Per la stagione invernale 2023/2024, il costo dello skipass annuale per la Valle d’Aosta vedrà un incremento del 6,5%. Il pass sarà utilizzabile dal 14 ottobre 2023 al 5 maggio 2024. Secondo le tariffe annunciate dall’Avif, l’ente che gestisce gli impianti di risalita nella regione, il prezzo dello skipass stagionale sarà di 1370 euro, un aumento di 84 euro rispetto alla stagione 2022/2023. Questo skipass darà accesso illimitato a tutte le aree sciistiche della Valle d’Aosta, oltre a La Rosière in Francia e Alagna Valsesia in Piemonte. Per coloro che desiderano sciare anche a Zermatt, il costo salirà a 1.617 euro, con un incremento di 99 euro rispetto all’anno precedente.
Sconti specifici sono previsti per diverse categorie di età: per i “senior” (oltre 65 anni), il costo sarà di 1096 euro (o 1294 euro se incluso Zermatt); per i “giovani” (sotto i 18 anni), il prezzo sarà di 1206 euro (o 1423 euro con Zermatt); mentre per i “junior” (al di sotto dei 14 anni), il costo sarà di 959 euro (o 1132 euro se incluso Zermatt). Inoltre, i bambini sotto gli 8 anni riceveranno uno skipass gratuito se accompagnati da un adulto o un giovane che acquista un skipass stagionale equivalente.
Il 2 settembre 2023 segna il ritorno dello sci estivo al Passo dello Stelvio, come annunciato dalla società SIFAS Spa, sotto la guida di Umberto Capitani, che si occupa della manutenzione delle piste e delle strutture sul ghiacciaio. Dopo una sospensione delle attività sciistiche il 25 agosto, a causa di un’ondata di caldo che ha colpito il settore settentrionale del Paese, le funivie rimangono aperte ai pedoni con un orario dalle 9:00 alle 17:00.
Grazie a condizioni meteo più clementi e alcune recenti nevicate sul ghiacciaio, le attività sciistiche riprenderanno da sabato 2 settembre.
“Visto l’abbassamento delle temperature in questi ultimi giorni e le precipitazioni in quota, siamo a comunicare e confermare la riapertura delle piste da sci del ghiacciaio dello Stelvio dal 2 settembre”, questo è il messaggio pubblicato dalla SIFAS.
Gli skilift nominati Payer e Cristallo funzioneranno esclusivamente durante le ore mattutine, aperti dalle 7:30 fino a mezzogiorno e mezzo. D’altro canto, le funivie che collegano il Passo Stelvio a Trincerone e Trincerone a Livrio saranno in servizio dalla stessa ora iniziale, 7:30, ma fino alle 17:00. È da notare che le sciovie Geister 1 e 2 rimarranno inattive a causa di interventi di riallineamento.
La gestione degli impianti ha rilasciato anche un messaggio di cautela indirizzato a tutti gli sciatori che pianificano di visitare la zona dello Stelvio nei giorni a venire:
“Ci troviamo in un contesto estremamente particolare, in alta quota in ghiacciaio, dove è obbligatorio rimanere entro le piste tracciate, segnalate e aperte al pubblico. Si raccomanda estrema attenzione”.
Le attività sul ghiacciaio del Passo dello Stelvio proseguiranno senza interruzioni fino al 5 novembre, giorno in cui è programmata la routine chiusura stagionale invernale.
Questo dicembre, il comprensorio sciistico di Klausberg presenta la sua nuovissima cabinovia “Sonnen”, realizzata dalla rinomata Doppelmayr. Questa sostituirà la seggiovia triposto “Sonnenlift”, operativa dal 1991.
La cabina avveniristica “Omega IV” offre 10 posti a sedere in pelle e può spostare fino a 2.400 persone all’ora, coprendo la tratta in soli 6 minuti e 12 secondi a una velocità di 5 metri al secondo. La stazione più bassa sarà situata a 1.436 metri, mentre la stazione più alta raggiungerà i 2.014 metri, offrendo una vista panoramica sbalorditiva. Complessivamente, 47 veicoli faranno parte del nuovo servizio.
In aggiunta, una nuova pista collegherà la cabinovia “Sonnen” alla seggiovia “K1”, migliorando così l’accesso ai rifugi montani. Altri miglioramenti includono l’allargamento della pista di ritorno e l’eliminazione di alcune intersezioni per aumentare la sicurezza. Ad esempio, un nuovo tunnel separerà gli sciatori esperti da quelli meno abili, che utilizzano la pista per ritornare a valle.
Per completare il pacchetto, sarà installato un avanzato sistema di innevamento fornito da TechnoAlpin, assicurando condizioni ottimali per gli sport invernali.
Con queste innovazioni, Klausberg si posiziona come una destinazione all’avanguardia nel settore degli sport invernali, unendo modernità, sicurezza e comfort.
A Val Senales, i lavori sulla nuova funivia sono in pieno svolgimento, con l’obiettivo di completarla prima dell’imminente stagione sciistica, prevista per iniziare a dicembre. Tuttavia, non è solo la funivia ad essere al centro degli sforzi: il team dell’Alpin Arena Senales è anche fortemente impegnato nella conservazione del ghiacciaio locale durante i mesi estivi.
Il restringimento costante dei ghiacci è uno dei fenomeni più evidenti associati al cambiamento climatico, e rappresenta una grande preoccupazione per luoghi come Val Senales, che dipendono pesantemente dal turismo e dagli sport invernali.
Per cercare di frenare il ritiro del ghiacciaio, Alpin Arena Senales ha messo in campo numerose iniziative e risorse finanziarie. Ad esempio, ogni primavera vengono creati più di 200.000 metri cubi di neve artificiale, che sono poi accumulati in pile o sparsi sul ghiacciaio come un ulteriore strato protettivo. In aggiunta, sono stati installati teli geotessili su un’area di circa 7 ettari, migliorando l’effetto albedo e quindi riducendo considerevolmente la velocità di fusione della neve sottostante.
Ulteriori misure di sostenibilità includono il riciclo dell’acqua usata nella produzione di neve. Quest’acqua, una volta fusa, viene parzialmente reimmessa nel ciclo idrologico naturale e in parte utilizzata per generare energia, che poi alimenta le strutture turistiche della zona. Un altro aspetto importante è la pulizia del ghiacciaio, che al suo ritiro rivela detriti e rifiuti precedentemente sepolti sotto strati di neve e ghiaccio.
Con questi metodi, Val Senales mira a un approccio eco-compatibile e sostenibile, cercando di bilanciare le necessità turistiche con la preservazione dell’ambiente naturale in un mondo che sta affrontando i crescenti sfide del cambiamento climatico.
Carabinieri, Soccorso Alpino e Vigili del Fuoco sono stati attivati a seguito della scoperta di un teschio da parte di un escursionista nelle vicinanze di Rubbiano di Montefortino, sui Monti Sibillini. Le attività per il recupero del teschio si sono protratte fino nella tarda serata di ieri e da quanto si è appreso, l’oggetto in questione è di origine umana.
L’escursionista aveva inizialmente segnalato la scoperta ai Carabinieri, fornendo foto a supporto. Non era immediatamente chiaro se il teschio fosse umano, ma un’analisi dettagliata da parte di esperti ha successivamente confermato la sua origine umana, anche se appare essere molto antico.
Da notare che il teschio manca della mandibola e si trovava non lontano dal fiume Tenna.
La Procura di Fermo sta esaminando tutte le denunce relative a persone scomparse nel tentativo di chiarire le circostanze e capire come il teschio sia arrivato in una località così isolata.
Molto probabilmente, la Procura di Ascoli, responsabile per la giurisdizione dell’area nonostante si trovi nella provincia di Fermo, aprirà un’indagine ufficiale sul ritrovamento.
L’estate di Chiara Ferragni, Fedez e i loro figli Leone e Vittoria non conosce soste. Appena tornati da Ibiza e Formentera, la famiglia Ferragni ha immediatamente fatto rotta verso l’Alto Adige per godersi ‘aria fresca dell’Alpe di Siusi sulle Dolomiti.
Un nuovo panorama per Chiara Ferragni «Un cambio di panorama», ha scritto l’imprenditrice sui suoi canali social. Su Instagram ad esempio è stato di recente pubblicato un post in cui Leone e Vittoria sono immortalati in un tenero abbraccio, con la natura incontaminata dell’Alto Adige a fare da sfondo.
Nei video condivisi da Fedez, Vittoria gioca con il fratello sul prato e raccoglie fiori.
«Sono per me, amore?», ha chiesto Fedez. «No!», è stata la risposta decisa della piccola.
Le reazioni degli haters dei Ferragnez
Tra i circa 15 milioni di follower di Chiara Ferragni, pare che non tutti abbiano apprezzato le ultime foto. «Da Ibiza alle Dolomiti, i tuoi figli non si fermano mai?», ha commentato un hater.
Un altro, con un tono piuttosto sarcastico, ha aggiunto: «Prendetevi qualche giorno di vacanza in più, ve lo meritate».
Uno dei passeggeri, affetto da problemi cardiaci, è svenuto per oltre tre ore ma è rimasto resiliente fino a quando è stato finalmente messo in sicurezza a terra. L’episodio è occorso all’alba, mentre un gruppo di otto individui stava raggiungendo la scuola. Intorno alle 7 del mattino, due dei tre fili che sostenevano la cabina della funivia si sono rotti, lasciando solamente un cavo a tenere in equilibrio la struttura.
Tutti i passeggeri provenivano dal villaggio di Jangri e si stavano dirigendo alla scuola nel villaggio di Batangi. Quotidianamente, centinaia di studenti utilizzano questo mezzo di trasporto per evitare una camminata di almeno due ore. Secondo un ufficiale di polizia, quella mattina erano state completate almeno quattro traversate prima del cedimento dei cavi.
I mezzi di soccorso sono intervenuti prontamente, ma gli elicotteri militari hanno affrontato difficoltà nell’intervento a causa delle raffiche di vento che mettevano a rischio l’unico cavo rimasto. Dopo ore di attesa, rifornimenti di cibo e acqua sono stati inviati ai passeggeri intrappolati.
Il primo salvataggio è avvenuto intorno alle 18:00 ora locale. Un secondo bambino è stato portato al sicuro dalle forze armate appena prima del crepuscolo, nonostante le condizioni meteorologiche avverse e numerosi tentativi falliti, in un’operazione che ha visto la partecipazione di quattro elicotteri.
Con l’arrivo del buio, la situazione è diventata ancora più complessa, costringendo gli elicotteri a ritornare a terra. Tuttavia, la comunità locale e i militari non hanno mollato e hanno esplorato alternative per raggiungere la funivia sospesa. Hanno utilizzato l’unico cavo rimasto come una zipline per soccorrere altri tre bambini.
Fondamentale è stata l’assistenza di esperti militari e della folla che si era raccolta al di sotto della struttura, pronti a celebrare ogni nuovo salvataggio e a supportare emotivamente le famiglie degli intrappolati. Un campo temporaneo di primo soccorso è stato istituito nella zona.
Qui, si è atteso fino a quando l’ultimo bambino e i due insegnanti sono stati messi in sicurezza, circa alle 23:00 ora locale.
“Sono entusiasta di sapere che tutti gli studenti sono stati soccorsi con successo e in maniera sicura. È stato un incredibile sforzo di gruppo da parte delle forze armate, dei servizi di emergenza, dell’amministrazione locale e della comunità,” ha affermato il primo ministro ad interim del Pakistan, Anwaar-ul-Haq Kakar.
In questo Paese, situazioni simili non sono rare, dato che funivie e cabinovie sono comuni mezzi di trasporto in diverse regioni.
Tuttavia, c’è sempre il pericolo di incidenti, come accaduto nel 2017, quando un cavo di una seggiovia si è spezzato, causando la morte di dieci persone in un villaggio montano vicino alla capitale Islamabad. Fortunatamente, questa volta il destino è stato più clemente.
A seguito di problemi causati dal caldo, l’escursionista in difficoltà è stato soccorso mediante elicottero.
Situate nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, le Lame Rosse sono note per le sue straordinarie formazioni rocciose che attraggono escursionisti e amanti della natura. Tuttavia, il calore estivo può trasformare queste escursioni in situazioni pericolose, come è accaduto questa mattina.
Un escursionista è rimasto intrappolato sulla falesia delle Lame Rosse ed è stato successivamente soccorso dai vigili del fuoco. L’incidente segna l’ennesimo salvataggio di questo tipo nella stagione estiva nell’affascinante località turistica del comune di Fiastra. Poco prima del mezzogiorno, una squadra di vigili del fuoco è accorsa sul posto, coadiuvata nell’operazione di soccorso dall’elicottero Vf Drago 54, appartenente al reparto di volo di Pescara. L’uomo aveva incontrato difficoltà a causa delle alte temperature e della mancanza di acqua, ma fortunatamente ha subito solo alcune lievi escoriazioni e non è stato necessario trasportarlo in ospedale.
Oltre ai vigili del fuoco, sul posto sono intervenuti il Soccorso Alpino e i carabinieri di Fiastra, consolidando così uno sforzo congiunto per garantire la sicurezza nella popolare area escursionistica.
In Valtellina, 11 gradi registrati a 3.600 metri di altitudine. L’amministratore degli impianti: di notte non ci sono gelate, c’è il pericolo di piste allagate.
Lo Stelvio è costretto a cedere di fronte all’ondata di calore e all’aumento dell’umidità. A 3.400 metri sono stati misurati 11 gradi, portando alla sospensione delle attività sciistiche sul ghiacciaio del Livrio da oggi fino al prossimo lunedì. Le condizioni meteo attuali, che prevedono pioggia e maltempo, hanno spinto i responsabili delle piste del Passo dello Stelvio a sospendere temporaneamente le operazioni.
Questa interruzione è la seconda in due anni consecutivi, sebbene la situazione quest’anno sia notevolmente migliorata rispetto all’anno scorso, quando le alte temperature e lo zero termico a quote molto elevate hanno persistito per l’intero mese di luglio e alcuni giorni di agosto. Quest’anno, invece, le cose sono andate più che bene nel mese di luglio, e lo stesso può dirsi per la prima metà di agosto sul ghiacciaio del Livrio.
È stata la recente ondata di caldo intenso a spingere Umberto Capitani, Direttore Generale della Sifas (la società che gestisce gli impianti), a prendere la decisione precauzionale di chiudere temporaneamente gli impianti per alcuni giorni.
“È sicuramente caldo, non possiamo di certo dire il contrario – afferma Umberto Capitani –, ma quest’anno queste condizioni si sono verificate solo nel corso di questa settimana”.
“Oggi e nei prossimi giorni – aggiunge – sono attese piogge intense e una fortissima umidità. Di notte, in pratica, le piste non gelano e così si rischia di ritrovarsi di fronte a piste di “acqua”, ovviamente non idonee alla pratica dello sci. E così dopo una riunione con gli albergatori abbiamo deciso di chiudere gli impianti fino a lunedì. Poi le cose dovrebbero migliorare perché nei prossimi giorni e la prossima settimana è previsto un abbassamento della temperatura, con lo zero termico che si abbasserà di quota”.
Anche 61.000 viaggiatori in un trimestre non sono sufficienti per bilanciare le spese. Il Centro turistico del Gran Sasso: “Occorre aumentare il numero di utenti”.
Nonostante il trasporto di oltre 61.000 passeggeri, la funivia non è riuscita a coprire i crescenti costi legati a carburanti ed elettricità. Per far fronte a questa situazione, il report del primo semestre 2023 del Centro Turistico del Gran Sasso suggerisce l’espansione dell’area sciabile, introducendo nuovi versanti, per attrarre un maggior numero di visitatori. Queste informazioni sono state fornite al Comune dell’Aquila, dove intanto è stato nominato Gaetano Palucci, ingegnere locale, come direttore operativo per il restauro del storico albergo di Campo Imperatore.
Statistiche sulla funivia Campo Imperatore
Riaperta al pubblico il 12 novembre 2022, la funivia è stata operativa per 133 giorni nel primo semestre 2023, effettuando 3.103 viaggi per un totale di 19.673 km. Nel periodo considerato, ha trasportato 61.332 persone.
Analisi dei ricavi
Secondo un documento dirigenziale del Comune, i ricavi, benché in calo, sono in linea con il semestre dell’anno precedente, raggiungendo poco più di 768.000 euro. La mancanza di incassi dai parcheggi è stata attribuita all’assenza di un’autorizzazione da parte della Provincia dell’Aquila per stabilire un’area di sosta vicino alla seggiovia delle Fontari.
Analisi dei costi
Il totale delle spese per il primo semestre 2023 è stato di circa 1,48 milioni di euro, registrando un aumento del 14% rispetto all’anno precedente. Questo incremento è dovuto principalmente ai costi crescenti di energia e carburante. In dettaglio, l’incremento del costo dell’energia elettrica è stato del 21,97%.
Nuovi progetti
Il report del Centro Turistico del Gran Sasso segnala la necessità di affrontare alcune criticità infrastrutturali, come l’unico punto di accesso alla stazione e le strutture di Campo Imperatore. Un nuovo versante non solo amplierebbe l’area sciabile, ma garantirebbe anche un maggiore afflusso di visitatori e una maggiore sicurezza. È prevista la realizzazione di una nuova telecabina da 10 posti, collegando la stazione sciistica di Campo Imperatore al bacino della Fossa di Paganica, un’area strategica per lo sci di fondo. Il protocollo d’intesa per questa nuova infrastruttura è stato approvato lo scorso giugno tra il Comune e il Centro Turistico, per un progetto atteso dal 1997.
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