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Il Chupacabra è presente anche in Appennino. Leggenda o realtà?

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Il Chupacabra, il mitico ‘succhia capre’, una volta relegato ai racconti del folklore latinoamericano e statunitense, sembra ora essere oggetto di curiosità anche nelle regioni dell’Appennino. Ma cosa c’è di vero dietro questa leggenda?

Storia e descrizione del Chupacabra

Il termine “Chupacabra” deriva dallo spagnolo e significa letteralmente ‘colui che succhia il sangue delle capre’. Questa creatura leggendaria è descritta come un predatore temibile, capace di bere il sangue di capre e altri animali domestici e di infliggere loro particolari mutilazioni. Si narra che abbia l’aspetto di un animale robusto, simile a un piccolo orso, con una fila di aculei che vanno dalla testa alla coda. La leggenda è nata a Porto Rico negli anni ’90 e si è diffusa rapidamente in America Latina e negli Stati Uniti, in particolare tra le comunità di immigrati latinoamericani.

La plausibilità scientifica del Chupacabra

Nonostante le numerose segnalazioni, i biologi e gli addetti alla forestale tendono a considerare il Chupacabra una leggenda metropolitana. Alcune carogne ritrovate in Texas avevano portato a ipotizzare l’esistenza di un canide sconosciuto, imparentato con il coyote. Tuttavia, analisi successive hanno smentito queste teorie, dimostrando che gli animali in questione erano semplicemente coyote affetti da malattie cutanee.

Il Fenomeno in Italia: realtà o scherzo?

In Italia, la presenza del Chupacabra viene considerata con un misto di timore e scetticismo. Non si segnalano avvistamenti ufficiali e la presenza di questo essere nell’Appennino resta per ora un argomento da serate intorno al fuoco o discussioni online.

La cultura dei mostri e le leggende locali

Ogni cultura ha i propri mostri e creature leggendarie. Dall’inglese Nessie al nordamericano Bigfoot, queste figure fanno parte del folklore e a volte diventano icone popolari. Il Chupacabra, tuttavia, ha mantenuto una fama più oscura, forse a causa della sua presunta abitudine di dissanguare le vittime.

Le prove

Al momento, non vi sono prove concrete che supportino l’esistenza del Chupacabra nell’Appennino o in qualsiasi altra parte del mondo. Come molti altri misteri, la sua esistenza rimane confinata nel regno delle leggende e del mito, stimolando la fantasia e la curiosità di credenti e scettici. Quindi, mentre le capre dell’Appennino possono dormire sonni tranquilli, il Chupacabra continua a vivere nell’immaginario collettivo come un simbolo potente dell’ignoto che ancora avvolge la nostra comprensione del mondo naturale.

Belen Rodriguez sulla neve sfoggia il completo sci di Moncler da 3.000 euro – VIDEO

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Ultimamente, Belen Rodriguez è stata molto presente nelle cronache rosa, soprattutto per le voci riguardanti i suoi recenti legami sentimentali. Dopo aver concluso la sua storia con Elio Lorenzoni, che l’aveva sostenuta in un periodo complicato seguito alla fine della relazione con Stefano De Martino, ora sembra esserci un’avvicinamento a Bruno Cerella, cestista con cui è stata avvistata a Milano. In risposta al gossip, Belén ha scherzato sui social, dichiarando di essere “fidanzata” solamente con suo figlio Santiago, per poi decidere di staccare dalla routine quotidiana, organizzando un fine settimana sulla neve insieme ad alcuni amici.

L’Outfit Sciistico di Alta Moda di Belén

Anche in montagna, Belen Rodriguez non tralascia il suo amore per il glamour e le grandi firme. Ha inaugurato la sua gita invernale scegliendo un vistoso completo da sci in rosso fuoco, parte della rinomata collezione Moncler Genius. L’ensemble si caratterizza per una tuta tecnica con una chiusura speciale che si abbottona sotto al seno, accompagnata da una zip nera a contrasto, il cui prezzo supera i mille dollari (approssimativamente 926 euro). Il look è completato da un bomber decorato con un motivo di lune e stelle bianche e blu, anch’esso parte della collezione Genius di Moncler, dotato di cappuccio e cintura, venduto a più di 2.300 dollari (circa 2.200 euro), rendendo il suo outfit da sci un autentico simbolo di lusso e stile.

La simpatia di Belen sulle piste da sci

Nonostante l’apparenza impeccabile, la vacanza in montagna non rientra tra le attività predilette da BelEn Rodriguez. La sua non è una grande passione per lo sci, come lei stessa ha ammesso sui social con un tono ironico, pubblicando foto e video che la ritraggono in situazioni divertenti e un po’ imbarazzanti sulla neve. Con frasi come “Seconda volta sugli sci, direi tutta un programma” e “Disagio totale, voglio andare a casa”, accompagnate dall’hashtag #UnaSudamericanaSullaNeve, Belén ha condiviso con i suoi follower momenti di genuina autoironia, dimostrando di preferire decisamente il clima caldo e le spiagge della sua Argentina natale, ma senza rinunciare a un pizzico di eleganza e stile, anche nelle condizioni più sfavorevoli.

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Con oltre un metro di neve fresca a Livigno inizia la stagione del freeride

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La recente abbondante nevicata ha consacrato Livigno come destinazione d’elezione per gli amanti del freeride. Questo paradiso invernale, incorniciato da vette spettacolari e pendii incontaminati, si distingue per la vasta offerta di servizi di alta qualità, tutti orientati a garantire un’esperienza fuori pista sicura ed entusiasmante.

Scopri le cime inesplorate con l’heliski a Livigno

L’Heliski rappresenta la quintessenza dell’avventura a Livigno, invitando gli avventurieri a superare i confini delle piste tradizionali per scoprire vette remote e valichi nascosti come la Valle delle Mine, Val del Monte e Val del Canton. Questa esperienza unica nel suo genere è resa possibile grazie alla disponibilità quotidiana del servizio, a briefing approfonditi sulla sicurezza e all’accompagnamento di guide alpine UIAGM altamente qualificate.

Tour di freeride guidati: un viaggio attraverso la neve immacolata

Outventure Livigno eleva l’esperienza del freeride offrendo tour guidati adatti a sciatori di ogni livello. Questi percorsi, che mescolano l’emozione delle discese con momenti di apprendimento sulla sicurezza in montagna, sono progettati per far scoprire ai partecipanti i segreti del freeride, garantendo al tempo stesso la massima sicurezza.

Powder slopes: Il freeride accessibile a tutti

Le Powder slopes di Livigno offrono l’opportunità di sperimentare l’ebbrezza del freeride in un contesto controllato e sicuro, ideale per chi preferisce non avventurarsi troppo lontano dalle piste battute. Queste aree, attentamente monitorate dal Team di Soccorso Piste, assicurano divertimento ad alto adrenalinico con un rischio valanghe minimizzato.

Alla scoperta dei percorsi ski-alp di Livigno

Gli itinerari di sci alpinismo di Livigno sono un invito a esplorare la montagna in tutte le sue sfaccettature, offrendo percorsi segnalati che spaziano dalle facili ascensioni con viste panoramiche alle sfide più impegnative, riservate agli sciatori esperti. Questi tragitti sono una fusione perfetta di adrenalina e contemplazione della natura.

L’impegno di Livigno per un freeride sicuro e consapevole

Livigno si impegna attivamente nella promozione di un approccio al freeride basato sulla consapevolezza e sulla sicurezza. Attraverso l’installazione di dispositivi check-artva e la diffusione di bollettini valanghe aggiornati, insieme alla newsletter di Powder Alert, Livigno si posiziona all’avanguardia nell’educazione e nella prevenzione dei rischi legati alla pratica del freeride.

Priorità alla sicurezza nel freeride: consigli per una pratica consapevole

A Livigno, la sicurezza nel freeride è una priorità assoluta. La località enfatizza l’importanza di un’adeguata preparazione e dell’utilizzo di equipaggiamento specifico per affrontare i pendii in sicurezza. Affidarsi a guide alpine professionali è vivamente consigliato per esplorare i terreni fuori pista, assicurando così un’esperienza indimenticabile e priva di rischi.

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Piancavallo, finanziamenti per 8,5 milioni dalla regione Friuli e pista da sci in plastica

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La Regione Friuli Venezia Giulia ha annunciato un investimento significativo, superiore a 8,5 milioni di euro, per il rinnovamento e l’espansione del comprensorio sciistico di Piancavallo nei prossimi due anni. Questa iniziativa prevede, tra le altre cose, il completo rifacimento dell’impianto di risalita di Collalto, che sarà adattato per il trasporto delle e-bike durante la stagione estiva, e l’innovativa introduzione di una pista in sintetico, la prima del suo genere nei poli sciistici del Friuli Venezia Giulia.

L’annuncio è stato fatto dall’assessore regionale al Turismo, Sergio Emidio Bini, durante un incontro presso l’Infopoint di PromoTurismoFVG situato a Piancavallo. L’evento ha visto la partecipazione di figure chiave quali i sindaci dei Comuni di Aviano e Budoia, Paolo Tassan-Zanin e Ivo Angelin, assieme a consiglieri regionali e a numerosi rappresentanti di enti e istituzioni locali. Questa riunione è stata l’occasione per fare il punto sulle performance della stagione invernale in corso, che ha registrato numeri in linea con l’anno precedente, e per evidenziare un aumento dei ricavi provenienti dagli impianti e dall’attrazione del bob su rotaia.

Questo investimento in Piancavallo non solo mira a migliorare l’esperienza dei visitatori e ad attrarre un pubblico più ampio grazie alla diversificazione delle attività offerte, ma si pone anche come un punto di svolta per posizionare Piancavallo come una destinazione di spicco nel panorama turistico invernale ed estivo del Friuli Venezia Giulia. L’impegno della Regione nel potenziare l’offerta turistica di Piancavallo riflette la volontà di incrementare l’attrattiva di questa località, rendendola ideale non solo per gli appassionati di sci ma anche per coloro che cercano nuove esperienze in montagna, come il ciclismo su e-bike o l’esplorazione di paesaggi naturali in ogni stagione.

“Va evidenziato – ha ribadito Bini – che Piancavallo è il polo che in Friuli Venezia Giulia ha fatto registrare l’incremento più alto negli ultimi 5 anni, con un dato pari al +35,5 per cento”.

Approfondendo i particolari dei progetti in programma, l’esponente del Governo Fedriga ha fornito ulteriori chiarimenti: “in totale, nel piano triennale di PromoTurismoFVG, approvato a fine 2023, si prevedono investimenti pari a oltre 10 milioni di euro. Soltanto nel prossimo biennio verranno messe a terra risorse per 8.541.000 euro, di cui 5,64 milioni nel 2024 e 2,9 milioni nel 2025. Conteggiando anche quanto l’amministrazione regionale ha già investito nella scorsa legislatura, si superano i 15 milioni di euro”.

“Destineremo – ha continuato l’assessore Bini – 3 milioni per l’area di Roncjade e Collalto, con l’allargamento delle piste e il rinnovo dell’impianto di risalita in ottica bistagionale: la sua conformazione consentirà sia l’utilizzo invernale dagli sciatori sia, negli altri periodi dell’anno, da chi deve trasportare in vetta le e-bike. Inoltre a Piancavallo è prevista, nella zona del Tremol, la realizzazione della prima pista in erba sintetica gestita da PromoturismoFVG, per la quale verranno spesi 300 mila euro; questo intervento ha una grande valenza perché consentirà a tanti ragazzi di approcciarsi allo sci durante tutto il corso dell’anno. Inoltre destineremo 300 mila euro per lo sviluppo estivo del polo”.

Nel corso del 2024, il villaggio dello sport beneficerà di un investimento di 400 mila euro, e altri 67 mila euro saranno dedicati all’implementazione del sistema di sicurezza antivalanghe Gazex. Per quanto riguarda il Palapedrieri, è prevista una manutenzione straordinaria, sia interna che esterna, con un budget di 1,12 milioni di euro, mentre il ristoro Busa del Sauc vedrà un rifacimento completo con un investimento di 450 mila euro.

Per il 2025, gli investimenti destinati alla località di Piancavallo da parte della regione ammontano a quasi tre milioni di euro. Nell’elaborare i dettagli dei vari progetti, l’assessore Bini ha illustrato che  “700 mila euro serviranno per lo sviluppo estivo della località turistica pordenonese, mentre altri 500 mila euro verranno destinati allo sviluppo bistagionale dell’area Roncjade e Col Alto. Infine 200 mila euro saranno utilizzati per il rifacimento della copertura dell’hotel 1301 Inn, mentre 800 mila euro verranno investiti per il rifacimento del ristoro Arneri”.

Inoltre, nell’ambito dell’ospitalità, l’assessore regionale ha evidenziato l’efficacia dei bandi pubblicati fino ad ora, dedicati a questo settore. Questo ha portato alla presentazione, da parte di investitori privati, di cinque proposte per alberghi a 4 stelle distribuiti nei vari comprensori, con un impegno finanziario complessivo di 52 milioni di euro.

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Cervinia Zermatt, dal 2 marzo riapre la funivia Matterhorn Alpine Crossing

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Le incantevoli località di Breuil-Cervinia (Valle d’Aosta) e Zermatt, nel cuore della Svizzera, sono pronte a riavvicinarsi non solo per gli appassionati degli sport invernali, ma anche per coloro che desiderano ammirare la bellezza delle Alpi senza necessariamente indossare gli sci.

La rinomata funivia Matterhorn Glacier Ride II, dopo un breve periodo di pausa per manutenzione, è pronta a riprendere servizio a partire da sabato 2 marzo. Questo gioiello dell’ingegneria, inaugurato lo scorso 30 giugno con una cerimonia che ha visto la presenza di Michelle Hunziker e un investimento di 47 milioni di euro, rappresenta l’ultimo tassello del progetto Matterhorn Alpine Crossing, creando un collegamento diretto e senza precedenti tra le due località alpine.

Posizionata a 3.883 metri di altezza sul Piccolo Cervino, in territorio svizzero, questa funivia offre l’opportunità unica di raggiungere la spettacolare terrazza panoramica, dove si può godere di una vista mozzafiato sulle vette appena ricoperte di neve. Oltre alla vista, i visitatori hanno l’opportunità di esplorare la meravigliosa Grotta di ghiaccio e, se lo desiderano, possono proseguire il loro viaggio verso Zermatt o viceversa, immergendosi in un’esperienza alpina senza eguali.

Contrariamente alle previsioni iniziali che indicavano l’inizio di aprile come data di riapertura, la funivia Matterhorn Alpine Crossing è pronta ad accogliere nuovamente visitatori e appassionati già dal 2 marzo. Questo impianto futuristico, che unisce Plateu Rosa – Testa Grigia a Cervinia con la vetta del Piccolo Cervino a Zermatt, si conferma accessibile non solo agli sciatori ma anche ai pedoni. La sua concezione è infatti orientata principalmente verso chi desidera vivere le Alpi in maniera differente, offrendo un’esperienza panoramica senza paragoni, dalla terrazza dove si può ammirare l’intero panorama delle vette della Valle d’Aosta e del Canton Vallese in Svizzera, fino alla possibilità di visitare la Grotta di ghiaccio e di muoversi liberamente tra le due destinazioni.

Con la riapertura della Matterhorn Alpine Crossing, Breuil-Cervinia e Zermatt riconfermano il loro impegno nell’offrire esperienze indimenticabili ai loro visitatori, combinando avventura, bellezza naturale e ingegneria d’avanguardia in uno dei contesti alpini più affascinanti al mondo.

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Les 2 Alpes, la stagione sciistica finirà il 28 aprile

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La ski area di Les 2 Alpes prolunga la sua stagione invernale fino al 28 aprile, offrendo ancora ampio tempo per sfruttare le sue piste uniche. Situate su un ghiacciaio che raggiunge altitudini oltre i 3500 metri, queste piste garantiscono una neve di qualità superiore anche durante la bassa stagione. Con oltre l’80% del comprensorio a più di 2000 metri di altitudine, le condizioni attuali vedono uno spessore di neve di 3,80 metri sopra i 3200 metri, di 2,30 metri a 2600 metri e di 40 cm nella zona più bassa.

Sciare in primavera a Les 2 Alpes

L’arrivo della primavera a Les 2 Alpes non solo promette sci su neve eccellente grazie alle temperature più miti e alle giornate più lunghe, ma è anche ricco di eventi speciali che animano ogni weekend. Gli sconti disponibili permettono di approfittare fino al 40% di risparmio. Oltre allo sci, gli appassionati possono godere di un ampio snowpark situato a 2600 metri, nel settore Toura. E per chi non vuole aspettare l’estate per le avventure su due ruote, è possibile esplorare la montagna su mountain bike sulla neve, tra cui Ebike e Fatbike. A metà aprile, le condizioni della neve permettendo, si inaugurano i primi trail su terra, anticipando le emozioni della stagione calda.

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Campo Imperatore, due snowboarder precipitano dalla seggiovia, salvati – VIDEO

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Momenti di paura sabato pomeriggio (24 febbraio) presso la seggiovia delle Fontari, uno degli impianti di risalita della località sciistica di Campo Imperatore situata sul Gran Sasso in provincia dell’Aquila. Due snowboarder, in un gesto imprudente e come emerso dalle ricostruzioni basate sulle testimonianze raccolte, hanno anticipatamente alzato la barra di sicurezza del loro seggiolino, perdendo il controllo e cadendo prima di raggiungere l’area destinata allo sbarco.

Uno dei due è fortunatamente atterrato su una rete di sicurezza predisposta, ma l’altro si è trovato in una posizione precaria, rimanendo sospeso in aria e tenendosi con una mano allo snowboard dell’amico.

L’intervento immediato di Augusto Carducci, dottore del servizio di soccorso piste presente sul posto, è stato determinante per evitare esiti tragici.

Il medico è stato il primo a reagire, gettandosi sulla rete di sicurezza per soccorrere lo snowboarder. Successivamente, è stata fondamentale l’assistenza dei militari, che hanno contribuito al salvataggio, e l’operato di una guida alpina che ha posizionato un mezzo adeguato sotto il ragazzo appeso, garantendogli una discesa senza rischi. Questa serie di azioni ha scongiurato danni maggiori.

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I light Pila 2024, il 9 marzo fiaccolata benefica sulle piste da sci

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Indice dei contenuti dell'articolo:

Il 9 marzo 2024 si rinnova l’appuntamento con “I Light Pila”, la manifestazione che trasforma le piste di Pila in un palcoscenico di luci e colori, per una causa nobile. Per il decimo anno consecutivo, adulti e bambini si uniranno in una fiaccolata notturna, armati di torce a LED rosa, per scendere insieme le piste in uno spettacolo mozzafiato, tra gli imponenti scenari delle montagne più alte d’Europa. Sci, snowboard, ciaspole, o semplicemente a piedi, ogni modalità è ben accetta per partecipare a questa festa di divertimento e solidarietà.

L’iniziativa non è solo un momento di aggregazione e divertimento, ma soprattutto un gesto concreto di solidarietà verso chi combatte una battaglia difficile contro il cancro al seno. Il ricavato delle iscrizioni sarà interamente devoluto alla Susan G. Komen Italia, organizzazione di volontariato che dal 2000 opera in prima linea nella lotta ai tumori del seno, supportando associazioni su tutto il territorio nazionale.

In questa edizione, l’evento si colora di ulteriore significato poiché cade nel weekend della Giornata internazionale dei diritti delle donne, sottolineando l’impegno nella lotta al cancro al seno. La manifestazione vanta il sostegno e la collaborazione di numerose realtà locali, tra cui l’associazione Viola, che dal 1997 offre supporto alle donne colpite da questa malattia nella Valle d’Aosta.

Negli anni, I Light Pila ha raccolto oltre 120mila euro e coinvolto più di 12mila partecipanti, dimostrando l’importanza e il valore dell’evento. Un traguardo raggiunto grazie all’impegno del Consorzio Turistico Espace de Pila, di Pila S.p.A., dei maestri di sci locali e del Comune di Gressan.

Programma I Light Pila 2024

La festa inizia alle 14:00 con l’apertura del Villaggio a Gorraz, vicino alla partenza della funivia. L’evento sarà animato da Valentina Ricci e Francesco Ciocca di Radio Deejay, con un dress code tutto in rosa per celebrare la causa e ricevere un omaggio speciale.

Per permettere a tutti di partecipare e godersi l’evento fino all’ultimo, gli impianti di risalita saranno operativi fino alle 17:30, con prolungamenti fino alle 18:30 per le seggiovie Liaison e la funivia Gorraz Grand Grimond. La telecabina Aosta-Pila rimarrà aperta fino alle 23:00.

La fiaccolata prenderà il via tra le 18:30 e le 19:00, con diversi punti di ritrovo per gli appassionati di musica di ogni genere, dalla Disco anni ’60, ’70 e ’80 alla musica Elettronica, House, e i grandi classici italiani.

Come partecipare

Per unirsi all’evento, è richiesta una donazione minima di 15 euro per gli adulti e 8 euro per gli under 14. È possibile iscriversi online sui siti ufficiali di Pila e Komen Italia, o direttamente sul posto il giorno dell’evento e il giorno precedente in piazza Chanoux ad Aosta. Inoltre, è disponibile un pacchetto speciale che include lo skipass a prezzo ridotto più l’iscrizione all’evento.

“I Light Pila 2024” non è solo una festa sulla neve, ma un’opportunità per contribuire attivamente a una causa importante, unendo lo spirito di comunità alla passione per gli sport invernali. Un evento che, anno dopo anno, continua a illuminare le montagne di Pila con speranza e solidarietà.

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San Martino di Castrozza-Passo Rolle, nuova cabinovia Valcigolera in arrivo per l’inverno 2024/2025

Un aggiornamento entusiasmante per gli appassionati di sci: la skiarea San Martino di Castrozza-Passo Rolle si prepara ad accogliere una nuova cabinovia da dieci posti, la Valcigolera, pronta per l’inverno 2024-25. Mentre la stagione sciistica 2023-24 è ancora in corso, gli amanti delle piste di San Martino di Castrozza-Passo Rolle possono già anticipare una grande novità. È stato infatti annunciato il progetto di aggiornamento dell’attuale impianto Valcigolera, una seggiovia biposto degli anni ’80, che sarà sostituita da una cabinovia all’avanguardia da dieci posti, operativa dalla stagione invernale del 2024-25.

«L’attuale seggiovia Valcigolera è una due posti che risale agli anni 80 – dichiara Giacobbe Zortea, presidente società San Martino Rolle – “Avevamo la possibilità di revisionarla ma abbiamo deciso di cogliere l’opportunità e di sostituirla. Nella scelta avevamo due possibilità: la prima era una seggiovia sei posti con cupola mentre la seconda una cabinovia dieci posti. L’impianto si trova all’interno del parco naturale Pale di San Martino, proprio nel cuore della skiarea e così abbiamo optato per la cabinovia. Questa ci permette di avere meno sostegni sul terreno, 6 in linea contro i 21 della seggiovia. Inoltre, abbiamo deciso di posizionare il cavo di linea aereo segnalandolo in modo tale da evitare l’impatto con l’avifauna. Il gallo forcello, il gallo cedrone e i volatili rischiano di impattare con le funi degli impianti e così, onde evitare questo spiacevole inconveniente, abbiamo deciso d’installare la fune di segnalazione che dovrebbe portare beneficio”.

Una fantastica aggiunta che promette di migliorare l’accessibilità e vivacizzare ulteriormente il Carosello delle Malghe, con i suoi 45 km di piste che si estendono tra le zone di Tognola e Ces.

«La cabinovia – continua Zortea – sarà una 10 posti dell’azienda Leitner che, inizialmente, avrà una portata oraria limitata a 900 persone ma che potrà poi arrivare sino a 1500 persone se le esigenze lo richiederanno. Questo impianto permetterà il servizio nel doppio senso di marcia e, utilizzando l’impianto in discesa, si potrà raggiungere la Malga Valcigolera mentre in cima ci si troverà nella parte più alta della skiarea ai 2383 metri della Cima Tognola. Notevole sarà anche il risparmio di tempo: per coprire i 465 metri di dislivello occorreranno solamente tre minuti e mezzo contro gli oltre 10 attuali. I motori saranno ad azionamento diretto garantendo un consumo energetico ridotto che, come per tutta la skiarea, sarà soddisfatto con energia rinnovabile certificata”.

Anche il Presidente del Consorzio Impianti, Filippo Ongaro, ha espresso il suo punto di vista sul tema: “Una serie di investimenti importanti che non fanno altro che rafforzare il processo di ammodernamento dell’intera skiarea intrapreso in tempi recenti: in meno di 10 anni sono stati sostituti 4 impianti di risalita, realizzati 2 bacini di innevamento ed effettuate importanti opere di potenziamento dell’impianto di innevamento programmato. I numeri registrati negli ultimi anni sulla skiarea e la crescita della clientela straniera ci confermano che questa è la direzione giusta”.

Senza dubbio, rappresenta un progresso significativo nell’incrementare il valore del collegamento tra le skiaree di Ces e Tognola, con impatti notevoli anche sulla pianificazione delle vacanze sciistiche per le famiglie, come sottolinea anche Manuel Corso, Direttore dell’ApT di San Martino, Passo Rolle, Primiero e Vanoi: “La nuova cabinovia Valcigolera costituisce uno step fondamentale nel processo di rinnovamento del collegamento Ces-Tognola e a trarne beneficio sarà l’intera località. Le piste rosse del Carosello delle Malghe sono da sempre particolarmente apprezzate perché caratterizzate da curve e contropendenze che mettono a dura prova anche dagli sciatori più esperti, quelli che amano affrontare le piste una dopo l’altra tutte d’un fiato. Spesso però questi ospiti sono anche mamme e papà che prima di godersi le discese più adrenaliniche devono accompagnare i loro figli ai campi scuola o nelle piste più adatte a principianti per muovere i primi passi. Questo nuovo collegamento, che segue gli investimenti già realizzati negli ultimi anni sul versante della Tognola, permette ora un collegamento senz’altro più rapido ed efficiente tra i due poli, consentendo anche a chi accompagna i bimbi al corso di sci di spostarsi velocemente e godersi più piste possibile. Il risultato è che la giornata sugli sci diventa più semplice e divertente per tutta la famiglia, che rappresenta il target principale della nostra località”.

Il 14 febbraio è stata formalizzata la firma del contratto con Leitner e l’azienda incaricata della rimozione del vecchio impianto e dell’installazione del nuovo. L’avvio dei lavori è programmato per la primavera, non appena la neve si sarà sciolta, puntando a inaugurare l’impianto all’inizio di dicembre, in coincidenza con la festività di Sant’Ambrogio. Tuttavia, i piani di ammodernamento non si fermano qui, poiché sono previsti ulteriori interventi di riqualificazione anche a Passo Rolle, dove continuano i lavori preparatori per il nuovo collegamento San Martino-Passo Rolle anche durante la stagione invernale. Recentemente, l’incarico per quest’ultimo progetto è stato affidato alla Leitner, che collaborerà con le società Collini lavori spa, Misconel srl e Grisenti srl per la realizzazione. Si sta ora procedendo alla fase di approvazione del progetto definitivo presentato dal consorzio di imprese. Una volta completata questa fase e verificati i requisiti del vincitore dell’appalto, verrà firmato il contratto che segnerà l’inizio della fase di progettazione esecutiva dell’opera e successivamente l’apertura del cantiere.

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Funivia Zermatt-Cervinia è un flop si scatena la polemica in Svizzera

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La recente inaugurazione della funivia Matterhorn Glacier Ride II, che prometteva di rivoluzionare il collegamento tra Breuil-Cervinia in Valle d’Aosta e Zermatt in Svizzera, ha suscitato grande attenzione. Tuttavia, a pochi mesi dal suo avvio, le aspettative sembrano non essere state soddisfatte, scatenando un acceso dibattito sul suo effettivo valore e utilità.

Un bilancio invernale poco promettente

Nonostante l’imponente investimento di 45 milioni di franchi (circa 47 milioni di euro) e l’inaugurazione ad opera della celebrità Michelle Hunziker, i dati relativi ai primi mesi di operatività della funivia hanno sollevato più di una perplessità. Il settimanale svizzero SontagsZeitung ha definito l’impianto un “flop”, evidenziando come, nonostante l’alto numero di sciatori che giornalmente raggiungono il Piccolo Cervino, solo 800 persone abbiano effettivamente utilizzato la funivia transfrontaliera.

Obiettivi mancati e criticità

L’obiettivo principale del progetto era quello di attirare turisti extraeuropei, offrendo loro un’esperienza unica attraverso le Alpi, da Milano a Parigi, passando per Ginevra e sfruttando il nuovo impianto. Tuttavia, i risultati sembrano deludere le aspettative, con scarse prenotazioni dall’Asia per la prossima estate e la maggior parte dei turisti che si limitano a gite di un solo giorno a Zermatt, senza proseguire verso l’Italia.

Tra i principali ostacoli all’attrattiva dell’impianto, emergono il costo elevato del biglietto – 124 euro per la tratta Zermatt-Cervinia e 190 euro per il ritorno – e complicazioni legate a questioni doganali per il trasporto dei bagagli. Inoltre, la funivia ha subito una chiusura temporanea per la sostituzione di un cavo, aggiungendo ulteriori dubbi sulla sua affidabilità.

Nonostante le critiche, la società gestrice, Zermatt Bergbahnen Ag, si dice soddisfatta dell’interesse suscitato dall’impianto. Rimane però l’incertezza su come il progetto possa evolversi in futuro e se riuscirà a conquistare quel segmento di clientela internazionale che sembra ancora lontano.

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