Dopo aver esaminato le piste di Bormio, l’attenzione si sposta ora su Madonna di Campiglio e la mitica pista 3Tre, nell’ambito delle ispezioni estive in preparazione delle gare maschili della prossima Coppa del Mondo di sci.
Markus Waldner, il direttore di gara capo del circuito per la FIS, ha visitato l’impianto, gestito dall’organizzazione di Lorenzo Conci. L’obiettivo era esaminare il Canalone Miramonti in dettaglio, in vista dello slalom che si terrà, seguendo la tradizione degli anni recenti (ad eccezione della stagione 2019/2020, quando la gara fu disputata l’8 gennaio), il 22 dicembre prossimo.
Gli orari della competizione rimarranno invariati, con la prima manche programmata per le 17.45 e la seconda per le 20.45. Quest’anno la 3Tre di Madonna di Campiglio avrà un sapore particolare, poiché segnerà la 70ª edizione di questa storica gara, esistente ancor prima della nascita della Coppa del Mondo. Ora non resta che attendere l’inizio della vendita dei biglietti, dopodiché gli appassionati potranno iniziare a sognare l’evento clou trentino della stagione pre-natalizia.
Un’occasione che vedrà la partecipazione di figure chiave nel campo della politica sportiva, dell’istituzione e di atleti di calibro nazionale. Servirà anche per onorare i migliori sciatori di sci alpino delle regioni Marche e Umbria e per svelare le novità della prossima stagione agonistica.
Una giornata dedicata, quindi, all’incoraggiamento e alla promozione degli sport invernali. Una delle attrazioni di quest’anno sarà l’opportunità di sperimentare lo sci d’erba!
Per allietare l’evento, ci sarà musica, gadget e un buffet aperto a tutti i partecipanti.
L’invito è esteso a tutti i club associati, allenatori, professionisti del settore e a chiunque sia affascinato dal mondo della montagna.
La sesta edizione dell’evento più avvincente dei Monti Sibillini sta per prendere il via: il Fiastra Fantasy 2023 si svolgerà il 9 e 10 settembre.
Il suggestivo castello Magalotti, affacciato sul lago di Fiastra, farà da cornice, come di consueto.
Il suggestivo castello Magalotti è situato sul colle di San Paolo, con una vista panoramica sul magnifico lago di Fiastra (provincia di Macerata). Purtroppo, oggi rimangono soltanto i ruderi delle due torri, del mastio e di alcuni segmenti della fortezza, testimoni silenziosi di un passato ricco di storia e fascino.
Immergersi in Fiastra Fantasy equivale a lanciarsi in una stimolante avventura, adatta sia ai più piccoli sia agli adulti. Un’occasione unica che offre ai visitatori un tuffo in un universo fantastico, così palpabile da sembrare veramente reale.
Che cos’è il Fiastra Fantasy?
Ideale per adulti e bambini, Fiastra Fantasy si configura come un esteso e coinvolgente gioco di ruolo, alimentato dall’amore per la nostra terra.
Promosso da Keemar e ispirato dalle Markee fantastiche e dalla serie di romanzi di Gregorio Antonuzzo, autore e direttore artistico, l’evento mira a trasformare le Marche, area sismica, in un regno incantato per vivere un’avventura diretta.
La manifestazione offre una nuova lente attraverso la quale scoprire le meraviglie nascoste della nostra regione, alcune delle quali rimangono ancora terreni vergini per molti.
Partecipare vuol dire essere proiettati nel cuore di un’avventura fantasy, situata nel cuore dei Monti Azzurri.
Nessuna preoccupazione, non ci sono regole complicate da memorizzare; basta lasciarsi andare e immergersi nell’avventura. Il divertimento è garantito, diventiamo così gli eroi di questa epica narrazione, anche solo per un giorno.
Programma Fiastra Fantasy 2023
Entrambi i giorni, le attività prendono il via alle 10 del mattino e continuano fino a tarda serata.
Il percorso cardine suggerisce di partire dalla figura dell’indovina, che lascerà al fato la scelta del gruppo di appartenenza: nani, orchi o elfi.
Quindi, si avvia la caccia agli indizi, immergendosi nel ruolo, interagendo con i personaggi, confrontandosi con gli amici e trasformandosi in eroi del Keemar!
Quest’anno, in aggiunta al percorso centrale, saranno disponibili anche le seguenti attività:
Danza con le Elfe
Caccia all’Orco
Arene dei Duelli
Escape Room “La Tenda del Mago”
Le Coroncine delle Elfe
ConQuest per Cosplayer
Il Percorso degli Assassini
Giochi da tavolo
Mercatino a tema
Buon Cibo
Il Keemar nel Metaverso
Labirinto dell’Orco
Musici e molto altro
Fiastra Fantasy trekking
Tutte le informazioni su come partecipare al Fiastra Fantasy 2023
Quanto costa il biglietto?
L’entrata è basata su un’offerta libera.
Dove parcheggiare e come raggiungere il castello Magalotti
L’avvio dell’avventura avviene presso San Lorenzo al Lago: qui si può lasciare l’auto e, successivamente, si può arrivare al castello tramite un servizio di navetta gratuito. Chi preferisce può optare per il tragitto a piedi, attraversando una salita di facile percorrenza.
Camminerete lungo sentierini immersi nel bosco, adatti a chiunque. I percorsi sono accessibili anche con il passeggino, per chi avrà con sé i bimbi più piccoli.
Abbigliamento consigliato
Se desiderato, è possibile indossare abiti tematici (come medievali, celtici, fantasy). In ogni caso, si suggerisce di optare per vestiti confortevoli e calzature idonee per camminare. È buona idea portare con sé una felpa o qualcosa per proteggersi dal fresco che si potrebbe avvertire nel tardo pomeriggio o sera.
Dove mangiare
Ci saranno postazioni gastronomiche dove potrete trovare panini, specialità alla brace, salumi, acqua, bevande, birra e idromele. Tuttavia, vogliamo ricordarvi che nel vicino paese di Fiastra esistono vari punti vendita alimentari e bar dove potrete comprare cibo e drink.
Mercatino Fantasy
Saranno presenti stand tematici che venderanno oggetti fantasy.
Inoltre, avrete l’opportunità di cimentarvi in partite di Dungeons & Dragons, creare le vostre armature, immergervi in laboratori e molto di più.
La notizia positiva è che i due giovani orsetti, figli dell’orsa Amarena, si sono ritrovati all’interno del confine del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm) dopo un periodo di separazione. Esperti del Pnalm li hanno individuati ieri pomeriggio vicino ad un albero di melo in una zona montuosa. I due orsi bruni marsicani, nati fra dicembre e gennaio dell’anno scorso, sembrano essere in buona salute. Il loro recente comportamento alimentare è un segno positivo, che spinge gli esperti a non intervenire con una cattura forzata.
C’è ottimismo per il loro sviluppo indipendente e autosufficiente all’interno dell’habitat del Parco, che li sosterrebbe in un ambiente naturale. Gli specialisti del Parco hanno confermato che i cuccioli hanno viaggiato oltre 10 chilometri dal punto in cui la loro madre è stata uccisa a San Benedetto dei Marsi, in provincia dell’Aquila. Non è da escludere che i due, vista la loro età ancora giovane, possano continuare a esplorare ulteriormente il territorio.
Per la stagione invernale 2023/2024 in Friuli Venezia Giulia, i ragazzi di età tra 8 e 19 anni, appartenenti alla fascia “junior”, beneficeranno di una riduzione del 75% su ogni tipo di skipass.
“Dalla stagione invernale 2023/2024 viene introdotta un’importante modifica al tariffario per l’utilizzo degli impianti di risalita, pensata per avvicinare sempre di più i giovani alla pratica dello sci e con l’auspicio di far crescere nuove generazioni di sciatori e fruitori dei nostri comprensori sciistici. Con questo scopo viene istituita un’unica categoria ‘Junior’ valida dagli 8 ai 19 anni d’età (anni di nascita 2005-2016 compresi), che dà diritto al 75% di sconto su tutte le tipologie di skipass. Come lo scorso anno viene inoltre confermata la completa gratuità per i bambini al di sotto degli 8 anni (anni di nascita 2017-2021 compresi) sugli impianti di trasporto a fune e rimangono invariate le tariffe scolastiche a stagione unica, pari a 10 euro al giorno” ha comunicato l’Assessore regionale alle attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini.
Sono in programma anche diverse facilitazioni pensate per le famiglie: “Oltre a quelle già citate – ha comunicato l’Assessore Sergio Emidio Bini – abbiamo ritenuto essenziale salvaguardare le scontistiche del 30% su CARTAneve e del 25% su Sci@sempre e mantenere, sia per le famiglie sia per gli individuali, la riduzione del 10% per gli skipass stagionali CARTAneve nel periodo di prevendita“.
Tra le novità più significative della prossima stagione, si annovera l’estensione dei Comuni in cui i cittadini hanno la possibilità di ottenere skipass locali (sia stagionali che giornalieri) a prezzi vantaggiosi e utilizzabili nell’area di emissione. Inoltre, la soglia minima per accedere alla tariffa per gruppi è stata abbassata da 25 a 20 skipass acquistati.
Relativamente al costo pieno degli skipass, è previsto un incremento delle tariffe del 10% dovuto alle spese operative e di manutenzione degli impianti di risalita. Tuttavia, l’obiettivo è quello di stabilizzare il prezzo per i successivi cinque anni.
“Si tratta di una variazione di gran lunga più contenuta rispetto a quella operata altrove – ha continuato l’Assessore Sergio Emidio Bini -, considerato che nell’ultimo decennio le tariffe invernali nella nostra regione sono rimaste pressoché invariate, mentre altri comprensori, compresi quelli delle regioni confinanti, hanno aumentato le tariffe in modo costante negli ultimi anni. I prezzi degli skipass in Friuli Venezia Giulia rimangono comunque i più competitivi di tutto l’arco alpino“.
Qualora le condizioni meteorologiche e di innevamento lo permettano, la stagione sciistica avrà inizio l’8 dicembre e terminerà il primo aprile, con l’eccezione di Sella Nevea che prolungherà la sua attività fino a domenica 14 aprile.
Flora Tabanelli conquista il primo oro mondiale junior nella storia del freeski, nella disciplina di park&pipe. L’evento si è svolto a Cardrona, in Nuova Zelanda, nel contesto dei Campionati del Mondo di categoria. La giovane atleta emiliana di 15 anni e il norvegese Leo Landroe sono i vincitori della medaglia d’oro; per Tabanelli, si tratta della seconda medaglia in soli quindici giorni, avendo già ottenuto un argento nel Slopestyle precedentemente.
Con due salti spettacolari nel big air, Tabanelli ha accumulato un punteggio di 177,5, superando il duo cinese composto da Han Linshan, che ha ottenuto 168,75 punti e l’argento, e Yang Ruyi, con 160 punti e il bronzo. Questo fa di lei la prima campionessa italiana junior nel freeski park&pipe, un traguardo che non era mai stato raggiunto prima, nemmeno nella categoria maschile.
Foto Riccardo De Conti: Iori e Gritti sul podio del gigante mondiali sci d'erba 2023 Cortina d'Ampezzo
I Mondiali sci d’erba Cortina d’Ampezzo si sono conclusi il 2 settembre e la squadra italiana ha portato a casa sei medaglie, coronando il suo successo con la medaglia d’oro ottenuta nell’ultima gara.
Nella prova finale del gigante, il talentuoso Andrea Iori ha conquistato l’oro, mentre il veterano Lorenzo Gritti ha guadagnato un bronzo, piazzandosi al terzo posto. Precedentemente, Gritti aveva già ottenuto un argento nella supercombinata e un altro bronzo nello slalom. Completano il medagliere azzurro l’argento conquistato da Daniele Buio nello slalom e un altro argento vinto da Margherita Mazzoncini nella supercombinata.
Queste le parole dei Iori e Gritti:
«Una giornata incredibile, non me l’aspettavo così bella» commenta Andrea Iori. «Nella prima manche ho fatto lamia sciata, nella seconda mi sono confermato, anzi sono riuscito a superare un campione come Bartak. È un sogno che si realizza e per il quale abbiamo lavorato tantissimo. Questa medaglia non è solo mia, la voglio condividere con tutto il team e con la mia famiglia».
«Il gigante non è la mia disciplina ma sono riuscito a portare a casa un bronzo, realizzando anche il miglior tempo nella seconda manche, direi che non è male» dice Lorenzo Gritti. «Ho conquistato tre medaglie in quattro gare: un bel bottino, considerando anche che a ferragosto mi ero infortunato».
«Abbiamo incrementato il bottino rispetto agli ultimi Mondiali, quelli di Stitna Vlari, in Repubblica Ceca, quando conquistammo quattro medaglie» commenta il commissario tecnico della nazionale italiana, Fausto Cerentin. «Siamo venuti a Cortina immaginando di ottenere tre-quattro, medaglie, invece siamo saliti sul podio sei volte. Siamo soddisfatti, il lavoro fatto in questi mesi ha pagato».
Belen Rodriguez ed Elio Lorenzoni sembrano più uniti e innamorati che mai. La coppia non può sopportare di essere lontana e ha quindi optato per una fuga dalla metropoli milanese, che sta riprendendo vigore dopo il periodo vacanziero di agosto. La loro destinazione? Un lussuoso Resort e Spa situato nel cuore delle Dolomiti, dove hanno potuto godere dei servizi top di gamma per distendersi e isolarsi dal caos.
Quanto costa la suite di Belen?
Per il loro soggiorno, hanno selezionato la Royal Pool e Spa Suite, con un costo notturno che si aggira sui 3.180 euro. Il prezzo può fluttuare a seconda della stagione, ma il resort è indubbiamente tra i più esclusivi.
La struttura ricettiva è di proprietà della Lefay resort & spa Dolomiti e si trova in Trentino nel comune di Pinzolo (TN) a pochi chilometri da Madonna di Campiglio.
I servizi forniti dalla suite Royal Pool e Spa
Belen Rodriguez ed Elio Lorenzoni hanno optato per un ritiro tra le Dolomiti in cerca di momenti di tranquillità. La loro lussuosa suite offre svariati servizi, come riportato nella descrizione del sito: “La Royal Pool & SPA Suite, con una vista mozzafiato sulla valle circostante, vanta un’area benessere personale con una vasca Jacuzzi, doccia, due saune, postazioni per trattamenti e una whirlpool esterna posizionata sul terrazzo. La suite, oltre ad avere raffinate stanze, offre servizi di alto livello, tra cui un Concierge dedicato”. Il costo del soggiorno in questo Resort di alto livello si avvicina ai 3000 euro per notte, ma l’indimenticabile esperienza e la vista sulle Dolomiti giustificano pienamente il prezzo.
Le indagini continuano. Il responsabile del PNA mette in guardia: “Troppa presenza di curiosi nell’area, cerchiamo di prevenire ulteriori catastrofi dopo la già accaduta tragedia”.
I due piccoli dell’orsa Amarena, uccisa di recente a San Benedetto dei Marsi, sono stati individuati dai ricercatori.
L’attenzione delle ricerche è ora focalizzata sull’area dove sono stati avvistati, con l’obiettivo di prenderli e metterli al sicuro. Un primo tentativo di cattura si è rivelato infruttuoso.
Parco nazionale della Maiella, l’uccisione dell’orsa Amarena esprime una sottocultura
“L’uccisione dell’orsa Amarena rappresenta un gesto sconsiderato per diverse ragioni, sia d’interesse scientifico, sia sociale, sia economico; ma soprattutto è la manifestazione di una pericolosa sottocultura che continua a privilegiare un approccio violento alle problematiche, che pure sussistono, nel rapporto uomo-natura”. Lo sostiene in una comunicazione il presidente del Parco Nazionale della Maiella, Lucio Zazzara.
“L’Abruzzo – continua – è una regione particolare e molto fortunata in questo senso poichè è caratterizzata da una geografia che da sempre ha reso possibile l’insediamento umano e lo sviluppo di una natura esuberante; una natura che ha saputo sempre rinascere dopo gli sconvolgimenti della geologia, del clima e dell’azione umana. Un vero capitale che e’ stato difeso e incrementato nell’ultimo secolo e che, grazie anche all’azione di alcuni Enti -come i Parchi-, delle varie Riserve, dell’impegno di singoli e Associazioni, rappresenta oggi una risorsa importante e capace più che mai di restituire valore agli abitanti”.
“Una situazione – aggiunge – in cui sempre più chiaramente si è rivelata la possibilità di una pacifica convivenza tra le esigenze dell’insediamento antropico e, anzi, la necessità di elaborare una nuova visione di un territorio in cui tutto è unito e compatibile; uno spazio in cui convivono le attività umane da sempre considerate ‘invasive’ – come le città, le infrastrutture, i sistemi produttivi – con le più incredibili e felici espressioni della natura, anche selvaggia. Abbiamo scoperto, soprattutto negli ultimi anni, che tutto questo rappresenta oltre che una condizione privilegiata di vita un vero e proprio motore economico; una forza capace di sviluppare nuove economie legate ad attivita’ di turismo sostenibile”. “Nessuno – conclude Zazzara – puo’ decidere di far prevalere la propria incapacita” di convivenza con tutto questo imbracciando un fucile e dando sfogo ai propri demoni. Uccidere l’orsa Amarena ha prodotto enormi danni al sistema perche’ ha interrotto un importante passaggio della biodiversita’ abruzzese, ha distrutto un importante risultato delle politiche di tutela di una specie a rischio di estinzione, ha privato la Comunita’ regionale di un pezzo di paesaggio attrattivo e produttivo, ha prodotto un danno al futuro di tutti noi”.
In seguito alla morte dell’orsa Amarena, la Procura di Avezzano ha istituito un procedimento giuridico nei confronti di un uomo di 56 anni, che ha dichiarato di aver fatto fuoco “per timore” e in quanto l’orsa “aveva causato la morte delle sue galline”. Quali sono le potenziali conseguenze per il 56enne? Come riportato da Il Messaggero, c’è la possibilità che la situazione possa essere risolta con il pagamento di alcune migliaia di euro. Ecco i dettagli.
Possibili scenari giuridici/legali – Oltre all’articolo 544 bis – “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni”, tuttavia la pena massima raramente viene imposta in quanto la gran parte degli accusati non ha precedenti. Un’alternativa giuridica potrebbe essere, secondo quanto affermato da Dante Caserta, vicepresidente e responsabile legale del WWF Italia, e citato da Il Messaggero, l’invocazione dell’articolo 30 della Legge 157 che riguarda la protezione della fauna selvatica e le regole della caccia: “Arresto da tre mesi ad un anno e l’ammenda da lire 2.000.000 a lire 12.000.000 per chi abbatte, cattura o detiene esemplari di orso, stambecco, camoscio d’Abruzzo, muflone sardo”.
In tale situazione, la persona condannata ha la possibilità di optare per l’oblazione, pagando così il 50% del massimo della sanzione prevista per far cadere l’accusa.
Il Caso Precedente – Il Messaggero fa riferimento a un episodio simile avvenuto nel settembre 2014 a Pettorano sul Gizio (L’Aquila). In quell’occasione, un individuo di 67 anni aveva abbattuto un orso che aveva invaso il suo pollaio, dichiarando anch’egli di aver agito per timore. L’uomo era stato inizialmente assolto in primo grado, ma in appello era stato giudicato responsabile “sotto il profilo civile dei reati attribuitigli” e obbligato a indennizzare diversi enti come la Lav-Lega Anti Vivisezione, Pro Natura Abruzzo, WWF, Salviamo l’Orso e Pnalm. La somma del risarcimento sarebbe stata determinata separatamente, ma era stata concessa una provvisionale di 3.000 euro a favore di Pro Natura e Pnalm. Questo verdetto era stato poi confermato dalla Corte di Cassazione. In aggiunta, l’uomo aveva dovuto coprire anche i costi legali di primo e secondo grado.
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