Carabinieri, Soccorso Alpino e Vigili del Fuoco sono stati attivati a seguito della scoperta di un teschio da parte di un escursionista nelle vicinanze di Rubbiano di Montefortino, sui Monti Sibillini. Le attività per il recupero del teschio si sono protratte fino nella tarda serata di ieri e da quanto si è appreso, l’oggetto in questione è di origine umana.
L’escursionista aveva inizialmente segnalato la scoperta ai Carabinieri, fornendo foto a supporto. Non era immediatamente chiaro se il teschio fosse umano, ma un’analisi dettagliata da parte di esperti ha successivamente confermato la sua origine umana, anche se appare essere molto antico.
Da notare che il teschio manca della mandibola e si trovava non lontano dal fiume Tenna.
La Procura di Fermo sta esaminando tutte le denunce relative a persone scomparse nel tentativo di chiarire le circostanze e capire come il teschio sia arrivato in una località così isolata.
Molto probabilmente, la Procura di Ascoli, responsabile per la giurisdizione dell’area nonostante si trovi nella provincia di Fermo, aprirà un’indagine ufficiale sul ritrovamento.
L’estate di Chiara Ferragni, Fedez e i loro figli Leone e Vittoria non conosce soste. Appena tornati da Ibiza e Formentera, la famiglia Ferragni ha immediatamente fatto rotta verso l’Alto Adige per godersi ‘aria fresca dell’Alpe di Siusi sulle Dolomiti.
Un nuovo panorama per Chiara Ferragni «Un cambio di panorama», ha scritto l’imprenditrice sui suoi canali social. Su Instagram ad esempio è stato di recente pubblicato un post in cui Leone e Vittoria sono immortalati in un tenero abbraccio, con la natura incontaminata dell’Alto Adige a fare da sfondo.
Nei video condivisi da Fedez, Vittoria gioca con il fratello sul prato e raccoglie fiori.
«Sono per me, amore?», ha chiesto Fedez. «No!», è stata la risposta decisa della piccola.
Le reazioni degli haters dei Ferragnez
Tra i circa 15 milioni di follower di Chiara Ferragni, pare che non tutti abbiano apprezzato le ultime foto. «Da Ibiza alle Dolomiti, i tuoi figli non si fermano mai?», ha commentato un hater.
Un altro, con un tono piuttosto sarcastico, ha aggiunto: «Prendetevi qualche giorno di vacanza in più, ve lo meritate».
Uno dei passeggeri, affetto da problemi cardiaci, è svenuto per oltre tre ore ma è rimasto resiliente fino a quando è stato finalmente messo in sicurezza a terra. L’episodio è occorso all’alba, mentre un gruppo di otto individui stava raggiungendo la scuola. Intorno alle 7 del mattino, due dei tre fili che sostenevano la cabina della funivia si sono rotti, lasciando solamente un cavo a tenere in equilibrio la struttura.
Tutti i passeggeri provenivano dal villaggio di Jangri e si stavano dirigendo alla scuola nel villaggio di Batangi. Quotidianamente, centinaia di studenti utilizzano questo mezzo di trasporto per evitare una camminata di almeno due ore. Secondo un ufficiale di polizia, quella mattina erano state completate almeno quattro traversate prima del cedimento dei cavi.
I mezzi di soccorso sono intervenuti prontamente, ma gli elicotteri militari hanno affrontato difficoltà nell’intervento a causa delle raffiche di vento che mettevano a rischio l’unico cavo rimasto. Dopo ore di attesa, rifornimenti di cibo e acqua sono stati inviati ai passeggeri intrappolati.
Il primo salvataggio è avvenuto intorno alle 18:00 ora locale. Un secondo bambino è stato portato al sicuro dalle forze armate appena prima del crepuscolo, nonostante le condizioni meteorologiche avverse e numerosi tentativi falliti, in un’operazione che ha visto la partecipazione di quattro elicotteri.
Con l’arrivo del buio, la situazione è diventata ancora più complessa, costringendo gli elicotteri a ritornare a terra. Tuttavia, la comunità locale e i militari non hanno mollato e hanno esplorato alternative per raggiungere la funivia sospesa. Hanno utilizzato l’unico cavo rimasto come una zipline per soccorrere altri tre bambini.
Fondamentale è stata l’assistenza di esperti militari e della folla che si era raccolta al di sotto della struttura, pronti a celebrare ogni nuovo salvataggio e a supportare emotivamente le famiglie degli intrappolati. Un campo temporaneo di primo soccorso è stato istituito nella zona.
Qui, si è atteso fino a quando l’ultimo bambino e i due insegnanti sono stati messi in sicurezza, circa alle 23:00 ora locale.
“Sono entusiasta di sapere che tutti gli studenti sono stati soccorsi con successo e in maniera sicura. È stato un incredibile sforzo di gruppo da parte delle forze armate, dei servizi di emergenza, dell’amministrazione locale e della comunità,” ha affermato il primo ministro ad interim del Pakistan, Anwaar-ul-Haq Kakar.
In questo Paese, situazioni simili non sono rare, dato che funivie e cabinovie sono comuni mezzi di trasporto in diverse regioni.
Tuttavia, c’è sempre il pericolo di incidenti, come accaduto nel 2017, quando un cavo di una seggiovia si è spezzato, causando la morte di dieci persone in un villaggio montano vicino alla capitale Islamabad. Fortunatamente, questa volta il destino è stato più clemente.
A seguito di problemi causati dal caldo, l’escursionista in difficoltà è stato soccorso mediante elicottero.
Situate nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, le Lame Rosse sono note per le sue straordinarie formazioni rocciose che attraggono escursionisti e amanti della natura. Tuttavia, il calore estivo può trasformare queste escursioni in situazioni pericolose, come è accaduto questa mattina.
Un escursionista è rimasto intrappolato sulla falesia delle Lame Rosse ed è stato successivamente soccorso dai vigili del fuoco. L’incidente segna l’ennesimo salvataggio di questo tipo nella stagione estiva nell’affascinante località turistica del comune di Fiastra. Poco prima del mezzogiorno, una squadra di vigili del fuoco è accorsa sul posto, coadiuvata nell’operazione di soccorso dall’elicottero Vf Drago 54, appartenente al reparto di volo di Pescara. L’uomo aveva incontrato difficoltà a causa delle alte temperature e della mancanza di acqua, ma fortunatamente ha subito solo alcune lievi escoriazioni e non è stato necessario trasportarlo in ospedale.
Oltre ai vigili del fuoco, sul posto sono intervenuti il Soccorso Alpino e i carabinieri di Fiastra, consolidando così uno sforzo congiunto per garantire la sicurezza nella popolare area escursionistica.
In Valtellina, 11 gradi registrati a 3.600 metri di altitudine. L’amministratore degli impianti: di notte non ci sono gelate, c’è il pericolo di piste allagate.
Lo Stelvio è costretto a cedere di fronte all’ondata di calore e all’aumento dell’umidità. A 3.400 metri sono stati misurati 11 gradi, portando alla sospensione delle attività sciistiche sul ghiacciaio del Livrio da oggi fino al prossimo lunedì. Le condizioni meteo attuali, che prevedono pioggia e maltempo, hanno spinto i responsabili delle piste del Passo dello Stelvio a sospendere temporaneamente le operazioni.
Questa interruzione è la seconda in due anni consecutivi, sebbene la situazione quest’anno sia notevolmente migliorata rispetto all’anno scorso, quando le alte temperature e lo zero termico a quote molto elevate hanno persistito per l’intero mese di luglio e alcuni giorni di agosto. Quest’anno, invece, le cose sono andate più che bene nel mese di luglio, e lo stesso può dirsi per la prima metà di agosto sul ghiacciaio del Livrio.
È stata la recente ondata di caldo intenso a spingere Umberto Capitani, Direttore Generale della Sifas (la società che gestisce gli impianti), a prendere la decisione precauzionale di chiudere temporaneamente gli impianti per alcuni giorni.
“È sicuramente caldo, non possiamo di certo dire il contrario – afferma Umberto Capitani –, ma quest’anno queste condizioni si sono verificate solo nel corso di questa settimana”.
“Oggi e nei prossimi giorni – aggiunge – sono attese piogge intense e una fortissima umidità. Di notte, in pratica, le piste non gelano e così si rischia di ritrovarsi di fronte a piste di “acqua”, ovviamente non idonee alla pratica dello sci. E così dopo una riunione con gli albergatori abbiamo deciso di chiudere gli impianti fino a lunedì. Poi le cose dovrebbero migliorare perché nei prossimi giorni e la prossima settimana è previsto un abbassamento della temperatura, con lo zero termico che si abbasserà di quota”.
Anche 61.000 viaggiatori in un trimestre non sono sufficienti per bilanciare le spese. Il Centro turistico del Gran Sasso: “Occorre aumentare il numero di utenti”.
Nonostante il trasporto di oltre 61.000 passeggeri, la funivia non è riuscita a coprire i crescenti costi legati a carburanti ed elettricità. Per far fronte a questa situazione, il report del primo semestre 2023 del Centro Turistico del Gran Sasso suggerisce l’espansione dell’area sciabile, introducendo nuovi versanti, per attrarre un maggior numero di visitatori. Queste informazioni sono state fornite al Comune dell’Aquila, dove intanto è stato nominato Gaetano Palucci, ingegnere locale, come direttore operativo per il restauro del storico albergo di Campo Imperatore.
Statistiche sulla funivia Campo Imperatore
Riaperta al pubblico il 12 novembre 2022, la funivia è stata operativa per 133 giorni nel primo semestre 2023, effettuando 3.103 viaggi per un totale di 19.673 km. Nel periodo considerato, ha trasportato 61.332 persone.
Analisi dei ricavi
Secondo un documento dirigenziale del Comune, i ricavi, benché in calo, sono in linea con il semestre dell’anno precedente, raggiungendo poco più di 768.000 euro. La mancanza di incassi dai parcheggi è stata attribuita all’assenza di un’autorizzazione da parte della Provincia dell’Aquila per stabilire un’area di sosta vicino alla seggiovia delle Fontari.
Analisi dei costi
Il totale delle spese per il primo semestre 2023 è stato di circa 1,48 milioni di euro, registrando un aumento del 14% rispetto all’anno precedente. Questo incremento è dovuto principalmente ai costi crescenti di energia e carburante. In dettaglio, l’incremento del costo dell’energia elettrica è stato del 21,97%.
Nuovi progetti
Il report del Centro Turistico del Gran Sasso segnala la necessità di affrontare alcune criticità infrastrutturali, come l’unico punto di accesso alla stazione e le strutture di Campo Imperatore. Un nuovo versante non solo amplierebbe l’area sciabile, ma garantirebbe anche un maggiore afflusso di visitatori e una maggiore sicurezza. È prevista la realizzazione di una nuova telecabina da 10 posti, collegando la stazione sciistica di Campo Imperatore al bacino della Fossa di Paganica, un’area strategica per lo sci di fondo. Il protocollo d’intesa per questa nuova infrastruttura è stato approvato lo scorso giugno tra il Comune e il Centro Turistico, per un progetto atteso dal 1997.
Luigi Berlusconi, in compagnia della moglie Federica Fumagalli, sta attualmente trascorrendo le vacanze in montagna, mostrando un’affettuosità paterna che non passa inosservata. Questo periodo rappresenta un ritorno all’intimità per il più giovane erede del defunto Silvio Berlusconi, focalizzando l’attenzione sulla sua dedizione alla famiglia.
Dopo una fase di relax a Villa Certosa, nella soleggiata Sardegna, Luigi e Federica hanno deciso di virare verso un’atmosfera più fresca e rigenerante. Catturati dall’obiettivo della rivista “Chi”, i due sono stati avvistati nella Val Fex, un’affascinante vallata situata nelle vicinanze dell’elegante St. Moritz, in Engadina. Qui, il più giovane Berlusconi ha colto l’occasione per dedicare tempo e amore ai suoi figli, Emanuele Silvio e Tommaso Fabio, in un contesto di pura serenità alpina.
Momenti indimenticabili a St. Moritz
St. Moritz è ben più di una semplice località turistica; è un gioiello delle Alpi svizzere, celebre per la sua offerta di sport invernali, ma altrettanto affascinante d’estate con i suoi laghi scintillanti e i suoi itinerari escursionistici. Non è una coincidenza che la coppia abbia scelto questa meta per ritrovare la pace e la tranquillità lontano dai riflettori. Sebbene la madre di Luigi, Veronica Lario, possieda una residenza qui, la coppia ha optato per una maggiore privacy, affittando una casa tutta per loro e invitando anche Tiziana, la madre di Federica, a condividere questi momenti familiari.
Questo è il primo avvistamento pubblico di Luigi Berlusconi dopo la scomparsa di suo padre nel giugno scorso. Già noto per la sua riservatezza, sembra essersi ritirato ulteriormente dalla vita pubblica per concentrarsi su ciò che realmente conta: la famiglia. Ed è una famiglia in crescita, dato che appena dieci mesi fa ha accolto un nuovo membro, il piccolo Tommaso Fabio. Durante il loro soggiorno, hanno fatto una pausa presso l’Hotel Fex, interrompendo la loro esplorazione delle montagne circostanti per un pranzo rinvigorente e per assaporare la freschezza dell’aria alpina.
Enrico Mentana e Francesca Fagnani a passeggio a Cortina d'Ampezzo (Foto da Chi)
Prima del ritorno in televisione per la nuova stagione, la celebre coppia televisiva Enrico Mentana e Francesca Fagnani hanno deciso di godersi un periodo di relax a Cortina d’Ampezzo, una delle destinazioni preferite della conduttrice del programma “Le Belve”. Accompagnati dalla figlia di Mentana, Vittoria, e dai loro adorabili cani di razza Cavalier King, Nina e Bice, i due giornalisti stanno ricaricando le energie. Mentana guiderà il TG La7 mentre Francesca Fagnani si prepara per una nuova edizione di “Le Belve” su Rai2, con Stefano De Martino come primo ospite annunciato.
Dopo un’annata lavorativa intensa, che ha incluso la partecipazione di Francesca come co-conduttrice del Festival di Sanremo e un toccante monologo sul carcere minorile di Nisida, la coppia ha deciso di prendersi una pausa. I loro cani, Nina e Bice, sono parte integrante della loro vita: Mentana li porta addirittura in redazione. “Nina è così affezionata a Enrico che lui non riesce a lasciarla sola, così viene con lui e poi devo andare a prenderla,” ha rivelato Francesca.
Sulla vita privata della coppia, è noto che Francesca Fagnani è sentimentalmente legata da dieci anni a Enrico Mentana, il direttore del Tg di La7. Vivono a Roma con i loro cani, e la passione per gli animali è un altro elemento che li lega strettamente. Quando a Francesca è stata fatta la domanda tipica del suo show, “che belva ti senti?”, ha risposto identificandosi con un Jack Russell, descritto come “simpatico e irrequieto”. La coppia si è conosciuta anni fa e, secondo quanto rivelato, è stato Mentana a fare il primo passo con un bacio inaspettato in ascensore.
Nonostante sia noto principalmente come un paradiso per gli amanti dello sci, grazie al suo ghiacciaio e agli avanzati impianti di risalita, Les 2 Alpes si adatta perfettamente a ogni stagione offrendo una vasta gamma di attività, sia per chi cerca un’esperienza adrenalinica sia per chi desidera una vacanza rilassante in famiglia.
Con una popolazione che varia dai 2000 abitanti in bassa stagione a ben 35000 in alta stagione, è evidente che la località ha qualcosa da offrire durante tutto l’anno.
Sport e attività in estate a Les 2 Alpes
Skatepark: questo sport, in rapida crescita di popolarità, trova qui uno dei suoi templi. Con la partecipazione dello skateboard ai giochi olimpici, il suo skatepark è uno dei più impressionanti di tutta la Francia.
Golf: immagina di giocare a golf ad un’altitudine di 1650 metri, con lo sfondo delle montagne… È possibile a Les 2 Alpes, con il suo emozionante percorso a 9 buche.
Sci estivo: se hai pensato che sciare in estate fosse impossibile, preparati a ricrederti. Con sette skilift, una funicolare e diverse altre strutture, puoi sfrecciare sulle piste praticamente in ogni periodo dell’anno.
Mountain Bike: circa 105 km di piste ti aspettano per il downhill. I sentieri sono classificati secondo la difficoltà, proprio come per le piste da sci, garantendo emozioni ad ogni livello di abilità.
Passeggiate sul ghiacciaio: per chi cerca un’esperienza meno estrema, ci sono passeggiate sul ghiacciaio. Equipaggiati adeguatamente e, magari, segui un percorso che ti porterà ai piedi della splendida punta Le Meije.
Rafting e Hydrospeed: il fiume Vénéon offre la possibilità di cimentarsi in queste avventure acquatiche, ideali per i più temerari.
Parapendio: assapora l’ebbrezza del volo circondato dal panorama delle Alpi. Se sei alle prime armi, puoi provare l’esperienza in tandem, lasciando che un esperto guidi la tua avventura.
Trekking: due delle mete più affascinanti sono il Lac du Lauvitel e il lago Muzelle, entrambi raggiungibili a piedi e offrono panorami mozzafiato.
Venosc: un salto nel passato visitando questo borgo antico, testimone del passato fiorito di Les 2 Alpes.
Attrazioni per i più giovani: al centro della località, un’area gioco offre divertimenti come toboga, trampolini e un’area skate. Ma c’è anche il tiro con l’arco e un campo da golf per adulti.
Via Ferrata des Lutins: questa via ferrata offre una splendida vista sul villaggio di Venosc, adatta anche alle famiglie.
Rilassarsi in piscina: dopo una giornata di avventure, cosa c’è di meglio di un pomeriggio nella piscina situata nel centro della località.
Creta, situata in Grecia, è celebre non solo per le tracce della sua antica civiltà e per le splendide spiagge, ma anche per le sue maestose montagne come lo Psiloritis (2.456 m), i Lefka Ori (2.454 m) e i Dikti Oros (2.146 m).
Psiloritis (2.456 m): anche conosciuto come Monte Ida, lo Psiloritis è la montagna più alta di Creta. Si trova nella parte centrale dell’isola e domina il paesaggio circostante.
Lefka Ori (2.454 m): questa catena montuosa, il cui nome significa “Montagne Bianche”, si estende nella regione occidentale di Creta. Durante l’inverno, queste cime sono spesso ricoperte di neve, rendendole una meta attraente per gli amanti dello sci alpinismo.
Dikti Oros (2.146 m): situato nella parte orientale dell’isola, il massiccio di Dikti, o Dikte, offre paesaggi variegati con gole profonde e pianure feconde.
Dove si trovano le località sciistiche nell’isola di Creta
Sebbene in passato ci siano stati tentativi di creare stazioni sciistiche tra lo Psiloritis e i Lefka Ori, al momento l’isola non ha impianti sciistici operativi. Ciò nonostante, durante stagioni con abbondanti nevicate, le montagne di Creta attirano gli appassionati di sci alpinismo offrendo percorsi incontaminati con panorami mozzafiato sul mare. Nel passato, il tentativo più significativo di creare una stazione sciistica sull’isola si è concentrato sull’altipiano di Nida, ai piedi dello Psiloritis, a circa 1.500 metri di altitudine. Nel 1977 iniziarono i lavori per un complesso che includeva un albergo, un ristorante e un skilift, terminati agli inizi degli anni ’80. Sfortunatamente, a causa di vari problemi come l’accesso stradale complicato e l’assenza di una fornitura elettrica costante, il progetto non ebbe successo. Oggi, sono ancora visibili le vestigia di quella stazione sciistica abbandonata.
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