La montagna al contrario. Nessun problema per lo snowboarder Clemens Millauer che ha realizzato il suo sogno con il supporto dei suoi amici Anna Gasser, Adi Kreiner, Christoph Buchacher e la guida di sci Nina Gigele.
La sua idea era molto semplice: farsi trainare in salita attraverso una corda legata ad un elicottero.
Lo snowboarder percorre la pista al contrario trainato dall’elicottero – VIDEO
Dove portare i bambini a giocare con la neve nelle Marche?
Tutti i genitori con l’arrivo dell’inverno si pongono sempre la stessa domanda per far felici i loro bimbi: dove andare con i bambini a giocare in montagna o collina con la neve nelle Marche?
In questo articolo andremo ad elencare i migliori posti dove andare, sia che le località sciistiche con le loro piste ed impianti siano aperte sia nel caso in cui la neve sia solo sufficiente per fare passeggiare, fare a pallate di neve, fare i pupazzi di neve o scendere giù dalla discesa con i bob o slittini.
Dopo che aver letto i nostri consigli i vostri bambini saranno super felici di giocare nel meraviglioso paesaggio innevato marchigiano.
Nota bene: in caso di pericolo valanghe non si deve mai salire in quota ma è bene rimanere nei pressi dei rifugi situati nelle vicinanze delle piste da sci battute.
Quali sono i posti consigliati per far giocare sulla neve i bambini nelle Marche?
Giocare con la neve in Provincia Ancona
- Poggio San Romualdo (Fabriano)
- Monte Murano (Serra San Quirico)
- Parco dei Daini (Sassoferrato)
- Valdicastro (Fabriano)
Giocare con la neve in Provincia di Ascoli Piceno
- Colle San Marco (Ascoli Piceno)
- Foce di Montemonaco
- Montegallo
- Forca Canapine (Arquata del Tronto)
- Monte Piselli
Giocare con la neve in Provincia di Fermo
- Campolungo di Amandola
Giocare con la neve in Provincia di Macerata
- Fiastra
- Santuario di Macereto
- Pintura di Bolognola
- Sassotetto (Sarnano)
- Santa Maria Maddalena (Sarnano)
- Piani di Ragnolo (Acquacanina)
- Frontignano di Ussita
- Giardini pubblici (Cingoli)
- Pian dell’Elmo
- Elcito
- Monte San Vicino
- San Ginesio
- Monte Prata
Giocare con la neve in Provincia di Pesaro Urbino
- Monte Catria (si raggiunge con la cabinovia)
- Monte Nerone
- Monte Carpegna
- Parco Sasso Simone e Simoncello
La Lamborghini Aventador si trasforma in un gatto delle nevi – VIDEO
Il mondo delle auto non smette mai di stupire, e a volte regala delle trasformazioni uniche e molto strane. Certo negli ultimi anni di queste trasformazioni ne abbiamo viste più di una, ma oggi vi parliamo di un cambiamento che ha dell’incredibile.
La versione gatto delle nevi della Lamborghini Aventador
La protagonista è un’automobile storica, la Lamborghini Aventador, che in quest’occasione viene trasformata niente di meno che in un vero e proprio gatto delle nevi! Una trasformazione che sembra quasi un’opera d’arte, ed in effetti lo è a pieno titolo. Così infatti viene presentata questa creazione il cui autore si chiama TheStradman, un famoso youtuber che in giro per il mondo ha già fatto parlare di sé in più di un’occasione.
Lui quindi è il creatore di una trasformazione senza precedenti che vede protagonista la Lamborghini Aventador e che unisce il mondo delle auto a quello della neve, visto il cambiamento che la macchina ha subito in gatto delle nevi. L’autore dell’opera è uno youtuber che si è fatto già conoscere ai più per aver creato altre situazioni di questo tipo. Opere pazzesche tra le quali ricordiamo l’esempio della Jeep 6×6.
Nel video che potete vedere qui, si nota chiaramente come la trasformazione della Lamborghini Aventador in gatto delle nevi sia stata curata nei minimi particolari. Un cambiamento che è perfetto dal punto di vista tecnico, fermo restando alcune caratteristiche su cui era difficile intervenire. Il telaio ad esempio, che crea dei limiti. Non va dimenticato infatti che con questa Lamborghini siamo di fronte ad un’auto supersportiva, che è stata ideata e realizzata per correre veloce sulla strada e non sulla neve.
Per permettere a questa nuova creazione di muoversi sul manto nevoso, al posto delle 4 ruote sono stati montati degli speciali cingoli. The Stradman poi ha aggiunto anche delle modifiche per quello che riguarda tutta la parte delle componenti, tra le quali le sospensioni sono state oggetto di maggior restyling. Va sottolineato che la neve sulla quale questa struttura dovrà muoversi genera un carico maggiore sul servosterzo rispetto all’asfalto, così come sui bracci delle sospensioni, sulla frizione e sul motore. Osservando il video tutte queste cose emergono molto chiaramente. Se lasciate passare alcuni minuti è evidente come poi si accenda subito la spia della frizione.
Guidare la Lamborghini Aventador trasformata in un gatto delle nevi dev’essere un’emozione unica, ma anche un’esperienza non facile da gestire. I cingoli infatti hanno sollevato una grande quantità di neve, come era prevedibile, e così la visibilità dall’abitacolo risultava essere praticamente al limite, anche se i tergicristalli erano attivati. Difficoltà che però per TheStradman devono essere sembrate minime, tanto che lui e la sua troupe hanno continuato a divertirsi con questo splendido “giocattolo”.
Quanto costa?
The Stradman non ha rilasciato informazioni sui costi di trasformazione e del prezzo finale.
Video Lamborghini Aventador gatto delle nevi
Taylor Mega scalda con il suo mini bikini la fredda St. Moritz (VIDEO e FOTO)
L’influencer Taylor Mega in settimana bianca nella splendida località sciistica di St. Moritz si è fatta subito notare. Complice la bella giornata ha iniziato a farsi fotografare ed a girare dei video indossando solo un mini bikini rosso. Nel giro di poche ore Elisia Tedesco in arte Taylor Mega con i suoi 3 milioni di follower ha infuocato il web ed i social con like e commenti. La Mega in perfetta forma fisica che ricordiamo attualmente è tornata single dopo la storia d’amore con Tony Effe ha scaldato ancora di più la temperatura di Saint Moritz.
Foto in completo intimo sulla neve di St Moritz
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Video Taylor Mega a St Moritz
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Outfit Taylor Mega a Saint Moritz
Nelle immagini e foto la bella Taylor Mega indossa dopo sci Moon Boot rossi e completo intimo Luvlette.
Sarnano, apertura pista campo scuola e pista slittini confermata per sabato 14 e domenica 15 gennaio
La scuola sci Monti Sibillini della stazione sciistica di Sarnano ha comunicato poco fa attraverso la sua pagina Instagram che domani è confermata l’apertura per sabato 14 e domenica 15 gennaio 2023 della pista da sci del Campo Scuola e l’area dedicata agli slittini e bob sia nella ski area di Santa Maria Maddalena che in quella di Sassotetto. Entrambe le piste sono servite da tappeti mobili.
Dove si trovano le due piste del campo scuola?
- pista sci campo scuola Santa Maria Maddalena a pochi metri dal rifugio Baita Solaria
- pista sci campo scuola Sassotetto a pochi metri dal rifugio Piccola Baita
I pedoni potranno raggiungere le piste senza utilizzare nessun tipo di impianto di risalita.
Gli impianti di risalita saranno aperti questo fine settimana nei seguenti orari:
Tapis Roulant dalle ore 9 alle ore 16
Prezzo skipass
Lo skipass per i tappeti dei campi scuola sarà gratuito.
Tutti i noleggi sci e snowboard e le scuole di sci e snowboard saranno operativi.
Nuovo gatto delle nevi a Frontignano di Ussita
Continuano gli investimenti nella località sciistica marchigiana di Frontignano di Ussita in provincia di Macerata. Questo è il nuovo gatto delle nevi acquistato per potenziare la battitura delle piste da sci e grazie al verricello di cui è dotato permetterà ai gattisti di preparare al meglio i tracciati ed in particolar modo la pista del Canalone non appena verrà costruita la nuova cabinovia a 10 posti.
Caratteristiche nuovo gatto delle nevi di Frontignano di Ussita
La marca del battipista è Prinoth, una delle aziende più importanti al mondo del settore, mentre il modello è denominato Everest ed i punti di forza di questo mezzo sono i seguenti: alta efficienza, straordinaria postazione di lavoro del conducente, bassi costi di esercizio, controllo della forza di tiro del verricello, cabina disegnata da Pininfarina ed una potente fresa.
Se le previsioni meteo saranno confermate, il gatto delle nevi entrerà in funzione giusto in tempo per le abbondanti nevicate in arrivo la prossima settimana.
Come non trasportare gli snowboard in auto
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Guida come come trasportare in auto sci e snowboard
Se invece vuoi sapere come trasportare in maniera sicura la tua attrezzatura (sci e snowboard in auto vai alla nostra guida.
Collegamento Cervino Zermatt per creare un comprensorio da 580 km di piste sci
Si sta pian piano concretizzando l’idea di creare, attraverso una fitta rete di collegamenti a cui manca un ultimo tassello, uno dei più estesi comprensori sciistici al mondo. La zona è quella che si trova tra Italia e Svizzera, proprio nel cuore delle Alpi. Qui è in progetto un impianto a fune di 10 km per collegare Champoluc e Cervino a Zermatt.
Come sarà il nuovo comprensorio sciistico?
Una volta che il collegamento sarà realizzato, la nuova area sciistica comprenderà 5 vallate, ben 38 vette sopra i 4 mila metri e 580 km di impianti di risalita. Un progetto che può cambiare la conformazione del tessuto turistico ed economico di un territorio interno, ed aprire una nuova strada per la comunicazione di queste zone. Negli ultimi anni se ne era molto parlato, ma ora sembra che davvero questo progetto possa realizzarsi. Esiste uno studio di fattibilità che è stato anche consegnato pochi giorni fa alla Monterosa Spa. Inoltre ha preso vita un comitato promotore al cui interno ci sono molte categorie economiche.
Nuovo collegamento tra comprensorio del Cervino-Matterhorn e quello del Monte Rosa
Il nuovo collegamento che dovrebbe unire il comprensorio del Cervino-Matterhorn e quello del Monte Rosa è un’immagine storica nel collegamento tra Nord e Sud delle Alpi. Si formerebbe così uno dei comprensori sciistici più estesi, che sarebbe in funzione per tutti, professionisti, sportivi, appassionati e viaggiatori, a cavallo tra due nazioni. Per il pezzo di collegamento mancante l’investimento sarebbe di 75 milioni di euro e sarebbe uno degli investimenti più importanti nella storia della Valle d’Aosta. L’impatto per il lavoro sarebbe di circa 5mila posti in più, con un’ampia capacità di destagionalizzazione dell’offerta. Un po’ come il famoso progetto dello Skyway sul Monte Bianco.
La Regione Valle d’Aosta sta lavorando a questo progetto dal 2015, con la fase di studio e con l’assegnazione a Monterosa Spa dell’incarico di creare un bando per realizzare lo studio di fattibilità e l’impatto complessivo del progetto sui vari territori. Ora si attende che la Giunta esamini le carte, presenti i risultati sull’impatto sociale, ambientale ed economico e che poi metta in moto la macchina organizzativa ed autorizzativa.
Sul progetto sta nascendo chiaramente un grande interesse da parte di tutti. Bruce McNeill, albergatore, maestro di sci a Cervinia e presidente del Comitato promotore “Cervino Monterosa Paradise”, afferma: “Questo progetto, alla luce di una serie di aspetti emersi nella fase post pandemia, è diventato ancora più attuale e strategico per i nostri territori rispetto a qualche decennio fa, perché sarebbe in grado di ampliare e destagionalizzare la nostra proposta turistica. Dobbiamo guardare al futuro, alla sostenibilità di un modello economico che deve poter avere una stagione di 12 mesi e lavoratori in pianta stabile”
Anche il versante piemontese è interessato al progetto, perché una volta terminato il collegamento, le valli congiunte sarebbero cinque (Valtournenche, Val d’Ayas, la valle di Gressoney, la valle di Alagna e quella di Zermatt), con altrettanti comprensori interessati: Zermatt in Svizzera, Cervinia-Valtournenche, Champoluc, Gressoney e Alagna. In trenta minuti un unico impianto unirà le ski area del Cervino Ski Paradise e quella del Monterosa Ski, che saranno collegate sci ai piedi in un totale di 75 impianti di risalita.
Dettaglio del progetto
McNeill entra nel dettaglio del progetto: “Lo sci di fatto rappresenta soltanto una parte dell’intero progetto. In realtà si creerebbe una via di collegamento, aperta tutto l’anno, tra Champoluc e Zermatt, con la possibilità di integrare in futuro anche Macugnaga. Dal punto di vista sciistico, l’area diventerebbe il terzo comprensorio al mondo per estensione, ma il primo per fruibilità visto che tutti gli impianti, tranne uno, quello di Alagna, sono sopra quota 1.600 metri. In una fase nella quale il riscaldamento globale sta spostando in alto lo zero termico, questo aspetto è importante».
Il nuovo impianto di collegamento sarebbe removibile, e nel vallone non ci sarebbe una nuova pista da sci ma un’area per il freeride. Per la progettazione definitiva i tempi sono di 12 mesi, e per i lavori circa un paio di stagioni estive. Si creerebbero però flussi turistici nuovi dalla Svizzera e tanto movimento nel turismo estivo grazie a sentieri, mountain bike. Molto positivi anche gli effetti per chi abita in Alta Valle, con riduzione dei tempi di percorrenza rispetto all’auto.
Appennino senza la neve, Santanchè sono state individuate quattro misure per affrontare il problema
Si è concluso a Roma il tavolo organizzato dal governo Meloni con le regioni che hanno nel loro territorio località sciistiche che a causa della mancanza di neve hanno subito ingenti perdite economiche.
Riportiamo qui di seguito le dichiarazioni della ministra al Turismo Daniela Santanchè dove riassume le soluzioni che sono state trovate per intervenire fin da subito per aiutare le regioni.
Problema dell’Appennino senza neve
«Individuate quattro misure, risposte dal governo in 2-3 settimane». Così la ministra al Turismo Daniela Santanchè, al termine del tavolo organizzato con le Regioni che si è svolto a Roma circa il problema dell’Appennino senza neve. Presenti al tavolo (in sede o in videocollegamento) i governatori della Regione Marche Francesco Acquaroli, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, gli assessori regionali di Abruzzo (Daniele D’Amario), Emilia-Romagna (Andrea Corsini) e Molise (Vincenzo Cotugno). Per la Regione Lazio invece era presente la Direzione Turismo. Presenti in presenza o in videocollegamento anche le associazioni di categoria.
«Ringrazio le Regioni e le associazioni di categoria che hanno partecipato al tavolo di lavoro odierno perché si trattava di un appuntamento di fondamentale rilevanza, in cui sono state avanzate richieste giuste e significative in relazione alla questione che conosciamo – ha affermato la ministra Santanchè al termine dei lavori – Sono emerse quattro dimensioni cruciali sulle quali agire sin da subito, in attesa, ovviamente, di approntare una strategia più strutturata e circostanziata per il lungo termine. Innanzitutto, lavoreremo per sbloccare quei ristori già assegnati alle varie Regioni ma al momento vincolati all’emergenza Covid, cosicché possano invece essere rediretti sulla situazione appenninica. Possiamo poi ristornare gli investimenti fatti nel 2022 dagli impianti sciistici per direzionarli sotto forma di nuove risorse per il 2023».
«Un terzo driver d’intervento – ha continuato la ministra – va senz’altro focalizzato sugli ammortizzatori sociali, che in fasi emergenziali come questa, sono fondamentali – e ho già avuto dei primi contatti interlocutori col ministro Calderone sull’argomento. Infine, ci muoveremo affinché le località montane dell’Appennino, dove c’è una situazione problematica, le risorse Imu riscosse dallo Stato in virtù del decreto varato dal governo Monti vengano rispese in quei Comuni. La mia preoccupazione più che ai soldi e alle risorse è legata all’execution, alle tempistiche e alle capacità di gestione dei fondi e degli strumenti che verranno messi a disposizione per far fronte al problema – ha affermato la Santanchè – Pertanto, ancora una volta, è necessaria un’interlocuzione continua tra enti locali, associazioni e ministero. Motivo per cui ritengo utile che quello di oggi sia un punto di partenza, facendo in modo che il tavolo per l’Appennino diventi un tavolo permanente sulla montagna, e impegnandomi affinché venga riconvocato tra 2-3 settimane per presentare le prime risposte del Governo».
Foto storica della seggiovia Jackson Hole 1966 – USA
All’epoca gli standard di sicurezza erano inesistenti.