe in funzione a novembre, migliorando i collegamenti tra piste nei comprensori.

  • Nel Ghiacciaio di Kaunertal è stata realizzata la Sonnenlift, utile per l’area di allenamento e per i principianti, e nuove piste per slittino.

  • Il collegamento tra le piste di Sölden (tra Gaislachkogl e Giggijoch) migliorerà la mobilità interna al comprensorio.

Questi interventi non soltanto rendono più comodo spostarsi tra le aree, ma aumentano anche la capacità e la sicurezza degli impianti.

Come organizzare la tua vacanza sugli sci ad alta quota

Ecco alcuni consigli pratici:

  1. Prenota presto lo skipass: approfitta della prevendita Snow Card (27 settembre – 31 ottobre) per risparmiare.

  2. Controlla le aperture: Hintertux e Pitztal aprono già a fine settembre, mentre Kaunertal, Stubai e Sölden partono nei primi giorni di ottobre.

  3. Scegli il pass giusto: se vuoi concentrarti solo sui ghiacciai, White5 è perfetto; se desideri esplorare altre aree del Tirolo, la Snow Card offre più flessibilità.

  4. Magari abbina l’esperienza extra sci: organizza escursioni nel palazzo di ghiaccio, colazioni ad alta quota o momenti di relax panoramico.

  5. Alloggi e pacchetti: molte zone offrono pacchetti ghiacciaio con skipass incluso, spesso conveniente se soggiorni più notti.

 

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Alpinista ferita durante l’arrampicata a Gelagna Alta salvata con l’elicottero – VIDEO

Momenti di paura nel pomeriggio di ieri a Gelagna Alta, nel comune di Serravalle di Chienti (MC), dove una donna è rimasta ferita durante un’arrampicata sulla via “Duri e Osti”, una delle pareti più note della zona.

Secondo quanto riportato, l’alpinista era impegnata nella progressione sul terzo tiro della via quando, intorno alle 16:30, è scivolata riportando un trauma alla caviglia che le ha impedito di proseguire in autonomia.

L’intervento del Soccorso Alpino e dell’elisoccorso regionale

Immediatamente è scattata la macchina dei soccorsi.
Sono intervenute le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico Marche (CNSAS) e i Vigili del Fuoco, ma le condizioni del terreno e la posizione della donna, rimasta bloccata in parete, hanno reso necessario l’intervento dell’elicottero.

È stato quindi attivato l’elisoccorso regionale Icaro 02, decollato per raggiungere la zona di Gelagna Alta. Dal velivolo è stato verricellato un tecnico di elisoccorso del CNSAS, che ha raggiunto la donna, l’ha stabilizzata e recuperata mediante triangolo di evacuazione.

Trasporto all’ospedale di Camerino

Una volta messa in sicurezza, l’alpinista è stata trasportata in elicottero all’ospedale di Camerino per accertamenti sanitari.
Le sue condizioni, secondo quanto riferito, non sarebbero gravi, ma il trauma riportato le ha impedito di concludere la scalata in autonomia.

Il compagno di cordata è riuscito a scendere da solo

Con la donna si trovava anche un compagno di cordata, che è riuscito a scendere autonomamente in corda doppia fino alla base della parete, dove ha incontrato i soccorritori.
Alla base erano già presenti due tecnici del CNSAS e una squadra dei Vigili del Fuoco, che hanno fornito supporto logistico all’operazione di recupero.

Una zona molto frequentata dagli appassionati di arrampicata

La parete “Duri e Osti” di Gelagna Alta è conosciuta tra gli appassionati di arrampicata sportiva per la sua tecnicità e bellezza paesaggistica. Tuttavia, come ricordano spesso gli esperti del Soccorso Alpino, anche le vie più note possono presentare rischi, soprattutto in presenza di condizioni meteorologiche variabili o piccoli errori tecnici.

@corriereadriatico.it

SERRAVALLE DI CHIENTI – Intervento di soccorso in parete per un’alpinista infortunata. I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Marche sono intervenuti nel pomeriggio di oggi in località Gelagna Alta, località di Serravalle di Chienti (provincia di Macerata) per soccorrere un’alpinista precipitata mentre stava scalando la Via “Duri e Tosti”. La donna, impegnata nella progressione sul terzo tiro della via, è scivolata riportando un trauma alla caviglia che le ha impedito di proseguire in autonomia. Il soccorso Attivato l’elisoccorso regionale Icaro 02, sul posto è stato verricellato il Tecnico di Elisoccorso del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, che ha provveduto a raggiungere, stabilizzare e recuperare l’infortunata mediante triangolo di evacuazione. Una volta a bordo dell’elicottero, la donna è stata trasportata all’ospedale di Camerino per gli accertamenti sanitari. Alla base della parete due tecnici del CNSAS hanno atteso il compagno di cordata, sceso nel frattempo in maniera autonoma effettuando una “discesa in corda doppia”. Presenti alla base della parete una squadra di Vigili del Fuoco. soccorso parete alpinista serravalledichienti macerata cnsas vigilidelfuoco marche corriereadriatico

♬ suono originale – Corriere Adriatico – Corriere Adriatico

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