Continuano gli investimenti nella località sciistica marchigiana di Frontignano di Ussita in provincia di Macerata. Questo è il nuovo gatto delle nevi acquistato per potenziare la battitura delle piste da sci e grazie al verricello di cui è dotato permetterà ai gattisti di preparare al meglio i tracciati ed in particolar modo la pista del Canalone non appena verrà costruita la nuova cabinovia a 10 posti.
Caratteristiche nuovo gatto delle nevi di Frontignano di Ussita
La marca del battipista è Prinoth, una delle aziende più importanti al mondo del settore, mentre il modello è denominato Everest ed i punti di forza di questo mezzo sono i seguenti: alta efficienza, straordinaria postazione di lavoro del conducente, bassi costi di esercizio, controllo della forza di tiro del verricello, cabina disegnata da Pininfarina ed una potente fresa.
Credit: Frontignano 360
Se le previsioni meteo saranno confermate, il gatto delle nevi entrerà in funzione giusto in tempo per le abbondanti nevicate in arrivo la prossima settimana.
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Si sta pian piano concretizzando l’idea di creare, attraverso una fitta rete di collegamenti a cui manca un ultimo tassello, uno dei più estesi comprensori sciistici al mondo. La zona è quella che si trova tra Italia e Svizzera, proprio nel cuore delle Alpi. Qui è in progetto un impianto a fune di 10 km per collegare Champoluc e Cervino a Zermatt.
Come sarà il nuovo comprensorio sciistico?
Una volta che il collegamento sarà realizzato, la nuova area sciistica comprenderà 5 vallate, ben 38 vette sopra i 4 mila metri e 580 km di impianti di risalita. Un progetto che può cambiare la conformazione del tessuto turistico ed economico di un territorio interno, ed aprire una nuova strada per la comunicazione di queste zone. Negli ultimi anni se ne era molto parlato, ma ora sembra che davvero questo progetto possa realizzarsi. Esiste uno studio di fattibilità che è stato anche consegnato pochi giorni fa alla Monterosa Spa. Inoltre ha preso vita un comitato promotore al cui interno ci sono molte categorie economiche.
Nuovo collegamento tra comprensorio del Cervino-Matterhorn e quello del Monte Rosa
Il nuovo collegamento che dovrebbe unire il comprensorio del Cervino-Matterhorn e quello del Monte Rosa è un’immagine storica nel collegamento tra Nord e Sud delle Alpi. Si formerebbe così uno dei comprensori sciistici più estesi, che sarebbe in funzione per tutti, professionisti, sportivi, appassionati e viaggiatori, a cavallo tra due nazioni. Per il pezzo di collegamento mancante l’investimento sarebbe di 75 milioni di euro e sarebbe uno degli investimenti più importanti nella storia della Valle d’Aosta. L’impatto per il lavoro sarebbe di circa 5mila posti in più, con un’ampia capacità di destagionalizzazione dell’offerta. Un po’ come il famoso progetto dello Skyway sul Monte Bianco.
La Regione Valle d’Aosta sta lavorando a questo progetto dal 2015, con la fase di studio e con l’assegnazione a Monterosa Spa dell’incarico di creare un bando per realizzare lo studio di fattibilità e l’impatto complessivo del progetto sui vari territori. Ora si attende che la Giunta esamini le carte, presenti i risultati sull’impatto sociale, ambientale ed economico e che poi metta in moto la macchina organizzativa ed autorizzativa.
Sul progetto sta nascendo chiaramente un grande interesse da parte di tutti. Bruce McNeill, albergatore, maestro di sci a Cervinia e presidente del Comitato promotore “Cervino Monterosa Paradise”, afferma: “Questo progetto, alla luce di una serie di aspetti emersi nella fase post pandemia, è diventato ancora più attuale e strategico per i nostri territori rispetto a qualche decennio fa, perché sarebbe in grado di ampliare e destagionalizzare la nostra proposta turistica. Dobbiamo guardare al futuro, alla sostenibilità di un modello economico che deve poter avere una stagione di 12 mesi e lavoratori in pianta stabile”
Anche il versante piemontese è interessato al progetto, perché una volta terminato il collegamento, le valli congiunte sarebbero cinque (Valtournenche, Val d’Ayas, la valle di Gressoney, la valle di Alagna e quella di Zermatt), con altrettanti comprensori interessati: Zermatt in Svizzera, Cervinia-Valtournenche, Champoluc, Gressoney e Alagna. In trenta minuti un unico impianto unirà le ski area del Cervino Ski Paradise e quella del Monterosa Ski, che saranno collegate sci ai piedi in un totale di 75 impianti di risalita.
Dettaglio del progetto
McNeill entra nel dettaglio del progetto: “Lo sci di fatto rappresenta soltanto una parte dell’intero progetto. In realtà si creerebbe una via di collegamento, aperta tutto l’anno, tra Champoluc e Zermatt, con la possibilità di integrare in futuro anche Macugnaga. Dal punto di vista sciistico, l’area diventerebbe il terzo comprensorio al mondo per estensione, ma il primo per fruibilità visto che tutti gli impianti, tranne uno, quello di Alagna, sono sopra quota 1.600 metri. In una fase nella quale il riscaldamento globale sta spostando in alto lo zero termico, questo aspetto è importante».
Il nuovo impianto di collegamento sarebbe removibile, e nel vallone non ci sarebbe una nuova pista da sci ma un’area per il freeride. Per la progettazione definitiva i tempi sono di 12 mesi, e per i lavori circa un paio di stagioni estive. Si creerebbero però flussi turistici nuovi dalla Svizzera e tanto movimento nel turismo estivo grazie a sentieri, mountain bike. Molto positivi anche gli effetti per chi abita in Alta Valle, con riduzione dei tempi di percorrenza rispetto all’auto.
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Si è concluso a Roma il tavolo organizzato dal governo Meloni con le regioni che hanno nel loro territorio località sciistiche che a causa della mancanza di neve hanno subito ingenti perdite economiche.
Riportiamo qui di seguito le dichiarazioni della ministra al Turismo Daniela Santanchè dove riassume le soluzioni che sono state trovate per intervenire fin da subito per aiutare le regioni.
Problema dell’Appennino senza neve
«Individuate quattro misure, risposte dal governo in 2-3 settimane». Così la ministra al Turismo Daniela Santanchè, al termine del tavolo organizzato con le Regioni che si è svolto a Roma circa il problema dell’Appennino senza neve. Presenti al tavolo (in sede o in videocollegamento) i governatori della Regione Marche Francesco Acquaroli, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, gli assessori regionali di Abruzzo (Daniele D’Amario), Emilia-Romagna (Andrea Corsini) e Molise (Vincenzo Cotugno). Per la Regione Lazio invece era presente la Direzione Turismo. Presenti in presenza o in videocollegamento anche le associazioni di categoria.
«Ringrazio le Regioni e le associazioni di categoria che hanno partecipato al tavolo di lavoro odierno perché si trattava di un appuntamento di fondamentale rilevanza, in cui sono state avanzate richieste giuste e significative in relazione alla questione che conosciamo – ha affermato la ministra Santanchè al termine dei lavori – Sono emerse quattro dimensioni cruciali sulle quali agire sin da subito, in attesa, ovviamente, di approntare una strategia più strutturata e circostanziata per il lungo termine. Innanzitutto, lavoreremo per sbloccare quei ristori già assegnati alle varie Regioni ma al momento vincolati all’emergenza Covid, cosicché possano invece essere rediretti sulla situazione appenninica. Possiamo poi ristornare gli investimenti fatti nel 2022 dagli impianti sciistici per direzionarli sotto forma di nuove risorse per il 2023».
«Un terzo driver d’intervento – ha continuato la ministra – va senz’altro focalizzato sugli ammortizzatori sociali, che in fasi emergenziali come questa, sono fondamentali – e ho già avuto dei primi contatti interlocutori col ministro Calderone sull’argomento. Infine, ci muoveremo affinché le località montane dell’Appennino, dove c’è una situazione problematica, le risorse Imu riscosse dallo Stato in virtù del decreto varato dal governo Monti vengano rispese in quei Comuni. La mia preoccupazione più che ai soldi e alle risorse è legata all’execution, alle tempistiche e alle capacità di gestione dei fondi e degli strumenti che verranno messi a disposizione per far fronte al problema – ha affermato la Santanchè – Pertanto, ancora una volta, è necessaria un’interlocuzione continua tra enti locali, associazioni e ministero. Motivo per cui ritengo utile che quello di oggi sia un punto di partenza, facendo in modo che il tavolo per l’Appennino diventi un tavolo permanente sulla montagna, e impegnandomi affinché venga riconvocato tra 2-3 settimane per presentare le prime risposte del Governo».
La stazione sciistica di Frontignano di Ussita ha comunicato poco fa attraverso i canali social che è confermata per sabato 14 e domenica 15 gennaio 2023 l’apertura la pista da sci del Campo Scuola e l’area dedicata agli slittini e bob.
Come raggiungere le piste ed il rifugio?
I pedoni potranno raggiungere la piste sopracitate ed il rifugio Saliere utilizzando anche anche la seggiovia Saliere.
Gli impianti di risalita saranno aperti questo fine settimana nei seguenti orari:
Seggiovia Saliere dalle ore 8:45 alle ore 17:00
Tapis Roulant dalle ore 9:00 e dalle ore 16:30
Prezzo skipass seggiovia Frontignano
Il prezzo dello skipass andata e ritorno seggiovia + tappeto campo scuola sarà di €15,00 comprensivo di assicurazione.
Si terrà a Madonna di Campiglio dall’8 al 12 febbraio la tanto attesa edizione 2023 del Burton Mountain Mash, uno dei più importanti eventi del panorama dello snowboard italiano.
Dove si terrà il Burton Mountain Mash 2023
Il famoso Ursus Snow Park (eletto uno dei migliori snowpark delle Alpi), è situato nella zona ski area del Grostè con vista sul cime del Brenta, sarà la location scelta per il Burton Mountain Mash 2023. Durante l’evento gli appassionati di snowboard potranno testare tutte le ultime tavole da snow Burton e maschere Anon ed assistere ai contest dedicati ai professionisti ed agli amatori. Ogni giorno il divertimento sarà assicurato da party sulla neve con dj set.
“Questa edizione rappresenterà l’immagine dello snowboard, e di Burton in particolare, che è uscita alla grande dal periodo della pandemia che è costato sacrifici a tutto l’ambiente dei rider – ha dichiarato Pietro Colturi, Ceo di B-Factory e Country Manager di Burton Italia – Tutti gli eventi organizzati nella passata edizione sono stati confermati e quest’anno ci attendiamo un numero ancora superiore di partecipanti”.
Programma Burton Mountain Mash 2023 Madonna di Campiglio
Nei tre giorni il programma del Burton Mountain Mash prevede gare di Slopestyle con atleti professionisti, la gara di velocità Anon Banked Slalom che sarà aperta anche ai principianti ed è stata organizzata per rendere omaggio a Jake Burton, il fondatore di questo sport invernale. Inoltre, sono previsti anche i Women Camp, dedicati alle donne che desiderano migliorare la propria tecnica, ed il Riglet Park camp dove i bambini possono iniziare a muovere i primi passi sullo snoawboard con l’aiuto dei maestri. Esattamente il Burton Village sarà situato nelle vicinanze del rifugio Boch che ricordiamo si trova a pochi metri dalla stazione intermedia della cabinovia Grostè. dove sarà possibile provare le tavole Burton e le maschere Anon.
Il Burton Mountain Mash prevede tre giorni di Slopestyle Contest a cui partecipano atleti professionisti, l’Anon Banked Slalom è invece una gara di velocità a cui possono partecipare anche i semplici appassionati ed è intitolata a Jake Burton, l’uomo che ha “inventato” questo sport. E, ancora, i Women Camp solo destinati alle donne che desiderano migliorare la proria tecnica mentre il Riglet Park è dedicato ai bambini che si avviano a questa disciplina assistiti da maestri specializzati. Presso il rifugio Boch, alla stazione intermedia della cabinovia Grostè, sarà allestito il Burton Village con un’area test dove provare le tavole Burton e le maschere Anon.
Terminate le festività natalizie, che storicamente coincidono con il periodo con maggiore afflusso nelle località sciistiche, è l’occasione per effettuare il primo bilancio seppur parziale della stagione invernale del Dolomiti Superski.
I risultati hanno sorpreso tutti gli operatori turistici in quanto tra il 26 novembre 2022 e l’8 gennaio 2023, si è registrato un aumento del 4% sia per i passaggi agli impianti di risalita che per i primi ingressi nei 12 comprensori sciistici del Dolomiti Superski.
I risultati sono ancora più interessanti se si guarda solo al periodo di Natale dove c’è stato un aumento del 18% per i passaggi e del 15% per i primi ingressi rispetto alla stagione sciistica 2021-2022.
“La stagione 2022-23 è partita molto bene e come impiantisti siamo più che soddisfatti, anche perché in autunno si prospettava una stagione difficile, sia per i costi dell’energia alle stelle, sia perché tutta la filiera aveva dovuto adeguare i prezzi per la vacanza invernale – ha dichiarato Andy Varallo, presidente di Dolomiti Superski – Ma, numeri alla mano, i nostri clienti dimostrano ancora una volta tanta voglia di sciare, di trascorrere le proprie vacanze sulla neve e di apprezzare il servizio che noi offriamo. Ora confidiamo nel proseguo positivo della stagione fino a metà aprile”.
Il giorno record per il Dolomiti Superski
Senza dubbio il giorno con il maggior numero di sciatori è stato il 4 gennaio, con 207.000 person che è stato anche il terzo miglior risultato degli ultimi dieci anni. Grazie a questi risultati si è tornati al livello pre-covid. Tutto ciò è stato reso possibile dal ritorno degli sciatori stranieri e dal fatto che quest’anno non sia più necessario associare lo skipass al Green Pass come era successo lo scorso anno.
Aumenta la vendita dello skipass online
Da segnalare anche l’impennata della vendita dello skipass online: prima della pandemia sceglieva questa formula di acquisto l’1% degli sciatori, oggi il 20%. Una formula che è spinta anche dal fatto che in questo modo si ottiene uno sconto del 5% sullo skipass.
Si segnala inoltre una crescita importante della vendita online degli skipass che prima della pandemia solo l’1% degli sciatori sceglieva questa modalità di acquisto, mentre oggi è ha raggiunto il 20%. Questo traguardo è stato reso possibile dalla possibilità da parte dello sciatore di ricevere uno sconto del 5% sullo skipass.
Dopo le nevicate avvenute ieri e grazie alle temperature basse registrate nelle località sciistiche di Roccaraso, Ovindoli Monte Magnola e Campo Felice tutti gli impianti di innevamento programmato sono stati attivati alla massima potenza.
La perturbazione lieve che ha investito ieri l’Italia centrale ha riportando le temperature alla media stagionale ed ha regalato qualche fiocco di neve sulle cime dell’Appennino.
Per il momento i 10/15 cm di neve caduti a Ovindoli Monte Magnola e Campo Felice e di 15/20 cm di neve a Roccaraso non sono sufficienti per permettere l’apertura delle piste di sci, così i gestori degli impianti hanno deciso, visto il perdurare delle basse temperature, di procedere con l’innevamento programmato delle piste da sci attivando tutti cannoni sparaneve.
Grazie alle basse temperature ed alla bassa umidità della scorsa notte registrate a Bolognola, i gestori sono riusciti ad azionare a pieno regime l’impianto d’innevamento. Dai loro canali social hanno confermato l’apertura per sabato e domenica della pista da sci del campo scuola Scoiattolo servito dal tapis roulant. Inoltre se il manto nevoso si manterrà bene è prevista anche l’apertura del tappeto mobile Madonnina che serve la pista dedicata ai bob e slittini.
Sia sabato che domenica tutti i noleggi di sci e snowboard e la scuola sci Castelmanardo saranno operativi al 100%.
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