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Sail & Ski Garda Dolomiti dal 14 al 17 marzo 2024 – VIDEO

La prima edizione del Sail&Ski Garda Dolomiti segna l’inizio di una nuova era per gli appassionati di vela e sci, offrendo un’esperienza unica che combina due delle discipline sportive più amate in un singolo, entusiasmante evento. Questo innovativo incontro tra mare e montagna si svolgerà in due delle località più incantevoli del Trentino: la splendida area di Madonna di Campiglio e le acque cristalline del Garda Trentino.

Organizzato dall’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio in collaborazione con ApT Garda Trentino, J/70 Italian Class e Fraglia Vela Riva, il Sail&Ski Garda Dolomiti rappresenta una novità assoluta per l’universo J/70. Non solo è un’occasione imperdibile per fare team building e allenarsi in vista della J/70 Cup 2024, ma è anche un modo originale per godere delle eccellenze trentine: la ski area di Campiglio, famosa per le sue piste perfettamente innevate, e il clima piacevolmente primaverile della costa del Garda.

Programma Sail Ski 2024

Giovedì 14 marzo (presso Fraglia Vela Riva)

– Dalle 9:00 alle 18:00: operazioni di varo con gru, conferma iscrizioni, ritiro materiale promozionale;
– Alle 17:00: cocktail di benvenuto.

Venerdì 15 marzo (presso Fraglia Vela Riva)

– Dalle 9:00 alle 10:30: ulteriori operazioni di varo con gru, conferma iscrizioni, ritiro materiale promozionale;
– Alle 10:30: caffè di benvenuto;
– Alle 11:00: briefing per gli skipper;
– Alle 13:00: primo segnale di avviso per le regate (sono previste fino a tre gare).

Sabato 16 marzo (presso il Rifugio Patascoss a Madonna di Campiglio)

– Alle 11:30: ritiro pettorali e selezione e sorteggio dei campioni;
– Alle 12:30: prima manche sulla pista del Campionato del Mondo di sci 3Tre;
– Orario da definire: seconda manche con i campioni e il miglior concorrente della prima manche per ogni imbarcazione;
– Alle 15:30: cerimonia di premiazione della gara di sci e della classifica combinata (vela/sci).

Domenica 17 marzo (presso Fraglia Vela Riva)

– Orario da definire: primo segnale di avviso per le regate (sono previste fino a tre gare);
– Orario da definire: cerimonia di premiazione finale.

La sfida da Madonna di Campiglio a Riva del Garda

L’evento coinvolgerà gli equipaggi in un’avvincente sfida che li vedrà competere sulle diverse forme d’acqua: le regate tra le boe sul Lago di Garda a Riva del Garda e la gara di sci a due manches al Rifugio Patascoss di Madonna di Campiglio. Questa competizione unica nel suo genere è aperta a tutti i membri dell’equipaggio, richiedendo la presenza obbligatoria di almeno un velista/sciatore per iscrizione, e sarà arricchita dalla partecipazione di alcuni dei più grandi nomi dello sci.

I risultati delle regate saranno sommati a quelli della gara di sci per determinare una classifica combinata, che incoronerà il vincitore della prima edizione del Sail&Ski Garda Dolomiti. Questa formula innovativa promette di offrire emozioni forti e di testare le abilità degli atleti sia in acqua che sulla neve, sottolineando l’importanza della versatilità e della capacità di adattamento.

La Sail&Ski Garda Dolomiti non è solo un evento sportivo, ma anche un’opportunità per valorizzare e promuovere due delle eccellenze del Trentino: il fascino invernale di Madonna di Campiglio e l’ambiente primaverile del Garda Trentino. Gli equipaggi avranno l’occasione di immergersi in due realtà diverse, ciascuna con la propria bellezza e peculiarità, offrendo un contrasto affascinante che arricchisce ulteriormente l’esperienza.

In conclusione, il Sail&Ski Garda Dolomiti rappresenta un evento imperdibile per gli appassionati di vela e sci, che avranno l’occasione di cimentarsi in una competizione unica nel suo genere, all’insegna dell’adrenalina e del divertimento. Con il suo programma ricco e la sua formula innovativa, l’evento promette di diventare un appuntamento fisso nel calendario degli sportivi e degli amanti della natura, celebrando la bellezza e l’energia del Trentino.

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Le mascotte di Milano-Cortina 2026 presentate al Festival di Sanremo – VIDEO

Il Festival di Sanremo ha avuto il privilegio di ospitare, per il secondo anno consecutivo, un momento storico per l’Italia e il mondo dello sport: la presentazione ufficiale delle mascotte di Milano-Cortina 2026. Tina e Milo, due ermellini dal fascino unico, hanno conquistato il palco dell’Ariston, diventando non solo i simboli dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali ma anche testimoni dell’energia, dell’entusiasmo e del calore dello spirito italiano contemporaneo.

Un debutto trionfale

Esattamente un anno dopo essere stati scelti dal pubblico italiano tramite un ballottaggio tenutosi durante lo stesso festival, Tina e Milo hanno fatto il loro ritorno sullo storico palco di Sanremo. Tina, con il suo manto chiaro ornato dai cinque cerchi olimpici, e Milo, caratterizzato dal manto scuro e i tre agitos della Paralimpiade, hanno finalmente potuto presentarsi al mondo intero. La scelta dei loro nomi non è casuale: Tina è un omaggio a Cortina, mentre Milo deriva da Milano, le due località chiave dei Giochi che, nel 2026, accoglieranno circa 3000 atleti olimpici e 600 paralimpici provenienti da ogni angolo del pianeta.

Una storia di creatività e inclusione

L’origine di Tina e Milo affonda le radici in un progetto nato dalla creatività degli studenti dell’Istituto Comprensivo di Taverna, in provincia di Catanzaro, vincitori di un concorso lanciato durante l’edizione del Festival del 2023. Accanto a loro, non mancheranno “I Flo”, sei bucaneve nati dalla fantasia degli studenti dell’Istituto Comprensivo Sabin di Segrate, destinati a diventare i migliori amici delle mascotte e protagonisti di divertenti avventure in avvicinamento ai Giochi. Questo percorso di creatività ha visto la collaborazione stretta tra il Comitato Organizzatore, il Ministero dell’Istruzione e ha coinvolto oltre 1600 progetti da tutta Italia, dimostrando l’importanza dell’unità e del contributo collettivo.

Le mascotte Tina e Milo in tour

Dopo l’emozionante presentazione a Sanremo, Tina e Milo non si fermeranno. È previsto un tour che toccherà le principali località dei territori di Milano Cortina 2026, da Roma a Milano, passando per Cortina d’Ampezzo, Brunico, Anterselva-Antholz, Bolzano, Piancavallo, Val di Fiemme, Bormio, e Livigno. Un viaggio che simboleggia il cammino verso i Giochi, portando con sé i valori di resilienza, inclusione e gioia che Tina e Milo incarnano.

Messaggi di speranza e forza

Tina e Milo non sono solo mascotte; sono portatori di un messaggio profondo. Tina, la curiosa amante della bellezza e della trasformazione, vive seguendo il motto “Sogna forte!”, mentre Milo, resiliente e amante degli scherzetti, ci insegna che “Gli ostacoli sono trampolini”. Insieme, con la loro vivacità e ingegnosità, raccontano al mondo l’essenza dello spirito italiano, pronti a giocare sulle nostre montagne senza mai andare in letargo, simbolo di una nazione che non si ferma mai, neanche di fronte alle sfide più ardue.

La presentazione delle mascotte di Milano-Cortina 2026 al Festival di Sanremo segna un momento indimenticabile nella storia dei giochi olimpici e paralimpici, ricordandoci il potere unificante dello sport e la capacità dell’Italia di sorprendere e innovare, mantenendo sempre viva la fiamma dell’entusiasmo e della passione.

Video – Sanremo 2024 – Le mascotte di Milano Cortina 2026

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Melissa Satta senza Berrettini in piscina sulla neve di St. Moritz

Melissa Satta si gode il fascino invernale di St. Moritz, tra neve e glamour
La showgirl ha preso parte a un weekend di eventi chic in compagnia di celebrità. L’assenza di Matteo Berrettini solleva dubbi su una possibile crisi.
In occasione di un fine settimana ricco di eventi a St. Moritz, Melissa Satta ha colto l’opportunità di brillare tra le discese innevate e i momenti di relax in piscina, nonché nell’ambito di una delle sfilate di moda più esclusive in alta quota. Circondata da una schiera di personaggi noti, la showgirl ha saputo distinguersi, nonostante la mancanza del compagno Matteo Berrettini, impegnato con i suoi allenamenti. Ha tuttavia condiviso momenti con l’amica Arianna Alessi e celebrità del calibro di Anne Hathaway, Olivia Palermo, Kate Moss, Victoria dei Maneskin, Alessandro Borghese, Beatrice Vendramin, tra gli altri.

Tra un’avventura sugli sci e l’altra, Melissa Satta ha trovato il tempo di immergersi in una piscina riscaldata sulla neve, abbracciata dalle montagne ghiacciate, dove non ha mancato di mostrare il suo carisma e fascino, accolta dal sole e dall’immacolata neve circostante, indossando il suo primo bikini dell’anno.

Melissa Satta, entusiasta dello sport e dell’avventura, ha dimostrato di essere anche una sciatrice competente, godendosi le discese in compagnia di amici celebri, inclusi ex campioni come Giorgio Rocca. La serata è stata impreziosita da una sfilata montana seguita da una cena in una baita di lusso.

Il mistero sulla relazione tra Melissa Satta e Matteo Berrettini si infittisce. Con l’assenza di Berrettini a St. Moritz e i recenti momenti condivisi solo con amiche, si alimentano le voci di una crisi tra i due. La loro recente lontananza solleva interrogativi: sarà una semplice coincidenza dovuta agli impegni del tennista o ci sono problemi più seri? Con l’avvicinarsi di San Valentino, i fan sono in attesa di scoprire più dettagli sulla situazione sentimentale della coppia.

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Sciatore ubriaco fradicio soccorso dai carabinieri con il toboga sulle piste da sci di Madonna di Campiglio

A Madonna di Campiglio si è verificato un episodio singolare. Un turista lituano, dimenticando le regole fondamentali del buon senso e della prudenza, ha trasformato una giornata sulle piste in un caso di studio sull’importanza della responsabilità personale e collettiva in montagna.

Mentre gli appassionati di sport invernali si dedicavano alle discese tra i boschi innevati e le piste perfettamente preparate, i carabinieri di Madonna di Campiglio sono intervenuti in un caso fuori dall’ordinario: lo sciatore, visibilmente incapace di mantenere il controllo a causa dell’alto livello di alcol nel sangue, è stato trovato in stato di completa ebbrezza sul comprensorio dello Spinale. La situazione ha richiesto un intervento tempestivo per prevenire potenziali incidenti, evidenziando la rapidità e l’efficienza dei soccorsi in ambiente montano.

Per garantire la sicurezza dello sciatore e degli altri frequentatori delle piste, i militari hanno adottato una soluzione tanto efficace quanto singolare: l’utilizzo di un toboga per trasportare a valle l’uomo, che in quel momento non era in grado di scendere autonomamente. Questa decisione non solo ha scongiurato ulteriori rischi ma ha anche messo in luce l’importanza di essere preparati a ogni evenienza nelle località sciistiche.

Questo episodio è emblematico delle sfide che i soccorritori affrontano regolarmente nelle località sciistiche e sottolinea l’importanza delle normative volte a mantenere alto il livello di sicurezza sulle piste. La violazione della disciplina sulla sicurezza degli sport in montagna, che proibisce lo sci in stato di ebbrezza, ha comportato per lo sciatore una multa di 330 euro, ma il messaggio va ben oltre la sanzione economica: è un promemoria vitale del rispetto dovuto a se stessi, agli altri sciatori e all’ambiente montano.

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Federica Brignone stasera ospite a Sanremo

In un’inaspettata fusione tra sport e musica, la campionessa di sci alpino Federica Brignone sarà stasera l’ospite d’onore alla serata inaugurale del Festival della Canzone Italiana a Sanremo. Questa scelta segna un momento significativo per entrambi gli universi, portando sul palco dell’Ariston un’atleta di fama mondiale in piena stagione agonistica.

Federica Brignone stasera ospite all’Ariston

L’invito a Brignone da parte di Amadeus, conduttore e direttore artistico del Festival, ha sorpreso molti, compresa la stessa atleta. “All’inizio la mia reazione è stata: aiuto, sono impegnata con gli allenamenti e le gare. Poi ho pensato che sarebbe stata l’occasione per vivere un’esperienza unica”, ha condiviso Federica, evidenziando la sua passione non solo per lo sci ma anche per la musica. La sua presenza a Sanremo non è solo un onore personale ma serve anche a promuovere lo sport dello sci in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026.

La decisione di accettare l’invito a Sanremo riflette l’approccio di Brignone alla vita, sempre alla ricerca di nuove esperienze e modi per esprimersi. Durante un’intervista rilasciata al TG1, Federica ha rivelato: “Per me sciare è musica, lo sci ha un ritmo. Quindi vivo la musica mentre scio.” Questa visione artistica dello sport la rende l’ospite perfetto per un evento che celebra la cultura italiana in tutte le sue forme.

L’apparizione di Brignone a Sanremo arriva in un momento difficile per lo sci italiano, segnato dal grave infortunio di Sofia Goggia. Federica ha dedicato parole di sostegno alla sua compagna e rivale: “Mi dispiace tantissimo per Sofia, spero che andrà tutto bene. Ma è tosta, è tornata tante volte e anche stavolta ce la farà”. Questo gesto sottolinea lo spirito di comunità e resilienza che caratterizza gli atleti di alto livello.

Nonostante le iniziali esitazioni dovute agli impegni agonistici, Brignone vede la sua partecipazione al Festival come un’opportunità unica di condividere le sue passioni con un pubblico più ampio. La sua affinità per la musica si estende oltre il piacere personale; è un modo per esprimere se stessa e per trovare ritmo e ispirazione anche nelle discese più impegnative. “La musica mi è sempre piaciuta fin da bambina”, racconta Federica, citando tra i suoi artisti preferiti icone del rock internazionale e talenti italiani.

La presenza di Federica Brignone a Sanremo è più di un semplice evento mediatico; è un messaggio di ispirazione, che dimostra come la dedizione, la passione e il coraggio di esplorare nuovi orizzonti possano unire mondi apparentemente distanti come lo sport e la musica. La sua partecipazione al Festival non solo celebra i suoi successi sportivi, ma anche il suo spirito eclettico e la sua capacità di ispirare sia sulle piste da sci che fuori.

Stasera, quindi, Sanremo accoglierà non solo una stella dello sci alpino, ma una vera e propria ambasciatrice della passione e dell’eccellenza italiana, pronta a regalarci un momento unico e indimenticabile.

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Sofia Goggia operata, applicata una placca con 7 viti: “Mi rialzerò più forte di prima”

Nel mondo dello sci alpino, la resilienza e la forza d’animo sono qualità tanto importanti quanto la tecnica e la velocità. Sofia Goggia, campionessa di discesa libera, ha recentemente dato una lezione magistrale di entrambe dopo un brutto infortunio che l’ha vista protagonista di un’operazione chirurgica complessa. La Goggia è stata operata con successo per la riduzione di una frattura articolare scomposta pluriframmentaria del pilone tibiale destro, un infortunio occorso durante un allenamento a Ponte di Legno. L’intervento, necessario a causa della gravità della frattura, ha comportato l’applicazione di una placca e sette viti nella gamba destra della sciatrice.

Il percorso di recupero che dovrà affrontare Sofia Goggia

L’operazione, eseguita alla Clinica La Madonnina di Milano dal dottor Andrea Panzeri in collaborazione con il dottor Riccardo Accetta, è stata un successo. La Federazione Italiana Sport Invernali (FISI) ha comunicato che Sofia Goggia dovrà osservare un periodo di riposo e scarico di circa quaranta giorni prima di iniziare la parte più attiva della fisioterapia. Nonostante la necessità di una pausa forzata dalla competizione, l’atteggiamento di Sofia rimane positivo e combattivo. “Un altro infortunio che interrompe la mia rincorsa ad una nuova Coppa del mondo di discesa, ma anche stavolta saprò rialzarmi”, ha dichiarato prima dell’operazione.

La determinazione di Sofia Goggia

Questo non è il primo ostacolo che Sofia ha dovuto affrontare nella sua carriera, e la sua determinazione di rientrare in gara è ammirevole. “La mia rincorsa alla Coppa del Mondo di discesa si ferma ancora una volta, ma saprò rialzarmi di nuovo”, ha affermato con fermezza. La sua tenacia è un esempio per atleti e appassionati, dimostrando che gli ostacoli fisici possono essere superati con forza di volontà e dedizione.

Goggia si era fatta male durante un allenamento sulla pista Casola Nera di Pontedilegno, preparandosi per la tappa di Soldeu in Andorra. La dinamica dell’incidente, con il suo sci destro che ha inforcato una porta, provocando una caduta violenta, ha messo in pausa i suoi sogni di vittoria immediata. L’ultimo suo trionfo, a un mese dall’incidente, fu la vittoria nella discesa libera di Altenmark, segnando la 24sima vittoria della sua carriera.

La tempistica della riabilitazione e del ritorno alle competizioni è stata stimata in circa quattro mesi, un periodo durante il quale Sofia dovrà armarsi di “santa pazienza” e seguire scrupolosamente il protocollo di recupero. Questo stop la costringe a rimettere in discussione la stagione ma, conoscendo la sua forza d’animo e la sua capacità di superare le avversità, c’è poco dubbio che tornerà a competere più forte di prima.

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Le 10 Spa in montagna più suggestive d’Italia

Indice dei contenuti dell'articolo:

Le spa in montagna in Italia rappresentano il rifugio ideale per chi cerca una fuga dalla routine, immergendosi in un ambiente di completo relax e benessere. Situate tra le imponenti cime delle Alpi, queste spa offrono un’esperienza unica di wellness, combinando il fascino naturale del paesaggio con trattamenti all’avanguardia. Dalle acque termali riscaldanti fino alle moderne tecniche di rilassamento, ogni spa sulla neve promette un soggiorno indimenticabile. Ecco una guida dettagliata alle 10 spa in montagna più belle e accoglienti d’Italia, organizzate per regione, per garantire un’esperienza di puro piacere e rigenerazione.

Alto Adige

  • Alpenroyal Grand Hotel Gourmet, Selva di Val Gardena: un vero paradiso per gli amanti del benessere, questa spa di montagna offre viste spettacolari e un’ampia gamma di attività relax.
  • Adler Mountain Lodge, Alpe di Siusi: immersa in un paesaggio da sogno, questo centro benessere utilizza ingredienti naturali locali per trattamenti unici.
  • Hotel Stroblhof, Val Passiria: con le sue saune panoramiche, rappresenta una delle destinazioni top per chi cerca una spa sulla neve.
  • Auener Hof Relais Chateaux, Val Sarentino: questo centro wellness combina lusso e natura, offrendo un’esperienza di benessere totale in alta quota.
  • Hotel San Luis, Merano: un’oasi di pace, dove la spa si fonde con il paesaggio montano per un relax assoluto.

Valle d’Aosta

  • QC Termemontebianco Spa and Resort, Pré Saint Didier: tra le spa di montagna più rinomate, offre trattamenti termali e viste mozzafiato.
  • Relais & Châteaux Hermitage Hotel & Spa, Cervinia: lusso e relax si incontrano in questa spa, perfetta per rigenerarsi dopo una giornata sugli sci.
  • Auberge de la Maison, Entreves: un’accogliente spa di montagna che propone un’esperienza benessere autentica e raffinata.
  • Nira Montana, La Thuile: design moderno e trattamenti esclusivi fanno di questa beauty farm una delle scelte preferite per il wellness alpino.

Veneto

  • Cristallo Luxury Collection Resort & Spa, Cortina d’Ampezzo: un’icona del lusso, dove la spa offre un’esperienza esclusiva in uno dei luoghi più prestigiosi delle Alpi.

Queste spa in montagna sono l’ideale per chi desidera unire il piacere della neve e dello sport invernale al relax più completo, offrendo un’ampia varietà di trattamenti per corpo e mente. La combinazione di paesaggi alpini mozzafiato e servizi di alta qualità rende ogni soggiorno in queste spa un momento di pura felicità, contribuendo a migliorare sia la salute fisica che quella mentale. Se siete alla ricerca di una pausa di benessere in alta quota, queste destinazioni offrono tutto ciò che potete desiderare per una vacanza rigenerante tra le vette delle Alpi italiane.

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Pista nera del Ciampac – Alba di Canazei – VIDEO

Dove si trova

La pista nera del Ciampac, situata nella Val di Fassa in Trentino, è uno dei tracciati più esaltanti del comprensorio Dolomiti Superski. Questo percorso di 3 km, che collega la ski area di Ciampac con Alba di Canazei, è noto per il suo elevato grado di difficoltà e per le sensazioni forti che sa offrire agli sciatori avanzati. Partendo da 2160 metri e scendendo fino a 1550 metri, gli sciatori affrontano un dislivello di 660 metri con una pendenza media del 32%, testimoniando il livello di sfida che questa pista rappresenta.

Tra tecnica e adrenalina

Fin dall’inizio, la pista propone un bivio: una discesa diretta e ripida per chi cerca l’adrenalina pura, e un percorso con un paio di tornanti più gestibili per chi preferisce un approccio leggermente più moderato. Entrambi i percorsi si riuniscono in una sezione ampia che permette di mantenere alta la velocità, con curve tecniche da affrontare con attenzione.

Pista nera Ciampac: un tracciato per esperti

La pista nera Ciampac si distingue per essere uno dei tracciati meno affollati del comprensorio, offrendo così una qualità della neve superiore e un’esperienza più “esclusiva”. Sebbene la sicurezza in alcuni tratti possa essere migliorabile, soprattutto per la possibile presenza di sassi nel pomeriggio, questo non toglie valore all’esperienza complessiva, rendendola un must per gli sciatori alla ricerca di vere sfide.

Competizione e misurazione delle prestazioni

Da alcuni anni anni è stato introdotto un tracciato cronometrato accessibile gratuitamente, situato lungo una delle due piste dello skilift Sasso di Rocca. Questo elemento aggiuntivo offre la possibilità di misurare le proprie prestazioni in modo competitivo, aumentando il livello di sfida e divertimento.

Conclusione

La pista nera del Ciampac è molto più di una semplice discesa; è una prova di abilità, coraggio e passione per lo sci. Offre un mix equilibrato di tecnicità e velocità, incastonato in un contesto di rara bellezza naturale. Per chi cerca una sfida significativa nelle Dolomiti, Ciampac rappresenta una destinazione imperdibile, capace di mettere alla prova anche gli sciatori più esperti con la sua combinazione unica di difficoltà tecniche e condizioni fisiche. È un appuntamento fisso per chi vuole vivere l’emozione del vero sci alpino a Alba di Canazei.

Video pista nera Ciampac – Alba di Canazei

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Ponte di Legno, per Sofia Goggia confermato l’intervento chirurgico. Cosa dicono i medici sul grave infortunio

In una sfortunata mattinata di allenamento sulla pista “Casola Nera” di Ponte di Legno, Sofia Goggia ha subito un grave infortunio che ha richiesto un’immediata attenzione medica. Mentre si preparava per la prossima gara di gigante a Soldeu, Andorra, la campionessa di sci alpino è caduta, infortunando gravemente la sua gamba destra. La diagnosi ha confermato i timori peggiori: frattura di tibia e malleolo, con necessità di un intervento chirurgico urgente.

La caduta e la corsa contro il tempo

Il dramma si è consumato durante un allenamento tecnico, quando Goggia ha inforcato una porta con la gamba destra, provocando la caduta. La gravità dell’infortunio è stata immediatamente evidente, portando alla rapida evacuazione dell’atleta verso la clinica La Madonnina di Milano, via eliambulanza, per gli accertamenti necessari. La speranza di un esito meno grave si è scontrata con la dura realtà degli esami radiologici, confermando la necessità di un intervento chirurgico.

La diagnosi e l’intervento

Giunta in clinica, Goggia è stata sottoposta a tac e risonanza magnetica che hanno rivelato una frattura complessa. “Frattura di tibia e malleolo, verranno ridotte chirurgicamente nel pomeriggio,” ha comunicato la FISI, delineando un percorso terapeutico che si preannuncia lungo e complesso. L’operazione, affidata al dottor Andrea Panzeri in collaborazione con il dottor Riccardo Accetta, mira a ripristinare l’integrità ossea nella speranza di un recupero completo.

Cosa dicono i medici

Il dottor Andrea Panzeri, presidente della Commissione Medica FISI, e massimo conoscitore delle condizioni fisiche di Goggia, ha condiviso il suo approccio prima dell’intervento: “Ho parlato al telefono con Sofia, mi ha detto di avere male a gamba e caviglia destre, ma devo vedere la TAC. La frattura è la paura di noi tutti, ma a volte le sensazioni dell’atleta sono diverse dal riscontro degli esami.” Tuttavia, le preoccupazioni erano fondate, e la conferma della frattura ha segnato l’inizio di un percorso di recupero lungo e impegnativo per la campionessa.

Un futuro incerto

L’infortunio e l’imminente operazione pongono un interrogativo sul futuro sportivo di Goggia. Dopo un tentativo di rientro nel 2021, seguito da un infortunio al piatto tibiale laterale, la nuova sfida rappresenta un ostacolo significativo nella sua carriera. Le prospettive di recupero sono al centro dell’attenzione, con un desiderio comune di vederla tornare alle competizioni al suo meglio.

Solidarietà e supporto

La notizia dell’infortunio di Sofia Goggia ha suscitato una grande ondata di solidarietà da parte del mondo dello sport e dei fan, dimostrando quanto sia amata e rispettata nel circuito dello sci alpino. Mentre si avvia il percorso di recupero, il sostegno morale e l’incoraggiamento da parte della comunità saranno fondamentali per accompagnare Sofia in questa difficile prova.

Il cammino di Goggia verso la guarigione è appena iniziato, e il pensiero di tutti è con lei, sperando in una ripresa veloce e completa. La determinazione e la resilienza che l’hanno sempre contraddistinta saranno senza dubbio le sue migliori alleate in questo nuovo capitolo della sua vita sportiva.

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Val Senales, inaugurata la nuova funivia e presto partiranno i lavori per parcheggio e stazione di valle

La Val Senales ha dato il benvenuto al futuro delle escursioni in montagna con l’inaugurazione della nuova funivia Ghiacciai a Natale 2023. Questo impianto di 16 milioni di euro è stato completato in soli 8 mesi, sostituendo completamente l’impianto originale che aveva servito la regione per quasi 50 anni. La moderna funivia, realizzata da Doppelmayr, è stata definita “uno degli impianti di maggiore fascino in tutto l’arco alpino” da Michl Ebner, presidente delle Funivie Ghiacciai Val Senales Spa.

Un nuovo inizio per la Val Senales

La prima funivia della Val Senales fu costruita nel 1974, e ora, dopo quasi cinque decenni, è stata sostituita da un impianto all’avanguardia. L’inaugurazione ufficiale, avvenuta l’1 febbraio, ha incluso la benedizione del parroco di Senales, Franz Messner, che ha augurato all’impianto altri 50 anni di successo nel trasporto di sciatori dalla quota di 2011 metri di Maso Corto ai 3212 metri del Grawand.

Sicurezza e sostenibilità al primo posto

La nuova funivia è stata progettata con la massima sicurezza in mente. Dispone di un anello di traino saldato e ispezionabile, con costante monitoraggio, e offre la possibilità di riportare le due cabine nelle stazioni in caso di necessità. Oltre a ciò, sono state implementate misure come una maggiore distanza tra le funi per garantire una sicurezza ottimale. Inoltre, il sistema è stato ottimizzato per ridurre al minimo le vibrazioni e il rumore.

Nuove prospettive con la stazione di valle e il parcheggio

Ma le novità non finiscono qui. Dopo la Pasqua, partiranno i lavori per la costruzione di una nuova stazione a valle, che offrirà un accesso diretto dalla pista da sci, servizi di ristorazione e deposito sci. In aggiunta, verrà realizzato un parcheggio multipiano per migliorare ulteriormente l’accessibilità all’impianto. Con questi progetti, la Val Senales si prepara a diventare una destinazione ancora più attraente per gli amanti della montagna e degli sport invernali.

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