C’è chi rema contro presentando degli esposti che intendono frenare lo sviluppo turistico”
Sarnano, la maggioranza si compatta
“Lavori sui monti per avere futuro”
dal Corriere Adriatico
C’è chi rema contro presentando degli esposti che intendono frenare lo sviluppo turistico”
Sarnano, la maggioranza si compatta
“Lavori sui monti per avere futuro”
dal Corriere Adriatico
Quest’anno ad allietare la giornata ci sarà musica dal vivo sul piazzale del Cristo delle Nevi e gli stornellatori di Camerino.
Alcuni amici di Ussita, Fabio Grossi Gondi (tel. 348.5140848) e Massimo Bollati (tel. 335.6560702) organizzano per l’occasione varie escursioni in mountain bike e ci si può rivolgere direttamente a loro per partecipare (partenza dal fondovalle, Piazza dei Cavallari, ore 8 – dall’Hotel Felycita ore 9:30).
Per l’occasione la seggiovia di Selvapiana sarà gratuita per tutti.
Presso il rifugio Cristo delle Nevi polenta e salsiccia a volontà al prezzo di 5 euro.
Il personale dell’Ente Parco Nazionale di Monti Sibillini e del Corpo Forestale dello Stato illustreranno le bellezze del territorio del Parco e daranno utili consigli a tutti per le stesse escursioni. Sarà presente una rappresentanza del Soccorso Alpino con le proprie attrezzature per illustrare l’attività che svolgono questi volenterosi a favore di tutti i frequentatori della montagna. Gli amici della Associazione Pattugliatori e Soccorritori Piste da Sci “Marco Peda” collaboreranno alla riuscita della manifestazione.
Un invito quindi a tutti per una festa in montagna con il brivido della salita in funivia (gratis) e musica e balli a volontà.
Da Meteoappennino.it
dal Messaggero
Sono aperte le iscrizioni per partecipare ai due mini trekking, per i più giovani, di luglio sui Sibillini e Monti della Laga. Il primo si farà sui Monti Sibillini dal 15 al 16 luglio ed è rivolto ai ragazzi dai 14 ai 18 anni. Il secondo si farà sui Monti della Laga dal 22 al 23 luglio ed è rivolto ai ragazzi dai 8 ai 13 anni. Le iscrizioni si effettuano ogni mercoledi e venerdi, dalle 19 alle 20, presso la sede del Cai di Ascoli in via S. Cellini 10 (scuola elementare). mail: info@caiascoli.it o tel. 0736-45158
dal Messaggero
Venerdì 14 luglio si firma il sospirato passaggio di consegne all'ANAS
Giunge finalmente a conclusione la vicenda del passaggio allo Stato, specificatamente all’ANAS, della strada che collega Marche e Umbria attraverso la lunga galleria del valico di Forca Canapine.
La Provincia, che ha sempre gestito la strada pur non essendo sua, e l’ANAS, che doveva prenderla in consegna e quindi assicurarne la manutenzione sin dal primo aprile scorso, hanno raggiunto l’accordo. Pertanto il Dirigente del servizio viabilità e infrastrutture per la mobilità della Provincia ing. Paolo Tartaglini ha convocato per venerdì 14 luglio 2006, alle 12, presso la sala Giunta di Palazzo S. Filippo i rappresentanti di Agenzie del Demanio e dei Compartimenti Anas di Marche e Umbria ”per procedere alla formale consegna della strada della Provincia di Ascoli Piceno n. 230 di Forca Canapine”.
Si conclude nel modo migliore dunque una vicenda che ha rischiato di costringere la Provincia a chiudere la strada per impossibilità di continuare ad assicurarne la manutenzione. Pur essendo stata realizzata con soldi della ex Cassa per il Mezzogiorno e pur correndo in buona parte in territorio umbro, infatti, la strada e la galleria di Forca Canapine sono stati gestiti per molti anni dalla Provincia di Ascoli che si è accollata l’onere per senso di responsabilità in attesa che lo Stato se ne facesse carico.
Dopo anni di battaglie della Provincia in tutte le sedi, un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2 febbraio 2006 stabiliva che, dal primo aprile 2006, la strada doveva essere trasferita all’ANAS. Trascorso inutilmente quel termine, l’Amministrazione guidata dal presidente Massimo Rossi disse basta, anche perché il bilancio provinciale non era in grado di far fronte alle spese di gestione, e annunciando che, senza novità, nel giro di poco tempo la strada sarebbe stata chiusa.
Piceno news
Il sindaco Petrucci “Difficilmente riusciremo a trovare un partner commerciale per così poco tempo”
La Provincia rilascia l’autorizzazione all’imbottigliamento ma per soli 10 anni
Minerale dei Sibillini, un buco nell’acqua
ARQUATA – Dopo anni di battaglie, di amministratori che s’incatenano, finalmente la Provincia ha concesso al Ciip l’autorizzazione per l’imbottigliamento dell’acqua dei Sibillini ma la sua durata preoccupa il sindaco di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci. Nell’autorizzazione concessa dall’Amministrazione provinciale, infatti, la concessione ha durata decennale, un termine ritenuto “anomalo in questo ambito” anche dal presidente del Ciip (ex Consorzio idrico) Paolo Nigrotti. Proprio Nigrotti si è sempre dichiarato pronto a partire con l’individuazione di un partner affidabile soprattutto in ambito di distribuzione commerciale, presupposto fondamentale per dare poi inizio alla realizzazione dello stabilimento che potrebbe dare lavoro a un discreto numero di giovani della zona montana. Sono oramai tre anni che si discute di questo progetto. D’altronde l’acqua è un bene primario e il presidente Rossi, sensibile alle tematiche ambientali, teme di consegnare la risorsa idrica in mano ai privati che potrebbero sfruttarla per ricavarne profitti.
“Nonostante la Provincia sostenga – ha riferito il sindaco Petrucci, che lunedì prossimo a mezzogiorno accompagnerà la Fiaccola Benedettina nella sua Arquata – che la durata di 10 anni della concessione per l’imbottigliamento su un massimo consentito per legge di 30 anni sia un termine congruo già fissato per altri soggetti richiedenti, sono fortemente preoccupato per l’effetto negativo che tale scadenza potrà avere sui privati, interessati a rispondere al bando che sarà pubblicato dal Ciip. Il termine decennale nei moderni cicli lavorativi in ambito acque minerali rappresenta un periodo troppo breve. Basta pensare che la Regione Lazio, di colore politico non certo diverso da quello del nostro presidente provinciale Massimo Rossi, come termine minimo ha 30 anni e massimo 99 anni!”.
“Concedere solo 10 anni per questa autorizzazione che rappresenta un importante sviluppo per il futuro dell’indotto lavorativo della nostra montagna – ha proseguito Petrucci – è sembrato a me e a molti miei concittadini un atto puntiglioso quasi una ripicca all’indomani del parere a noi favorevole del consulente incaricato dalla Provincia, avvocato Caja del Foro di Bologna”.
“Il nostro Presidente della Provincia – ha concluso Petrucci – invece di continuare ad organizzare a spese dell’Ente dei sontuosi convegni nazionali (tra l’altro nemmeno in sedi istituzionali come le sale consiliari, bensì presso strutture private come la Taverna della Montagna a Foce di Montemonaco, dove mi risulta che i titolari sono suoi sostenitori), ed invece di denigrare l’imbottigliamento di una sorgente come la nostra, che può rappresentare una fonte di lavoro per tanta povera gente della montagna costretta a scegliere tra la disoccupazione e il pendolarismo, farebbe bene a valutare la nostra realtà occupazionale, magari trovando lui stesso una risorsa alternativa all’imbottigliamento”. Per quanto riguarda infine la ditta Sagma di Montegallo l’autorizzazione all’imbottigliamento non è stato rinnovata poiché la ditta nei dieci anni trascorsi non avrebbe dato prova alcuna di voler realizzare un impianto per l’imbottigliamento della Fonte Gelata oggetto della richiesta d’autorizzazione.
Corriere Adriatico 7/7/2006
di PIERFRANCESCO GIANNANGELI
MACERATA La lunga settimana del Parco dei Sibillini – cominciata con le indiscrezioni sulla futura presidenza e proseguita con la visita del ministro Alfonso Pecoraro Scanio a Bolognola – si è chiusa con un'affermazione di principio di lapalissiana evidenza: la nomina del nuovo presidente sarà affare del ministero dell'Ambiente, di concerto con le Regioni Marche e Umbria. E fin qui niente di nuovo sul piano delle procedure. Più interessante è la questione relativa ai tempi: bisognerà stringerli, perché gli incontri risolutori ci saranno nelle prossime settimane, in quanto il commissario Sauro Turroni tornerà a tempo pieno al suo lavoro di senatore della maggioranza il 31 luglio, dunque tra meno di un mese.
Su questi aspetti, a Bolognola il ministro è stato chiaro, durante la sua visita per la consegna dei camosci dal Parco della Majella a quello dei Sibillini. «Convocherò i presidenti di Marche e Umbria entro la fine del mese – ha dichiarato Pecoraro Scanio – per ascoltarli e dunque procedere alla nomina». E ha aggiunto: «Turroni è bravo e appunto per questo mi serve a Roma». Come dire che il commissariamento è bello quando è tale, cioè dura poco (opinione evidentemente opposta doveva avere il ministro Matteoli, visto che l'incarico di commissario per Aldo Cosentino è durato anni), e che non si derogherà per nessun motivo rispetto alla "dead line" del 31 luglio, data di scadenza per Sauro Turroni al vertice del Parco dei Sibillini. Se così non sarà, qualcuno rischia la figuraccia.
dal Messagero del 2 Luglio 2006
Dopo un secolo torna il camoscio
BOLOGNOLA Certamente sono due animaletti simpatici, dallo sguardo vispo e il muso curioso, i camosci che da qualche giorno "abitano" l'area faunistica di Bolognola, nel bel mezzo del Parco dei monti Sibillini, e che ieri pomeriggio hanno ricevuto la visita nientemeno che del ministro dell'Ambiente, il verde Alfonso Pecoraro Scanio in persona. Lui, il camoscio maschio, ha tre anni, e lei, la sua compagna, uno di meno. Tempo qualche settimana, saranno raggiunti da un loro simile e dunque ripartirà da tre l'operazione ripopolamento nel Parco. Da dove il camoscio appenninico manca da oltre un secolo. All'inizio del Novecento, infatti, il "rupicapra pyrenaica ornata" – come i dotti chiamano questo particolarissimo tipo di camoscio – se la passava veramente male: un pugno di esemplari si era salvato sulle montagne dell'Abruzzo, poi nient'altro.
Dai loro eredi, sempre più sparuti, si è ripartiti per un progetto di reintroduzione, qualche anno fa. Ora, il Parco della Majella ha donato i tre esemplari ai colleghi del Parco dei Sibillini, affinché anche qui il camoscio possa tornare a correre. Ieri l'evento è stato celebrato in grande stile, con tanto di ministro in visita nel piccolo centro montano, vertici dei parchi marchigiano ed abruzzese (per i Sibillini c'erano il commissario straordinario Sauro Turroni e il direttore Alfredo Fermanelli), oltre a politici più o meno locali in quantità. Si è parlato anche della prossima nomina del nuovo presidente dell'Ente Parco. L'assessore provinciale Carlo Migliorelli ha chiesto un percorso partecipato per arrivare a una designazione condivisa da tutti, il ministro ha assicurato che entro fine luglio convocherà i presidenti di Marche e Umbria – titolari del territorio interregionale del Parco – per procedere alla scelta. P. Gia.
Dal Messaggero del 1 Luglio 2006.