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Cortina, donna di 36 anni con scarpe inadeguate salvata dal soccorso alpino

A Cortina d’Ampezzo, una coppia di escursionisti si è trovata in difficoltà nella neve, incapace di continuare il loro cammino. Una donna di 36 anni, originaria di Albignasego (Padova), senza calzature adeguate, ha subito il congelamento dei piedi, rendendola incapace di camminare. La coppia è stata soccorsa e portata a valle dopo un’operazione di salvataggio complessa. Gli operatori di soccorso esortano a prestare attenzione alla segnaletica e alle condizioni meteorologiche, poiché il rischio di assideramento è alto, con temperature che possono scendere fino a -15 gradi, e non sempre è disponibile l’elicottero per il soccorso.

L’intervento di soccorso è avvenuto nella serata di lunedì 15 gennaio, dopo che il 118 ha ricevuto una chiamata di soccorso intorno alle 19. La coppia, partita dal passo Tre Croci verso le 14.30 con l’obiettivo di raggiungere il Rifugio Vandelli, si è bloccata lungo il sentiero 215. Il compagno della donna, un 27enne di Villafranca Padovana (Padova), ha tentato di scaldarla con un sacco a pelo, ma alla fine ha dovuto chiedere aiuto.

Una squadra del soccorso alpino e della guardia di finanza si è avvicinata quanto più possibile con un quad prima di proseguire a piedi. L’elicottero di Trento, dopo aver completato un’altra missione, è arrivato per portare in salvo la coppia. L’operazione ha incluso il trasporto della donna in barella e l’uso del verricello dell’elicottero per sollevare la coppia.

Dopo il salvataggio, la coppia è stata accolta nella sede del soccorso alpino di Cortina per riscaldarsi. Un cartello di avviso è stato posizionato all’inizio del sentiero per il Vandelli, avvertendo dei pericoli e della necessità di avere attrezzature adeguate per l’escursionismo invernale.

Le temperature attuali nella zona scendono sotto i -15 gradi, e il rischio di assideramento è significativo. La copertura del telefono cellulare è spesso scarsa, e l’arrivo delle squadre di soccorso può richiedere molto tempo, sia per raggiungere che per trasportare indietro le persone in difficoltà.

Come trasformare il Dacia Duster in un gatto delle nevi – VIDEO

Stai cercando un modo per migliorare le capacità fuoristrada del tuo SUV o camion? La soluzione potrebbe essere più semplice di quanto pensi. Con l’arrivo di Track and Go, una tecnologia all’avanguardia, ora è possibile trasformare qualsiasi veicolo standard in un gatto delle nevi efficace e versatile in pochi minuti.

Nel video viene mostrata l’installazione sul Dacia Duster del sistema Track and Go ed i risultati sono stati sorprendenti. Questo sistema, unico nel suo genere, non solo è incredibilmente facile da installare, ma rende il Duster un veicolo perfetto per affrontare anche le condizioni invernali più estreme.

I componenti di Track and Go, realizzati in acciaio legato ad alta resistenza e alluminio di qualità aeronautica, assicurano leggerezza, forza e durabilità. Inoltre, il design pneumatico del sistema riduce efficacemente le vibrazioni e assorbe gli urti, garantendo una guida confortevole e sicura su terreni innevati.

I cingoli di gomma di alta qualità sono costruiti per durare, rendendo Track and Go una scelta ideale per qualsiasi impresa che necessiti di mobilità affidabile in condizioni di neve. Inoltre, grazie alla sua meccanica semplice, il sistema è facile da mantenere, adatto a tutti gli utenti.

Nel video allegato potrete vedere il Dacia Duster trasformato con il sistema Track and Go in azione, un chiaro esempio di come questa tecnologia possa rivoluzionare il modo in cui affrontiamo la guida invernale. Se operi in un settore che richiede frequenti spostamenti su terreni innevati o difficili, Track and Go potrebbe essere la soluzione che stavi cercando.

Passo Fedaia, il test delle nuove macchine fresaneve della provincia di Trento – VIDEO

Nell’incantevole cornice del Passo Fedaia, ai piedi della imponente Marmolada nella Alta Val di Fassa, si è svolta una dimostrazione chiave per la mobilità invernale in montagna. La Provincia di Trento ha testato le sue innovative macchine fresaneve, strumenti essenziali per mantenere la viabilità nelle aree montane durante l’inverno. Questo test rappresenta un passo importante nella strategia di sicurezza e accessibilità stradale nei mesi più freddi.

In un contesto suggestivo e con temperature che scendevano fino a -14 gradi, le fresaneve di nuova generazione hanno fatto il loro debutto. Destinate a operare in quattro nodi vitali – Campo Carlomagno – Madonna di Campiglio e Alta Val Rendena, Passo del Tonale e Alta Val di Sole, la zona dei Passi dolomitici intorno a Canazei, e Passo Rolle con Primiero – queste macchine hanno esordito in una zona riservata, lontana dal traffico ordinario, mostrando le loro capacità in un vero ambiente invernale.

Un elemento cruciale del progetto è stata la preparazione degli operatori. Completando una formazione approfondita presso il Cantiere Provinciale di Spini di Gardolo, gli addetti alle fresaneve hanno avuto la possibilità di testare i nuovi mezzi in condizioni reali, assicurando una preparazione ottimale per le prossime nevicate, già in arrivo a partire dal 17 gennaio.

L’impegno della Provincia autonoma di Trento, guidata dal presidente Maurizio Fugatti, è costante nella ricerca di sicurezza ed efficienza della rete stradale, specialmente durante gli eventi meteorologici avversi. L’investimento in queste macchine fresaneve di ultima generazione, unito alla formazione qualificata degli operatori, evidenzia questo impegno. Grazie a queste innovazioni, la Provincia conferma il suo impegno a mantenere le strade montane sicure e percorribili per tutti, indipendentemente dalle sfide poste dal clima invernale.

Passo Forcora, dopo 4 anni riapre lo skilift

Dopo una pausa di circa quattro anni, il Passo Forcora, situato nel comune di Maccagno con Pino e Veddasca, ha finalmente riaperto il suo skilift domenica 14 gennaio, grazie alle recenti nevicate. Questo skilift rappresenta l’unica skiarea nella provincia di Varese. Perfettamente adatta a famiglie e bambini, la stazione sciistica offre una pista di media difficoltà che serpeggia dal Passo Forcora, a 1179 metri di altezza, fino alla cima del Monte Cadrigna, che si eleva a 1304 metri. Per la stagione invernale 2023/2024, i prezzi degli skipass sono fissati a 20 euro per gli adulti, 12 euro per i ragazzi tra i 6 e i 14 anni, mentre l’ingresso è gratuito per i bambini fino a 5 anni. Novità e aggiornamenti vengono regolarmente condivisi sulla pagina Facebook “Forcora Ski – Funivie del Lago Maggiore srl”. Recentemente, è stato annunciato che nuove nevicate sono previste per mercoledì 17 gennaio, e verranno forniti aggiornamenti sull’apertura dello skilift per il successivo fine settimana.

Come raggiungere Passo Forcora

Per raggiungere la stazione sciistica di Passo Forcora, gli sciatori hanno diverse opzioni. Coloro che viaggiano in auto possono prendere l’autostrada A8 Milano-Varese, uscire a Varese e seguire le indicazioni per Luino passando per la Valcuvia. Dopo aver attraversato diversi paesini caratteristici, si arriva al Passo Forcora. In alternativa, per chi proviene da Luino, è possibile seguire la strada statale in direzione Maccagno con Pino e Veddasca, e da lì proseguire per il Passo.

Chi preferisce i mezzi pubblici può utilizzare i servizi di autobus che collegano varie città con la zona di Maccagno. Da Maccagno è possibile prendere un autobus locale o un servizio navetta che porta direttamente alla stazione sciistica. Questa opzione è ideale per chi desidera evitare il traffico o la ricerca di parcheggio durante i periodi di alta stagione.

Campo Felice, partita ieri la stagione sciistica con l’apertura delle prime piste e impianti

La stagione sciistica ha preso il via a Campo Felice il 14 gennaio, inaugurando un periodo ricco di attività invernali. Grazie all’impianto di innevamento programmato, gli appassionati di sci hanno potuto godere fin da subito di tre piste (Vergine – Scorpione – Capricorno) e tre impianti di risalita (Brecciara-Campofelice- Cisterna), nonostante il maltempo abbia temporaneamente interrotto le attività.

Il primo giorno ha visto un’affluenza notevole: “Abbiamo avuto circa 1400 persone, la maggior parte sciatori: 5 o 6 pullman di visitatori per passare una semplice giornata sulla neve. Oggi purtroppo a causa del maltempo abbiamo dovuto chiudere, ma ormai il fondo c’è e riapriamo appena le condizioni meteorologiche lo permettono,” ha condiviso Gennaro Di Stefano, direttore degli impianti di Campo Felice, in un’intervista all’Ansa.

Offerte skipass e eventi sulla neve in arrivo

Per celebrare l’apertura, gli skipass sono stati proposti a un prezzo speciale di 28 euro. Con 40 km di piste e 15 impianti di risalita, oltre a uno snowpark e un’area per bambini, Campo Felice si conferma come meta prediletta dagli amanti della montagna. L’entusiasmo cresce anche per Snowsound 2024, l’appuntamento con musica e sport in programma il 3 e 4 febbraio, che promette di replicare il successo dello scorso anno.

Apertura grazie all’innevamento artificiale

Campo Felice continua a essere all’avanguardia nell’innovazione degli impianti sciistici. “Siamo stati i primi nel centro sud a installare un impianto di innevamento artificiale, che negli anni abbiamo costantemente ammodernato,” ha sottolineato Di Stefano, che è anche sindaco di Rocca di Cambio. “Grazie a due laghi, uno da 50mila e uno da 40mila metri cubi, possiamo garantire la neve anche quando quella naturale scarseggia.”

L’inizio della stagione sciistica a Campo Felice segna l’inizio di un periodo entusiasmante per gli amanti degli sport invernali. Con un impegno costante verso il miglioramento delle infrastrutture e un calendario ricco di eventi, Campo Felice si conferma come una destinazione ideale per vivere l’inverno in montagna.

La stagione è dunque aperta e gli appassionati di neve possono aspettarsi giornate indimenticabili sulle piste di Campo Felice. Tra scenari mozzafiato e avventure sulla neve, l’area sciistica promette esperienze ricche di adrenalina e divertimento per sciatori di tutti i livelli.

Correre sulla neve: come scegliere l’abbigliamento e consigli utili

La corsa sulla neve è un’attività che va oltre il semplice esercizio fisico; è un’esperienza sensoriale totale. Questo post esplora come correre nella neve in maniera efficace e piacevole, ponendo un’enfasi particolare sull’abbigliamento appropriato e sulle strategie migliori per godersi al meglio le corse sulla neve.

Abbigliamento per correre con la neve

Scegliere l’abbigliamento giusto è fondamentale per correre con la neve. Un sistema multistrato che combina leggerezza e calore è essenziale. Inizia con un intimo termico, seguito da strati che permettono la traspirazione ma mantengono il corpo al caldo. Non dimenticare di proteggere le estremità: guanti, scaldacollo e cappello sono fondamentali.

Scegliere il percorso adatto per la corsa sulla neve

Quando si decide di correre nella neve, la scelta del percorso è cruciale. Valuta attentamente il tipo di neve e adatta il tuo percorso di conseguenza, preferendo strade e sentieri familiari per una maggiore sicurezza.

Scarpe ideali per correre sulla neve

Per affrontare al meglio la corsa sulla neve, le scarpe giuste sono un must. Per neve fresca, potrebbero bastare scarpe da trail running standard, ma per condizioni più estreme, come neve ghiacciata o scivolosa, si consiglia di optare per scarpe chiodate o con ramponi. Modelli come il Speedgoat o le Speedcross sono scelte eccellenti per il loro grip e la loro impermeabilità.

Tecniche di corsa ottimale sulla neve

Adottare la giusta tecnica di corsa è essenziale per correre sulla neve in modo sicuro ed efficiente. Fai passi brevi e decisi, iniziando con l’avampiede e poi appoggiando il resto del piede. Questo aumenta l’aderenza e riduce il rischio di scivoloni. In discesa, usa il peso del corpo per rallentare gradualmente, allargando le braccia per mantenere l’equilibrio.

Riscaldamento e recupero sono essenziali per correre nella neve

Un buon riscaldamento è fondamentale per preparare i muscoli alla corsa sulla neve. Dedica tempo a esercizi di riscaldamento total body, con un’attenzione particolare alle caviglie. Dopo la corsa, è vitale cambiare rapidamente in abiti asciutti e riscaldare il corpo, per evitare il raffreddore a causa della combinazione di sudore e freddo.

Consigli per la sicurezza durante le corse sulla neve

Infine, ecco alcuni consigli essenziali per chi ama correre sulla neve in modo sicuro. Sii sempre consapevole delle condizioni meteorologiche e adatta il tuo allenamento di conseguenza. Ascolta il tuo corpo, adatta il ritmo alla situazione e, soprattutto, goditi la bellezza unica delle corse nella neve.

Ecco perchè non ci si deve mai fermare in mezzo alla pista da sci – VIDEO

Un colpo improvviso e brutale sulle piste cinesi, immortalato dall’istruttore Wen Zhuang. L’impatto è stato devastante. È facile perdere la concentrazione e abbassare la guardia mentre si posa per una foto, ma su una pista da sci aperta, è fondamentale mantenere la massima attenzione e non fermarsi in mezzo. Speriamo che il ragazzo coinvolto nell’incidente non abbia subito danni seri.

 

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Chiara Ferragni, dopo il caso Balocco e la crisi con Fedez va in montagna sola con i figli

In un periodo di turbolenze professionali e personali, Chiara Ferragni ha deciso di prendersi una pausa, scegliendo la tranquillità della montagna insieme ai suoi figli, lontana dalle voci di una crisi matrimoniale con Fedez e dallo scandalo del pandoro Balocco che ha scosso il suo mondo.

Il weekend in montagna: una fuga dalla tempesta

Durante un weekend in montagna, Chiara Ferragni ha cercato di distaccarsi dalla controversia che l’ha coinvolta. Nonostante sia indagata per lo scandalo dei pandori Balocco, ha continuato a condividere momenti di vita con i suoi 29.4 milioni di follower. Le foto pubblicate mostrano momenti sereni con i suoi figli Leone e Vittoria, la madre Marina e la sorella Valentina, ritraendo gare in slittino e pranzi in rifugio. Queste immagini sembrano voler comunicare un ritorno alla normalità, con la famiglia come punto fermo.

La crisi con Fedez

In questo scenario familiare, l’assenza di Fedez è stata particolarmente evidente. Il rapper non ha partecipato a questo weekend in montagna e non è apparso né nelle storie della moglie né sui suoi canali social. Questo distacco, in seguito al caso Balocco, suggerisce una certa tensione tra i due, con strategie di comunicazione divergenti: Chiara ha optato per un ritorno discreto sui social, mentre Fedez ha reagito in modo più diretto, cosa che non è stata ben accolta né da Chiara né dal team di esperti che sta lavorando al recupero della sua immagine.

Chiara Ferragni risponderà solo alle autorità

Chiara Ferragni, attraverso un comunicato stampa, ha fatto sapere che risponderà “esclusivamente alle autorità competenti a cui conferma la propria fiducia ed è a loro disposizione per chiarire quanto accaduto”. Questa dichiarazione segue la notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati per truffa aggravata. La Ferragni ha ribadito la sua serenità e la sua fiducia nella magistratura, cercando di gestire la situazione con discrezione.

Vacanza sulla neve nel segno della serenità e normalità

Durante l’ultima vacanza sulla neve, Chiara Ferragni ha mostrato serenità insieme ai suoi figli. Mentre il mondo della moda si preparava alla Fashion Week, lei ha scelto di rilassarsi sullo slittino con Leone e Vittoria. Sui social, ha pubblicato foto sorridenti con i figli, accompagnate da cuoricini e commenti disabilitati, come a voler combattere il periodo difficile mantenendo una facciata di normalità.

L’assenza di Fedez e le speculazioni del web

L’assenza di Fedez da questi momenti familiari ha alimentato speculazioni sul web. Dopo essersi espresso contro i giornalisti per le indagini sulla moglie, Fedez è sparito dai social, lasciando Chiara da sola in questa gita sulla neve. Si rumoreggia di tensioni in casa Ferragnez, con Chiara che non avrebbe apprezzato l’approccio di Fedez nei confronti dei media.

 

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La settimana bianca costa troppo? Prova a sciare dappertutto come Candide Thovex

Candide Thovex è una figura iconica e rivoluzionaria nel mondo dello sci freeride e degli sport estremi. Famoso per le sue avventure uniche sugli sci, Thovex ha sfidato i limiti degli sport estremi, diventando un vero e proprio ambasciatore dello sci freeride a livello mondiale.

Le avventure di Candide Thovex nello sci freeride sono caratterizzate dalla sua capacità di superare ostacoli apparentemente insormontabili. Con una tecnica impeccabile, Thovex ha sciato su terreni che molti considererebbero impensabili per lo sci freeride, trasformando ogni ambiente, dalla giungla alle dune del deserto, in un palcoscenico per le sue imprese sportive estreme.

Candide Thovex: un’icona degli sport estremi

Non solo è un maestro dello sci freeride, ma Candide Thovex è anche un pioniere nel campo degli sport estremi. Le sue prodezze sono ben documentate nei video che pubblica sul suo canale YouTube, attirando milioni di appassionati di sport estremi. Da impavido esploratore delle dune del deserto a audace sciatore nella giungla, le sue avventure rappresentano un nuovo capitolo nella storia degli sport estremi.

L’approccio innovativo di Candide Thovex allo sci freeride ha ridefinito i confini di questo sport. Sciando in luoghi come la Grande Muraglia Cinese, la Cappadocia, e addirittura nei Caraibi, Thovex ha dimostrato che lo sci freeride può andare ben oltre le tradizionali piste innevate. Il suo contributo agli sport estremi è ineguagliabile, e continua a ispirare sciatori e appassionati di sport estremi in tutto il mondo.

Carro funebre si perde nella neve con la salma e scatta la denuncia dei parenti della defunta

Un evento inimmaginabile ha sconvolto la comunità di Milano e della Valtellina. Manuela Spargi, una donna milanese di 56 anni, è tragicamente scomparsa in un incidente stradale sul lago di Como, a Colico. Tuttavia, la cerimonia funebre programmata non si è mai svolta. Il carro funebre incaricato di trasportare la salma non è arrivato nella chiesa di Milano come previsto. Si è poi scoperto che il conducente si era smarrito su una strada montana, rimanendo intrappolato nella neve, rischiando l’assideramento.

La salma di Manuela Spargi doveva essere trasportata a Milano dall’agenzia delle pompe funebri San Siro, ma ha intrapreso un percorso non previsto. L’autista, invece di prendere la superstrada da Colico, ha erroneamente preso la strada per la Valmadre, rimanendo bloccato tra Fusine e Foppolo a causa della neve. Successivamente, è stato ritrovato in stato di ipotermia. Questo grave errore ha portato la famiglia di Spargi a sporgere denuncia per la scomparsa della salma.

L’addetto delle pompe funebri, invece di seguire il percorso corretto, si è diretto verso Piazza Brembana per motivi personali, ma si è smarrito. Dopo aver lasciato il veicolo, ha camminato per circa quattro ore in condizioni estreme, fino a essere soccorso in stato di ipotermia. I soccorritori, tra cui gli operatori degli impianti di Foppolo e il Soccorso Alpino, hanno prestato i primi soccorsi, trasportandolo all’ospedale di San Giovanni Bianco.

Dopo l’inspiegabile ritardo nella consegna della salma, la famiglia di Spargi ha presentato una denuncia ai Carabinieri di Milano Porta Magenta. Il corpo della defunta è rimasto isolato per tutta la notte a 1.400 metri di quota in Valmadre. L’operatore delle pompe funebri, una volta ricevute le cure necessarie, è stato dimesso e si trova ora a casa a Milano. La Procura di Milano sta indagando sull’incidente, mentre la comunità attende risposte.

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